Sabato,18 aprile 2020
Un tricasino verso la presidenza dell’Enel.
Nato nel 1972.
Dal 2009 è partner fondatore dello studio legale Riolo Calderaro Crisostomo e Associati di Milano.
E’ stato consigliere di amministrazione di Ansaldo Sts,in rappresentanza del socio Elliott.
(fonte Il Sole 24 ORE).
Michele Crisostomo,avvocato specializzato nell’assistenza a banche e assicurazioni
Nella foto l’avv.Michele Crisostomo
(con la fascia tricolore in occasione del matrimonio dell’architetto Giuseppe Cavalieri)
Tricase,17 aprile 2020
di Alessandro Distante
Tante le iniziative di volontariato sorte spontaneamente in questo periodo, tutte encomiabili, specialmente se fatte senza alcun clamore o pubblicità. Accanto alla macchina della solidarietà del privato-sociale è partita quella istituzionale. Numerosi gli interventi del Governo e forte la richiesta di interventi a livello europeo ed internazionale.
Tra i primi concreti interventi del Governo anche i buoni alimentari; 400 milioni di euro distribuiti dalla Protezione Civile ai Comuni italiani e tra questi, ovviamente, anche al Comune di Tricase, dove sono giunti € 141.429. Il Comune ha così adottato una delibera delle Giunta con le linee guida dell’operazione e poi, a mezzo dei Servizi Sociali e del competente Assessorato, si è messo subito al lavoro per informare i cittadini ed invitarli ad inviare un modulo contenente alcuni dati utili per poter fruire dei buoni stessi.
Per chi viene ritenuto in possesso dei requisiti, il Comune ha deciso di assegnare buoni di taglio diverso a seconda dei componenti il nucleo familiare. Si va da buoni di 100 euro per nuclei con un solo componente fino a buoni da 500 euro per nuclei familiari formati da 5 o più componenti. Gli importi vengono poi dimezzati per destinatari di sostegni pubblici. Sono stati infine previsti ulteriori buoni in caso di presenza di minori fino a 6 anni. Fin qui tutto bene.
I problemi sono sorti nel momento in cui, per ritirare i buoni, le persone si sono dovute mettere in fila, qualche volta all’esterno del Palazzo Municipale e quindi senza alcuna garanzia di privacy.
Una condizione che è stata avvertita come imbarazzante se non addirittura umiliante. Eppure il Comune aveva dato avviso che i beneficiari sarebbero stati informati telefonicamente dell’esito della richiesta con le indicazioni di tempi e di modi per la consegna dei Buoni spesa. Evidentemente questo sistema –che avrebbe garantito maggiore ordine ed evitato quanto accaduto- non ha funzionato.
Altra questione sorta è stata quella della difficoltà di comprendere quali siano i criteri per la selezione delle domande; l’avviso pubblico contiene un generico rinvio ad una istruttoria sulla base di quanto auto dichiarato nelle domande. Al termine dell’esame delle domande non si ha notizia di una graduatoria generale, perché l’istruttoria delle domande avviene “a scorrimento, seguendo l’ordine di arrivo, fino ad esaurimento delle spettanze o delle risorse comunque disponibili”.
La scelta del Comune è stata quella di approvare l’elenco dei beneficiari ogni tre giorni senza tuttavia fissare un termine ultimo per far pervenire le domande. Il rischio può essere quello che, a distanza di giorni, arrivino altre domande, magari da parte di persone ancor più bisognose ma che quelle domande non possano essere soddisfatte perché, nel frattempo, famiglie “meno bisognose” hanno ricevuto il buono.
Sicuramente una consegna a domicilio dei buoni, come chiesto da alcuni Consiglieri comunali, oppure con invio telematico oppure con un messaggio whatsApp avrebbe evitato file e problemi di privacy. Il rischio che al distanziamento umano faccia seguito un di stanziamento sociale è forte. Ed è una delle cose che il Comune certamente voleva e vorrà evitare.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 17 aprile, in Puglia, sono stati registrati 2.120 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 69 casi, così suddivisi:
Sono stati registrati oggi 8 decessi: 3 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, 1 in provincia di Lecce.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 38.278 test.
Sono 364 i pazienti guariti.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 3.327 così divisi:
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Con la fornitura dei dispositivi di protezione individuali da parte delle Asl possono partire dal 24 aprile le USCA, le Unità speciali di continuità assistenziale, team composti da medici che andranno a domicilio dei pazienti malati di Covid-19 per fornire cure e assistenza.
Il direttore del dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro, ha inviato oggi alle Asl pugliesi una lettera con l’indicazione delle quantità di kit da distribuire. Un kit minimo sarà composto da una mascherina FFP2, un camice/grembiule monouso, occhiali o maschera, guanti monouso e una mascherina chirurgica per il paziente.
“Ringrazio i medici di medicina generale – ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – che collaboreranno con noi andando, con le dovute protezioni, nelle case dei malati per curarli e dare assistenza”.
“Si tratta di una svolta nell’approccio alla cura della malattia, permettendo il monitoraggio domiciliare dei malati di Covid-19 e del controllo dei loro eventuali conviventi, limitando così le ospedalizzazioni - spiega il direttore del dipartimento salute, Vito Montanaro - e lo faremo grazie all’aiuto dei medici di medicina generale che si renderanno disponibili, muniti dei dispositivi di sicurezza necessari, seguendo le linee guida cliniche predisposte dagli specialisti del Policlinico di Bari.
Per ogni USCA saranno 5 i medici, che si alterneranno in due turni giornalieri. Ciascuna USCA potrà fare almeno 8 visite domiciliari al giorno. Le USCA attivate in tutta la Regione saranno 80, con un fabbisogno totale di circa 9.600 kit di DPI, per garantire l’attività per almeno 15 giorni.
I kit previsti – indicati secondo la popolazione dei territori - inizialmente saranno 860 per la Asl BT, 2960 per la Asl Ba, 950 per la Asl Br, 1.450 per la Asl Fg, 1.980 per la Asl Le e 1.380 per la Asl Ta. La distribuzione dei kit di DPI sarà a cura delle farmacie territoriali delle Asl.
Con l’inizio della distribuzione dei kit di DPI ai medici, le USCA potranno partire come deciso nella riunione del CPR – Comitato permanente regionale di Medicina Generale dello scorso 8 aprile.
Del Comitato permanente fanno parte, oltre ai rappresentanti regionali, tutti i sindacati dei medici di medicina generale.
In quella sede – con proposta regionale - sono stati sanciti i compiti della aziende sanitarie, che devono fornire ai medici spogliatoi, ambienti per la vestizione, uffici, sanificazione, mezzi, attrezzature, formazione oltre ai DPI che da adesso sono disponibili.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 16 aprile, in Puglia, sono stati registrati 1.640 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 74 casi, così suddivisi:
Sono stati registrati oggi 11 decessi: 2 in provincia di Bari, 4 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto, 1 in provincia BAT, 3 in provincia di Brindisi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 36.158 test.
Sono 334 i pazienti guariti.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 3.258 così divisi:
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.