di Gian Paolo ZIPPO

Propaganda: Azione che tende a influire sull’opinione pubblica e i mezzi con cui viene svolta. È un tentativo deliberato e sistematico di plasmare percezioni, manipolare cognizioni e dirigere il comportamento al fine di ottenere una risposta che favorisca gli intenti di chi lo mette in atto (cit. Enciclopedia Treccani).

Prendo spunto dalla recente vittoria di Trump alle presidenziali USA per fare alcune considerazioni un po’ più nostrane su una manipolazione messa in atto a danno di una realtà sempre più soggiogata ad una visione virtuale e surrogata della nostra esistenza.

Non voglio addentrarmi in tematiche di un evidente razzismo che ormai contraddistingue l’operato del nostro Governo, ma mi soffermo su argomenti di carattere economico forse a me più consoni.

Il recente spot governativo sul concordato preventivo (al di là del successo o meno dell’iniziativa) esprime un evidente intento manipolatorio nel momento in cui pone la domanda “Hai una partita IVA e vuoi pagare il giusto?”

Che significa vuoi pagare il giusto? Che quello previsto ordinariamente dalla normativa fiscale è “ingiusto”? Tutto ciò fa il paio con il “pizzo di stato” di Meloniana memoria, con l’aggravante che ora lo spot è istituzionale a firma del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Non so se è chiara la gravità di questo passaggio: le tasse pagate dal piccolo commerciante sono equiparate ad una sorta di pizzo di stato (quindi ingiuste) per cui si interviene con l’ennesimo strumento di pace fiscale (leggi “condono”) a riportare le cose nel giusto. Per cui, le “ingiustizie” sono perpetrate dallo Stato che, anziché essere tutelato e rappresentato dalla classe politica al governo, viene minato nelle sue fondamenta costituzionali. Tutto ciò è diabolico e fortemente sovversivo!

Come sovversivo è l’attacco ai diritti sindacali sferrato con una doppia tecnica di comunicazione dal duo Meloni/Salvini: da un lato in maniera subdola e con battute triviali degne delle peggiori ideologie capitaliste e dall’altro promettendo con la spada sguainata che non succederà più! Praticamente, uno strumento di libertà popolare, conquistato in decenni (se non secoli) di lotte, derubricato ad atto delinquenziale o deriso con battute del tipo “Sto male, ma lavoro perché non ho particolari diritti sindacali”!

Sono segnali preoccupanti di una propaganda (vedi significato in incipit) che prende il sopravvento e fa credere ciò che non è, utilizzando in maniera egregia i social quale arma sublime di comunicazione. Ed ecco che anche l’elettorato arriva a fare scelte autolesioniste, votando contro i suoi stessi interessi, contro la difesa dei propri diritti, in nome di una politica fatta di slogan roboanti in grado di attrarre le masse, ma privi di qualsiasi contenuto.

Dovremmo prendere (o riprendere) la buona abitudine di verificare sempre i contenuti e i numeri di ciò che viene propagandato…e quando si va sui contenuti non sempre i fautori della propaganda sono in grado di sostenere le loro strampalate tesi (calcolatrice docet)!

Tricase - La Giunta Comunale in data 7 novembre ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica relativo agli interventi infrastrutturali previsti nell’area in Tricase alla via Marina Serra 19; il progetto, denominato “Interventi di completamento dell’area esterna dell’ex deposito mezzi comunali di Nettezza Urbana” è dell’importo di € 135.000,00 ed è stato redatto dal Settore Lavori Pubblici in collaborazione con il CIHEAM di Bari.

Quest’ultimo, già concessionario dell’area in forza del contratto sottoscritto in data 18 aprile 2019, è autorizzato a realizzare gli interventi previsti, in caso di approvazione della proposta progettale e di accesso ai fondi del programma Interreg VI-A Grecia-Italia.

“Nel recente passato -ha premesso la Giunta Municipale- la collaborazione tra CIHEAM ed il Comune ha già conseguito importanti risultati in questo senso concretizzandosi, tra l’altro, nel recupero di diverse strutture comunali abbandonate e sottoutilizzate che sono state rifunzionalizzate e destinate a luoghi utili a coinvolgere la comunità in un percorso partecipato di crescita sostenibile e intelligente del territorio con al centro la valorizzazione del capitale umano, delle competenze inespresse e delle produzioni territoriali agricole ittiche e dell’artigianato di tradizione”.

E la Giunta ha considerato: “In tale direzione vanno intesi gli interventi di recupero strutturale e funzionale già realizzati su spazi abbandonati e/o in disuso quale l’ex mattatoio comunale e il prospiciente ex deposito dei mezzi della nettezza urbana entrambi localizzati in un unico lotto di terreno di proprietà comunale”.

Quegli interventi hanno generato un “laboratorio di comunità” in cui -come leggesi in delibera- “si progettano e si erogano servizi di sostegno per il miglioramento della sostenibilità delle produzioni agricole locali e della piccola pesca artigianale a beneficio del tessuto produttivo locale a rischio di estinzione”

L’ex deposito dei mezzi della N.U. ospita -spiega la Giunta- il “Polo Regionale per la diffusione della Cultura marinaresca tradizionale, dell’artigianato marittimo e dei prodotti del Mare”. A.D.

 

di Pino GRECO

Si è inaugurata lo scorso 8 novembre, e resterà aperta fino a l'8 aprile 2025, la mostra di Puccetto al Museo Storico di Lecce, idea nata dall' arch. Claudia Branca Direttrice del Museo con la collaborazione della figlia Annalisa, di Loredana Moretti autrice del volume fotografico dal titolo "Una storia di colori e libertà" dedicato all'artista e curata dai critici Toti Carpentieri e Massimo Guastella.

In una retrospettiva di 41 opere su supporti diversi, l'imbrattatore di pezze come lui amava definirsi, racconta l'espansione di una creatività nata libera, senza regole, solitaria, sfuggente dai parametri dell'arte con cui egli stesso non ha mai cercato nè un confronto nè un dialogo.

Tra cassetti, tele, tovaglie, cartoncini, fogli di compensato, emerge il linguaggio istintivo di Puccetto che fece del Casello di Tricase dove svolgeva l'attività di umile casellante il suo laboratorio d'arte. Puccetto era un personaggio diffidente, particolare, singolare per questo a volte discriminato, e senza nessuna competenza è stato in grado di crearsi da solo. Nella sua "sfera magica" così definita dalla figlia non ci si entrava facilmente.

In tantissimi hanno presenziato all'inaugurazione della mostra , il Sindaco della Città di Lecce Adriana Poli Bortone nel suo intervento ha dichiarato" Dobbiamo essere fieri dei Puccetto che ci sono nel Salento". A distanza di un anno e mezzo dalla scomparsa di Antonio, i colori delle opere sembrano essere ancora freschi, vivi e il MUST rappresenta un punto di partenza che rende possibile l'accesso a tutti alla famosa "Sfera Magica" del nostro concittadino

di Giuseppe R.PANICO

Il recente gravissimo incidente stradale che ha coinvolto due ragazzi stranieri, porta, ancora una volta, all’attenzione su come la strada sia ormai una delle maggiori fonti di pericolo, in particolare, per tanti nostri giovani e non solo in auto. Al moltiplicarsi di auto, moto e movimentazione, non sembra aver fatto seguito né una maggiore civiltà nella guida e cura dei mezzi né un maggiore sviluppo e manutenzione della viabilità.

Gli incidenti sono spesso causa di un insieme di fattori, alcuni riconducibili ai singoli alla guida, quali uso di alcool e droga, mancato rispetto del codice della strada (eccesso di velocità, omesso uso delle frecce e degli stop agli incroci, uso telefonino etc.) peraltro su mezzi non di rado sprovvisti di assicurazione e collaudo, come, di recente, già evidenziato sul Volantino.

Altri fattori sono invece riconducibili alle amministrazioni che, responsabili dei singoli tratti di strada e della gestione del traffico, ormai troppo spesso, non curano abbastanza la segnaletica, l’illuminazione, la manutenzione del manto stradale né, ove occorra, le dovute sanzioni/repressioni. Ne deriva una “civiltà” automobilistica, come anche motociclistica, ciclistica e pedonale alquanto carente che non può che portare, in particolare nel nostro Salento, al ripetersi di ben tristi eventi.

La strada è ormai il luogo ove i nostri giovani, che già son pochi, più frequentemente ci lasciano in lacrime, ove più spesso corre il pensiero di insonni genitori e congiunti ed ove più spesso il futuro delle famiglie subisce una dolorosa svolta.

Se in alcuni paesi come negli USA (patente a 16 anni) il “defense of driving” (difendersi dai pericoli della guida) viene insegnato nelle scuole e la patente viene concessa dalla Polizia Stradale, in Italia è anche troppo frequente la guida senza patente o con patente sospesa, o patente fasulla o il pirata della strada.

Fra i fattori a carico delle amministrazioni vi è anche la pulizia/manutenzione delle banchine a lato delle strade. Attività di decisiva importanza su strade strette e curvilinee, spesso con il susseguirsi di accessi laterali a campagne e villette non di rado oscurati da alta e incolta vegetazione, con assenza di specchi parabolici e spesso frequentate da troppo rombanti e troppo veloci centauri.

Un esempio rilevante sono le nostre strade che portano al mare e, in particolare, la stessa litoranea. Una superficialità che rende sovente perplessi e preoccupati i tanti turisti, spesso anziani, che a piedi o in bici la percorrono. Già rinunciano al panorama verso il mare per i tanti alti canneti, ma rinunciare anche a una maggiore sicurezza per gli incolti e ingombranti oleandri che, in più tratti, invadono la strada, riducendone ampiezza e visibilità, non è altro che un invito a recarsi altrove.

Noi tutti pare che ci siamo invece…” assuefatti” a tale pericolo a tali incurie e a tali concorsi di colpa. Almeno fino al prossimo incidente, alle prossime lacrime e nella colpevolezza del proprio silenzio verso le istituzioni.

Come anche fino a quando pedoni e ciclisti che frequentano simili strade, per salutari corse o passeggiate. non si convincano che indossare un vestiario bel più visibile, in particolare al tramonto o di sera, ne va della loro sicurezza o non del loro concorso di colpa in caso di incidente e di tante altre tardive lacrime.

E’ stato un piccolo grande capolavoro utile per l’intera comunità.

di Pino GRECO

Sabato, 9 novembre 2024 - Ci siamo immersi in un'atmosfera di condivisione e allegria, Tricase Vintage non è stato solo questo, ma è stato un bellissimo viaggio tra ieri e oggi, il passato e il presente, i ricordi e la nostalgia delle antiche puteche e la loro animazione, è stato un piccolo grande capolavoro utile per l’intera comunità.

Numeri importanti per l’evento di piazza Pisanelli con 𝐛𝐞𝐧 𝟐𝟐 𝐜𝐚𝐧𝐭𝐢𝐧𝐞 𝐯𝐢𝐧𝐢𝐜𝐨𝐥𝐞 presenti , 8 aziende di ristorazione che hanno servito con grande professionalità  pasti di varia natura e ben 9 mercatini con prodotti di artigianato locale .

Francesca Longo, vicesindaco: “Tricase Vintage, alla sua seconda edizione, ha già raggiunto numeri incredibili. La forza di questo evento è data dall’unità, dal coinvolgimento di numerose componenti sociali, dell’apporto prezioso dei nostri istituti scolastici, degli storici locali, dei volontari e di chi ancora crede nelle enormi potenzialità di questa Città. Tutti insieme verso un obiettivo comune, uniti dall’entusiasmo e dall’orgoglio di appartenere a questa meravigliosa comunità. Perché è di questo che ha bisogno Tricase, di unità, di amore e di una ventata di freschezza, non solo nelle occasioni di festa”.

L’associazione Tricasèmia: “ Abbiamo partecipato con entusiasmo alla seconda edizione di "Tricase Vintage", cercando di dare il nostro contributo ad un evento fortemente voluto dall'amministrazione comunale. Abbiamo condotto una ricerca sulle puteche dei borghi e rioni della Città, intervistando alcune memorie storiche di Tricase e racchiudendo il nostro lavoro lungo un percorso artistico in via Cittadella e all'interno di un documentario. La stretta e proficua collaborazione tra le associazioni, la Pro Loco e l'amministrazione comunale ha dato vita ad un evento indimenticabile e con una partecipazione della cittadinanza oltre le attese ”. Insomma, le storie belle non si dimenticano mai… diventano emozioni che rimangono nel tempo

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