di Alessandro DISTANTE
“Primavera d’intorno brilla nell’aria e per li campi esulta sì ch’a mirarla intenerisce il core”.
Così, Leopardi salutava l’arrivo della bella stagione e con essa di un cuore che nel risveglio della natura trovava la sua estasi.
Vorremmo tanto vivere quell’atmosfera che ha sempre accompagnato l’arrivo della Primavera e soprattutto preceduto l’attesa del periodo pasquale.
Ma come si fa, se dobbiamo vedere immagini così atroci e dobbiamo arrenderci ad una realtà di guerra spietata e sacrilega?
D’intorno, cosa brilla? Forse le mine anti carro ed anti uomo, il fuoco dei carri armati e dei bazooka, i lucidi missili della violenza.
E cosa esulta per li campi, divenuti teatro di fughe disperate verso terre ignote e senza futuro?
Eppure non sarebbe giusto se non riuscissimo a cogliere i bagliori di luce che ci fanno credere che l’aria d’intorno ci possa ancora intenerire il core.
Per questo, dal nostro osservatorio di giornale cittadino, ci piace ricordare la spedizione in Ucraina di un nostro amico che va incontro ai bambini in fuga e spaventati per portare loro un sorriso; per questo vogliamo evidenziare il gesto di un operatore economico della nostra Città che dona un’ambulanza utile per portare cibo, vestiti e soccorso a chi ha necessità di cure; per questo dobbiamo dare spazio a chi, emulando un nostro Venerabile Parroco, è andato in Ucraina per dire che la pace è possibile contro ogni logica di guerra; per questo dobbiamo dare pubblico riconoscimento alle associazioni cattoliche e laiche che si adoperano per raccogliere cibo, vestiti e medicine da spedire dove servono.
Sono gesti importanti, utili per vincere la tentazione di arrendersi al male; necessari per non darla vinta alla delusione che prende chi aveva creduto nella pace eterna tra gli Stati.
D’intorno c’è anche questo e rimirarlo, se non intenerisce il core, certo aiuta a credere ancora nell’uomo ed a vivere con speranza le prossime festività.
Venerdi, 8 aprile 2022
COVID: Attualmente positivi
Fonte Asl Lecce
ALESSANO 150
ALEZIO 138
ALLISTE 158
ANDRANO 91
ARADEO 271
ARNESANO 67
BAGNOLO DEL SALENTO 18
BOTRUGNO 45
CALIMERA 125
CAMPI SALENTINA 171
CANNOLE 26
CAPRARICA DI LECCE 38
CARMIANO 249
CARPIGNANO SALENTINO 66
CASARANO 496
CASTRI' DI LECCE 41
CASTRIGNANO DEI GRECI 86
CASTRIGNANO DEL CAPO 108
CAVALLINO 297
COLLEPASSO 104
COPERTINO 359
CORIGLIANO D'OTRANTO 103
CORSANO 152
CURSI 39
CUTROFIANO 286
DISO 53
GAGLIANO DEL CAPO 104
GALATINA 677
GALATONE 429
GALLIPOLI 437
GIUGGIANELLO 22
GIURDIGNANO 41
GUAGNANO 66
LECCE 1.583
LEQUILE 134
LEVERANO 170
LIZZANELLO 228
MAGLIE 278
MARTANO 139
MARTIGNANO 38
MATINO 217
MELENDUGNO 207
MELISSANO 166
MELPIGNANO 71
MIGGIANO 68
MINERVINO DI LECCE 46
MONTERONI DI LECCE 193
MONTESANO SALENTINO 60
MORCIANO DI LEUCA 90
MURO LECCESE 73
NARDO' 725
NEVIANO 146
NOCIGLIA 64
NOVOLI 198
ORTELLE 49
OTRANTO 92
PALMARIGGI 31
PARABITA 165
PATU' 29
POGGIARDO 154
PRESICCE-ACQUARICA 217
RACALE 273
RUFFANO 180
SALICE SALENTINO 119
SALVE 63
SANARICA 27
SAN CESARIO DI LECCE 131
SAN DONATO DI LECCE 159
SANNICOLA 126
SAN PIETRO IN LAMA 41
SANTA CESAREA TERME 63
SCORRANO 116
SECLI' 51
SOGLIANO CAVOUR 82
SOLETO 92
SPECCHIA 101
SPONGANO 82
SQUINZANO 151
STERNATIA 39
SUPERSANO 76
SURANO 29
SURBO 267
TAURISANO 243
TAVIANO 233
TIGGIANO 85
TREPUZZI 271
TRICASE 453
TUGLIE 108
UGENTO 204
UGGIANO LA CHIESA 80
VEGLIE 286
VERNOLE 105
ZOLLINO 44
SAN CASSIANO 36
CASTRO 41
PORTO CESAREO 108
Dott. Marco Bello
Una importante iniziativa accessibile alle persone con disabilità, in particolare alle persone non vedenti e con disabilità motoria.
Questo lavoro di accessibilità rientra nel progetto del presepe vivente organizzato ad Alessano nel fantastico contesto paesaggistico dell'insediamento rupestre di Macurano.
Le associazioni Leones Alessano, Adovos Alessano e Compagnia Latomo Massa con il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e del Comune di Alessano, organizzano un evento unico. Una storia senza tempo che ci verrà raccontata da due cantori d'eccezione: Don Tonino Bello e San Francesco. Rivivremo i momenti salienti della vita di Gesù che si svolgeranno sul "SENTIERO DELLA PACE", colonna portante della missione apostolica di Don Tonino Bello, e tema quanto mai attuale. La manifestazione si svolgerà il 9-10-17-24 Aprile a partire dalle 18:30.
Con particolare riferimento all'accessibilità dell'iniziativa, si fa riferimento allo slogan "CONVIVIALITÀ DELLE DIFFERENZE" , che richiama il messaggio di don Tonino ed è presente sulla locandina del nostro #presepevivente.
Non volevamo fossero solo delle parole, per questo, oltre a rendere accessibile il percorso a tutte le persone con disabilità motorie, come ogni anno, vi annunciamo che abbiamo creato un #preseperaccontato. Un'esperienza di presepe che riesce ad accogliere all'interno dei gruppi anche i NON VEDENTI, per far vivere a tutti le varie emozioni attraverso la voce e il racconto di Melissa, Giovanni e Marco.
È il primo passo di un lungo cammino per sviluppare sempre più eventi inclusivi che coinvolgono sempre più giovani della nostra comunità, facendoli partecipare al processo di cambiamento verso il quale ci stiamo spingendo!
È possibile prenotare la visita al percorso, per tutte le giornate, nei seguenti orari
18:30 - 19:15 - 19:45 - 20:30 - 21:15.
Le visite guidate accessibili potranno essere prenotate ai seguenti numeri:
389/1803347 Marco Bello
345/8576292 Giovanni Molle
Le visite accessibili includeranno le persone con disabilità all'interno di un gruppo più ampio di visitatori.
Le persone con disabilità motoria e/o mobilità ridotta verranno accompagnate dal nostro staff per fruire al meglio del percorso e delle scene.
Per le persone con disabilità visiva, invece, ci saranno dei giovani che guideranno l'esperienza della scoperta del paesaggio, delle scene e dei racconti presenti attraverso il racconto e attraverso la possibilità di "far toccare" alcuni dettagli salienti del paesaggio o dell'ambiente scenico.
Per le persone con disabilità uditiva, gli organizzatori mettono a disposizione un fascicolo che spiegherà i vari racconti proposti.
Come dicevo sopra, abbiamo tracciato un primo - ma importante - solco affinché tutti gli eventi siano veramente accessibili a tutte e tutti.
di Annarita Marasco
Carlo Ciardo
Osservatorio Giustizia Amministrativa COA Lecce
Nei giorni scorsi il Nuovo Quotidiano di Puglia ha riservato un efficace focus sullo scioglimento per infiltrazioni mafiose di alcuni Comuni salentini, un argomento che pone rilevanti questioni giuridiche (e non solo), in merito alle quali queste pagine hanno già ospitato, alcuni mesi addietro, un dibattito di alto profilo. Il recente approfondimento giornalistico offre degli spunti per un ulteriore momento di riflessione.
Da un’indagine svolta dalla Commissione Antimafia nella XVII legislatura è emerso che dal 1991 (anno in cui fu emanata la prima norma in materia, l’art. 15bis del D.L. n. 164/1991 poi trasfuso, con parziali modifiche, nell’attuale art. 143 del TUEL), sino al febbraio 2018, si sono registrati 298 scioglimenti, con punte in Campania (35%), Calabria (34%), Sicilia (24%) e Puglia (11%).
Affinché si giunga all’adozione di questa “misura straordinaria per affrontare un’emergenza di carattere straordinario” (Corte Costituzionale n. 103/1993) è necessario che risulti compromessa la libera determinazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi ed il buon andamento o l'imparzialità delle amministrazioni, ovvero che le forme di condizionamento arrechino grave e perdurante pregiudizio per la sicurezza pubblica.
La riflessione a questo punto si biforca. Per un verso, verte sulla disamina giurisdizionale dei provvedimenti di scioglimento, e per altro verso, concerne l’iter procedimentale previsto dall’art. 143 del TUEL.
Sotto il primo profilo, la giustizia amministrativa ha ripetutamente statuito che la valutazione per l’accertamento dell’esistenza di collegamenti o condizionamenti mafiosi debba assumere uno sguardo d’insieme e non possa essere parcellizzata o atomistica. Davanti alla (ampia) discrezionalità di cui gode l’Amministrazione nella attività di discernimento ed accertamento, il Giudice Amministrativo si arresta sull’uscio, svolgendo un controllo nei limiti dell’adeguatezza, della ragionevolezza, della congruità e della proporzionalità dei provvedimenti di scioglimento adottati.
In ragione di ciò non deve sorprendere quanto emerso dalle cronache giudiziarie, cioè lo iato tra le pronunce della giurisdizione amministrativa che hanno confermato i provvedimenti di scioglimento ed alcune sentenza del giudice penale che hanno assolto gli amministratori coinvolti. Questa divaricazione è il frutto di parametri e criteri valutativi differenti, tanto è vero che in più circostanze il Giudice Amministrativo ha affermato che per procedere allo scioglimento di un Ente Locale non è necessaria la presenza di profili di responsabilità penale, atteso che ci si muove su un piano preventivo e non repressivo.
Ma ciò è sufficiente a spiegare tutto? Prevenzione e repressione possono imboccare strade così divergenti senza correre il rischio di far viaggiare contromano la ragionevolezza del sistema? Sul lato della giustizia amministrativa v’è da evidenziare che nel corso degli ultimi anni il TAR Lazio ed il Consiglio di Stato hanno fatto registrare a volte approcci differenti, come dimostra la relazione del Presidente del Tribunale Amministrativo laziale del 2019: “Le pronunce rese dal giudice di appello manifestano una decisa tendenza a valutare in maniera estremamente rigorosa ogni elemento indiziario utile a dimostrare l’esistenza di situazioni di condizionamento e di ingerenza nella gestione dell’ente… esiste una discrezionalità lata dell’amministrazione o invece esiste solo la discrezionalità, intesa come capacità di scegliere la via migliore per realizzare l’interesse pubblico indicato dalla legge e nell’osservanza delle regole? Forse ci si dovrebbe orientare verso la seconda alternativa”. Questo autorevole intervento – invero rimasto una eco nella valle della discrezionalità - non può però eclissare l’altra faccia della riflessione, legata alla legislazione.
La normativa vigente non prevede alcuna forma di partecipazione da parte degli Enti interessati, in quanto nell’intera sequenza procedimentale non c’è alcun interstizio che consenta la produzione di controdeduzioni da parte degli Enti oggetto di indagine, e quindi non vi è alcun onere per l’Amministrazione procedente di motivare i propri provvedimenti facendosi carico delle eventuali osservazioni.
In verità dall’inizio della legislatura sono state depositate 3 proposte di legge alla Camera e una al Senato (nella precedente legislatura erano addirittura 9, mai discusse). Le proposte presentate in seno alla Camera dei Deputati sono state riunite (abbinate alla C.1630), sono state oggetto di iniziale dibattito e di alcune audizioni informali, ed oggi è in corso una interlocuzione tra le forze politiche per cercare di giungere ad un testo unificato, come comunicato dal relatore (On. D’Ettore) nella seduta della Commissione Affari Costituzionali del 17 marzo scorso. Al netto di soluzioni quantomai fantasiose presenti in alcune proposte legislative (vedasi la creazione di un Consiglio dei Cittadini con il compito di coadiuvare la commissione d’indagine), sono apprezzabili gli apporti emendativi che ad esempio consentono agli amministratori coinvolti di depositare osservazioni nell’ambito del procedimento amministrativo oppure che prevedono l’integrazione del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con un esponente dell’Amministrazione oggetto di indagine al fine di creare un contraddittorio procedimentale.
Purtroppo il corto respiro di cui gode la legislatura non fa presagire una imminente calendarizzazione (ammesso che si arrivi ad un testo condiviso), sebbene la vita degli Enti Locali sia un caposaldo per il vivere democratico, specie in un momento nel quale proprio dalle autonomie locali passa la gestione dei fondi del PNRR e, quindi, il nostro futuro.
Mercoledi, 6 aprile 2022
Gli esperti dicono che a Pasqua si vedrà il culmine dei contagi - ed ancora - salvo l’insorgenza di nuove varianti che dobbiamo sempre tenere in conto come possibili, si risolverà tutto entro la fine di maggio
Tra una settimana si avrà il quadro più completo rispetto all'andamento della pandemia: si riuscirà, insomma, a comprendere se l'allentamento delle misure anti Covid - entrate in vigore dal 1° aprile - sommate all'arrivo della bella stagione abbiano avuto impatto positivo o meno sul numero dei contagi. Intanto dal punto di vista dei ricoveri per Covid-19 nei reparti ordinari i numeri sono in fase di crescita frenata e si prevede che possa raggiungere il picco per la fine della settimana, mentre nelle regioni si osserva una situazione eterogenea; continuano invece a salire le curve degli ingressi giornalieri nelle terapie intensive e dei decessi. Il picco della circolazione del virus è invece stato raggiunto due settimane fa. Lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo "M.Picone", del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Con la Puglia che è tra le regioni - lo ribadisce anche Agenas - in cui l'occupazione dei posti letto in area non critica continua a salire.
COVID: Dati del giorno: 06 aprile 2022
5.773 Nuovi casi
34.757 Test giornalieri
16 Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.974
Provincia di Bat: 397
Provincia di Brindisi: 567
Provincia di Foggia: 687
Provincia di Lecce: 1.188
Provincia di Taranto: 876
Residenti fuori regione: 54
Provincia in definizione: 30
113.347 Persone attualmente positive
688 Persone ricoverate in area non critica
36 Persone in terapia intensiva
Dati complessivi
953.194 Casi totali
9.933.907 Test eseguiti
831.816 Persone guarite
8.031 Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 309.425
Provincia di Bat: 88.085
Provincia di Brindisi: 87.623
Provincia di Foggia: 142.788
Provincia di Lecce: 190.017
Provincia di Taranto: 125.365
Residenti fuori regione: 6.836
Provincia in definizione: 3.055