In occasione del centenario della costituzione dell’aeronautica Militare (Regia Aeronautica, dal 1946 Aeronautica Militare), internazionalmente conosciuta come ITAF, l’A.R.I. - Associazione Radioamatori Italiani, in collaborazione con lo Stato Maggiore della stessa Aeronautica Militare, ha istituito il “Diploma Cento anni dell’aeronautica Militare” la cui partecipazione è aperta a tutti i Radioamatori e Radioascoltatori del mondo con una vera e propria classifica finale.

Proprio nell'ambito di questa iniziativa i Radioamatori di A.R.I. Lecce daranno il loro contributo attivando, domenica mattina, due stazioni radio campali all'interno dell'aeroporto “F. Cesari” di Galatina.

Da qui, in onde corte “HF”, risponderanno ai colleghi di tutto il mondo. Per l'occasione il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha rilasciato ad A.R.I. Lecce il nominativo radio speciale II7LEG valido per la durata del Diploma che va dal 20 marzo al 20 giugno 2023. “Siamo entusiasti – ha detto il Presidente di A.R.I. Lecce, Icilio Carlino – di poter partecipare a questo Diploma promozionando una realtà così importante quale è, non solo per il Salento, l'Aeroporto di Galatina.

Un ringraziamento particolare va non solo al Comandante del 61° Stormo, il Colonnello Vito Conserva, ma anche alle donne ed agli uomini del 61° Stormo e del 10° Reparto Manutenzione Velivoli per il loro prezioso servizio e per la disponibilità e collaborazione fattiva dimostrata nella programmazione e realizzazione di questa iniziativa”.

La cartolina, chiamata "QSL" con cui i Radioamatori confermeranno l'avvenuto contatto radio con le Stazioni di tutto il mondo

di Alessandro DISTANTE

Il diritto, per diventare giustizia, ha bisogno di validi interpreti. Tricase, in questo, vanta una antica e nobile tradizione con molti interpreti di prim’ordine. La conferma viene da due iniziative della prossima settimana: l’assemblea per la costituzione di un Comitato cittadino per ricordare l’avv. Vittorio Aymone e il convegno a Lecce, organizzato dal Movimento Regione Salento e “Valori e rinnovamento”, su Giuseppe Codacci Pisanelli. Due uomini di legge e di cultura che, pur legati alla loro Tricase, hanno saputo affermarsi a livello nazionale ed internazionale.

Il ricordare –scriveva Ercole Morciano su questo giornale- non è solo segno di riconoscenza per chi ha dato lustro alla sua terra, ma serve anche per vivere meglio il presente, forti degli insegnamenti e degli esempi dei “giganti” che ci hanno preceduti.

Il ricordare per vivere bene il presente serve, in particolare, in questo momento, se si vuole che il bene comune prevalga sugli interessi di parte e il diritto prevalga sulla forza e l’illegalità. Da inizio anno due attentati incendiari su altrettante automobili, oltre a vari furti di auto e non solo. 

Sono notizie assolutamente nuove nel panorama cittadino; sono segnali o, meglio, spie da non sottovalutare sperando che non siano forme embrionali di intimidazione e di violenza, più o meno organizzata. Tricase, soprattutto per le sue dimensioni e per la sua collocazione geografica, è il centro più importante del Basso Salento e, quindi, un territorio attraente. E questo può essere nel bene e nel male.

Ben vengano iniziative che danno impulso all’economia e prospettive occupazionali specialmente per i giovani; ma occorre vigilare perché le cronache degli ultimi anni hanno dimostrato che i territori più ricchi vengono attenzionati anche da chi investe risorse poco pulite e pensa di poter conquistare settori importanti dell’economia. La criminalità è riuscita ad infiltrarsi anche in realtà che nulla avevano a che spartire con storie di connivenze o altro. Il sottovalutare i segnali di microcriminalità o il derubricarli come casuali incidenti o come episodi isolati ha portato, in altre realtà, a fenomeni di condizionamento della politica e di inquinamento dell’economia.

Ecco perché serve tenere vivo l’insegnamento di uomini come Codacci Pisanelli e Vittorio Aymone, perché loro hanno lavorato e creduto che la via del diritto è la strada obbligata per un mondo giusto.

Uomini di diritto ma anche di grande cultura, capaci cioè di leggere in profondità la realtà nella quale hanno operato e capaci anche di offrire i contributi giusti per prevenire e controllare pericolosi fenomeni di degrado.

Ricordare, quindi, ma per attualizzare.

 

fonte Provincia di Lecce

Abbandono di rifiuti sulle strade provinciali: in un anno, da febbraio 2022 ad oggi, di rilevazione delle fototrappole assegnate alla Provincia di Lecce e disseminate sulle strade provinciali, sono stati circa 100 i soggetti immortalati nel commettere azioni illecite e sanzionati dalla Polizia provinciale.

“Per scongiurare il perpetrarsi del fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti sul territorio, abbiamo adottato provvedimenti mirati al potenziamento della vigilanza del territorio da parte delle pattuglie del Corpo di Polizia Provinciale, anche con l’ausilio di strumenti tecnologici, quali droni e fototrappole”, dichiara il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva che, sin dall’inizio del mandato amministrativo, ha manifestato un interesse particolare per la sicurezza e il benessere dei cittadini, per la tutela della qualità della vita e dell’ambiente.

Proprio per dare concreta attuazione alle politiche di tutela ambientale e per incrementare le possibilità di contrastare questo diffuso malcostume, il Corpo di Polizia Provinciale, con compiti di coordinamento, e i Corpi di Polizia Locale di vari Comuni della provincia hanno aderito al Piano di Utilizzo delle apparecchiature di videosorveglianza avviato dall’AGER (Agenzia Territoriale della Regione Puglia per il Servizio di gestione dei rifiuti), per la fornitura di fototrappole in comodato d’uso gratuito per la sorveglianza del territorio con finalità di contrasto dell’abbandono di rifiuti.

In seguito dell’assegnazione alla Provincia di Lecce di 50 apparati di videosorveglianza, è stata espletata la procedura per l’affidamento, per un periodo pari a sei mesi, del servizio di installazione, manutenzione ordinaria e straordinaria di questi apparati, il recupero dei dati, la visualizzazione dei fotogrammi e l’estrapolazione delle rilevazioni contenenti gli abbandoni dei rifiuti, con particolare riferimento alle strade provinciali e alle loro pertinenze, sulle principali direttrici delle località turistiche del Salento e con maggiore traffico veicolare.

All’attività di controllo ordinariamente svolta dalla Polizia Provinciale si è aggiunto, quindi, il servizio di gestione delle fototrappole affidato ad una ditta esterna (Salento Droni di Martano).

“Ciò ha consentito di conseguire importanti risultati”, spiega il comandante Alessandro Guerrieri. “Il servizio svolto ha portato all’individuazione dei soggetti che hanno posto in essere condotte illecite di abbandono di rifiuti, ai quali è stata comminata la sanzione amministrativa (prevista dall’art. 255 comma 1 del D.Lgs. n. 152/2006), con la contestuale intimazione del ripristino dello stato dei luoghi, mediante la rimozione dei rifiuti abbandonati, costituiti, per la massima parte, da rifiuti domestici, imballaggi in plastica e cartone, scarti di potature e suppellettili domestiche”.

“Prosegue così, nel solco tracciato negli ultimi anni, l’attività del Corpo di Polizia Provinciale impegnato su tutto il territorio per la repressione delle condotte illecite di abbandono di rifiuti lungo le strade provinciali, nelle campagne e nelle zone industriali. Si tratta di condotte particolarmente odiose, non solo perché si concretizzano in un’aggressione potenzialmente in grado di arrecare danno alle matrici ambientali, ovvero aria, acqua e suolo, ma anche perché deturpano la bellezza del nostro territorio, costituendo un pessimo biglietto da visita per tutti coloro che vengono in vacanza nel Salento. La Provincia continuerà a garantire il massimo sforzo per la tutela del territorio, incentivando l’attività di coordinamento tra i vari Corpi di Polizia Locale del territorio provinciale, incrementando l’attività direttamente espletata dalla Polizia Provinciale e facendo ulteriormente ricorso ad aziende del territorio specializzate nella gestione dei sistemi di videosorveglianza”.

Giovedi, 23 marzo 2023

Dalla pagina Facebook del vice sindaco Andrea Ciardo

Da oggi più sicurezza per i cittadini, più efficienza per chi deve intervenire per ragioni di emergenza.

Questa mattina, alla presenza della Polizia Locale, dell'Ufficio Tecnico e dei tecnici della Provincia di Lecce, è stato attivato l'impianto semaforico installato in corrispondenza del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Tricase.

È un'opera attesa da decenni, a vantaggio di tutti i fruitori del comparto e, soprattutto, dei Vigili del Fuoco di Tricase.

Quella di oggi è la giornata "conclusiva" di un lavoro congiunto fra la Città di Tricase e la Provincia di Lecce.

Un ringraziamento al Presidente Stefano Minerva, all'ing. Tundo, al geometra responsabile del comparto Marco Ruggeri, e agli Uffici del Comune di Tricase.

Ma, soprattutto, un ringraziamento particolare ai Vigili del Fuoco, che appena insediati ci segnalarono il problema e in questi mesi ci hanno accompagnato nella progettazione e nell'esecuzione dei lavori.

Oggi è un bel giorno. Ci siamo!

SPORTELLO PERSONE MIGRANTI “NESSUNO È STRANIERO” A TRICASE

“Nessuno è straniero”. Un messaggio che deve essere ripetuto con forza e determinazione ma che non serve a niente se non si traduce in azioni concrete e mirate all’accoglienza e all’integrazione di ciascuna persona.

A partire da questa idea si è scelto di dare sistema con l’apertura di uno Sportello per persone migranti presso l’ex convento di Tricase in Piazza Cappuccini,15 (Ex Convento), oggi sede della Caritas diocesana.

Sarà attivo lunedì e mercoledì dalle 15.30 alle 17.30 e mercoledì dalle 10.00 alle 12.00.

L’Associazione Form.ami è il soggetto attuatore, l’idea progettuale è stata sviluppata insieme alla Caritas di Ugento-Santa Maria di Leuca, alla luce dei quattro verbi declinati da papa Francesco, accogliere, proteggere, promuovere e integrare-APRI- e con la collaborazione del  Consorzio Sale della Terra.

Le  attività previste saranno di supporto all’integrazione e promozione, cioè dall’orientamento legale, al supporto psicologico, dal sostegno all’abitare, al disbrigo di pratiche amministrative. Si punterà anche alla formazione dei migranti, in modo particolare alla conoscenza della lingua italiana al fine di facilitarne l’integrazione culturale, al valorizzare delle loro competenze ed accompagnarli verso il potenziamento delle abilità personali e nell’inserimento lavorativo in modo dignitoso e anche all’auto impresa. Lo sportello sarà di supporto anche alle Istituzioni Pubbliche nell’approccio con le persone migranti.

“Un servizio importante per un territorio dove sono presenti 2400 migranti, molto spesso invisibili, non perché non contribuiscono all’economia di questo territorio, anzi, ma sono molto spesso messi ai margini e non sempre vengono rispettati nei loro diritti, sono sempre più convinto che il nostro futuro dipenderà anche dalla loro integrazione per la costruzione di una società più belle ed inclusiva” precisa il direttore di Caritas Don Lucio Ciardo.

Il  progetto  “Nessuno è straniero” è stato realizzato grazie al “Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore (artt. 72 e 73 n. D. Lgs. N.117/2017) - Avviso Puglia Capitale Sociale 3.0”.

Per informazioni e contatti rivolgersi al numero cell. 3388371920 oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

fonte Regione PUGLIA

Dare avvio all’Osservatorio Regionale Rifiuti, strumento fondamentale di monitoraggio e modernizzazione delle politiche ambientali in tema di rifiuti. E' l'obiettivo della delibera di Giunta regionale approvata nell'ultima seduta su proposta dell’assessora all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio. 

“Ho fortemente voluto questo intervento, perché mettere in moto l’osservatorio ci consentirà di valutare in dettaglio i dati sulla gestione del ciclo dei rifiuti e aprire un tavolo di confronto permanente con le parti in causa: Confindustria, albo gestori ambientali, associazioni ambientaliste, forze dell’ordine”. Sono le parole di soddisfazione dell’assessora, che prosegue: “Produzione di meno rifiuti, miglioramento del sistema di gestione dei rifiuti urbani, attuazione dell’economia circolare, miglioramento della raccolta differenziata e utilizzo efficiente dell’impiantistica pubblica e privata. L’osservatorio sarà un impulso necessario per il raggiungimento di questi scopi. Sono certa che nasceranno risultati importanti dalla collaborazione di tutte le parti in causa”.

L’Osservatorio sarà incardinato presso l’Assessorato all’Ambiente e avrà il compito di raccogliere, esaminare e armonizzare i dati riguardanti la gestione dei rifiuti. Gli obiettivi dell’osservatorio saranno principalmente cinque: in primis la creazione di un sistema informatico di produzione, acquisizione e diffusione dati sulla gestione dei rifiuti, condiviso e integrato con vari comparti ambientali. Poi c’è la modernizzazione e lo snellimento del sistema di raccolta, scambio e utilizzazione dei dati necessari per l’attuazione della politica ambientale. In terzo luogo servirà a definire strategie comportamentali, informative ed educative per la riduzione dei rifiuti, per promuovere l’implementazione e l’uso di tecnologie e delle migliori pratiche per la raccolta differenziata, la prevenzione, la riduzione e il riutilizzo dei rifiuti. 
Infine svolgerà un ruolo fondamentale nel supportare la Regione nella promozione di politiche sull’economia circolare per le quali si rende necessaria la collaborazione di tutti i soggetti operanti sul territorio (sistema produttivo, associazioni di categoria, Università, sindacati, enti locali, Arpa, infrastrutture del sistema regionale e associazioni).

Oggi 21 e domani 22 marzo si terrà a Tricase (LE), presso il Palazzo Gallone, un evento internazionale intitolato Epidemiology Spring Seminar Tricase 2023 (ESST), organizzato dal Centro per le Malattie Neurodegenerative e l’Invecchiamento Cerebrale dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro presso l’Ospedale “G. Panico” di Tricase, in collaborazione con diverse università e centri di ricerca europei e americani. Il seminario sarà presieduto dal Professor Giancarlo Logroscino e dal Professor Tobias Kurth, delll'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Charité - Universitätsmedizin Berlin. Tra i relatori ci saranno esperti provenienti da diversi paesi, tra cui Regno Unito, Italia, Germania, Svizzera, Spagna e Stati Uniti.

Le sessioni di studio si concentreranno su alcuni dei temi più rilevanti nell'ambito della individuazione delle frequenze delle malattie neurodegenerative sia comuni che rare, sull’incidenza e prevalenza delle demenze, della malattia di Parkinson e della Sclerosi laterale amiotrofica e sulla la modellizzazione di tali dati con l'uso di modelli causali per testarne le implicazioni. In particolare, la prima sessione riguarderà i dati descrittivi e le metodologie utilizzate nella ricerca epidemiologica delle malattie neurodegenerative, mentre la seconda sessione indagherà la relazione tra i dati descrittivi e l'inferenza causale.

Queste metodologie sono alla base della formazione di dati ed evidenze che poi dovrebbero servire a chi fa le politiche della salute a costruire i giusti modelli di gestione nella sanità e nel welfare di queste malattie in enorme ascesa per l’aumento importante dell’aspettativa di vita.

L’evento rappresenta un'opportunità unica per gli esperti di neuroepidemiologia di incontrarsi, discutere e approfondire le loro conoscenze in un ambiente accademico di alto livello. Inoltre, il pomeriggio del 22 marzo si terrà un'iniziativa aperta a tutti i neurologi e alle figure professionali del territorio che hanno a che fare con la diagnosi e cura delle demenze, "Beyond-ESST".

Tra le relazioni, si sottolinea quella del Professor Rodolfo Savica della Mayo Clinic di Rochester, USA, uno fra i massimi esperti dei disordini del movimento e della Demenza di Lewy Body.

L'evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra diverse istituzioni accademiche e di ricerca europee ed americane, che hanno lavorato insieme per creare un evento di grande impatto scientifico e culturale.

GIOVEDI" 23 MARZO - ORE 20:30 - CINEMA MODERNO TRICASE Gaetano Cortese in "Supponiamo che Rino" - storie e canzoni di Rino Gaetano - UN VIAGGIO NELLA VITA DI RINO GAETANO ATTRAVERSO LE SUE CANZONI - Gaetano Cortese, cantautore sempre presente sulla scena salentina (ma non solo), già dalla seconda metà degli anni 90, il menestrello, affettuosamente definito dalla critica “il Bob Dylan del sud”.

Tre album all’attivo e uno in prossima uscita (RadiciMusic Records).

Dopo aver cantato e suonato per le piazze e i locali della Puglia per diversi anni, omaggia il cantautore, forse il più eclettico, amato e controverso della musica italiana, portando in scena in veste teatrale/musicale il “suo” SUPPONIAMO CHE RINO - sulla vita e le canzoni di Rino Gaetano, attraverso racconti, aneddoti da radio libere del tempo, ma soprattutto le sue canzoni.

A impreziosire ulteriormente lo spettacolo ci saranno sul palco Mino de Santis e Davide Sergi, con la voce narrante di Donato Chiarello e la testimonianza di Gino Greco (radio venere). Evento in collaborazione con RADIOVENERE e Andrea Rizzo di ARTEN.

Per info & prenotazioni: 3278621678 – 3462404143

Lunedi, 20 marzo 2023

Confindustria Lecce guarda al territorio e rilancia la propria azione a sostegno del tessuto produttivo locale.

In quest’ottica si colloca la forte azione del nuovo sportello per lo sviluppo delle imprese che opererà presso la sede del Gal Capo di Leuca di Tricase.

L'obiettivo di Confindustria Lecce a Tricase è quello di supportare l’imprenditoria locale nelle dinamiche di crescita economica e occupazionale

Mercoledì, 22 marzo alle ore 11,30 presso Palazzo Gallone un incontro di presentazione dello Sportello per lo sviluppo delle imprese.

Interverranno :

Nicola Delle Donne – Presidente reggente Confindustria Lecce

Antonio De Donno- Sindaco del Comune di Tricase

Alessandro Delli Noci- Assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia

Mario Vadrucci- Presidente camera di Commercio di Lecce

Antonio Ciriolo- Presidente Gal Capo di Leuca

Antonio Martella – Direttore Confindustria Lecce

I Sindaci e le imprese interessate

 

di Giovanni Carità

Capogruppo Consiliare “Tricase, che fare?”

Qualche mese fa scrissi su questo settimanale in merito alle linee programmatiche dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco De Donno, eletta qualche mese prima nell’autunno del 2020. Qualche mese fa era l’anno scorso. Qualche mese fa era il febbraio del 2021, oltre due anni fa.

Qualche mese fa è trascorso in fretta, come in fretta sono trascorsi gli anni, quasi tre, di questa amministrazione comunale. Tra circa due anni sarà il tempo di una nuova tornata elettorale, almeno secondo scadenza naturale. E molto prima della fine di questa amministrazione inizieranno i soliti movimenti sotto traccia per trovare il candidato sindaco “migliore”, magari deciso fuori Tricase, che di solito vince le elezioni, ma nulla porta di buono se non lo scorrere invano del tempo.

Qualche mese fa, venticinque per l’esattezza, scrissi che il Sindaco nel presentare le linee programmatiche in Consiglio Comunale (25/02/2021) aveva omesso di citare la “Tricase scomoda”, quella che è preferibile non vedere. In quell’occasione il sindaco si era limitato a presentare la narrazione di una visione che poi, col tempo, si è dimostrata essere la sua personale e non della maggioranza che lo aveva eletto. Anche perché appare effettivamente difficile scorgere l’esistenza di una maggioranza politica, coesa e soprattutto presente nella quotidianità.

In quel Consiglio Comunale e successivamente sulla stampa misi in evidenza, fummo in pochi a farlo, la totale assenza dalla discussione politica delle criticità presenti nella nostra città. Criticità che interessano le persone che ci vivono e non esclusivamente gli spazi della città.

È evidente che nella discussione politica cittadina, sempre più assente, c’è un limite enorme, datato negli anni, che potremmo definire “l’altrove che non vediamo” o che non vogliamo vedere. Tuttavia, per quanto noi ci sforziamo di non vedere, questo “altrove” ormai ci è entrato in casa e con esso, prima o poi, bisogna farci i conti.

L’altrove che non vediamo ha tanti volti. Ha il volto dello studente che terminati gli studi non ha altra possibilità se non andare via, quello dell’anziano relegato tra le mura di casa e sempre più solo, quello di chi è inciampato in nuove o vecchie tossicodipendenze e non trova soccorso per rialzarsi, quello degli immigrati e delle badanti ai bordi della piazza nei pomeriggi domenicali, quello dei giovani delle periferie, quello delle mamme che sognano un parco o una spiaggia sicura dove far giocare i bambini. Ha il volto degli abitanti di Depressa, Lucugnano, Tricase Porto, Marina Serra, località ai margini della vita pubblica e senza una prospettiva futura. L’altrove ha anche il volto delle vecchie case vuote a cui seguono nuove case svuotate dallo spopolamento. Ma l’altrove è pure nello sguardo rassegnato di chi vede gli altri paesi vivere nuove primavere, mentre la propria città annaspa in un tempo sospeso che sembra non terminare mai.

Noi questo “altrove” vogliamo approfondire, a cominciare dal pubblico incontro di martedì 21 marzo (ore 19:30) presso la Biblioteca Comunale della nostra città. Con l’augurio di una presenza ampia e partecipata, perché la primavera non venie mai da sola.

 

di Pasquale FERRARI

«Ma è del mestiere questa?».

La festa del Papà è una ricorrenza civile diffusa in alcune aree del mondo, celebrata in onore della figura del padre, della paternità e dell'influenza sociale dei padri. Il Padre è una figura essenziale nella crescita del Figlio, perché costituisce un punto di riferimento con cui il bambino si confronta e attraverso cui sviluppa la propria identità. Rappresenta un rifugio sicuro, una base su cui costruire le proprie esperienze relazionali. La figura paterna rappresenta simbolicamente la legge e l'autorità, dal latino "auctoritas", che nell'esperienza giuridica e politica romana è l’attività mediante la quale un determinato soggetto integrava gli effetti dell'attività di un altro, di per sé non sufficiente a produrli pienamente, e che deriva dalla radice del verbo augĕo, che significa appunto "far crescere".

Non è difficile, con tali premesse, pensare al ruolo della figura paterna nella Vita di un individuo, persino in una Società che abbiamo voluto sempre più fluida. Una società che, in coincidenza con la ricorrenza, registra l’exploit di una direttrice di asilo che, annullando tutte le attività correlate alla festa, afferma candidamente: “Ho accolto lamentele. La famiglia modello non esiste più!”.

Ma come?! E allora, cosa ci hanno raccontato finora? Si, è vero. È probabile che, come dice la nostra direttrice, la Famiglia – almeno quella intesa come trasposizione di quella del Mulino Bianco, che nell’immaginario collettivo ha da sempre rappresentato la quotidianità di una famiglia "all'italiana" – stia attraversando anni difficili. Avventurarsi ora alla ricerca delle cause di questa deriva significherebbe percorrere praterie indefinite. E non ne abbiamo né tempo, né spazio. E forse neanche voglia. D’altronde all’assenza di quello stereotipo ci stiamo abituando. E può darsi che lo siamo già, anche se – complice la moda di raccontare la propria vita come fossimo in un perenne Truman Show – c’è ancora più di qualcuno che ne spiattella sui social l’esistenza (vera o falsa che sia).

Si, d’accordo, potremmo anche fare a meno delle “organizzazioni”, delle “strutture”. E d’altronde, con la stessa facilità di comunicazione, apprendiamo sistematicamente di uno, dieci, centomila Papà (come altrettante Mamme), che ci insegnano come sia possibile riuscire a svezzare Figli – tante volte persino con risultati non meno importanti di quelli conseguiti nella comoda e calda alcova del prototipo ricordato – in completa “solitudine”. Intesa come assenza di ogni rapporto di presenza o vicinanza (affettiva) altrui. Ma “giustificare” la mancata celebrazione della figura paterna con l’assuefazione ad un nuovo concetto sociale di Famiglia (e, lo specifico per non generare fraintendimenti, non mi riferisco solamente alle unioni tra persone dello stesso sesso), significherebbe non riconoscerne la figura genitoriale – e l’importanza di tale rapporto – proprio in relazione a suo Figlio, confondendola con quella dell’uomo/padre rapportato al proprio partner. Celebriamo allora, imperterriti, e a dispetto delle “lamentele” accolte, un Papà sempre più implicato nel rapporto coi figli, in grado quanto la madre di occuparsene e stabilire una relazione d’attaccamento, ma che allo stesso tempo non si confonde con essa, che mantiene viva la specificità della sua figura e del suo ruolo. Ecco. Questo vorremmo dire alla nostra accondiscendente direttrice. È una ricorrenza civile.

 

 

 

 

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