Giovedi,15 settembre 2022
Il cambiamento climatico sull’ecosistema costiero Mediterraneo: impatti e prospettive
CIHEAM Bari - TRICASE PORTO (LE)
17 SETTEMBRE 2022, ore 18.00
Mari e oceani svolgono un ruolo determinante nei confronti del clima: basti pensare che producono quasi il 50% dell’ossigeno, assorbono circa il 30% della CO2 prodotta dall’uomo, forniscono proteine a 2 miliardi di persone e trasportano più del 90% delle nostre merci. Tuttavia, i cambiamenti climatici minacciano e modificano fortemente l’equilibrio di tali ecosistemi, la loro biodiversità, le economie e le strutture sociali ad essi legate e, più in generale, il benessere dell’umanità.
Tale fenomeno, di valenza globale, ha effetti ancora più evidenti nel nostro Mar Mediterraneo, a causa anche della sua caratteristica di bacino semi-chiuso e dell’altissima densità degli insediamenti costieri, mettendo a repentaglio l’integrità degli ecosistemi e dei servizi che ne sostengono la vita. La crisi climatica globale sta causando un rapido riscaldamento nel bacino del Mediterraneo con temperature medie superficiali aumentate di oltre 1.3 °C negli ultimi quarant’anni. La biodiversità, al contrario, sta diminuendo; mari e oceani si stanno acidificando per la maggiore disponibilità di CO2 nell’atmosfera e stanno soffocando a causa del continuo apporto di materiali plastici.
L’IPCC - Intergovernmental Panel on Climate Change, nel più recente rapporto di sintesi pubblicato a Copenaghen il 2 novembre 2021, ha previsto un innalzamento della temperatura globale di 4°C rispetto ai livelli dell’età preindustriale. Conseguenze catastrofiche per l’umanità e il pianeta sono evidentemente prevedibili se i governi e le economie di tutto il pianeta continueranno ad adottare il modello di sviluppo attuale, non preferendo forme di energia rinnovabile rispetto a quella fossile, la circolarità dei processi produttivi rispetto a quelli lineari.
Ma un futuro diverso è possibile?
Per discuterne insieme torna il Blue Land Day a Tricase Porto, un appuntamento dedicato ai temi della conservazione degli ecosistemi marini grazie a comunità costiere sostenibili e resilienti.
Quest’anno il focus sarà sulla crisi climatica e ne discuteremo con l’esperto Riccardo Valentini, scienziato e professore di Ecologia forestale all’Università della Tuscia e Nobel per la Pace nel 2007, in quanto membro dell’IPCC – il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici.
L’evento si terrà in occasione del 60° anniversario della fondazione del CIHEAM Bari, organismo internazionale da sempre costruttore di pace e di dialogo tra i popoli ed è organizzato dalla Sede di Tricase del CIHEAM Bari in collaborazione con la Città di Tricase e il Porto Museo di Tricase.
PROGRAMMA
Ore 18,00
Saluti
Maurizio Raeli, Direttore del CIHEAM Bari
Antonio De Donno, Sindaco di Tricase
Introduzione
Antonio Bonatesta, storico contemporaneista, Università di Bari
Intervento
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO SULL’ECOSISTEMA COSTIERO MEDITERRANEO: IMPATTO E PROSPETTIVE
Riccardo Valentini
Professore di Ecologia forestale (Università della Tuscia)
Premio Nobel per la Pace 2007 (Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC)
Conclusioni
Anna Grazia Maraschio, Assessore all’Ambiente – Regione Puglia
Blue Land Day è un momento di incontro e di condivisione di visioni possibili e di risultati raggiunti, di rotte tracciate e da tracciare, di porti toccati da donne e uomini che, cooperando e collaborando, investono in natura, cultura e paesaggio, per vivere responsabilmente il presente e contribuire a garantire il futuro.
È un appuntamento dedicato all’ambiente, alla conoscenza, creatività, socialità e benessere, in un piccolo “porto di mare”, proteso nel Mediterraneo e aperto al mondo.
Il Blue Land Day 2022 è organizzato nell’ambito del progetto COMMON (Coastal Management and Monitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean sea), progetto europeo finanziato nell’ambito del Programma ENICBC Med, che mette in rete istituzioni nazionali e locali, enti di ricerca ed associazioni provenienti da 5 aree pilota tra Italia, Tunisia e Libano per elaborare soluzioni comuni per contrastare gli effetti dell’inquinamento marino da rifiuti.
di Giuseppe R. PANICO
Una estate rovente è ormai alle spalle, con acque marine più calde del solito, tratti di costa vietati alla balneazione ma affollati (in particolare i due porti) da bagnanti di scarse pretese, fra ordinanze e divieti disattesi e fra poppe, prore e motori e devastanti incendi boschivi (compreso il parco costiero ridotto in cenere), affollamento turistico e caos parcheggi.
Anche per la nautica rimangono i soliti problemi, quali carenza di posti barca e porticciolo chiuso. La “lesson learned” di questa estate, pur ripetuta da troppi anni, non induce ancora ad un esame critico e/o a un pubblico dibattito o una tavola rotonda sul nostro status turistico-economico, per poi provvedere al necessario. “Nui simu fatti cusì” rispondeva, già molti anni fa, a simili osservazioni un antico concittadino, quasi a giustificare il mancato sviluppo economico che ne consegue, spesso coperto, ora anche con i social, dalle cortine fumogene di costosi eventi estivi.
Riapre intanto a Genova il salone nautico, un settore che dà lavoro, benessere, turismo ed immagine all’Italia intera e, in particolare, alla economia delle località rivierasche che all’evoluzione del turismo sanno adeguarsi.
Per far crescere lo sviluppo locale, non basta certo ripetere “valorizziamo le marine”, se poi si rinvia ogni concreta decisione che non sia di facciata.
Si avvicina intanto un rigido e incerto inverno, con un apprezzatissimo Governo Draghi messo alla porta da politici e politicanti smaniosi di entrarci, fra inflazione galoppante, povertà in crescita, chiusure di attività e fonti energetiche limitate.
Queste ultime, più che per una quasi terza guerra mondiale o globale, vissuta ormai con assuefazione o fastidio, per le scelte passate dovute al predominio di una politica troppo ecologica ma poco geopolitica e causa di povertà, crisi e mancato sviluppo.
Economia ed ecologia non possono che convivere in un sano equilibrio di pesi e contrappesi che sappia ridurre l’insicurezza verso il domani, la fuga di capitali e dei risparmi locali e, in particolare, dei giovani, verso altre terre e culture economiche.
Giovani che, troppo spesso, al triste assorbimento del “nui simu fatti cusi”, di un “familismo amorale” duro a svanire e dello svilimento meritocratico insegnato alla “buona scuola” dei “tutti promossi e in gran parte col massimo dei voti”, lasciano pure l’esercito dei Neet (ragazzi che nè studiano né lavorano, circa 1 su 4) per arruolarsi numerosi, non nelle vecchie armate di “Dio, Patria e Famiglia”, ma in quelle moderne del “Quadruplo S” (Soldi e Social, Spinello e Sesso).
Anche perché quando povertà civico- culturale (scolastico -familiare e politica) e sottosviluppo economico svuotano lo stomaco o annebbiano la vista, le teste tendono a riempirsi di valori più facili e godibili.
Sulla bilancia della crisi in atto, il piatto della economia e dunque del lavoro e della geopolitica ora prevale su quello della ecologia e dell’ambientalismo e nel mondo si riaprono o si mantengono centrali, anche nucleari, già in dismissione ed altre se ne progettano (Giappone).
Si riattivano pozzi di estrazione e trivellazioni per estrarre gas o petrolio nei mari a noi vicini e si stringono nuove alleanze energetiche con altri paesi.
Anche per salvare le nuove generazioni da decadimento e povertà, oltre che per mantenere quei valori di libertà e democrazia che l’Occidente ha saputo conquistare ma ora minacciate a Oriente da agguerrite dittature. E noi cosa vogliamo o sappiamo fare localmente per darci un più avanzato assetto socioeconomico?
Trasformare tutto in un semideserto e costoso museo o valorizzare finalmente le marine, magari con l’obiettivo di diventare la capitale turistico-economica, oltre che ospedaliera e culturale del Sud Salento Orientale.
Ma con concreti piani di sviluppo e ridiscutendo i vincoli di un parco costiero che, più che vantaggi, hanno originato abbandoni, incendi, burocrazia e spesa pubblica. Ricordando in merito che l’esistenza di una “suppinna” o una “paiara” è stata nella storia motivo per coltivare il terreno intorno, manutenere sentieri e terrazzamenti e d’estate usufruire del mare.
Oggi lo sarebbe una pur limitata, green e moderna edilizia costiera co servizi al turismo. Almeno per lasciare qui i propri risparmi e, con questi, veder crescere qui e meglio e non più altrove figli e nipoti.
Martedi, 13 settembre 2022
Tentato furto nella periferia di Tricase
I ladri non hanno avuto il tempo di aprire la cassaforte.
Secondo le ricostruzioni, i malviventi sapevano che dentro la villa non c'era nessuno. Andando a colpo sicuro.
Non è escluso che abbiano tenuto sotto controllo i movimenti della zona, prima di mettersi all'opera.
Dopo aver atteso il buio sono entrati in azione.
Ma è stato l’allarme all’istituto di vigilanza a sventare il furto in un appartamento di un noto professionista di Tricase.
E’ successo ieri sera intorno alle 20,30 in via Olimpica (nelle vicinanze dello stadio San Vito).
L’allarme, collegato con la centrale operativa dell’istituto di vigilanza “La Folgore”, ha indotto la sala operativa ad avvisare subito il vigilante presente nella zona, il quale si è recato verso l’abitazione del professionista.
Giunta sul posto, la guardia giurata ha trovato la porta d’ingresso aperta - con evidenti segni di scasso.
Durante il sopralluogo al piano superiore l’agente, ha scoperto che i ladri avevano messo sottosopra la camera da letto.
Tutto questo mentre venivano avvisati il proprietario e i carabinieri di Tricase.
Una volta sul posto il professionista si è accertato che la cassaforte era esente da manomissioni e che, nel resto dell’appartamento non mancava nulla.
Sull’episodio, dopo aver raccolto i primi elementi utili alle indagini, i carabinieri hanno fatto subito scattare la caccia ai ladri
Martedì, 13 settembre 2022
Fonte Regione PUGLIA
Considerando la cessazione dello stato di emergenza e l'attuale andamento dei contagi, il Ministero della salute ha aggiornato le indicazioni per la gestione dei casi positivi al Covid-19 riducendo il periodo di isolamento.
Le persone sempre asintomatiche o asintomatiche da almeno due giorni rispettano un isolamento di 5 giorni: possono uscire con tampone antigenico o molecolare negativo eseguito al termine di tale periodo.
Ridotto anche il periodo di isolamento per positività a lungo termine. Si può uscire dopo 14 giorni, a prescindere dall'esecuzione del test.
Per chi entra in contatto stretto con una persona positiva al Covid, resta l'autosorveglianza: obbligo di indossare mascherine FFP2, al chiuso o in caso di assembramenti, fino al decimo giorno dall'ultimo contatto.
In caso di sintomi, è necessario eseguire un test: se risulta negativo ma i sintomi persistono, va ripetuto dopo 5 giorni.
Lunedi, 12 settembre 2022
Tricase, la Santa Messa in diretta dalla chiesa della Natività della Beata Vergine Maria (Chiesa Madre), su canale 5
Dal 16 al 18 settembre Tricase accoglierà il 7° raduno nazionale delle Città del sollievo.
In occasione di tale iniziativa, domenica 18 settembre la S. Messa delle ore 10, presieduta da Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, sarà trasmessa in diretta su canale 5
Lunedi, 12 settembre 2022
Suona questa mattina la prima campanella del nuovo anno scolastico.
La novità di quest’anno è che si torna tutti in classe senza distanziamento, senza personale aggiuntivo Covid, senza mascherine, senza Dad.
Ma se il quadro sanitario dovesse peggiorare le scuole devono essere "preparate e pronte" a rimettere in piedi le misure assunte negli ultimi anni
Buon anno scolastico a tutti
Domenica, 11 settembre 2022
LUCIA GORACCI A TRICASE - QUESTA SERA LE 12^ EDIZIONE DEL PREMIO GIORNALISTICO IL VOLANTINO - ORE 20,30 PIAZZA DON TONINO BELLO
LA STORIA DEL PREMIO
Il giornale Il Volantino venne distribuito per la prima volta nel 1998. Dopo qualche anno -ed esattamente nel 2008- decidemmo di organizzare un Premio giornalistico: l’idea era quella di portare a Tricase giornalisti che si fossero particolarmente distinti nel corso dell’anno ed avessero un qualche legame con il Sud.
Sotto la supervisione di Giuseppe Giacovazzo, senatore della Repubblica e, soprattutto, giornalista già della RAI e poi direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno, partimmo con la prima edizione che vide come premiato Antonio Caprarica, storico corrispondente da Londra e, all’epoca, direttore di Radio RAI.
A quella prima edizione ne hanno fatto seguito altre undici, tutte –possiamo dirlo- con giornalisti di primaria grandezza: da Sansonetti alla Dandini, da Patruno a Giorgino, da Staino a Scamardella, dalla Stefanelli e Polito, da Padellaro a Barbano.
Location è stata quasi sempre la Sala del Trono di Palazzo Gallone; dallo scorso anno, avendo organizzato la serata in Estate, abbiamo scelto Piazza don Tonino Bello: un modo per unire la bellezza di un angolo di Tricase con la voglia di stare in mezzo alla vita cittadina.
Quest’anno abbiamo deciso di premiare una giornalista donna e una giornalista coraggiosa, oltrechè brava.
Ma la Goracci cosa ha a che fare con il Sud? potrebbe obiettare qualcuno.
Alla giusta obiezione rispondiamo che Lucia Goracci ha molto a che fare con il Sud anzi con i Sud del mondo.
La sua attività giornalistica ha infatti toccato molte aree “difficili” e zone di “crisi”.
Per Sud intendiamo non soltanto e non tanto un posizionamento geografico rispetto ad un Nord che, chissà perché, è collocato sempre nella parte superiore dell’emisfero, ma una condizione di vita segnata da criticità e spesso da sfruttamento esterno ed interno.
La carriera della Goracci testimonia di uno stare a fianco del Sud e dei Sud del mondo, essendo stata inviata speciale in tante zone dove si respira la sofferenza dei Sud.
CHI CONDURRA’
Claudio Scamardella è giornalista; nato a Bacoli (Napoli) ha lavorato presso Il Mattino di Napoli fino al 2008 come redattore capo e responsabile della cronaca della Città.
Dal 2009 fino agli inizi del 2022 è stato direttore del Nuovo Quotidiano di Puglia.
Ha pubblicato: Napoli siccome immobile (2008) e Le colpe del Sud.
Ha ricevuto, tra gli altri, il Premio Il Volantino nel 2015
CHI INTERVERRA’
Fatima Madadi è una giovane giornalista afghana di 25 anni. Nata a Urozgan nel territorio Hazara. E’ giunta fortunosamente in Italia, insieme ad altre donne, dopo la presa di Kabul da parte dei talebani del 2021.
LA MOTIVAZIONE
Premio a Lucia Goracci, ad una giornalista che interpreta il suo mestiere con grande professionalità e coraggio.
Una giornalista di frontiera che aiuta a comprendere come le frontiere non dovrebbero esistere se diventano motivo di guerre e di drammi umani.
Sempre in prima linea nelle aree più difficili, interpreta l’informazione televisiva con la capacità di andare oltre la cronaca rifuggendo dal sensazionalismo, ma facendo emergere quella umanità che avvicina mondi apparentemente lontani.
Un giornalismo –come lei lo definisce- di immersione, guidato da un alto senso etico che la porta, e con lei ci porta, ad ascoltare, liberi da parametri valutativi preconcetti.
Premio Il Volantino perché ci aiuti a volare e ad atterrare su ogni parte del pianeta, così favorendo la consapevolezza di essere, tutti, cittadini di un unico mondo.
UN GRAZIE A TUTTI
Un grazie innanzitutto ai Premiati: tutte le volte che abbiamo “agganciato” il Giornalista che intendevamo premiare abbiamo ricevuto sempre, e dico sempre, tanta disponibilità.
Venire giù nel Salento, terra non vicina per tutti, è sempre un’impresa, specialmente per chi è non impegnato ma super impegnato. Ritagliare due giornate comporta un grande sacrificio, liberamente e piacevolmente accettato. Quando poi la discesa in Salento non è neppure utile a presentare (e vendere) un libro, allora i grazie che dobbiamo e vogliamo rendere a tutti i Premiati sono veramente grandi.
Grazie anche a chi consente queste iniziative.
L’Amministrazione comunale che cerca di aiutare nella organizzazione, fornendo i supporti tecnologici e strumentali e mettendo a disposizione alcuni spazi della Città. Come giornale non abbiamo mai chiesto sostegno economico ma questo per una nostra scelta “politica”. Un’amministrazione pubblica è chiamata a valorizzare le iniziative, a chi consente queste iniziative.
L’Amministrazione comunale che cerca di aiutare nella organizzazione, fornendo i supporti tecnologici e strumentali e mettendo a disposizione alcuni spazi della Città. Come giornale non abbiamo mai chiesto sostegno economico ma questo per una nostra scelta “politica”. Un’amministrazione pubblica è chiamata a valorizzare le iniziative, a coordinarle perché ognuna e tutte possano essere le più utili alla comunità. E per questo impegno ringraziamo le varie Amministrazioni che hanno guidato e guidano Tricase.
Un grazie agli sponsor che, senza guadagnarci nulla in termini di ritorno imprenditoriale, accettano di sostenere e finanziare il Giornale per l’intero anno. In questi periodi di crisi e di difficoltà, che si protraggono ormai da qualche anno, è encomiabile la generosità delle attività locali a sostegno di un Giornale della Città.
Un grazie ai Lettori ed a quanti parteciperanno alla serata dell’11 settembre. Il Giornale è a distribuzione gratuita ma ha un costo, come tutte le cose nella vita e non solo. Per questo chiediamo di partecipare ad un momento (anche piacevole) corrispondendo un minimo che copre le spese di quanto verrà offerto ed anche quelle del Premio. Il tutto gratuito è diseducativo: l’informazione ha un costo ed è giusto che i cittadini partecipino (ovviamente liberamente) a sostenere uno strumento di informazione della comunità.
Un grazie anche a chi collabora con noi nel tentativo di rendere più bella e confortevole la serata. Da due anni abbiamo stretto un rapporto di partenariato con Mater Lab e da quel rapporto è nata anche un’amicizia fondata sulla stima reciproca e sull’impegno ad inventare soluzioni che contemperino i pochi soldi che chiediamo al pubblico-amico con il buon gusto e la piacevolezza di una serata.
Anche quest’anno Mater Lab, malgrado noi, sarà capace di offrire il meglio. Certo, il numero delle presenze e le difficoltà di effettuare un servizio durante una cerimonia con tanto di intervista rende il tutto più complicato. Per questo chiediamo comprensione a tutti.
Un grazie infine al Direttore Scamardella; è diventato un grande aiuto per la buona riuscita della serata. Ci guida nella conoscenza del Premiato e allarga i nostri orizzonti. Claudio Scamardella ha commesso un unico errore nella sua carriera giornalistica: aver ritirato il Premio Il Volantino. Da quel momento lo costringiamo a venire a Tricase ogni anno e a condurre il Premio.
Certamente avremo dimenticato qualche ringraziamento e ce ne scusiamo ma, come sapete, siamo semplici artigiani dell’informazione; la facciamo per passione e le passioni, talvolta, tradiscono la perfezione.
NEL CORSO DI QUESTI ANNI ABBIAMO AVUTO OSPITI ECCELLENTI
di Alessandro DISTANTE
Siamo alla 12^ edizione del Premio Il Volantino.
Un’occasione per conoscere una prestigiosa firma del giornalismo italiano e per ascoltare, attraverso di lei, il mondo.
Lucia Goracci è stata inviata della RAI praticamente in tutto il mondo e, soprattutto, in tante zone di crisi.
Dall’America Latina, all’Asia, al Medio Oriente ed ora dagli Stati Uniti d’America. Come non ricordare l’intervista al talebano afghano che non la guarda in faccia perché donna; come non ricordare il coraggioso servizio sulla deputata rumena no vax che chiama la polizia accusandola di furto.
Una giornalista coraggiosa, oltrechè professionalmente ineccepibile.
Una giornalista-donna e domenica sera vi sarà un’altra giornalista-donna di nazionalità afghana. Donna e libertà e non solo di stampa.
Mai come in questi ultimi tempi abbiamo toccato con mano come il locale si intreccia con il globale: la guerra in Ucraina tocca le nostre vite fino ad imporci stili di vita diversi.
Ed allora è importante conoscere per superare le conflittualità. La conoscenza, avvenga attraverso la stampa oppure attraverso lo studio oppure attraverso le testimonianze, è condizione essenziale per comprendere quanto sia vero che “siamo tutti sulla stessa barca”. Lo è stato per il Covid, lo è per la guerra.
Un giornale locale non può essere localistico. C’è tutto questo dietro ad un Premio che non è solo un tributo a chi se lo merita, ma è un richiamo a noi stessi, a non pensare di essere l’ombelico del mondo.
Aprirsi sempre, in una continua osmosi tra radici e orizzonti, tra piccolo e grande, tra locale e globale.
Venerdì, 9 settembre 2022
COVID: Attualmente Positivi
Fonte Asl Lecce
ALESSANO 19
ALEZIO 16
ALLISTE 22
ANDRANO 11
ARADEO 21
ARNESANO 1
BAGNOLO DEL SALENTO 6
BOTRUGNO 3
CALIMERA 14
CAMPI SALENTINA 26
CANNOLE 7
CAPRARICA DI LECCE 4
CARMIANO 36
CARPIGNANO SALENTINO 22
CASARANO 35
CASTRI' DI LECCE 8
CASTRIGNANO DEI GRECI 10
CASTRIGNANO DEL CAPO 16
CAVALLINO 39
COLLEPASSO 22
COPERTINO 61
CORIGLIANO D'OTRANTO 8
CORSANO 34
CURSI 9
CUTROFIANO 32
DISO 5
GAGLIANO DEL CAPO 22
GALATINA 52
GALATONE 36
GALLIPOLI 34
GIUGGIANELLO 2
GIURDIGNANO 2
GUAGNANO 16
LECCE 240
LEQUILE 23
LEVERANO 23
LIZZANELLO 29
MAGLIE 35
MARTANO 45
MARTIGNANO 3
MATINO 18
MELENDUGNO 18
MELISSANO 9
MELPIGNANO 3
MIGGIANO 15
MINERVINO DI LECCE 9
MONTERONI DI LECCE 34
MONTESANO SALENTINO 2
MORCIANO DI LEUCA 4
MURO LECCESE 8
NARDO' 101
NEVIANO 14
NOCIGLIA 8
NOVOLI 24
ORTELLE 10
OTRANTO 13
PALMARIGGI 13
PARABITA 30
PATU' 17
POGGIARDO 17
PRESICCE-ACQUARICA 15
RACALE 21
RUFFANO 18
SALICE SALENTINO 16
SALVE 18
SANARICA 7
SAN CESARIO DI LECCE 11
SAN DONATO DI LECCE 21
SANNICOLA 11
SAN PIETRO IN LAMA 7
SANTA CESAREA TERME 2
SCORRANO 23
SECLI' 3
SOGLIANO CAVOUR 10
SOLETO 26
SPECCHIA 13
SPONGANO 9
SQUINZANO 35
STERNATIA 9
SUPERSANO 11
SURANO 6
SURBO 46
TAURISANO 23
TAVIANO 35
TIGGIANO 16
TREPUZZI 31
TRICASE 61
TUGLIE 18
UGENTO 27
UGGIANO LA CHIESA 8
VEGLIE 30
VERNOLE 20
ZOLLINO 4
SAN CASSIANO 10
CASTRO 7
PORTO CESAREO 14
Giovedì, 8 settembre 2022
di Pino GRECO
Gettare cibo lungo una strada? E’ un gesto che offende. La cosa più grave non è il danno all’ambiente ma la mancanza di rispetto verso chi lo dona e lo distribuisce.
Latte, confezioni di pomodori pelati, bevande e scatolame: ovvero un intero pacco alimentare buttato in strada. E' accaduto in questi giorni in una delle zone della Città dove si concentrano poche famiglie, precisamente sul bordo di via Masseria Leo (nelle vicinanze di via Matine - strada per Alessano).
Un ritrovamento che ha provocato un senso di profonda amarezza da parte di chi - da queste parti vive da qualche anno: “Purtroppo in questo momento di emergenza sanitaria dove la gente fa a gara di solidarietà con iniziative come la spesa solidale per aiutare le famiglie in difficoltà, c’è chi invece ha buttato un intero pacco alimentare. Vedere un simile spreco, dunque, genera amarezza oltre che indignazione”
Don Lucio Ciardo, responsabile del Centro Diocesano Caritas in Tricase: “Uno degli obiettivi del Centro Caritas Diocesano in piazza dei Cappuccini è anche quello di educare le persone che si rivolgono a Caritas a vivere la responsabilità del dono che ricevono, oltre che a raggiungere l'autosufficienza nella gestione delle finanze familiare soprattutto per chi deve vivere con pochi soldi. Ne è prova che nel mese di ottobre inizierà nella nostra struttura un percorso di educazione finanziaria”
Giovedì, 8 settembre 2022
Cantiere Civico
È settembre: il nuovo anno scolastico sta per cominciare, con le naturali speranze e i buoni auspici che noi auguriamo a tutti, per l'importanza che la scuola riveste nella vita sociale e individuale.
È anche il tempo, tuttavia, delle criticità legate all'organizzazione degli spazi e dei tempi di vita che ogni avvio di anno scolastico comporta. Alcune sono inevitabili, perché fisiologiche. Altre, invece, sarebbero evitabili se ci fosse premura e lungimiranza in chi è preposto per dovere istituzionale alla cura degli spazi pubblici: l'amministrazione Comunale.
Un esempio lampante di colpevole inerzia e mancanza di attenzione è rappresentato dalla nuova dimensione che ha assunto la zona tra via Pirandello, via Apulia, via V. Emanuele e via Aldo Moro, crocevia di un traffico veicolare ad alta densità causato dalla presenza di 3 istituti scolastici e di esercizi commerciali di media e grande dimensione.
Per comprendere meglio la genesi di questa situazione, è necessario e utile ripercorrere alcune tappe delle scelte amministrative dell'amministrazione De Donno
Era il 5 luglio di un anno fa', quando la 2^ Commissione consiliare (Assetto del territorio e Lavori Pubblici) redasse una bozza di convenzione tra la ditta costruttrice del nuovo supermercato e il comune.
Nel documento era prevista la realizzazione a spese della Percom(la ditta che ha realizzato il nuovo supermercato) di una strada, da cedere poi al Comune, larga 12 metri che da via V. Emanuele si inoltra fino alla parte posteriore del parco cittadino, in parallelo con Via Pirandello fino a sboccare in via Apulia. Se ne parlava da diversi mesi, da quando la ditta costruttrice iniziò la pratica edilizia indicandone la destinazione.
Il 5 agosto, la proposta arriva in Consiglio Comunale, ma la maggioranza non ha i numeri per approvarla e si rinvia.
Sul tema non viene più riconvocato il Consiglio e dopo qualche giorno la società costruttrice ritira la proposta iniziale e chiede solo il permesso di costruire il fabbricato, che è stato poi realizzato.
Il supermercato che è stato attivato, alla cui apertura il Comune era obbligato a rilasciare l'autorizzazione, ha cominciato da poco a operare nelle stesse condizioni di viabilità preesistenti.
Gli effetti sull'aumento della densità di traffico, sulla congestione della viabilità e la crescita dello smog da scarico sono sotto gli occhi di tutti.
La nostra richiesta di permettere la costruzione e della strada, più volte affermata sugli organi di informazione e nelle commissioni, è stata ignorata. Così come è stato respinta una nostra proposta in C. C. che sollecitava la Giunta a intervenire sulla viabilità, prima dell'apertura del supermercato, e a far rispettare l'obbligo di piantumazione di alberi di alto fusto nel Parco, lungo i muri perimetrali di confine con le costruzioni a est e ovest.
È passato un anno, tra ritardi, rinvii e ostruzionismo becero, da parte della Giunta e alcuni consiglieri.
Dapprima con la speranza malcelata che l'ostruzionismo mettesse in fuga gli investitori o qualche altro evento (per es. um ricorso giudiziario) bloccasse il tutto! Si è perso tanto tempo nel chiedersi se l'opera legittima.
Si è perso tempo illudendo la cittadinanza che nel Consiglio Comunale si discutesse sul permesso ad aprire un supermercato, invece si discuteva sulla realizzazione della strada a spese della della ditta costruttrice del supermercato e la sua cessione al Comune.
Si è perso tempo, tra video, parole in libertà e cambi di posizione, senza neanche l'imbarazzo di indicare motivazioni diverse da quelle dell'interesse individuale, da parte di protagonisti politici e imprenditoriali. Chi dapprima urlava contro l'illegittimita' dell'opera, è oggi, infatti, alla guida della stessa. Chi, come il Sindaco, rilasciava interviste accusando i consiglieri di minoranza per i sui atti mancati(vedi intervista a Il Gallo) ha continuato nella sua colpevole inerzia.
Si è perso tempo e ora ai pagare sono i cittadini e i residenti di via Pirandello e delle strade limitrofe!
Ora a distanza di più di un anno possiamo affermare che la nostra posizione, era giusta: permettere la realizzazione della strada, intervenire sulla viabilità di raccordo (tra via Pirandello, via V. Emanuele, via Tahon de Revel, via Cattaneo) con una rotatoria e arricchire il Parco con nuove piantumazioni avrebbe alleggerito lo stress in tutta la zona e risolvere il caos tristemente visibile in via Pirandello!.
Questa vicenda è l'emblema di una visione politica e amministrativa incapace di leggere il domani e di sintonizzarsi sui bisogni dei cittadini. Una politica miope che ha preferito rinunciare alla propria responsabilità di decidere per l'interesse pubblico.
Circa due mesi fa, prima dell'apertura del supermercato, abbiamo ripresentato la nostra mozione che indicava alla Giunta la necessità urgente di intervenire sulla viabilità del comparto di via Pirandello. L'invito, questa volta, è stato approvato all'unanimità da tutti i Consiglieri.
Attendiamo che a breve si diano risposte adeguate, non a noi ma ai cittadini, sperando che nel futuro non si confondi l'interesse generale con quello particolare e si abbia la forza di prendere decisioni per il bene pubblico.