Domenica, 14 agosto 2022
di Pino GRECO
Il documento che segue interessa il Bosco Guarini nel Comune di Palmariggi.
La pineta Guarini (situata nei pressi del borgo dei pescatori di Tricase Porto) , per fortuna è intatta...gode di buona salute...per il momento...
DOCUMENTO
A SEGUITO DI INTENSA ATTIVITÀ DI INDAGINE, I CARABINIERI FORESTALI DEL NUCLEO INVESTIGATIVO DI POLIZIA AMBIENTALE AGROALIMENTARE E FORESTALE DI LECCE E DELLA STAZIONE CC FORESTALE DI OTRANTO SOTTO IL COORDINAMENTO E LA DIREZIONE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI LECCE, HANNO DATO ESECUZIONE ALL’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE PERSONALE DEGLI ARRESTI DOMICILIARI NEI CONFRONTI DI UN UOMO 53ENNE, RITENUTO RESPONSABILE DEL REATO DI INCENDIO BOSCHIVO DOLOSO; LA PERSONA IN QUESTIONE, CHE E’ UN OPERATORE DELLA PROTEZIONE CIVILE DI UN COMUNE DELLA PROVINCIA DI LECCE, È STATO FILMATO MENTRE VEROSIMILMENTE APPICCAVA UN INCENDIO IL 2 AGOSTO SCORSO, IN UN’AREA BOSCATA IN LOCALITÀ “BOSCO GUARINI”, CAUSANDO LA DISTRUZIONE DI CIRCA 1,5 ETTARI DI SUPERFICIE. L’ATTIVITÀ INVESTIGATIVA POSTA IN ESSERE È STATA SVOLTA MEDIANTE UNA PRELIMINARE ANALISI STORICA DEGLI EVENTI INCENDIARI BOSCHIVI DI PLAUSIBILE MATRICE DOLOSA CHE SI SONO SUCCEDUTI NELLA ZONA NEGLI ULTIMI 10 ANNI CON ANALOGHE DINAMICHE E NEGLI STESSI GIORNI DURANTE IL PERIODO ESTIVO, NONCHÉ MEDIANTE APPLICAZIONE DI UN METODO SCIENTIFICO DENOMINATO “METODO DELLE EVIDENZE FISICHE” (M.E.F.) CHE HA CONSENTITO DI INDIVIDUARE CON PRECISIONE I PUNTI DI INNESCO DEI PREDETTI INCENDI; TALE ANALISI HA QUINDI PORTATO I CARABINIERI FORESTALI AD INSTALLARE IN LOCO UN SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA OCCULTATO, IN PROSSIMITÀ DELLE VIE DI ACCESSO AL “BOSCO GUARINI”, ATTIVITÀ CHE HA PERMESSO DI IMMORTALARE L’UOMO CHE, ATTORNO ALLE ORE 9.00 DEL 2 AGOSTO SCORSO, GIUNGENDO IN ZONA CON UN’AUTO IMBOCCAVA LA STRADINA DI ACCESSO AL BOSCO E, FERMATOSI IN CORRISPONDENZA DI UN VARCO DI ACCESSO, SCENDEVA ALL’AUTO E, ADDENTRANDOSI NEL BOSCO, VEROSIMILMENTE NE APPICCAVA IL FUOCO, ALLONTANANDOSI POI VELOCEMENTE DALLA ZONA. L’ATTIVITÀ CRIMINOSA POSTA IN ESSERE DALL’INCENDIARIO RISULTAVA DI PARTICOLARE GRAVITÀ IN QUANTO, OLTRE A CAGIONARE LA DISTRUZIONE DELLA PORZIONE DI BOSCO IN UN’AREA DI PARTICOLARE PREGIO AMBIENTALE E PAESAGGISTICO, VENIVA PERPETRATA IN UNA ZONA ATTIGUA ALLA SP 344 ED IN PROSSIMITÀ DEI CENTRI ABITATI ATTIGUI ALLA STRADA, QUINDI CON POTENZIALE PERICOLO PER LA PUBBLICA INCOLUMITÀ; PARTICOLARMENTE ALLARMANTE APPARE POI LA CIRCOSTANZA CHE L’INDAGATO È UN OPERATORE DI PROTEZIONE CIVILE ABITUALMENTE IMPIEGATO PROPRIO IN OPERAZIONI DI SPEGNIMENTO DI INCENDI BOSCHIVI E COME TALE, CONSAPEVOLE DEI DANNI CHE IL FUOCO PUÒ PROVOCARE AL BOSCO.
Fonte Nuovo Quotidiano di Puglia
Verso le elezioni politiche del 25 settembre 2022
Sarà un ferragosto caldissimo quello di lunedì a Roma, dove la direzione nazionale del Pd alle 11 dovrà riunirsi sulle liste per le Politiche.
Ma i giochi ovviamente non si fermano e ieri gli incontri con il partito nazionale sono proseguiti anche per la Puglia. Oltre alle rimostranze dei singoli che assediano la segreteria di Letta, sul tavolo c’è infatti il crescente malcontento della base Pd rispetto alle concessioni del partito regionale a Michele Emiliano e ai civici.
Com’è ormai noto al centro del contenere c’è la candidatura del capo di gabinetto alla Regione Claudio Stefanazzi, emblema dell’ascesa civica pugliese imposto da Emiliano al partito per tenere salde le file dell’asse con il partito.
Ma all’ombra di questo abbraccio si consumano anche una serie di sacrifici richiesti qua e là sul territorio, dove nemmeno gli uscenti sono tutti al sicuro.
Ne sa qualcosa il senatore leccese Dario Stefano, sulla cui ricandidatura regna l’incertezza.
Ma la battaglia salentina passa soprattutto dal Loredana Capone, che in quanto donna godrebbe di una minore concorrenza nei listini.
La tensione si taglia a fette da giorni, tanto che ieri secondo alcuni tra i presenti le quotazioni del capo di gabinetto sarebbero tornate in calo, ipotizzando nuovamente il terzo posto al Senato dopo Francesco Boccia e Assuntela Messina.
Una postazione fortemente a rischio.
CON IL PELLEGRINAGGIO NOTTURNO “VERSO UN’ALBA DI PACE” SI CONCLUDE “CARTA DI LEUCA 2022”
La Fondazione di Partecipazione PCE “Terre del Capo di Leuca - De Finibus Terrae" comunica che con il pellegrinaggio notturno “Verso un’Alba di Pace” nella notte del 14 agosto prossimo si concluderà “Carta di Leuca 2022”, la settima edizione dell’evento internazionale che avuto come tema: “The Right Ways Of Peace (Le Giuste Vie Della Pace)”.
A questa edizione, nel rispetto del Protocollo sicurezza anti contagio Covid-19, hanno partecipato 70 giovani provenienti dall’Italia, Albania, Cipro, Portogallo, Romania, Ungheria, Ucraina, Nigeria, Egitto, Grecia e di nazionalità dei Paesi del continente africano ma ospiti della Svezia.
Dopo due anni di restrizioni dovute alla pandemia, come accadeva fino al 2019, quest’anno si prevede la partecipazione di migliaia di persone che, con le fiaccole, illumineranno il cammino, aggregandosi ai partecipanti di “Carta di Leuca 2022”, oltre che dalla stessa Diocesi di Ugento – S. Maria di Leuca, hanno anticipato la loro presenza 50 pellegrini dalla cittadina di Tuglie e 70 giovani ospiti dell’Oratorio “Luci Perti” di Tiggiano.
Il programma della giornata conclusiva prevede che nella notte di Domenica 14 agosto alle ore 0.30 i partecipanti a “Carta di Leuca 2022” partiranno dal Convento San Francesco di Ruffano per raggiungere la Tomba di don Tonino Bello di Alessano, dove dalle ore 1.30 si svolgerà la “Veglia per la Pace”.
Al termine, prenderà avvio il pellegrinaggio notturno “Verso un’Alba di Pace” con destinazione S. Maria De Finibus Terrae, seguendo l’antica “Via dei Pellegrini", ricca della presenza di numerose cripte, cappelle e chiese intitolate alla Vergine Maria, un percorso che fa parte della via Leucadense che, insieme alla via Traiana Calabra e alla messapica via Sallentina, rappresentano il cuore del programma “Cammini di Leuca”, ambizioso programma di rigenerazione e riqualificazione cui la Fondazione dedica ogni energia dal 2016, di concerto con le comunità locali.
A conclusione del pellegrinaggio i partecipanti raggiungeranno la Basilica di S. Maria di Leuca, dove alle ore 6.45 sul Piazzale del Santuario di Leuca, si svolgerà la Proclamazione e la firma di “Carta di Leuca 2022” da parte dei partecipanti, successivamente alle ore 7.15 si svolgerà la Celebrazione dell’Eucaristia, presieduta da Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca.
Al termine della celebrazione, all’interno del Santuario, si svolgerà l’offerta dell’Olio da parte del Comune di Ruffano per l’accensione della Lux Pacis.
Venerdì, 12 agosto 2022
Dopo il grande incendio della scorsa settimana, pubblichiamo 3 interventi di Rocco Martella, Nunzio Dell’Abate e Gianluigi Forte che interessano l’area del Parco naturale regionale Costa Otranto– Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase
Rocco MARTELLA
Consigliere Comunale di Maggioranza
Gruppo politico: Sì amo Tricase
E ancora una volta il "Parco" è andato a fuoco... È l'ennesimo segnale della scellerata politica ambientale che ha caratterizzato la nostra Regione dal 2005 in poi... Con la chiacchiera del consumo di territorio, non solo non si permette ai legittimi proprietari dei fondi di realizzare nessun tipo di costruzione, recinzione, opere per rendere i fondi comodamente accessibili (queste opportunità renderebbero automaticamente i fondi puliti dalle sterpaglie o dalla vegetazione spontanea, oltre a creare economia nel settore edilizio e perché non anche nel settore tutistico), ma ha creato anche degli inutili Enti carrozzoni che drenano e sperperano enormi risorse economiche per ottenere poi quali risultati???? Basterebbe un semplice mea culpa di chi ha permesso tutto questo e un tempestivo cambio di rotta per rendere le nostre campagne e i nostri costoni vivibili e soprattutto ricercati turisticamente.... Continuare a vietare la realizzazione di piscine e piccole abitazioni rurali in zona, cosiddetta vincolata, ma anche in zona agricola, non farà altro che amplificare l'effetto dell'abbandono a se stessi dei fondi agricoli, un tempo fonte di ricchezza per i nostri genitori-nonni.
Nunzio DELL’ABATE
LO SCARICABARILE
Una devastazione di simile portata è grave, ma non sono da meno le dichiarazioni di amministratori comunali di Tricase che danno la colpa all'Ente Parco
Punto primo - Il Comune di Tricase è componente dell'Assemblea del Parco Otranto S.M. di Leuca Bosco di Tricase con il prestigioso incarico di Presidente per il Sindaco di Tricase – Antonio De Donno -e per tale partecipazione versa una quota annuale di 10.000 euro.
Ora mi chiedo: l'Amministrazione Comunale di Tricase in che modo incide sulle politiche dell'Ente Parco? Quali atti deliberativi ha adottato, quali indirizzi ha espresso per caratterizzare l'azione politico-amministrativa dell'Ente Parco?
Eppure l'Assemblea delibera ed approva il bilancio del Parco; quali sono le indicazioni del Comune di Tricase sull'utilizzo delle risorse che fra finanziamenti e contributi statali, regionali e comunitari non sono poche?
Per diletto leggo gli atti amministrativi e non ho trovato nulla di ciò, ma può essermi pure sfuggito. Utile ed opportuno sarebbe stato da parte del Sindaco, che forse non ha il tempo di interessarsene di persona, conferire una delega assessorile per i rapporti con l'Ente Parco e per lo studio e la proposta di strategie dedicate, anche per la prevenzione degli incendi e la tutela ambientale dell'area.
Punto secondo- Gli incendi interessano spesso porzioni del nostro territorio, fra l'altro di pregio unico, e dunque di competenza della nostra Amministrazione Comunale.
Perché non programma una adeguata e costante pulizia e bonifica dei percorsi e strade interne? Perché non istituisce una sezione di Polizia Locale che vigili sulla corretta manutenzione dei terreni privati, anche con l’utilizzo di droni e di sistemi di videosorveglianza? Perché non utilizza i fondi del P.N.R.R. per creare centri di interesse e valorizzazione della prestigiosa area ? È vero, tutto questo richiede impegno e studio a chi ha la responsabilità della salvaguardia della cosa pubblica, mentre la tattica dello scaricabarile risulta sicuramente più facile.Una cosa è certa, per verificare le potenzialità produttive, turistiche ed occupazionali di un parco non occorre spostarsi di molto.
Gianluigi FORTE
Segretario del circolo PD di Tricase
Gli ultimi accadimenti che hanno interessato ancora una volta l’area del Parco naturale regionale Costa Otranto– Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, impongono una seria riflessione sulle prospettive e sul futuro dell’Ente. Istituito con Legge Regionale n. 30 del 26 ottobre 2006, il Parco nasceva con l’intento di tutelare il proprio patrimonio rurale, architettonico e naturalistico, nonché per valorizzare il territorio, secondo un modello di sviluppo eco-sostenibile.
Tuttavia, l’assenza di unità d’intenti e di una visione a lungo periodo, hanno consentito che il Parco naturale regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase divenisse solo “un vincolo” e non “un’opportunità di crescita” per l’intero territorio, come sarebbe stato auspicabile. Certamente non si vuol puntare il dito su errori commessi ed eventuali colpevoli; è invece nostra intenzione stimolare un’azione coordinata tra le realtà amministrative aderenti al Parco, al fine di trovare le soluzioni più utili al fine di risolvere le criticità note.
Sentiamo il dovere di farlo, perché la tutela e la valorizzazione dell’immenso patrimonio architettonico, culturale e ambientale che il Parco rappresenta, sono valori cardine e principi ispiratori per la nostra azione politica, da sempre sensibile nei confronti dell’ambiente. Ecco perché, come portavoce della volontà degli iscritti e dei militanti del Partito Democratico di Tricase, chiedo esplicitamente ai nostri rappresentanti, ed in particolar modo al Sindaco di Tricase, in qualità di Presidente pro-tempore dell’assemblea consortile del Parco, di farsi carico delle summenzionate problematiche che l’Ente Parco sta vivendo. Il proficuo rapporto con le comunità del Capo di Leuca e con le Città della Provincia di Lecce, ha consentito di cogliere opportunità importanti per lo sviluppo della nostra area! Ciò è stato possibile grazie alla lungimiranza dei sindaci e di tutti gli amministratori che hanno colto la sfida del cambiamento: una sfida culturale, ancor prima che economica e sociale.
Auspichiamo, dunque, che anche l’Ente Parco venga presto coinvolto in questo processo, al fine di ridiscuterne la governance, la vision, con nuove idee e prospettive di sviluppo. È evidente che il mantenimento dello status quo, infatti, stia arrecando danno alla nostra terra. È tempo di invertire la rotta! Così come avete già dimostrato, in altri ambiti amministrativi di vostra competenza, sono fiducioso in un vostro impegno, dandovi sin da ora, la nostra disponibilità, quella di tutta la comunità del Partito Democratico locale ad una piena e definitiva risoluzione della vicenda.