Domenica, 26 febbraio 2023
AURISPA LIBELLULA (Serie A3 pallavolo maschile) Grande prova di carattere a Sorrento. L’Aurispa-Libellula supera i padroni di casa per 3 a 1. La classifica dice sesto posto - la zona playoff dista solo 4 punti. Domenica contro Aversa (settima in classifica). Palasport Tricase – Ore 18
VIRTUS TRICASE 1967 ( Serie C pallavolo maschile) Vittoria per 3 a 0 nel “derby” contro i cugini dell’ Aurispa Libellula. La gara si è disputata ieri. I rossoblù sono in testa alla classifica
FULGOR VOLLEY TRICASE ( Serie C pallavolo femminile). Sconfitta casalinga contro la capolista Monteroni per 0 a 3. La gara si è disputata ieri a Tricase
NEW POINT VIRTUS TRICASE (Prima divisione pallavolo femminile). Domenica alle ore 11 seconda giornata di ritorno. Gara interna contro Monteroni
ASD ATLETICO TRICASE (Calcio -Promozione) Momento no del Tricase calcio. I tifosi della gradinata est: “ Invitiamo l’attuale società, presieduta da Alfredo Stefanelli, a lasciare il titolo al Sindaco” . Ore 15 contro il Martina allo stadio San Vito
TRICASE (Calcio -Seconda Categoria) Altra sconfitta per i ragazzi di mister Desiderato. Ora occorre resettare e ripartire. Domenica a Soleto ore 15 .
Sabato, 25 febbraio 2023
di Pino GRECO
Un piccolo tappetino nero sembra che sia stato “asfaltato” per strada senza le dovute autorizzazioni. “Il Comune non ha mai rilasciato nessuna autorizzazione ad asfaltare quel piccolo tratto di strada. A breve partiranno gli accertamenti”, dichiara il Comandante della Polizia Locale di Tricase, la dottoressa Anna Grazia Bello.
Siamo sulla collinetta della Madonna di Fatima – in via Madonna di Fatima.
Un tappetino dalla lunghezza di circa 10 -12 metri - sarebbe stato realizzato senza le dovute autorizzazioni.
Una notizia che sta facendo anche il giro del web: “Per favore c’è qualcuno che riesce a darmi una spiegazione logica? E’ un tappetino di asfalto privato o è un intervento comunale?”
di Alessandro DISTANTE
La Città, in questi giorni, soffre per i divieti di transito su alcune strade; molte di esse, infatti, sono interessate dai lavori per l’installazione di impianti di videosorveglianza. “Era ora!”, dirà qulcuno. Bene ha fatto l’Amministrazione Comunale a montare questi impianti che, certamente, rendono più sicura e tranquilla l’intera Città.
Tutto ciò, allo stesso tempo, rende altrettanto evidente che la Città ha bisogno di protezione e che cerca sicurezza. E qui la problematica supera la sfera della politica locale e involge questioni che sono trasversali e profonde.
Un tempo, la sorveglianza era diffusa; se qualcuno sbagliava, specialmente se era un ragazzo o un adolescente, scattava quella sorveglianza di comunità. “Tocca te lu dicu: aggiu vistu figghiata ca’ non sa compurtatu filu bonu!”. “Grazie cummare ca me l’hai dittu, mo li stocco l’osse”.
Di tempo ne è passato e alla “sorveglianza di comunità” si è sostituita quella ipocritica o vigliacca riservatezza, stretta parente dell’omertà; ora, al rimprovero o alla segalazione della commare, non rimane altro che sostituire meccanismi freddi ed anonimi di macchine da presa che registrano tutto e tutti e magari, se non sono guaste, anche chi si comporta violando norme e regole del vivere civile, sempre che quelle condotte cadano sotto l’occhio vigile e instancabile, ma fisso, della telecamera.
La videosorveglianza si è resa necessaria anche per l’affievolirsi di quel Dio che ti vede (e ti punisce) che era dimensione essenziale in una società profondamente religiosa; certo, era una religiosità lontana dal Dio cristiano la cui divinità è un Padre buono e non un giustiziere, ma che certamente forgiava ad un autocontrollo che si sostanziava in una robusta coscienza personale e civica.
Era una coscienza che si traduceva in una buona educazione (altro termine desueto) che oggi, anche a causa dei cattivi maestri televisivi, ha lasciato il campo a quegli eccessi, a quelle bravate, a quelle imprese fatte per suscitare clamore e che alimentano un teppismo fine a se stesso.
Ecco perché l’installazione delle videocamere, se ci dà tranquillità, non ci deve fare stare tranquilli e pone, a tutti noi, una domanda di fondo: cosa si è fatto e cosa si può fare per passare dall’eterocontrollo all’autocontrollo?
Ben vengano quindi gli impianti di videosorveglianza ma, siccome non possono coprire tutto il territorio, è urgente affiancare la “sorveglianza di comunità” e, soprattutto, tornare a curare la formazione di coscienze autenticamente rette. Obiettivo? Guadagnare una vita veramente libera, senza bisogno di essere spiati e controllati.
Venerdì, 24 febbraio 2023
Covid-19. Tre anni dopo il virus non fa (quasi) più paura…
I numeri in Provincia di Lecce
Fonte Asl Lecce
ALESSANO 0
ALEZIO 2
ALLISTE 1
ANDRANO 0
ARADEO 4
ARNESANO 0
BAGNOLO DEL SALENTO 0
BOTRUGNO 0
CALIMERA 2
CAMPI SALENTINA 2
CANNOLE 0
CAPRARICA DI LECCE 2
CARMIANO 5
CARPIGNANO SALENTINO 5
CASARANO 9
CASTRI' DI LECCE 0
CASTRIGNANO DEI GRECI 2
CASTRIGNANO DEL CAPO 1
CAVALLINO 5
COLLEPASSO 4
COPERTINO 5
CORIGLIANO D'OTRANTO 2
CORSANO 0
CURSI 2
CUTROFIANO 6
DISO 0
GAGLIANO DEL CAPO 2
GALATINA 10
GALATONE 3
GALLIPOLI 5
GIUGGIANELLO 0
GIURDIGNANO 0
GUAGNANO 0
LECCE 22
LEQUILE 3
LEVERANO 2
LIZZANELLO 1
MAGLIE 4
MARTANO 7
MARTIGNANO 0
MATINO 1
MELENDUGNO 3
MELISSANO 0
MELPIGNANO 1
MIGGIANO 0
MINERVINO DI LECCE 1
MONTERONI DI LECCE 2
MONTESANO SALENTINO 0
MORCIANO DI LEUCA 2
MURO LECCESE 0
NARDO' 13
NEVIANO 2
NOCIGLIA 0
NOVOLI 2
ORTELLE 0
OTRANTO 4
PALMARIGGI 1
PARABITA 2
PATU' 1
POGGIARDO 5
PRESICCE-ACQUARICA 2
RACALE 1
RUFFANO 6
SALICE SALENTINO 1
SALVE 1
SANARICA 0
SAN CESARIO DI LECCE 2
SAN DONATO DI LECCE 2
SANNICOLA 1
SAN PIETRO IN LAMA 2
SANTA CESAREA TERME 0
SCORRANO 0
SECLI' 0
SOGLIANO CAVOUR 8
SOLETO 6
SPECCHIA 0
SPONGANO 3
SQUINZANO 2
STERNATIA 0
SUPERSANO 1
SURANO 0
SURBO 5
TAURISANO 0
TAVIANO 6
TIGGIANO 0
TREPUZZI 1
TRICASE 4
TUGLIE 1
UGENTO 2
UGGIANO LA CHIESA 0
VEGLIE 8
VERNOLE 2
ZOLLINO 5
SAN CASSIANO 0
CASTRO 1
PORTO CESAREO 3
GDF LECCE: ILLECITI CONTRO IL REDDITO DI CITTADINANZA. INDIVIDUATI 17 INDEBITI PERCETTORI E 37 LAVORATORI IN NERO.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, nell’ambito della costante attività di controllo economico del territorio, hanno sviluppato, dall’inizio dell’anno, un’intensa azione di servizio volta al contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica, che ha permesso di individuare 17 persone che avrebbero illegittimamente richiesto ed ottenuto il reddito di cittadinanza.
I percettori indebiti del sussidio sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Lecce e contestualmente segnalati alla competente Direzione Provinciale INPS per la revoca e la sospensione del beneficio, nonché per il recupero delle somme già erogate, che ammontano ad oltre € 170.000.
Nello stesso periodo, le fiamme gialle salentine, all’esito di specifiche analisi di rischio sul contesto economico di riferimento condotte anche attraverso la consultazione delle banche dati in uso al Corpo, hanno indirizzato una mirata azione di contrasto al fenomeno del sommerso da lavoro.
Gli interventi ispettivi sono stati condotti trasversalmente nei confronti di diverse tipologie di attività commerciali ed hanno consentito di rilevare l’impiego di 37 lavoratori in nero e di 8 lavoratori irregolari (alcuni di essi a propria volta risultati essere percettori del reddito di cittadinanza), i quali sono stati conseguentemente segnalati agli Uffici preposti per i pertinenti provvedimenti. Contestualmente 11 datori di lavoro sono stati verbalizzati e segnalati alle competenti Autorità.
I controlli sono stati eseguiti dai Reparti del Corpo territorialmente competenti nei comuni di Alliste, Barbarano del Capo, Casarano, Corsano, Galatone, Giurdignano, Lecce, Maglie, Nardò, Poggiardo, Porto Cesareo, Presicce-Acquarica, Tricase ed Ugento.
Il contrasto alle frodi nei settori previdenziale e assistenziale mirano a garantire l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto.