Giovedì, 19 maggio 2022
Tricase, Zona Draghi: Le griglie di raccolta d’acqua piovana in cattivo stato da circa 12 mesi
I residenti della “Zona Draghi” lamentano più di un problema che incombe sul rione da un po' di tempo:
parliamo delle griglie di raccolta d’acqua piovana in cattivo stato, pericolose per pedoni e automobilisti...
parliamo del “ troppo verde” poco curato...
parliamo delle strade disastrate...
parliamo di qualche discarica a cielo aperto...
Insomma, una situazione insostenibile nella vita quotidiana di chi vi risiede
E’ tanto difficile dare a tutto il rione un aspetto più dignitoso.
Ma a chi spetta il dovere di cominciare?
Una cosa è certa, i residenti della “Zona Draghi”, meritano delle soluzioni rapide e concrete.
Il Comune di Tricase nel 2020 ha investito soltanto 44 centesimi per ogni abitante per aiutare le attività commerciali locali nel difficile momento di crisi causato dal Covid 19.
E’ questo il dato pubblicato in questi giorni dalla Fondazione Openpolis che ha condotto un’indagine sulle misure messe in campo dai Comuni salentini a sostegno di un settore particolarmente colpito dalle conseguenze della pandemia.
In valore assoluto, l’investimento del nostro Comune, nel settore del commercio, è stato di 7.613,72 euro che, diviso per i suoi 17.525 abitanti, porta ai 44 centesimi a testa.
Il dato assume un certo significato se lo si raffronta con quello di altri Comuni di pari livello per grandezza demografica.
Maglie, ad esempio, che conta 14.196 abitanti, ha investito a sostegno del commercio, sempre nell’anno 2020, € 138.969,42 che, per ogni abitante, fanno 10,11 euro; Gallipoli (20.545 abitanti) ha investito per sostenere le attività commerciali 126.519,92 euro che, diviso per i suoi abitanti, fa 6,30 euro; Casarano (20.070 abitanti) € 311.199,30 e quindi, pro capite, € 15,90; Galatone (15.544 abitanti) ha dato alle attività commerciali 16.116,62 euro e quindi, per ogni abitante, 1,07 euro.
Il settore del commercio, per effetto del Covid 19, è stato uno dei settori più colpiti: nel 2020 ha registrato un calo di circa 9 punti percentuali in confronto con l’anno precedente.
La Fondazione Openpolis -che promuove progetti per l’accesso alle informazioni pubbliche, alla trasparenza e alla partecipazione democratica- ha condotto lo studio prendendo in considerazione tutti gli interventi di sostegno messe in campo dai Comuni: prestiti, sussidi, promozione di politiche e programmi specifici.
Il dato su Tricase è uno dei più bassi specialmente se si considera che il commercio costituisce uno dei settori “di punta” dell’economia locale, un settore che continua a risentire degli effetti negativi del Covid ma che, dati alla mano, non è stato adeguatamente sostenuto nel 2020.
A.D.
Martedì, 17 maggio 2022
Un anno di Covid, il confronto dei numeri
Il 14 maggio 2021 i nuovi casi di coronavirus a Tricase erano 8
E’ passato un anno. Siamo a metà maggio 2022.
I nuovi casi di coronavirus sono 164.
È arrivata la bella stagione.
Ovviamente l'emergenza non è finita: il virus è ancora in circolazione anche se in fase calante
REPORT – COVID A TRICASE IL 14.5.2021
N° casi da inizio pandemia 486
Attualmente positivi 8
Attualmente positivi per 1.000 Ab. 0,5
N. Vaccini somministrati Mono, 1^ dose 5.949
Vaccinati Mono, 1^ dose per 100 Ab. 34,3
REPORT – COVID A TRICASE IL 13.5.2022
N° casi da inizio pandemia 4.916
Attualmente positivi 164
Attualmente positivi per 1.000 Ab. 9,5
N. Vaccini somministrati Mono, 1^ dose 14.892
Vaccinati Mono, 1^ dose per 100 Ab. 85,9
COVID - Dati del giorno: 17 maggio 2022
3.355 Nuovi casi
21.229 Test giornalieri
14 Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.176
Provincia di Bat: 205
Provincia di Brindisi: 304
Provincia di Foggia: 438
Provincia di Lecce: 685
Provincia di Taranto: 501
Residenti fuori regione: 30
Provincia in definizione: 16
87.807 Persone attualmente positive
433 Persone ricoverate in area non critica
28 Persone in terapia intensiva
Dati complessivi
1.113.071 Casi totali
10.852.829 Test eseguiti
1.016.853 Persone guarite
8.411 Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 366.255
Provincia di Bat: 98.330
Provincia di Brindisi: 104.338
Provincia di Foggia: 162.522
Provincia di Lecce: 220.667
Provincia di Taranto: 149.098
Residenti fuori regione: 8.326
Provincia in definizione: 3.535
E’ compito di un’APS creare occasioni di incontro e di sviluppo a favore delle persone e del territorio, in quest’ottica l’ Associazione di Alta Cultura Musicale “W. A. Mozart”-APS realizza attività e progettualità che tendono a contribuire alla formazione della persona e alla promozione del patrimonio immateriale pugliese.
Di seguito il resoconto di due intensi mesi di attività realizzato dal presidente Giovanni Calabrese.
“Dopo due anni di freno forzato per evidenti ragioni sanitarie, con l‘inizio della primavera, abbiamo potuto dare compimento ad una serie di attività artistiche e didattiche che ci hanno visto partner di istituzioni europee di primo ordine in ambito didattico e musicale. Relazioni ed esperienze che vengono trasferite a livello locale grazie alla fitta rete di relazioni esistenti e alle numerose attività svolte sul territorio. I rapporti internazionali ci danno la possibilità di accrescere il nostro know how, migliorare le nostre prassi didattiche ed artistiche a beneficio di quanti si approcciano all’associazione.
A marzo con Paolo Accogli (trombonista) sono stato invitato a tenere due concerti con musiche di autori pugliesi presso il dipartimento di studi musicali dell’Università “F. Listz” ed il liceo Zoltan Kodaly di Pécs in Ungheria. Qui abbiamo potuto relazionarci con giovani musicisti e docenti universitari, discutere con loro di didattica e pedagogia musicale ed al contempo far conoscere oltre confine autori che pur avendo fatto la storia della musica europea sono ancora poco noti.
Nel mese di aprile si è concluso in Francia il progetto “Leo e Paisiello tra barocco e contemporaneo” nell’ambito del quale la classe di composizione del Conservatorio “G. Pierné” di Metz, sotto la guida del M° Filippo Zapponi (coordinatore del progetto), ha analizzato i brani dei due autori pugliesi ed ha prodotto delle variazioni scritte in chiave contemporanea; ai giovani esecutori dell’ Ass. Mozart il compito di interpretarle e di fissarle su supporto digitale. Così con Paola Caloro ed i pianisti Camilla Chiga, Giovanni Lipardi ed Emilia Branca, ci siamo recati a Metz per approfondire lo studio dei brani e vivere una bellissima esperienza di scambio culturale e musicale. Durante le giornate di lavoro abbiamo approfondito lo stile interpretativo del periodo barocco e classico grazie alla collaborazione con la classe di clavicembalo e ci siamo confrontati su idee musicali ed interpretative sugli stili contemporanei con i giovani compositori.
Iniziato nel 2016, il progetto ha previsto l’esecuzione dei brani in prima assoluta mondiale da nelle edizioni estive del Festival ARTISTICHE ARMONIE di Tiggiano in cui le performances musicali di cui mi sono occupato personalmente sono state impreziosite dalle esposizioni artistiche di G. Alessio e dai reading di P. Santoro.
Nei prossimi mesi il progetto si svilupperà con la pubblicazione di un cd contenente le registrazioni dei brani originali e contemporanei.
Sempre nel mese di Aprile l’Associazione è stata partner del Concorso pianistico internazionale “Merci, Maestro!” di Bruxelles al quale ho partecipato come membro di giuria. Devo dire che è stata un’esperienza veramente entusiasmante grazie al confronto con musicisti di chiara fama e all’ascolto di tanti giovani pianisti che hanno eseguito con eccezionale maestria brani del grande repertorio. E’ stato molto difficile riuscire ad esprimere una valutazione ma grazie alla collaborazione tra i membri di giuria e al buon senso sotteso all’indiscussa professionalità di ciascuno abbiamo portato a termine il lavoro. Alcuni dei vincitori saranno ospiti della nostra Associazione nella stagione concertistica 2022/2023 così tutto il territorio potrà beneficiare di questa bellissima esperienza.
Progetti futuri?
Stiamo lavorando a MUSICARTE FESTIVAL & COMPETITION 2022 che verrà realizzato tra Tricase e Tiggiano nel prossimo mese di giugno ed abbiamo in cantiere un progetto che ci vedrà nuovamente protagonisti di numerose attività artistiche negli USA.
di Giuseppe R. PANICO
Continua la guerra di Putin per “denazificare” l’Ucraina, con metodi che ricordano il nazismo di Hitler, forzate deportazioni verso Est e la Russia, fughe verso Ovest e l’Europa e “rieducazione” elettorale di chi è rimasto nelle zone occupate per poi dare parvenza democratica e referendaria ai nuovi padroni. Anche le richieste del Segretario Generale dell’ONU per una tregua e del Papa per una visita a Mosca sono state cestinate.
Il primo quasi bombardato durante la sua visita a Kiev e il secondo “religiosamente” osteggiato dal patriarca di tutte le Russie che, così contrario ai nostri valori occidentali, non esita a goderne a pieno, anche lui da ricchissimo oligarca.
Colpita ora anche Odessa sul Mar Nero, città storica, insanguinata in passato da immani massacri, cresciuta con una impronta italiana, e che, sul suo fronte mare, ha visto comporre la canzone “O Sole Mio” poi “napolizzata” e diffusa nel mondo.
Scippare con la forza all’Ucraina, oltre alle terre del Donbass, ricchissime di materie prime, ogni accesso al mare e alla sua economia, pare sia ora l’obiettivo di Putin, pur nella “malaparata” dello scarso successo militare fino ad ora ottenuto.
Con tante notizie vere o fasulle, social in prima linea per diffondere bugie e verità, continui dibattiti in TV, tesi spesso più a fare audience e spettacolo che valida informazione e con una libertà di stampa, precipitata in Italia al 58° posto, perché condizionata da interessi politici, economici o mafiosi, non può che farsi strada anche il timore per un domani da crollo economico e crescente povertà.
La crisi attuale condiziona anche il flusso turistico estivo e balneare e quello degli italiani si avvia ad essere meno esterofilo e più… “patriottico”, di vicinanza, di breve durata e diretto in gran parte verso la Puglia. Ancor più verso Il Salento, almeno nelle località in grado di offrire più ampi ed efficienti servizi, come anche una bandiera blu, utile anche ad attrarre più investimenti e lavoro.
Ma Tricase non sembra offrire di più che in passato, per espandere col turismo reddito e benessere fra i suoi abitanti. Di certo non basta il nuovo grande supermercato di Via Pirandello, ormai prossimo al suo “Grand Opening”, con ulteriore difficile traffico in zona e minore giro di affari delle attività concorrenti.
Né le tante facciate di edifici anche privati, rimessi a nuovo con fondi pubblici o tappare le troppe buche stradali da tempo diventare voragini.
Geopolitica e geo-strategia verso il mare e per utilizzo di risorse naturali, se altrove causano guerre di conquista, crisi economiche e migliaia di morti, quando inesistenti o tutte tese a congelare lo status in atto, non possono che limitare ogni forma di sviluppo.
E così anche ben noti problemi da risolvere, vengono spesso considerati argomenti di occasionale fastidiosa discussione. In mancanza di un PUG non si investe sulla costa; in presenza di un Piano Coste, rivelatosi inefficace, ci si priva di un più razionale uso del mare e di un più avanzato e duraturo turismo; senza Piani Particolareggiati non si può attuare un pur minimo sviluppo costiero; senza un Piano Portuale per la nautica, continuiamo ad avere due porti, uno più grande, aperto a nautica e balneazione e uno piccolo chiuso ad ambedue le attività. l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, dice l’art 1 della nostra Costituzione, lavoro spesso impedito dalla stagnazione programmatica. L’Italia tutela il paesaggio, dice l’art 9, paesaggio così spesso danneggiato da incurie e abbandoni, pubblici e privati.
Ne è un esempio Tricase Porto, con una sua ricercata bellezza malamente racchiusa fra i due noti, “templi” dedicati uno al dio dell’incuria e l’altro alla dea dell’abbandono, in bella vista su Punta Cannone e Punta Quadrano.
D’altro canto, non aiuta la tradizionale assenza di pubblico dibattito sui temi dello sviluppo, né la diffusa cultura eco-conservativa. In merito non possiamo non notare, come la vicina Melendugno, dopo anni di insane lotte al gasdotto TAP, abbia oggi la sua bandiera blu, risultato di un sano e produttivo agire fra esigenze di sviluppo locale e nazionale e salvaguardia dell’ambiente.
Più delle guerre “denazificanti” altrove e “degassificanti” in patria, sono dunque spesso fattori e inerzie politiche e culturali a causare non vittime e distruzioni, ma povertà, emigrazioni e demotivazioni. Anche per un turismo ora alle porte, ma che non può da noi trovare né porte più aperte, né bandiere blu.
Fonte Radio Fans
Domenica,15 maggio 2022
NOVOLI - TRICASE- ORE 16,30
Maxischermo in Piazza Pisanelli con la diretta streaming della partita, realizzata dall’associazione Tricasèmia
E’ tutto pronto a Tricase per la finale playoff del campionato di Promozione pugliese girone B.
Oggi alle 16.30 l’Atletico Tricase farà visita al Novoli per tentare di disputare l’Eccellenza che manca da 9 stagioni.
I ragazzi di mister De Giuseppe arrivano in gran forma alla partita che deciderà la stagione, avendo battuto 3-0 il Taurisano nella semifinale playoff di settimana scorsa. I gol di capitan Citto, Mauro e Conde’ hanno consentito ai rossoblù di staccare il pass per la finale di oggi pomeriggio.
Mister Sandrino De Giuseppe
Di fronte ci sarà il Novoli di mister Gioacchino Marangio, squadra che ha concluso il campionato al 2° posto, a +8 sulla 5°. Per questo motivo, non ha giocato la semifinale playoff, attendendo la vincitrice di Tricase-Taurisano direttamente in finale.
Novoli che avrà anche un altro vantaggio: in caso di pareggio dopo 120’, infatti, sarebbe proprio la squadra di casa a vincere (per via del migliore posizionamento in classifica), senza battere i calci di rigore.
Saranno solo 80, però, i tifosi del Tricase che potranno entrare all’interno del “Cezzi”, per via dell’inagibilità del settore ospiti.
Per questo motivo, l’associazione Tricasèmia, con il supporto della società Atletico Tricase e dell’amministrazione comunale, installerà un maxischermo in Piazza Pisanelli con la diretta streaming della partita, realizzata dall’associazione Tricasèmia che sarà sul posto a Novoli.
La probabile formazione del Tricase (4-3-1-2): Bibba, Sanapo, Moretto, Citto e Rizzo, Manisi, Felipe , Orlando, Mauro, Rosafio e Conde’.
Rispetto alla semifinale playoff, ha recuperato Palumbo
Sabato, 14 maggio 2022
Questa mattina, presso l’Auditorium del Museo Provinciale “Sigismondo Castromediano” a Lecce, è stato presentato e sottoscritto il Protocollo d’intesa tra Distretto Agroalimentare di Qualità Jonico Salentino e Regione Puglia, per l’attuazione del Piano di rigenerazione sostenibile dell’agricoltura nei territori colpiti da Xylella fastidiosa.
L’obiettivo del protocollo è quello di avviare azioni sinergiche tra la Regione Puglia e il DAJS per la rigenerazione sostenibile agricola delle tre province di Lecce, Brindisi e Taranto colpite dalla fitopatia Xylella Fastidiosa, la cui diffusione riguarda oggi un’area superiore a 7000 kmq e interessa quasi completamente le tre province.
Il Piano di rigenerazione sostenibile dell’agricoltura nei territori colpiti da Xylella fastidiosa parte dagli investimenti in progetti pilota di oltre 75 aziende, su terreni gravemente colpiti da xylella. Investimenti che puntano alla diversificazione, all'innovazione e alla sostenibilità, legati da un progetto trasversale di ricerca supportato da oltre 50 ricercatori dei più importanti enti pubblici di ricerca pugliesi: Università del Salento, Istituto Agronomico Mediterraneo (CIHEAM), Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), Centro Nazionale Ricerche (IPSP - CNR), Università degli Studi di Bari (UNIBA), Politecnico di Bari (POLIBA).
Alla firma del protocollo hanno partecipato il Presidente della Regione Puglia (in collegamento streaming), l’Assessora all’Ambiente, paesaggio e urbanistica, l’Assessore all’Agricoltura (in collegamento streaming), il magnifico rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice e il presidente del DAJS Pantaleo Piccinno.
“Oggi – ha commentato il Presidente della Regione Puglia – stiamo compiendo un pezzo di una strategia complessiva che ha a che fare con il sostegno alla ricerca e con un efficientamento del meccanismo delle eradicazioni delle piante infette, che l’Arif sta compiendo insieme all’Assessorato all’Agricoltura con grande puntualità. Serviva, però, non solo un piano per consentire alle grandi aziende di piantare nuove cultivar resistenti individuate dalla ricerca, ma occorreva anche una visione che noi oggi presentiamo attraverso la firma di questo protocollo, che creasse anche la possibilità per tutta una comunità di iniziare un processo di ricostruzione del paesaggio e dell’olivicoltura salentina. Il processo sarà lungo, siamo consapevoli che non riusciremo a risolvere le questioni che abbiamo di fronte schioccando le dita, ma siamo altrettanto convinti di procedere uniti in questa battaglia, giacché non ci sono più le polemiche di un tempo tra imprenditori e comunità scientifica, e di avere la comune volontà di risolvere questa drammatica vicenda che ci coinvolge da anni”.
Il Progetto, presentato dal DAJS e condiviso con la Regione, risulta coerente con le finalità del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale -PPTR. Questa iniziativa può essere annoverata fra quelle che determinano la cosiddetta “Produzione sociale del paesaggio” prevista dalle Norme Tecniche Attuative del PPTR e si esplica con una governance che partendo dall’approvazione di un Protocollo d’intesa iniziale, declina poi in un Patto territoriale locale.
“Questo atto sancisce l’inizio del cammino su quel percorso che attraverso il dialogo ed il confronto abbiamo disegnato insieme a tutte le comunità ed insieme abbiamo stabilito di affrontare – ha dichiarata l’Assessora all’Ambiente e al Paesaggio della Regione Puglia - con il confronto ed il dialogo siamo riusciti a dare un peso alle idee e porre l’elemento paesaggistico come centrale per la rinascita del Salento. Non ho mai dubitato del fatto che una sfida di questa portata potrà essere vinta solo convogliando nella stessa direzione le energie di tutti: cittadini, associazioni di categoria, comunità scientifica e comunità politica. La direzione è quella segnata dall’amore verso la nostra terra, che abbiamo il dovere di curare, proteggere dalle malsane idee speculative, far rinascere e saper conservare, imparando dagli eventi del passato. Dobbiamo restituire vita alla terra, diventare attrattivi attraverso la sostenibilità che anche nell’ambito agricolo sarà vettore e volano per l’economia”.
“È un’altra importante opportunità per il territorio salentino – ha commentato l’assessore all’Agricoltura – e un tassello fondamentale della nostra strategia di ripristino del potenziale produttivo e per la rigenerazione di un territorio straordinario ma ancora in sofferenza per i danni causati dalla batteriosi. Il protocollo mette a sistema azioni e obiettivi coinvolgendo una serie di attori istituzionali, del mondo della ricerca e dell’università, insiemi ai protagonisti del mondo agricolo e imprenditoriale. Ed è un valore aggiunto vincente per riuscire a trovare soluzioni, intercettando al meglio le risorse che abbiamo a disposizione, al fine di dare una chance concreta di rinascita alla nostra terra. Il legame tra ambiente, paesaggio e agricoltura è strettissimo e azioni sinergiche, soprattutto con l’Assessorato regionale all’Ambiente, sono indispensabili nella nostra lotta alla Xylella e nell’ambizioso progetto di risarcire luoghi e persone, come un’intera economia agricola, vitale per la nostra Regione”.
“La voglia di ripartenza degli agricoltori salentini è immensa – ha commentato il presidente del Dajs, Pantaleo Piccinno - Li abbiamo chiamati Eroi della Rigenerazione: guidano aziende agricole che hanno dimostrato la volontà di ripartire dalla tragedia causata da Xylella. Questa volontà va supportata dal contributo della scienza e dalle istituzioni. Abbiamo creato una infrastruttura immateriale chiamando a raccolta le migliori menti della ricerca scientifica per costruire una visione del Salento prossimo futuro bello, verde e sostenibile. Il piano della rigenerazione è, in sintesi, uno strumento al servizio della comunità, delle imprese e di tutte le istituzioni”.
“Il progetto di rigenerazione sostenibile dell’agricoltura e del paesaggio dei territori colpiti dalla Xylella - ha detto il Rettore Fabio Pollice – si fonda su una stretta collaborazione tra le più prestigiose istituzioni scientifiche che operano nel nostro territorio ed ha già visto il coinvolgimento di larga parte delle organizzazioni di settore e delle amministrazioni comunali che si sono dette pronte a contribuire alla sua attuazione. Oggi la firma della Convenzione tra il Distretto, che ne è il capofila, e la Regione Puglia costruisce le condizioni per integrare il progetto nella pianificazione regionale e farne un potente strumento di indirizzo, capace di determinare un cambiamento epocale nel nostro territorio, contribuendo ad elevarne la sostenibilità. L’obiettivo, infatti, non è solo quello di ricostruire l’agricoltura per farne un asse strategico dello sviluppo territoriale, ma contribuire fattivamente alla riqualificazione del paesaggio e dell’ambiente. Un’occasione unica per restituire alle future generazioni attraverso un progetto corale un territorio di cui essere orgogliosi”.
di Alessandro DISTANTE
La notizia che è stata più “vista” e sicuramente più letta sul nostro sito questa settimana è stata quella dell’abbandono di bottiglie di birra e di salsa in aperta campagna.
Interessanti le reazioni: “Erano vuote? Nella foto quelle di salsa sembrano piene”; “Che schifo di gente”; “Non vogliono fastidio più di tanto”; “Ma sono c… proprio”; “Poi tutto comodo buttiamo per strada tanto chi se ne frega”; “Inciviltà allo stato puro!!!”.
In questi giorni sono stati pubblicati i risultati di un’indagine su base europea dell’Università di Goteborg sul livello di corruzione in alcuni settori vitali come la scuola, la sanità, le forze di polizia, i servizi pubblici di base.
La Puglia è risultata al terzo posto (dopo Campania e Calabria) per la percezione del livello di corruzione: il 20,7% dei cittadini ritiene che la corruzione dilaghi nella sanità pugliese; il 15% lo pensa per il sistema scolastico; il 15,5% nelle forze dell’ordine e nel 23% dei casi -secondo i pugliesi- si deve ricorrere a regali e favori per accedere a servizi pubblici di base generalmente garantiti con enormi ritardi.
Quale è il nesso –direte Voi lettori- tra le due notizie sopra riportate?
Apparentemente nessuno, ma poi, riflettendo un po’, il nesso c’è, eccome!
Tra le reazioni alla notizia dell’abbandono dei rifiuti, anche quella di una signora che ha gridato alla “inciviltà”.
Abbandonare i rifiuti per strada è un segno evidente di corruzione; un’affermazione esagerata? Forse, ma cosa è la corruzione se non il comportamento di chi confonde il lecito con l’illecito? di chi vive la doppia morale: quella privata e quella pubblica? E corrotto non è forse chi ha cerca e trova la scorciatoia pur di soddisfare i propri comodi? E così, tornando alle bottiglie abbandonate: perché andare all’ecocentro? Più comodo abbandonare le bottiglie per strada!
La corruzione è proprio in quella “inciviltà” dell’abbandono: abbandonare i propri principi per raggiungere i propri scopi. E non illudiamoci: la corruzione non è lontana dalla nostra quotidianità.
Le bottiglie abbandonate sono solo un (cattivo) esempio. Qualcun altro? Subito serviti: se devo avere una pratica prontamente evasa, mi raccomando all’impiegato; se devo avere una visita urgente mi faccio segnalare al medico amico dell’amico; se devo vincere un concorso faccio giungere la notizia a quel politico influente,…..
Abbandono di rifiuti ed abbandono di principi: ecco il legame tra la notizia più vista della settimana sul nostro sito e l’indagine dell’Università di Goteborg!
Venerdì, 13 maggio 2022
COVID: Positivi Comune per Comune
Fonte Asl Lecce
ALESSANO 41
ALEZIO 33
ALLISTE 54
ANDRANO 41
ARADEO 51
ARNESANO 33
BAGNOLO DEL SALENTO 38
BOTRUGNO 24
CALIMERA 58
CAMPI SALENTINA 100
CANNOLE 13
CAPRARICA DI LECCE 19
CARMIANO 81
CARPIGNANO SALENTINO 38
CASARANO 136
CASTRI' DI LECCE 17
CASTRIGNANO DEI GRECI 37
CASTRIGNANO DEL CAPO 49
CAVALLINO 151
COLLEPASSO 44
COPERTINO 123
CORIGLIANO D'OTRANTO 48
CORSANO 27
CURSI 18
CUTROFIANO 83
DISO 26
GAGLIANO DEL CAPO 34
GALATINA 190
GALATONE 141
GALLIPOLI 138
GIUGGIANELLO 6
GIURDIGNANO 15
GUAGNANO 37
LECCE 563
LEQUILE 42
LEVERANO 95
LIZZANELLO 75
MAGLIE 96
MARTANO 79
MARTIGNANO 14
MATINO 84
MELENDUGNO 93
MELISSANO 83
MELPIGNANO 10
MIGGIANO 15
MINERVINO DI LECCE 41
MONTERONI DI LECCE 67
MONTESANO SALENTINO 46
MORCIANO DI LEUCA 9
MURO LECCESE 30
NARDO' 264
NEVIANO 52
NOCIGLIA 15
NOVOLI 54
ORTELLE 32
OTRANTO 15
PALMARIGGI 16
PARABITA 79
PATU' 17
POGGIARDO 53
PRESICCE-ACQUARICA 72
RACALE 86
RUFFANO 56
SALICE SALENTINO 66
SALVE 27
SANARICA 12
SAN CESARIO DI LECCE 49
SAN DONATO DI LECCE 54
SANNICOLA 52
SAN PIETRO IN LAMA 14
SANTA CESAREA TERME 22
SCORRANO 34
SECLI' 7
SOGLIANO CAVOUR 46
SOLETO 40
SPECCHIA 40
SPONGANO 27
SQUINZANO 85
STERNATIA 8
SUPERSANO 37
SURANO 12
SURBO 107
TAURISANO 100
TAVIANO 95
TIGGIANO 36
TREPUZZI 121
TRICASE 164
TUGLIE 39
UGENTO 116
UGGIANO LA CHIESA 12
VEGLIE 179
VERNOLE 46
ZOLLINO 11
SAN CASSIANO 13
CASTRO 39
PORTO CESAREO 45
di Pino GRECO
La sicurezza sul lavoro - con particolare riferimento ai cantieri edili, alla luce degli ultimi tragici eventi che hanno scosso anche il Salento: come siamo messi?
Abbiamo fatto un giro tra alcuni cantieri edili di Tricase, Tiggiano, Corsano, Gagliano del Capo e Alessano, la maggior parte dei lavoratori sulle impalcature non indossavano il casco di sicurezza o altri dispositivi di sicurezza individuali
Le regole di sicurezza non vengono messe in atto dal lavoratore nel settore che riguarda la costruzione o la ristrutturazione di piccoli e grandi fabbricati.
Certamente non è sempre così. Andiamo con ordine.
Si sa che di lavoro nel nostro Paese, purtroppo si continua a morire ogni giorno.
Si muore nei campi, in fabbrica, per le strade.
Si sa che il lavoro nei cantieri edili resta tra i più pericolosi e usuranti, con una percentuale molto alta di infortuni e morti sul lavoro.
Infortuni che sono aumentati in modo esponenziale con la ripresa del settore.
Dopo tante segnalazioni da parte dei cittadini, particolarmente preoccupati, abbiamo fatto un giro di poche ore tra alcuni comuni del Capo di Leuca (Tricase, Tiggiano, Corsano, Gagliano del Capo e Alessano), per renderci conto che quasi tutti i cantieri da noi “visitati”, la maggior parte dei lavoratori sulle impalcature non indossavano il casco di sicurezza o altri dispositivi di sicurezza individuali.
“Nei cantieri si continua a morire, ci fa sapere Antonio Peluso, un ex muratore- è un dato in crescita preoccupante perché con la ripresa del settore edile, con le riaperture dei cantieri post-Covid, grazie ai bonus, si muore anche di più”.
Purtroppo - è tutto vero, i casi di incidenti sul lavoro che a volte finiscono tragicamente sono in forte aumento.
Insomma, serve far rispettare maggiormente i ruoli e le responsabilità perché la sicurezza nei cantieri o su qualsiasi altro posto di lavoro - non può essere un optional, ma deve essere un dovere per tutti, ne va di mezzo la salute