PERCHE' TRICASE NON HA LA SEDE DEL DISTRETTO SANITARIO (ve lo spiego io).
di Cesare Lia Sull'argomento già altre volte ci siamo soffermati e vi è stato anche il riconoscimento della veridicità di quanto sostenuto! "Repetita juvant" dicevano i latini ed agli interrogativi che ha posto l'amico e stimatissimo prof. Ercolino Morciano occorre ancora una vota chiarire perchè non resti il dubbio di disattenzioni da parte di chi ha amministrato la nostra Città.
Occorre preventivamente affermare che "occorre prendere il treno quando passa" perchè, se si salta la corsa, bisogna attendere il passaggio del successivo che, in politica non si sa mai quando sarà.
Tricase era sede USL, la n° LE/12, se ben ricordo, e quando negli anni 1990 del secolo scorso (i consiglieri regionali avevano un appannaggio di € 2.500 mensili) cominciò a profilarsi una carenza di risorse, in Regione si pensò di procedere ad una riforma della sanità, che già all'epoca era riconosciuta come fonte di troppa spesa.
Si dette mano ad una programmazione innovativa con una ristrutturazione degli ospedali, un adeguamento dei posti letto, l'introduzione dei moduli, l'abolizione dei reparti ripetitivi, il potenziamento delle strutture ospedaliere più efficienti in modo che il cittadino avesse la possibilità di trovare tutte le cure necessarie nella medesima struttura.
Da parte dell'allora maggioranza consigliare, fu dato incarico ad una commissione per la stesura del piano composta da me, Corradino Marzo ed il Prof. Quaranta dell'Università di Bari. Mettemmo appunto tutto il progetto, che fu portato in commissione ed in Consiglio Regionale, ma, alla sua pubblicazione, scoppiò la reazione delle amministrazioni comunali che avendo insediamenti sanitari per i quali si prevedeva la soppressione, per le solite questioni campanilistiche, fu abbandonato. Per doveri di cronaca, bisogna dire che quel piano, contestato all'epoca, su, poi, approvato dalla Giunta Fitto, che per lo stesso perdette le elezioni regionali, mai, però cambiato da Vendola, che pure aveva promesso di fare meglio!
Venne fuori, allora, l'esigenza di abolire le inutili spese di locali sanitari presi in fitto dalle varie USL (cosa giusta se si pensa alla spesa pubblica che si sosteneva). Ovviamente le sedi amministrative avrebbero trovato collocazione nelle strutture degli ospedali dismessi.
Per il Capo di Leuca, mentre veniva chiuso l'ospedale di Gagliano del Capo, veniva potenziato il "Cardinale Panico" di Tricase, anche sede di USL in locali, però, locati.
Ebbi, pertanto, la preoccupazione che, essendo la strada giusta che la pubblica amministrazione doveva seguire per il nostro territorio fosse quella di occupare la struttura sanitaria dismessa ma in proprietà della Regione per insediarvi gli uffici sanitari, mi affrettai a porre rimedio perchè Tricase non perdesse gli uffici. Superando anche problemi campanilistici, occorre ammettere che la centralità di Tricase, la sua potenzialità strutturale, la presenza di altri numerosi uffici, facevano cadere naturalmente la scelta sulla nostra Città.
Fu per questo che mi adoperai di far finanziare la nostra USL delle risorse necessarie per costruire una sede degli Uffici a Tricase, evitando che lla stessa fosse spostata, per motivi prettamente economici, in altro posto.
Lo stanziamento si ottenne, ma io, per i risaputi problemi famigliari, dovetti abbandonare la politica, e gli stanziamenti da me ottenuti furono smembrati e trasferiti per la costruzione di un "pollaio", chiamato struttura sanitaria, a Tricase, una "torre" sanitaria (ora vuota) a Gagliano del Capo ed una struttura sanitaria, che, non so quale funzione abbia, a Corsano:
Con buona pace della Città di Tricase, l'insediamento amministrativo finì a Gagliano del Capo, dove tutt'ora si trova.
Non fu, quindi, una scelta politica. nè una interferenza barese ma una necessità economica che non poteva essere contestata dal momento che la USL non aveva provveduto almeno a mettere la prima pietra della struttura per uffici sanitari, che la Regione Puglia aveva previsto e finanziato.
Ora occorre attendere l'altro treno! quando passerà? chi lo guiderà?
AMMINISTRATIVE 2017- PD Un PD frantumato. Così si presenta in vista del voto il partito a Tricase. Chi sarà il candidato sindaco del PD a Tricase ? Carmine Zocco, Nunzio Dell’Abate o Enzo Fornaro ? Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano non ha dubbi....la foto parla chiaro…sarà Nunzio Dell’Abate
AMMINISTRATIVE 2017- UDC Si è svolta la scorsa settimana una riunione operativa a Muro Leccese… per le prossime elezioni amministrative a Tricase. Una cosa è certa, l’area PD Abaterusso non sarà nella coalizione dell’UDC. Respinta l’idea di “ collaborazione ..” Queste le voci che girano in Città. Dunque, a breve l’UDC presenterà il suo candidato sindaco
ASSESSORI TRANQUIILI E RILASSATI Nessun problema…Bisogna mantenere sempre un atteggiamento corporeo e facciale rilassato…anche dopo la sentenza della Corte dei Conti, che ha condannato il sindaco di Tricase, Antonio Coppola, gli assessori Maria Assunta Panico, Giacomo Elia, Adolfo Scolozzi e Sergio Fracasso, e il responsabile del settore Amministrazione generale, Maria RosariaPanico, a rimborsare la somma di 6mila e 400 euro comprensive di spese di giudizio, per aver affidato la gestione dei sinistri ad una societa’ esterna, la AS s.r.l.. Pronto il ricorso… da parte del Sindaco Coppola
Il servizio navetta ha escluso il popoloso rione di Tutino e Sant’Eufemia ? Perché non sono state inserite le “soste” come in altri punti della Città? La domanda è : se un residente o un’anziana che da Tutino o Sant’Eufemia vorrebbe recarsi al mercato settimanale, al cimitero o al municipio, perché non dovrebbe usufruire di tale servizio come gli altri cittadini ?
Restiamo in attesa di una risposta
Un gruppo di amici di Tutino e Sant’Eufemia
Marcia Perugia-Assisi della Pace e della Fraternità 2016.
“ La pace come cammino. E, per giunta, cammino in salita ”
Domenica 9 0ttobre 2016, il nostro Istituto “Gaetano Salvemini” di Alessano, insieme alle Scuole Superiori di Tricase e al presidente della fondazione “Don Tonino Bello”dott. Giancarlo Piccinni, ha partecipato alla Marcia della Pace Perugia-Assisi.
Noi studenti partecipanti , arrivati nella tarda mattinata a Santa Maria degli Angeli, abbiamo cominciato subito a respirare un’atmosfera particolare di festa, di gioia, tra bandiere colorate e striscioni , come se tutte le guerre del mondo fossero cessate.
Anche noi abbiamo contribuito a rendere quel luogo vivo e carico di entusiasmo con i nostri foulards color arancio, i nostri slogan e cartelloni che tutti ammiravano e la nostra piccola band.
Il percorso dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli alla Rocca Maggiore di Assisi non è stato facile, più di 5 Km con lunghi tratti in salita, ma marciare insieme a centinaia di altre persone di diversa età, cultura o provenienza, guardarsi e sorridersi anche senza conoscersi ti fa provare emozioni indimenticabili.
Tutti abbiamo marciato con gli stessi obiettivi: un mondo senza fame, senza miseria, senza guerre, senza stragi; un mondo colorato dalla giustizia, dall’amore, dalla fratellanza, dalla condivisione.
Non potevamo però tornare senza aver detto che la nostra terra è quella di Don Tonino Bello, grande messaggero di pace. Arrivati sulla sommità di Rocca Maggiore, alcuni di noi hanno accolto l’invito degli organizzatori a salire sul palco e a dire la propria provenienza, così una nostra compagna ha fatto sapere che la nostra scuola arrivava da Alessano, paese natale di Don Tonino. C’è stato un grande applauso, ci siamo sentiti orgogliosi e l’emozione in noi è stata grande.
Siamo tornati a casa più ricchi di opinioni, pensieri e speranze, consapevoli che ogni giorno bisogna lottare per la pace anche attraverso i piccoli gesti quotidiani promuovendo la giustizia, l’ accoglienza e il rispetto dell’ambiente.
Un grazie particolare alla nostra dirigente prof.ssa Chiara F.Vantaggiato che ci ha offerto questa grande opportunità, trasmettendoci il suo grande entusiasmo per i veri valori della vita, e ai docenti che ci hanno accompagnati nel percorso educativo-didattico.
Gli alunni partecipanti alla marcia dell’Istituto “Salvemini”di Alessano