di Pino GRECO
Lunedi, 3 luglio 2023
Crisi a Palazzo, oggi Consiglio comunale: scontro aperto tra Pd e primo cittadino
Tricase- Resa di conti tra primo cittadino e Pd? Oggi parla il sindaco Antonio De Donno in Consiglio comunale, domani parla il Pd in piazza. Di certo c'è che da tre consiglieri e due assessori, il Partito Democratico ora è a quota zero.
Infatti, nè in Consiglio, nè in Giunta, saranno presenti esponenti del Pd nella maggioranza del sindaco Antonio De Donno.
Con la convocazione del Consiglio comunale di oggi, ore 13,15, si procederà alla “surroga di un consigliere comunale nominato assessore. Comunicazione nomina componenti della giunta comunale”.
Vale a dire l’ormai ex consigliere e capogruppo del Pd a Palazzo Gallone, Francesca Longo , che ha abbandonato il suo partito per appoggiare il sindaco, sarà nominata assessore e vicesindaco con delega all’urbanistica, demanio, cultura, turismo e processi. Insieme alla Longo, Rocco Piceci, delega al patrimonio, ambiente, servizi cimiteriali, attività agricole, produttive e artigianali, Gabriele D’Amico, deleghe al bilancio, personale, tributi e affari generali e Serena Ruberto, delegata al decoro e arredo urbano, politiche giovanili e sport , associazionismo. Le altre deleghe in materia di lavori pubblici, servizi sociali e Polizia locale sono di competenza del primo cittadino.
Questa comunicazione porterà tra i banchi del Consiglio comunale, Laura Mura, prima dei non eletti della lista Pd del 2020 ( ed oggi nel gruppo misto con Giorgio Dell’Abate anche lui ex Dem).
Il percorso tra Pd e Sindaco De Donno è durato circa 3 anni dopo aver vinto le amministrative nel 2020. Nella coalizione del primo cittadino c’era, infatti, anche il Pd che portò a De Donno 983 preferenze pari al 9,66% e ben 3 consiglieri Francesca Longo, Francesco Minonne e Dell’Abate Giorgio. Mentre in giunta erano stati nominati due assessori Andrea Ciardo e Anna Forte. Passati più o meno 30 mesi, a Palazzo Gallone sono iniziati mesi difficili.
La crisi inizia nel mese di maggio con le dimissioni del vicesindaco Andrea Ciardo per divergenze col sindaco Antonio De Donno. Pochi giorni dopo, il secondo passo indietro, quello dell’assessore ai servizi sociali, Anna Forte col comunicato del Pd a pretendere un azzeramento dell’esecutivo. Siamo ai primi giorni di giugno e a Palazzo Gallone c’è l’ultimo atto: Rocco Piceci, Gabriele D’Amico e Serena Ruberto , si dimettono.
Dopo giorni e giorni di “trattative” non andate in porto, tra il Pd e il sindaco, arriva la soluzione dal sindaco De Donno - con la nomina della nuova Giunta. Ma, secondo il Partito democratico cittadino, da oggi all’opposizione ,”non sono serviti a nulla due mesi di incontri, discussioni e confronti. Con grave ritardo, abbiamo scoperto una triste verità: per Giorgio Dell’Abate e Francesca Longo, le “spillette” e le poltrone evidentemente vengono prima dell’impegno e della coerenza politica. Ed ancora: “Ora che tutte le maschere sono cadute ed il colore politico dell’attuale amministrazione si è finalmente rivelato, continueremo a lavorare e a dialogare con chi, come noi, ha la volontà di incidere positivamente sul futuro di Tricase”.
E domani, in piazzetta Codacci Pisanelli, pubblico comizio del Pd su quanto sta accadendo a Palazzo Gallone
Lunedì, 3 luglio 2023
Oggi parla il sindaco in Consiglio comunale. Domani parla il Pd in piazza.
Con la convocazione del Consiglio comunale di oggi, ore 13,15, si procederà alla “surroga di un consigliere comunale nominato assessore. Comunicazione nomina componenti della giunta comunale”.
OGGI IN CONSIGLIO ORE 13,15
Francesca Longo , sarà nominata assessore e vicesindaco con delega all’urbanistica, demanio, cultura, turismo e processi. Insieme alla Longo, Rocco Piceci, delega al patrimonio, ambiente, servizi cimiteriali, attività agricole, produttive e artigianali, Gabriele D’Amico, deleghe al bilancio, personale, tributi e affari generali e Serena Ruberto, delegata al decoro e arredo urbano, politiche giovanili e sport , associazionismo. Le altre deleghe in materia di lavori pubblici, servizi sociali e Polizia locale sono di competenza del sindaco De Donno.
Questa comunicazione porterà tra i banchi del Consiglio comunale, Laura Mura, prima dei non eletti della lista Pd del 2020 ( ed oggi nel gruppo misto con Giorgio Dell’Abate anche lui ex Dem).
DOMANI IN PIAZZA PISANELLI ORE 20
Parla il Pd : “ Abbiamo qualcosa da raccontare”
La crisi è finita? Nulla sarà più come prima! Ne siamo proprio sicuri?
Un dato è certo: tra Pd e sindaco è ormai finita !
fonte Regione PUGLIA
Saldi estivi 2023: posticipata data di inizio a giovedì 6 luglio
La Giunta regionale, a seguito della decisione approvata dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome, ha approvato con Deliberazione n. 814 del 12 giugno 2023, il posticipo dei saldi estivi a giovedì 6 luglio 2023.
Come previsto dall’articolo 5 del regolamento regionale n. 10/2016 “Tipologia e modalità di effettuazione delle vendite straordinarie”, sono vietate le vendite promozionali nei quindici giorni precedenti l’inizio dei saldi. Inoltre, l'esercente che intenda effettuare una vendita di fine stagione o a saldo deve darne comunicazione al SUAP, almeno cinque giorni prima, indicando:
Resta confermata la data di conclusione dei saldi estivi fissata al 15 settembre 2023.
Tricase- Il Premio, giunto alla sua 13^ edizione, si svolgerà questa sera – sabato 1° luglio in Piazza Sant’Angelo a Tricase - Ore 20,15
Quest’anno il Premio giornalistico Il Volantino, organizzato dall’omonima testata di Tricase, verrà assegnato a Marco Tarquinio, editorialista e già direttore di Avvenire, il giornale dei Vescovi italiani.
Il Premio, giunto alla sua 13^ edizione, si svolgerà questa sera – sabato 1° luglio in Piazza Sant’Angelo a Tricase (ore 20,15) e vedrà la presenza, come ospite d’eccezione di Lucia Goracci, réporter per la RAI e protagonista di servizi indimenticabili in Iran, Siria ed Afghanistan.
MARCO TARQUINIO
Esperto di politica interna ed internazionale inizia la sua carriera giornalistica nel 1981 nel settimanale La Voce per poi passare a collaborare con il Corriere dell’Umbria. Nel 1988 diventa cronista parlamentare de La Gazzetta e nel 1990 inizia a lavorare a Il Tempo, dapprima alla redazione esteri e poi notista di politica interna e successivamente capo della redazione politica.
Nel 1994 lascia Il Tempo e passa ad Avvenire, dove svolge il ruolo di capo redattore centrale aggiunto a Milano e poi a Roma fino a diventarne il Direttore nel 2009.
Ai primi di maggio del 2023 ha lasciato, per raggiunti limiti di età, la Direzione del quotidiano cattolico, continuando a collaborare come editorialista.
Tarquinio ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi tra i quali: Premio Penna d’ora (2010), Premio Valerio Volpini (2010), Premio Fregene (2011), Premio Renzo Foa (2012), Premio internazionale della Pace, della Cultura e della Solidarietà (2012), Premio Artigiano della Pace (2014), Premio Vito Finocchiaro (2016), Premio Emilio Rossi (2016).
E’ Commendatore della Repubblica al Merito.
LUCIA GORACCI
Laureata alla LUISS, ha iniziato la sua carriere in RAI nella redazione del TGR Sicilia di cui è stata anche conduttrice; successivamente, è stata giornalista inviata in Medio Oriente per TG2 fino all’assunzione al TG3 per il quale è stata una delle conduttrice del Tg3 di mezzasera, del Tg3 notte, nonché una delle giornaliste spesso presenti in studio del Tg3 Linea Notte. Inviata all’estero, in particolare in Medio Oriente e in America Latina documentando, tra gli altri, il terremoto di Haiti del 2010, l’incidente nella miniera di San Josè in Cile, la guerra libica.
Continua ad occuparsi di temi internazionali come inviata e di reporter in Siria ed Iraq operando sula linea del fronte con lo Stato islamico.
Nel 2021 è inviata a Kabul durante le fuga degli afghani dopo la presa di potere die talebani. Nel 2022 viene nominata corrispondente da New York. Da ultimo è stata in Iran dove ha prodotto alcuni servizi sulla rivoluzione delle donne iraniane.
Ha ricevuto numerosi premi: tra i quali Premio Ilaria Alpi e premio Luigi Barzini e nel Settembre 202 il Premio Il Volantino
L’ALBO DEI PREMIATI
Prima di Tarquinio hanno ricevuto il Premio Il Volantino: Antonio Caprarica, Piero Sansonetti, Serena Dandini, Lino Patruno, Francesco Giorgino, Sergio Staino, Claudio Scamardella, Barbara Stefanelli, Antonio Polito, Antonio Padellaro, Alessandro Barbano, Lucia Goracci.
Sarà Marco Tarquinio, editorialista di Avvenire, a ricevere il Premio Il Volantino edizione 2023. La cerimonia si svolgerà a Tricase in Piazza Sant’Angelo nella serata di sabato 1° luglio – ore 20,15.
Il settimanale Il Volantino di Tricase cominciò ad uscire nel 1998.
Dopo un pò di anni, un componente della Redazione, Antonio Turco, lanciò l’idea di organizzare un premio giornalistico avvalendoci della presenza in Tricase e dell’amicizia di Giuseppe Giacovazzo. Questi era stato senatore della Repubblica eletto nel collegio di Tricase dove aveva comprato casa nella centralissima Piazza Pisanelli e dove trascorreva buona parte dell’anno.
Giacovazzo, soprattutto, era stato giornalista professionista, dapprima in RAI e poi direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno.
Condividemmo l’idea di Turco e cominciammo a pensare a quale connotazione dare al Premio. Ben presto decidemmo di puntare su nomi prestigiosi del giornalismo, sia quello della carta stampata che quello delle televisioni. Avremmo cercato sempre di premiare giornalisti di livello nazionale. Ciò perché ritenevamo, fin dall’inizio, che il Premio dovesse servire a noi e a tutta la Città di Tricase per non cadere nel provincialismo. Il nostro giornale era nato –ed è rimasto- un giornale cittadino, fatto dai cittadini e per i cittadini. Ci siamo sempre occupati (prevalentemente) di questioni strettamente legate a Tricase. Proprio per questo decidemmo che il Premio doveva essere il momento che ci ricordasse che si può essere locali ma non localistici.
La prima edizione vide come protagonista Antonio Caprarica. Quando come direttore venni intervistato da TeleRama mi obiettarono che eravamo partiti con un personaggio troppo in alto e che sarebbe stato difficile mantenere, nelle eventuali edizioni successive, lo stesso livello.
Anche questa sfida l’abbiamo affrontata e superata. Basta guardare l’Albo dei Premiati per constatare come il livello sia stato sempre di qualità.
Nelle prime edizioni costituimmo una giuria che decideva chi premiare; la giuria era presieduta da Giacovazzo. Era lui poi ad intervistare il Premiato e questo ci metteva molto tranquilli. Purtroppo la scomparsa del Senatore/Direttore Giacovazzo ci costrinse a “metterci in proprio”.
Inventammo nuove formule e ci avvalemmo, per molte edizioni, della qualità, come conduttore/intervistatore, di Claudio Scamardella, all’epoca direttore de Il Quotidiano di Puglia.
L’esperienza del Premio è stata ed è molto arricchente: i Premiati hanno spesso mantenuto ottimi rapporti con noi organizzatori e un bel ricordo della Città. Il Premio, quindi, non è solo la consegna di un trofeo, ma è il momento per conoscere persone e approfondire tematiche.
Mercoledì, 28 giugno 2023
Fonte Nuovo Quotidiano di Puglia
Statale 275, c'è il bando per l'ammodernamento. Domande entro il 31 luglio
Il bando per l’ammodernamento e adeguamento della Statale 275 Maglie-Leuca è stato pubblicato. Vale 289 milioni di euro e scadrà alle 12 del 31 luglio.
Il primo lotto
Si tratta del bando relativo al primo lotto dell'arteria, compreso tra Melpignano e la zona industriale di Tricase. Il secondo (che si estende fino a Leuca) è infatti ancora in fase di approvazione della progettazione preliminare.
L’avviso pone in gara i tre stralci in cui il primo lotto è stato suddiviso: Melpignano e Scorrano (11 chilometri) per 149.4 milioni di euro, Botrugno-Surano (7,7 chilometri) per 81,7 milioni di euro e Surano-zona industriale di Tricase-Specchia-Miggiano (5,1 chilometri) per 56,8 milioni di euro.
Il nuovo bando arriva a distanza di 7 anni dall’annullamento del primo.
Anas lo annullò dietro suggerimento dell’Autorità anticorruzione, dopo averlo aggiudicato per ben due volte. L’iter di riapprovazione è ripartito nel 2017 ed è stato molto complesso. Tanto che nel luglio 2021 per accelerarlo e dunque non incorrere nel rischio di perdere i finanziamenti e di non assicurarne la realizzazione, il governo Draghi decise di commissariare l’opera affidandola alle mani del capo compartimento Puglia di Anas, Vincenzo Marzi. Che dunque può ben dire oggi di aver onorato il suo mandato rispettando a pieno la scadenza finale del cronoprogramma stilato a settembre 2021 col ministero delle infrastrutture e dei trasporti che, per voce del ministro Matteo Salvini, già ieri sera aveva annunciato la pubblicazione del bando, sin dal giorno dell'insediamento convinto - nonostante i ritardi - che le scadenze sarebbero state rispettate.
L'accelerata d'autunno
L’accelerata definitiva è arrivata in autunno, con il rilascio di tutti i più importanti pareri. Poi a fine aprile l’approvazione dei progetti definitivi dei tre lotti in causa e giovedì scorso anche di quelli esecutivi. Il governo Meloni ha garantito anche la copertura finanziaria totale dell’intervento grazie al reperimento degli 86 milioni di euro aggiuntivi rispetto allo stanziamento iniziale residuo di 260 milioni di euro, individuati da Anas nel Fondo opere indifferibili del Mef.
A questo punto dunque non resta che attendere l’evoluzione della gara. Secondo quanto più volte dichiarato dal sottosegretario alle opere commissariate, Tullio Ferrante, il cantiere dovrebbe essere aperto entro dicembre 2023. E a trent’anni dal concepimento dell’opera, il Salento non può che augurarselo
Cantiere Civico
Dopo quasi due mesi dall'inizio delle fibrillazioni nella maggioranza, la soluzione proposta dal sindaco con la nomina della nuova Giunta non mette fine alla crisi, ma ne evidenzia ancor meglio le caratteristiche.
Innanzitutto, la durata della "vacanza amministrativa"(senza Giunta e con 2 sole sedute consiliari in 6 mesi). Le conseguenze della mancata attività sono il peggioramento delle condizioni del territorio abbandonato a se stesso e il ritardo nei servizi essenziali per la stagione estiva già in corso.
A nostro parere stanno emergendo con chiarezza le contraddizioni di una coalizione assemblata male e senza affinità politiche, costruita con il solo obiettivo di vincere a tutti i costi.
Dopo questi primi 3 anni di amministrazione è bastata la riflessione accurata del nuovo gruppo dirigente del PD, l'unica forza politica strutturata esistente nella maggioranza, per far emergere le fratture profonde che hanno reso vane le promesse del Sindaco di risolvere le criticità in pochi giorni e solo con ritocchi assessorili.
Le mancanze evidenziate sono le stesse che noi abbiamo segnalato da tempo e che dimostrano che "Il Re è nudo". Al di là degli spot autocelebrativi con cui ci inonda, il Sindaco non ha dato risposte efficaci alle necessità note da tempo: mancata approvazione del PUG(in tre anni nessun passo avanti. E l'inattività è aggravata dal fatto di aver conservato per sé la delega all'urbanistica), nessun atto per la redazione di un efficace Piano della Mobilità(con il traffico cresciuto in maniera esponenziale, soprattutto nella nuova zona commerciale), a meno che non si voglia indicare come esempio il penoso intervento di Via Roma/Piazza Cappuccini. E ancora, la scarsa attenzione per l'ambiente urbano naturale e architettonico: nessun progetto rivolto alla transizione ecologica.
Nonostante il tempo storico che stiamo vivendo, è bene ribadirlo, metta a disposizione risorse economiche mai viste in precedenza.
Il Sindaco ha preferito non discutere pubblicamente di questi temi, sia con chi nella sua maggioranza li ha evidenziati sia con gli altri gruppi consiliari. Ha preferito percorrere la strada della "trattativa privata" con singoli consiglieri alla ricerca dei numeri che gli mancavano.
Una considerazione finale: con l'abbandono della maggioranza da parte del PD, la debolezza per la natura ibrida e politicamente confusa di questa aggregazione si manifesta nella sua interezza: partita come centrosinistra(PD, LEU e altre forze civiche, allargate a esponenti provenienti dal centrodestra) si delinea ora come insieme di consiglieri autoreferenziali e con propri rappresentanti nella Giunta Comunale. Sui tre componenti confermati abbiamo più volte espresso le nostre critiche. Sulla nomina della nuova assessora Longo sospendiamo il giudizio, anche se le modalità con cui è arrivato l'incarico non ci lascia ben sperare.
Si apre perciò un periodo in cui tutti i consiglieri di opposizione sono chiamati a un lavoro rigoroso di controllo e di contrasto, di ascolto e connessione con le forze sociali più attive e in sofferenza per l'ignavia di questa amministrazione. Per costruire l'alternativa per il futuro, noi ci siamo. Nell'esclusivo interesse della nostra comunità.
I consiglieri comunali di Cantiere Civico
Carmine Zocco
Giacomo Elia
Gianluca Errico
Il gruppo consiliare "Tricase, che fare?".
Antonio Luigi Baglivo, Armando Ciao, Giovanni Carità.
La risoluzione della crisi amministrativa, per tempista e modalità con cui è avvenuta, non ci fa ben sperare per le sorti prossime future della città. Tuttavia, come avevamo anticipato in pubblico comizio, la crisi non poteva che risolversi all'interno del perimetro della maggioranza consiliare che ha eletto De Donno sindaco.
Nonostante questa ennesima tragicommedia della politica tricasina, un dato nuovo e positivo rispetto al passato va, senza dubbio, individuato nella coerenza dimostrata dalla minoranza che, cosa assai rara di questi tempi, è rimasta, senza esitazione alcuna, all'opposizione, nel rispetto del mandato elettorale.
Nei prossimi giorni, per ulteriori e più dettagliate valutazioni, avremo modo di dialogare con la cittadinanza, come abbiamo sempre fatto e continueremo a fare, tra la gente, con la gente, per la gente.
Eppure, in prima analisi, ci sentiamo di ribadire quanto dichiarato sin dall'approvazione in Consiglio Comunale delle linee programmatiche del Sindaco, nel febbraio 2021. Ossia che questa tutto poteva e può essere tranne un'Amministrazione Comunale di centrosinistra.
A maggior ragione ora, con l'assenza del Partito Democratico, ci sentiamo di poter dichiarare con maggior convinzione che la collocazione vera del Sindaco De Donno e della sua attuale esigua maggioranza non può che essere il centrodestra.
Quando tutto sembra perduto e la confusione annebbia la vista, soprattutto delle persone in buona fede, c'è sempre un impegno più intimo e profondo che fa parte di una grande storia collettiva. Per questo impegno, già da ora, noi siamo disponibili a lavorare, sempre alla luce del sole.
Lunedì, 26 giugno 2023
Tricase: ridefinita la giunta. Vecchi assessori, nuovi incarichi
Sono stati nominati gli stessi assessori che si erano dimessi. Una sola new entry: Francesca Longo.
Una Giunta composta da 2 donne e 2 uomini
Francesca Longo. Vicesindaco con delega all’urbanistica, demanio, cultura, turismo e processi partecipativi
Il sindaco De Donno tiene per sé le competenze in materia di lavori pubblici, servizi sociali e Polizia locale
Rocco Piceci, delega al patrimonio, ambiente, servizi cimiteriali, attività agricole, produttive e artigianali;
Gabriele D’Amico, deleghe al bilancio, personale, tributi e affari generali
Serena Ruberto, delegata al decoro e arredo urbano, politiche giovanili e sport , associazionismo
Le dichiarazioni del sindaco Antonio De Donno: “Non è mai mancata da parte nostra la volontà di ricomporre, non c’è mai stata la volontà di mettere all’angolo qualcuno - fosse il Partito Democratico o gli altri”
A Palazzo Gallone - La svolta è arrivata la scorsa settimana con la fuoriuscita di Francesca Longo e Giorgio dell’Abate dal gruppo consiliare dei Dem. La Longo ormai vicesindaco è stata sostituita in Consiglio comunale da Laura Mura, prima dei non eletti nella lista del Pd.
Laura Mura
In Consiglio Comunale maggioranza risicata
Il sindaco De Donno si è garantito la maggioranza (anche se risicata, + 1 ), con 8 consiglieri (con lui 9), contro gli 8 all’opposizione.
Maggioranza: Antonio De Donno, Vito Zocco, Rosanna Zocco, Rocco Martella, Ippazio Cazzato, Anna Ruberto, Giuseppe Peluso, Laura Mura e Giorgio Dell’Abate.
Minoranza: Francesco Minonne, Antonio Baglivo, Armando Ciardo, Giovanni Carità, Carmine Zocco, Giacomo Elia, Gianluca Errico e Pasquale De Marco.
E adesso cosa succederà? E’ in arrivo la convocazione (31 luglio), del Consiglio comunale (approvazione del bilancio di previsione)
di Alessandro DISTANTE
La chiusura estiva delle scuole crea, da anni, un bisogno in altri tempi sconosciuto: dove e con chi far stare i ragazzi.
A questo nuovo bisogno il territorio offre varie soluzioni, tutte accomunate dall’offerta di sport, giochi, attività laboratoriali ed esperienze di gruppo.
Tra queste offerte suscita particolare interesse quella delle Parrocchie con l’organizzazione del Grest (GRuppo ESTivo), una sorta di oratorio nella bella stagione delle vacanze.
A Tricase i numeri sono di tutto rispetto: la Parrocchia di Sant’Antonio ha avviato il suo Grest con 130 ragazzi e 70 animatori; allo stesso modo la Parrocchia di Tutino con 150 ragazzi e 60 assistenti: alla Chiesa Madre i bambini sono 90 con 50 animatori; a Caprarica (S. Andrea) i ragazzi sono 225 a fronte di 110 animatori e a Sant’Eufemia 34 ragazzi con 11 animatori. In totale i volontari sono poco più di 300!
Insomma, un esercito di volontari, essenzialmente giovanissimi, che si spendono per impegnare i ragazzi nella mattinata e, facendoli divertire, danno un aiuto concreto alle famiglie.
E’ un bell’esempio di quel “volontariato puro” che in Italia segna una fase di crisi: i dati Istat segnalano infatti un calo del 15,7% rispetto al 2015. Al contempo sono cresciuti del 10% i dipendenti degli Enti del Terzo Settore e cioè delle organizzazioni nelle quali operano, oltre ai dipendenti, i volontari.
I due dati la dicono lunga sulla tendenza a professionalizzare l’intero Settore, così snaturando il senso profondo del volontariato che implica quella gratuità nella donazione di tempo, capacità e competenze come risposta al fondamentale dovere di solidarietà che trova radici nei principi consacrati nella Carta costituzionale.
Ed allora cosa fare? Il Parlamento ha approvato di recente un emendamento governativo che riguarda il Servizio civile: oltre all’aumento della paga mensile, la riserva del 15% di posti nei concorsi pubblici. Al giovane viene offerto uno scambio: dai il tuo tempo per opere socialmente utili e ti riservo posti nella Pubblica Amministrazione! Una mercificazione del volontariato!
Per combattere questa tendenza a mercificare anche i gesti di gratuità c’è la risposta di questi giovani di Tricase (come di altre Città): dedicano una parte delle loro vacanze per accompagnare i più piccoli e così aiutare le famiglie; lo fanno senza chiedere nulla in cambio, ma, semplicemente, perché credono che sia importante l’aiutarsi reciprocamente, così senza secondi fini!
Considerato che durante la stagione estiva il territorio regionale è interessato da un’intensa attività di raccolta e movimentazione di frutta, ortaggi e prodotti tipici stagionali, con un notevole incremento della forza lavoro nelle campagne pugliese e che il lavoro nei campi è svolto essenzialmente all’aperto, senza possibilità per i lavoratori di ripararsi dal sole e dalla calura nei momenti della giornata caratterizzati da un notevole innalzamento della temperatura, specialmente nella presente stagione estiva che vede la Puglia travolta da una eccezionale ondata di caldo con punte record di oltre 40 gradi e che l’elevata temperatura dell’aria, l’umidità e la prolungata esposizione al sole, rappresentano un pericolo per la salute dei lavoratori esposti per lunghi periodi di tempo alle radiazioni solari, a rischio, quindi, di stress termico e colpi di calore con esiti anche letali, il presidente Emiliano ha emesso anche quest'anno un'ordinanza che dispone che:
è vietato il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12:30 alle ore 16:00 con efficacia immediata e fino al 31 agosto 2023 sull’intero territorio regionale nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo, limitatamente ai soli giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ riferita a: “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa” ore 12:00, segnali un livello di rischio “ALTO”.
Restano salvi i provvedimenti sindacali limitati all’ambito territoriale di riferimento.
La mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza, comporterà le conseguenze sanzionatorie come per legge (art.650 c.p. se il fatto non costituisce più grave reato).
di Alessandro DISTANTE
Dopo due mesi di crisi politico-amministrativa, il PD esce allo scoperto e scrive al Sindaco De Donno (il documento lo trovate a pag. 5) respingendo le proposte di riordino delle deleghe con redistribuzione dei relativi assessorati. La ragione? Sono proposte –secondo il PD- che “non ci consentono di dare una congrua rappresentanza alle risorse e competenze interne del partito”.
E’ una questione che non avrebbe destato sorprese in quella tanto vituperata Prima Repubblica dove il “manuale Cencelli” la faceva da padrone ma dove, tuttavia, i Partiti avevano un peso rilevante all’interno nella vita del Paese perché realmente rappresentativi dell’elettorato.
Ora, francamente, in un contesto completamente diverso con la elezione diretta del sindaco e con la morte (purtroppo) dei partiti, diviene poco comprensibile una crisi che, in buona sostanza, si risolve in una questione di pesi e contrappesi e di rappresentanza di un Partito all’interno della coalizione.
Tanto meno si comprende e si può condividere una crisi che sembra originata dalla esigenza di vedere rappresentate le “risorse e competenze interne del Partito”.
Se non capisco male, le esigenze interne del PD diventano causa della crisi amministrativa che, quindi, non ha nulla a che vedere –stando a quanto si legge- con questioni di amministrazione, pure adombrate, invero genericamente e senza approfondimenti, in qualche recente documento.
Quindi vien da dire che alle origini della crisi e del suo perdurare non si intravvedono questioni che riguardano o che interessino i cittadini!
Sorprende infine che il problema della “congrua rappresentanza” sia sorto nonostante che, in questi primi anni di amministrazione De Donno, nessuno della coalizione –e tantomeno il PD- abbia mai sollevato (almeno pubblicamente) alcuna questione o avanzato una qualche riserva sull’attività della Giunta.
Ed allora? Cosa ci può essere dietro questa crisi? Da tempo era venuto meno quel rapporto di “sintonia” tra il Sindaco ed alcuni pezzi (soprattutto esterni) della ampia (forse troppo) coalizione che aveva vinto le elezioni. Da ultimo vi è stato poi il rinnovo della Segreteria del PD cittadino con la confema del Segretario ma con un Direttivo diverso anche per la confluenza, a Tricase come in tutta Italia, della componente che prima si presentava con la sigla “Articolo Uno”.
E’ solo una coincidenza che le criticità siano sorte dopo quest’ultimo accadimento?
Sarà, ma intanto la Città è da due mesi senza una Giunta operativa per questioni di rappresentanza di un Partito e il rimettersi alla volontà del Consiglio comunale –come dichiarato nell’ultimo documento- costituisce un modo come un altro per il disimpegno, atteggiamento che è molto lontano da una condotta responsabile che, per i comuni mortali, significa: o dentro o fuori!