Sabato, 5 dicembre 2020
Da zona arancione a gialla, la Puglia cambia colore
Un’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, ha stabilito il cambio per domenica 6 dicembre e la Puglia sarà “declassata” da arancione a gialla.
Queste tutte le decisioni in merito ai colori delle regioni: Campania, Toscana, Valle D’Aosta e Provincia di Bolzano passano da area rossa ad area arancione.
Emilia-Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Marche, Puglia e Umbria passano da area arancione a gialla. Sono state invece rinnovate le misure restrittive per Piemonte, Calabria, Basilicata e Lombardia, che restano arancioni, e per l’Abruzzo, che rimane in fascia rossa.
L’Alto Adige diventerà zona arancione.
La Toscana dalla zona rossa passa all’arancione.
COSA CAMBIA TRA ZONA GIALLA ED ARANCIONE
Un primo sostanziale cambiamento riguarda gli spostamenti.
In zona gialla si continuerà a non poter circolare dalle 22 alle 5 del mattino (salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute per i quali sarà necessario esibire un’autocertificazione), ma si torna a poter uscire fuori dal proprio Comune e dalla propria Regione ( ad eccezione fatta per le restrizioni nei giorni di festa deciso dal decreto spostamento per Natale), se non motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune (per esempio andare all’ufficio postale o a fare la spesa, se non ci sono tali uffici o punti vendita nel proprio Comune
Per quanto riguarda le attività commerciali, regolarmente aperti i negozi mentre ai ristoranti e le altre attività di ristorazione, (compresi bar, pasticcerie e gelaterie), è consentito l’esercizio fino alle 18, dopodiché la consegna a domicilio, senza limiti di orario, e la vendita da asporto, dalle 5 alle 22.
Venerdi, 4 dicembre 2020
X ANNIVERSARIO
di Ordinazione Episcopale di Mons. Vito Angiuli
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 4 dicembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 9.480 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.419 casi positivi: 741 in provincia di Bari, 161 in provincia di Brindisi, 165 nella provincia BAT, 106 in provincia di Foggia, 97 in provincia di Lecce, 135 in provincia di Taranto, 11 residenti fuori regione, 3 casi di provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 72 decessi: 21 in provincia di Bari, 8 in provincia BAT, 4 in provincia di Brindisi, 35 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 822.261 test.
16.464 sono i pazienti guariti.
42.544 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 60.668, così suddivisi:
23.756 nella Provincia di Bari;
6.910 nella Provincia di Bat;
4.310 nella Provincia di Brindisi;
13.720 nella Provincia di Foggia;
4.527 nella Provincia di Lecce;
7.039 nella Provincia di Taranto;
400 attribuiti a residenti fuori regione;
6 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Fonte Asl
ALESSANO 17
ALEZIO 7
ALLISTE 19
ANDRANO 11
ARADEO 7
ARNESANO 13
BAGNOLO DEL SALENTO 1
BOTRUGNO 1
CALIMERA 23
CAMPI SALENTINA 46
CANNOLE 13
CAPRARICA DI LECCE 9
CARMIANO 67
CARPIGNANO SALENTINO 14
CASARANO 54
CASTRI' DI LECCE 6
CASTRIGNANO DEI GRECI 6
CASTRIGNANO DEL CAPO 8
CAVALLINO 54
COLLEPASSO 12
COPERTINO 51
CORIGLIANO D'OTRANTO 6
CORSANO 13
CURSI 30
CUTROFIANO 17
DISO 8
GAGLIANO DEL CAPO 3
GALATINA 65
GALATONE 24
GALLIPOLI 56
GIUGGIANELLO 2
GIURDIGNANO 2
GUAGNANO 29
LECCE 255
LEQUILE 8
LEVERANO 39
LIZZANELLO 45
MAGLIE 26
MARTANO 52
MARTIGNANO 2
MATINO 30
MELENDUGNO 56
MELISSANO 30
MELPIGNANO 0
MIGGIANO 6
MINERVINO DI LECCE 8
MONTERONI DI LECCE 38
MONTESANO SALENTINO 6
MORCIANO DI LEUCA 3
MURO LECCESE 7
NARDO' 67
NEVIANO 8
NOCIGLIA 3
NOVOLI 37
ORTELLE 3
OTRANTO 16
PALMARIGGI 2
PARABITA 15
PATU' 6
POGGIARDO 19
PRESICCE-ACQUARICA 14
RACALE 51
RUFFANO 33
SALICE SALENTINO 29
SALVE 10
SANARICA 5
SAN CESARIO DI LECCE 20
SAN DONATO DI LECCE 11
SANNICOLA 20
SAN PIETRO IN LAMA 12
SANTA CESAREA TERME 13
SCORRANO 13
SECLI' 14
SOGLIANO CAVOUR 20
SOLETO 14
SPECCHIA 16
SPONGANO 3
SQUINZANO 41
STERNATIA 5
SUPERSANO 12
SURANO 0
SURBO 20
TAURISANO 109
TAVIANO 11
TIGGIANO 3
TREPUZZI 23
TRICASE 69
TUGLIE 1
UGENTO 34
UGGIANO LA CHIESA 7
VEGLIE 49
VERNOLE 10
ZOLLINO 4
SAN CASSIANO 0
CASTRO 4
PORTO CESAREO 31
Venerdi, 4 dicembre 2020
Misure in vigore dal 4 dicembre 2020
COPRIFUOCO RAFFORZATO PER LE NOTTI DI NATALE E CAPODANNO
Nel nuovo Dpcm di Natale resta il coprifuoco, per l’intero periodo natalizio, dalle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo. Il coprifuoco viene rafforzato dalle 22 del 31 dicembre 2020 alle 7 del 1° gennaio 2021.
Saranno i sindaci a disporre la chiusura di piazze e strade in cui le persone potrebbero assembrarsi il 24 e il 31.
PALESTRE E PISCINE ANCORA CHIUSE
Nessuna deroga nel periodo natalizio per palestre, piscine e sport di contatto: tutto sospeso sino a gennaio.
MESSE, VALGONO I PROTOCOLLI
Eccetto il condizionamento generale che proviene dal coprifuoco nazionale (ore 22), per le Messe e gli accessi ai luoghi di culto valgono le regole di sicurezza definite nei Protocolli.
SUPERIORI, SI RIENTRA IL 7 GENNAIO AL 75%
Nessuna apertura dicembrina delle scuole superiori di secondo grado. Anzi. Si rinvia al 7 gennaio con la disposizione di prevedere studenti in presenza sino al 75%. Sino alle ferie natalizie, le superiori restano quindi in Dad. Le elementari e la prima media restano in presenza anche in zona rossa, anche se alcune Regioni hanno prorogato la didattica a distanza e vanno verso un rinvio della “presenza” al 7 gennaio.
Il Dpcm istituisce un tavolo di coordinamento in capo al prefetto per regolare gli orari scolastici a partire dal 7 gennaio, di modo da evitare il sovraffollamento dei mezzi pubblici.
NEGOZI APERTI SINO ALLE 21, CENTRI COMMERCIALI LIMITATI NEI FESTIVI E PREFESTIVI
Fino al 6 gennaio 2021, l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio è consentito fino alle ore 21 per diluire gli acquisti. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, dove invece restano aperti alimentari, tabaccherie, profumerie...
BAR E RISTORANTI APERTI SINO ALLE 18. IL 31 IN HOTEL SI CENA IN CAMERA
Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 fino alle ore 18, il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. La novità è che bar e ristoranti potranno stare aperti sempre a pranzo anche il 24 e il 25 e il primo e il 6 gennaio. La ristorazione negli alberghi è sospesa dalle 18 del 31 dicembre alle 7 del primo gennaio, per evitare il cenone: in quella notte, chi è in albergo può cenare solo in camera. Asporto sempre consentito sino alle 22, consegne a domicilio senza limiti di orario.
BARBIERI E PARRUCCHIERI OK, SALVO DIVERSE DISPOSIZIONI DELLE REGIONI
I servizi alla persona restano consentiti salvo diverse disposizioni dei governatori alla luce della situazione epidemiologica.
SCI, SI RIPARTE IL 7 GENNAIO
Gli impianti nei comprensori sciistici sono chiusi. A partire dal 7 gennaio 2021, gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali subordinatamente all'adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico. Restano aperte, però, le attività delle strutture ricettive a condizione che sia assicurato il mantenimento del distanziamento sociale.
QUARANTENA PER CHI RIENTRA DALL'ESTERO
Per chi va all'estero tra il 21 dicembre e il 6 gennaio è prevista la quarantena.
LA NUOVA ZONA ARANCIONE: CHIUDONO BAR E RISTORANTI, NEGOZI APERTI
Resta ferma la possibilità per il ministro della Salute di emanare ordinanze per portare in “zona arancione” una Regione in cui l’epidemia corre più veloce. Nella nuova zona arancione si aggiungono queste restrizioni: divieto di uscire ed entrare dalla Regione, divieto di uscire dal proprio comune di residenza, sospensione delle attività di ristorazione e bar (salvo la possibilità di proseguire con asporto e consegne a domicilio)
LA NUOVA ZONA ROSSA: TUTTO FERMO, ANCHE I NEGOZI
Resta ferma la possibilità per il ministro della Salute di emanare ordinanze per portare in “zona rossa” una Regione in cui l’epidemia risulti incontrollabile. Nella nuova zona rossa si aggiungono queste restrizioni: divieto di uscire ed entrare dalla Regione, divieto di spostamento senza motivi di necessità e urgenza, sospensione delle attività di ristorazione e bar (salvo la possibilità di proseguire con asporto e consegne a domicilio), sospensione delle attività commerciali salvo alimentari e farmacie, chiusura anche dei circoli sportivi all’aperto, Dad obbligatoria dalla seconda media in poi.