Venerdì. 28 maggio 2021
Attualmente positivi
Fonte ASL
ALESSANO 15
ALEZIO 7
ALLISTE 5
ANDRANO 10
ARADEO 51
ARNESANO 24
BAGNOLO DEL SALENTO 0
BOTRUGNO 0
CALIMERA 4
CAMPI SALENTINA 11
CANNOLE 0
CAPRARICA DI LECCE 5
CARMIANO 33
CARPIGNANO SALENTINO 1
CASARANO 33
CASTRI' DI LECCE 0
CASTRIGNANO DEI GRECI 0
CASTRIGNANO DEL CAPO 2
CAVALLINO 14
COLLEPASSO 6
COPERTINO 68
CORIGLIANO D'OTRANTO 1
CORSANO 3
CURSI 8
CUTROFIANO 6
DISO 0
GAGLIANO DEL CAPO 4
GALATINA 55
GALATONE 79
GALLIPOLI 28
GIUGGIANELLO 0
GIURDIGNANO 1
GUAGNANO 8
LECCE 169
LEQUILE 16
LEVERANO 32
LIZZANELLO 21
MAGLIE 7
MARTANO 7
MARTIGNANO 5
MATINO 46
MELENDUGNO 19
MELISSANO 9
MELPIGNANO 0
MIGGIANO 2
MINERVINO DI LECCE 0
MONTERONI DI LECCE 34
MONTESANO SALENTINO 5
MORCIANO DI LEUCA 0
MURO LECCESE 5
NARDO' 106
NEVIANO 12
NOCIGLIA 0
NOVOLI 9
ORTELLE 0
OTRANTO 1
PALMARIGGI 0
PARABITA 14
PATU' 0
POGGIARDO 0
PRESICCE-ACQUARICA 8
RACALE 21
RUFFANO 8
SALICE SALENTINO 3
SALVE 2
SANARICA 3
SAN CESARIO DI LECCE 7
SAN DONATO DI LECCE 4
SANNICOLA 17
SAN PIETRO IN LAMA 0
SANTA CESAREA TERME 0
SCORRANO 6
SECLI' 21
SOGLIANO CAVOUR 0
SOLETO 9
SPECCHIA 3
SPONGANO 3
SQUINZANO 11
STERNATIA 7
SUPERSANO 4
SURANO 0
SURBO 26
TAURISANO 40
TAVIANO 44
TIGGIANO 0
TREPUZZI 21
TRICASE 5
TUGLIE 25
UGENTO 25
UGGIANO LA CHIESA 0
VEGLIE 22
VERNOLE 8
ZOLLINO 1
SAN CASSIANO 0
CASTRO 0
PORTO CESAREO 38
BENVENUTI NEL CASTELLO DI TUTINO
Con uno sguardo al futuro ma con i piedi ben ancorati alla tradizione, sarà il Capocanale (il ban-chetto salentino che si offriva alle maestranze a fine lavori di costruzione) ad inaugurare la nuova vita del Castello. Il Capocanale segnerà non solo la grande gioia della fine dei lavori ma una rinascita: dopo ben 70 anni il Castello tornerà ad essere il cuore pulsante della vita culturale di Tutino e del Capo di Leuca. Un centro per l’arte, il teatro, la musica e lo spettacolo, dove non mancheranno, mostre, laboratori e workshop. Un vero e proprio contenitore culturale aperto ed inclusivo che si racconterà alla popolazione il 2 giugno dalle 10.00 alle 22.00 con la visita della struttura, laboratori creativi per bambini e degustazioni di piatti rigorosamente a Km0.
In ottemperanza alla normativa vigente Anti- Covid occorre prenotarsi sul sito (www.castelloditutino.it).
VIVERE IL CAPOCANALE - 2 GIUGNO (dalle 10 alle 22)
9,00 alle 11,00 visite guidate per il Castello (ogni 30 minuti circa)
10:00 -16.00: Laboratorio creativo per bambini dai 6 ai 12 anni
11:30: Benedizione del parroco di Tutino
12:00: Esibizione della banda di Aradeo
—- PAUSA —-
17:00- 20:00: Riapertura del Castello con visite guidati (ultimo ingresso alle 21)
SUCCEDE SEMPRE QUALCOSA, L’ESTATE NEL CASTELLO
(programma provvisorio)
Nel Castello di Tutino si coltiva l’amore per il bello e per la cultura salentina. L’importanza di con-tinuare la tradizione con un approccio contemporaneo si ritrova negli spazi ideali che riprendono le tre destinazioni storiche del castello, così come si sono evolute nel corso del tempo. Prima fortezza per accogliere le persone, poi castello con la sua vita ricca di eventi e infine manifattu-ra per la lavorazione del tabacco. Dal giardino al bar al ristorante con spettacolo, il Castello si risveglia per dare vita e spazio al bello.
Gli eventi culturali saranno il cuore pulsante dell’estate nel Castello che ospiterà festival, manife-stazioni, presentazioni di libri e di film, esibizioni, concerti, laboratori per imparare il ballo tradi-zionale, l’artigianato, la cucina.
CANTI E INCANTI
É una rassegna di spettacoli di musica e danza che pone la tradizione e l’innovazione nella tradi-zione a capo della propria selezione artistica. Coinvolgendo artisti di punta della musica e della danza tradizionali, il progetto intende promuovere il più autentico patrimonio artistico-culturale del Salento, portando in scena una visione dell’arte tradizionale che non sia una mera rappre-sentazione cristallizzata delle radici popolari, bensì una serie di spettacoli nei quali il passato dia-loga con il presente e il futuro ed il territorio salentino entra in contatto con la più vasta area Mediterranea nella quale è inscritta.
La rassegna è organizzata da Tarantarte con il sostegno del Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito della “Programmazione Custodiamo la cultura in Puglia”.
Tarantarte Associazione Culturale nasce nel 2016, continuando il lavoro dell’ASD Tarantarte che dal 2009 si occupa di promuovere e approfondire lo studio delle danze popolari del Sud Italia e del Mediterraneo. Sempre legate alla valorizzazione delle danze e dei riti tradizionali, l’Associazione porta avanti attività di tipo diverso: attività formative, attività performative, ani-mazione di comunità e programmazione di eventi e rassegne artistico-culturali.
Programma della rassegna:
Luglio
Rachele Andrioli con la partecipazione di Coro a Coro presenta il nuovo spettacolo live “Leuca”
Luca Buccarella e Massimiliano De Marco. Musica Salentina: stornelli, canti alla stisa, pizzica piz-zica e suonate di barberia
Redi Hasa e Rocco Nigro in Mediterraneo Contemporaneo. Dal Salento ai Balcani. Repertorio di brani e melodie che congiungono due sponde dell'Adriatico, attingendo dalla grande tradizione dei Balcani e del Sud Italia
“Canti e Incanti” spettacolo di danza con la Compagnia Tarantarte. Omaggio al Castello di Tutino.
Agosto
Kore Ensemble con le musiciste Cinzia Marzo, Silvia Gallone, Eufemia Mascolo e la danzatrice Maristella Martella
IL CASTELLO INCONTRA
GIUGNO
Aperitivo filosofico con la presentazione in prima nazionale del libro “Giulio Cesare Vanini - il fi-losofo, l’empio, il rogo” (Liberilibri, 2021), ultima fatica dello studioso Mario Carparelli sul filosofo di Taurisano bruciato a Tolosa il 9 febbraio 1619. Dialogherà con l’autore il giornalista (Marie Claire e Rolling Stones) Giovanni De Stefano. Interverrà anche il bibliofilo Dario Bevilacqua.
LUGLIO
“Artigiani nel Castello”. ben 25 artigiani salentini e provenienti da tutt’Italia esporranno le proprie creazioni all’interno del Castello. Arte, design, moda al centro della due giorni interamente dedi-cata all’artigianalità e unicità dei manufatti.
Cena letteraria con Gianrico Carofiglio. Lo scrittore presenterà il suo ultimo giallo “La disciplina di Penelope” edito da Mondadori. Dialogherà con l’autore la produttrice televisiva Gabriella Buon-tempo.
Graziano Gala presenta “Sangue di Giuda” (Minimun fax). Graziano Gala nasce a Tricase il 19 settembre 1990. Vive a Milano, dove insegna Lettere in un Liceo delle scienze umane. Nel 2012 vince il premio “Lo scrivo io”, indetto da “La Gazzetta del Mezzogiorno” nella sezione poesia. “Sangue di Giuda” è il suo primo romanzo giallo.
Aperitivo filosofico con Sossio Giametta, traduttore italiano e massimo interprete di Nietzsche, che presenterà il suo ultimo libro “Senecione - forze e debolezze della filosofia” (Liberilibri, 2021), un dialogo tra un filosofo e una bambina. L’autore dialogherà con Mario Carparelli.
Workshop “Archivi dal centro Italia”: introduce e coordina Pietro Clemente, Docente di Antropo-logia Culturale; intervengono la ricercatrice Laura Ferro dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano e Alessandro Portelli, fondatore del Circolo Bosio di Roma. A seguire uno scambio di pietanze tra il Capo di Leuca e il centro Italia e alle 22 si terrà lo spettacolo “Risonanze. Voci dai Diari dell’Archivio Diaristico Nazionale” con Andrea Biagiotti (Regista e Attore), Donatella Al-legro (Attrice), Francesco Fry Moneti (Violinista, Modena City Ramblers).
Tappa al Castello di Tutino di Liquilab. La manifestazione si inserisce nell’ambito della Scuola Estiva di Storia delle Tradizioni Popolari “Paese. Storie di vita. Archivi” organizzata da Liquilab
Aperitivo musicale con Natasha Korsakova, giallista di fama europea che presenterà “L’ultima nota di violino” (edizioni Piemme).
Cena- dibattito con Nicola Porro. Il Vicedirettore de “Il Giornale” e conduttore del programma tv “Quarta Repubblica” presenterà “Le tasse invisibili - L’inganno di Stato che toglie a tutti per dare a pochi” (La Nave di Teseo+). Dialogherà con l’autore Luigi de Vecchi, salentino doc
AGOSTO
Aperitivo con Costantino d’Orazio. storico dell’arte e divulgatore scientifico terrà una lezione sul-le donne nell’arte. “Vite di artiste eccellenti” (Laterza)
Aperitivo letterario con Goffredo Buccini, inviato e vicedirettore de “Il Corriere della Sera”. L’autore presenterà il libro “Italiani e No”. Dagli albanesi ai «taxi del mare». Storia di un paese a galla su trent'anni di paure” (Edizioni Solferino).
Aperitivo letterario con Silvia Ferreri che presenterà “Le cose giuste” (Rizzoli). Dall’autrice finali-sta del premio Strega, cinque storie di donne che la vita ha scelto di sfidare. E hanno scelto di raccontarsi e di ricominciare.
Aperitivo letterario con Francesca Marciano. Scrittrice, sceneggiatrice e attrice italiana.
Con Maledetto il giorno che t'ho incontrato, pellicola diretta da Carlo Verdone, ha vinto nel 1992 un David di Donatello per la migliore sceneggiatura. Presenterà “Animal Spirit” (Mondadori)
Royal al Castello. Lo storico inviato del TG1 e massimo esperto in italia degli affari della famiglia reale inglese, Antonio Caprarica, presenterà il suo libro “Elisabetta. Per sempre regina.La vita, il regno, i segreti” (Edizione Sperling & Kupfer).
Laboratorio sul libro antico con Dario Acquaviva, bibliofilo e studioso della storia della stampa
IL CINEMA NEL CASTELLO
ogni giovedì a partire dal 1 luglio
Cos’è la Puglia oggi? Racconti cinematografici di luoghi nella Finibus Terrae.
Autori di differenti generazioni raccontano, indagano, svelano e tracciano nuovi solchi mediante frammenti che compongono il mosaico del territorio pugliese.
La rassegna cinematografica si svolgerà ogni giovedì a partire dal 1luglio all’interno del Castello. Sarà proiettata una selezione di lungometraggi, corti e documentari, alcuni dei quali accompa-gnati dai rispettivi registi che si confronteranno con il pubblico.
La rassegna si inaugura con la proiezione di “SEMINA IL VENTO” di Danilo Caputo, opera presen-tata alla Berlinese del 2020. Il film definisce i limiti del conflitto tra uomo e ambiente.
IL CASTELLO DI TUTINO
Il Castello di Tutino è un progetto che ha come protagonista proprio l’antica dimora che si trova a Tutino, frazione di Tricase.
Un luogo di grande fascino torna a nuova vita per diventare un’officina d’arte e un centro cultu-rale per la penisola salentina e il resto del mondo.
Grazie a un finanziamento della Regione Puglia* e all’intervento di Saietta Art, società legata alla Saietta film, casa di produzione salentina di Edoardo Winspeare, ritorna a vivere così un luogo che gli abitanti di Tutino hanno sempre vissuto con un sentimento di affetto, considerandolo il «loro Castello».
Chiuso ormai dagli anni ’50 il Castello di Tutino, grazie ad un attento lavoro di recupero e di re-stauro conservativo, sarà il luogo di tutti, un luogo per la cultura, l’arte e la creatività.
Il Castello di Tutino è un monumento storico di particolare valore artistico e architettonico, unico nel suo genere nella ‘filiera’ culturale e turistica dei Castelli di Puglia.
IL PROGETTO
Un centro dedicato alle sette forme d’arte ma anche ai cinque sensi, dove ritrovarsi tutto l’anno e partecipare alle tante iniziative per gli abitanti del luogo, per i turisti, ma soprattutto per i gio-vani, che potranno contare su un luogo di riferimento dove apprendere, esprimere e sviluppare le loro capacità artistiche e culturali.
Lecce, Brindisi, Taranto. Una terra nelle Puglie con una personale connotazione geografica, sto-rica, linguistica e culturale.
Pensi Salento e pensi ai dialetti, alla tradizione, alla musica, alla danza. Ma pensi anche alle arti più contemporanee, al cinema, alla ricerca. Tutino è un rione del comune di Tricase. Un luogo periferico per geografia ma centrale per storia, cultura, tradizione. Forse in questa terra più che altrove il tempo è «implosione», crasi per cui nulla è perso e tutto sembra attuale, in un proces-so non di semplice recupero ma di re-interpretazione (ri-appropriazione) nel quotidiano.
Una vera e propria estetica Salentina
LA STORIA
Si può dire che Tutino abbia la vocazione scolpita nel nome che deriva da “toti in unum”, “tutti in uno”, un’espressione cara agli abitanti della borgata che da sempre ha difeso il valore della co-munità. Tutto è nato in Salento, sull’estremità più a sud della Puglia, dove nel XV fu edificato il castello che con mura spesse, nove torri e un grande fossato offriva riparo a tutti gli abitanti del borgo. Da lì ai giorni nostri il castello è stato di proprietà di Don Luigi Trane che vi ha abitato, e poi della famiglia Gallone e infine della famiglia Caputo che lo destinò alla lavorazione del ta-bacco fino al secolo scorso.
MNEMOS, UNA ROCK BAND DI QUATTRO RAGAZZI TRICASINI APPENA SELEZIONATA PER LE FINALI REGIONALI DEL SANREMO ROCK FESTIVAL.
MNEMOS
Mnemos è un gruppo rock composto da quattro ragazzi tricasini: Cristina Eremita (voce), Francesco Probo (chitarra), Michele Dell’Abate (basso) e Antonio Probo (batteria). La band nasce nel 2009 e pubblica nel 2013 il suo primo album “Mnemosyne” con 12 brani inediti, segnando così il suo ingresso nella scena rock locale. Nel 2016 viene pubblicato il singolo “L’abisso più blu”, brano destinato a segnare l’inizio di una nuova maturità artistica. Grazie al singolo, nel 2018 la band viene selezionata dal Ghigo Renzulli Fan Collaborative per partecipare alla Compilation Celebrativa Ufficiale del disco “Litfiba 3” e reinterpretare il brano “Bambino” – con la produzione di Davide Forgetta e il mastering di Fabrizio Simoncioni. Nel 2021 la band pubblica il nuovo singolo “Les fleurs du mal”, consolidando la propria identità. Grazie al brano, la band viene selezionata fra oltre 12.000 altre proposte per gareggiare alle finali regionali del famoso festival Sanremo Rock, giocandosi così l’opportunità di dare rilevanza nazionale al proprio lavoro
Piccolo grande traguardo per quattro artisti salentini che, con tenacia e passione, puntano la strada del successo nel mondo della musica.
Sono gli Mnemos, una rock band di quattro ragazzi tricasini appena selezionata per le finali regionali del Sanremo Rock Festival.
Il Sanremo Rock & Trend Festival (il più longevo contest nazionale per artisti emergenti della scena rock), nato nel 1987 come “costola” del più famoso Festival della Canzone italiana, è un brand storico che ha portato al successo moltissimi Big di oggi. Dal suo palco sono passati, ancora giovanissimi e sconosciuti, artisti come Litfiba, Ligabue, Bluevertigo, gli Avion Travel solo per citarne alcuni.
Giovedi, 27 maggio 2021
Il Corriere della Sera scrive oggi che la circolare del commissario all'emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo, è pronta e arriverà proprio entro il 10 giugno. E sancirà la cancellazione delle restrizioni relative alle fasce d'età: tutti gli italiani potranno così prenotare la vaccinazione anche se hanno meno di 40 anni. Dando così un'accelerazione alla campagna vaccinale in vista dell'estate.
I TEMPI PERCHÉ LE REGIONI SI ALLINEINO
Per adesso però le bocche sono cucite. Perché Figliuolo vuole dare ancora tempo alle regioni di arrivare a immunizzare quelli che finora non si sono presentati o non hanno chiesto l'appuntamento. Perché sono impossibilitati a raggiungere l'hub vaccinale o perché sono ostili nei confronti dei sieri. La priorità quindi rimarrà ancora per una quindicina di giorni quella di vaccinare gli over 60.
Poi scatterà il liberi tutti.
E visto che per la fine di giugno si attende l'arrivo di 28 milioni di dosi, si pensa anche a una soluzione per la seconda dose in vacanza.
VACCINAZIONI ANCHE IN FARMACIA
Attraverso le farmacie, le aziende, gli hub vaccinali. In Puglia già nei prossimi giorni potrebbe concludersi l’accordo tra Regione Puglia e farmacisti per l’avvio della campagna vaccinale. Fra le questioni portate sul tavolo, la gestione della piattaforma informatica sulla quale effettuare le prenotazioni e che dovrà poi rilasciare l’apposita certificazione. Le modalità di distribuzione dei vaccini, che vengono consegnate dalla Protezione civile nei centri di stoccaggio.
di Giuseppe R. PANICO
Con il virus in discesa e le temperature in salita, torna quasi il “liberi tutti” e il via vai verso il mare. Ma la tradizione marinara-sportiva locale non è delle più forti e così anche la “blue economy” derivante da mare e turismo.
Forse perché gran parte della nostra impervia costa fu ritenuta, nel 2005, pericolosa, classificata PG2 o PG 3, paventando che sassi e sassoni possano cadere su chi si avventura sul bagnasciuga o sue vicinanze. Intanto attendiamo, come da mezzo secolo, uno strategico “Recovery Plan” che non sia l’eterno rinvio o la mummificazione dello “status quo” e azioni spicciole e concrete per il decoro e funzionalità delle aree pubbliche costiere e delle discese a mare egualmente disattese.
Queste ultime spesso disastrate più che dall’inclemenza del mare d’inverno, dalla carenza di adeguati interventi o da norme/interpretazioni che, troppo privilegiando l’ambiente, troppo affossano la natura umana, da sempre in cerca di economia, sicurezza e benessere. Sono iniziati (finalmente!) i lavori sulla nostra ultima torre (Palane) e il santuario di Marina Serra sembra quasi pronto a spargere per coste e campagne l’antico suono delle sue campane.
Ma per tante altre ragioni, non siamo inclusi nelle 17 bandiere blu concesse quest’anno alle località turistico- balneari pugliesi. Una bandiera da noi scarsamente coltivata ai fini di un ben più forte richiamo turistico. La strategia per il nostro futuro sembra ora debba tener conto, più di quanto maturato negli scorsi anni (Piano Coste improduttivo, bozza di PUG disattesa dalle ultime due amministrazioni, esiti di interventi pubblici e privati), di ben 17 criteri emanati dall’ONU per uno sviluppo sostenibile (di cui il PUG e P.C non possono essere che la struttura portante) e di una nuova partecipazione cittadina.
Se le 17 bandiere blu regionali non possono che rimarcare passato e presente di una carente vocazione turistica, i 17 criteri ONU riguardano il nostro futuro, pur fra valori oggetto alcuni più di antiche utopie che di concrete speranze. Un approccio strategico al nostro futuro, anche costiero, non può che basarsi soprattutto sulla concretezza di quello che siamo, di quello che abbiamo, su decisioni ben motivate, sulla qualità degli interventi e sulla coscienza diffusa di una “geopolitica” turistica/economica locale e salentina.
E tale coscienza non può che suggerire che la pericolosità di km. di costa sia da rivedere. Se la prudenza non è mai troppa, troppi immotivati divieti non possono che affossare ogni idea di sviluppo. Da oltre 65 anni frequento quel mare e, a parte brevissimi tratti, non si vede sui pertinenti fondali nessun nuovo sasso o macigno divelto dalle tempeste invernali o da qualche locale ciclope accecato o impazzito.
La torre Palane, continua a resistere, da mezzo millennio su una scogliera ritenuta pericolosa, nelle sue immediate vicinanze si fa da sempre il bagno senza casco in testa e le tante grotte e cavità sono da sempre le stesse. Un recente studio geologico, sul sito del Comune ci dice poi: “non si sono registrati crolli, né sono evidenti segni geo-morfologici che possono far presagire una imminente instabilità della costa”. Di fatto, la nostra storia patria è ben più ricca di scivolate e cadute su buche stradali, di scogliere e discese a mare mal curate che di pietrame costiero caduto in testa a bagnati e villeggianti.
Con una costa, in gran parte in “lock down” e senza interventi (ove proprio necessario), è come chiudere tante attività senza un reale pericolo, dimenticando che in ogni attività umana va accettato un minimo rischio calcolato o ragionato. Non si rinuncia a viaggiare per paura di incidenti, a lavorare per timore di infortuni o, a far uscire i propri ragazzi per timore di cattivi incontri e, in questi giorni, a un vaccino per una ben lontana probabilità di complicazioni. E non a km. di costa, senza più valide attuali ragioni tecniche, valutazioni politiche e…dibattito cittadino.