di Pino GRECO
La sicurezza sul lavoro - con particolare riferimento ai cantieri edili, alla luce degli ultimi tragici eventi che hanno scosso anche il Salento: come siamo messi?
Abbiamo fatto un giro tra alcuni cantieri edili di Tricase, Tiggiano, Corsano, Gagliano del Capo e Alessano, la maggior parte dei lavoratori sulle impalcature non indossavano il casco di sicurezza o altri dispositivi di sicurezza individuali
Le regole di sicurezza non vengono messe in atto dal lavoratore nel settore che riguarda la costruzione o la ristrutturazione di piccoli e grandi fabbricati.
Certamente non è sempre così. Andiamo con ordine.
Si sa che di lavoro nel nostro Paese, purtroppo si continua a morire ogni giorno.
Si muore nei campi, in fabbrica, per le strade.
Si sa che il lavoro nei cantieri edili resta tra i più pericolosi e usuranti, con una percentuale molto alta di infortuni e morti sul lavoro.
Infortuni che sono aumentati in modo esponenziale con la ripresa del settore.
Dopo tante segnalazioni da parte dei cittadini, particolarmente preoccupati, abbiamo fatto un giro di poche ore tra alcuni comuni del Capo di Leuca (Tricase, Tiggiano, Corsano, Gagliano del Capo e Alessano), per renderci conto che quasi tutti i cantieri da noi “visitati”, la maggior parte dei lavoratori sulle impalcature non indossavano il casco di sicurezza o altri dispositivi di sicurezza individuali.
“Nei cantieri si continua a morire, ci fa sapere Antonio Peluso, un ex muratore- è un dato in crescita preoccupante perché con la ripresa del settore edile, con le riaperture dei cantieri post-Covid, grazie ai bonus, si muore anche di più”.
Purtroppo - è tutto vero, i casi di incidenti sul lavoro che a volte finiscono tragicamente sono in forte aumento.
Insomma, serve far rispettare maggiormente i ruoli e le responsabilità perché la sicurezza nei cantieri o su qualsiasi altro posto di lavoro - non può essere un optional, ma deve essere un dovere per tutti, ne va di mezzo la salute
Mercoledì,11 maggio 2022
dalla pagina Facebook del Sindaco Antonio De Donno
Mercoledi, 11 maggio 2022
fonte Acquedotto Pugliese
Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di Tricase.
I lavori riguardano l’inserzione di nuove opere acquedottistiche.
Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica il 12 maggio 2022 nell’abitato di Tricase.
La sospensione avrà la durata di ore 7, a partire dalle ore 8:30 con ripristino alle ore 15:30.
Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.
Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dalla interruzione idrica.
I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.
Martedì,10 maggio 2022 - Fonte Regione Puglia
Xylella, sentenza TAR su provvedimenti di abbattimento piante infette: la dichiarazione dell'assessore regionale all'Agricoltura
“Le sentenze vanno rispettate: ciò che è in quella sentenza è stato già acquisito negli atti regionali di novembre scorso e sotto la mia gestione assessorile. Piuttosto il pronunciamento del TAR ci dimostra che l’operato della Regione è sempre stato fondato su un’attenta e puntuale analisi del fenomeno con una strategia d’intervento finalizzata a tutelare l’inestimabile patrimonio olivicolo della nostra Regione”. E’ il commento dell’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia in merito alla decisione del TAR di Bari sui ricorsi presentati dai proprietari dei terreni interessati dalle prescrizioni previste dall’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia, necessarie per contrastare la diffusione di Xylella fastidiosa.
“Siamo dell’avviso che la pianta malata vada eradicata e la Regione, in tal senso, ha già emesso provvedimenti perché sia la capitozzatura sia gli innesti nella zona ex contenimento, pratica tra le più antiche, fossero interventi idonei ad arrestare la batteriosi. A tal proposito ricordiamo che il bando sugli innesti è stato utilizzato da pochissimi agricoltori e proprietari ed è per questo che stiamo per rimettere a bando l’intervento con le risorse residuali. Quindi – prosegue – nella sentenza non c'è nessuna novità che trascende da quello che è stato ed è il nostro percorso. Rispettiamo il pronunciamento del TAR ma andiamo avanti con i monitoraggi, le analisi molecolari e, soprattutto, nel sensibilizzare le persone ad eradicare le piante dichiarate infette. Il tema degli Ulivi secolari ha una sua norma specifica: non vogliamo fare scempio di questo paesaggio bellissimo, però non possiamo neanche consentire che, tenendo in piedi quelle poche piante infette, si ripresenti più viva che mai una tragedia che abbiamo vissuto e che ancora oggi continuiamo a vedere davanti ai nostri occhi”.
Il TAR di Bari, pur avendo sospeso l’efficacia dei provvedimenti regionali di abbattimento delle piante monumentali risultate infette, ha riconosciuto come giusto punto di equilibrio le misure fitosanitarie alternative che l’Osservatorio, dopo un’attenta valutazione del rischio fitosanitario, aveva già autorizzato ai ricorrenti lo scorso gennaio. Misure alternative consistenti nella capitozzatura e innesto delle piante oggetto dei provvedimenti, così come previsto dalla legge regionale n. 4/2017 modificata dal Consiglio regionale lo scorso dicembre.
I ricorrenti, invece, avrebbero voluto utilizzare protocolli sperimentali non validati dalla scienza in luogo sia dell’abbattimento delle piante che del loro innesto con varietà resistenti. Il TAR di Bari non ha accolto questa richiesta ma ha confermato l’obbligo di innesto con cultivar resistenti, da eseguire entro il prossimo 30 giugno.
“Il contrasto alla diffusione di Xylella fastidiosa – conclude - è un obiettivo che possiamo conseguire soltanto se vi è uno sforzo comune nell’attuare la normativa europea, nazionale e regionale, evitando di inseguire alternative in assenza di evidenze scientifiche, che rischiano solo di mettere a repentaglio l’intero patrimonio olivicolo regionale”.
Etimo nasce dal desiderio di tre sorelle e dei loro genitori di creare qualcosa di nuovo che potesse donare relax e benessere
Abbiamo intervistato le tre sorelle Scarascia, responsabili Centro Benessere ETIMO, che ci raccontano cosa significa benessere di corpo-mente e spiegano che " il fatto di possedere un antico rudere situato in una zona caratteristica di Tricase, dove sorge la monumentale Quercia Vallonea, due passi da Tricase Porto, ci ha aiutato a trovare la nostra identità e ci ha ispirato a ricercare un benessere in senso olistico a 360 gradi, nella ricerca di un equilibrio/armonia tra corpo, mente e il mondo che ci circonda.
Etimo è innanzitutto un centro estetico polifunzionale, che oltre ad offrire servizi di estetica di base, offre trattamenti viso e corpo altamente performanti studiati in base alle diverse esigenze del cliente, avvalendosi dell’utilizzo di prodotti di origine marina
Inoltre Etimo a completezza della sua ragion d’essere, è dotato di una magnifica area benessere, una vera e propria oasi del relax, dove sono presenti:
UNA VASCA IDROMASSAGGIO con lettini, sedute e giochi di luce;
UN PERCORSO KNEIPP che consta di due vasche con acqua a temperature diverse, una fredda e una calda. Sul fondo di queste vasche sono collocati dei sassi di fiume per un naturale massaggio plantare e degli speciali ugelli erogano l ’acqua ad una pressione che aiuta l’ossigenazione degli arti inferiori;
UNA DOCCIA EMOZIONALE unisce la cromoterapia a getti d ‘acqua diversi ha lo scopo di alleviare ansia e stress e di favorire emozioni positive
LA SAUNA per una detossinazione profonda , favorisce la circolazione sanguigna , attiva il sistema linfatico aumentando le difese immunitarie;
IL BAGNO TURCO si tratta di un trattamento idroterapico che si effettua in un ambiente in cui la temperatura si aggira attorno i 45 gradi mentre l’umidità può arrivare addirittura a 95 per cento; e un’area relax con pareti di sale dell’Himalaya lettini ergonomici su cui si può comodamente degustare una tisana a scelta o consigliato”