di Giuseppe R. Panico Le frecce fanno parte della storia dell’umanità. Punte di frecce ne sono state trovate ovunque ed archi e frecce sono da sempre servite o per andare a caccia o per andare in guerra. Con l’avvento delle armi da fuoco il loro uso si è ridotto alla sola attività sportiva e, sotto altra forma, a incrementare la sicurezza o indicare il mezzo di trasporto .Oltre agli aerei che “sfrecciano” nel cielo, sui binari a Lecce abbiamo la Freccia Bianca, la Freccia Argento e vorremmo pure la Freccia Rossa e magari qualche più decente e meno scolorita “freccetta” nella nostra Sud - Est. Sulle auto e sulle moto, di frecce ne abbiamo addirittura due, una per quando si svolta a destra e l'altra a sinistra. Vista la loro importanza, progettisti e costruttori ci sono venuti incontro semplificandone l'attivazione con levette o pulsanti nella posizione più comoda possibile e facendoci anche sentire, quando accese, il loro tic-tac, tic-tac.
Ma per usare le frecce, oltre alla tecnologia, ci vuole quel senso di responsabilità che troppo spesso manca.
Oggi è proprio tale carenza, da parte di tanti automobilisti, che può portare a ferire e uccidere il prossimo ma anche sé stessi ed i propri cari. Nel traffico urbano si assiste infatti di continuo alla guida senza uso delle frecce, violando il codice della strada, creando incertezza agli incroci e potenziali incidenti e vittime. Per porre un freno alla guida in stato di ebbrezza è stato di recente ufficializzato il reato di “omicidio stradale” che porta in galera per anni; per chi usa il telefonino, egualmente causa di tanti incidenti e vittime, sono state elevate notevolmente le sanzioni, mentre il mancato uso delle frecce non costituisce ancora, ove il caso, “tentato omicidio” o “omicidio colposo” . Se poi si aggiunge che nella nostra Tricase vi sono circa 10000 (diecimila) veicoli, e, statisticamente, 2500 (duemilacinquecento) sono senza assicurazione (in Puglia il 25% dei veicoli contro una media nazionale del 13%), al danno segue anche la beffa.
Gli assicurati infatti devono pagare di più proprio per coprire i rischi derivanti da tanti concittadini evasori.
Mancanza di assicurazione, scarso uso delle frecce e della segnaletica, ma non certo del telefonino e di tante tardive lacrime , costituisce, ormai per troppi, un modo di vivere la strada come proiettili vaganti con licenza di uccidere e uccidersi. Eppure sarebbe così facile intervenire con più sanzioni “educative”, oltre che con l'alcool test, con la lettura elettronica delle targhe, l' esame del traffico del cellulare al momento dell'incidente o delle videoregistrazioni per l'uso delle frecce agli incroci, ove dotati di telecamera.
Forse la nuova amministrazione cittadina, oltre a risolverci i problemi di parcheggio, viabilità e semafori, vorrà affrontare anche quello della “inciviltà stradale”, magari con un ben più incisivo impiego delle forze dell’ordine in quella che a volte sembra una giungla di asfalto con tanti “sacrifici umani”. In Italia, sono oltre 3000 (tremila) all’anno, quasi dieci al giorno.
In gran parte ad essere immolati o ad immolarsi sono proprio i nostri giovani. Le strade del Salento sono poi fra le più lastricate ,non certo di buon asfalto e legalità, ma di lacrime e sangue e, come al solito, lo saranno ben di più con la stagione estiva. Senza più ordine nelle strade, intese quale prioritario bene comune ed ove, più che altrove, si dimostra il senso civico cittadino e la capacità /serietà della amministrazione e delle istituzioni preposte, difficilmente ci potrà essere forza o credibilità per affrontare il resto.
Un investimento per il futuro dunque per una Tricase che intenda essere più civile e con più attrattive residenziali, turistiche e dunque economiche. Ben più rapido ed efficace di tanti inutili e costosi sogni elettorali che finiranno all'alba del prossimo lunedì.
di Pino Greco
ECCO IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE . QUATTRO DONNE E SEI UOMINI.
CARLO CHIURI SINDACO
QUATTRO CONSIGLIERI LISTA CAMBIAMENTI :
Dario Martina , 453 Voti.
Antonio Luigi Baglivo, 333.
Francesca Longo, 214.
Sonia Sabato, 155 Voti.
TRE UDC :
Pasquale De Marco, 258 Voti.
Antonella Piccinni, 258.
Federica Esposito, 208 Voti.
DUE NOI PER TRICASE:
Lino Peluso, 170.
Maurizio Ruberto 132 Voti.
UNO TRICASE PUNTO E A CAPO :
Mario Turco 167 Voti.
SEI IN MINORANZA
Maria Assunta Panico
Fernando Dell’Abate
Francesca Sodero
Vito Zocco ( Pd)
Nunzio Dell’Abate ( Pd)
Alessandro Eremita ( Tricase Sei Tu)
Tricase, 26 giugno 2017
Con più del 66% dei voti
Carlo Chiuri è il nuovo sindaco di Tricase
Domenica si voterà per il ballottaggio.
Gli elettori dovranno scegliere tra i due candidati a sindaco che, al primo turno, hanno conseguito il migliore risultato.
A confrontarsi saranno Carlo Chiuri e Fernando Dell’Abate.
Si voterà soltanto Domenica.
A chi vincerà verrà assegnato il 60% dei seggi in Consiglio Comunale che verranno attribuiti ai consiglieri della coalizione del candidato che diverrà sindaco.
Il Volantino pubblicherà sul sito i risultati e il nome del nuovo Sindaco.
In bocca al lupo ai due candidati !
di Pino Greco Riprendiamo alcune nostre interviste fatte ai due Candidati a Sindaco sulle Marine, tema tanto caro a tutti noi, forse poco “ trattato ” il 1° giugno in piazza Pisanelli
Sei le domande :
1 Il Canale del Rio e lo scarico in mare
2 Il porto di Tricase Porto: più museo, più piscina o più porto ?
3 Villa Sauli : demolizione o valorizzazione?
( La risposta deve essere secca:sono per la demolizione oppure per la valorizzazione)
4 Marina Serra: porticciolo da potenziare o trasformare ?
5 La litoranea e il traffico
6 Vado al mare : dove parcheggio ?
FERNANDO DELL’ABATE:SARÒ SINDACO, PERCHÉ…
Il Canale del Rio e lo scarico in mare
Con il completamento dei lavori di ampliamento delle vasche di accumulo e delle opere connesse, tale problema non dovrebbe più esistere. In tal modo verrebbe finalmente utilizzata la rete irrigua considerato i circa 5 milioni di euro spesi dai cittadini. Di conseguenza non ha più ragion d’essere lo scarico delle acque suddette nel Canale del Rio.
Il porto di Tricase Porto: più museo, più piscina o più porto?
Piscina no di certo: in ogni porto che si rispetti c’è il divieto di balneazione. Il Porto di Tricase è già un museo, istituito grazie all’Associazione Magna Grecia Mare(gestore)e altri Enti. Tale percorso di valorizzazione della cultura del paesaggio e delle tradizioni del mare debba essere sostenuto. Non bisogna rinunciare, poi, al potenziamento del porto turistico. Non avendo arenili e non potendo quindi puntare su un turismo di massa, dobbiamo necessariamente ed in alternativa crearci una nicchia nel mercato del turismo legato alla nautica da diporto. Pertanto sarà prioritario: riprendere il progetto già presentato alla Regione.
Villa Sauli: demolizione o valorizzazione?
Accertate le condizioni si stabilità strutturale ed igienico sanitarie, potrà essere emessa una ordinanza urgente e contingibile di demolizione dell’immobile.
Marina Serra: porticciolo da potenziare o trasformare?
Il porticciolo di Marina Serra va trasformato in piscina naturale per l’avviamento al nuoto per i più piccoli, il nuoto assistito e terapeutico per gli anziani e diversamente abili, curando il decoro del luogo ed i servizi a terra per gli utenti.
La litoranea e il traffico
I nove chilometri di costa non possono rimanere improduttivi. Bisogna recuperare aree a servizio pubblico da destinare a parcheggi. Le nostre Marine sono ostaggio dei privati, tanto che neanche i cittadini di Tricase ne possono godere; forse è giunto il momento di mettere mano a questa paradossale situazione, anche a mezzo espropri. E’ importante sistemare le discese a mare, abbellire il porto turistico, recuperare il borgo dei pescatori, ma tutto è inutile se poi non riusciamo a far parcheggiare e se ci sono poco meno di dieci attività produttive.
Vado al mare: dove parcheggio?
Con il recupero di ulteriori aree a parcheggio, quelle attualmente disponibili sul lungomare potrebbero essere riconvertite in stalli per mercatini.Questi interventi appena descritti, insieme ad una pronta e sollecita attuazione del PIANO COSTE e del PUG porterebbero un discreto incremento delle attività commerciali, con conseguenti ricadute economiche ed occupazionali.
Il Canale del Rio e lo scarico in mare
Avviati e terminati i lavori di adeguamento della vasca di grigliatura e scrematura dell’impianto a monte, si procederà alla messa in funzione della stessa avendo, beninteso, già proceduto a prolungare il canale di sbocco a mare.
Sarà compito della nuova amministrazione, successivamente, valorizzare l’intero sito del Canale del Rio attraverso percorsi ciclo-pedonali (di collegamento tra le due marine) e dotazione di servizi di ristoro.
Il porto di Tricase Porto: più museo, più piscina o più porto?
Il porto, dalla sua nascita, è un valore aggiunto per l’intera Tricase Porto, in tutti i sensi. Gli interventi che si ritengono necessari per la sua ulteriore valorizzazione (analizzati e decisi attraverso un confronto con la comunità locale, le associazioni, i tecnici, ecc.), dovranno essere di supporto alla crescita dell’intera marina di Tricase.
Villa Sauli: demolizione o valorizzazione?
Siamo per la sua valorizzazione assieme a tutta la sua pertinenza (parco-giardino circostante).
Marina Serra: porticciolo da potenziare o trasformare?
Siamo dell’idea di dotare il porticciolo di diverse funzioni, così come già previsto dal Piano Comunale delle Coste, aggiungendovi quei servizi necessari a renderlo più accogliente e privo di barriere architettoniche. In tal modo ne beneficerà l’intera marina che avrà bisogno, anch’essa, di un restyling generale.
La litoranea e il traffico
Noi associamo l’uso della litoranea ad una passeggiata dotata di servizi, punti di ristoro e panoramici, e non potendo prevederli per tutta la sua lunghezza, laddove vi fosse la possibilità, realizzare dei percorsi ciclo-pedonali, in legno, sfruttando il terreno demaniale adiacente alla stessa. Lungo tutto il suo percorso, ovviamente, la realizzazione di relativi parcheggi. La possibilità di parcheggiare lungo la litoranea darebbe respiro, oltretutto, al centro di Tricase Porto.
Vado al mare: dove parcheggio?
La situazione dei parcheggi nelle due marine è seriamente preoccupante e la possibilità di trovare soluzioni definitive e immediate è, attualmente, praticamente impossibile.
Per la stagione estiva che oramai è alle porte, si dovrà pensare a soluzioni alternative, come per esempio disporre della superficie denominata “Donna Maria” per garantire la sosta a numerosi veicoli e far raggiungere le località di Tricase Porto e Marina Serra attraverso l’utilizzo di mezzi pubblici (minibus, trenino, ecc.) messi a disposizione dall’amministrazione comunale, ed inoltre disporre, almeno per Tricase Porto, dell’area antistante la delegazione di spiaggia, attualmente riservata al personale stesso e ai titolari dei posti barca, che potrebbe essere invece aperta nelle ore serali-notturne.