di Antonio Caprarica
Non c’è nulla di più ingannevole dell’aria mite della parola “volantino”.
Al contrario, il volantino è uno squillo di tromba, un segnale d’allarme , può arrivare a diventare come nell’ormai remoto Sessantotto- un richiamo di guerra.
Il volantino, figlio prediletto dei ciclostili sessantottini, è in realtà l’erede in linea diretta del pamphlet , o libello, equivalente settecentesco degli odierni social, ma al contrario di questi corrivi con l’assolutismo del futuro- nemico giurato della tirannide e dei privilegi dell’ ancien règime.
Insomma, il volantino come il suo antenato è a caccia di magagne, prepotenze e malefatte , le denuncia e le mette in scacco, ma non per puro spirito giustizialista.
Al contrario, l’obiettivo è offrire alla società gli strumenti informativi indispensabili al discorso pubblico, sempre così carente in Italia. E nel Mezzogiorno più che mai.
Perciò, ogni volantino e quello di Tricase in modo speciale è un grido di libertà : di stampa, di informazione, di opinione, e sappiamo tutti benissimo che questi diritti non sono mai acquisiti per sempre. Alessandro Distante e il gruppo di persone radunate attorno al Volantino ( con la maiuscola…) sono dunque da considerare sentinelle delle nostre libertà, e in verità il Premio di cui mi onoro di essere stato il primo recipiente- è piuttosto a loro che andrebbe consegnato.
Penso che idealmente sia proprio quello che fanno tutti coloro che lo ricevono.
Sabato 20 ottobre ore 19,00 Sala del Trono con Antonio Polito
Tricase. Talvolta i sogni si avverano. Sembrava una provocazione quella che anni fa venne lanciata in Redazione da Antonio: “Perché non organizziamo un Premio giornalistico e proviamo a portare a Tricase il meglio del giornalismo nazionale?”.
Da provocazione si trasformò in sfida che, possiamo proprio dirlo, è stata vinta.
Colpi di fortuna, amicizie personali, ricerca di contatti, vicinanza di luoghi e tanto altro ci hanno consentito di avere da noi il fior fiore del giornalismo.
Sì lo diciamo con orgoglio, ma, soprattutto, intendiamo dimostrare, con i numeri, che gli obiettivi, se sono chiari, possono essere raggiunti.
Abbiamo scelto di non gravare in alcun modo su fondi pubblici, neppure su piccoli contributi da parte del Comune.
Non li abbiamo mai chiesti e ciò a prescindere dal Sindaco di turno.
Ci sembra giusto che un’iniziativa, siccome liberamente voluta da una Associazione, si deve reggere sulle sue gambe e su quelle di chi la condivide.
Abbiamo chiesto e sempre ottenuto il Patrocinio del Comune e, da qualche anno, anche della Provincia di Lecce e questo perché abbiamo voluto che l’iniziativa fosse condivisa e ne fosse riconosciuta la rilevanza pubblica.
Ma poi, per il resto, soltanto l’ospitalità (sempre massima) da parte del Comune e il riconoscimento che il Premio rappresenta un’occasione per la Città e non solo.
L’unico sostegno economico cercato ed ottenuto è stato quello degli sponsor e dei cittadini.
Non è stata mai una ricerca di sostegni fini a se stessi, ma un sostegno di significato e di condivisione.
Chi fa pubblicità sul nostro settimanale o chi sponsorizza il Premio non ha certo bisogno di farsi pubblicità; lo fa perché condivide l’importanza di un settimanale e di un Premio.
E poi i nostri Lettori; cittadini che senza nulla chiedere e senza nulla ricevere mettono la mano in tasca e offrono un contributo partecipando ad una cena.
Questo è quanto c’è dietro e davanti alla IX Edizione del Premio
Quando le mamme del Tricase Rugby hanno deciso di chiamare la loro squadra “Ursa Major”, certamente non immaginavano di essere considerate alla stregua di orse pericolose: volevano solo giocare con i loro bambini, insegnando loro i valori universali del rispetto e dell’amicizia.
Difficile, però, imparare cosa sia il rispetto quando, in procinto di entrare in campo armati solo di palloni (ovali) e attrezzatura ginnica (in spugna), hanno visto il loro allenatore apostrofato e poi spintonato da un signore con i capelli bianchi a cui sembra proprio non andar giù che qualcuno, con regolare autorizzazione del Comune, utilizzi il (suo?) campo S.Vito e gli spogliatoi (suoi anche quelli?) per due ore, due volte a settimana…
Eppure anche in questa occasioni i bambini del Tricase Rugby hanno avuto un bel momento di crescita sportiva e umana: il loro tecnico non ha reagito, il signore con i capelli bianchi è stato allontanato e i responsabili del Tricase Rugby, pur incolpevoli, hanno chiesto scusa a mamme e bambini.
Peccato che il turpiloquio di sottofondo (lasciamo a voi indovinarne la provenienza) rovinasse l’atmosfera….
Dopo un’ora è arrivata una stretta di mano. I bambini, certamente, avranno apprezzato.
Ma a cosa è servita quella stretta di mano, se all’allenamento successivo gli spogliatoi erano chiusi e i piccoli si sono dovuti cambiare per terra (e al buio), sull’erba a bordo campo?
Il Parco Culturale Ecclesiale “ Terre del Capo di Leuca ‐ De Finibus Terrae”, Fondazione di Partecipazione della Diocesi di Ugento - S. Maria di Leuca, comunica che da Domenica 21 sino al 31 ottobre, ogni giorno dalle ore 19.00 alle 21.00, presso le Sale del Palazzo Principi Gallone di Tricase sarà possibile visitare “Ai tremendamente vivi - Mostra di Arti Visive”,realizzata per ricordare il XXV anniversario del “dies natalis” di don Tonino Bello.
La collettiva sarà inaugurata Domenica 21 Ottobre, alle ore 19.00, da Mons. Vito ANGIULI, Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca, da Carlo CHIURI, Sindaco di Tricase, da Sebastiano LEO, Assessore Regionale alla Pubblica Istruzione e da Pamela LICCHELLI, Dirigente Istituto Comprensivo di Gagliano del Capo.
Nella stessa occasione, sarà possibile assistere al concerto dell’Orchestra scolastica dell’Istituto Comprensivo di Gagliano del Capo e ascoltare le testimonianze di alcuni fedeli che hanno conosciuto personalmente Don Tonino Bello. Inoltre, nelle sale del maestoso palazzo, per tutta la durata della mostra, si potrà visitare la Mostra fotografica e documentale “libro vivente” a cura del Gruppo “Don Tonino” della Parrocchia Natività Beata Vergine Maria di Tricase.
La collettiva d’arte vedrà la partecipazione di artisti di chiara fama nazionale e internazionale, come: Giuseppe Alessio, la palestinese Reema Almozayyen, Maria Bomanduce, Mimmo Camassa, Andrea Cangiani, Giulio Giancaspro, Fabio Giannotta, Don Gianluigi Marzo, i siriani Burhan e Zahi Issa, Giovanni Morgese, Rita Protopapa, Miryam Risola, Rosario Rosafio, Vito Russo e Luigi Sergi.
L’evento artistico, organizzato dal Centro Artistico Internazionale del Mediterraneo ed dal Centro Artistico Spirituale “Angeli”, con il partenariato dell’Associazione di Alta Cultura Musicale “W. A.Mozart”, si svolge a conclusione dell’Anno Giubilare di Don Tonino Bello, omaggiando la figura dell’illustre Vescovo di Molfetta con una produzione artistica, connubio tra le arti visive, letterarie e musicali, in cui gli estratti delle omelie e degli scritti di don Tonino Bello, sapientemente innestati, evidenzieranno l’importanza e dell’attualità del grande patrimonio che rappresentano i pensiero e la testimonianza di uno dei più illustri figli di Puglia.
Sempre per ricordare il XXV anniversario del “dies natalis” del prelato di Alessano, il Centro Artistico Internazionale del Mediterraneo ha organizzato anche l’evento artistico “Tessere di Pace” allestita in anteprima nel Dicembre 2017, presso l’ipogeo della Basilica dell’Incoronata nell’Arcidiocesi di Napoli e successivamente a Molfetta, dal 8 al 20 aprile 2018, in concomitanza con la visita del Santo Padre, Papa Francesco, è stata allestita nelle suggestive sale dei Templari e ammirata da migliaia di visitatori, evidenziando l’affetto e la devozione verso Don Tonino, cittadina dove ha espresso a pieno il “Sognatore appassionato di Dio e della Vita. Il sogno di una Chiesa che si fa missionaria; il sogno di una famiglia umana che vive nella giustizia, nella Pace, nel servizio ai poveri; il sogno di cieli nuovi e terra nuova, che fa germogliare una nuova primavera”.
La collettiva “Ai tremendamente vivi - Mostra di Arti Visive” annovera il partenariato dell’ Ufficio Nazionale Tempo libero, sport e turismo della CEI –Conferenza Episcopale Italiana, la Diocesi Ugento S.Maria di Leuca, il Museo Diocesano di Molfetta, il Museo diocesano di Ugento S.Maria di Leuca, Il Parco Culturale Ecclesiale “ Terre del Capo di Leuca ‐ De Finibus Terrae”, la Fondazione Don Tonino Bello – Alessano e la Regione Puglia.
Segreteria: Alessio Giuseppe 347 42 89 528 - Calabrese Giovanni 347 80 22 725
/FB: /camminidiLeuca/ & /DeFinibusTerrae/
PER LA PRIMA VOLTA IN PUGLIA LA GIORNATA EUROPEA PER LA MICROFINANZA
A TRICASE IL MINISTRO LEZZI E IL PRESIDENTE EMILIANO
La Fondazione “Mons. Vito De Grisantis”, organismo della Diocesi di Ugento – S.Maria di Leuca, comunica che Lunedì 22 ottobre, a Tricase nella Sala del Trono di Palazzo Gallone, si svolgerà la tavola rotonda dal tema:
“L'impatto del microcredito per l'inclusione delle persone non bancabili”.
L’incontro pubblico,moderato da Don Lucio CIARDO, Direttore Caritas della Diocesi Ugento - S.Maria di Leuca, prevede i saluti di Carlo CHIURI, Sindaco di Tricase, di Barbara LEZZI, Ministro per il SUD, Michele EMILIANO, Presidente Regione Puglia, Antonio Maria GABELLONE, Presidente Provincia di Lecce, Lavinia MONTI, Dirigente Ministero dell'Economia e delle Finanze, Vito PRIMICERI, Presidente Fondazione Bancaria” G. Primiceri”- Banca Popolare Pugliese, Giuseppe VENNERI, Presidente dei Dottori Commercialisti della Provincia di Lecce.
Si proseguirà con gli interventi nell’ambito del tema: “L’impatto del Microcredito su un territorio marginale per l’inclusione al lavoro”, prenderà la parola: Don Antonio MORCIANO, Presidente
Jorge RAMIREZ,EMN European Microfinance Network - Generai Manager,Giampietro PIZZO, Presidente di RITMI,Guglielmo Forges DAVANZATI, Docente di Economia Politica UniSalento,Don Andrea LA REGINA, Responsabile Microcredito Caritas Italiana.
Successivamente saranno presentate l’esperienze di inclusione da parte di: Don Stefano ANCORA, Presidente Parco Culturale Ecclesiale “ Terre del Capo di Leuca ‐ De Finibus Terrae” per Carta di Leuca, Maurizio RAELI, CIHEAM – Bari per “Cooperazione e Microcredito”, Corrado BRIGANTE, Pres. Coop Lattigiana, Delio SPARASCIO, Amahoro Il Microcredito in Rwanda. Due aziende nate con Microcredito - Progetto Tobia: B&B Messapia di Chirivì Maria Rita Ugento e Miranda di Piccinni Lavinia e Bartoli Smona Tricase, Nello Tuorto - Finetica - Programma "Pio Monte Somma". Le conclusioni saranno a cura di S.E. MONS VITO ANGIULI, Vescovo di Ugento - S. Maria di Leuca.
In questi ultimi anni, segnati da una pesante crisi economica congiunturale, sono molti i piccoli imprenditori che si sono trovati in grosse difficoltà, con poche possibilità a reperire sostegni finanziari, portandoli a rivolgersi alla Fondazione “Mons. Vito De Grisantis”, la quale, perseguendo finalità di solidarietà sociale, aiuta nell’avvio di attività imprenditoriali soggetti disoccupati o in situazione di svantaggio sociale. Negli ultimi anni il sodalizio ha creato opportunità di impresa ed ha incoraggiato la nascita di quasi ottanta piccola attività imprenditoriali nel territorio diocesano, tutte realizzate da giovani disoccupati, adulti che hanno perso il lavoro e immigrati regolarmente residenti.
La Fondazione “Mons. Vito De Grisantis” ha inoltre sostenuto famiglie in difficoltà economica, contribuendo a prevenire il dilagare della piaga dell’usura, riscuotendo apprezzamenti e consensi in ambito sociale a livello nazionale, meritandosi di celebrare in Italia, a Tricase, la IV Giornata Europea per la microfinanza, da parte dalla rete per il microcredito italiana ed europea (RITMI e EMN), dopo che lo stesso evento si era già svolto a Torino 2015, Verona 2016 e Siracusa 2017.
European Microfinance Network (EMN) che riunisce 85 istituzioni da 23 diversi Paesi Europei, tutte accomunate dall’impegno per sviluppare la microfinanza come strumento di inclusione sociale e di sviluppo economico sostenibile.Saranno presentate alcune esperienze di microcredito che hanno avuto un impatto sulla vita concreta delle persone escluse.
Insieme ad altri qualificati interventi, contribuiranno al dibattito, in quanto nei prossimi anni, il sostegno di fonti di finanziamento innovative (pubbliche o private) sarà fondamentale per l’ulteriore e buon sviluppo del settore e la creazione di nuove opportunità per gli “imprenditori scomparsi“.
Informazioni: Maurizio Antonazzo