di Pasquale FERRARI
di Giuseppe R.PANICO
“Ricomincio da tre” è un bel film di Massimo Troisi, un bravo e simpatico attore e regista prematuramente scomparso. Narra di un giovane di San Giorgio a Cremano (NA) che, emigrato a Firenze per ragioni economiche, aveva almeno tre motivi per tornare al paese: famiglia, amici e lavoro (venditore ambulante di aranciata). Per tanti nostri giovani che lasciano il paese e spesso l’Italia, di certo vorremmo ben più validi motivi per un loro ritorno, compresa una più solida economia turistica, investimenti privati e lavoro.
Nel frattempo, se ne vanno, “per tempo scaduto”, anche tanti nostri anziani, mentre altri pensionati italiani e stranieri, con meno legami territoriali e in cerca di realtà sociali, servizi e istituzioni migliori e meno tasse su pensioni e risparmi, non esitano a trasferirsi altrove. Ma in altre località costiere e all’estero e non certo da noi, pur avendo noi in abbondanza sole, mare, clima favorevole, case inutilizzate a prezzi contenuti e un rinomato ospedale.
Sarà forse per l’inefficienza della Pubblica Amministrazione, visto che dopo la Grecia, anni fa” commissariata”, la nostra P.A. è la peggiore d’Europa. O per le tasse che, oltre ad essere fra le più esose del mondo e considerate una “cosa bellissima” (lo diceva anni fa il ministro Padoa -Schioppa), vengono troppo spesso sprecate a favore di pochi e a danno dei tanti. Ma molto è dovuto allo scarso dinamismo politico nel rendere più forte e competitiva la nostra comunità e dunque più apprezzabile anche da chi, nato a Tricase ed emigrato, vorrebbe tornarci da pensionato.
Non è più come un tempo, quando i nostri emigranti, in gran parte operai, tornavano grazie a quei valori del film (famiglia, amici e lavoro da creare con i propri risparmi), per “ricominciare da tre”. Dopo troppi decenni trascorsi invano, si parla ancora di destagionalizzare il turismo, senza aver sviluppato una più elevata qualità/molteplicità di servizi; di valorizzare le marine, senza aver concretizzato almeno un’idea di sviluppo, anzi riducendo di fatto servizi nautici e balneari.
Fra buche e voragini in città, scavati da pioggia e trascuratezza, e sugli accessi al mare da incuria e mareggiate, siamo quasi a giugno e ben lungi, anche quest’anno, dal meritare la Bandiera Blu, concessa invece a comuni vicini.
Ci mancava la crisi amministrativa e le dimissioni del vicesindaco, nonché assessore al turismo e alla valorizzazione delle marine. Se, superata la crisi, potessimo “ricominciare da tre”, sarebbe difficile definire le priorità, ma meriterebbe certamente un primo posto la crescente insicurezza cittadina dovuta spesso all’invasiva microcriminalità (compresa quella di origine straniera, già in rapida diffusione altrove) che, fra droga, furti, vandalismi ed eccesso di garantismo, è spesso l’avanguardia di poteri forti in grado di condizionare cittadini e amministrazione.
Al secondo posto, viabilità e traffico; una piaga che risente della mancanza sia di un piano di sviluppo, sia di una pronta ed efficace manutenzione delle strade, come anche della carenza, in città e nelle marine, di parcheggi, piste ciclabili etc. La litoranea poi, oltre che svilita nella sua preziosa vista-mare da folti e incolti canneti, è spesso usata come pista per moto fracassone in folle corsa verso un lacrimevole futuro, (vedasi statistiche incidenti), fra le imprecazioni di chi abita o villeggia fronte-strada e lo sconcerto di tanti turisti stranieri che spesso anziani e in bici, si aspettano ben altro.
Al terzo posto le tasse locali, non sempre eque o pagate da tutti e senza un pronto rilievo (e non a distanza 6-7 anni) di arretrati e penalità. Come per la TARI, pur essendo il Comune, tramite anagrafe cittadina e dati di accatastamento delle proprietà/attività originanti rifiuti, in grado di accertare rapidamente lo status di ogni singolo contribuente.
Purtroppo, gli oneri per i rifiuti risentono anche della quantità di indifferenziata e della inciviltà di chi li abbandona ovunque. Di fatto vi è anche una aggiunta “patrimoniale”, per le seconde case che, utilizzate poche settimane l’anno e molto spesso solo dagli stessi abitanti della prima casa, sono “vessate” per la TARI per ben otto mesi l’anno (riduzione di solo il 30%) e considerando minimo tre componenti.
I proprietari, nel caso ormai frequente di famiglie con solo due componenti e pensionati, si ritrovano dunque a pagare il doppio. Con tanti nostri giovani che cercano di realizzarsi altrove, rischiamo pure che i nostri pensionati (ormai più numerosi dei lavoratori), vittime anche di un sistema sanitario sempre più in mano a privati e a caro prezzo, vadano, finché in tempo, a “destagionalizzarsi” altrove.
Se non per una bandiera blu, per un ultimo ben diverso “ricomincio da tre”.
Anziani non autosufficienti, se ne parla il 26 maggio a Tricase
Venerdì, 26 maggio 2023 - Ore 16,30 - Teatro Parrocchiale Don Donato Bleve
Chiesa Sant'Antonio - Via Giolitti
Il primo cittadino, Antonio De Donno, interviene con una lunga nota per fare il punto sulla difficile situazione che sta attraversando il Comune di Tricase.
E il Partito Democratico? "Per noi non è cambiato nulla, perché aspettiamo una risposta scritta da parte del Sindaco su quello che abbiamo chiesto ( una verifica politica- programmatica dell’attività svolta)", dichiara il segretario del Pd cittadino Gianluigi Forte
Il Sindaco Antonio De Donno : “Care concittadine e cari concittadini,
mi rivolgo a voi con poche righe, doverose, per sintetizzare gli ultimi accadimenti amministrativi.
Lo sforzo sintetico, dopo un silenzio ragionato, non è da parte mia mancanza di rispetto o volontà di comprimere il confronto, è altresì il mio modo di esprimere il massimo della riflessione prima di dire la mia, da Primo Cittadino inter pares che vuole dare sostanza strutturata alla parola.
Le dimissioni del Vice Sindaco è comprensibile che creino un vulnus nella linearità dell’azione amministrativa oltre che nei rapporti personali, ma nel merito delle stesse mi limito a confermare parte delle sue dichiarazioni, e precisamente quelle relative al venir meno di un rapporto di fiducia che, più volte da parte mia rialimentato, è naufragato nelle dimissioni benchè questo non fosse l’epilogo sperato ed auspicato, almeno da parte mia.
Sui valori che ci dividerebbero non commento, ritenendo che l’allusione sia più di contenuto giornalistico che sostanziale.
Questa scelta non incrina da parte mia alcun rapporto con il Partito Democratico, la cui presenza in Amministrazione ed in Consiglio è sempre stata proattiva e consequenziale all’impegno preso nei confronti della Città, e lo deve essere ancor di più oggi in maniera chiara, essenziale ed imprescindibile.
Grave errore faremmo infatti se dovessimo giudicare il patto con la Città su singoli comportamenti o rapporti personali benchè anche politici, e non invece sull’azione complessiva su cui una coalizione che ha preso l’impegno di lavorare per 5 anni per la Città vuole e deve essere giudicata.
La politica amministrativa è arte nobile ma molto complessa, soprattutto a Tricase, e richiede sacrificio e sudore, dedizione e visione, ma soprattutto tanta, tanta, tanta pazienza.
Comprendo, pur non condividendo, la presa di posizione del Partito Democratico.
Comprendo innanzitutto le motivazioni dei Consiglieri, perché ne conosco bene intendimenti e spirito costruttivo.
Non ho dato seguito al documento a me indirizzato, inizialmente riservato e poi reso pubblico a fine dello scorso anno, non per scarsa considerazione dei contenuti e delle richieste, ma perché non ne condivisi tempi e modi.
Oggi i tempi sono maturi per fare insieme un resoconto di metà mandato sull’attività che tutti, nessuno escluso, abbiamo svolto.
Abbiamo rinnovato la macchina amministrativa, definito settori e dirigenti, assunto personale, ottenuto finanziamenti copiosi, programmato attività, investito in infrastrutture, dato certezza alle procedure di ogni tipo, attivato sportelli e relazioni con ogni istituzione superiore, riattivato circuiti d’investimento privato, riportato Tricase all’attenzione culturale, mediatica e politica etc.
I cittadini hanno il dovere di informarsi, e di giudicare i fatti.
Ma avremo modo di farlo in pubblici confronti.
Oggi abbiamo una strada obbligata da seguire, e lo dobbiamo a tutti coloro che si alzano la mattina, rimboccano le maniche e si prendono le responsabilità quotidiane su figli, dipendenti, soggetti fragili, società tutta.
La strada è dare certezza e solidità alla vita amministrativa.
Al di là delle posizioni politiche o personali che devono trovare compensazione all’interno del mandato avuto e dell’impegno preso.
Non penso di avere il dono dell’infallibilità, ma certamente abbiamo costruito insieme una strada da seguire ed abbiamo lavorato con sacrificio e condivisione, non per strategia politica ma per amore e dedizione alla Città.
Ed i nostri principi sono diventati in Amministrazione metodo e sistema, pareti trasparenti e lavoro di squadra.
Con noi solo chi non ha voluto ascoltare non ha ascoltato.
Ed a questi poche ma sentite riflessioni mi affido per andare oltre questo momento difficile, che possiamo superare solo insieme, e lo dobbiamo fare celermente e definitivamente per rispetto dei cittadini tutti.
E lo faremo, non ho alcun dubbio”
di Alessandro DISTANTE
Di indubbio interesse e rilevanza è stata l’inaugurazione in questi giorni del nuovo polo scientifico a Tricase Porto per opera del CIHEAM di Bari. L’importanza, rimarcata dalla presenza di Autorità politiche, civili e religiose di ogni livello, è data dal costituire un avamposto per il confronto e la condivisione di esperienze e di valorizzazione per le comunità che si affacciano sul Mediterraneo con l’obiettivo di creare nuove filiere di sviluppo sostenibile. All’inaugurazione erano presenti ben 14 funzionari ministeriali provenienti da 10 Paesi: dall’Albania all’Egitto, dal Kenya al Libano, dalla Libia al Marocco, dalla Palestina al Senegal, dalla Tunisia all’Uganda, già a Tricase per la 4^ Edizione del Corso avanzato sullo Sviluppo Sostenibile delle Comunità Costiere.
E’ un’iniziativa che testimonia la sempre maggiore centralità e rilevanza del nostro Mar Mediterraneo.
Allo stesso tempo, sempre a Tricase, continua l’attività di volontari che del Mediterraneo ne stanno facendo una ragione di vita.
Da un lato, la Caritas diocesana, guidata da don Lucio Ciardo e, dall’altra, il gruppo Mare Aperto capace di coinvolgere persone del Capo di Leuca intorno ad iniziative di aiuto umanitario e di accoglienza. Molte volte questo gruppo collabora con la Caritas superando antichi ed odiosi steccati.
Un polo scientifico quello del CIHEAM e un polo umanitario quello di Caritas e Mare Aperto; sono due poli che si attraggono, se è vero –come è vero- che la persona è formata da testa e da cuore. Due piani differenti, quindi, ma convergenti, perché all’aiuto umanitario devono affiancarsi politiche lungimiranti che consentano di migliorare le condizioni nei Paesi di provenienza e le politiche di sviluppo costituiscono, in questo senso, uno strumento fondamentale.
Una convergenza che tornerebbe utile e sarebbe di stimolo per la più vasta comunità di cittadini che, al momento, partecipano dando in concessione al CIHEAM spazi pubblici e di tanto in tanto sostenendo iniziative di accoglienza di Mare Aperto e della Caritas; cittadini che, invero, sono sempre più chiamati a farsi carico della questione mediterranea che non è riservata a pochi addetti ai lavori ma che coinvolge la vita di ciascuno di noi, se è vero -come è vero- che la crisi demografica, la mandopera per lavori particolari e il dibattito sulla identità nazionale sono temi sui quali ogni tricasino è chiamato a riflettere e a prendere posizione, con la solidarietà e con la scienza o, in altre parole, con il cuore e con la testa
di Pasquale FERRARI
Il maltempo è un fenomeno che colpisce spesso il nostro paese, portando con sé danni e disagi per la popolazione e l'economia locale. In particolare, negli ultimi mesi si sono verificati eventi meteorologici estremi in diverse regioni, tra cui l’Emilia Romagna e le Marche, con le alluvioni degli ultimi giorni, che hanno provocato inondazioni e frane, straripamenti di fiumi e torrenti e, conseguentemente, danni alle infrastrutture e alle abitazioni, gravi disagi alla circolazione e alle attività produttive. E, purtroppo, feriti e morti.
Fondamentale nelle aree alluvionate l’opera degli assetti altamente specializzati della Difesa. Fin dalle prime ore dell'emergenza, gli uomini e le donne dell’Esercito, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare e dell’Arma dei Carabinieri, sono stati attivati ed impiegati per prestare soccorso alle persone in pericolo di vita e pronti a fornire ulteriore supporto alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco e alle migliaia di volontari. Anche la Puglia ha subito pesanti conseguenze del maltempo nei mesi scorsi.
Nel particolare, fanno male ancora le immagini tuttora nitide negli occhi e le conseguenze certamente non meno impresse, del nubifragio che ha colpito Tricase nell’ottobre scorso, quando la zona Lama è stata completamente sommersa dall’acqua piovana, che ha provocato incidenti, cedimenti e allagamenti di diverse cantine.
Tutta la zona del Salento è stata colpita duramente e le amministrazioni locali hanno dovuto attivarsi per garantire la sicurezza dei cittadini e per ripristinare la viabilità. In ogni dove, le autorità competenti hanno messo in atto misure di protezione civile per far fronte all'emergenza, coordinando le attività di soccorso e di ripristino delle infrastrutture danneggiate.
Ma cosa c’è dietro il «disastro annunciato» delle alluvioni? Questo, invero, non è il momento delle polemiche. Non può passare inosservato, tuttavia, che il maltempo di questi giorni è solo l'ultimo episodio di una serie di eventi meteorologici estremi che hanno colpito il nostro paese negli ultimi anni.
Questi fenomeni sono il segnale, l’ennesimo, urlato da Madre Natura a voce sempre più alta, di un cambiamento climatico in atto, che richiede, ora che il sole timidamente fa capolino per riprendersi il suo spazio, una maggiore attenzione e un impegno concreto da parte delle istituzioni e della società civile per limitare i danni e prevenire le conseguenze negative sulle persone e sull'ambiente.
“Soltanto la musica è all’altezza del mare” è quanto scriveva il filosofo, scrittore e giornalista Albert Camus. Nel Porto Museo di Tricase, musica e mare si incontrano per disegnare insieme una rotta carica di emozioni e suggestione.
“Sulla Rotta della musica” è l’evento musicale che venerdì 19 maggio 2023, a partire dalle 18.30 animerà l’intero Porto Museo con oltre 100 giovani musicisti provenienti dall’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Tricase e dall’Istituto Comprensivo Statale “Lesmo” in Monza Brianza.
Un evento reso possibile grazie al contributo del Comune di Tricase e dell’associazione Magna Grecia Mare e all’impegno degli operatori economici e delle associazioni del Porto Museo di Tricase.
Un incontro musicale che non è solo un susseguirsi di note e accordi magistralmente messi insieme ma è prima di tutto il viaggio “di conserva” delle orchestre di due istituti scolastici ai due lati opposti della penisola italiana. È l’approdo di tanti ragazzi, del loro impegno, dei loro sorrisi, delle loro passioni ed emozioni.
Su proposta di Luigi Nicolardi, già docente dell'I. C. di Lesmo, la Dirigente Scolastica, Anna Maria Turco, il Collegio e, in particolare, i docenti di strumento musicale Antonella Colaci, Pierpaolo Del Prete, Salvatore Minutello, Antonio Persano hanno sostenuto con entusiasmo questa iniziativa permettendo alle due scuole di realizzare il gemellaggio.
Saranno proprio loro ad affiancare, con i loro strumenti, le performance dei ragazzi.
Un intero porto si mobilita per accogliere i giovani “naviganti”.
A partire dalle 18.30 le prove delle bands animeranno le diverse location del porto: il Cisternone del porto e la Piazzetta San Nicola ospiteranno il “Quartetto Butterfly” e l’“Orchestra Myricae”.
Lega Navale, Associazione Libeccio e Caffè d’Oltremare aprono le proprie terrazze per accogliere le performance di “Woods Ensemble” e “Queentetto Le Mafalde”.
Ad animare il ponte del veliero Portus Veneris sarà “Sulle note di Kalinifta”, un ensemble dei due istituti scolastici.
Sulla Rotonda Grande risuoneranno le note della Brass Orchestra composta dai giovani musicisti lesmesi, in attesa del Gran Concerto finale delle due orchestre che avrà inizio alle ore 20.00.
Mercoledi', 17 maggio 2023
Prenderà il via domani a Miggiano la prima edizione di ExpoJob. 122 aziende sosterranno colloqui di lavoro con chi vorrà candidarsi. Il programma dei primi due giorni Tutto pronto per l’avvio di “ExpoJob-Lavoro Economie Territori”: domani pomeriggio, alle 16, il quartiere fieristico di Miggiano aprirà i battenti per accogliere la prima fiera dedicata al mercato del lavoro della provincia di Lecce, organizzata da Comune di Miggiano e Arpal Puglia, Agenzia per le politiche attive del Lavoro della Regione Puglia, in collaborazione con l’Unione dei Comuni Terra di Leuca e Anpal Servizi.
L’evento, che proseguirà fino a sabato sera e ad ingresso libero e gratuito, vedrà la partecipazione di 122 aziende che sono alla ricerca di oltre 700 lavoratori. Domani, dalle 16 alle ore 20, in cinque padiglioni saranno ospitate le postazioni per i colloqui di lavoro. Nel padiglione “Inclusion ExpoJob”, sarà concentrata la gran parte delle aziende con scoperture ai sensi della l. 68/99: qui l’Ufficio Collocamento mirato disabili fornirà consulenza e orientamento a persone con disabilità, appartenenti a categorie protette e lavoratori “svantaggiati”.
Nelle due piazzette dei servizi per il lavoro e le imprese si troveranno gli sportelli e i presidi di Arpal Puglia, Rete Eures, Antenna Eurodesk, Consorzio Mestieri Puglia, Fondazione “Mons. De Grisantis”, Università del Salento, Sistema Its Puglia, Confindustria Api, Claai, Federaziende, Federterziario e Fai Impresa.
La stessa organizzazione, anche con aziende diverse per rispettare il criterio della rotazione, sarà ripetuta venerdì 19 maggio e sabato 20 maggio dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, mentre dopo le 20 prenderà il via “Il dopolavoro/Musica-cibo-talk” con apericena, concerti, dj set e conversazioni.
Il programma della giornata di apertura Apertura, dunque, giovedì 18 maggio, alle ore 16, con i tre laboratori “Speaking corner: prepararsi a un colloquio di lavoro”, “Dove e come cercare (e trovare) lavoro” e “Curriculum, cosa (non) fare”. Dalle 16.30 alle 17.30, nel Job Cafè la prima conversazione sul tema della transizione ecologica con Marilena Resta, learning designer Meridia Formazione, e Fabio Garrisi, direttore Consorzio Sale della Terra.
A seguire, sarà presentato il bando call for ideas “Cerchiamo idee per l’Innovazione tecnologica nel Welfare” in occasione dei 25 anni di impresa sociale di MERIDIA, con premi dai 2mila ai 5mila euro (qui tutte le info). Dalle 18 alle 20, il convegno istituzionale “IL FUTURO DEL LAVORO: IL PROTAGONISMO DEI TERRITORI”, moderato dal giornalista di AntennaSud Paolo Franza, con Michele Sperti, sindaco di Miggiano; Luigi Mazzei, dirigente U.O.Coordinamento Servizi per l’Impiego Ambito di Lecce Arpal Puglia; Biagio Raona, presidente Unione dei Comuni Terra di Leuca; Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce; Mons. Vito Angiuli, vescovo Diocesi di Ugento; Claudia Sunna, delegata del rettore Università del Salento; Sebastiano Leo, assessore a Formazione e Lavoro, Politiche per il lavoro, Diritto allo studio, Scuola, Università, Formazione Professionale Regione Puglia.
Si chiude, dopo le 20, con “Il dopolavoro”: apericena, dj set Michele D’Elia e guest, talk con Giuseppe Ruggieri, responsabile commerciale Consorzio Mestieri Puglia ed esperto di politiche attive del lavoro. Il programma della seconda giornata
La seconda giornata, quella di venerdì 19 maggio, si aprirà alle 9 con il seminario, accreditato presso l’Ordine dei giornalisti, “LA MAFIA IMPOVERISCE L’ECONOMIA: L’OCCUPAZIONE COME ARGINE”, in occasione dei quarant’anni di Sacra Corona Unita. Valentina Murrieri, giornalista Lecceprima.it, introdurrà le relazioni di Serena Fasiello, vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti; Simona Pisanelli, professoressa di “Economia e crimine: storia e teorie” presso il Dipartimento di Scienze dell’Economia Università del Salento; don Lucio Ciardo, segretario generale Fondazione “Mons. Vito De Grisantis”; Brizio Candelieri, direzione regionale FAIComunicato stampa Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane; Erasmo Marinazzo, giornalista de “Il Nuovo Quotidiano di Puglia”. Conclusioni affidate a Cataldo Motta, già procuratore della Repubblica di Lecce.
Durante la mattinata, inoltre, si terranno cinque diversi laboratori: dalle 9 alle 11, “Costruisci il tuo lavoro” con metodologia Lego Serious Play, utilizzando i famosi mattoncini Lego, assieme a Cinzia Gangale, coach e facilitatrice certificata Lego (dai 5 ai 20 partecipanti, su prenotazione scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.); dalle 10 alle 10.50 e dalle 11 alle 11.50, “Coltivare il talento per trovare lavoro”, masterclass in music production con il musicista e produttore Michele D’Elia (massimo 15 partecipanti su prenotazione scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.); dalle 9 alle 10 “Pov: io che mi oriento nel mondo del lavoro” e dalle 10.30 alle 12 “Curriculum, cosa (non) fare” assieme agli operatori Arpal Puglia (massimo 20 partecipanti); dalle 9 alle 10 “Match point: dove ricercare lavoro e chi può aiutarti” con Vito Genco e Antonino Abbaleo di Consorzio Mestieri Puglia (massimo 15 partecipanti).
Nel Job Café, alle 11.30, si avrà “Un caffè con…Ufficio integrazione disabili e Dsa UniSalento” con la referente Paola Martino e con Emanuela Ingusci, delegata all’orientamento e consuling UniSalento e direttrice del Master in “Diversity and Disability Management”. Nel pomeriggio, dalle ore 16 alle 20, il padiglione del dialogo ospiterà “PARITÀ E TRASPARENZA SALARIALE, ANCHE NELLE OFFERTE DI LAVORO, ALLA LUCE DELLA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA”, seminario accreditato presso gli Ordini degli Avvocati e dei Consulenti del lavoro.
Saranno presenti i rispettivi presidenti, Antonio De Mauro e Antonio Lezzi, e si alterneranno le relazioni di Fernando Caracuta, avvocato del Foro di Lecce; Vincenzo De Michele, avvocato del Foro di Foggia; Nicola Delle Donne, presidente reggente Confindustria Lecce; Antonio Sergio Filograna, imprenditore e fondatore Leo Shoes srl; Sonia Ostrica, coordinatrice nazionale Pari Opportunità Uil.
Le conclusioni spetteranno a Vincenzo Ferrante, professore ordinario di Diritto del lavoro Università Cattolica di Milano e direttore del Centro europeo di Ricerca in diritto del lavoro e Relazioni industriali. In contemporanea, si svolgeranno tre laboratori: dalle 16.30 alle 17.30 “Speaking Corner: prepararsi a un colloquio di lavoro” con Mariangela Minore, Hr Recruiting di Mestieri Puglia (massimo 15 partecipanti); dalle 16.30 alle 17.30 “Dove e come cercare (e trovare) lavoro” e dalle 18 alle 19.30 “Curriculum, cosa (non) fare” assieme agli operatori Arpal Puglia (massimo 20 partecipanti). Inoltre, alle 16.30, nel Job Cafè, il dialogo sulla transizione demografica accoglierà le riflessioni di Danilo Conte, Consorzio Emmanuel, e Franco Lacarra, consulente sulle Politiche Attive del Lavoro e già direttore del Job Centre Porta Futuro Bari.
Il padiglione delle arti, invece, dalle 18.15 alle 19.45 accoglierà “ARTE E CULTURA UGUALE LAVORO”, focus sull’occupazione nel settore delle arti, della cultura e dello spettacolo, tra tradizione e sperimentazioni, prospettive e criticità.
La conversazione, che sarà stimolata dal direttore di quiSalento Dario Quarta, vedrà la partecipazione di Antonio Castrignanò, musicista e compositore; Georgia Tramacere, Teatri Koreja; Graziano Cennamo, presidente PugliArmonica; Michele D’Elia, musicista e produttore; Roberto Esposito, pianista; Davide Barletti, regista. Dalle ore 20, al via “Il dopolavoro” con apericena e la musica dei The Blues Bros Band – Tribute The Blues Brothers.
fonte Regione PUGLIA
Fondo per Rsa e centri diurni, la Regione stanzia 199 milioni
Il contenimento della spesa determinato dal disavanzo in sanità non intaccherà il budget che la Puglia destina per il 2023 alle prestazioni delle strutture sociosanitarie accreditate.
La Giunta ha infatti determinato il “Fondo invalicabile di remunerazione regionale” per l’anno in corso, destinato all’acquisto delle prestazioni da Rsa e Centri diurni, che ammonta a 199 milioni 612mila euro. Scelta che conferma il piano dello scorso anno facendo tirare un sospiro di sollievo agli operatori, che temevano la mannaia dei tagli. Ma che introduce anche alcune novità sui requisiti.
Il Fondo
«Il Fondo unico di remunerazione non comporta maggiori oneri a carico del Fondo Sanitario Regionale in quanto rientra nelle quote del fondo indistinto assegnato alle Aziende Sanitarie Locali - spiega l’assessore con delega alla Sanità Rocco Palese -. Nonostante i problemi economici, l’ente ha ritenuto di dare priorità a questo tipo di servizio, necessario a venire incontro alle esigenze di utenti e famiglie».
Il fondo sarà così ripartito: 64 milioni andranno alla Asl Bari, 43 milioni alla Asl di Lecce, 29 milioni alla Asl di Taranto, 27 a quella di Foggia, 18 alla Asl di Brindisi e 16 alla Bat. In Puglia le strutture autorizzate a operare nell’ambito dei servizi sociosanitari sono in tutto 212, di queste le Rsa che trattano pazienti non autosufficienti sono 91, i centri diurni 35, le Rsa per disabili sono invece 28, mentre i centri diurni per disabili sono 58.
Il maggior numero si trova in provincia di Bari (67) e Lecce (73). A seguire Foggia, Taranto, Brindisi e Bat. Il 79% delle strutture verificate, pur avendo ottenuto parere favorevole da parte del competente Dipartimento di prevenzione, possiede però carenze sui requisiti organizzativi previsti dalla legge. Nella maggior parte dei casi si tratta di un disallineamento dovuto alla carenza di personale
di Alfredo SANAPO
10 maggio 2003 - Tricase Porto ebbe 30 secondi di gloria televisiva al Giro d'Italia. Venne inquadrata in diretta una scritta sull'asfalto, nel tratto di salita tra i ristoranti 'A casa mia' e 'Anime Sante': "IL GIRO NEL SALENTO, IL SOGNO DIVIENE EVENTO".
Gli autori erano due quasi trentenni (oggi quasi cinquantenni) che, all'epoca del fatto, erano in cerca di prima occupazione. Ora sono due professionisti, uno è docente di italiano in una scuola media e l'altro si è distinto nel settore tecnico del volley.
Erano i tempi di Pantani, Cipollini, Garzelli e Petacchi. 30 secondi: sono passati vent'anni e tanta acqua sotto i ponti, ma il giro non più...una distrazione o uno scandalo?
PERCORSO 2023
KM TOTALI 3.489,2
Martedì, 16 maggio 2023
Crisi Amministrativa a Palazzo Gallone - se ne parla oggi in Piazza dei Cappuccini alle ore 19.
Il gruppo consiliare “Tricase, che fare?”, organizza un pubblico comizio popolare