Articolo tratto da Nuovo Quotidiano di Puglia
Deposito bancario pro capite a Tricase
31.12.2019 11.344 euro
31.12.2020 14.427
31.12.2021 16.969
var.2021 su 2019 5.626
var.% 2021 su 2019 49,60%
La rapida ripresa dopo l’allentamento delle misure restrittive, ma anche l’incertezza sul futuro, i decreti per alimentare la liquidità e la sospensione delle rate dovute per le cartelle fiscali hanno incrementato i depositi bancari: è stata una crescita record quella registrata negli ultimi due anni.
I risparmi di famiglie e imprese, custoditi negli sportelli bancari, sono cresciuti di circa due miliardi di euro. Sui conti correnti delle banche salentine si è arrivati a quota 8,9 miliardi di euro, a cui si aggiungono i libretti e gli altri strumenti di risparmio delle Poste, per un totale di 15,2 miliardi di euro nella sola provincia di Lecce, mentre il Paese continuava a fronteggiare gli effetti della pandemia da Covid-19.
L’Osservatorio economico Aforisma, diretto da Davide Stasi, ha elaborato i dati dei depositi bancari pro-capite, al fine di stilare la classifica dei territori dove si è risparmiato di più, rilevando che l’aumento delle somme accantonate, in alcuni casi, è stato davvero esponenziale. Sono stati presi in esame i maggiori centri della provincia, per numero di abitanti e con almeno tre o quattro sportelli bancari (incrociando più database e i dati aggiornati di Istat e Bankitalia).
Da una prima analisi, emerge che alcuni Comuni costieri sembrerebbero stati particolarmente avvantaggiati dal ritorno degli stranieri nel Salento, dopo l’allentamento delle misure restrittive.
È il caso di Otranto che ha visto crescere i depositi bancari pro-capite del 64,4 per cento (da 9.737 euro a 16.012); Gallipoli del 49,7 per cento (da 10.509 a 15.730) e Tricase del 49,6 per cento (da 11.344 a 16.969). «La maggiore liquidità – spiega Davide Stasi, direttore dell’Osservatorio – è stata anche una reazione alle misure restrittive imposte al fine di contenere la diffusione delle varianti del nuovo coronavirus. La raccolta bancaria è stata sorprendente, tenuto conto che è avvenuta in un periodo fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria.
Il fenomeno va osservato, dunque, da più punti di vista.
Da un lato, c’è la ripresa dopo mesi lockdown, nonché l’effetto diretto delle misure di sostegno alla liquidità introdotte a tutela di famiglie e imprese (decreto Cura Italia e successivi), oltre alle iniziative dell’Associazione bancaria italiana (Abi), tra moratorie dei crediti e piani dilazionati di ammortamento.
Si affiancano, poi, i prestiti garantiti e le sospensioni dei pagamenti di tasse, cartelle e contributi. Dall’altro lato – aggiunge Stasi – c’è stata anche l’incertezza generale, con gli spettri di una temuta riduzione dei redditi e il continuo rinvio degli investimenti. Questo atteggiamento fortemente prudenziale ha portato ad accantonare ulteriore liquidità precauzionale».
Nella speciale classifica, dopo Otranto, Gallipoli e Tricase, figurano Poggiardo con una crescita del 49,4 per cento (da 8.276 a 12.365); Casarano del 39,3 per cento (da 11.685 a 16.276); Maglie del 38,5 per cento (da 24.474 a 33.885); Ugento del 35 per cento (da 6.678 a 9.012); Veglie del 34,7 per cento (da 7.230 a 9.741); Nardò del 34 per cento (da 8.527 a 11.426); Martano del 33 per cento (da 11.984 a 15.943); Taurisano del 31,5 per cento (da 5.180 a 6.813); Galatina del 31,3 per cento (da 12.178 a 15.990); Campi Salentina del 29,6 per cento (da 7.806 a 10.120); Monteroni del 27,6 per cento (da 5.295 a 6.756).
di Giuseppe R. PANICO
Diceva l’imperatore Vespasiano, intendendo far cassa anche sulle latrine: “Pecunia Non Olet”, il denaro non puzza.
Un po’ più tardi, altri aggiungevano: “il Denaro è lo Sterco del Diavolo”, ma, non puzzando nemmeno per loro, ne facevano incetta o per uso personale o per quelle grandi opere architettoniche, culturali e benefiche che abbelliscono e nobilitano la nostra civiltà e la nostra città, come le tante chiese ora restaurate.
Da sempre poi il denaro, guadagnato da tanti, con lavoro, sudore e sacrifici, viene sottratto o con le tasse, o con il raggiro, anche politico, consentendo a furbi o disonesti di vivere a spese altrui.
Sbirciando poi nel bilancio delle regioni, vediamo che molte, compresa la nostra e dunque il Salento, usufruiscono di contributi governativi provenienti anche dalle rimesse economiche di regioni più laboriose e produttive.
Sono quelle del Nord, considerate spesso una elongazione manufatturiera della Germania o un sostegno alla sua industria ed efficienza.
Se poi vediamo di cosa queste hanno bisogno per continuare a produrre, risalta l’esigenza, oltre che di tanti nostri bravi giovani ivi migrati, di un continuo flusso di energia a costi sostenibili.
Energia ora poco disponibile, per assenza di un programma energetico nazionale, di errate scelte del passato, di un ambientalismo radicale ed infine per una feroce guerra di aggressione che ha quasi diviso in due l’umanità.
Una democratica (la nostra), basata su rispetto dei diritti umani, avanzata economia scientifica e manifatturiera ed ora schierata con l’Ucraina, ed una autocratica e invasiva, che considera i nostri valori come grave decadenza civica e morale, e con una economia frutto di grandi risorse naturali.
Ai riconosciuti disastri, si è dovuto correre ai ripari, cambiando teste politiche o idee che in quelle teste albergavano e partecipando, contro la guerra, a una nuova fase politica europea che tanto ricorda la: “Diplomacy and a Big Stick”, “diplomazia, ma con in mano un grosso bastone”, (sanzioni ed armi) di un tempo.
Come anche importando energia da altri paesi, produrla localmente in modo più intensivo, ma senza troppo inquinare o deturpare, e adattandosi a un modello di vita meno dispersivo. Ed è qui che sorgono le potenzialità del nostro Salento con le sue risorse naturali di mare, sole e vento.
Non solo per il turismo, peraltro indebolito, oltre che per virus e guerra, dalle nostre ataviche inefficienze, ma anche come fonti rinnovabili per produrre (oltre che far transitare) più energia a beneficio delle industrie già produttive e dell’intera economia nazionale.
Le grandi guerre o crisi hanno sempre portato, dopo distruzioni, violenze e povertà, ad una pace da ricostruire su nuovi assetti geopolitici, progressi tecnologici ed economie. Favorire dunque e non certo ostacolare, come per la TAP a Melendugno, i parchi eolici e/o fotovoltaici, compresi quelli sul nostro mare, sarebbe dunque il nostro prezioso contributo per le aziende che producono reddito anche per noi, per i nostri ragazzi che ivi lavorano, per il nostro presente, basato anche sulle rimesse statali, per la nostra indipendenza energetica e per la salvaguardia dell’ambiente grazie a più fonti rinnovabili.
Un Salento, dunque. più “energetico “, che esporta chilowatt, quasi in riconoscimento di quei contributi che vanno ben oltre il reddito locale, ed importa turismo. L’esperienza del gasdotto TAP, ora strategico, ci dice infatti che il turismo locale (come altrove, con gasdotti sottoterra o piattaforme al largo) non ne sta affatto risentendo, come da noi non ne risentirebbe per un po’ di pale lontane sul mare. Più pecunia o sterco del diavolo o PIL, sono in fondo quello che le buone imprese produrrebbero con il nostro gratuito sole, mare e vento.
Con conseguenti maggiori rimesse statali per il nostro benessere, compreso l’attuale rifacimento di tante facciate pubbliche (chiese, palazzi etc.) e private (case, ville etc.) o pagarci il prestito dei finanziamenti PNRR.
Si sono conclusi con un pareggio, una sconfitta ed una vittoria gli impegni delle società tricasine di calcio e pallavolo
ASD ATLETICO TRICASE Calcio-Promozione
Arriva una brutta sconfitta per il Tricase sul campo dell'Avetrana. Risultato finale 2 a 1. In gol il capitano Citto. Prossimo appuntamento, Domenica 1 Maggio ore 16:30 in casa contro il Gallipoli nell'ultima gara del campionato. C'è da difendere il 3 posto nella griglia dei play-off. Avanti rossoblù!
TRICASE CALCIO Terza Categoria
Uno a uno contro il Guagnano. Un punto che serve a conservare la testa della classifica. Domenica altra gara interna contro il Muro Leccese
VIRTUS TRICASE 1967 Serie C di pallavolo
Play out con Galatina e Squinzano per i ragazzi di mister Livio Bramato. La prima gara, contro Galatina è andata bene. Oggi, riposo
AURISPA LIBELLLA Serie A3 di pallavolo
Vince ancora 3-1 con Tuscania e vola in semifinale playoff
Domenica, 24 aprile 2022
Dopo le festività pasquali si torna in campo
Per questo fine campionato serve un finale da 10
Questi gli impegni delle società tricasine di calcio e pallavolo oggi – domenica 24 aprile 2022
VIRTUS TRICASE 1967 Serie C di pallavolo
Play out con Galatina e Squinzano per i ragazzi di mister Livio Bramato. La prima gara, contro Galatina è andata bene. Oggi, riposo.
AURISPA LIBELLULA Serie A3 di pallavolo
Aurispa Libellula ospita il Tuscania per gara 2 dei playoff. Una semifinale playoff in palio: è ciò che si gioca Aurispa Libellula nel match di oggi, domenica 24 aprile (ore 16) contro la Maury’s Com Cavi Tuscania. Dopo il successo di mercoledì in gara 1 a Montefiascone, i salentini tornano di fronte al pubblico amico e possono giocarsi le loro chances per provare a superare il turno.
ASD ATLETICO TRICASE Calcio-Promozione
Due gare alla fine del campionato. Oggi ad Avetrana , mentre nell’ultima di campionato a Tricase arriva il Gallipoli, squadra già promossa in Eccellenza . Di certo i ragazzi di mister De Giuseppe disputeranno i play off
TRICASE CALCIO Terza Categoria
Dopo il recupero vinto in settimana a Corsano per 1 a 0, i ragazzi mister Rocco Errico sono sempre in testa alla classifica. Oggi al “ Vecchio” comunale arriva il Guagnano, ore 16,30