fonte Nuovo Quotidiano di Puglia

L’esito delle urne è apparso chiaro sin dalle prime fasi dello spoglio: sindaci e amministratori salentini hanno premiato ancora una volta il centrosinistra. Il presidente uscente della Provincia  di Lecce Stefano Minerva si riconferma alla guida di Palazzo dei Celestini per altri quattro anni.

Nulla da fare per il centrodestra che si presentava al voto con il candidato Michele Sperti.

Il sindaco di Miggiano ha chiuso la partita elettorale con una percentuale di consensi che nella tarda serata di ieri superava già il 60% dei consensi, attestandosi sul dato parziale di 64 a 36.

Determinanti i voti di Lecce e Gallipoli

A determinare l’esito della partita i voti di Lecce e Nardò, innanzitutto dove Minerva si è imposto per 31 voti a 25. E due astenuti. Se nel capoluogo, a fronte di una maggioranza a 21 del governo di Carlo Salvemini, il primo cittadino di Gallipoli dovrebbe aver fatto bottino pieno, esito a sorpresa a Nardò.

Nel Comune del sindaco Pippi Mellone ai quattro voti della minoranza di centrosinistra si sono sommati altri 6 consensi della maggioranza. Un risultato tutt’altro che scontato, soprattutto se rapportato al nuovo corso di destra del primo cittadino.

A fine agosto, infatti, in occasione del voto per le politiche Mellone aveva preso le distanze dal civismo progressista di centrosinistra, tornando a schierarsi nettamente a destra. Una “conversione” che a distanza due mesi non ha trovato conferma alle urne di Palazzo dei Celestini.

Come già era accaduto nel 2018, anche questa volta seppure in maniera meno netta a tirare la volata a Minerva sono stati i voti di Nardò. Sulla base del sistema del voto ponderato, infatti, un singolo consenso degli amministratori di Lecce e Nardò valeva 308 voti. Ma tant’è.

Il sindaco di Gallipoli, sostenuto dal Pd, dal centrosinistra e dall’universo delle civiche che fanno riferimento a Emiliano e agli assessori regionali Alessandro Delli Noci e Sebastiano Leo, ha fatto risultato anche nei Comuni che rientravano nella seconda e nella terza fascia di voto. A Gallipoli naturalmente.

Ma anche a Copertino, Tricase, Galatone e Trepuzzi e in numerose realtà della Grecìa Salentina e del Capo di Leuca.

Di contro Sperti - sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Regione Salento - ha fatto risultato a Maglie, patria del neo ministro Raffaele Fitto. Ma anche a Casarano e in parte a Galatina e in alcune realtà del centro e nord Salento.

Risultato che non è stato sufficiente, però, a strappare la guida della Provincia al centrosinistra. Nella terza fascia di voto - tra 5mila e 10mila votanti - la partita si è chiusa con 225 voti per Minerva e 94 per Sperti (4 schede bianche e 5 nulle). 

 

Cantiere Civico

BASTA CON LA PROLIFERAZIONE INCONTROLLATA DELLE ANTENNE

E’ URGENTE UN PIANO PER REGOLAMENTARNE LA COLLOCAZIONE

LUCUGNANO NON DIVENTI “ANTENNA CITY”

I lavori di installazione di una nuova antenna per “impianti di comunicazione elettronica” sono in corso da qualche giorno in Via dei Cipressi a Lucugnano, nei pressi del cimitero e vicinissimo alla Scuola Elementare e Media.

Questo impianto è il terzo che sorge nel giro di pochi mesi e non è improbabile che sia seguito a breve da altre installazioni.

La legge 259/03 (Il Codice delle comunicazioni elettroniche) e le modifiche intervenute con il D.Lgs n. 207/21 hanno aperto la strada, infatti, alla costruzione di ripetitori per telefonia con procedure semplificate, perché considerati infrastrutture primarie alla stessa stregua degli impianti pubblici idrici e fognari. Entro 90 gg dalla presentazione dell’istanza, se gli uffici Comunali e l’ARPA (Agenzia Regionale per l’Ambiente) non rilevano irregolarità nella tipologia e nell’ubicazione dell’impianto, la stessa si ritiene accolta con la modalità del “silenzio-assenso”.

E chi deve occuparsi della tutela della salute dai rischi dell’eccessiva esposizione ai campi elettromagnetici prodotti dalle reti di comunicazione elettronica?

L’abolizione della distanza minima di 70 m. dai centri abitati, prevista anche dal Decreto Gasparri del 2002 che pure aveva dato l’avvio alla liberalizzazione selvaggia delle antenne, sembrerebbe aver privato i Comuni della possibilità di provvedere alla tutela dei propri cittadini.

Ma non è così. O, almeno, non del tutto. Gli Enti Locali possono ancora esercitare una funzione di controllo e indirizzo in base alla Legge n.36/2001. Questa non indica delle distanze da rispettare, ma piuttosto degli Obiettivi di Qualità da raggiungere, che si ottengono cercando di MINIMIZZARE i valori di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. Gli obiettivi di qualità per aree densamente frequentate sono 6V/m per i campi e 100mW/mq per la densità di potenza.

Ovviamente, per non superare questi limiti è opportuno posizionare i ripetitori a una distanza idonea da case, scuole, ospedali e aree pubbliche in generale. Questo perché l’intensità del campo elettromagnetico decresce con il quadrato della distanza; quindi, più è lontano un ripetitore e più siamo al sicuro. 

L’art.8 della Legge 36/2001 assegna, perciò, ai Comuni la facoltà di “adottare un Regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico, con esclusione della possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio…..”

Il Piano per le antenne, quindi, non può vietare i ripetitori, ma li regolamenta garantendo la copertura da segnale in tutto il territorio.

E’ URGENTE E IMPROCASTINABILE, dunque, l’adozione di un Regolamento Comunale per non lasciar proliferare le antenne in modo selvaggio. Di questa necessità ci faremo immediatamente promotori in Consiglio Comunale.

Il caso specifico di Lucugnano merita un ulteriore considerazione. Questo territorio ospita già molte antenne. L’ultima installazione che ha preso avvio porterà alla realizzazione di un traliccio di 42 m., equivalente per altezza a un palazzo di circa 15 piani. La richiesta non è stata avanzata direttamente da un gestore nazionale, ma da una società privata di Modugno(BA). E’ presumibile, quindi, che diversi gestori troveranno ubicazione su quella antenna. Senza voler scadere nella “tecnofobia”, ovvero la paura cieca delle innovazioni tecnologiche, crediamo che soprattutto in questo caso sia necessario che gli Enti preposti (ARPA e Comune) attivino tutti i controlli, prima e dopo l’installazione, per fugare ogni dubbio sui rischi alla salute che possono derivare da un’esposizione eccessiva ai campi elettromagnetici. Noi, comunque, comprendiamo la preoccupazione dei cittadini più direttamente esposti e saremo al loro fianco nelle azioni di autotutela che si riterrà opportuno intraprendere.

Mercoledì, 9 novembre 2022

PIANO URBANISTICO GENERALE: FACCIAMO IL PUNTO

Mercoledì 9 Novembre  - Ore 19 – Teatro “don Donato Bleve”

Parrocchia -S. Antonio da Padova

L’Associazione “Tricase, che fare”, dando seguito alle iniziative del gruppo consiliare, ha organizzato un convegno per riportare il Piano Urbanistico Generale nell’agenda politica e amministrativa della città.

I temi del convegno verteranno sulle opportunità che il PUG può dare alla città, sulla necessità del PUG e sull’iter, ancora interrotto, per l’adozione dello stesso.

Altri argomenti, sempre legati al PUG, saranno il rischio idrogeologico per il nostro territorio e il consumo di suolo.

Il convegno sarà moderato dall’Ing. Vito Sabato e si alterneranno gli interventi dell’Arch. Brizio Montinaro, dell’Arch. Rocco De Matteis, dell’Arch. Pianificatore Alberto Scolozzi e del Dott. Geologo Vittorio Emanuele Iervolino.

Nel corso della serata sono previsti, oltre agli interventi dei Consiglieri Comunali di “Tricase, che fare?” (Giovanni Carità, Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo), quelli del pubblico in sala o in collegamento con la pagina Facebook dell’associazione.

Tricase, 8 novembre 2022

Hanno distrutto anche i giochi per i bimbi disabili.

Il parco giochi di via Pirandello a Tricase , è messo male.

Da alcuni mesi - i vandali hanno distrutto anche due giostre inclusive donate da International Inner Wheel Club di Tricase - Santa Maria di Leuca. Una vergogna che di fatto ha escluso chi quel parco lo frequentava in quanto dotato di attrazioni specifiche per disabili

Dopo gli episodi di vandalismo nel Parco di Zona Lama abbiamo rivolto alcune domande all’Assessore ai servizi Sociali, Anna Forte.

Assessore, cosa è successo nel Parco di Zona Lama? Avete notizie precise?

“Non abbiamo certezze sull’identità e su chi abbia distrutto le panchine e i tavoli di legno del Parco. Certo il Parco è frequentato, nelle ore serali, anche da gruppi di ragazzini. L’Amministrazione Comunale ha denunciato l’accaduto ai Carabinieri e saranno loro a cercare i colpevoli”.

Alle spalle di questi atti vandalici, vi è un disagio?

“Certo il disagio sociale è, in generale, una delle cause e forse la prima di comportamenti non accettabili. Ma accanto a questo disagio vi è un problema più complesso. Ritengo che sia necessario aiutare i genitori a rapportarsi con una gioventù che vive in maniera talvolta provocatoria. La mia idea, per esempio, è quella di avviare percorsi di formazione per le famiglie in tutte le loro componenti come sostegno ai genitori e come aiuto ai ragazzi che mostrassero disagio. Le problematiche sono tante e tante volte i genitori, lasciati da soli, si sentono persi. Un sogno, al momento, ma che spero si possa realizzare non appena il Comune sarà in grado di avere un assistente sociale”.

A proposito, quale è la situazione attuale?

“La nostra Assistente sociale, dr.ssa Donata Piscopiello, è andata in pensione in Agosto di quest’anno; al momento ci possiamo avvalere di un’Assistente sociale dell’Ambito di Gagliano; è presente due giorni alla settimana. Come Amministrazione contiamo, non appena possibile, di avviare una procedura che assicuri una figura fondamentale sulla quale il Comune potrà contare e che, con la sua professionalità, potrà aiutarci a mettere in atto le nostre idee”.

Come mai nessuno ha visto niente quando si danneggiavano gli arredi del Parco? Omertà?

“Devo dire che qualche segnalazione era pervenuta anche al Comune; abbiamo invitato a dare notizia alle Forze dell’Ordine pur invitandoli ad essere certi di quanto andavano a dichiarare. Anch’io, tornando a casa, talvolta mi sono fermata ma certo non è facile approcciarsi a ragazzini che talvolta provocano e non accettano inviti o rimproveri”.

Si potrebbe pensare ad un chiosco nel Parco per assicurare una presenza di controllo?

“Sì, forse, ma non mi sembra la soluzione migliore. Dopo tutto se vi fossero controlli nel Parco i ragazzini si sposterebbero altrove per compiere le loro bravate. Da più tempo, per esempio, in pieno centro vengono imbrattati i muri e i cartelli stradali: dobbiamo intervenire per pulire e questo conferma che il problema non è il Parco ma il problema è diffuso”.

Progetti specifici del Comune per i minori?

“Il Comune deve fare i conti con i pochi fondi concessi e magari pensare a laboratori per occupare, interessare ed educare i ragazzi; penso a laboratori d’arte, teatrali, musicali, di lettura da organizzare in base alle esigenze dei ragazzi stessi, coinvolgendo soprattutto le zone più periferiche per favorire inclusione ed integrazione di quelli che presentano  particolari problematiche. Mi sembra giusto predisporre un progetto ampio che potremo definire ed avviare non appena avremo in organico e a tempo pieno la necessaria figura professionale.

 

 

 

 

È indetta per giovedì 10 novembre 2022 l’elezione del Presidente della Provincia di Lecce.

Le operazioni di voto si svolgeranno dalle 8 alle 22, nei due seggi che saranno costituiti presso la Sala consiliare e la sala delle Commissioni consiliari, al 2° piano di Palazzo dei Celestini, in via Umberto I, a Lecce.

I CANDIDATI

 Michele Sperti                                Stefano Minerva

Per il centrosinistra il sindaco di Gallipoli, presidente uscente, Stefano Minerva.

Per il centrodestra il primo cittadino di Miggiano, Michele Sperti.

Hanno diritto al voto solo i sindaci e i consiglieri comunali della provincia di Lecce

fonte Regione Puglia

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, con decreto odierno, ha proclamato il lutto regionale per le sette vittime dell’incidente in elicottero avvenuto il 5 novembre nei pressi di Apricena (FG), disponendo l’esposizione della bandiera della Regione Puglia a mezz’asta su tutte le sedi istituzionali della Regione.

Il lutto regionale è proclamato su tutto il territorio regionale nelle giornate delle celebrazioni delle esequie delle vittime.

Edilizia, telecomunicazioni, ristorazione e metalmeccanica sono i settori in cui, in questo momento, è più difficile il reperimento di manodopera nel Leccese, a causa di mancanza di candidati o di preparazione inadeguata.

Sono, in totale, 320 i lavoratori ricercati dai dieci Centri per l'Impiego leccesi per coprire posizioni aperte presso 127 aziende in vari comparti economici. "Si registra – spiega Luigi Mazzei, dirigente dell'U.O. Coordinamento e Servizi per l'impiego dell'Ambito di Lecce di Arpal Puglia - una costante flessione delle offerte da settembre in poi (a metà settembre si cercavano 465 lavoratori).

In questo, i dati del 26esimo report settimanale delle offerte di lavoro, redatto dall'Ufficio Coordinamento, rispecchiano la tendenza negativa di fine anno documentata dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal: per il trimestre ottobre-dicembre, si prospetta un calo di 8.040 assunzioni programmate in Puglia rispetto allo stesso periodo del 2021.

La flessione totale, a livello nazionale, è del -10,4 per cento nel trimestre, con ragioni da rintracciare nel rallentamento generale dell’economia a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia, dell’inflazione e della situazione geopolitica con una guerra nel cuore dell'Europa".

Le maggiori opportunità di lavoro sono offerte dalle imprese delle costruzioni, anche questo un dato che rispecchia quello italiano: nel Salento, si cercano 67 ingegneri, geometri, periti, impiantisti, operai, trivellatori, etc. Nei call center, invece, ci sono ancora 66 posti da coprire; nella ristorazione sono 35; nella metalmeccanica ammontano a 33. Seguono il commercio con 24 posti disponibili; il settore della riparazione veicoli e trasporti, con 21; la sanità e i servizi alla persona, con 19.

In ambito amministrativo, ammontano a 12 le posizioni aperte; nel tessile-abbigliamento-calzaturiero scendono a 11; in agricoltura lievitano a 10.

Se ne contano, inoltre, 7 nell'industria del legno; 6 nel settore bellezza; 2 in quello ambientale; uno nell'artigianato, uno nell'editoria, uno nel settore multiservizi/pulizie. Infine, in ambito pedagogico si cerca a Galatina un'insegnante per una scuola dell'infanzia. Sono due, inoltre, le offerte dell'Ufficio Collocamento Mirato rivolte a persone con disabilità e una per appartenenti a categorie protette.

A ciò si aggiungono le numerose opportunità di lavoro in Italia e all'estero tramite la rete Eures. Ai sensi dell'art. 1 L. 903/77, si precisa che la ricerca è sempre rivolta ad entrambi i sessi. Alle offerte, pubblicate anche sulla pagina Facebook "Centri impiego Lecce e provincia" e sui profili Google di ogni centro oltre che sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, ci si può candidare in tre modi: tramite Spid, direttamente dal portale "Lavoro per te"; inviando via mail ai Centri per l’Impiego il modulo scaricabile dagli annunci; direttamente nei Centri per l’Impiego durante gli orari di apertura al pubblico (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento) presso le sedi dislocate a Lecce, Campi Salentina, Casarano, Galatina, Gallipoli, Maglie, Martano, Nardò, Poggiardo, Tricase e presso l’Ufficio collocamento mirato disabili, che ha sede a Lecce in viale Aldo Moro (info e contatti a pag. 37, www.arpal.regione.puglia.it).

Domenica, 6 novembre 2022

Gli appuntamenti per tifare i nostri colori...

AURISPA LIBELLULA (Serie A3 pallavolo maschile) . Dopo aver fatto i conti con alcuni casi Covid ed essere stata costretta a saltare il match con Tuscania (da recuperare mercoledì 9 novembre, ore 19), Aurispa Libellula tornerà in campo oggi pomeriggio al Palazzetto dello sport di Tricase, dove affronterà Avimecc Modica (ore 16)

VIRTUS TRICASE 1967 (Serie C pallavolo maschile) Sabato, 5 novembre ore 18 Alessano – La Virtus domina il derby con Alessano, vittoria per 3-0

FULGOR VOLLEY TRICASE (Serie C pallavolo femminile) La trasferta a Monteroni  contro Leo costruzioni Monteroni consegna alla squadra del presidente Francesco Cassiano una bruciante sconfitta per 3-0

ASD ATLETICO TRICASE (Promozione ) Il Tricase è in un buon momento. Oggi contro il Mesagne capolista sarà un vero e proprio banco di prova contro una delle squadre più forti . Ore 14,30 fischio d’inizio al San Vito

TRICASE (Seconda Categoria) Il Tricase torna in campo ad Alessano. Sarà  la sfida dei tanti ex, tra cui anche mister Andrea Desiderato. Fischio d’inizio ore 14,30

di Pino GRECO

Allagamenti a Tricase?

Il sindaco Antonio De Donno: “Il problema non è di facile soluzione. Se dovesse accadere un’altra giornata come lo scorso 13 ottobre, la Città di Tricase subirà, purtroppo lo stesso “trattamento”.

L’opposizione “ Tricase che fare?”, Giovanni Carità: “ Ricordo al sindaco che la Regione Puglia aveva avvertito del pericolo allagamenti”.

I cittadini: ”Sono passati più di 25 anni, Tricase continua a subire esondazioni e allagamenti”.

Andiamo con ordine. Nella serata di giovedì 3 novembre si è tenuto un incontro pubblico presso la sala teatro “Don Donato Bleve” della Parrocchia di Sant’Antonio da Padova in Tricase. 

Oggetto della serata, l’alluvione che lo scorso 13 ottobre ha colpito duramente diversi quartieri, tra questi il “rione Lavari” .

All’incontro pubblico, voluto e organizzato dal parroco don Pierluigi Nicolardi, hanno partecipato diversi cittadini, molti dei quali seriamente danneggiati dall’alluvione, e alcuni amministratori comunali.

Presenti il sindaco Antonio De Donno, alcuni assessori e consiglieri comunali.

Sin dalle prime battute si è colta la rabbia di quanti hanno avuto cantine e seminterrati allagati fino al soffitto, con danni di migliaia di euro per ogni abitazione interessata. Molte le domande rivolte al primo cittadino per eventuali contributi pubblici ma anche tantissima preoccupazione per il futuro, per quello che potrà riaccadere, a cominciare da questo fine settimana con l’allerta gialla già ampiamente annunciata dalla Protezione Civile.

Il sindaco ha cercato di rassicurare i presenti facendo riferimento a futuri interventi mirati alla mitigazione del rischio alluvione nelle aree colpite recentemente, assicurando anche una più attenta e puntuale pulizia delle griglie e delle condotte per la raccolta delle acque meteoriche.

Il sindaco De Donno: “ Abbiamo attivato il COC la mattina seguente l’alluvione, il 14. Questo tavolo allargato anche all’ing. Ortisi che ha progettato la mitigazione delle acque bianche di Depressa e Caprarica, ha rilevato i danni pubblici causati dall’alluvione e programmato un tavolo con Asset per la disamina dell’evento, che i dati descrivono in 140 mm caduti in 5 ore (evento con un tempo di ritorno stimato in circa 100 anni), e la valutazione dello stato delle nostre condotte idriche. Lo stesso tavolo valuterà ulteriori soluzioni di mitigazione di eventi atmosferici di tale portata che purtroppo si fanno sempre più frequenti”.

Nonostante ciò i presenti hanno preteso maggiori certezze per il futuro che, tuttavia, nell’immediato appare rimanere senza certezze. Nel corso della serata molti degli intervenuti hanno messo in evidenza la conseguenzialità causa-effetto tra l’alluvione e la recente cementificazione di alcune aree un tempo indicizzate come “zona bianca”. A tal proposito il sindaco ha tenuto a precisare che in materia è bene attenersi a dati scientifici e non ad impressioni personali.  

A seguito di queste dichiarazioni ha preso la parola il consigliere comunale il professore Giovanni Carità, capogruppo di opposizione per “Tricase, che fare?”: “Sindaco forse lei dimentica le prescrizioni della Regione Puglia in merito alla ritipizzazione delle aree in questione, forse dimentica che nella stessa si consigliava di minimizzare il consumo e l’impermeabilizzazione dei suoli e, non è un caso, si anticipavano i rischi di tipo idrogeologico tanto da consigliare immediati quanto necessari interventi come la realizzazione di sistemi di raccolta delle acque meteoriche e reti idrico-fognare duali e tanto altro ancora” .“Ecco, vede sindaco,” ha continuato Carità “quanto accaduto non è addebitabile a nessuna entità divina ma solo ed esclusivamente a responsabilità politico-amministrative che, anche per mancanza del Piano Urbanistico Generale, hanno determinato in ampie zone della città evidenti e costanti criticità, perfino in presenza di moderate precipitazioni”.

Mentre il consigliere Carità si apprestava a concludere il suo intervento il sindaco invitava ironicamente la sala ad applaudire, provocando un’immediata e severa risposta dello stesso Carità che redarguiva il sindaco ad assumere atteggiamenti più consoni al ruolo che riveste e, soprattutto, ad avere maggior rispetto di quanti in sala rivendicavano risposte certe.

Venerdì, 4 novembre 2022

COVID: ATTUALMENTE POSITIVI IN PROVINCIA DI LECCE 

Fonte Asl LECCE

ALESSANO 31

ALEZIO  6

ALLISTE  17

ANDRANO  14

ARADEO  17

ARNESANO 18

BAGNOLO DEL SALENTO  9

BOTRUGNO 16

CALIMERA 16

CAMPI SALENTINA 54

CANNOLE 12

CAPRARICA DI LECCE 15

CARMIANO  49

CARPIGNANO SALENTINO  15

CASARANO 76

CASTRI' DI LECCE  9

CASTRIGNANO DEI GRECI 11

CASTRIGNANO DEL CAPO  20

CAVALLINO 58

COLLEPASSO 31

COPERTINO  87

CORIGLIANO D'OTRANTO  28

CORSANO 30

CURSI  11

CUTROFIANO  43

DISO 10

GAGLIANO DEL CAPO 17

GALATINA  89

GALATONE 41

GALLIPOLI 40

GIUGGIANELLO  7

GIURDIGNANO 7

GUAGNANO 29

LECCE  340

LEQUILE 36

LEVERANO 37

LIZZANELLO 35

MAGLIE 60

MARTANO  26

MARTIGNANO 10

MATINO 28

MELENDUGNO 20

MELISSANO 29

 MELPIGNANO 4

MIGGIANO 15

MINERVINO DI LECCE  16

MONTERONI DI LECCE  48

MONTESANO SALENTINO  7

MORCIANO DI LEUCA  12

MURO LECCESE 33

NARDO' 134

NEVIANO 19

NOCIGLIA 10

NOVOLI  22

ORTELLE 11

OTRANTO 13

PALMARIGGI 15

PARABITA 44

PATU' 15

POGGIARDO  29

PRESICCE-ACQUARICA  20

RACALE 33

RUFFANO 22

SALICE SALENTINO 60

SALVE 41

SANARICA 11

SAN CESARIO DI LECCE  19

SAN DONATO DI LECCE 32

SANNICOLA 18

SAN PIETRO IN LAMA 22

SANTA CESAREA TERME 15

SCORRANO  26

SECLI' 7

SOGLIANO CAVOUR  27

SOLETO 18

SPECCHIA  25

SPONGANO  14

SQUINZANO  54

STERNATIA 13

SUPERSANO 19

SURANO  1

SURBO 49

TAURISANO 29

TAVIANO 40

TIGGIANO 28

TREPUZZI 39

TRICASE 87

TUGLIE  12

UGENTO  28

UGGIANO LA CHIESA  8

VEGLIE 21

VERNOLE  22

ZOLLINO  2

SAN CASSIANO 3

CASTRO  6

PORTO CESAREO 11

 

di Pino GRECO

Breve cronaca surreale di una serata di novembre

IL FATTO- Nella serata di giovedì 3 novembre si è tenuto un incontro pubblico presso la sala teatro “Don Donato Bleve” della parrocchia di Sant’Antonio da Padova in Tricase. 

Oggetto della serata, l’alluvione che lo scorso 13 ottobre ha colpito duramente diversi quartieri, tra questi il “rione Lavari”

All’incontro pubblico, voluto e organizzato dal parroco don Pierluigi Nicolardi, hanno partecipato anche alcuni assessori e consiglieri comunali

Molte le domande rivolte al primo cittadino…

Ma - mentre il consigliere Giovanni Carità si apprestava a concludere il suo intervento - il sindaco Antonio De Donno invitava ironicamente la sala ad applaudire, provocando un’immediata e severa risposta dello stesso Carità che redarguiva il sindaco ad assumere atteggiamenti più consoni al ruolo che riveste e, soprattutto, ad avere maggior rispetto di quanti in sala rivendicavano risposte certe.

Insomma, un fuori programma da “applausi” degno di uno spettacolo “al volemose bene”, per riflettere con un sorriso……

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