Vito Angiuli
Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca
Cari fratelli e sorelle,
con gioia vi annuncio che il 25 novembre 2021 Papa Francesco ha ratificato i voti positivi espressi dai Consultori Teologi della Congregazione delle Cause dei Santi e dai Cardinali e Vescovi, dichiarando: «Sono provate le virtù teologali della Fede, della Speranza e della Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le virtù cardinali della Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza e annesse in grado eroico del Servo di Dio don Antonio Bello, Vescovo di Molfetta – Ruvo – Giovinazzo - Terlizzi, nel caso e per il fine di cui si tratta».
Il Santo Padre, inoltre, ha dato disposizione al Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, che venisse pubblicato il Decreto che proclama Venerabile il Servo di Dio.
Il Venerabile mons. Antonio Bello è stato persona intelligente e geniale, cristiano esemplare, educatore dei seminaristi e dei giovani, parroco infaticabile, vescovo generoso e appassionato.
Profondamente innamorato di Gesù, della Chiesa, dell’umanità e dei poveri, ha compiuto scelte forti e coraggiose. In qualità di Presidente di «Pax Christi» è stato un instancabile promotore della giustizia sociale, della salvaguardia del creato e testimone di pace. Comunione, evangelizzazione e scelta degli ultimi sono stati i perni su cui ha sviluppato la sua testimonianza di fede invocando per tutti «un’ala di riserva» per volare con il Signore, avendo ogni uomo come compagno di volo.
Associato alla passione redentrice del Cristo Crocifisso, ha fatto del suo letto di dolore un «altare scomodo» da cui ha continuato a esortare, incoraggiare il suo popolo a confidare con sentimenti di speranza in Cristo Risorto. A Maria, invocata come Madre premurosa e accogliente, ha consegnato la sua persona sul letto di morte.
Facendo memoria del paterno appello di Papa Francesco, pellegrino sulla tomba del Servo di Dio, il 20 aprile 2018, imitiamo il suo esempio e incamminiamoci sulla via della santità, per ritrovarci insieme a lodare il Signore “mirabile nei suoi santi”.
25 Novembre 2021 Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Dalla pagina Facebook dell’assessore Anna Forte (con delega a Welfare, pubblica istruzione, politiche abitative e associazionismo)
Domani indosserò un paio di scarpe rosse, domani mi vestirò di un paio di scarpe rosse.
Lo farò domani, come per ogni altro giorno dell'anno, perché una donna non va mai maltrattata, abusata, aggredita con gesti o parole, con uno sguardo. Gli atteggiamenti più scontati sono quelli che incutono più paura e timore, spesso partono dall'uomo che amiamo e che vive in casa con noi e i nostri figli. #noallaviolenzasulledonne
FIANCO A FIANCO, una marcia simbolica.
Domani, cammineremo in silenzio, per sostenere ed incoraggiare tutte le donne, eroine del mondo antico e moderno, che ancora oggi non hanno trovato la forza di urlare e denunciare le violenze subite e tutte coloro che lo hanno già fatto!
di Giuseppe R. PANICO
In meteorologia, quando determinati eventi si accavallano, possono anche causare una tempesta perfetta di potenza inaudita e danni immensi.
Si potrebbe dire lo stesso in ambito sociale e politico quando certe situazioni, già singolarmente molto dannose, si sommano e, se malamente gestite, causano danni gravi in tutto il paese, favorendo le condizioni tipiche di uno Stato fallito.
In Italia, come negli altri paesi, abbiamo le conseguenze della pandemia nonché del cambiamento climatico, oggetto in questi giorni di insoddisfacenti accordi fra i potenti della terra. Ma vanno aggiunti anche gravi problemi interni quali l’inefficienza della politica e della pubblica amministrazione.
Per la prima abbiamo sopperito, caso unico fra i paesi occidentali, “arruolando” personalità non politiche come Draghi e il Generale Figliuolo e affidando loro quelle somme attività/responsabilità per le quali la politica ordinaria si è rivelata del tutto inadeguata.
Per la seconda, da revisionare a fondo quale condizione essenziale per avere e gestire meglio i fondi promessi dall’Europa, non resta che provvedere con urgenza a quanto da decenni necessario. Come se non bastasse, abbiamo ben più che altrove, il grande problema della immigrazione via mare.
L’Europa, da sempre invocata, difficilmente potrà prendere qualche rilevante decisione, visto che tanti paesi che ne fanno parte hanno già adottato misure decisamente restrittive, quali il rifiuto di accogliere migranti arrivati in Italia, l’innalzamento di muri e schieramento di militari lungo i confini.
Un fenomeno epocale, favorito anche da governi extra-europei quale arma strategica per indebolire l’unità Europea e mutarne l’identità culturale.
Dal primo gennaio 2019, sono arrivati in Italia circa centomila migranti, (senza i tanti arrivati in modo occulto e sparpagliatosi sul territorio).
L’equivalente della intera popolazione di Tricase, Maglie, Gallipoli, Casarano e Nardò con pochissimi rientri o trasferimenti in altri paesi. Pur nel dovere di salvare e accogliere (diversamente da altri paesi) tanti disperati, è indubbio che tali afflussi siano difficilmente integrabili.
Ne deriva un rilevante impatto, oltre che sociale e culturale, anche economico, data la vastità del nostro debito pubblico e la scarsa capacità/volontà di tante istituzioni ad un più accorto uso dei fondi assegnati.
Una situazione che ci sta anche isolando in quel contesto europeo che a parole ci premia ma nei fatti ci è ostile, considerando l’Italia un comodo ponte per l’immigrazione illegale verso di loro.
A livello nazionale la tempesta perfetta sembra formarsi anche per carenza di lavoro e conseguenti manifestazioni/disordini (dovuti anche ai No Wax).
A livello locale, dopo le polemiche sul nuovo “Super store” in zona Lama e affermazione di tale zona come la nuova area dello shopping e dei servizi, mentre in centro città si nota un susseguirsi di vendesi/affittasi, incentivato anche dal previsto trasferimento in zona ACAIT degli uffici comunali, continua l’assenza di un più ampio dibattito su una visione omnicomprensiva del futuro cittadino e delle marine con conseguenti investimenti e lavoro.
L’attenzione sembra ora focalizzarsi sul progetto di pali e pale in mezzo al mare per produrre a bassissimo prezzo energia eolica. L’adesione a tale progetto potrebbe essere un fattivo contributo a limitare il cambiamento climatico che tanta attenzione suscita anche nei giovani, in cerca di un futuro più sano e lavoro più certo.
Ma tanti amministratori e politici salentini hanno già fatto sentire il loro deciso NO! Il lontano orizzonte sul mare ne sarebbe deturpato, gli uccelli sarebbero infastiditi dalle rotanti pale e i pesci dai pali galleggianti.
A furia di distinguo/ostilità ad ogni innovazione/ iniziativa prima ancora di approfondirne vantaggi/svantaggi, ci stiamo riducendo ad una mera espressione geografica abbandonata sia dai giovani che dagli anziani, sempre più vicini all’ombra dei cipressi.
Tale forma di eolico sul mare riguarda anche Sicilia e Sardegna. Qualora bocciata nel Canale d’Otranto, si perderebbe la nostra parte di quei 5,9 miliardi di euro stanziati dall’Europa per energia rinnovabili.
Ai timori di una tempesta perfetta a livello nazionale, ci stiamo dunque aggiungendo i lampi e i tuoni dei NO locali. Forse sarebbe meglio più che un “NO e poi NO”, un semplice e costruttivo “Pensiamoci un Po’”.
30 ANNI DI SVILUPPO - ANNIVERSARIO GAL CAPO S. MARIA DI LEUCA
INCONTRO PUBBLICO A TRICASE IL 26 NOVEMBRE
Il Gruppo di Azione Locale “Capo S. Maria di Leuca” comunica che venerdì 26 novembre prossimo, alle ore 18.00 a Tricase, nella Sala del Trono di Palazzo Gallone (Piazza Pisanelli), si svolgerà l’incontro pubblico: “30 Anni di Sviluppo - Anniversario GAL Capo S. Maria di Leuca – Il bilancio di un’esperienza, uno sguardo verso il futuro”.
L’iniziativa prevede il saluto di Antonio DE DONNO, Sindaco di Tricase, e gli interventi di Giosuè OLLA ATZENI, Direttore del GAL “Capo S. Maria di Leuca” e Antonio CIRIOLO, Presidente del GAL“Capo S. Maria di Leuca”; le conclusioni saranno affidate a Donato PENTASSUGLIA, Assessore all’Agricoltura della Regione Puglia.
All’incontro sono invitati a partecipare gli Amministratori comunali, i beneficiari delle diverse edizioni del Programma comunitario LEADER attuato dal GAL, le associazioni, gli operatori economici e i cittadini del territorio, nonché i GAL della Puglia impegnati nell’attuazione della corrente edizione LEADER.
Sarà possibile seguire l’incontro in diretta sulle Fan Page Facebook GAL Capo di Leuca e Agenzia di Sviluppo Locale Capo S. Maria di Leuca e sul Canale YouTube GAL Capo S.Maria di Leuca.
L’iniziativa si propone di presentare i risultati conseguiti dal GAL nelle 5 edizioni del Programma LEADER attuate in 30 anni di attività. Il GAL Capo S. Maria di Leuca è stato attivato proprio in occasione della prima edizione LEADER, realizzata con il sostegno economico di una sovvenzione globale del Ministero dell’Agricoltura; nelle successive edizioni, invece, il riferimento del GAL è stata la Regione Puglia, che ha sostenuto le iniziative di sviluppo locale attraverso la programmazione regionale cofinanziata dai fondi strutturali dell’Unione Europea.
Dopo il bilancio delle esperienze passate e di quella in corso di realizzazione l’incontro si concentrerà sulle prospettive future dei GAL nella prossima programmazione LEADER; l’intervento dell’Assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia servirà a capire la strategia della Regione Puglia in tema di sviluppo locale e il ruolo che i GAL potranno ricoprire in questo campo.
Il GAL “Capo S. Maria di Leuca” è una società a responsabilità limitata, con capitale sociale misto pubblico–privato, costituita nel 1991 su iniziativa del Consorzio volontario dei Comuni del Capo di S. Maria di Leuca e di alcuni operatori economici privati.
Il GAL ha impostato una strategia basata sul microprogetto e sul coinvolgimento di un ampio numero di soggetti, pubblici e privati, impegnati nella valorizzazione dei temi fondanti dell’identità del Capo di Leuca e dell'immagine del comprensorio come "area valore" in termini di ambiente, cultura e sistema di vita.
Alla Sala del Trono si accederà nel rispetto delle norme vigenti di contenimento del virus COVID-19.
Orari di apertura dei Punti vaccinali di Popolazione, validi da oggi fino al 27 novembre.
Si accede agli hub anche senza prenotazione.
Lecce
Caserma Zappalà - Aula “F. Baracca”, Via Massaglia (ingresso viale Grassi) Lecce
Da Lunedì al Venerdì 8:30/13:30 e 15-17.30
Sabato 8:30/13:30
Martano
RSSA Martano
Via Rita Levi Montalcini Martano
Da Lunedì al Sabato 8:30/13:30
Martedì e Giovedì 15-17.30
Poggiardo
Ex Asilo Infantile
Via Santa Caterina da Siena n. 2 Poggiardo
Da Lunedì al Sabato 8:30/13:30
Martedì e Giovedì 15-17.30
Maglie
Pta, Presidio territoriale di assistenza Via Ferramosca (Ex Ospedale)
Mattina dal Lunedì al Sabato 8:30/13:30 anche il Lunedì e il Mercoledì 15-17.30.
Casarano
Palazzetto dello Sport, Complesso Euroitalia S.P. Casarano- Collepasso – Casarano
Da Lunedì al Sabato 8:30/13:30
Martedì 15-17.30
Galatina
Centro Polivalente Comunale, Viale Don Bosco, Galatina
Da Lunedì al Sabato 8:30/13:30
Lunedì 15-17.30
Gallipoli
Palestra del Liceo Scienze Umane “Q. Ennio”, Via Torino – Gallipoli
Da Lunedì al Sabato 8:30/13:30
Martedì e Giovedì 15-17.30
Nardò
Stabile Zona Industriale, Via Che Guevara angolo viale Almerigo Grilz – Nardò
Da Lunedì al Sabato 8:30/13:30
Gagliano del Capo
Pta, ex Dialisi I piano, Via San Vincenzo, 5 – Gagliano del Capo
Da Lunedì al Venerdì 8:30/13:30 e 15-17.30
Sabato 8:30/13:30