TRICASE 05.06.2017 – La Scuderia Salentomotori porta a casa un rendimento importante con il 2° posto assoluto nel Campionato Regionale di Tommaso Memmi e Monica Cicognini con la Peugeot 207 Super2000 del Team Colombi. “E' stato un fine settimana molto faticoso, - spiega il presidente della Scuderia Antonio Forte - i nostri equipaggi si son fatti valere in una gara molto faticosa. Sono appagato della classifica per la scuderia e per ognuno di loro che ha affrontato un tracciato così articolato.
Un elogio va al pilota casaranese, Fernando Primiceri che ha primeggiato la classifica regionale, a bordo della performante Skoda R5 dello stesso Team di Tommaso Memmi. Secondi assoluti, vincitori di classe e di gruppo Tommaso Memmi e Monica Cicognini su Peugeot 207 S 2000: “è sempre un piacere parteciparvi al Rally del Salento – racconta Tommaso, soprattutto quando al fianco hai una delle migliori navigratici d’Italia, Monica Cicognini che è stata determinante e strepitosa in tutto -, non mi aspettavo un risultato così importante in una gara così insidiosa, in quanto per problemi legati al lavoro, sia io che Monica non abbiamo potuto preparare al meglio la nostra gara. Grazie a chi ha creduto in me, alle tante persone presenti su tutto il tracciato, al Team Colombi che come sempre ha messo a disposizione una performante vettura”.
Quinto assoluto, primo di gruppo e primo di classe A7, per Antonio Forte e Gianmarco Ventruto. “La gara è andata meglio di quanto mi aspettavo. Una competizione che ha confermato la crescita e il giusto feeling con il mio co-pilota, un ragazzo straordinario, che grazie al suo impegno ci porta a fare bene”.
Secondo di gruppo e primo di classe A6 (Campionato Italiano) per Pasquale Fiorito e Gabriele Passaseo. Una gara che era iniziata male il sabato, già sulla prima prova speciale l’equipaggio si ritrovava ad un quarto di inizio prova con la vettura out, per un cedimento della testina sinistra. La domenica rientrano in gara con il formula rally, e la giornata termina nei migliori dei modi. Fiorito: “è stato un rally che avevamo preparato molto bene, un vero peccato non aver potuto disputare la 1^ tappa, ma sappiamo benissimo che i rally sono anche questi. Mi ritengo soddisfatto di quanto fatto nella 2^ tappa.
Con lo spirito di chi pensa solo a divertirsi Luca e Nicola Negro sono riusciti a giungere al traguardo (vincendo la classe R3C – Campionato Nazionale) nonostante qualche problema meccanico della loro Renault Clio R3C del Team Trodella: Luca narra: “ho avuto un problema sull’impianto di estinzione già dalle prime prove speciali della 1^ tappa, che mi ha costretto al ritiro; grazie all’efficientissimo lavoro della squadra, sono riuscito a ripartire la domenica mattina, dove il nostro intento era quello di professare chilometri di prove speciali e di arrivare sulla pedana di arrivo.
Esordio vincente per Donato Parrotto, che per il 50° Rally del Salento ha fortemente voluto al suo fianco la straordinaria Silvia Vincenti, figlia di Mario, prematuramente scomparso. Vincitori della classe Racing Start (Campionato Italiano) su Citroen Saxo: “ è andata molto bene – spiega Donato – era da molto tempo che sognavo di fare una gara così completa, e ringrazio con tanto affetto la mia navigatrice, che ha saputo confidarmi la determinatezza per arrivare sul palco di arrivo, sono sicuro che il grande Mario da lassù ci ha guidato su tutte le prove speciali, e per questo che dedico il nostro risultato proprio a lui”.
Vincitore di classe e secondo di gruppo per Francesco Giangreco navigato da Stefano Mergola su Peugeot 207 R1T: ”senz’altro una gara divertente – dice Francesco - ho trovato tanta passione sia nel pubblico che nei concorrenti. Sapevamo già che sarebbe stata una gara difficile, ma noi eravamo pronti nell’affrontarla con determinazione, ma un problema al cambio, ci ha portato ad affrontare alcune prove speciali solo con la terza marcia”.
Un tiratissimo quarto posto di gruppo e secondo di classe N2 (Campionato Nazionale) per Francesco Formosi e Scrigna: “una grande attesa per questo meraviglioso rally, avevamo buone intenzioni ma per problemi di natura meccanica abbiamo tirato i remi in barca, abbiamo cercato di gestire al meglio le prove speciali, con la sola intenzione di arrivare in Piazza Mazzini, queste le dichiarazione di Francesco.
Gara sfortunata invece per Antonio Russo e Riccardo Indino, entrambe all’esordio dei rally. I due avevano preso parte al campionato regionale con una Citroen C2 Racing Start, costretti al ritiro per una piccola uscita di strada.
Ufficio Stampa Salentomotori
di Alfredo De Giuseppe In questi primi giorni del Giugno 2017, molte cose si sono succedute, accavallate e molte sono ancora in divenire.
Donald Trump, una barzelletta divenuto Presidente, ha deciso di far uscire gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima. Una decisione enorme, quanto stupida: la parte liberal dell’America si è prontamente mobilitata, compreso molte grandi aziende.
Ora Donald Trump e i suoi elettori condividono questa decisione con altri due soli Paesi, il Nicaragua di Daniel Ortega e la Siria di Assad. Altri attentati di giovani islamici a Kabul, a Manila, Melbourne e Londra: persone che si trincerano dietro una religione per uccidere, uccidersi, per convincerci definitivamente che il nostro mondo non sarà mai più come lo abbiamo vissuto fino al 2001.
A Torino durante la partita finale di Champions League, Juve-Real Madrid, è bastato un grido “Bomba” per scatenare il panico fra i trentamila che erano in Piazza San Carlo e generare oltre millecinquecento feriti. Tra l’altro la Juve ha perso la finale (ma questa non è una notizia). A Londra, mentre si materializzava il terzo attentato in due mesi con sette vittime e decine di feriti, il candidato premier dei laburisti, Jeremy Corbyn, continuava a pensare ad un mondo denuclearizzato, a cominciare dallo smantellamento dell’arsenale inglese che disporrebbe di 225 testate termonucleari, 160 delle quali pronte all'uso: un uomo politico che ancora usa parole di vera pace.
Alle porte di Raqqa è morta Ayse Karacagil, una bella ragazza di ventiquattro anni, divenuta simbolo della battaglia dei curdi sia contro i fanatici dell’Isis sia contro la dittatura di Erdogan, attraverso il fumetto di Zerocalcare, dove lei veniva chiamata Cappuccio Rosso.
La sua morte ci ricorda ancora una volta da che parte dovrebbe stare l’Europa dei diritti dei popoli: i curdi sono discriminati, torturati e uccisi da anni nel silenzio delle nostre diplomazie. Continuano sbarchi, naufragi e morti di migranti in cerca di pane e libertà.
Sarebbe bello, ad esempio, conoscere in profondità le condizioni dei giovani eritrei che scappano da una dittatura disumana e allucinante (rappresentano la maggior parte degli esuli salvati). Per noi italiani sarebbe un modo corretto di porre verso l’Eritrea un minimo di rimedio alle aggressioni e occupazioni di fine ‘800 e del ventennio fascista. E poi ci sono le elezioni amministrative in circa mille Comuni italiani, fra cui Tricase. Si sono succeduti confronti, comizi, appelli, incontri privati, telefonate e un uso sfrenato dei social network.
Domenica 11 giugno si vota. Chiunque andrà a guidare il nostro Comune, chiunque siederà in Consiglio Comunale, dovrà tenere conto che Tricase non è un’isola fuori da questo mondo.
Chi governa ha il dovere di capire, sentire, orientarsi nella complessità di un problema globale chiamato umanità.
1 Giugno 2017 - Piazza Pisanelli piena.
Guarda il confronto con i candidati a sindaco del Comune di Tricase.
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