di Giuseppe R. PANICO
Di gioielli lasciatoci in dono dalla natura e dai nostri avi, abbiamo la fortuna di averne diversi, uno di questi è senz’altro Marina Serra.
Ma, dei gioielli, bisogna apprezzarne il valore, metterli in mostra, curarne la storia e l’immagine, creare servizi per visitatori anche di rango e così coltivare un flusso turistico e culturale. Marina Serra, nei suoi aspetti costieri è certamente un prezioso unicum.
Il suo territorio inizia sulla montagna del Calino, con un alto e panoramico terrapieno di materiale roccioso, scavato nel costruire la litoranea e da ove lo sguardo può spaziare sia su terra che su mare. Ma non è stato valorizzato come spazio pubblico fruibile o come un’alta rotonda sul mare, come si pensava a quel tempo, e rimane incolto e insicuro.
Poco avanti, il Belvedere, una finestra sul mare, per decenni utilizzato per creare sul fianco del Calino un solco di inciviltà e spazzatura. Almeno fino a quando, su ripetute insistenze, palazzo Gallone si decise per qualche paletto e qualche metro di rete.
Il tempo è passato ed ora prevale ruggine e degrado su quella panoramica visione sul mare, con affaccio sulla sottostante grandiosa grotta Matrona, ove l’inciviltà nautica non esita a entrare e inquinare. Lasciata la litoranea, fiancheggiata da incolti oleandri, si scende sul lungomare, fino a quello che era un tempo, per contadini-pescatori, ancora privi dell’attuale porticciolo, un piccolo scalo scavato nella roccia, per pecore da lavare e barchette da mettere in mare.
E’ il ben noto Lavaturo, ora dominato da un panoramico parcheggio, dall’unico hotel della nostra costa e da un ristorante con piscina. Ma tale scalo, ora ad uso balneare, se non ben manutenuto, viene scavato anche dal mare, si formano pozze e acque putride, l’accesso in mare, già difficile se non pericoloso, è a rischio cadute. Bagnanti e turisti a volte invidiano le pecore del tempo che fruivano di migliori pubblici servizi per la loro ovina balneazione.
Proseguendo sul lungomare verso Nord, si notano le recinzioni sulle aperture delle sottostanti grotte e cavità naturali, ormai insicure e cadenti da almeno un decennio. Accanto a queste, bellezza ed emozione nello scendere per l’oscura scalinata che porta nell’azzurro della “Grotta dei Monaci, un altro unicum della nostra marina.
Più avanti una situazione “eccezionale”: il porticciolo turistico da anni chiuso alla nautica e alla balneazione. Solo a scalo ed alaggio, ma senza spazi a terra, almeno per uso quale porto a secco. Un rugginoso cartello porta divieti sbeffeggiati dai tanti bagnanti che, anche per carenza di adeguate discese verso il mare aperto, scambiano il porto per una libera ed ampia piscina.
Un gioiellino ridotto a un coccio di vetro, simbolo di illegalità e spreco di risorse nautiche e turistiche. Più avanti la ormai famosa “Piscina Naturale”, in gran parte scavata con sapienti cariche di esplosivo. Altri tempi e più sani equilibri fra ecologia e progresso, senza le cui escavazioni non avremmo la Marina Serra di oggi.
Più avanti la maestosa torre di Palane, costruita con “piezzi” di arenaria intagliati nella scogliera, quasi intatta, in parte restaurata di recente ma circondata dall’ incuria. Sul lungomare mancano i parcheggi, perché non realizzati quelli previsti a mezza costa mezzo secolo fa.
Egualmente gli stabilimenti balneari e le spiagge libere con servizi, come anche bagni pubblici e posto di pronto soccorso che la legge sul Piano Coste prevede, ma non il nostro Piano Coste. Marina Serra, dopo la pregevole insenatura dell’Acquaviva con le vicine altre grotte, termina al Rio, ove i nostri insani reflui si versano in mare.
Quel Rio che avrebbe forse bisogno di un “Rio-ferendum” cittadino perché la cittadinanza tutta e non più il “politicare” si esprima con un voto sulla continuità o meno di tale reflua situazione. Chi dall’antico e rinnovato santuario intendesse proseguire verso il Rio lungo la litoranea, dopo il camping, può ancora notare le vestigia di un antico marciapiede.
Lungo circa 200 metri, fu costruito insieme alla litoranea, per poter ivi sostare ed ammirare quella bellezza naturale che era il Rio, la costa verso Otranto e il sorgere del sole e della luna sulle montagne albanesi.
Da molti anni negato a noi tutti per perdurante pubblica incuria. Ma il pensiero della politica corre ora al “volo dell’angelo”, utile a nascondere sotto angeliche ali carenze e dimenticanze turistiche, bandiere blu negate e vele mai ricercate.
Forse agli angeli, più vicini al cielo, che ai troppi peccatori, meglio una semplice prece: “Save Marina Serra”, Salvate Marina Serra.
Tricase, 9 luglio 2022
È andato in pensione Alfredo Pisanelli, alias
“Die hard - Duri a morire”
Gli auguriamo una lunga pensione e un meritatissimo riposo, ma ci mancherà parecchio
Alfredo Pisanelli ha fatto bene ad esercitare la propria autorità con rigore, senza indulgenza e senza debolezza. Gli siamo pienamente grati per il lavoro svolto all’intera comunità.
Ma, il problema potrebbe nascere adesso: chi assicurerà il rispetto delle norme nel territorio del Comune di Tricase come Alfredo Pisanelli?
di Alessandro DISTANTE
La notizia della settimana? Il caldo! Il fuoco! A Tricase –come dappertutto- vasti incendi nelle campagne. Colpa solo delle temperature così alte? Colpa solo di qualcuno che, per distrazione o per volontà, abbandona cicche non spente? o di chi malgoverna i fuochi accesi per “pulire”?
Se così fosse, il problema si potrebbe anche risolvere. Ed invece, gli incendi nascondono cause che affondano le loro radici nel tempo, con un’agricoltura che, via via, si è spenta, colpita da ultimo dalla xylella che ha privato gli agricoltori di ogni ragione di coltivare, pulire e così evitare il propagarsi degli incendi.
Per assurdo, è sembrato talvolta più conveniente appiccare il fuoco e bruciare tutto, un po’ per non spendere soldi e un po’ per disperazione o delusione.
Gli ulivi del Salento, quelli che erano attrazione turistica, stanno lasciando il posto a piante di ulivo piccole e senza speranza di diventare maestose come quelle che le hanno precedute.
Abbiamo perso una bellezza per colpa della xylella, ma anche per colpa di chi ha preferito vedere complotti e diavolerie, piuttosto che intervenire per frenare l’avanzata del contagio.
Un’estate bollente. Colpa delle temperature che, in media, sono salite di qualche grado. Anche in questo caso: semplici fenomeni naturali oppure conseguenze di una pazza corsa verso una crescita che non ha tenuto conto dei prezzi da pagare?
E poi: i buoni propositi, le manifestazioni, le Grete di tutto il mondo, gli obiettivi da raggiungere? Tutto messo a tacere dalla guerra: perché la salvaguardia del pianeta è importante ma l’economia lo è ancora di più!
E perciò: ritorno al carbone e CO2 da eliminare? Sì, ma in seguito.
Finanche la domanda secca di Draghi se vogliamo la pace o il condizionatore acceso non ha provocato coraggiose scelte ma, piuttosto, qualche stupida battuta.
Insomma: il pianeta sarà pure da salvare, ma su questo pianeta io ora ci vivo e voglio vivere senza il caldo torrido. E poi? E poi, che mi frega: saranno problemi degli altri!
Venerdì, 8 luglio 2022
COVID: attualmente positivi
Fonte Asl Lecce
ALESSANO 147
ALEZIO 98
ALLISTE 139
ANDRANO 80
ARADEO 159
ARNESANO 102
BAGNOLO DEL SALENTO 26
BOTRUGNO 93
CALIMERA 176
CAMPI SALENTINA 169
CANNOLE 27
CAPRARICA DI LECCE 72
CARMIANO 211
CARPIGNANO SALENTINO 57
CASARANO 361
CASTRI' DI LECCE 45
CASTRIGNANO DEI GRECI 70
CASTRIGNANO DEL CAPO 127
CAVALLINO 224
COLLEPASSO 137
COPERTINO 437
CORIGLIANO D'OTRANTO 132
CORSANO 99
CURSI 83
CUTROFIANO 185
DISO 31
GAGLIANO DEL CAPO 75
GALATINA 679
GALATONE 299
GALLIPOLI 349
GIUGGIANELLO 37
GIURDIGNANO 22
GUAGNANO 128
LECCE 1.710
LEQUILE 133
LEVERANO 267
LIZZANELLO 190
MAGLIE 251
MARTANO 177
MARTIGNANO 37
MATINO 226
MELENDUGNO 249
MELISSANO 101
MELPIGNANO 35
MIGGIANO 39
MINERVINO DI LECCE 65
MONTERONI DI LECCE 203
MONTESANO SALENTINO 47
MORCIANO DI LEUCA 38
MURO LECCESE 77
NARDO' 617
NEVIANO 95
NOCIGLIA 40
NOVOLI 193
ORTELLE 26
OTRANTO 99
PALMARIGGI 29
PARABITA 156
PATU' 39
POGGIARDO 125
PRESICCE-ACQUARICA 196
RACALE 250
RUFFANO 168
SALICE SALENTINO 149
SALVE 64
SANARICA 29
SAN CESARIO DI LECCE 144
SAN DONATO DI LECCE 126
SANNICOLA 92
SAN PIETRO IN LAMA 60
SANTA CESAREA TERME 50
SCORRANO 164
SECLI'41
SOGLIANO CAVOUR 97
SOLETO 131
SPECCHIA 71
SPONGANO 59
SQUINZANO 302
STERNATIA 41
SUPERSANO 50
SURANO 17
SURBO 316
TAURISANO 204
TAVIANO 174
TIGGIANO 54
TREPUZZI 289
TRICASE 314
TUGLIE 81
UGENTO 218
UGGIANO LA CHIESA 71
VEGLIE 283
VERNOLE 157
ZOLLINO 31
SAN CASSIANO 42
CASTRO 53
PORTO CESAREO 68
Fonte Nuovo Quotidiano di Puglia
AFFARI & SCANDALI
L’ASSESSORE PALESE: “NESSUN COINVOLGIMENTO MIO O DI MIA FIGLIA”
“Sono stato informato dai giornalisti che negli atti dell’indagine in corso è emerso il mio nome e quello di mia figlia. Non conosco glia atti, ma posso affermare con certezza cha sia io che mia figlia siamo totalmente estranei ai fatti”
Così in una nota l’assessore regionale Rocco Palese , in riferimento ad un passaggio dell’ordinanza in cui si parla- in maniera vaga, per fatti ritenuti non decisivi ai fini dell’indagine – al ruolo di Palese e al lavoro di su figlia.
Nella foto l'assessore regionale Rocco PALESE
“Il percorso professionale di mia figlia precisa Palese – è maturato autonomamente quando io non avevo alcun ruolo politico. Sono stato dirigente medico presso il Pta Gagliano del Capo e poi responsabile delle sale operatorie accreditate. Solo alle fine del 2020 sono stato nominato direttore del distretto, e quindi ben dopo il percorso lavorativo di mia figlia. Quindi anche rispetto a questo ruolo non c’è alcun nesso tra le due vicende. Certo di avere offerto alla stampa tutti i chiarimenti del caso nel segno della trasparenza e correttezza, valori che hanno da sempre ispirato il mio lavoro”
Giovedi, 7 luglio 2022
Fonte Nuovo Quotidiano di Puglia
Dai ruoli in Regione ai Consigli comunali: ecco il profilo dei politici coinvolti nell'inchiesta
Ci sono nomi illustri nell'ambito dell'inchiesta sulla Sanità che ha prodotto il blitz di questa mattina della Guardia di Finanza di Lecce. Trema il mondo della sanità e della politica: concorsi pubblici, procreazione assistita, gli ambiti in cui si sono mossi gli inquirenti. Nei guai medici, dirigenti sanitari, imprenditori, sindaci e amministratori. Le accuse: corruzione, traffico di influenze illecite e falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici
I sindaci
Due sindaci neo eletti nelle amministrative di giugno scorso sono finiti nel mirino della Procura di Lecce. Si tratta di Pierpaolo Cariddi, sindaco di Otranto al suo secondo mandato eletto con la civica “Otranto non si ferma”. Cariddi, fratello del già sindaco Luciano che lo ha preceduto nell'amministrazione della Porta d'Oriente, è un ingegnere prestato alla politica: la sua esperienza è iniziata con il primo mandato da primo cittadino, un impegno che lo stesso Cariddi aveva preso nel segno della continuità con il fratello Luciano che ha amministrato per anni Otranto.
E' Mario Pendinelli l'altro sindaco coinvolto nell'inchiesta della Procura di Lecce, ritornato dopo dieci anni a salire le scale di Palazzo Veris a Scorrano. Consigliere provinciale prima e regionale poi eletto con la lista "Popolari con Emiliano".
Il direttore sanitario
C'è anche il direttore generale della Asl Lecce Rodolfo Rollo nella lista dei nomi coinvolti nell'inchiesta sulla sanità ed in particolare i concorsi pubblici e procreazione assistita. Rollo, 61 anni di Cavallino, nel 2018 fu nominato direttore sanitario della Asl Lecce, poi l'affidamento della direzione generale. Negli ultimi due anni si è trovato ad affrontare la pandemia dal punto di vista sanitario, sotto la sua guida la realizzazione del Dea Covid a Lecce.
L'ex senatore Ruggeri
Ex senatore dell'Udc, Salvatore Ruggeri, da sempre presente nel panorama politico salentino e regionale ma anche imprenditore nel settore metallurgico. Ex assessore regionale al Welfare - Politiche di Benessere sociale e Pari Opportunità, Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria - prese il posto del compianto assessore Salvatore Negro, suo cognato ed ex sindaco di Muro leccese.
Romano, padre e figlio
Il padre Mario Romano, 72 anni politico di lungo corso e con alle spalle una militanza nel gruppo centrista era entrato in Consiglio regionale in qualità di primo dei non eletti subito dopo la scomparsa del compianto assessore Salvatore Negro. Il figlio Massimiliano era stato eletto in qualità di consigliere provinciale a Palazzo dei Celestini a Lecce già durante l'ultima consigliatura dell'ex presidente Antonio Gabellone. Poi riconfermato in consiglio provinciale già durante il primo mandato dell'attuale presidente Stefano Minerva, dall'autunno del 2020 al gennaio del 2022 ha ricoperto il ruolo di vice presidente dell'Ente. Non basta. In occasione delle amministrative del 12 giugno è stato riconfermato consigliere comunale a Matino con delega ad Ambiente - Sport - Alba Service.
Suor Margherita
Suor Margherita Bramato, 72enne di Tricase, laureata in economica e commercio è direttrice dell’azienda ospedaliera Pia Fondazione di Culto e Religione Cardinale Giovanni Panico, dal 25 marzo 1993, dopo l’improvvisa morta di Suor Giulietta Mandelli. L’ospedale diretto da Suor Margherita Bramato ha inciso nella cultura sanitaria, nella società e nell’economica del Salento e del Capo di Leuca in particolar modo. Ha costituito il punto di riferimento nello sviluppo del nuovo concetto di medicina preventiva collegate alle esigenze del territorio. Ha generato reddito sia indirettamente tramite l’indotto produttivo sia direttamente per i quasi mille lavoratori assunti in ospedale. (Ha collaborato Pino Greco)
Mercoledì, 6 luglio 2022
Dopo il record di postivi a giugno (154), c’è un nuovo record di contagi da Coronavirus a Tricase dove, per la prima volta da inizio pandemia, sono stati superati i 200 positivi nel mese di luglio.
Mai così tanti nuovi positivi al coronavirus e mai così tanti test effettuati.
Secondo gli esperti il boom dei contagi è sottostimato: “Tanti non comunicano la positività. Se aumentano i positivi aumenta la probabilità che tra loro ci siano anche casi seri”.
Nonostante la calda estate in cui tantissime attività sono all’aperto, ci troviamo di fronte a un forte aumento dell’incidenza dei contagi e a una trasmissibilità.
I numeri parlano chiaro: siamo nel pieno dell'ondata di Omicron 5. Un numero che, sommato a chi va in vacanza, rischia di paralizzare il paese. Perché si tratta soltanto di chi ha comunicato la positività al ministero della Salute. In realtà i positivi sommersi sarebbero molti di più.
Omicron 5 è un nuovo virus e buca i vaccini
Ma la domanda a questo punto è: perché il numero dei contagi è ancora così alto nonostante i vaccini? Tutta colpa della nuova variante Omicron 5, infinitamente più contagiosa, con un indice di contagio R0 intorno a 20. Come ha spiegato il direttore generale dello Spallanzani Francesco Vaia in una intervista al Corriere della Sera, “è come se questo Covid fosse un nuovo virus, e buca i vaccini che non sono aggiornati. Resta il fatto che il vaccino è uno strumento fondamentale per proteggere dalle forme gravi della malattia”.
LA VIRTUS TRICASE 1967 PASSA NELLE MANI DI FABIO RUBERTO: E’ LUI IL NUOVO PRESIDENTE
È un nome noto nel mondo della pallavolo tricasina. Fabio Ruberto, è un professionista serio, un dottore commercialista molto conosciuto in Città.
C’è un nuovo progetto serio, ambizioso e lungimirante, un progetto che guarda avanti puntando sui giovani del territorio che il neo eletto Presidente Ruberto spiega così:
“Lo scorso 20 giugno, l’Assemblea dei Soci della Virtus Tricase 1967 ASD ha provveduto a rinnovare le cariche sociali e ha eletto come presidente dell’Associazione il dott. Fabio Ruberto.
L’avvicendamento alla guida dell’Associazione risponde a un più generale progetto di riorganizzazione della stessa mirante a dare solidità e stabilità alla compagine sociale e a porre le basi per il conseguimento di importanti obiettivi sportivi.
Da questo punto di vista, obiettivo primario della Virtus Tricase 1967 è la cura del settore giovanile. Tra i frequentanti la scuola pallavolo e gli atleti delle squadre giovanili, si prevede che nella prossima stagione saranno iscritti più di 100 tra bambini/e e ragazzi/e. Siamo fermamente convinti che i risultati sportivi del futuro hanno le loro basi nell’attività svolta a livello giovanile ed è per questo che buona parte del nostro impegno è in questa direzione pur con tutti i problemi che quotidianamente incontriamo, primo tra tutti quello della carenza degli impianti sportivi.
Giova rilevare alcuni importanti obiettivi conseguiti dai giovani pallavolisti di Tricase nella stagione sportiva appena conclusa: le squadre Under 13 maschile e femminile si sono classificate terze a livello provinciale mentre le squadre S3, sia maschile sia femminile, si sono “laureati” prima campioni provinciali, poi campioni regionali e infine hanno partecipato alla fase finale nazionale che si è tenuta a Siderno dal 14 al 17 giugno, riportando un piazzamento onorevole a livello, appunto, nazionale.
Per quanto riguarda la prima squadra maschile, il nostro obiettivo è quello di pervenire, tra qualche anno, ad avere un gruppo stabile di giocatori, anche grazie all’apporto degli atleti provenienti dal settore giovanile, in modo da porre le basi per fare il salto di qualità e avere una compagine degna della tradizione tricasina. Pertanto abbiamo avviato un’opera di ringiovanimento della squadra, pur cercando di creare il giusto equilibrio tra l’esuberanza dei giovani e l’esperienza dei giocatori più anziani, e di selezione di nuovi giocatori che corrispondano al nostro progetto.
Anche il settore femminile riceve le nostre attenzioni e ci siamo adoperando per la creazione di una prima squadra femminile che possa essere da esempio e stimolo alle tante ragazze che frequentano i nostri corsi.
Infine, per quanto riguarda la struttura dell’Associazione, è in corso un profondo processo di riorganizzazione a fine di avere una struttura snella, efficiente ed efficace avente come obiettivo quello della perdurabilità della stessa, anche grazie a un’opera di consolidamento economico e finanziario”
Giovedì, 7 luglio alle ore 21.00 a Specchia presso l’atrio di Palazzo Risolo in piazza del Popolo si svolgerà : “Chiamatemi…don Tonino - il racconto appassionante di una scoperta: don Tonino Bello”, un reading (lettura pubblica di componimento letterario) a cura di Laura Petracca e Renato Elia, con il patrocinio del Comune di Specchia. Frutto di un’idea di Renato Elia, attore e presentatore amatoriale di Tricase, ha voluto fortemente il coinvolgimento di Laura Petracca di Specchia, rinomata artista della pittura e docente dell’IISS “Don Tonino Bello” a Tricase.
L’evento culturale è stato già realizzato a Tricase e Miggiano, riscuotendo consensi positivi e suscitando grande emozione da parte del pubblico, sarà presentato da Sabina Campanile e prevede il saluto dell’ Avv. Anna Laura Remigi, sindaco di Specchia, alla quale seguiranno gli interventi di: don Antonio Riva, Parroco di Specchia, Trifone Bello, Fratello di don Tonino, Stefano Bello, nipote di don Tonino, Giancarlo Piccinni, Presidente della Fondazione “Don Tonino Bello” e Anna Lena Manca, dirigente scolastico dell’Istituto Istruzione Secondaria Superiore “Don Tonino Bello” e “Nino Della Notte” Tricase - Poggiardo - Alessano. “Chiamatemi…don Tonino” è uno spettacolo di lettura teatrale, scritto da Francesco Cardinali.
Una storia coinvolgente, un entusiasmante viaggio nella vita del Vescovo intransigente, che sconvolge positivamente la vita di una laica “poco incline a frequentare preti e chiese”. Piccoli, e allo stesso tempo grandiosi racconti di vita che riescono a raccontarci esattamente chi era don Tonino Bello, il suo profondo legame con il Salento, una vita spesa per i poveri e per la chiesa.
Fonte Nuovo Quotidiano di Puglia
Salento, assolto dopo l'arresto per violenza sessuale. Era ai domiciliari da due anni
Un uomo di 29 anni originario di Tricase, nel Sud Salento, è stato assolto dall'accusa di violenza sessuale con la sentenza pronunciata ieri dai giudici della prima sezione del Tribunale di Lecce. Nel dispositivo della sentenza la presidente Annalisa de Benedictis (a latere Elena Coppola e Michele Guarini) ha disposto l'immediata liberazione: per due anni è stato privato della libertà personale e di movimento, fra divieto di avvicinamento e arresti domiciliari. Il provvedimento era stato applicato nel 2020 con le accuse, oltre che di violenza sessuale, anche di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e danneggiamento dell'auto della madre della compagna.
L'accusa: condannatelo
L'assoluzione è stata invocata dall'avvocato difensore Dario Paiano, per la Procura invece l'imputato andava condannato: il pubblico ministero Rosaria Petrolo ha chiesto 4 anni, 9 mesi e 15 giorni di reclusione. La ex convivente si è costituita parte civile con l'avvocato Pietro Nuccio, che ha concluso l'arringa associandosi alle richieste dell'accusa.
Condannato ad 1 anno per lesioni
La sentenza ha assolto l'imputato con la formula "il fatto non sussiste" per i capi di imputazione più gravi: la violenza sessuale ed i maltrattamenti in famiglia. In altre parole nel processo con dibattimento in aula non si è formata la prova per sostenere che costringesse la convivente a numerosi rapporti sessuali dietro il ricatto di sottrarle i due figli. E che avesse usato atteggiamenti vessatori alla loro presenza. L'imputato è stato assolto anche dall'accusa di avere danneggiato l'auto della ex ed è stato condannato ad un anno per tre episodi di lesioni personali: due riguardanti la ex e l'altro uno dei figli per uno schiaffo tirato senza l'intenzione di colpirlo. Tre mesi il termine indicato per depositare le motivazioni della sentenza e poi la Procura e la ex convivente potranno eventualmente ricorrere in appello
CONCORSO “UN POSTER PER LA PACE” INDETTO DA LIONS INTERNATIONAL. PREMIAZIONE DELLE ALUNNE VINCITRICI PRESSO LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “G. PASCOLI”
Il 28 Giugno 2022 si è svolto presso la Scuola Secondaria di I grado “G. Pascoli”, a Tricase la premiazione delle alunne vincitrici del concorso indetto da LIONS International “Un Poster per la Pace” dal titolo “Siamo tutti connessi”.
Erano presenti la Dirigente Scolastica, prof.ssa Anna Maria Turco, il Presidente del LIONS Club Casarano per l’a. s. 2021/2022, Dr. Massimo Ciliberti e la presidente per l’a.s. 2022/2023, prof.ssa Anna Rita Rotolo, docente dell’Istituto, i docenti tutti delle classi partecipanti, i parenti delle alunne vincitrici: Maria Giulia Greco ed Ester Marra.
Un titolo, quello del concorso, ricco di significati, perché mentre stiamo cercando di superare le difficoltà di una pandemia globale senza precedenti, i LIONS vogliono celebrare le cose che ci uniscono gli uni agli altri.
Maria Giulia ed Ester, sotto la guida della docente di arte, professoressa Maria Teresa Corvaglia, hanno saputo rappresentante graficamente, con sensibilità e originalità, la loro visione di pace e di unione in un futuro migliore del presente, che stiamo vivendo.
L’ Istituto Comprensivo “G. Pascoli”, nella persona della Dirigente Scolastica, con sensibilità e disponibilità sponsorizza da diversi anni il Concorso, come ha sottolineato la professoressa Rotolo, dimostrando ancora una volta di credere nell’utilità di aderire a iniziative a favore dei ragazzi e della comunità tutta, perché la finalità non è vincere, ma veicolare, come scuola ovvero come agenzia formativa al pari della famiglia, il messaggio che esso contiene: pace e unione tra i popoli attraverso la rete.
Durante la cerimonia sono stati consegnati alle alunne vincitrici gli attestati di partecipazione, il calendario realizzato con i loro disegni e gadget del Lion Club Casarano.
Questo evento, ha concluso con emozione il dott. Massimo Ciliberti, assume un significato particolare perché segna, con qualche giorno di anticipo, il passaggio tra i due Presidenti del Club di Casarano, che sarà sancito con la cerimonia del “Passaggio della Campana”il 10 luglio, un Club che continuerà ad essere sempre presente sul territorio di Tricase come già avvenuto negli anni passati attraverso service, donazioni e meeting.