TUTINO E PIAZZA DON TONINO BELLO: UNA PRECISAZIONE

di Maria Assunta Panico Consigliere Comunale

Egregio Direttore, Le scrivo, seppur in ritardo, per una precisazione su quanto da Lei affermato nell’edizione n.29 del 12 ottobre scorso.

Si evince dalla sua disamina che l’Amministrazione Chiuri si è distinta per la sistemazione di Piazza don Tonino Bello e di Piazza Castello dei Trane a Tutino.

Tutino

Comprendo che le numerose foto, apparse sui social, del Sindaco Chiuri nelle suddette piazze, probabilmente finalizzate ad attribuirsi l’iniziativa di opere che non gli appartengono, hanno fatto pensare ad una programmazione della sua Amministrazione.

In realtà queste opere furono decise, pianificate, inserite nel piano delle opere pubbliche, messe in bilancio ed avviate durante l’Amministrazione “Coppola”, di cui ero componente.

A prova di ciò Le cito i seguenti atti: Delibera n.164 del 23-06-2016 con la quale si approvava il progetto di fattibilità tecnica ed economica dei lavori di sistemazione di piazza Castello dei Trane, di 43 strade circa e dello slargo antistante la Chiesa di San Nicola a Sant’Eufemia, i lavori per questa ultima opera inizieranno a breve, anche per valorizzare la presenza dell’ipogeo, con Delibera n.204 del 12-08-2016 approvammo i progetti definitivi di tutte le opere citate.

Inoltre con Delibera n.11 del 19-01-2017 decidemmo di utilizzare la somma di 100.000 euro, derivante dalle economie di gara per le opere di asfalto, per la sistemazione di piazza don Tonino Bello e con Delibera n.99 del 04-04-2017 approvammo il progetto esecutivo della piazza.

Piazza don Tonino Bello

I lavori hanno subito notevoli ritardi a causa dei rinvenimenti archeologici e della conseguente variante in corso d’opera.

Sarebbe stato oltremodo singolare se l’Amministrazione Chiuri non avesse proseguito lavori ed opere programmate e finanziate.

Continua a mancare, invece, nell’esperienza della compagine di Governo un’idea strategica di sviluppo della città, una visione programmatica che possa essere condivisa o almeno conosciuta dai cittadini, sicuramente in base ai bandi regionali emanati si procederà a singole progettazioni, ma non si intravede una programmazione ed una visione della città futura.

VENERDI,22 NOVEMBRE ORE 18.30 SALA DEL TRONO - TRICASE

PREMIATO ANTONIO PADELLARO

La carriera giornalistica

Antonio Padellaro nasce a Roma nel 1946 e diviene giornalista professionista nel 1968 lavorando per l’ANSA.

Nel 1971 si trasferisce al Corriere della Sera di cui è redattore e responsabile della edizione romana.

Nel 1977 passa all’Espresso dove diviene vice direttore. Nel 2005 viene nominato direttore de L’Unità fino all’agosto del 2008.

Nell’aprile del 2009 partecipa alla fondazione del nuovo quotidiano Il Fatto Quotidiano che inizia la pubblicazione il 23 settembre 2009 e

ne diviene direttore fino al 5 febbraio 2015. Il CdA del Fatto lo nomina presidente della Società Editoriale e rimane editorialista del

Libri pubblicati

Chi minaccia il Presidente. Il caso Cossiga (1991)

Processo a Craxi. Ascesa e declino di leader (1993)

Non aprite agli assassini. Il caso Fenaroli e i misteri italiani (1997)

Senza cuore. Diario cinico di una generazione al potere (2000)

Il libro nero della democrazia. Vivere sotto il governo Berlusconi (2002)

Io gioco pulito (2009)

Il fatto personale. Giornali rimorsi vendette (2016)

C’era una volta la sinistra (2019)

Il gesto di Almirante e Berlinguer (2019)

Nel marzo del 2005 viene nominato direttore de L’Unità

Ad intervistare Antonio Padellaro si alterneranno, oltre al nostro Direttore, i direttori o redattori di alcuni giornali protagonisti della carta stampata locale. Il Gallo, con Lorenzo Zito, Il BelPaese con Andrea Colella, La Voce di Corsano con Carlo Ciardo e 39° Parallelo con Alfredo De Giuseppe.

La scelta non è casuale, ma vuole mettere in vetrina esperienze varie tutte accomunate dalla passione per il giornalismo e per l’impegno al territorio.

Le testate sono quelle della carta stampata, in linea con l’attività del Premiato che, dopo aver lavorato in vari importanti giornali, è ora, oltre ad autorevole opinionista del Fatto Quotidiano, anche editore.

Si tratta di giornali a distribuzione gratuita che, tra mille difficoltà, escono da diversi anni se non addirittura decenni e che, con caratteristiche e ambiti di distribuzione diversi, assolvono al compito di informare e animare la discussione.

Il Volantino ringrazia le testate sopra menzionate per aver aderito all’invito, segnale importante per possibili future collaborazioni

di Antonella Piccinni

Lo squallore degli ultimi avvenimenti in capo

a questa “Amministrazione” mi impone un’esternazione

 

Il Sindaco pensa che tutto sia stato lasciato nel dimenticatoio, perché con il passare del tempo tutto si dimentica…

Mi spiace deluderlo. Nel giugno scorso, a seguito della Sua comunicazione di “Revoca della carica di Assessore Comunale

recapitata alla sottoscritta, dopo l’esposizione dei fatti, scrissi pubblicamente che ero delusa perché “aveva preso in giro tutti”.

Non avevo nessuna intenzione di fare alcuna nuova dichiarazione a tal proposito, ma lo squallore degli ultimi avvenimenti in capo a questa “Amministrazione” mi impone un’esternazione. Certamente ha preso in giro me facendo passare la mia defenestrazione come un normale turn over di TUTTI gli assessori come richiesto dalla maggioranza, dichiarando ufficialmente che entro il mese di settembre avrebbe terminato il rimpasto. Ma ciò non è avvenuto.

E stranamente il tutto avviene nel silenzio assordante della maggioranza, quella stessa maggioranza che aveva aperto la crisi chiedendo l’azzeramento della Giunta e che oggi assiste inerme alla pantomima del Sindaco che dichiara di essersi dimesso per pressioni esterne che non gli avrebbero consentito di amministrare e in Consiglio si rifiuta di spiegare i motivi delle sue dimissioni e del suo rientro, salvo poi arrampicarsi sugli specchi della sua ipocrisia.

La crisi è tutta interna alla maggioranza e scaturisce da due fattori ormai accertati: l’ipocondria di un Sindaco ormai sempre più solo che minaccia di bruciare Roma e tutti i Filistei dimettendosi e facendo prove di forza all’interno della sua ormai ex maggioranza ( supponenza, irriverenza e sorrisetti in Consiglio comunale ormai fanno parte del personaggio) e totale mancanza di visione, condivisione e progettualità amministrativa e politica!

Chi è a conoscenza del PUG che con la stampella pentastellata dovrebbe essere approvato a giugno? I consiglieri di maggioranza? Di opposizione? La cittadinanza? Nessuno!!! Questo è gravissimo, tutto si decide nelle segrete stanze con pochissimi eletti, ci sono Super Assessori e comuni mortali che subiscono decisioni altrui.

Io ho stima di molti ex colleghi, qualcuno, dopo avermi espresso grande solidarietà, ha rimarcato in Consiglio la parola data nel caso in cui il Sindaco non avesse mantenuto la sua nell’azzerare tutta la Giunta, come il Consigliere Peluso, che voterà di volta in volta secondo coscienza non sentendosi piu’ piena parte di quella maggioranza, o la Consigliera Esposito che ha lamentato l’esclusione da ogni coinvolgimento decisionale e si è riservata di decidere di conseguenza.

E gli altri? Il Sindaco ha rispettato le loro richieste di azzerare la Giunta? Perché tutto è tornato alla normalità? Io spero che la responsabilità che si portano dietro vada oltre il salvare la poltrona a questo Sindaco e si esplichi nel lavorare per la collettività limitando i danni che lo stesso sta facendo all’immagine di un Paese che meritava ben altro, e che nasconde limiti collettivi di una maggioranza che non esiste più e personali di un uomo che non sa gestire una pur buona squadra e ed è persino disposto a sporcare l’immagine di un onorato paese con presunte pressioni esterne che lo avrebbero portato persino alle dimissioni (ricordo che le “pressioni esterne” sono quelle che hanno portato allo scioglimento di vari consigli comunali…)

La Pro Loco di Tricase è lieta di presentare il “PREMIO CIVILIA - CULTURA, PAROLE E MUSICA”, a cura della Associazione Culturale Civilia.

Il riconoscimento rappresenta un premio alla canzone d’autore itinerante nel Salento ed è stato istituito dalla omonima Associazione Culturale proprio con l’intenzione di conoscere e coinvolgere artisti che hanno ricoperto un ruolo nel panorama musicale legato al mondo della “produzione” d’autore. Nella prima parte della serata è prevista l’esecuzione di uno degli spettacoli prodotti dall’Associazione Civilia, (“Quelle forze del destino” recital ispirato all’album “SIGNORA BOVARY” di Francesco Guccini) mentre, nel corso della seconda parte è prevista la cerimonia di conferimento del premio e a seguire un momento musicale dell’artista premiato

Per questa edizione, il Premio Civilia verrà conferito a Gianfranco Manfredi: cantautore, scrittore, sceneggiatore e attore nonché fumettista italiano.Si tratta di un riconoscimento ad unartista che rappresenta nel modo migliore una tradizione di altissimo livello nell’ambito della canzone d’autore.

L’evento si svolgerà presso le Scuderie di Palazzo Gallone

il 16.11. p.v. con inizio alle h 20:30

Posti limitati. Per informazioni è possibile recarsi,

dal lunedì al sabato dalle h 9:00 alle h12:30,

presso la sede storica della Pro Loco ( Torre Piccola in Piazza Pisanelli)

o chiamare il numero 392 4511787. Vi aspettiamo

di Alessandro Distante

Novembre mese dei morti; Novembre mese delle olive. Vera la prima, difficile la seconda.

Il ricordo dei defunti si è “arricchito”, in questi giorni, del dibattito sul Cimitero vecchio: non è solo questione di salvaguardare un luogo dignitoso e sacro, così tutelando l’interesse dei parenti e dei titolari della cappelle, quanto quello di conciliare quell’interesse con quello degli altri se non addirittura conciliare il passato (il ricordo ed il culto dei defunti) con il futuro (il verde da far fruire alle generazioni di domani).

La raccolta delle ulive si è “impoverita”, in questi anni, colpita dal dramma della xylella: la questione non è solo quella della perdita degli alberi da parte dei proprietari e quindi dell’indennizzo, pure dovuto e necessario, e neppure solo quella dell’olio e quindi dei sapori della nostra cucina, ma anche quella di come conciliare la necessità di intervenire a tutela dei privati con l’interesse di tutti alla riqualificazione del paesaggio, di come conciliare il paesaggio tradizionale delle nostre campagne (il passato) con l’esigenza della produzione di olio da alberi immuni dal contagio (futuro) seppure molto diversi per forma e tecniche di coltivazione.

A Tricase, per fortuna, non mancano esempi che dimostrano come pubblico e privato possano coesistere: l’esperimento della adozione da parte di Ditte e Associazioni delle aiuole e di spazi comunali segna un felice e riuscito connubio tra pubblico e privato; la riapertura del parco di via Giolitti è un altro esempio di come un gruppo di cittadini sia capace di riappropriarsi di uno spazio e di renderlo bello e fruibile alla collettività; il bosco di fichi d’India è un altro tentativo di diffusione dell’iniziativa di un privato e quindi di socializzazione.

Ed allora, è ben possibile che dalle emergenze si passi alle proposte ed alla soluzione, in una sinergia tra pubblico e privato che sono facce di una stessa medaglia.

La questione è semplice ma ha a che fare con l’idea di noi e degli altri, di passato e di futuro, di incontro e di scontro e, per essere risolta, necessita di confronto o, per dirla in termini diversi, ha bisogno di politica

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