TRICASE CALCIO: SFIDUCIATO LUIGI NICOLARDI
Sfiduciato l’ormai ex presidente dell’ASD Atletico Tricase, Luigi Nicolardi.
Nella giornata di ieri ( 20 giugno 2019) in una riunione urgente i soci dirigenti della società di calcio tricasina hanno sfiduciato l’ormai primo responsabile Luigi Nicolardi.
L’ex presidente Luigi Nicolardi: “mi ha colto di sorpresa questa decisione, mi hanno sfiduciato al fine di dare un segnale di grande apertura all’eventuale ingresso di nuovi soci”.
Adesso l’ex presidente “rientra” nella società come socio dirigente.
I soci che hanno sfiduciato Nicolardi sono : Valerio Maggio, Luciano Ruberto, Alfredo Stefanelli, Rocco Maglie e Mario Minonne, non erano presenti (dunque non firmatari),Luca Cito e Nicolardi Roberto.
Cosa succederà adesso…???
Quando il calcio scende in campo per solidarietà.
Quel sapore inconfondibile di quel calcio che va oltre i colori, oltre le rivalità e dal sapore dolce dell’amicizia e della simpatia, mescolato all’essenza della solidarietà.
Il tutto per l’evento denominato ‘Pizza nel Pallone” svoltosi allo Stadio San Vito in Tricase, lo scorso 16 giugno, che ha rappresentato l’occasione di veder giocare sul campo la Nazionale Attori 1971 e l’Associazione Pizzaioli insieme ad una rappresentanza locale (Vintage friends) e dell’Amministrazione Comunale.
Quadrangolare organizzato su proposta di Alessandro Panico, proprietario della pizzeria Cistareddha, che ha voluto devolvere il ricavato della manifestazione al progetto Il mare di tutti attraverso International Club Inner Wheel di Tricase - S.Maria di Leuca.
Solidarietà pura: l’obiettivo è quello di offrire l’opportunità unica per le persone che convivono con la Sclerosi Multipla di svolgere fisioterapia in mare. Nella mattinata di una domenica dal sapore estivo, tutti i giocatori hanno accontentato il pubblico presente con spettacolo sul campo e fuori, quando i tifosi giunti per salutare i loro beniamini, hanno da loro visto corrisposto il medesimo affetto.
L’evento è stato preceduto dalla Cena di beneficenza che si è svolta sempre presso la Cistareddha, dove lo chef Guido Grasso ha proposto un menù degustazione che ha deliziato i palati degli intervenuti.
Gli attori, ospiti d’onore della serata, non hanno negato un sorriso, una stretta di mano, un autografo, una chiacchierata a nessuno dei presenti, segno della semplicità e simpatia che li contraddistingue. Attraverso un linguaggio comune dovuto dall’incontro del mondo sportivo con quello dello spettacolo, si è creata un’atmosfera emozionante guidata da un grande esempio di unità di intenti, sacrificio e impegno.
La Presidente, il Direttivo e le socie tutte dell’International Inner Wheel Club ,vogliono ringraziare di cuore la Nazionale attori 1971 e l’Associazione Pizzaioli Professionisti, nella persona di Alessandro Panico, unitamente alla squadra rappresentativa locale e all’Amministrazione Comunale, per la entusiastica partecipazione all’evento Pizza nel pallone. Grazie perchè sport e solidarietà hanno realizzato quel magico connubio di intenti che ci consentirà di contribuire alla realizzazione di un progetto importante per tante persone affette da SM. A presto per nuove iniziative perchè gli obiettivi più ambiti si raggiungono camminando insieme!
di Pino Greco
Dario Martina parla e saluta tutti. Sa trasmettere amicizia.
I consensi continuano a crescere da mesi
Si presentò alla Città di Tricase con la “potenza” di 453 voti, il più votato alle ultime amministrative.
Nominato Presidente del Consiglio Comunale, dà una immagine di sé di tricasino medio, alternando strette di mano e post nei social.
Siede tra la maggioranza ma è del PD (minoranza).
La cosa che più colpisce sono i numeri.
Numeri che si possono sintetizzare ascoltando e vivendo la Città che definisce il dott. Martina uno come tutti che sa trasmettere amicizia con gesti,parole di saluto e rispetto.
Come dire: I consensi di Dario Martina continuano a crescere da mesi
E a Depressa… la “sua” Comunità?
Numeri alla mano.Europee: Depressa, si tinge di rosso.
Vince il PD.
Sembrano due sezioni elettorali (16 e 17) staccate dal resto della Città, almeno a giudicare dai risultati di queste elezioni europee.
Il partito democratico a Depressa raggiunge il 39,5% .
Numeri alla mano i voti di lista sono 612 cosi distribuiti:
di Caterina Scarascia
Non è bello autocitarsi, ma quando ci vuole….
Scrivevo, un po’ di mesi fa, che viviamo tempi del nulla.
Raccontavo, e al contempo prevedevo, scenari socio politici sempre più banalizzati, ridotti all’osso, privi di visioni, imbevuti di razzismo, pregiudizi e violenza, svuotati di contenuti seri, di comunicazione razionale ed educata, di cultura delle idee, di memoria storica.
Tutto in piena realizzazione, purtroppo….
Senza fermarmi sugli stomachevoli episodi di fanatismo e aggressività accaduti a Roma negli ultimi periodi, rispetto ai quali bisogna anche superare il disgusto che frena la parola, vorrei soffermarmi sulla baby-gang di Manduria, segno evidente di una società che si sta sgretolando dalle basi e che vede imputati due soggetti principali: famiglia e scuola, con il contorno di servizi sociali il più delle volte “ammiccanti” o latitanti.
Purtroppo anche in questo mi autocito, considerato che nell’ultimo quindicennio su tali tematiche ho scritto tanto, cercando di far capire (ma non so, ovviamente, se ci sono riuscita), che il livello di guardia era ormai abbondantemente superato. Nel 2007 lanciammo, proprio a Tricase, con il supporto di un Comitato Genitori all’avanguardia per quell’epoca, l’allarme sul problema bullismo. Fummo lasciati soli. Lo stesso accadde negli anni successivi, e non solo a Tricase.
Ovviamente le scuole non registravano casi di bullismo (sic!) e le famiglie avevano tutti figli perfetti (due volte sic!). Oggi ci ritroviamo ad avere (lanciate già nel 2014 dal Ministero dell’Istruzione), le linee guida nazionali contro il bullismo ed il cyberbullismo, il che è la prova provata che il fenomeno era ed è in continuo aumento. Intanto viene anche indetta la giornata nazionale contro il bullismo (7 febbraio), da aggiungere alle varie ricorrenze nazionali…quella della mamma, del papà, della donna…. Mi pare giusto…(quanti sic dovrei mettere qui?).
Ed ora, udite udite, stiamo per ripristinare l’Educazione Civica come disciplina, votata all’unanimità dai nostri politici ignoranti, che non sanno che l’Educazione Civica non è stata mai abolita, che fa parte delle educazioni trasversali e che è più volta citata, sotto forma di competenze di cittadinanza, nei documenti programmatici in vigore in tutti gli ordini di scuola.
Ma la cosa ancora più grave è un’altra: pensano, questi signori, che fornendo una lezione magistrale sulla Costituzione Italiana e un decalogo di regole di buon comportamento si possano arginare le baby gang, vale a dire i bulli che torturano, picchiano, usano il web per minacciare, intimidire, umiliare? Da ridere…per non piangere.
Torniamo alla totale assenza di idee e di progettualità di cui parlavo prima: quanti monitoraggi vengono fatti nelle scuole per vedere cosa si fa effettivamente contro questi fenomeni, a parte convegni, seminari e tavole rotonde ??? Quali indagini socio-psicologiche (fra le tante spesso inutili!) vengono condotte sulla famiglia (in ogni sua accezione) per verificarne il livello di educazione emotiva, relazionale, solidale verso le diversità???
Chi controlla e monitora i servizi sociali che nei fenomeni di cura e prevenzione del disagio giovanile e familiare dovrebbero avere (mai condizionale fu più obbligatorio!) un ruolo fondamentale?
Il bullismo e ancor più il cyberbullismo sono fenomeni complessi, che hanno bisogno di interventi di gestione delle emozioni, dei conflitti, delle relazioni, non di semplici regole imposte, hanno bisogno di percorsi di educazione all’affettività e alla tolleranza. Vogliamo invece solo imporre e punire, oppure giustificare sempre e comunque?
Certo, arriverà un momento, nella vita di un ragazzo, in cui ci sarà bisogno anche della sanzione, ma non si parte da questo per costruire solide basi educative. In tutto ciò purtroppo, almeno in base alla mia esperienza (avallata peraltro da molte letture in proposito), la maggior parte delle famiglie è allo sbando, soprattutto per incultura ed ignoranza sull’essenza fondamentale di tali fenomeni.
Ma anche le scuole avrebbero bisogno di più formazione, mentre le reti territoriali di aiuto reciproco nell’ottica della “comunità educante”, unico possibile antidoto al fenomeno, stentano a decollare. Tutto questo ci racconta l’episodio di Manduria. Ma al contempo è lo specchio, uno dei tanti, di questa società vuota e sfaldata, a tratti psicotica, che naviga su internet e si imbeve di cazzate, in attesa della prossima baby bang….e dei prossimi decreti tappabuchi di politici in perenne campagna elettorale.
Pistole per difendersi; nozioni per riempire, a vuoto, i cervelli; capri espiatori da dare in pasto alla folla inferocita.
La sostanza è la stessa e intanto il nulla galoppa veloce.