Venerdì, 10 marzo 2023
Zona Draghi – Tricase . Alcuni cittadini ci hanno inviato la comunicazione esposta presso la sede dei poliambulatori di Tricase, Cup ( Centro Unico di Prenotazione)
Nella comunicazione si legge : Si informa l’utenza che su decisone dell’amministratore unico di Sanitaservice questo sportello Cup resterà chiuso fino a nuova disposizione a partire da lunedì 13 marzo
Dunque, da lunedì 13 le prenotazioni delle prestazioni mediche ASL potranno essere effettuate presso i restanti sportelli Cup o, in alternativa:
Al Numero Verde 800888388: prenotazioni telefoniche nella fascia oraria 8.00-19.00 dal lunedì al venerdì, attivo solo da rete fissa.
Al Numero 080 9181603: prenotazioni telefoniche nella fascia oraria 8.00-19.00 dal lunedì al venerdì attivo da rete fissa e da cellulare.
On line: tramite il sito aziendale dal menù “Servizi online” presente nella home page.
Con Farmacup: prenotazioni nelle farmacie della provincia durante l’intero orario di apertura.
Ora c'è la data: il 21 giugno la prima prova scritta per l'esame di Maturità.
Si torna alla normalità pre covid.
E l'esame tradizionale fa paura a sette studenti su dieci.
Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha così firmato, in anticipo rispetto allo scorso anno, l'ordinanza che definisce l'organizzazione e le modalità di svolgimento dell'esame di Stato 2023 facendo scattare il conto alla rovescia: ad oggi mancano infatti poco più di 100 giorni agli esami.
Si torna alla normalità
L'esame di Stato torna così alla normalità. A causa del Covid negli ultimi anni erano state modificate le modalità di svolgimento. Ora a fare ancora eccezione saranno i PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento), che non sono requisito di ammissione all'esame ma potranno essere oggetto del colloquio, se svolti. L'effettuazione delle prove INVALSI (che non concorrono alla valutazione) è invece requisito per l'ammissione.
La prova scritta
Per la prima volta dopo la pandemia, tutte le prove scritte (prima, seconda e terza solo per alcuni indirizzi, tra cui Esabac, Esabac Techno, licei internazionali) saranno a carattere nazionale, a eccezione degli istituti Professionali di nuovo ordinamento. Tra le novità, l'introduzione della seconda prova scritta per gli Istituti Professionali di nuovo ordinamento. Si tratterà di un'unica prova integrata che non verterà su discipline scolastiche ma sulle attività svolte durante il percorso di studi.
Nel dettaglio, le commissioni declineranno le indicazioni ministeriali sulla base del percorso formativo effettivamente svolto e dei programmi degli istituti, in un'ottica di personalizzazione, partendo da una cornice nazionale generale di riferimento e dalla tipologia di prova individuata e trasmessa dal ministero alle scuole, tramite plico telematico, il martedì precedente il giorno di svolgimento della prova.
Nel colloquio, che prenderà avvio da uno spunto iniziale (un'immagine, un breve testo, un breve video) scelto dalla Commissione, verranno valorizzati il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina. Questi ultimi saranno indicati nel documento del Consiglio di Classe - che le scuole predisporranno entro il 15 maggio - di ciascuno studente.
Nella parte del colloquio dedicata alle esperienze svolte nell'ambito dei PCTO o dell'apprendistato di primo livello, tenuto conto delle criticità determinate dall'emergenza pandemica, le studentesse e gli studenti potranno illustrare il significato di tali esperienze in chiave orientativa, anche in relazione alle loro scelte future, sia che queste implichino la prosecuzione degli studi sia che prevedano l'inserimento nel mondo del lavoro. In sede d'esame saranno valorizzate le competenze di Educazione civica maturate durante il percorso scolastico.
La prima prova scritta è fissata dunque per mercoledì 21 giugno, dalle ore 8:30 (durata della prova: sei ore); la seconda prova scritta è fissata per giovedì 22 giugno. La durata della seconda prova è prevista nei quadri di riferimento allegati al d.m. n. 769 del 2018.
La terza prova scritta sarà martedì 27 giugno, dalle ore 8:30 per gli istituti presso i quali sono presenti i percorsi EsaBac ed EsaBac techno e nei licei con sezioni a opzione internazionale cinese, spagnola e tedesca.
La prima prova scritta suppletiva si svolge mercoledì 5 luglio dalle ore 8:30; la seconda prova scritta suppletiva si svolge giovedì 6 luglio, con eventuale prosecuzione nei giorni successivi per gli indirizzi nei quali detta prova si svolge in più giorni; la terza prova scritta suppletiva, per gli istituti interessati, si svolge martedì 11 luglio, dalle ore 8:30
Sabato 11 marzo, dalle ore 18, presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone a Tricase, si terrà l’evento “Oltre l’8 marzo”
Un evento tra musica e parole, promosso dall’assessore Anna Forte
L’assessore Forte: “Celebreremo con questo evento la Giornata Internazionale della Donna in una data volutamente successiva all’8 marzo per rimarcare fortemente come sia necessario andare oltre la singola giornata di festa e per sottolineare che le conquiste in passato ottenute dalle donne vanno ricordate ogni giorno dell’anno, così come la libertà femminile va sostenuta sempre e tutti i giorni, attraverso l’ancora lunga strada per la parità di genere”.
Mercoledì, 8 marzo 2023
di Pasquale FERRARI
Al di là delle notizie più o meno vere o leggendarie sulle sue origini, la “Festa della Donna” resta un tema di grande attualità, occasione e momento simbolico di rivendicazione dei diritti femminili: divorzio, contraccezione, legalizzazione dell'aborto e la difesa delle conquiste delle donne.
La donna oggi non soggiace più al potere dell'uomo: la sua forza lavoro, da sempre esistita nella storia, ma non sempre riconosciuta, ha oggigiorno un importante peso nella società, soprattutto da un punto di vista economico e produttivo.
Oggi giorno, nella civiltà occidentale, le donne sono parte fondamentale della società, e sono finalmente rispettate. In altri parti del mondo, invece, la donna viene ancora vista come un problema della società. Nonostante grandissimi passi da gigante, infatti, la lotta per la libertà alla condizione femminile non è ancora terminata, perché, per molti aspetti, le donne devono ancora oggi combattere per i propri diritti per il pieno raggiungimento della completa parità di genere.
Forse anche scrollandosi dalle spalle ‘presunte’ conquiste dal sapore dolce amaro: come le quote di genere, che stabiliscono una percentuale obbligatoria di presenza di entrambi i generi nelle attività lavorative (in realtà negli organi di amministrazione e dei collegi sindacali delle società quotate in borsa e delle partecipate).
È la condizione che spesso manca nel mondo del lavoro e che nella maggior parte dei casi vede le donne sottorappresentate rispetto agli uomini.
Da qui il modo comune di chiamare le quote di genere, “rosa”. Alla sua entrata in vigore, la legge che le ha introdotte fissava la riserva dei posti a favore del genere sottorappresentato al 20%, portata poi a 30%.
Ad oggi, in forza di un apposito emendamento del 2019, le disposizioni previste per legge, ha innalzato la quota di genere al 40%. Tuttavia, finché le diseguaglianze tra uomo e donna esisteranno questa ricorrenza non avrà un vero significato: che mondo sarebbe se le rappresentanze di genere in quelle attività lavorative fossero al 100% “rosa”, senza vivere quella situazione come una vittoria del mondo femminile, o 100% “azzurre”, non vivendola come un sopruso?! Ritengo senza dubbio migliore.
fonte Regione PUGLIA
Il Dipartimento di Promozione della Salute con una nota ha precisato le modalità per l’accesso in sicurezza nelle strutture sanitarie, ospedaliere e territoriali.
Per l’accesso a queste strutture ai visitatori non è più richiesta la Certificazione verde o la certificazione di esito negativo del test antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle quarantotto ore precedenti l'accesso alla struttura.
È ripristinato l'accesso, su tutto il territorio nazionale, di familiari e visitatori a strutture di ospitalità e di lungodegenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque in tutte le strutture residenziali di riabilitazione e lungodegenza post-acuzie e in quelle socio-assistenziali.
Gli accompagnatori dei pazienti negativi al Sars-Cov-2 e dei pazienti con grave disabilità ai sensi della legge 104 del 1992 art. 3 comma 3 possono restare nelle sale di attesa dei dipartimenti di emergenza e accettazione, dei reparti di pronto soccorso e di quelli delle strutture ospedaliere, dei centri di diagnostica e dei poliambulatori specialistici, senza ulteriori formalità e senza dover esibire la Certificazione verde.
Per l’accesso al Pronto soccorso non è più necessario sottoporsi al test antigenico rapido o molecolare.
Gli accompagnatori dei pazienti con grave disabilità ai sensi della legge 104 del 1992 art. 3 comma 3 o con Alzheimer o altre demenze o deficit cognitivi con sintomi anche lievi o moderati, certificati possono prestare assistenza, anche nei reparti di degenza e di pronto soccorso, senza ulteriore formalità e senza esibizione del Green pass.
Le persone accolte nelle strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite, hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e no, strutture residenziali socioassistenziali e altre strutture residenziali possono effettuare uscite temporanee senza ulteriore formalità e senza possesso della Certificazione verde.
Rimane, invece, l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie da parte dei pazienti e dei visitatori.
È necessario eseguire un test antigenico di terza generazione o molecolare per SARS-CoV-2 per l’accesso:
Ciascuna direzione sanitaria di Azienda, Ente o struttura sanitaria del Servizio Sanitario Regionale, inoltre, può adottare per proprie oggettive esigenze misure peculiari.
Per sottoporsi a visite specialistiche in regime ambulatoriale o a esami medici non è più prevista la permanenza minima giornaliera nella struttura e non è più richiesto il test SARS-CoV-2.
È consentito l’accesso e la permanenza dei caregiver nelle strutture sanitarie, ospedaliere e territoriali, in particolare per l’assistenza a pazienti anziani, a donne in gravidanza e a pazienti non autosufficienti e in condizione di fragilità.
Inoltre, è consentito l’accesso e la presenza dei volontari nelle strutture sanitarie, ospedaliere e territoriali, secondo modalità organizzative che devono essere concordate con il Direttore Sanitario dell’Azienda o della struttura o con il Dirigente medico di Presidio ospedaliero o territoriale.
Caregiver e volontari devono indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e rispettare le indicazioni per la prevenzione dei contagi e per assicurare l’attività in condizioni di sicurezza, come da indicazioni contenute nei protocolli per la prevenzione delle malattie infettive in ambito sanitario