Giovani pianisti dell’I.C.M. “Bach” di Tricase al Museo San Colombano di Bologna

Messer Cembalo, piacere. E voi signore? Il fortepiano, piacere mio. E lei invece? Son clavicembalo-pianoforte, non ci credete?

È la sorpresa del primo incontro ad accogliere Elena Musarò, Lorenzo Lecci e Riccardo Giannuzzo, presso il prestigioso Museo San Colombano-Collezione Tagliavini di Bologna dove giovedì 30 marzo 2017 i tre giovani pianisti dell’Istituto di Cultura Musicale “J.S. Bach” di Tricase hanno avuto la preziosa occasione di esibirsi in un concerto dal titolo “Giovani musicisti ad antiche tastiere”. Un clavicembalo firmato Mattia de Gand (Roma, 1685), due fortepiani, Stein (Vienna, 1833) e Bechstein (Berlino,1866) e un organo di scuola Poncini (Parma, fine sec. XVII): questi gli straordinari cimeli che i nostri allievi hanno avuto il piacere e l’onore di suonare.

Sono molto emozionata e nello stesso tempo entusiasta di poter fare quest’esperienza che sicuramente mi arricchirà dal punto di vista della mia preparazione [Elena]. Fare un concorso, un concerto, o un saggio è molto differente da ciò. Ovviamente l’emozione è al settimo cielo! [Lorenzo]. Sarà sicuramente un’esperienza bellissima e unica nel suo genere, mai provata fin’ora. È un onore toccare con mano le tastiere già suonate dai più grandi musicisti della storia. [Riccardo]. Non è per loro la prima occasione di esibizione su tastiere di altre epoche, ma ogni volta, evidenziano i ragazzi, è una grande emozione e ancor più in questa perché si tratta di uno dei musei di strumenti antichi più importanti al mondo e loro ne sentono il ‘peso’, così da voler subito ringraziare il loro maestro Francesco Scarcella e il Museo tutto per l’opportunità ricevuta.

Giovanissimi studenti che suonano su strumenti antichi: un’esperienza caldamente promossa e sostenuta dal Maestro Scarcella, direttore dell’ICM “Bach”: è necessario, in un periodo di iperspecializzazione, conoscere le altre sfaccettature della tastiera. Il pianoforte non è solo quello che normalmente si conosce, c’è tutto un retroterra fatto di strumenti che abbiamo la fortuna di poter suonare in uno dei musei più ricchi al mondo. La letteratura pianistica nasce da quella cembalistica, da quella organistica, da quella per clavicordo, eccetera.  Sono dei mondi in realtà esplorati da pochi. […] Ogni strumento ha la sua ‘voce’: al pianoforte si suona in un certo modo rispetto ad un’altra tastiera, come allo stesso pianoforte si suona  Mozart diversamente da Brahms e da Prokofiev, e di più, se un autore pugliese come Leonardo Leo lo si suona su un organo del ‘700 o su un cembalo del 1650, è un arricchimento musicale e culturale straordinario. […] La musica è ricchissima ed è infinita da scoprire, e dunque occorre sempre più curiosità, sempre più amore e sempre più abnegazione, occorre perseguirla, per-seguirla.

Inaugurato nel 2010, San Colombano, parte del Percorso turistico Genus Bononiae. Musei della Città, ospita, in un complesso di più edifici aggregati nei secoli, un caleidoscopio di forme colori suoni e immagini d’altri tempi: dagli affreschi di scuola bolognese del XV sec. alla cripta medievale rinvenuta durante il restauro, alle bellissime scene di mare cielo e orizzonte dipinte sulle ‘pareti’ di alcuni strumenti, per arrivare agli strumenti musicali stessi, oltre quaranta solo quelli a tastiera, e quasi tutti pienamente efficienti, per un arco di circa quattro secoli, dalla metà del ‘500 alla metà dell’Ottocento. È frutto della passione di oltre mezzo secolo dell’insigne Maestro musicista e musicologo bolognese Luigi Ferdinando Tagliavini che, sin dall’inizio, ha fatto del suo museo non solo una custodia del passato, ma anche un ponte per il futuro, un museo che si fa ‘scuola’: come lo stesso maestro ci dice, un museo a disposizione non solo di artisti già, diciamo, collaudati, ma proprio dei giovani musicisti perché si rendano conto, non dalle pagine dei libri o solamente dalle musiche, che cos’è lo strumento di una data epoca o di un dato tipo, quindi la possibilità di poterlo suonare e viverlo in condizione ottimale. E infatti il museo è un richiamo per tanti giovani, vi si recano da ogni parte d’Europa, dal Conservatorio alle Accademie musicali, alle scuole. E infatti, fa notare ancora il maestro, abbiamo delle scuole con degli allievi preparatissimi ma, pur preparatissimi, trovano delle cose sconosciute.

E senz’altro sconosciute ai più sono, ne richiamiamo all’attenzione solo alcune, le chicche che il Museo bolognese conserva e mette a disposizione dei suoi visitatori: dal pianoforte a cristallo di metà ‘800 al pianoforte a tavolo di cucito, svago di giovani dame a lavoro, al cembalo pieghevole dei primi del ‘700, compagno di viaggio di Federico di Prussia nelle sue campagne belliche o del pugliese Carlo Broschi detto il Farinelli durante le sue tournées canore.

Cfr. https://youtu.be/zf0Xb_ylbik/  http://www.genusbononiae.it/palazzi/san-colombano/

Entrare nel gotha della musica, dunque, così da aprirsi alla Bellezza che non ha età: quella di antiche e sempre nuove musiche, di antichi e sempre nuovi strumenti, di antichi e sempre nuovi suoni.

L’ICM “Bach” ringrazia, per la gentile collaborazione, il Museo San Colombano, in particolare il suo Direttore Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini e il curatore della collezione Maestro Liuwe Tamminga.

Marina Zocco

Istituto di Cultura Musicale  J.S. Bach  - Tricase

di Rocco Margiotta Il giornalista Angelo Maria Perrino del Quotidiano di oggi sabato 15 aprile, nella sua rubrica Lecce Milano e ritorno ribadisce per l'ennesima volta la debolezza delle strutture della regione Puglia, a proposito della prossima stagione turistica, previsione che non soddisfa nessuno, nonostante gli sforzi delle tantissime attività promozionali.

Ci collochiamo agli ultimi posti per reddito, per attrazione turistica per tutto ciò che oggi fa tendenza.

La Puglia possiede tesori immensi: naturali, artistici, archeologici, culinari, il cui utilizzo è sotto dimensionato a causa dei tanti problemi che il giornalista elenca, nonostante gli sforzi delle politiche regionali.

Occupiamo gli ultimi posti in una graduatoria ideale per attrazione turistica e di conseguenza per produzione del reddito.

Problemi che avverto ed ascolto da più di cinquant'anni, che più volte ho denunciato, più volte ho sostenuto che noi pugliesi e salentini in particolare non riusciamo a decollare per un ricordo atavico da ricondurre alle classi politiche che si sono succedute dall'unità d'Italia ad oggi.

Il nostro sistema economico, produttivo, turistico è molto più debole delle altre regioni d'Italia e degli altri Paesi d'Europa.
Non si notano spiragli, ci sono iniziative sporadiche, individuali che non riescono a far decollare il sistema regionale.

Con tutte le bellezze che possediamo potremmo scavalcare altre regioni d'Italia ed altri stati europei, ma una politica miope, senza grandi progetti, senza una visione grandiosa, senza attrezzature di collegamento, anche perché la Puglia è una regione lunga più di 400 chilometri, bagnata da due mari, necessita di trasporti e collegamenti coordinati e veloci.
Se non si affrontano in modo radicale questi problemi secolari siamo destinati ad occupare per sempre gli ultimi posti nella graduatoria dello sviluppo economico-turistico e di conseguenza il reddito dei pugliesi sarà sempre inferiore a quello dei cittadini di altre regioni italiane!!!

L'ing.Fernando Dell’Abate è il candidato ufficiale del Partito Democratico

per le prossime elezioni amministrative a Tricase

Per mesi si è cercato, con determinazione e serietà, di arrivare ad una candidatura condivisa ed unitaria per lo schieramento di centro–sinistra. Vari sono stati i tentativi. Abbiamo per lungo tempo proposto il capogruppo del partito Democratico, Carmine Zocco, la persona più autorevole all’interno di quel partito nella nostra città.

La sua candidatura, come altre, appartenenti o esterne al partito, non sono riuscite ad avere il largo consenso necessario o non hanno avuto la condivisione da parte degli stessi candidati. Non vi è più tempo per continuare con incontri a più livelli, visto che tra pochi giorni scadrà il termine per la presentazione delle liste, come ha giustamente rilevato, con altro comunicato stampa, Sinistra Italiana che ha deciso di indicare un proprio candidato sindaco..

Con questa consapevolezza, e nella convinzione che non si possa disperdere un patrimonio di idee, progetti, programmi che per tanti anni ci hanno visti lavorare insieme, abbiamo deciso di proporre Maria Assunta Panico, vice sindaco dell’attuale amministrazione, come candidato sindaco. Maria Assunta Panico potrebbe raccogliere l’eredità dell’amministrazione uscente e continuare in una chiara azione di centro–sinistra.

Offriamo la sua candidatura all’intera coalizione e auspichiamo che sul suo nome si possa ottenere la più ampia condivisione.

È necessario cominciare a lavorare seriamente per una campagna elettorale che si preannuncia difficile, con la determinazione necessaria e con la convinzione che dovrebbero essere soprattutto le idee e gli ideali a fare da collante.

I componenti della maggioranza amministrativa

Dopo mesi di tentativi di unire il Centro Sinistra, dove Sinistra Italiana, con responsabilità, ha cercato di salvare un progetto che in pratica dura da 16 anni, si è constatato che sono venute meno le condizioni basilari di coerenza politica di cui siamo stati i primi promotori fin dalle scorse elezioni amministrative, dove si è dimostrato che per realizzare un buon governo, ovviamente anche facendo errori, è necessaria una squadra con una chiara anima votata al perseguimento dei valori del Centro Sinistra, che non può essere una scatola “piena di variegata differenza” ma vuota di contenuti coerenti propri del centro sinistra, con la sola motivazione di presentarsi ad una tornata elettorale “uniti per vincere”, lo dobbiamo ai nostri elettori.

Il Circolo Cittadino di Sinistra Italiana ha deciso di valorizzare le proprie risorse con la candidatura a Sindaco dell’Ing. Sergio Fracasso rendendosi disponibile a condividere questa scelta con i cittadini, le associazioni e quelle parti di centro sinistra che vogliano portare avanti un progetto coerente con i suoi valori.

CIRCOLO CITTADINO SINISTRA ITALIANA TRICASE

25 APRILE 2017

Mercoledì 26 Aprile 2017 – ore 20.00

Locanda del levante - Tricase, Piazza Antonio dell'Abate

“LERCIO. Lo sporco che fa notizia. Il libro”

di AA. VV.

(Shockdom Editore)

presentazione del libro

con Adelmo Monachese

Mercoledì 26 Aprile 2017, alle ore 20.00, a Tricase, presso “La locanda del levante”, si terrà l'incontro con l'autore satirico Adelmo Monachese, che presenterà “Lercio. Lo sporco che fa notizia. Il libro”, la raccolta dei migliori articoli apparsi online e una sezione di inediti dallo stile dissacrante del sito di satira Lercio. L'incontro fa parte degli appuntamenti organizzati dall'Associazione Diotimart e dalla Libreria Idrusa, per la rassegna “Aspettando il Festival Armonia... i luoghi del gusto!”.

Shockdom porta su carta le vere notizie false di Lercio.it, in un volume con una vasta selezione di articoli apparsi sul sito satirico e una sezione di inediti scritti per l’occasione.

Da prima del clickbaiting, ben oltre il fact-checking, una spanna sopra il debunking. In un mondo avvolto dalle tenebre della post-verità, solo l'iper-verità delle notizie false di LERCIO è in grado di fornirvi una lanterna per orientarvi nel buio.

Seguiteci in un universo parallelo in cui accadono eventi impossibili, come la morte di Berlusconi, e scoprirete come le storie partorite dalla fantasia malata di un manipolo di satirici psicolabili possano diventare più vere del vero. Dagli autori del sito che in questi ultimi anni ha vinto tutti i maggiori premi dedicati alla satira e ha conquistato un milione di fan, una serie di clamorosi, iperbolici falsi - articoli, notizie dell'ultim'ora, annunci - che vi faranno ridere, stupire, commuovere, indignare e altre cose talmente profonde da poter essere espresse solo con un emoji.

“Vincitore del riconoscimento Macchianera Italian Awards per tre anni consecutivi dal 2014, del premio satira politica Forte dei Marmi per il web nel 2015, del Premio satira Carnevale di Viareggio nel 2016, e con una menzione speciale ai MEI - Meeting delle Etichette Indipendenti nel 2016, Lercio rappresenta uno dei protagonisti indiscussi nel panorama satirico nazionale, con un successo in ascesa che era doveroso portare sulla carta stampata” dichiara Lucio Staiano Ceo e fondatore di Shockdom.

Lercio, nato nel 2012 da un blog personale, è oggi un quotidiano online che raggiunge oltre 1 milione di utenti unici al mese e la sua pagina Facebook conta circa 1 milione di fan. Lercio raggiunge un pubblico estremamente variegato, mettendo sotto i riflettori ogni ambito della vita politica, sportiva, sociale e culturale del nostro paese e dei principali eventi internazionali.

“La nostra satira è prevalentemente basata sull’attualità: il web, con la sua intrinseca viralità, è il mezzo che per eccellenza ne esalta le potenzialità. Tuttavia un libro permette di apporre una cesura, una pausa, nel flusso costante di informazioni e pseudo-informazioni che ci travolgono quotidianamente, e di creare percorsi più distesi e un rapporto più diretto e immersivo con il lettore, fuori da quel meccanismo che spesso spinge i più a restare sulla superficie, sbocconcellando qua e là senza mai completare il pasto. Questo è stato l’elemento che ci ha convinto a sposare l’iniziativa di Shockdom e a raccogliere le nostre più clamorose false notizie. Da leggere anche a lume di candela” commenta la Redazione di Lercio.

Adelmo Monachese è uno degli autori del collettivo di satira AcidoLattico.org e del fenomeno web Lercio.it. Collabora con Libreriamo.it e ha collaborato con Smemoranda.it. Nel 2014 ha partecipato alla fase finale di Masterpiece, il programma di Rai3 dedicato agli scrittori esordienti presentandosi come scrittore satirico.

Ha scritto per Libero Veleno, l’inserto satirico domenicale del quotidiano Libero. Daniele Luttazzi lo ha inserito nel volume Almanacco Luttazzi della nuova satira italiana (Feltrinelli, 2010). È in libreria con il gruppo di Lercio con Un anno Lercio (Rizzoli, 2014) e nell’antologia Inchiostro di Puglia (Caracò, 2015). A Settembre 2015 ha fatto il suo esordio solista in libreria con I cuochi tv sono puttane (Rogas edizioni, 2015).

È attualmente in tv nel programma Il Libro possibile tv in onda sul canale Tg Norba 24, all’interno del quale cura la rubrica comica ‘Le classifiche impossibili’.

Ingresso libero.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

Domenica, 23 aprile 2017. Stadio San Vito.

Tricase 1 Leverano 0. Finisce così la semifinale tra Tricase e Leverano.

Adrenalina ed emozioni sugli spalti e sul campo .Vince il Tricase, vincono i tanti tifosi, vincono i colori rossoblu.

Va tutto bene nella semifinale. C’è un nome sul tabellino dei marcatori, quello del capitano Maurizio Ruberto.

Il Leverano va KO. Il Tricase raggiunge la finalissima playoff di Promozione pugliese.

Adesso per festeggiare in pieno manca solo l’ultimo ostacolo, l’Aradeo. Gara unica.

Appuntamento domenica 30 aprile ad Aradeo, ore 16.30….

Tricase devi solo vincere !

 

 

vv

Sabato,22 aprile 2017. Palasport Tricase. I biancoazzurri si rendono protagonisti di una discreta partita contro Potenza Picena, ma cedono al quinto set e dopo tre anni retrocedono in serie B.

L’Aurispa Alessano perde 3-2 gara 3 dei play out contro Potenza Picena e retrocede in serie B dopo tre anni consecutivi nella seconda serie nazionale.

A differenza dei primi due incontri, la squadra di mister Mastrangelo ha giocato più convinta dei propri mezzi, anche se non è bastato ad avere la meglio su un avversario molto più concreto in attacco e con un muro che alla fine a fatto la differenza .

I biancoazzurri sono partiti bene aggiudicandosi il primo set, poi per i soliti errori hanno ceduto ai vantaggi il secondo e in maniera netta la terza frazione.

Uno scatto d’orgoglio ha riaperto la partita, ma al tie break Potenza Picena ha avuto più sangue freddo nei momenti decisivi e ha portato a casa risultato e salvezza.

Area comunicazione Pallavolo Azzurra Alessano

di Michele Sodero ……ti scrivo e così impegno, spero utilmente, il tempo che, impietoso e ineluttabile, passa, su di me e su di te.

È quel tempo anagrafico che né io né te possiamo fermare e, pertanto, mi affretto, per non perdere quella che potrebbe essere l’ultima occasione per ringraziarti ed esprimerti tutto il mio amore.

 

Lo faccio così come sono capace, con spontaneità, senza alcuna presunzione e con profondo rispetto, soprattutto con umiltà, in un momento topico della tua vita politica e sociale, cercando di arrivare nei luoghi in cui, oggi, si discute, o si dovrebbe discutere, del tuo futuro. Mi piacerebbe, soprattutto, essere capace di portarti nei cuori e nelle menti di chi vuole assumersi l’onore e l’onere di gestire questo tuo non facile processo. È un modo per esprimerti tutta la mia gratitudine e, nel mio piccolo, servirti.

Abbiamo fatto un bel tratto di strada insieme. Ci siamo conosciuti, indissolubilmente legati e, man mano che crescevo ed acquisivo una diversa consapevolezza, ho imparato a gustarti, ogni giorno di più scoprendo di te qualcosa di nuovo e di inedito.

Io sempre più tuo e tu sempre più mia, in un susseguirsi di forti emozioni e con l’animo pieno di tante belle e singolari sensazioni. Quelle che provenivano dall’unicità dei tuoi incantevoli luoghi e dalle azioni dei tanti tuoi figli che, capaci di incontrarsi e di confrontarsi, hanno dato e continuano a dare a quei luoghi un’anima e a te, nel tuo complesso, uno spessore umano che ti è stato sempre riconosciuto. Erano gli anni in cui, pure, esprimevi un notevole fermento culturale, i cui echi travalicavano i tuoi stessi confini.

Ed eri perciò cercata, frequentata e giustamente indicata come luogo faro di una non comune socialità.

Abbiamo vissuto, in una sorta di osmosi, un rapporto che mi ha fatto sentire a mio agio come da nessuna altra parte.

Ti ho sempre sentita mia e, così come ho saputo e potuto, ho anche cercato, forse senza riuscirci, di servirti.

Con tutto me stesso, in una situazione di normale impegno civico e in uno con le tante belle sensibilità di cui da sempre sei stata espressione.

Uniti, nel tentativo di far passare una idea di coesione da cui non si può prescindere se si vuole praticare e tentare di affermare una politica di più alto profilo. Quella, per intenderci, che “serve” senza mai farsi “servire”, la sola, pensavamo, che in linea con la tua migliore tradizione, era capace di rispettarti.

Fu un percorso bello, praticato in nome di una politica più partecipata e condivisa, in cui si parlava di coinvolgimento e di corresponsabilità. Trovò accoglienza. E, come per incanto, dalle segrete presidiate da una politica stantia e poco propensa a rigenerarsi, si liberarono ansie e tensioni, fino ad allora rimaste inespresse, che invasero le tue vie e popolarono le tue piazze di un entusiasmo prima mai visto.

Purtroppo quella primavera, metafora di un cercato cambiamento culturale, durò poco. Pian piano si sopirono gli entusiasmi, ritornarono a tacere le coscienze, ed ogni speranza di rinnovamento fu ricacciata nel buio dei soliti spazi nel frattempo diventati tuguri sempre più angusti e chiusi. Sempre più occupati da una politica poco incline al confronto e al dialogo.

Là dove tu, Tricase mia, ancora oggi, rimani sempre più esclusa ed intrappolata.          

Di quella stagione, solo qualche voce poco ascoltata che, in quei contesti, ancora si alza forte a difesa della tua dignità.

Poi solo flebili echi di testimonianze che ricordano impegni affrontati con grande rispetto e profondo affetto.  

Rispetto e affetto che mi permetto di invocare, oggi, per te, in un momento in cui sei chiamata ad attrezzarti per affrontare nuove sfide e a dare una speranza di futuro alle nuove generazioni.

A meno di due mesi dalle elezioni, i segnali che arrivano, non inducono all’ottimismo e, piuttosto che rinfocolare speranze, turbano.

Dai tanti cantieri aperti, solo una ridda di nomi di possibili candidati a sindaco e il frenetico ed estemporaneo incontrarsi degli addetti ai lavori, tipico di certi appuntamenti ricordati all’ultimo momento e, per ciò stesso, privi di una base da cui partire per affrontare le tante problematiche e le criticità presenti in una comunità che si intende amministrare.

Si che ciò che arriva è il senso di una frammentazione che si cerca faticosamente di ricomporre in nome di equilibri interni e a difesa di posizioni acquisite o da acquisire. Puri passatempi di bottega che occupano le menti più di ogni progetto di sviluppo da destinare alla tua salvaguardia e sopravvivenza. Finalizzati solo a vincere una competizione elettorale, restano lontani, tanto lontani dalla vera “Politica” e ne sviliscono i contenuti.

Ecco, allora, che il mio invito si fa sempre più inderogabile e pressante.

Lo rivolgo a chiunque ha deciso di assumersi l’onere di guidarti per assicurarti una continuità, esortandoli a non perdere altro tempo e a cercare la strada del coinvolgimento perché il tuo divenire sia armonioso e quanto più corrispondente alle tue migliori tradizioni.

Lo rivolgo a te, nel tuo complesso, ai tuoi tanti e valenti giovani in particolare, esortandoti a riprendere in mano il tuo destino attraverso una più attiva presenza nella vita sociale ed amministrativa.

Ora, però, augurandomi che questo mio appello possa contribuire a meglio servire la tua causa, ti lascio, augurandoti le migliori fortune, con l’affetto e l’amore di sempre.

 

    

  

  

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