NELLA CITTADINA NATALE DEL VENERABILE UN’ALTRA TAPPA DELL’ “ANELLO DEL BELLO” TRE GIORNI DI APPUNTAMENTI AD ALESSANO
La Fondazione di Partecipazione PCE “Terre del Capo di Leuca - De Finibus Terrae" comunica che nei giorni del 19, 20 e 22 Aprile ad Alessano, in occasione del XXX Anniversario del Dies Natalis del venerabile Don Tonino Bello, si svolgerà una delle tappe de “L’Anello del Bello”, unico cammino ad anello in Puglia e candidato all’Atlante dei Cammini di Puglia.
L'evento è realizzato nell’ambito del Progetto "In memoria del Bello", con il contributo della Regione Puglia - Teatro Pubblico Pugliese e con il patrocinio del Comune di Alessano, della Diocesi Ugento - S. Maria di Leuca e della Fondazione “Don Tonino Bello”. Il programma delle iniziative per ricordare la figura del Vescovo di Molfetta, prevede per Mercoledì 19 Aprile dalle ore 10.00 alle ore 19.00, presso la Chiesa Collegiata “SS.mo Salvatore”, si svolgerà “SIT IN - Raccontaci il tuo Bello: raccolta di testimonianze su don Tonino”.
Giovedì 20 aprile, alle ore 11.00, al Cimitero di Alessano, nei pressi della Tomba del Venerabile, si svolgerà la Celebrazione del XXX anniversario del Dies Natalis di don Tonino Bello con gli studenti delle Scuole Medie di Alessano e degli Istituti Scolastici “Salvemini” e “Don Tonino Bello” di Alessano con le riflessioni di S.E. Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento, e Giancarlo Piccinni, Presidente della Fondazione “Don Tonino Bello”.
Al termine della manifestazione verrà consegnato il PanBello, esperienza sensoriale per scoprire il “gusto” che per don Tonino aveva la sua terra “povera e umile”. Sabato 22 aprile alle ore 17.30, presso la Chiesa Collegiata “SS.mo Salvatore”, sarà possibile partecipare alla “Riflessione su “Don Tonino, Santo dei nostri giorni”, a cura di Don Gionatan De Marco. Presentazione dell’Anello del Bello e consegna del “Sigilllum” alla Comunità di Alessano.
Al termine alle ore 18.30, nello stesso luogo sacro si svolgerà la Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca, e l’ inaugurazione della Pietra Miliare da parte di Osvaldo Stendardo, Sindaco di Alessano.
Dal 16 al 23 Aprile, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 19.00, presso Palazzo Legari, in Via Alessio Comneno,46 sarà possibile ammirare la Mostra “Il Potere dei Segni”.
“L’Anello del Bello” è un cammino giubilare con un percorso culturale e spirituale sul pensiero e la spiritualità di don Tonino Bello, che geograficamente forma un anello che parte e torna a De Finibus Terrae e che attraversa il territorio del Capo di Leuca toccando i luoghi che hanno formato la personalità e la spiritualità di don Tonino Bello. L’iniziativa ha preso avvio a Salve lo scorso 26 febbraio e dopo Ugento e Barbarano del Capo, frazione di Morciano di Leuca, Collepasso, Tricase, e S. Maria di Leuca - De Finibus Terrae, raggiunge Alessano.
Diversi i luoghi che nella sua città natale ricordano il Vescovo di Molfetta: la casa dove è nato, di fronte alla splendida Chiesa della Collegiata “SS.mo Salvatore”, fino al ‘800 sede vescovile, che lo ha visto fanciullo e poi celebrare la sua prima Santa Messa, anche il Convento dei Cappuccini, dove pregava davanti all’originale altare in legno di pregevole fattura, e infine la sua tomba, dove la mattina del 20 aprile pregò Papa Francesco, prima di ricordarlo a venticinque anni della sua scomparsa, davanti a decine di migliaia di fedeli giunte ad Alessano da tutta la Puglia
fonte Regione PUGLIA
Sanità: la Giunta ha approvato oggi (17 aprile 2023) le misure per il contenimento per la spesa per l’assistenza farmaceutica convenzionata, per il contenimento della spesa per i dispositivi medici e per l’acquisto diretto di farmaci e dei gas medicali, con la determinazione della spesa per singola azienda sanitaria.
“Si tratta- spiega l’assessore alla Sanità, Rocco Palese, di provvedimenti indispensabili e da attuare con urgenza ed in maniera tassativa per poter ridurre nel 2023 tre consistenti aggregati di spesa. Auspichiamo tuttavia che per quanto di sua competenza il Governo Nazionale provveda ad integrare il fondo sanitario nazionale così come chiesto da tutte le Regioni, per coprire le maggiori spese sostenute dalle Regioni e rimborsare così le spese sostenute per il covid e prevedendo finanziamenti specifici per l’ incremento dei costi energetici, dei contratti di lavoro e dell’inflazione”.
Le misure di contenimento sono state sottoposte alla valutazione del Tavolo interministeriale congiunto per la verifica degli adempimenti LEA e del Piano Operativo e risultano tutte approvate da parte dei Ministeri affiancati oltre che dall’AIFA con emissione di parere positivo.
- Per la spesa farmaceutica convenzionata i dati provvisori per l’anno 2022 evidenziano il mancato rispetto del relativo Tetto stabilito a livello regionale, con uno sforamento pari a circa 7,3 milioni di euro.
I dati di spesa evidenziano che lo sforamento del tetto di spesa convenzionata regionale registrato per l’anno 2022 è sostanzialmente riconducibile al mancato rispetto dei tetti di spesa aziendali da parte delle ASL di TA (+ 6,3 milioni rispetto al tetto), BT (+ 2 milioni rispetto al tetto) e LE (+ 1,3 milioni rispetto al tetto) presso le quali aziende, pertanto, si rende particolarmente urgente l’attivazione di azione correttive da parte dei rispettivi Direttori Generali.
La giunta ha quindi stabilito per l’anno 2023 gli obiettivi di budget per singola ASL finalizzati a determinare, oltre al rispetto del tetto di spesa assegnato alla singola Azienda SSR, anche una riduzione ulteriore di spesa, complessivamente pari a 47,5 milioni di euro su scala regionale sotto il tetto, ripartita sulla base della popolazione delle singole ASL.
La Giunta ha dato mandato ai Direttori Generali delle Aziende pubbliche del SSR di porre in essere le azioni per il potenziamento delle attività di controllo nei confronti dei medici prescrittori che non rispettino le linee guida regionali ed aziendali in materia di appropriatezza prescrittiva di farmaci, determinando un utilizzo inappropriato delle risorse pubbliche ed il superamento dei tetti di spesa previsti dalla normativa vigente, con particolare riferimento alle categorie terapeutiche oggetto dei provvedimenti regionali di contenimento sulla spesa farmaceutica.
Nell’ambito delle azioni di monitoraggio sulla spesa farmaceutica “(…) qualora dal rapporto dovessero risultare attività prescrittive non coerenti con le disposizioni di contenimento della spesa, il Responsabile adotta, di concerto con il Direttore sanitario, i provvedimenti di contenimento ritenuti necessari, compresa la segnalazione agli organismi disciplinari qualora i motivi delle prescrizioni in difformità siano riferiti alla mancata osservanza delle disposizioni legislative e amministrative (…)”.
La Giunta ha disposto che le relazioni bimestrali da inviare alla Regione previste dalla legge dovranno essere sottoscritte anche dal Direttore Amministrativo, dal Direttore Sanitario, dai Direttori dei Distretti Socio Sanitari, oltre che dal Direttore dell’Area Controllo di Gestione della stessa Azienda, e dovranno dare evidenza delle azioni di contenimento della spesa farmaceutica poste in essere a livello aziendale nel periodo di osservazione
La Giunta conferma che “L’inadempienza dell’Azienda sanitaria e ospedaliera al mantenimento dei tetti annuali della spesa farmaceutica e dei gas medicali, comporta la decadenza per dettato di legge del Direttore generale”.
- Per i dispositivi medici la Giunta ha confermato tutte le azioni di contenimento per la spesa.
La Giunta ha attribuito quindi i tetti di spesa per l’acquisto di dispositivi medici ùalle Aziende pubbliche del SSR finalizzati al rispetto del tetto di spesa del 4,4% sul fondo sanitario regionale.
La Giunta ha stabilito, come obiettivo minimo per i Direttori Generali delle Aziende pubbliche del SSR la riconduzione graduale, nel corso del triennio, dei valori di spesa per l’acquisto dei dispositivi medici ai valori soglia stabiliti dalla normativa statale, da declinare nella riduzione annua di almeno un terzo dello scostamento rilevato nell’anno precedente.
Visto che, nell’ambito della proposta di Piano Operativo 2023/2025, in corso di formalizzazione ai Ministeri affiancanti, sono ricomprese anche misure finalizzate alla riduzione della spesa per l’acquisto dei dispositivi medici, la Giunta ha stabilito che il mantenimento della spesa per l’acquisto di dispositivi medici sia entro i limiti dei Tetti assegnati anche per gli anni 2024 e 2025.
La Giunta ha disposto inoltre che, per ridurre la spesa per Dispositivi Medici, le Direzioni strategiche delle aziende sanitarie e ospedaliere provvedano:
a) entro 15 giorni, all’assegnazione di obiettivi di budget sfidanti, finalizzati alla riduzione della spesa sui Dispositivi Medici, nei confronti dei Direttori delle U.O. mediche aziendali; tanto a valere sia sugli obiettivi di performance che sugli obiettivi di incarico che concorrono alla valutazione dei direttori di struttura semplice e complessa delle Unità Operative mediche per la conferma/revoca dell’incarico.
b) entro 15 giorni, dalla all’adozione di specifiche procedure e direttive aziendali finalizzate all’attuazione di politiche di utilizzo prioritario dei dispositivi caratterizzati da miglior rapporto costo-beneficio, con particolare riferimento ai dispositivi medici oggetto dei provvedimenti di Giunta Regionale richiamati in narrativa ai fini della razionalizzazione della spesa.
c) entro 15 giorni, all’adozione di specifiche procedure e direttive aziendali finalizzate alla calendarizzazione ed all’attuazione periodica di audit nei confronti medici prescrittori, con particolare riferimento alle branche specialistiche maggiormente interessate nell’utilizzo di dispositivi medici ad elevato impatto di spesa, oggetto dei provvedimenti di Giunta Regionale richiamati in narrativa, al fine di ricondurre l’andamento prescrittivo al rispetto dell’appropriatezza d’uso degli stessi.
d) entro 15 giorni, a porre in essere, tramite le Aree provveditorato aziendali, attività di verifica urgenti sui prezzi di acquisto aziendali dei dispositivi medici, con particolare riferimento alle categorie a maggiore impatto di spesa per le quali non risultino disponibili convenzioni quadro del Soggetto Aggregatore/Consip, ovvero riferite a vecchi contratti aziendali, nei confronti delle quali attivare in tempi brevi le procedure di appalto aziendali e, nelle more delle stesse, la rinegoziazione dei prezzi dei contratti in essere.
Inoltre, la Giunta ha dato mandato al Consiglio di Amministrazione ed al Direttore Generale di InnovaPuglia S.p.A. di: stabilire una fattiva collaborazione con altri Soggetti Aggregatori regionali al fine di aderire alle procedure di gara d’appalto centralizzate sui dispositivi medici avviate dagli stessi qualora precedenti a quanto previsto dalla pianificazione di InnovaPuglia S.p.A. e di garantire il rispetto dei termini per le gare di appalto sui dispositivi medici, e programmare, con congruo anticipo, la re–indizione delle gare per tali categorie merceologiche che risultano in prossimità di scadenza/esaurimento.
Con particolare riferimento alla procedura di gara centralizzata regionale indetta da InnovaPuglia S.p.A. relativamente alla fornitura di “protesi ortopediche e dispositivi specialistici traumatologia, materiale accessorio e correlati servizi” e recentemente annullata dal TAR Puglia, la Giunta ha chiesto di provvedere con urgenza, alla re–indizione e al rapido espletamento della stessa, al fine di usufruire in tempi brevi dei vantaggi economici rivenienti dai prezzi di aggiudicazione di gara e addivenire ai risparmi attesi.
- Anche per l’acquisto diretto di farmaci e gas medicali la Giunta ha confermato tutte le azioni di contenimento per la spesa farmaceutica emanate dalla regione
La Giunta ha quindi stabilito per l’anno 2023 i tetti di spesa farmaceutica per acquisto diretto di farmaci e gas medicali per singola Azienda.
La Giunta ha disposto che le Direzioni generali intensifichino le azioni di verifica e controllo della appropriatezza prescrittiva dei medici specialisti prescrittori, nonché del rispetto da parte degli stessi delle linee guida finalizzate ad un utilizzo appropriato delle risorse pubbliche, e tenendo in debita considerazione gli aggiornamenti sui prezzi dei farmaci intervenuti a fronte delle gare centralizzate di appalto espletate dal Soggetto Aggregatore InnovaPuglia.
Nei casi in cui non risultino disponibili convenzioni quadro da parte del Soggetto aggregatore, resta l’obbligo, da parte delle Aziende pubbliche del SSR, di provvedere all’espletamento di procedure di appalto ponte.
La Giunta ha disposto anche che le Direzioni generali definiscano idonee procedure interne finalizzate alla verifica e rimozione di tutte le situazioni di conflitto di interesse, anche potenziale, che possano influenzare il comportamento prescrittivo dei medici specialisti.
E’ stato deliberato che, per ridurre la spesa farmaceutica per acquisti diretti di farmaci e gas medicali le Direzioni strategiche delle aziende del SSR, provvedano:
a) entro 15 giorni, all’assegnazione di obiettivi sfidanti finalizzati alla riduzione della spesa farmaceutica nei confronti dei Direttori delle U.O. mediche aziendali, mediante la prescrizione prioritaria, compatibilmente con le esigenze cliniche dei pazienti, delle scelte terapeutiche caratterizzate da miglior rapporto costo-efficacia, con particolare riferimento alle categorie farmaceutiche oggetto dei provvedimenti regionali e ai farmaci a brevetto scaduto, sia di natura sintetica che biotecnologica; tanto a valere sia sugli obiettivi di performance che sugli obiettivi di incarico che concorrono alla valutazione dei direttori di struttura semplice e complessa delle Unità Operative mediche per la conferma/revoca dell’incarico.
b) entro 15 giorni, all’adozione di specifiche procedure e direttive aziendali e inter-aziendali (per i casi di prescrizioni indotte), finalizzate alla verifica e valutazione periodica dell’appropriatezza delle prescrizioni farmaceutiche a maggior costo;
c) entro 15 giorni, all’adozione di specifiche procedure e direttive aziendali finalizzate all’attuazione di politiche di utilizzo prioritario dei farmaci a brevetto scaduto (sia di natura sintetica che biotecnologica/biosimilare), con particolare riferimento ai farmaci aggiudicati nell’ambito delle procedure centralizzate di appalto regionali per gli utilizzi nei canali degli acquisti diretti, ovvero ai farmaci con prezzo allineato al prezzo di riferimento della Lista di Trasparenza AIFA per gli utilizzi nel canale della convenzionata;
d) entro 15 giorni, all’adozione di specifiche procedure e direttive aziendali finalizzate alla calendarizzazione ed all’attuazione periodica di audit nei confronti medici prescrittori, con particolare riferimento alle branche specialistiche maggiormente interessate nella prescrizione dei farmaci ad elevato impatto di spesa per acquisti diretti, al fine di ricondurre l’andamento prescrittivo al rispetto dell’appropriatezza e delle limitazioni di utilizzo in regime SSN stabilite dall’AIFA.
E’ stato stabilito che il costo per acquisto diretto di farmaci e/o gas medicali sostenuto dalle ASL e derivante da prescrizioni indotte da medici specialisti operanti presso altre aziende pubbliche del SSR, se a seguito delle verifiche inter-aziendali risulti riferibile a prescrizioni inappropriate, dovrà essere imputato all’azienda di riferimento del medico prescrittore e, a tal fine, sarà detratto in sede di rendicontazione da parte della ASL.
E’ stato anche stabilito che il mantenimento della spesa farmaceutica per gli acquisti diretti di farmaci e gas medicali rimanga entro i limiti dei Tetti assegnati anche per gli anni 2024 e 2025. Il tetto di spesa farmaceutica per gli acquisti diretti a decorrere dal 2024 è fissato al 8,30% del FSN.
Antonio Scarascia - Una vita nel calcio, una vita per il Tricase calcio...
La sua vita nel Tricase calcio comincia da bambino negli anni 60, dove gioca nelle giovanili come portiere (nella Tricasina).
Oggi è ancora con noi- per lui sono una cinquantina d'anni, forse qualcosa in più…
Premiato dal Presidente Michele Dell’Abate
di Giuseppe R. PANICO
Quando, subito dopo l’Unità d’Italia, Massimo d’Azeglio pronunciò la famosa frase “l’Italia è fatta, ora bisogna fare gli Italiani”, sicuramente non pensava che sarebbe stato così difficile rendere l’Italia meno differenziata.
Ancora oggi, dopo oltre 170 anni, fra Nord e Sud permangono infatti molte differenze, anche se non più quelle di popolazioni così povere ed analfabete, con una lingua italiana quasi sconosciuta e troppo genuflesse ai potenti del tempo.
Il vantaggio del Nord fu anche quello di aver vissuto, molto prima del Sud, l’influenza culturale della Rivoluzione francese e napoleonica e l’evoluzione agricola e poi industriale.
Come anche, grazie ai più intensi rapporti culturali ed economici col Nord Europa, quella diversa impronta etico- religiosa che privilegia merito, responsabilità individuale, lavoro di gruppo, cultura d’ impresa, propensione al rischio, assenza di “santi protettori” e identità di popolo, di nazione o di patria.
Fattori attrattivi di tanti migranti meridionali (a milioni anche verso gli U.S.A, sviluppatosi grazie anche ai già menzionati valori), privi o privati di terra da coltivare. Problema che perdura con tanti nostri universitari che, laureatosi al Nord, ben si guardano dal tornare verso un Sud che in gran parte galleggia, grazie ai salvagenti di Stato, gonfiati dalle rimesse fiscali delle regioni settentrionali. Si è celebrata, in data 11 aprile, la Giornata Nazionale del Mare, un evento che evidenzia anche come il Sud arretrato sia composto principalmente dalle due isole maggiori e dalla parte più peninsulare d’Italia.
Il mare, dunque, come impervio fossato naturale e motivo di sottosviluppo o come grande risorsa ambientale ed economica che il Sud non ha saputo (e non sa tuttora) utilizzare? Il mare quale impedimento alla diffusione di una propria identità economica e culturale (come è stato per molti secoli con presenza, fino all’unità d’Italia, della lingua italiana in tutto il Mediterraneo) o ponte per altre genti e culture per approdare, oggi in massa, su un territorio che troppo debole nella sua identità e capacità di integrare, non sa evitare degradi sociali e impatti culturali.
Un mare oggi anche arena di scontro fra eccessivi ambientalismi e pressanti necessità di nuove economie e lavoro, soprattutto in campo energetico e turistico, e sempre meno “Nostrum”, vista la sua crescente “territorializzazione” con “motu proprio” e difesa con le armi da parte di altri paesi vicini.
Se in ogni nostra sede istituzionale, scuola e comune costiero facesse almeno eco la nota frase di James Donald Little, (studioso e militare USA) “il cammino dell’uomo attraverso la storia è disseminato di fallimenti di nazioni che, raggiunto il benessere, hanno dimenticato la dipendenza dal mare”, forse anche il nostro Sud, sarebbe ben più sviluppato, almeno nella sua “blue economy”.
A maggior ragione Tricase, che privatosi di un’espansione urbanistica verso la costa, di un PUG adeguato e di un efficace Piano Coste, continua anche a privarsi di un più avanzato assetto e decoro urbano, grazie pure ad un asfalto, così… “deperibile”. Senza programmi di crescita e un credibile sviluppo, il nostro capitale umano (popolazione) va così invecchiando, come anche diradandosi, per carenza di fiocchi rosa e celesti ed emigrazione giovanile. Ne risente fortemente anche il valore del capitale sociale (cittadinanza attiva) già di ben modesto livello.
Ce lo dice in un suo libro (I sette peccati capitali dell’economia italiana) anche il recente nostro illustre ospite, Carlo Cottarelli, riportando i risultati di uno studio universitario. Uno valore medio di 0,71 per le regioni del Nord contro un povero 0,30 delle regioni del Sud. Forse D’Azeglio, a saperlo, si rivolterebbe nella tomba di fronte a tali dati e a tanta inerzia. Non ancora una SS 275 allargata, né una FSE potenziata, né una mano di pittura sulla stazione, né meno impervie discese a mare, né più parcheggi per auto in città e sulla costa e per barche in mare e sugli scali.
Almeno per non desertificarci e lasciare il tutto in mano a pochi o alle tante genti africane e mediorientali in sofferto arrivo a migliaia via mare. I governi dittatoriali di provenienza le facilitano, Malta non le soccorre, gran parte d’Europa decisamente le rifiuta e noi non sappiamo (o vogliamo) filtrarle e rimpatriarle. Ricompare così il timore della “sostituzione etnica” e/o di una “Eurabia”, già paventate in passato, insieme ad altri, dalla grande giornalista Oriana Fallaci.
O, ancora, alla criminalità che, con tante auto a fuoco, segnala la sua avanzante presenza. “Non abbiamo ben fatto l’Italia e, da italiani continuiamo a far male a noi stessi”, direbbe forse oggi D’Azeglio. Anche su un territorio bagnato dal mare e dalle lacrime di chi, tuttora, è spinto a lasciarlo.
di Alessandro DISTANTE
Costretti a vivere sotto sorveglianza: gli autovelox sulle strade per limitare la velocità, le videocamere nelle zone del centro storico per impedire l’accesso del traffico automobilistico; le telecamere agli ingressi delle banche e dei grandi negozi per la sicurezza anche degli avventori.
Ed ora anche le video trappole disseminate nella campagne.
Sembra assurdo; eppure si sono rese necessarie per filmare e sorprendere non incontri più o meno clandestini al riparo da sguardi indiscreti ma chi –completamente privo di senso civico- abbandona rifiuti nelle campagne.
Le video trappole sono senz’altro utili non solo per combattere l’abbandono selvaggio dei rifiuti, ma anche per “scoraggiare” un fenomeno oramai risalente negli anni: i furti nella campagne.
Come se non bastasse la xylella e ogni altra avversità naturale, i piccoli proprietari combattono con agenti umani: i ladri non finiscono di praticare la loro attività andando, addirittura, ad estirpare alberi da frutto oppure i nuovi virgulti di olivo appena piantati.
Sorvegliati e spiati quindi dappertutto; una vera e pesante perdita della libertà e della privacy in un mondo nel quale proprio la libertà sembra essere il valore assoluto e supremo e la privacy il bene giuridico da tutelare al di sopra di ogni altro bene.
Sorvegliati speciali anche in campagna, all’aria aperta e l’assurdo è che questo prezzo altissimo lo dobbiamo pagare per colpa di alcuni irresponsabili incivili che “preferiscono” abbandonare i rifiuti, specialmente quelli ingombranti, sui relitti stradali.
Per altro verso, l’intera comunità finisce per caricarsi non solo il costo dello smaltimento e della bonifica, ma anche quello degli impianti di videosorveglianza. Per non dire di quando invece i costi finiscono per gravare su incolpevoli proprietari se l’abbandono viene effettuato all’interno delle proprietà private.
E’ mai possibile andare avanti così? Dove è il senso civico o, per dirla tutta, l’educazione e il rispetto degli altri e dell’ambiente? Quando riusciremo a vivere nella vera libertà, quella di chi non ha bisogno di essere “spiato” e, spontaneamente, si comporta secondo le giuste regole del “vivere civile”?
Venerdì, 14 aprile 2023
Il GAL Capo di Leuca ed il Parco “Costa Otranto S. M. di Leuca e Bosco di Tricase”, con il For.Agri e S.M.I.L.E Puglia, presenteranno un corso di formazione in agricoltura naturale e rigenerativa per preparare tecnici operatori di aziende agricole locali.
All’incontro in programma oggi pomeriggio, dalle 18, presso la Sala convegni di Palazzo Gallone e moderato da Giuseppe Cerfeda, parteciperà Sebastiano Leo, assessore regionale alla Formazione e al Lavoro.
L’idea è nata durante i lunghi lockdown dell’era covid, attraverso l’organizzazione di 5 seminari online in cui sono state affrontate tematiche inerenti l’agricoltura naturale e rigenerativa.
Si tratta di un’occasione importante per valorizzare al meglio ciò che di buono può offrire la nostra terra.
L’obiettivo è di creare un mercato ed uno sviluppo futuro che sembra sempre più complicato, per via di cambiamenti climatici ai quali bisogna adattarsi con intelligenza e scelte consapevoli.
Nuove generazioni di contadini tornano alla terra con una visione differente del passato e possono trovare in questo corso stimoli e nuove competenze per pratiche, processi e prodotti meritevoli di riempire un paniere concreto e simbolico di un Salento che vuole mettere la marcia in più verso una nuova idea di agricoltura.
I maggiori esperti nazionali del settore faranno parte di questa idea di sviluppo locale sostenibile: Massimo Zaccardelli del CREA di Pontecagnano; Davide Pacifico del CNR di Palermo; Angelo Giordano, Agronomo Serit Seeds; Matteo Mancini ed Elisa De Carli del Deafal ONG; Vitale Nuzzo dell’Università della Basilicata; Salvatore Ceccarelli dell’Università di Perugia e Biodiversity International; Eugenio Cazzato e Vincenzo Fucilli dell’Università Bari; Francesco Minonne, biologo del Parco Otranto Santa Maria di Leuca.
Il corso si svolgerà da settembre con un preludio e laboratorio estivo del Prof. Ceccarelli, che insegnerà come auto prodursi in maniera autonoma il seme.
Questo è un punto di partenza e non la fine di un percorso arriveremo ad un paniere di prodotti ed aziende garanzia di sostenibilità e naturalezza.
CONCERTO DELLA FANFARA DEI CARABINIERI DI ROMA A S.MARIA DI LEUCA PER CELEBRARE INIZIO DEI LAVORI E BENEDIZIONE DELLA VOX PACIS DEI GIARDINI DI LEUCA DE FINIBUS TERRAE
La Basilica - Santuario S. Maria de Finibus Terrae comunica che Domenica 16 Aprile prossima alle ore 11.30 sul Sagrato del Santuario di S. Maria di Leuca , organizzato dal PCE “Terre del Capo di Leuca - De Finibus Terrae", si svolgerà il Concerto della Fanfara dei Carabinieri di Roma, una Musical Experience ideata per celebrare l’inizio dei lavori e la benedizione della VOX PACIS dei Giardini di Leuca de Finibus Terrae alla presenza di S.E. Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento - S. Maria di Leuca. L'evento è realizzato in collaborazione con Lampus – “Jazz a Gogo” e con il patrocinio del Comune di Castrignano del Capo, della Diocesi Ugento - S. Maria di Leuca e di International Jazz Day.
Il Progetto “I Giardini di Leuca” è finanziato tramite Avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggio rurale da finanziare nell’ambito del PNRR (M1.C3 – Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale” – Investimento 2.2 approvato con A.D. n. 40 del 8 aprile 2022,finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU e gestito dal Ministero della Cultura: soggetto attuatore Regione Puglia.
L’esibizione della Fanfara, per la prima volta a Leuca, conclude una serie di iniziative organizzate dal PCE “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae" e i Cammini di Leuca in onore della Madonna di Leuca e in memoria del trentennale della morte di Don Tonino Bello. Il PCE “Terre del Capo di Leuca - De Finibus Terrae", in collaborazione con l’Associazione Culturale Lampus, impegnata nel Capo di Leuca nella divulgazione del Jazz, vuole celebrare l’International Jazz Day UNESCO del prossimo 30 aprile. L'UNESCO ha riconosciuto questo genere musicale «Uno strumento di sviluppo e crescita del dialogo interculturale volto alla tolleranza e alla comprensione reciproca».
E’ particolarmente significativo rilanciare questo messaggio di pace proprio da questo luogo, meta di pellegrinaggio di migliaia di fedeli di ogni nazionalità devoti alla “Madonna di frontiera” che spalanca le braccia verso Oriente per infrangerne ogni barriera! Il programma del concerto prevede l’esecuzione dei seguenti brani:
1) SINFONIA – Marcia Sinfonica di Artemisio Luciani - 2) TANNAHUSER – Gran Marcia di Richard Wagner – 3) CAVALLERIA LEGGERA di Franz Von Suppè - 4) BLUES di George Gershwin – Arrangiamento per banda di Michele Mangani – 5) AIDA – Gran Finale Atto II di Giuseppe Verdi – 6) A TRIBUTE TO NINO ROTA - Arrangiamenti per Banda di Lorenzo Bocci – 7) AMERICAN GRAPHITI di Naohiro Iwai – 8) SUMMERTIME di George Gershwin - Arrangiamento per Banda di Giancarlo Gazzani – 9) LA FEDELISSIMA – Marcia d’ordinanza dell’Arma dei Carabinieri di Luigi Cirenei – 10) IL CANTO DEGLI ITALIANI (Fratelli d'Italia - Inno di Mameli)di Michele Novaro.
La Storia della Fanfara dei Carabinieri di Roma affonda le sue radici nel lontano 1820, a Torino, quando per la prima volta, il Corpo dei Carabinieri Reali comprese nel suo organico un nucleo di Trombettieri.Nel 1885, in seguito al trasferimento della Scuola Allievi Carabinieri di Torino a Roma, la Fanfara divenne, con aumento dell’organico,l'attuale Banda dell'Arma dei Carabinieri.
La necessità di sopperire alle varie esigenze musicali da espletare a Roma e in tutto il centro Italia, nonché le varie attività addestrative che una scuola militare comporta, condusse parallelamente all'istituzione della Fanfara Carabinieri di Roma. Il complesso musicale è attivo sia per i servizi di rappresentanza istituzionali, che per un'intensa attività concertistica e discografica che l'hanno vista presente in molte località italiane e all’estero.
Il repertorio della Fanfara spazia da quello celebrativo, a quello lirico sinfonico, con particolare predilezione per la letteratura nata appositamente per la banda. Attualmente la Fanfara è composta da 45 militari musicisti in servizio permanente provenienti dai conservatori di musica italiani.
Il Maestro Danilo Di Silvestro, Direttore del complesso musicale dall'agosto del 1997, nasce a Pescara nel 1969 e inizia la sua formazione musicale all'età di 9 anni dapprima con lo studio del pianoforte, poi il sax e, nel 1992, si diploma con il massimo dei voti in trombone al Conservatorio Luisa D'Annunzio di Pescara. Nel 2000 ha conseguito il diploma di perfezionamento in direzione di banda presso l'Accademia Musicale Pescarese.
Nell'anno 2008 si laurea in Scienze dell’Amministrazione presso l'ateneo di Siena e il 2 giugno del 2010 viene nominato Cavaliere della Repubblica dall’allora Presidente Giorgio Napolitano. Il 5 ottobre 2012 consegue il diploma di strumentazione per banda presso il Conservatorio di Musica di Frosinone.
Giovedì, 13 aprile 2023
Dopo la breve pausa Pasquale, torna il Volantino – settimanale cittadino di Tricase
Sabato, 15 aprile in distribuzione
fonte Provincia di Lecce
Progetto CIS “Otranto–Santa Maria di Leuca”. La Provincia chiama a raccolta le associazioni del territorio: il 13 aprile dibattito pubblico a Palazzo dei Celestini
Con un dibattito pubblico aperto a tutti i soggetti interessati, prosegue l’attività di informazione, partecipazione e confronto con il territorio avviata dalla Provincia di Lecce sul progetto “Realizzazione di un sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa Otranto-Santa Maria di Leuca”, finanziato nell’ambito del Cis-Contratto Istituzionale di sviluppo “Brindisi-Lecce-Costa Adriatica”.
Il presidente della Provincia Stefano Minerva ha invitato i rappresentanti delle associazioni del territorio e della Camera di Commercio di Lecce all’incontro pubblico che si terrà giovedì 13 aprile, alle 10.30, nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini. La partecipazione è aperta a tutti i soggetti interessati.
Interverranno ad illustrare la proposta progettuale e le successive fasi attuative Ippazio Morciano, consigliere provinciale delegato alle Politiche di valorizzazione del litorale adriatico e Pianificazione della viabilità, Roberto Serra, dirigente Governance Strategica e del PNRR, Pianificazione territoriale e Luigi Tundo, dirigente Servizio Viabilità.
La Provincia di Lecce ha ottenuto dal Fondo Sviluppo e Coesione un finanziamento complessivo di 22 milioni di euro per realizzare una serie di interventi volti a mettere in sicurezza la litoranea Otranto – Santa Maria di Leuca, rendendola fruibile anche sulle due ruote e a piedi. La proposta progettuale, inoltre, punta a valorizzare un turismo più lento, attento ai luoghi e ad incentivare la mobilità sostenibile.
Il 22 marzo scorso si è svolto un primo incontro di approfondimento e condivisione del progetto con i sindaci degli undici Comuni interessati (Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano, Tricase) e i rappresentanti dell’Ente Parco regionale Parco Otranto-Santa Maria di Leuca.
di Pino GRECO
Tricase, altri due sporcaccioni beccati dalle foto-trappole mentre abbandonano rifiuti per strada.
Proseguono i controlli sul territorio comunale disposti dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio De Donno per individuare quei " furbetti" che continuano a lasciare rifiuti in modo indiscriminato, alimentando la formazione di piccole discariche.
L'attività effettuata dalla Polizia Locale, ha permesso di "pizzicare" due sporcaccioni alle spalle del "nuovo" cimitero di Tricase.
Ora i due soggetti dovranno pagare sanzioni di importo vario per il mancato rispetto della legge.
Insomma, la politica del Comune è di zero tolleranza nei confronti di questi atti di inciviltà
fonte Regione PUGLIA
La Regione Puglia celebra il mare, una delle risorse più preziose del nostro territorio la cui costa si estende per circa 940 km. A partire dall’11 aprile “Giornata del mare e della cultura marinara”, ricorrenza italiana nata nel 2017, nel corso dei prossimi mesi si svolgeranno numerose manifestazioni rivolte alle più disparate platee per la valorizzazione, la conoscenza e la tutela del mare.
“Il mare è una risorsa infinita - ha detto il presidente Michele Emiliano – che in Italia celebriamo l’11 aprile con la Giornata del mare e della cultura marinara, in Europa si celebra il 20 maggio con la Giornata europea del mare e a livello mondiale si festeggia l’8 giugno con la Giornata mondiale degli oceani voluta dalle Nazioni Unite. Per noi pugliesi il mare non è solo una risorsa ambientale, economica e turistica da tutelare e valorizzare ma è anche il cardine della nostra cultura di marinai e di paese che accoglie, nel nome dell’integrazione e dell’arricchimento. Ai nostri ragazzi dobbiamo insegnare quale grande patrimonio esso sia, punto di partenza per uno sviluppo sostenibile e una migliore qualità della vita.”
Sposando gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”, la Regione Puglia rafforzerà la collaborazione con le autorità militari preposte, con i Comuni costieri e i centri di ricerca scientifica per una gestione della risorsa mare capace di prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino derivante anche da attività esercitate sulla terraferma e di proteggere l’ecosistema marino e costiero, al fine di non comprometterne la biodiversità. In questa direzione andranno anche azioni volte alla regolamentazione della filiera del settore della pesca marittima e dell'acquacoltura e del settore del diporto nautico, con il potenziamento dell'attività di vigilanza, controllo e sicurezza lungo le coste.
E proprio perché il mare è una risorsa a 360 gradi, insieme ai principali stakeholder legati a esso (Marina Militare, Corpo delle Capitanerie di Porto e Guardia costiera, Guardia di Finanza, Ufficio Scolastico regionale, scuole, enti locali costieri, Arpa, operatori della Blue economy, tra gli altri), nei prossimi mesi saranno calendarizzati svariati eventi che si terranno in numerose località costiere pugliesi, focalizzando i contenuti sulle tematiche di Cultura e Formazione, Accoglienza, Economia, Sicurezza.
Si parte martedì 11 aprile nella “Giornata del Mare e della cultura marinara”, con l’evento “Il mare in museo. I musei di Puglia raccontano il patrimonio sommerso della regione”, organizzato dal Centro Euromediterraneo per l’Archeologia dei Paesaggi costieri e subacquei – ESAC, in collaborazione con i Poli bibliomuseali regionali. Nei musei Castromediano di Lecce, Ribezzo di Brindisi e nel Museo del Territorio di Foggia si terranno visite guidate sul tema del mare e del patrimonio archeologico e naturalistico subacqueo, condotte dai conservatori e dal team dell’ESAC. Sarà possibile anche vivere esperienze immersive con video e app che raccontano, grazie alla realtà virtuale, questo patrimonio altrimenti invisibile o riservato a pochi. Un patrimonio che ci racconta storie di contatti e di scambi, di migrazioni e di contaminazioni, di rotte e di commerci, di naufragi e di approdi.
Il 21 aprile, a conclusione della “Settimana Blu” (17-21 aprile), presso la sala 1- giardino e sala 4 del padiglione 152 della Fiera del Levante di Bari si terrà la Cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso regionale sulla “Settimana Blu e Giornata del Mare” rivolto alle scuole, bandito dall’Ufficio Scolastico Regionale Puglia in collaborazione con la Direzione Marittima della Puglia e Basilicata Jonica e la Regione Puglia-Assessorato all’Istruzione. Oggetto del concorso è la “promozione e sviluppo della cultura del mare, in un quadro più ampio di educazione civica e di sostenibilità ambientale nel rispetto e nella tutela dell’ambiente marino e costiero e della tutela della biodiversità”.
Se questi due eventi sono mirati al riconoscimento del mare come patrimonio culturale e alla formazione in particolare dei giovani studenti, le altre manifestazioni che verranno organizzate con il patrocinio della Regione Puglia si focalizzeranno sulla risorsa mare come cuore della Blue Economy e delle attività turistiche, e come scenario di approdi e sbarchi che la Puglia vuole affrontare in maniera sempre più sicura nel pieno rispetto del migrante, senza tradire i valori dell’accoglienza e dello scambio culturale che da sempre la caratterizzano.