Giovedì, 29 settembre 2022
Il Prof. Luigi Za, Gigi per tutti, è deceduto nella notte dello scorso 28 settembre, all’età di 79 anni nella sua casa di Lucugnano.
Da tempo non stava bene, ma appena pochi mesi fa aveva dato alla luce la sua ultima fatica editoriale “Percorsi di un sociologo”, di cui il nostro giornale aveva dato ampio spazio con una recensione di Alfredo De Giuseppe.
Era apparsa sul n. 21 dello scorso 2 luglio e subito dopo lo stesso Gigi aveva accennato alla nostra Redazione di voler presentare il suo ultimo libro attraverso la nostra collaborazione. Purtroppo non c’è stato il tempo per ascoltare dalla sua viva voce la sintesi del suo percorso intellettuale, politico e sociologico che era iniziato fin dalla più giovane età, quando decise di iscriversi alla nascente facoltà di Sociologia di Bari.
Studioso attivo dello sviluppo nelle aree di marginalità, Gigi Za era stato per lunghi anni docente di Metodologia e tecniche della ricerca sociale nonché di Politica Sociale presso l’Università del Salento. Per sua volontà la sua sepoltura sarà definitivamente composta presso il cimitero di Castelmezzano, in quella terra lucana che aveva amato e studiato. Al figlio Nicola e a tutti i suoi famigliari il nostro sentito cordoglio.
La Redazione
Giovedì, 29 settembre 2022
Interviene Ippazio Morciano - Segretario provinciale per conto della Federazione di Lecce del Partito Democratico
Sulle gravissime affermazioni di Marco Lacarra
Apprendiamo dalla stampa dichiarazioni rese da Marco Lacarra che, come Federazione di Lecce, rimandiamo con forza al mittente.
L’intervista resa oggi da parte dell’onorevole Marco Lacarra (eletto proprio grazie ai voti raccolti strada per strada, piazza su piazza e casa dopo casa, da iscritti e militanti) oltre ad offendere e mettere in discussione l’impegno elettorale dei segretari, dirigenti e militanti tutti in questa difficilissima campagna elettorale, è inaccettabile perché butta ulteriore benzina sul fuoco del già difficile rapporto fra vertici, circoli e militanti.
Nel merito, inoltre, la prova lampante dell’erroneità delle affermazioni rese è il risultato raggiunto dalla Federazione di Lecce, che – malgrado sia stata completamente inascoltata nella scelta delle candidature dai vertici regionali e nazionali – ha portato, grazie ad una unità dei segretari, dirigenti e militanti tutti al miglior risultato del PD in regione Puglia.
Pertanto, da parte nostra rimane in campo la richiesta di dimissioni già formulata dalla Federazione in occasione dell’avvio della campagna elettorale per aver disatteso tutte le indicazioni che provenivano dai territori. A questo si aggiunga la richiesta di scuse immediate e di chiarimenti circa il motivo di queste gravi esternazioni.
Il nostro punto di vista, che va all’opposto delle sue affermazioni, lo esplicheremo meglio nei prossimi congressi provinciali, regionali e nazionali.
Riteniamo infatti, sin da ora, ribadire con forza che il Partito Democratico deve essere riportato alla sua primaria funzione, di condivisione di una forte base ideale e valoriale, seguita dalla scelta e dal rinnovamento della sua classe dirigente.
Tale funzione, che ci viene assegnata dalla Costituzione, è clamorosamente mancata negli ultimi anni e le esternazioni spudorate di Lacarra ne sono la dimostrazione.
Il PD provinciale, sin dal prossimo congresso ribadirà tale impostazione e la porterà avanti con forza affinché i prossimi vertici regionali non siano mai più sordi alle istanze dei territori, con le conseguenze che si sono purtroppo viste
Mercoledì, 28 settembre 2022
Un tricasino per un altro tricasino. Giovanni Citto per Sandrino De Giuseppe
E’ un ex capitano. La notizia era nell’aria da alcune ore.
Dopo la seconda sconfitta consecutiva l’Asd Atletico Tricase ha ufficializzato il nuovo allenatore della prima squadra, ovvero l’ex capitano Giovanni Citto.
Citto prenderà il posto di Sandrino De Giuseppe. La dirigenza rossoblù ringrazia De Giuseppe per l’impegno profuso e la professionalità mostrata verso l’intera società e tifoseria.
La stessa società ha deciso per una scelta interna ed affidare la panchina a Giovanni Citto che avrà il ruolo di traghettatore per raggiungere obiettivi importanti. L’esordio domenica a Leverano – Ore 15,30
Martedì, 27 settembre 2022
Tricase- Alcuni cittadini ci segnalano per la seconda e terza volta le solite “furbate”:
Continua sosta selvaggia – In Piazza Sant’Angelo non si può parcheggiare dove vige il divieto di sosta. E’ la terza volta in pochi mesi…
Discarica a Caprarica – Un'area con rifiuti per strada. E’ la seconda volta in pochi mesi. L’area era già stata ripulita dall’Amministrazione comunale lo scorso mese di giugno. Siamo nel rione di Caprarica, in via Quintino Sella (prolungamento per il centro commerciale dove sono situati alcuni negozi commerciali ).
Da queste parti si può trovare indumenti usati, guanti monouso, maglie, lattine usate, carta, stracci, patate, rifiuti alimentati e tanto altro. Qui c’è anche un piccolo appezzamento di terreno dove vengono gettati all’interno rifiuti di ogni genere. Facile intuire come in questa situazione anche i residenti ne stiano facendo le spese.
di Giuseppe R. PANICO
Il mese di settembre non porta solo la fine della bella stagione con perturbazioni atmosferiche che, sommate a incuria del territorio, cattiva urbanizzazione, mancato impiego di fondi già stanziati da anni, non può che portare, come nelle Marche, a tante vittime e danni enormi. Se poi si aggiunge il cambiamento climatico in atto, tali disastri diventano più frequenti e violenti.
Quest’anno settembre è anche amaro per il centenario della marcia su Roma e l’avvento della dittatura (settembre 1922) e per il ricordo di un armistizio che pose fine alla guerra di quella dittatura accanto alla Germania (8 settembre 1943) e aprì le porte ad un periodo di vendette, deportazioni, invasioni e guerra civile.
Lo è amaro e anche rosso-sangue per una guerra in corso (Russia-Ucraina) che, fra alterne vicende sul campo, alimenta sempre più la contrapposizione fra mondo Occidentale e Democratico e il mondo delle Dittature e Antidemocratico (con repressione della libertà di opinione e finanche delle donne che non indossano il velo). Una contrapposizione sulla quale alleggia l’incubo di circa 11.000 testate nucleari, di cui oltre un migliaio già pronte a partire.
Settembre è il mese che, portandosi via una grande regina della storia, ci ha offerto un funerale grandioso, partecipato da decine di migliaia di cittadini in coda per tante ore per renderle omaggio.
La regina di una grande nazione, erede del più grande impero di tutti i tempi, di un grande popolo e del suo legame con le sue Forze Armate. Il grandioso funerale, quasi una grande parata militare, di estrema cura ed eleganza fra tante divise, in particolare di Marina a cominciare dal Re Carlo III e i giovani marinai che trainavano il feretro.
Quasi un omaggio e riconoscimento ad una Marina che nella storia ha, ben più di altre Forze Armate, contribuito a fare di un’isola e di un popolo un grande impero e una grande cultura. Oltre 500, fra capi di stato e grandi autorità intervenuti, ma con esclusione, insieme a pochi altri, del dittatore Putin, tenuto fuori dall’aula di questo storico evento e di questo straordinario consesso mondiale.
Ma ora, per l’Inghilterra, rischia di avviarsi un periodo di incertezze, non tanto per continuità e credibilità del nuovo assetto monarchico, ma per l’indebolirsi di quello che è tuttora il Commonwealth, un insieme di 56 stati e staterelli sparsi nel mondo e di tradizioni e lingua inglese, tuttora uniti da comuni interessi.
Un possibile indebolimento geopolitico che, riguardando l’Occidente, riguarda anche noi tutti. Un settembre per noi ancora più amaro per una così litigiosa, inaffidabile e spesso truffaldina politica nazionale che non esita a volte a schierarsi con i nemici della libertà e della democrazia; da crisi economica che incalza verso la recessione e da nuova sfiducia internazionale sul sistema Italia.
Un sistema sempre discontinuo e con una Pubblica Amministrazione la più inefficiente in Europa, dopo quella greca, e che si avvale di quel saffico lussurioso e conveniente legame fra politica e burocrazia. È il grigio settembre di cittadini sempre più delusi da politici, in troppi da decenni gli stessi (altrove gli sconfitti se ne vanno a casa), che promettono ancora di fare ciò che finora non sono riusciti nemmeno ad iniziare.
Che, per bulimia di consenso, non esitano a mettere il paese sul lastrico, distribuendo ai quattro venti, ogni sorta di bonus e superbonus, aumentando così debito pubblico ed inflazione a carico del futuro dei giovani. Una politica che, in gran parte, priva di etica e morale, con le sue promesse e il suo vociare ricorda spesso Vanna Marchi e i suoi miracolosi prodotti per fare soldi a palate, invece che voti, per poi finire in galera.
In prigione ad Otranto sono intanto finiti politici e politicanti che, con il loro criminale e personale modo, intendevano fare quello che a Tricase da decenni onestamente attendiamo, “Valorizzare le Marine”.
Una politica che spinge tanti a non recarsi alle urne, quasi rinunciando al dovere di cittadini, per arruolarsi in quell’esercito di nullità politiche sottomesso ai voleri e ai poteri derivanti dal voto degli altri. Una astensione che fa ricordare la Divina Commedia di Dante, ove gli Ignavi disprezzati con un: “non ti curar di loro ma guarda e passa”, si portano in giro per l’Inferno le loro colpe e loro pene.
Forse se tutti andassimo alle urne, pur nel rischio di un voto dubbio o sbagliato da… Purgatorio, questo settembre sarebbe meno amaro e l’Inferno di Dante meno affollato.
E se poi gli Inglesi hanno fatto tante ore di coda per omaggiare la loro regina, noi, poco abituati alla civiltà delle code e che di grandi regine non ne abbiamo, potremmo anche perdere pochi minuti per omaggiare alle urne almeno il nostro comune anelito ad un Italia e una Tricase migliore.