di Pino GRECO
Il 28 giugno 2021, un devastante incendio polverizzò un cantiere nautico nelle vicinanze dell'ex capannone Adelchi - nella zona industriale di Tricase- Miggiano- Specchia.
Sono passati più di 3 anni e i residui del grande incendio sono ancora lì.
Nessuna bonifica, nessun intervento: tutto è rimasto immutato.
“L'area meriterebbe un intervento per evitare che possano sorgere altri problemi sulla salute degli esseri umani ed animali”, ci fa sapere un professionista esperto del posto
Il PNRR finanzierà, in gran parte, un complessivo intervento di rilancio delle Ferrovie del Sud Est.
In questi gironi hanno avuto il via i lavori di trasformazione di venti stazioni che diventeranno in hub intermodali. Tra queste venti stazioni, anche quella di Tricase.
Ma che cosa è l’hub intermodale?
E’ una stazione che diventa punto di collegamento tra più mezzi di trasporto; ci sarà un parcheggio per le auto, così che i viaggiatori possano lasciare la loro vettura e proseguire in treno; un parcheggio per gli autobus ed ogni stazione avrà anche un’area dove lasciare le biciclette. Sarà così possibile giungere in stazione sulle due ruote.
Il tutto all’insegna della diminuzione del traffico automobilistico e della scelta più ecologica.
E’ poi previsto l’innalzamento dei marciapiedi in maniera tale che i viaggiatori possano accedere senza ostacoli alle vetture, un po' come accade sulle linee delle metropolitane cittadine.
Per quanto riguarda la linea Lecce-Zollino-Gagliano del Capo -e che quindi interessa Tricase- sarà studiato un nuovo orari con maggiori frequentazioni su Lecce e Maglie.
L’investimento complessivo è di circa 600 milioni di euro e, di questi, 400 milioni rinvengono dai fondi del PNRR.
Ciò significa che i tempi entro i quali i lavori dovranno essere completati sono quelli di giugno 2026.
Si sta intanto lavorando per la elettrificazione delle linee compresa quella che passa per Tricase
E’ tutto pronto per l’inaugurazione della 43ª Edizione del Presepe Vivente di Tricase che si terrà il giorno 3 dicembre 2024 a partire dalle 10.30 e fino alle ore 13.00 nella Sala del Trono di Palazzo Gallone
Interverranno gli Istituti Comprensivi della città, che si esibiranno con musiche e canzoni, in particolare l’Istituto Comprensivo “Tricase via Apulia ” allestirà nelle stanze adiacenti un presepe vivente a cura dei bambini dell’infanzia, mentre l’Istituto Comprensivo "G. Pascoli" esporrà nella “Sala degli Stucchi” manufatti artistici a cura degli alunni dei tre ordini della scuola
Durante la manifestazione avverrà la premiazione del concorso CARTOLINA CHALLENGE 2024, alla quale hanno preso parte i due Istituti Comprensivi, il Liceo "G. Stampacchia", Liceo Statale Girolamo Comi e l’IISS "Don Tonino Bello" - "Nino Della Notte" e verrà posto l’Annullo filatelico sulle cartoline vincitrici.
All’evento prenderanno parte il Vescovo Vito Angiuli, Enzo Fasano, uno dei più grandi intarsiatori da Parabita, che esprimerà dei giudizi sulle cartoline, Dirigenti di poste italiane, i Dirigenti Scolastici, e il Comitato svelerà il concretizzarsi di una bellissima iniziativa che sarà d'ispirazione dell'intera edizione.
PUBBLICHIAMO LA NOTA DEL COMITATO PRESEPE VIVENTE DI TRICASE
Tricase, 1 dicembre 2024 - Il comitato Presepe Vivente di Tricase si dissocia e disapprova completamente la decisione di posizionare l'area Luna Park esattamente in prossimità dell'ingresso al Presepe, e più precisamente subito alla destra dello storico Arco di Betlemme.
Tale scelta, peraltro non condivisa con alcun membro del Comitato, oltre a non valutare i pericoli inerenti le misure di sicurezza per la concomitanza di due eventi altamente attrattivi in uno stesso luogo e nello stesso periodo temporale, manca di rispetto alla valenza artistico-storica dell'evento Presepe Vivente di Tricase, manifestazione giunta alla 43esima edizione e pertanto unica tradizione sì longeva e riconosciuta sull’intero territorio nazionale, degna di rispetto e maggior risalto.
La sovrapposizione di luci e suoni, la necessità di ulteriore parcheggi in aggiunta a quelli esistenti già non sufficienti e l'aumento dell'affluenza di visitatori, sono importanti situazioni critiche da prendere in considerazione per rendere necessaria una strategia alternativa
di Alessandro DISTANTE
E se provassimo ad immaginare la Tricase da qui a venti anni? E cioè, per essere chiari, nel 2043?
Ebbene le previsioni sono di una Tricase con poco più di 15.000 abitanti (per l’esattezza 15.057) e quindi con una diminuzione dell’11% rispetto alla attuale popolazione (dati IPRES, Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali).
Al di là dei numeri, pur essi significativi, le previsioni parlano di una popolazione sempre più anziana, a causa del calo demografico (meno. nascite) e dell’allungamento dell’età media anagrafica.
Tutto ciò avrà riflessi pesanti sulla qualità della vita, sul sistema economico, su quello previdenziale, su quello sanitario e, più in generale, sulle prospettive di sviluppo della Città.
Basti pensare alla difficoltà di sostenere un sistema produttivo che dovrà fare i conti son il reperimento dela mano d’opera oppure ad un sistema sanitario sempre più gravato da anziani/vecchi bisognosi di cure oppure ancora ad un sistema scolastico sempre più sovradimensionato con pesanti riflessi sull’occupazione di docenti e assistenti scolastici e l’elenco potrebbe continuare.
Certo, non è un fenomeno che riguarda soltanto Tricase ma che interessa l’intera Regione e che riguarda l’intero Paese Italia. La Puglia, tanto per dare ancora numeri, nel 2043 avrà perso 470.000 abitanti
Ma allora che fare?
Le politiche locali sono importanti; scegliere, per Tricase, se puntare sul turismo, sull’artigianato e sulla enogastronomia è una possibile indicazione, ma non si può certo crescere puntando soltanto e tutto su un settore tradizionalmente soggetto alle “mode” del momento; non può, allora, prescindersi da incentivi alla piccola e media industria, favorita, in questo, da collegamenti telematici ed informatici che annullano le distanze e forti di una capacità di formazione che trova nel fattore umano e scolastico e nell’innato senso del dovere e del sacrificio una forte spinta al successo.
Ma in questo a che punto è la Zona Industriale a partire da quella di Tricase? a che punto sono gli incentivi in agricoltura quando ancora si combatte contro le vessazioni di un Consorzio di bonifica presente solo con le cartelle di pagamento? A che punto è il Piano Regolatore che dia certezze all’edilizia? quale è la capacità di attrarre imprenditori da fuori e di favorire l’imprenditoria locale?
Sarebbe interessante interrogarsi, anche pubblicamente, su queste prospettive di fondo per poter sovvertire quel trend di decrescita infelice che i dati dell’IPRES lasciano drammaticamente presagire.
Per questo c’è bisogno di una politica che non guardi all’immediato e di una cittadinanza attiva che non si lasci guidare dal tornaconto personale e dell’oggi ma che, responsabilmente, anteponga il futuro al presente e il bene comune a quello personale.
Ben vengano quindi le iniziative di educazione alla cittadinanza, specialmente per i giovani e dei giovani, ma esse devono trovare poi ascolto nelle Istituzioni e traduzione in scelte partecipate e non casuali.
Diversamente, piaccia o no, dovremo prendere atto che l’unica risposta è quella di favorire l’immigrazione. Ma ciò richiede che si vada al di là delle paure e delle chiusure e quindi che si superi la politica dell’oggi e del tornaconto elettorale.