di Pino GRECO

Tricase- Da mesi, oramai, la viabilità di piazza dei Cappuccini e, di conseguenza, del rione “Lavari” è stata modificata, ma gli abitanti del quartiere non mancano di essere perplessi. La critica è soprattutto sul senso invertito di due strade che conducono a piazza Cappuccini e verso i “Lavari”, via E. Toti e via Isonzo; in particolare, oggetto della contestazione è un certo isolamento che vivrebbe il quartiere e la difficoltà di raggiungerlo percorrendo via Roma e piazza dei Cappuccini. Ma vediamo in dettaglio quali sono le segnalazioni dei cittadini. Per andare verso il rione “Lavari” da piazza dei Cappuccini si possono fare i seguenti tragitti:

1 Percorrere via Isonzo, facendo attenzione a non urtare la fila di auto in sosta sui marciapiedi, raggiungere via Sabotino e immettersi su via Toti, poi su via Zanardelli, strade nelle quali i parcheggi – anche a ridosso degli incroci – rendono quasi nullo lo spazio di manovra e la visibilità.

2 Fare il giro da via Thaon de Revel, svoltare su piazza Principessa Melodia, poi via Sabotino e ritrovarsi nella stessa problematica su esposta.

3 Da piazza dei Cappuccini, svoltare per via Foggia, poi via Taranto e scendere verso via Brindisi, facendosi largo tra le auto in sosta, anch’esse spesso parcheggiate in prossimità degli incroci. Non meno complicato e pericoloso è dirigersi verso piazza dei Cappuccini, proprio percorrendo via Toti: arrivati in prossimità dell’intersezione con la piazza, infatti, la visibilità è limitata dalle auto in sosta su via Roma e l’immissione sulla piazza è sia pericolosa, a causa della velocità con la quale si sopraggiunge da via Roma, ma anche difficoltosa, per la presenza dei cordoli che delimitano le carreggiate.

Abbiamo chiesto un’opinione a don Pierluigi Nicolardi, parroco proprio di questo quartiere: “Il cambio di senso di marcia di via Toti e via Isonzo, effettivamente, ha reso complicato il tragitto che conduce da piazza dei Cappuccini al rione “Lavari” e, per quanto mi riguarda, alla Chiesa di S. Antonio; la viabilità dell’intero quartiere si è appesantita a motivo della deviazione su via Giolitti di tutto il traffico pesante per e dai supermercati presenti nel quartiere e dei pullman diretti agli istituti scolastici della città. Ho raccolto numerose proteste, io stesso ho sollecitato un “cambio di rotta” rispetto all’attuale sistemazione, ma ad oggi continuiamo a vivere il disagio di dover entrare e uscire dal quartiere per strade non propriamente adeguate. Confido nel buon senso e nella disponibilità dell’Amministrazione a rendere meno difficoltoso il tragitto quotidiano dei residenti”.

La Giunta Municipale del Comune di Tricase ha adottato nei giorni scorsi il Programma Triennale dei Lavori Pubblici riguardante quindi l’arco temporale 2024/2026. La deliberazione è la n. 39 del 22 febbraio.

Il Programma verrà poi sottoposto alla approvazione del Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva nell’ambito del DUP (Documento Unico di Programmazione) e/o della sua Nota di aggiornamento.

Il Programma elenca tutti gli interventi che abbiano un importo superiore ad € 150.000,00 e, in forza della legge, deve dare priorità a quelli resesi necessari per emergenze sismiche, idrogeologiche, al completamento delle opere incompiute e a quelli finanziati con il PNRR o con piani complementari al PNRR.

Ovviamente il Programma tiene conto degli indirizzi programmatici dell’Amministrazione e del fatto che soltanto gli interventi inseriti nell’elenco annuale deve essere rispettata la previsione in bilancio della copertura finanziaria.

 

di Alessandro DISTANTE

L’ambiente ed il paesaggio come beni da tutelare. Se la questione dell’ecomostro da abbattere –come hanno detto molte associazioni ambientaliste- è un punto di partenza, la questione del dopo xylella non è certamente di secondo livello.

Il futuro del paesaggio si gioca nelle scelte che verranno fatte nelle nostre marine e nelle nostre campagne. Scelte che dovranno tenere conto non solo di convenienze economiche, ma anche del come disegnare il nostro territorio e, quindi, il nostro futuro.

Apprezzabile è l’avvio di corsi di potatura, occasione anche per saperne di più sulla xylella e così trovare le soluzioni migliori e ben vangano le iniziative di illustri personaggi, come Helen Mirren, che si spendono per rendere pubblici questi problemi, ma, accanto a queste iniziative, deve crescere l’attenzione dell’opinione pubblica, soprattutto da parte di chi informa. Trasmissioni come quelle viste in questi giorni impegnate a ridere e deridere i Depressani messe in scena da comici poco eleganti e molto ignoranti, è bene che lascino il posto ad una comunicazione più autentica e perciò più utile, come quella di chi, alcuni decenni fa, lanciò le radio locali.

E’ necessaria una politica, a tutti i livelli, capace di guidare questi processi a partire dalle scelte sulle opere pubbliche che migliorino la qualità della vita, prevedendo magari anche parcheggi per la Città; una politica che si metta a capo di battaglie cittadine assumendo un ruolo di guida utile a dare identità alla Città e a fare unità o comunità, specialmente quando, come nel caso dell’ecomostro, è stata capace di intervenire, anche se con ritardo, con provvedimenti giudicati legittimi dalla Magistratura.

 

“INCONTRO CON VALERIA SANTORO - Leadership femminile. Esiste davvero?”.

L'8 Marzo alle 18,00 presso le Scuderie del Palazzo Gallone di Tricase, si terrà un'incontro con una delle due autrici del libro, che racconterà dieci testimonianze di donne imprenditrici e manager protagoniste della storia industriale e finanziaria del paese, e sulla loro capita' di scegliere le leve giuste sulle quali hanno puntato per raggiungere il loro successo.

L’evento fortemente promosso da Inner Wheel Club di Tricase - S. Maria di Leuca, proprio nel giorno della Festa della Donna, prevede l’introduzione della Presidente Rossana Rossoni; a seguire i saluti del sindaco di Tricase Antonio De Donno.

Modera l’incontro la Docente Rosa Nesca, nonché socia del Club Inner Wheel di Tricase. L’invito è rivolto a tutta la collettività.

Il CIHEAM Bari, in occasione della quinta edizione del Corso Avanzato Specializzato sullo Sviluppo Sostenibile delle Comunità Costiere, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e organizzato in collaborazione con la Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo GFCM | FAO, apre la partecipazione a n° 3 neolaureati provenienti dalla provincia di Lecce.

I laureati in materie scientifiche, ambientali, gestionali, giuridiche e tecnico-amministrative che fossero interessati ad acquisire un titolo di alta formazione nel settore della gestione integrata delle zone e delle comunità costiere e della cooperazione internazionale, dovranno inviare il loro curriculum vitae all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (e in cc: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) entro e non oltre le ore 24:00 del 13 aprile 2024.

Il corso mira a rafforzare le capacità di sviluppare e attuare politiche di gestione integrata, strategie e strumenti, offrendo una visione globale della Blue Transformation esplorata attraverso un approccio intersettoriale.

Il programma è appositamente costruito sui principi e le pratiche dello sviluppo costiero sostenibile, in particolare sulla pianificazione e gestione delle risorse, non trascurando gli aspetti tecnico-giuridici e le questioni ambientali, sociali e amministrative. L'approccio formativo è orientato a promuovere una visione di sviluppo integrato e intelligente dell'area costiera, trasferendo conoscenze tecniche e pratiche utili a organizzare e implementare la migliore e sostenibile interazione tra tutti i fattori coinvolti in tale sviluppo.

Il corso, organizzato in unità settimanali, avrà una durata di 10 settimane. L’offerta formativa comprenderà lezioni frontali e attività interattive, integrate con visite di studio e sessioni di discussione con operatori privati interessati.

È rivolto a 14 funzionari dei Ministeri dell'Agricoltura e della Pesca dei paesi del Mediterraneo e dell'IORA e prevede il coinvolgimento di 3 neolaureati residenti/dimoranti in provincia di Lecce.

Sede del corso sarà il CIHEAM Tricase (Lungomare C. Colombo | Tricase Porto – LE) e l'inglese sarà la sua lingua ufficiale.

Alla conclusione del percorso formativo i partecipanti:

- saranno in grado di identificare i punti di forza e i limiti dello sviluppo sostenibile dei propri territori costieri e promuovere iniziative di pianificazione dello sviluppo con un approccio integrato che include diversi settori;

- avranno familiarità con le metodologie rilevanti per la gestione e la pianificazione di un progetto e la comprensione dei modelli ecologici, la valutazione dello stato delle risorse e l'identificazione delle strategie di sviluppo;

- avranno acquisito conoscenze sulle migliori pratiche internazionali e regionali relative alla gestione della pesca, allo sviluppo dell'acquacoltura e delle attività marittime costiere sostenibili e del turismo, incoraggiando la cooperazione locale e introducendo il modello dei Villaggi Costieri Intelligenti per contribuire a migliorare i quadri legislativi nei loro Paesi;

- avranno sviluppato la conoscenza delle principali innovazioni e dei modelli di gestione per migliorare la filiera dei prodotti ittici e dei prodotti correlati della comunità costiera di riferimento, gestendo le minacce ambientali e aumentando la competitività dei settori.

I risultati delle attività di apprendimento saranno monitorati per tutta la durata del corso attraverso lo svolgimento di test di verifica e, alla conclusione del percorso, i partecipanti riceveranno un certificato di frequenza accompagnato da una registrazione dei crediti formativi.

Programma del corso

  • Unità A. Introduzione ai principi dello sviluppo sostenibile delle comunità costiere
  • Unità B. Metodologie e strumenti per la progettazione e la pianificazione di azioni di sviluppo nelle aree costiere
  • Unità C. Strategie e piani comuni per la gestione delle coste e l'integrazione delle attività costiere
  • Unità D. Sicurezza e qualità alimentare, lavorazione del pesce, tecnologie e catena del valore
  • Unità E. Resilienza delle comunità costiere: minacce e possibili soluzioni

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