di Ercole Morciano Continua il percorso di eccellenza dell’Azienda Ospedaliera “Card. Panico” di Tricase. Con i 400 posti letto confermati nel piano di riordino ospedaliero, il nostro Ospedale si colloca ai primi posti in Puglia e al2° posto in provincia di Lecce, subito dopo il “Vito Fazzi”. Un altro risultato è stato raggiunto in questi giorni ed è bene dargli il giusto risalto perché, con l’Ospedale, il nome di Tricase è diventato un binomio indissolubile.
dr. Vincenzo Pavone, direttore del dipartimento di Ematologia
E ora la buona notizia: l’Ospedale di Tricase è fra i nove centri della Puglia che si sono messi in rete per «ingabbiare» i vari tumori del sangue come leucemie, linfomi e mielomi. La REP (Rete Ematologica Pugliese), oltre a quello di Tricase, comprende i centri di Bari (Policlinico e Oncologico) con funzioni di coordinamento, S. Giovanni Rotondo, Foggia, Barletta, Taranto, Brindisi e Lecce. Presentata in un recente convegno a Bari, la REP si propone di garantire, sull’intero territorio regionale, un omogeneo ed elevato livello di cura dei pazienti con malattie ematologiche. Tale obiettivo si raggiungerà tramite la collaborazione nella ricerca e la messa in rete dei risultati, l’omogeneità delle terapie e la comparazione dei loro esiti, la formazione in comune di tutto il personale, il supporto psicologico e umano col contributo del volontariato – e a Tricase è attiva da tempo una sezione ADMO per la donazione del midollo osseo necessario ai trapianti. L’altro obiettivo èquello di ridurre sempre più i cosiddetti “viaggi della speranza” perché gli standard raggiunti dalle unità specialistiche, ora in rete, sarà in grado di competere con le più avanzate realtà ematologiche internazionali.
Questo bel risultato per l’Ospedale di Tricasesi rifletteràpositivamente in primis sui pazienti e sulle loro famiglie. E qui le parole non servono; solo chi passa attraverso un evento del genere può comprenderne appieno la drammaticità. La “Rete della Speranza” nasce soprattutto per i malati e i congiunti che ne condividono l’esperienza. Questo risultato non nasce per caso. È il frutto di più volontà - e sensibilità -che lavorano in sinergia: la Fondazione “Card. G. Panico” con la direttrice generale Sr. Margherita Bramato delle Suore Marcelline, la direzione sanitaria del dr. Pierangelo Errico e per ultimo, ma non ultimo, il primario dr. Vincenzo Pavone, direttore del dipartimento di Ematologia.
È lui il protagonista di questo risultato di eccellenza e con lui tutti i suoi collaboratori, medici e non, che con lui lavorano in unità. Sono molti coloro che conoscono le doti professionali e umane del dr. Pavone e spontaneamente lo ringraziano, anche pubblicamente. Alle loro testimonianze, in questa occasione, voglio aggiungere la mia. Per anni ho fatto parte, come volontario, del Comitato Eticoistituito presso l’Ospedale di Tricase. È in questa veste che ho avuto la fortuna di conoscere il dr. Vincenzo Pavone e ho potuto apprezzare, oltre al rigore professionale (pur incompetente qual sono), la calda umanità del suo animo, quando esponeva al collegio protocolli di cura o risultati terapeutici in collegamento con centri di alto livello sia in Italia che all’estero e lo faceva mettendo sempre al centro la persona del paziente.
Grazie dr. Pavone per questa marcia in più che aumenta la speranza a tanti che ne hanno bisogno, e grazie a chi ha avuto l’ispirazione di affidarLe il dipartimento di Ematologia del nostro Ospedale.
Torneremo dopo le Feste per proseguire nel servizio alla Città,
nella sempre più forte convinzione che una comunità cresce conoscendo e dialogando.
Un Grazie sentito a tutti i Lettori, a tutti coloro che hanno scritto nel 2016 (e sono stati tanti),
a tutti gli sponsor che consideriamo più che altro degli amici,
a tutti coloro che hanno contribuito a vario titolo alla uscita del Settimanale
di Alessandro Distante Un Natale scomodo, per dirla con don Tonino.
A ricordarcelo saranno quelli che su questo giornale sono stati definiti “I soldati d’accoglienza”; 15 migranti che vigileranno sul Presepe vivente di Monte Orco. Magari non sono cattolici, forse non sono neppure cristiani, ma certamente sono stati pronti ad inserirsi in una tradizione forte per l’occidente cristiano, un occidente che salva le tradizioni talvolta svuotandole di significato fino a trasformarle in momenti edulcorati e folkloristici.
La scelta del Comitato Presepe Vivente è una scelta provocatoria e la notizia è rimbalzata sui quotidiani nazionali e sulle televisioni locali.
Ed è una scelta che indica un percorso: quello della integrazione. E’ un percorso difficile. Non dobbiamo dimenticare che l’arrivo di quegli immigrati portò ad alcune iniziative di segno contrario all’accoglienza, con tanto di lettera scritta al Sindaco perché impedisse l’apertura della struttura dove sarebbero andati a vivere.
E sto parlando della nostra Città.
L’integrazione non è un tema che riguarda soltanto gli immigrati, ma tutte quelle categorie, o meglio quelle persone, che sono ai margini economici, sociali e culturali di Tricase, dove vi sono le periferie così come Betlemme era periferia della Città di Gerusalemme.
L’integrazione è una strada complessa perché significa trovare nuovi e difficili equilibri, ma è giunta l’ora di abituarsi alla complessità e con l’anno vecchio buttare via gli slogan semplicistici che possono anche colpire e talvolta rassicurare, ma che rifiutano di comprendere la realtà e nascondono, e forse neppure tanto, approcci culturali e comportamentali che poco hanno a che spartire con quello che il Bambino di Betlemme ebbe ad insegnare.
Una integrazione da ricercare nella complessità, costruendo nel dialogo una nuova identità che dia un’immagine di Tricase come città accogliente, all’esterno ma anche all’interno.
E’ stato un anno di grandi lacerazioni come abbiamo scritto anche su questo giornale; integrarsi non significa appiattirsi, spegnere il dibattito, essere tutti allineati e coperti; tutt’altro, l’integrazione implica diversità e le rispetta, ma vive del gusto del confronto che porta poi alla sintesi e quindi al bene comune.
Il confronto va tuttavia cercato e favorito; e la nostra Città ha tante occasioni di confronto: basta considerare il percorso avviato sul Piano Urbanistico oppure a quello che ci porterà alla competizione amministrativa. Tutte occasioni da non perdere per definire un progetto di Città e per ravvivare il senso forte di una comunità che non si disintegra ma che integra e che dell’integrazione si arricchisce.
Buon Natale e Buon Anno.
Si è svolta venerdì 16 dicembre presso l'Augustus di Santa Cesarea Terme
la premiazione dei geometri della provincia di Lecce che hanno superato il traguardo dei cinquanta anni di carriera.
Tra i premiati dal collegio il nostro concittadino geometra Vincenzo Cortese
di Pino Greco Ricorderemo questo fine anno, questo “ Babbo Natale ”, questo fine mandato “ amministrativo” della Giunta Coppola, per “ quattro interventi ” nella nostra Città:
1 Intervento di adeguamento alle normative di sicurezza…alla scuola Dante Alighieri, ( un milione di euro);
2 Lavori di adeguamento …rete di fognatura…( 7500.000,00 );
3 Sistemazione di piazze e strade….479.500,00;
4 Parco cittadino ( 600 mila euro)
Tricase: in arrivo il parco cittadino ….
Nella foto zona "LAMA "
Tricase si doterà di un parco. Il progetto nascerà nel centro della Città. Zona “ LAMA” e “ ACAIT ”.
Un grande parco pensato per tutti un luogo di aggregazione per la Città e non solo. Un parco cittadino destinato a più funzioni, da polmone verde… a luogo per accogliere le famiglie, per trascorrere il tempo libero e fornire ai bambini uno spazio ideale per il divertimento.
Un’opera attesa da tanti anni. L’importo è di 600 mila euro.
Il progetto esecutivo riguarda 2 lotti. Il primo nella zona “ LAMA”, per un somma di euro 200 mila. Il secondo lotto interessa la zona “ ACAIT ”, che prevede la realizzazione di un’area attrezzata a verde per concerti,manifestazioni ecc. I lavori inizieranno nel mese di gennaio 2017.
Arrivo della Luce della Pace proveniente da Betlemme nell'ambito delle iniziative per la XXXVII° edizione del Presepe Vivente di Tricase.
(25.12.2016 - 06.01.2017). Come ogni anno, anche quest'anno una delegazione del Comitato Presepe Vivente Tricase Onlus si recherà sabato 17 dicembre a Lecce per accogliere la "Luce della pace" proveniente da Betlemme. Il programma prevede:
Ore 22:15 Arrivo della "Luce della Pace", direttamente da Betlemme, a Lecce;
Ore 00:00 circa Arrivo a Tricase con la "Luce della Pace" per recarsi nella Parrocchia S. Antonio di Padova - Depressa (Tricase).
La Santa Messa inaugurale è prevista mercoledi 21 Dicembre 2016 alle ore 17:30.
Sara' celebrata da S.E. Mons. Vito Angiuli presso la Parrocchia S. Antonio di Padova - Depressa (Tricase), con la consegna simbolica delle chiavi della "Citta' di Betlemme" al personaggio piu' anziano da parte del sindaco di Tricase Ing. Antonio Coppola. Successivamente la "Luce della Pace" sarà accompagnata sulla collinetta di Monte Orco.
Le serate di apertura saranno 25, 26, 28 e 30 dicembre 2016 e 1, 3, 4, e 6 gennaio 2017, dalle ore 17:00 alle ore 20:30.
Per info e costi: AISAF Onlus Museo Ferroviario della Puglia Tel. fisso: 0832 228821 - cellulare: 335 6397167 -
Il giorno 6 gennaio 2017, in occasione della serata conclusiva del Presepe Vivente, si svolgerà la tradizionale sfilata dei personaggi del Presepe, in costume d'epoca, con partenza alle ore 16:00 dall'atrio del Castello Principesco di Tricase in Piazza Pisanelli.
La sfilata percorrerà alcune vie cittadine e arriverà alla grotta del Presepe con i Re Magi.
Giovedì 22 Dicembre la celebrazione della S.Messa alle ore 18:00 alla presenza di Mons. Bruno Musarò,
Nunzio Apostolico in Egitto
di Carmine De Marco Tre avvenimenti molto importanti faranno capolino alla fine di quest’anno caratterizzato dalla chiusura del Giubileo nella Parrocchia Sant’Antonio da Padova in Tricase.
In primo piano ricordiamo il 50° anniversario di Sacerdozio del nostro caro don Donato, primo parroco della comunità, avvenuto lo scorso 9 Luglio;
Poi ancora i 45 anni dall’istituzione a parrocchia, il 15 Novembre 1972;
Ed infine i 20 anni dalla Consacrazione della nuova Chiesa Parrocchiale che li festeggeremo Giovedì 22 Dicembre con la celebrazione della S.Messa alle ore 18:00 alla presenza di Mons. Bruno Musarò, Nunzio Apostolico in Egitto.
Un grazie particolare va a don Donato, umile pastore, che in tutti questi anni ha fatto in un certo senso da “filo conduttore” sapendo guidare il suo gregge nell’amore Misericordioso di Dio e del prossimo. Anche noi piccole “pecorelle” giochiamo un ruolo abbastanza importante e concreto all’interno della comunità …
Siamo proprio noi, come dice l’Apostolo Giovanni tramite il Battesimo, ad “aver ricevuto la luce vera che illumina ogni uomo”… (Gv 1,9), una grazia che durerà in eterno.
Siamo lieti dunque di invitarvi a far festa con noi, ad un evento significativo per la nostra Città.
di don Flavio Ferraro Natale è ormai vicino, basta guardarsi intorno per vedere le luci, i colori, gli addobbi che allietano la nostra città; in tanti trovano il tempo, nonostante la fretta, per decorare le case e per allestire il presepe.
Anche nella nostra Chiesa Madre, grazie all'impegno personale del parroco don Flavio, a partire da domenica 18 dicembre, avremo la gioia di ammirare un bellissimo presepe in movimento ! Tutti i personaggi, infatti, riproducono, nei movimenti, i gesti particolari delle varie attività che si svolgevano a quel tempo. Colpiscono a prima vista innanzitutto le abitazioni, riprodotte fedelmente secondo le usanze del posto; un villaggio veramente suggestivo, contornatodal laghetto, dai pascoli, dal Mulino e dai sentieri, mentre, in sottofondo, si ode il piacevole suono dell'acqua che scorre. Da una visione globale lo sguardo si sposta sui dettagli dei personaggi: ecco il pescatore con la sua lenza, il pastore con le pecorelle che brucano l’erba e bevono, gente che cammina fra i portici delle case in lontananza, l'uomo che tira l'acqua dal pozzo, la donna che lava e, di notte, il fornaio che prepara il pane. Attraverso le finestre si possono intravedere gli abitanti di alcune case: una donna che stira e la mamma che allatta teneramente il suo piccino.
Ma tutto converge verso il centro, dove si trova una speciale grotta, al cui interno una bellissima Maria rimbocca dolcemente il suo Gesù, mentre Giuseppe si inchina verso di Lui e lì , sullo sfondo, gli immancabili asinello e bue. Più in là anche i Magi si inchineranno a quel Bambino.Un quadro perfetto, inserito nel regolare alternarsi del giorno e della notte: il sole sorge e la vita rinasce fin al suo tramonto, quando riappaiono la stella cometa e le altre stelle e tutto ritorna nella quiete, in attesa di un nuovo sorgere!
È davvero una gioia sostare ad ammirare questo singolare presepe e lasciarsi incantare da questa vita che si muove attorno ad una prodigiosa grotta! Il presepe sarà aperto a tutti a partire da domenica 18 dicembre, al termine della S. Messa delle ore 10.00, presso la parrocchia della Natività della B.M.V . Troviamo il tempo, pur tra i tanti impegni quotidiani, per visitarlo, perché ogni impegno e attività possanotrovare qui la vera motivazione del proprio essere; e sarà Natale, veramente e sinceramente! Vi aspettiamo, non mancate!
di Ercole Morciano Una buona notizia per Tricase e il Capo di Leuca. Dal 12 dicembre l’ufficio di Tricase dell’Acquedotto Pugliese è uno dei tre attivi in provincia, insieme a quelli di Lecce e di Gallipoli. Cambia così la geografia degli uffici AQP di tutta la Puglia, dove funzioneranno in tutto solo 13 uffici tra i quali quello di Tricase. In provincia di Leccel’ufficio AQP non vi sarà piùa Nardò, Casarano, Maglie, e Melendugno. La riorganizzazione è l’effetto di una disposizione dell’Autorità Idrica Pugliese ed è stata determinata tenendo «conto del bacino di utenza effettivamente afferente al singolo sportello, della distanza esistente tra gli stessi, della conformazione geografica del territorio e, soprattutto, dell’utilizzo sempre minore degli sportelli, a vantaggio degli altri canali di contatto, quali i servizi web e il numero verde». Presso gli uffici commerciali ci si potrà interfacciare direttamente col personale per richieste di preventivi, contratti, reclami, creditied altre operazioni. AQP, con tale riorganizzazione, conta di «contemperare il rispetto della normativa con l’esigenza di un servizio quanto più efficace possibile sul territorio, evitando, altresì, maggiori costi in tariffa». Fin qui il comunicato AQP.
La notizia è positiva perché, quando i criteri per determinare le scelte territoriali sono giusti e obiettivi, Tricase vienenaturalmente presa in considerazione e con Tricase si giova tutto il Capo di Leuca. Sulla ricaduta in positivo
Nell’ufficio AQP di Tricase, in via Giordano Bruno sulla provinciale per Alessano, operano 5 impiegati e 7 unità dell’area tecnicaa servizio non solo nostro ma anche degli utenti di una vasta area del sud Salento geograficamente vicinaalla quale la nostra città offre servizi nei vari settori sociali: sanità, istruzione, giustizia, sindacale, bancario, previdenziale, commerciale. Se non ci fosse stato un paese come Tricase,avrebbe potuto il Capo di Leucaavere l’ufficio commerciale AQP a servizio dell’area vasta più a sud della provincia di Lecce?
Porsi questa domanda non è campanilismo, è invece il rimando ad una realtà che va sempre più nettamente affermandosi: basti considerare il ruolo dell’Ospedale nell’ambito del riordino ospedaliero della regione o la sede del Giudice di pace che molti grossi comuni hanno perduto; ma non dimentichiamo che ci è stata tolta la sede ASL durante la presidenza Fitto alla Regione Puglia.
Allora impegniamoci tutti in questa direzione, forze politiche in prima fila, per assicurare alla nostra città un futuro di sviluppo al passo coi tempi e a servizio di tutta l’area del Capo di Leuca. Spetta ora a noi Tricasini fare la nostra parte, valorizzando al massimo l’ufficio AQP come ulteriore risorsa, nella direzione della nostra città come città di servizi. Ciò che serve, da subito, è la sistemazione della zona per assicurare agli utenti un parcheggio decente e, in primo luogo, un attraversamento pedonale di fronte all’ufficio.
Il Sindaco -che non ha bisogno del nostro consiglio, ma scriverlo è meglio, pur sapendo che lo avrebbe comunque fatto - dovrebbe incontrare l’autorità AQP per contribuire sempre più al consolidamento dell’ufficio di Tricase attraverso una politica di attenzione e di collaborazione con la società e i suoi dirigenti.
Presepe Vivente di Tricase, anni 37. Presepe Vivente di Santa Caterina di Nardò, anni 36.
Nel segno del gemellaggio,della sincera amicizia. Domenica 18 dicembre, a metà pomeriggio, è avvenuta
l'inaugurazionedel Presepe Vivente di Santa Caterina di Nardò, ben organizzato dal parroco don Piero Inguscio.
Un taglio del nastro molto partecipato, anche da una folta rappresentanza del Presepe Vivente di Tricase, in presenza delle due amministrazioni comunali, Nardò e Tricase. Due comunità che ogni anno con grande abnegazione e sacrificio organizzano il Presepe Vivente facendoci entrare nell'atmosfera magica di Natale.
Le date dei 2 Presepi Viventi
Presepe Vivente di Santa Caterina di Nardò: 18 -26- 29 dicembre dalle ore 17 alle ore 20.
Sei gennaio 2017, dalle ore 17 alle ore 20. Ultima giornata di apertura, domenica 8 gennaio dalle ore 11 alle ore 20
Presepe Vivente di Tricase: 25 – 26 – 28 - 30 dicembre 2016 e 1 – 3 – 4 - 6 gennaio 2017
dalle ore 17 alle ore 20.30
Nella foto l’assessore alla cultura e al turismo, Francesco Plantera , il parroco don Piero Inguscio e la vice sindaco Maria Assunta Panico
di Carlo Vito Morciano Con le bolle del 22 dicembre 1216 “Religiosamvitameligentibus” e “Gratiarum omnium largitori” del 21 gennaio 1217, papa Onorio III approva l’istituzione dell'Ordine dei frati predicatori. Poggiando sui pilastri dell’evangelizzazione, studio, povertà mendicante e vita comune, la presenza domenicana si diffondevelocemente in tutto il continente europeo grazie al favore di Roma e al carisma del fondatore spagnolo Domenico di Guzmán.
A Tricase, sul finire del medioevo, i domenicani si stabiliscono nel paese e fondano il convento più a sud della penisola pugliese, intitolato ai “SS.mi Pietro e Paolo”. Diviene ben presto una comunità religiosa fiorente e molto attiva nel Salento meridionale; gode del noviziato, di un’importante biblioteca, di una cattedra di filosofia e teologia e di una farmacia. Il convento, sostenuto da cospicui patronati, arriva ad amministrare un vasto patrimonio terrieroestesonei feudi di Caprarica, Castiglione, Depressa, Lucugnano, Nociglia, S. Eufemia, Specchia, Tiggiano, Tricase e Tutino.
Durante il regime dei Napoleonidi, il convento subisce la soppressione nel 1809 e l’incameramento patrimoniale. Alla sua chiusura i beni sono messi in vendita ed una parte dell’edificio è destinato al pubblico utilizzo; infatti, ancora oggi è sede di diversi uffici comunali.
Con il loro operato, i domenicani hanno favorito la vita spirituale e culturale di Tricase. Inoltre, promuovendo l’istituzione della “confraternita del SS.mo Rosario”, i predicatori hanno soddisfatto molteplici necessità della popolazione, attraverso diverse opere pie come il piccolo credito, il sostentamento dei pellegrini, la sepoltura dei defunti e la cura di ammalati, anziani, vedove, orfani e carcerati.Istituita dai frati nel 1579, la confraternita tricasina è la più antica del suo genere nell’intera diocesi, con i suoi 437 anni ininterrotti di testimonianza cristiana. Ancora oggi, il sodalizio laicale opera nella comunità ed ha cura dal 1810 della seicentesca chiesa di S. Domenico.Rappresenta l’eredità viva lasciata a Tricasedai frati predicatori.
Stemma dell’Ordine dei frati predicatori, Tricase, Chiesa di S. Domenico sec. XVII
Giovedì 22 dicembre 2016, in occasione dell’ottocentesimo anniversario dell’approvazione dell’Ordine, presso la chiesa di S. Domenico, il vescovo mons. Vito Angiuli celebrerà la messa alle ore 19:00 insieme al parroco don Flavio, alla presenza dei confratelli del Rosario e di tutta la comunità. A conclusione, sotto la direzione artistica del maestro Francesco Scarcella, saranno eseguiti diversi brani tratti dalla raccolta di musica sacra “Amphitheatrumangelicumdivinarumcantionum”di Girolamo Melcarne, detto il Montesardo, opera pubblicata a Venezia nel 1612 e dedicata al barone Angelo Gallone di Tricase.