Domani, sabato 24 aprile alle h. 10,30 nella Sala del Trono di Palazzo Gallone, a Tricase, la conferenza di presentazione del progetto “Cittadini di domani. Leggere, scrivere, disegnare legalità”, approvato e finanziato dalla Regione Puglia, Sezione Sicurezza del Cittadino, Politiche per le migrazioni, Antimafia sociale nell’ambito dell’Avviso “Bellezza e legalità – Per una Puglia libera dalle mafie”.
Il soggetto capofila del progetto è la C.I.S.S. Cooperativa Sociale; hanno aderito al partenariato i Comuni di Tricase ed Alessano, il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento, Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Tricase, l’Istituto Comprensivo di Alessano, la Cooperativa Sociale SMILE, e l’Associazione O.R.S. Osservatorio Ricerca Sociale. Il Direttore del progetto è il Prof. Luigi Spedicato, dell’Università del Salento.
Il progetto è rivolto a adolescenti tra gli 8 ed i 12 anni che frequentano l’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Tricase e l’Istituto Comprensivo di Alessano. Le attività verranno realizzate attraverso comunità di pratiche creative guidate da docenti appositamente formati, in cui gli adolescenti vengono guidati alla rilettura di fiabe e favole in modo da promuovere la costruzione di relazioni positive basate su rispetto, integrazione e solidarietà, valori in grado di orientare gli adolescenti anche verso l’uso consapevole dei social media e di Internet. Lo strumento delle comunità di pratiche creative adotta una metodologia laboratoriale che unisce il gioco all’apprendimento, e valorizza il ruolo degli insegnanti mentre chiama alla partecipazione attiva anche i genitori degli adolescenti.
Alla conferenza di presentazione del progetto intervengono il Presidente della Cooperativa Sociale C.I.S.S., capofila del progetto, Sig. Andrea Maglie, il Direttore del progetto Prof. Luigi Spedicato, i Sindaci di Tricase Dr. Antonio De Donno e di Alessano Avv. Francesca Torsello, la Prof.ssa Anna Maria Turco, Dirigente dell’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Tricase, e la Prof.ssa Salvatora Accogli, Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Alessano
L’evento è aperto alle comunità di Tricase e di Alessano nel rispetto delle norme di contrasto alla pandemia da COVID-19.
dalla pagina Facebook del vice sindaco Andrea Ciardo
Venerdì, 23 aprile 2021
Fonte Asl
Attualmente positivi
ALESSANO 14
ALEZIO 31
ALLISTE 17
ANDRANO 8
ARADEO 24
ARNESANO 5
BAGNOLO DEL SALENTO 4
BOTRUGNO 17
CALIMERA 10
CAMPI SALENTINA 40
CANNOLE 1
CAPRARICA DI LECCE 4
CARMIANO 67
CARPIGNANO SALENTINO 9
CASARANO 224
CASTRI' DI LECCE 16
CASTRIGNANO DEI GRECI 7
CASTRIGNANO DEL CAPO 10
CAVALLINO 29
COLLEPASSO 52
COPERTINO 80
CORIGLIANO D'OTRANTO 15
CORSANO 13
CURSI 17
CUTROFIANO 8
DISO 5
GAGLIANO DEL CAPO 16
GALATINA 66
GALATONE 56
GALLIPOLI 184
GIUGGIANELLO 1
GIURDIGNANO 2
GUAGNANO 10
LECCE 376
LEQUILE 45
LEVERANO 41
LIZZANELLO 41
MAGLIE 44
MARTANO 9
MARTIGNANO 1
MATINO 104
MELENDUGNO 80
MELISSANO 43
MELPIGNANO 2
MIGGIANO 15
MINERVINO DI LECCE 3
MONTERONI DI LECCE 41
MONTESANO SALENTINO 13
MORCIANO DI LEUCA 1
MURO LECCESE 13
NARDO' 122
NEVIANO 13
NOCIGLIA 14
NOVOLI 16
ORTELLE 3
OTRANTO 40
PALMARIGGI 4
PARABITA 35
PATU' 0
POGGIARDO 15
PRESICCE-ACQUARICA 65
RACALE 18
RUFFANO 78
SALICE SALENTINO 41
SALVE 17
SANARICA 0
SAN CESARIO DI LECCE 24
SAN DONATO DI LECCE 43
SANNICOLA 29
SAN PIETRO IN LAMA 21
SANTA CESAREA TERME 2
SCORRANO 39
SECLI' 6
SOGLIANO CAVOUR 3
SOLETO 20
SPECCHIA 12
SPONGANO 3
SQUINZANO 57
STERNATIA 3
SUPERSANO 59
SURANO 2
SURBO 69
TAURISANO 123
TAVIANO 60
TIGGIANO 1
TREPUZZI 27
TRICASE 38
TUGLIE 11
UGENTO 51
UGGIANO LA CHIESA 5
VEGLIE 38
VERNOLE 47
ZOLLINO 8
SAN CASSIANO 11
CASTRO 27
PORTO CESAREO 81
Le Fondazioni antiusura del sud unite in un appello alle Istituzioni:
fate presto, perché la variante che temiamo sono le mafie
Siamo Fondazioni e Associazioni da anni impegnate in un quotidiano lavoro di contrasto all'usura ma soprattutto di prevenzione per evitare che chiunque è impossibilitato ad accedere al credito ordinario si rivolga poi alle persone sbagliate.
Negli ultimi cinque anni abbiamo realizzato circa 650 interventi di aiuto per un ammontare complessivo di quasi 8,5 milioni di euro. Famiglie nel 58% dei casi, ma anche piccoli imprenditori, lavoratori autonomi e commercianti. Gente che non riusciva più a sostenere il costo della vita (nel 43% dei casi), costretta ad affrontare spese sanitarie troppo elevate (15%) o che all'improvviso si è trovata senza un lavoro (27%) o anche drammaticamente ostaggio della dipendenza da gioco (9%).
Svolgiamo il nostro lavoro prevalentemente in Calabria, Basilicata, Campania e Puglia, e cioè in quelle regioni del sud Italia indicate oggi da tutti gli istituti di analisi e dagli esperti come i territori più a rischio ma anche quelli maggiormente strangolati da una piovra come l'usura che da queste parti è sempre più un affare di mafia.
Ed infatti dal 2016 ad oggi nel 17% dei casi ci siamo trovati ad affrontare storie di usura, una volta su dieci siamo riusciti ad accompagnare le vittime alla denuncia (10,23%), e non solo operatori economici e imprenditori ma soprattutto tante famiglie (84% delle vittime) ormai allo stremo dopo tanti anni di vessazioni. Ma senza mai lasciarli soli: in sette Tribunali, infatti, ci siamo costituiti parte civile in dodici grandi processi nei quali alla sbarra c'erano clan mafiosi poi tutti condannati.
Non rappresentiamo tutte le realtà associative del movimento antiusura ma di certo rappresentiamo il dolore e la fatica di quelle tante persone che soprattutto in questo difficile periodo di pandemia stanno raschiando il fondo del barile per evitare quell'abbraccio mortale, e tanti altri che invece a quella piovra si sono dovuti necessariamente rivolgere.
Nel 2020, l'anno della pandemia, siamo intervenuti economicamente in 140 situazioni per una prestazione di garanzia complessiva di circa €. 1.800.000,00 e ancora una volta sia in aiuto a famiglie, che in soccorso a commercianti e operatori economici. Almeno cinquanta sono state invece le persone che ci hanno confidato di essere in mano agli strozzini, e nella metà dei casi ci hanno chiesto di essere accompagnate alla denuncia.
Il nostro dunque è un grido di dolore.
Non entriamo volutamente nel dettaglio di richieste specifiche che pure potremmo fare in quantità considerevole, non ci soffermiamo in quelle tante proposte operative di cui spesso discutiamo nelle nostre riunioni per migliorare le leggi vigenti o anche per immaginare nuovi strumenti contro l'usura; anche in questo caso avremmo tante sollecitazioni da avanzare.
No. Abbiamo deciso solo e semplicemente di lanciare un grido di dolore e di allarme: fate presto, ma soprattutto fate.
Lo diciamo ai responsabili della cosa pubblica e a quanti hanno il potere di manovrare l'economia, quella piccola e quella grande.
Lo diciamo con il rispetto che si deve a chi rappresenta le Istituzioni ma anche con la franchezza e la forza di chi sente forte la responsabilità di parlare perché si porta negli occhi troppe storie di fatica quotidiana dei tanti senza voce che ormai allo stremo per la perdurante crisi economica e sociale o si rassegnano o si gettano fra le braccia sbagliate o tramutano quel dolore in rabbia.
Fate presto. Si metta subito e realmente in circolazione l'economia a sostegno promessa a tanti operatori economici in difficoltà, perché ormai da tempo si sono esaurite le loro ultime risorse e gli avvoltoi si aggirano sempre più intorno alle carcasse.
Fate presto. Perché la rabbia monta dinanzi ad una liquidità ormai inesistente e ad una pressione fiscale, soprattutto da parte dagli enti locali, che è tornata a togliere il fiato.
Ed infine chiediamo alla politica di tornare ad esercitare il proprio primato e anche il proprio ruolo istituzionale di vigilanza nei confronti di quelle Banche che paradossalmente proprio in questo tempo di emergenza stanno rescindendo le Convenzioni con le Fondazioni, sancite tra l'altro dalla legge, ritenendo sempre più rischiosi i loro interventi, e delle tante Banche che ci risultano essere sempre più latitanti dagli impegni assunti negli anni in cui sottoscrivevano Protocolli di intesa con le Istituzioni e le Associazioni pensando che la lotta all'usura potesse esaurirsi semplicemente con dell'inchiostro su un foglio.
Fate presto, dunque, ma soprattutto fate, perché nei nostri territori la variante del covid esisteva già prima della pandemia e si chiama mafia, e della sua letalità l'economia del sud ne conosce le conseguenze da tempo immemorabile.
Fondazione nazionale antiusura Interesse Uomo – Potenza
Fondazione antiusura Paulus – Pozzuoli (NA)
Fondazione antiusura Nashak – Teggiano (SA)
Fondazione antiusura S.Matteo apostolo – Cassano allo Jonio (CS)
Fondazione antiusura De Grisantis – Ugento (LE)
Fondazione antiusura Exodus 94 – Castellammare di Stabia (NA)
Associazione antiusura don Puglisi – Portici (NA)