La Redazione
Le prossime festività e l’accavallarsi di feste infrasettimanali ci costringono a programmare una pausa nelle uscite del giornale.
Non ci resta che fare gli auguri per la Pasqua, per la festa della Liberazione e per quella del Primo maggio. Tre festività, alcune religiose ed altre civili, che mettono in evidenza tre temi fondamentali della attualità ma anche della storia di tutti i tempi.
La Settimana Santa, con le sue celebrazioni ed i suoi riti che culminano con la Resurrezione, ci richiama i sempre eterni temi della sofferenza e della gioia, accomunati dalla dignità della vita, sia che soffra sia che gioisca.
La Liberazione ci richiama ad importanti battaglie e lotte contro qualsivoglia forma di dittatura ed oppressione.
Il 1° maggio, oltre ai concerti, ci riporta immediatamente all’articolo 1 della Carta Costituzionale secondo il quale la Repubblica è fondata sul lavoro.
Dignità, Libertà, Lavoro. Tre temi che sono intimamente connessi.
Quale Dignità vi può essere senza Lavoro, oppure quale Lavoro vi può essere senza Libertà; oppure ancora quale Libertà vi può essere senza Dignità.Gli intrecci potrebbero continuare.
La verità è che l’uomo è chiamato a vivere nella libertà, nella dignità e realizzandosi con il lavoro. Temi che spesso sono anche problemi, specie oggi, specie al Sud.
IL BILANCIO ANCORA UNA VOLTA FUORI TEMPO MASSIMO
di Nunzio Dell’Abate
Anche quest’anno il bilancio di programmazione economica del Comune di Tricase verrà approvato in cronico ritardo, oltre il termine (31 marzo) previsto per legge.
Anche quest’anno il Prefetto ce lo ha ricordato.
Ed anche quest’anno, inevitabilmente, non potremo dare il minimo contributo alla sua formazione, visto che verrà portato in Consiglio Comunale, già confezionato, per la seduta del 9 maggio e che a tutt’oggi ne sconosciamo il contenuto!
Ci sarà il passaggio in tutta fretta in Commissione Consiliare, pochi giorni prima del Consiglio, e chi si è visto si è visto!
Nessun cambiamento rispetto al passato, nonostante i roboanti proclami di partecipazione e confronto democratico.
Ci auguriamo solo che non sia il copia e incolla di quello precedente, come avvenuto lo scorso anno.
E soprattutto che non sia come al solito un insieme di numeri, ma tracci una buona volta per tutte una idea forte di Città, che segni uno scossone e non un mero rincorrere il quotidiano.
Tricase,16 aprile 2019
Parte da oggi 16 aprile 2019 l’istituzione di un’area pedonale.
Sarà osservato un periodo di pre-esercizio fino al 16 maggio 2019. Dalle ore 21 alle 5 di mattina
Di seguito alcuni dettagli “ operativi ” dell’ordinanza.
CONSIDERATO che, a tutt’oggi, è presente un cantiere stradale che interessa la Via Tempio e parte della Piazza Don Tonino Bello e che, all’uopo, deve intendersi confermata e vigente l’interdizione del transito veicolare già disposta con ordinanza n. 16 del 18/01/2018 a firma del Responsabile del Settore Polizia Locale, anche in ragione della determinazione n. 93 del 15/04/2019 a firma del Responsabile del Settore Urbanistica e Lavori Pubblici;
RITENUTO, pertanto, opportuno, per i motivi in considerazione, che:
nella Via Delle Conce sia istituito il senso unico di circolazione a partire e con direzione da Via Dei Pellai fino a Via Madonna di Loreto, al fine di garantire che le correnti di traffico che non possono transitare per Piazza Pisanelli nelle ore di vigenza dell’area pedonale e siano dirette verso le frazioni marine, abbiano l’alternativa di transitare, più agevolmente, per la suddetta Via Delle Conce;
nella Via Madonna di Loreto sia istituito il senso unico di circolazione a partire e con direzione daVia Delle Conce fino al Piazzale Madonna di Loreto, al fine di non rendere inefficaci i provvedimenti adottati per la Via Delle Conce e stante anche la conformazione della carreggiata della suddetta Via Madonna di Loreto;
nella Via Orlandi sia istituito il senso unico di circolazione a partire e con direzione da Via Tempio fino a Via San Demetrio;
nella Via Degli Acquaviva sia istituito il senso unico di circolazione a partire e con direzione da Via Tempio e fino all’intersezione con Via Menderano;
nella Via Fratelli Peluso sia istituito il senso unico di circolazione a partire e con direzione dall’intersezione con Via Arciprete Giuseppe Maria Tedeschi e fino a Largo Sant’Angelo, al fine di consentire, nelle ore di vigenza dell’area pedonale, la fruizione dei parcheggi presenti nel suddetto Largo Sant’Angelo;
VALUTATO che tutti gli interventi hanno carattere sperimentale per la durata di anni uno a far data dall’entrata in vigore della presente ordinanza;
O R D I N A Per i motivi in premessa indicati, in via sperimentale e per anni uno:
l’istituzione di un’area pedonale, dalle ore 21:00 alle ore 05:00 del giorno successivo, di ogni giorno dell’anno, nella Via Tempio, nella Piazza Don Tonino Bello, nella Piazza Pisanelli (ove si intende inclusa Via Martiri del 15 Maggio 1935) e nella Via Marina Porto fino al civico 11 della stessa partendo dalla suddetta Piazza Pisanelli;
.che, dalla data di entrata in vigore della presente ordinanza, sia osservato un periodo di pre – esercizio, fino al 16/05/2019, nel corso del quale verrà svolta attività di informazione nei confronti di tutte le categorie di soggetti incluse nel disciplinare allegato alla Delibera di Giunta n. 65 del 09/04/2019;
.che, a conclusione del periodo di pre esercizio, entri definitivamente in vigore, in esercizio ordinario ed a tutti gli effetti di legge, il sistema elettronico di rilevazione degli accessi veicolari nell’area pedonale, così come innanzi individuata, secondo quanto disposto dall’art. 201 comma 1 bis lett. g) del D. Lgs. n. 285 del 30/04/1992;
che l’Ufficio preposto, a seguito delle istanze ricevute, provveda al rilascio dei permessi di accesso all’area pedonale in conformità a quanto disposto dal disciplinare allegato alla Delibera di Giunta n. 65 del 09/04/2019; e, contestualmente, sempre in via sperimentale e per anni uno:
. l’istituzione, in Via Delle Conce, del senso unico di circolazione a partire e con direzione da Via Dei Pellai e fino a Via Madonna di Loreto;
. l’istituzione, in Via Madonna di Loreto, del senso unico di circolazione a partire e con direzione da Via Delle Conce fino al Piazzale Madonna di Loreto;
.l’istituzione, in Via Orlandi, del senso unico di circolazione a partire e con direzione da Via Tempio fino a Via San Demetrio;
.l’istituzione, in Via Degli Acquaviva, del senso unico di circolazione a partire e con direzione da ViaTempio e fino all’intersezione con Via Menderano;
.l’istituzione, in Via Fratelli Peluso, del senso unico di circolazione a partire e con direzione dall’intersezione con Via Arciprete Giuseppe Maria Tedeschi e fino a Largo Sant’Angelo;
La presente Ordinanza è resa nota al pubblico mediante la pubblicazione all’albo pretorio e sul sito web del Comune di Tricase, nonché mediante l’apposizione dei cartelli stradali previsti dal Codice della Strada e dal relativo regolamento di esecuzione.
L’Ordinanza completa è resa nota al pubblico mediante la pubblicazione all’albo pretorio e sul sito web del Comune di Tricase, nonché mediante l’apposizione dei cartelli stradali previsti dal Codice della Strada e dal relativo regolamento di esecuzione.
di Alessandro Distante
Domenica 7 aprile gli amministratori locali dei Comuni della provincia di Lecce hanno votato per eleggere i Consiglieri provinciali. Scomparsa da tempo la elezione diretta, in conseguenza della riforma Del Rio, la elezione del Consiglio Provinciale è il frutto di un complesso meccanismo che vede il risultato finale frutto della somma dei voti ponderati espressi.
In poche parole: il peso del voto cambia a seconda del numero degli abitanti dei quali l’elettore/consigliere è espressione. Il risultato ha visto due candidati di Tricase ai primi posti.Primo in assoluto e quindi Consigliere anziano è stato Nunzio Dell’Abate;
tra gli eletti anche Federica Esposito. Dell’Abate ha ottenuto ben 82 voti da parte degli elettori corrispondenti a 6.152 voti ponderati. Si tratta di un risultato di notevole rilievo, considerato che Dell’Abate è stato non solo il primo della Lista ma anche il primo in assoluto.
L’elezione di Federica Esposito (48 voti corrispondenti a 4.057 voti ponderati) è importante perché è la prima volta che una donna di Tricase viene eletta consigliere provinciale.Le donne elette domenica scorsa sono in tutto tre.
I due neo Consiglieri erano candidati per la stessa lista “Salento Bene Comune” di Centro sinistra: Dell’Abate era in quota a Liberi e Uguali, mentre Esposito in quota a UDC. I Consiglieri Provinciali sono 16 ed insieme al Presidente Stefano Minerva costituiscono l’Assise consiliare. Il Presidente può assegnare degli incarichi per specifiche materie, anche se la Legge non prevede più che vi sia una Giunta Provinciale. Ad entrambi va l’augurio della Redazione di buon lavoro.
La mia colonna di Alfredo De Giuseppe
Non credendo all’entità Regione ma alle Province e ai Comuni, in quanto veri riferimenti dell’identità storica e popolare, non posso che accogliere l’invito che a suo tempo lanciò Carmelo Bene di non parlare della Puglia ma delle Puglie. Non per perorare la causa di un ulteriore piccolo ente regionale, più o meno efficiente, più o meno in sovrapposizione con altre istituzioni.
No, accetto la provocazione del nostro geniale conterraneo per evidenziare come
in effetti le differenze all’interno della Regione sono notevoli e vanno forse per una volta esaltate. Per conoscere meglio questo territorio di circa 20.000 kmq, lungo oltre 400 km e abitato da 4 milioni di persone.
Dalla Treccani: “il nome Puglia viene da lontano, è antichissimo, all’inizio identificava la parte nord della regione poi divenne sinonimo di gran parte del Meridione d’Italia. Almeno fino all’epoca normanna, comprendeva la Calabria e la Basilicata. Scomparve verso la fine del sec. XIV dalle designazioni ufficiali, pur sopravvivendo nell'uso comune delle popolazioni e nella tradizione letteraria.
E i tre giustizierati di Capitanata, Terra di Bari e Terra d'Otranto, che erano stati creati da Federico II, con la sostituzione di quest'ultimo al principato di Taranto della dominazione normanna, rimasero con area presso che invariata sotto gli Angioini, i Durazzeschi e gli Aragonesi; furono durante il dominio spagnolo amputati del territorio di Matera, che passò dalla Terra d'Otranto alla Basilicata (1663)”.
Gli antichi studi geografici dividono la Puglia per lo meno in quattro aree fisiche ben distinte: il Gargano, il Tavoliere, le Murge e la Penisola Salentina. Il frastagliato Gargano che ha rilievi di oltre 1.000 mt a pochi km dal mare e un vasto territorio ricoperto da boschi e macchia mediterranea.
Il Tavoliere, un tempo definito granaio d’Italia, una pianura piatta di oltre 4.000 kmq dove oggi si producono pomodori, olio e vino. Le Murge, a loro volta suddivise in diverse aree, anche se la più nota e affascinante è quella delle gravine, con i suoi canyon a strapiombo.
La Penisola salentina
che è la punta estrema d’Italia, un fazzoletto di terra che racchiude autentici tesori ambientali e storici. Ma io, seguendo Carmelo Bene, voglio aggiungerne almeno altre due aree, la Valle d’Itria, quella dei trulli e di una grande enogastronomia, e l’Arco Jonico, che coincide con il golfo di Taranto e le sue spiagge. Ognuna di queste aree ha la sua caratteristica, la sua bellezza, la sua storia, la sua lingua, le sue tradizioni. Una ricchezza sedimentata di cose e persone davvero invidiabile.
Territori scoperti negli ultimi decenni dal turismo, sia d’élite che di massa.Nei 258
Comuni pugliesi si vive la stagione dell’esplorazione e della nuova identità.
Le masserie ristrutturate son diventate dei resort a cinque stelle, terreni abbandonati son diventati campi da golf, centri storici ristrutturati son diventati meta di movide internazionali, spiagge nascoste son diventate cult nel giro di pochi anni, le case son diventati B&B. Artisti di tutto il mondo vogliono avere una dimora in una delle Puglie, ognuno decantando la sua Puglia.
Queste terre hanno superato nell’ultimo secolo l’endemica assenza di acqua, che, oltre alla difficoltà di una qualsiasi coltivazione intensiva, portava epidemie e mortalità infantile a livelli impressionanti. Si iniziò appena dopo l’unità d’Italia, precisamente nel 1868, ad immaginare e progettare quello che poi sarebbe diventato uno dei maggiori e complessi conduttori d’acqua del mondo, l’Acquedotto Pugliese. Insomma ci sarebbero tutte le condizioni per essere davvero il motore del sud. Abbiamo pochi disastri naturali, non siamo un’isola ma siamo a poche miglia da Paesi in cerca di collaborazioni, scambi economici e culturali, abbiamo ferrovie, porti e aeroporti, strade in sovrappiù.
Abbiamo intelligenze non comuni, fin dai primi pittori italiani, quelli della Grotta dei Cervi, filosofi e pensatori fin dall’antica Grecia, mercanti levantini, sorridenti e tempestivi, abbiamo letterati e politici di gran lustro e infine abbiamo anche attori, registi e sceneggiatori di gran lignaggio. In una terra così, se fosse abitata da olandesi o svedesi, ci sarebbe prosperità, lavoro e un po’ di tranquillità.
Invece i porti non funzionano, non si sono adeguati al nuovo mondo dei trasporti integrati, gli aeroporti sono di secondo livello, le ferrovie sono quelle di fine ‘800, le strade sono state bombardate negli ultimi trent’anni e mai più riparate. Vaste parti del territorio sono inquinate da un’industrializzazione monca e povera.
L’agricoltura non decolla e in questi ultimi anni si è dovuta sorbire da sola il fenomeno xylella.
E soprattutto non c’è lavoro, il turismo non pare mai un’impresa duratura ma un’avventura di poche settimane, i ragazzi scappano, i paesi si spopolano e l’antico piagnisteo continua imperterrito ad avanzare.
La Regione Puglia non ha senso, le Puglie invece sono tutte da conoscere, studiare, approfondire. Perché da lì può venire una speranza.
Intanto è bene sapere che mentre sto scrivendo queste righe, il Presidente Michele Emiliano lavora in ogni direzione, con infaticabile solerzia, alla sua prossima ricandidatura.