Tricase,24 febbraio 2020
Dopo la nota della dottoressa Francesca Sodero...
arriva il comunicato stampa del PD
( Fine di un "AMORE")
in più la nota di Nunzio Dell'Abate
(Ecco quali erano le reali "interferenze"....)
FINE DI UN “AMORE”
“L’approvazione del PUG IN SEI MESI” l’avevamo definita una GRANDE MENZOGNA e COLOSSALE PRESA IN GIRO PER I CITTADINI.
La consigliera Sodero, pur di mettere il cappello politico sul percorso di adozione ed approvazione definitiva del PUG, ha calpestato la dignità di quanti votandola le hanno assegnato un voto di opposizione all’attuale amministrazione, barattandolo con un posto in prima fila - a tutti i costi - nella compagine amministrativa.
Il PUG necessita di seri approfondimenti e scelte strategiche condivise, in quanto preordina e programma il futuro di Tricase per i prossimi trent’anni.
Era dunque, e i fatti lo confermano, una vergognosa accelerazione finalizzata esclusivamente ad interessi di bottega: un PUG adottato con inspiegabile fretta risponde al solo bisogno da parte della consigliera Sodero di strumentalizzarne il risultato politico.
E la prova è sotto gli occhi di tutti: l’annuncio della candidatura della madre della stessa consigliera nella lista per le prossime regionali del Movimento 5 stelle.
Le necessarie richieste di approfondimento pervenute da parte di tutti i consiglieri comunali, ad eccezione della Sodero, nonché dai tecnici e dai cittadini di Tricase, hanno smascherato “L’OPERAZIONE STAMPELLA”.
Si lancia in accuse violentissime contro il sindaco Chiuri, fino a ieri suo sodale, definendolo “politicante in cerca di una poltrona e di uno stipendio sicuro, sia che gli sia offerta da Fitto che da Emiliano”.
Solo oggi riconosce che il compromesso con Chiuri è diventato un accordicchio e che pertanto non vuole essere considerata una sguattera della politica di bassa lega.
In questo grottesco teatrino della politica locale emergono due soli attori: la consigliera Sodero, con la sua coerenza alla bisogna, e il sindaco Chiuri con la sua incapacità di leggere politicamente le situazioni.
E’ arrivato il momento di porre fine a questa commedia: occorre un gesto di forte responsabilità da parte di tutti i consiglieri comunali, maggioranza e opposizione, per decretare, entro oggi, la fine di questa amministrazione. Se così non fosse, a Tricase avremmo oltre un anno di commissariamento ed inevitabili ripercussioni per la città.
Fernando Dell’Abate
Capogruppo PD in Consiglio Comunale
Ecco quali erano le reali "interferenze"....
di Nunzio Dell'Abate
Una candidatura familiare alle regionali da sostenere e l'assessorato ombra al PUG.
Ma si sa chi troppo vuole nulla stringe ed il banco è amaramente saltato con stracci che volano da ogni parte e con grave danno per una comunità incredula e sempre più disgustata.
In queste ore su ogni singolo consigliere grava un grosso fardello di responsabilità perche' chiamato ad una scelta che segnera' il destino di Tricase:
1^ dimissioni entro oggi di almeno 9 consiglieri e voto per le comunali già a maggio prossimo;
2^ un commissariamento di un anno e mezzo della citta' in caso di dimissioni del sindaco da oggi e sino all'ultimo giorno utile per candidarsi alle regionali (presuntivamente metà aprile);
3^ due anni di agonia politico-amministrativa di sindaco e maggioranza (quella rimasta ed insufficiente nei numeri per governare) sotto scacco della stampella pentastellata per propri interessi.
Ditemi ora e notaio. Alla gogna chi non firma.
Francesca Sodero usa la sua pagina di Facebook per scrivere :
"Ora basta! Basta giochetti alle spalle dei cittadini di Tricase e della Puglia!
Stiamo assistendo da troppo tempo a un teatrino indegno per i cittadini di Tricase, lasciati nel limbo delle indecisioni egoistiche e stucchevoli del Sindaco Chiuri.
È grave che stia pensando seriamente di dimettersi per una candidatura, da chiunque gli venga offerta, da destra o da sinistra, da Fitto o da Emiliano, basta che la poltrona sia sicura e lo stipendio anche.
Significherebbe che il bene della nostra città non interessa davvero a nessuno, tutta la politica la usa per interessi personali da tempo immemore. Anche questa volta. Anche questa volta i cittadini scompaiono e ritornano ad essere quello che sono sempre stati per i POLITICANTI: UN SERBATOIO DI VOTI.
Se il Sindaco Chiuri deciderà di candidarsi, significherà che ha scientemente sfruttato la disponibilità del M5S Tricase a raggiungere insieme un risultato che i cittadini di Tricase aspettano da 40 anni, l'adozione del Piano Urbanistico Generale, solo ed esclusivamente per accreditarsi a destra e sinistra ed elemosinare una candidatura alle regionali!
Un PUG che non può più essere rimandato se Tricase non vuol essere tagliato fuori da tutto, vedendosi sfumare la prospettiva di far arrivare incentivi sul territorio per i privati e fondi per le opere pubbliche, per far sviluppare finalmente in modo ordinato la città e portare sviluppo e lavoro.
Vi verrà detto che sono emerse criticità e che il tempo non basterebbe. FALSO.
Il tempo, caro Sindaco, non basterebbe per un mero fatto di EGOISMO, perché per fare il SALTO DELLA QUAGLIA a spese nostre non vuoi concedere a Tricase due, tre mesi in più, quelli che servono per un atto di amore e di civiltà per la tua comunità!
E passeresti sopra al tempo e alle energie spese dalle persone che in questi mesi hanno lavorato con dedizione e serietà al percorso verso il PUG, con rallentamenti evitabili dovuti alla tua scarsa convinzione o peggio al tuo secondo fine.
Vi verrà detto che la maggioranza rimasta non è affidabile e che non arriverebbe ad approvare il PUG in Consiglio Comunale, perché permeabile a chi gioca sporco e lavora nelle retrovie per aumentare il marcio nella politica tricasina.
Ma se fosse vero, e noi dubitiamo per esperienza diretta, chi ha scelto questa squadra? Sarebbe lo stesso Sindaco che solo due anni e mezzo fa ha sbagliato tutte le valutazioni, come noi mettevamo già in evidenza. Lo stesso Sindaco che mostra abilità nel mettere in piedi strategie per vincere ma non per governare per il bene dei cittadini! Ma come possiamo fidarci delle sue valutazioni? Come potremmo ascoltare dalla sua voce “vado in Regione per fare gli interessi di Tricase”, se non ci è riuscito da Sindaco, se sbaglia la squadra con cui giocare, se ci vuole consegnare nelle mani della peggiore vecchia politica responsabile dei mali della Puglia?!
I pugliesi hanno bisogno di amministratori seri che conoscono i problemi dei pugliesi. Dal nostro Sindaco mai una parola, mai un pensiero, mai un'idea su come risolvere i problemi dei pugliesi abbiamo ascoltato in questi anni, solo rimproveri alla Portavoce del M5S perché nei suoi interventi in Consiglio Comunale “usciva fuori dai confini del Comune” per parlare di questioni di competenza regionale, come se queste non ci toccassero da vicino.
Caro Sindaco, a rimanere indifferenti dinanzi a questo mercato delle vacche noi non ci stiamo più, non ti faremo giocare oltre la carta di colui che “ha dialogato con i 5 Stelle”, tu quella carta non hai mai potuto prenderla in mano, non hai portato a casa l'Assessore a 5 stelle, non hai incassato mai acquiescenza rispetto ad accordicchi per le regionali, hai ancora in memoria un messaggio della portavoce Francesca Sodero del 21 ottobre 2019:“SIA CHIARO A TUTTI CHE IO NON SCENDO A NESSUN COMPROMESSO E/O ACCORDO
O ACCORDICCHIO PER IL FUTURO. CHI FA QUESTI CALCOLI SU DI ME SBAGLIA FATALMENTE A CONSIDERARMI UNA SGUATTERA DELLA POLITICA DI BASSA LEGA”
al quale rispondesti con un laconico “riferisco”, salvo poi scoprire che non lo avevi riferito proprio a nessuno.
Noi siamo persone SERIE. Noi non prendiamo in giro i cittadini per convenienze personali e con beceri calcoli. NOI FAREMO ESATTAMENTE IL CONTRARIO, anche questa volta, anche fra mille difficoltà, metteremo in campo tutte le energie possibili per spazzare via la politica di cui oggi, ahinoi, con profonda delusione, sei diventato il massimo rappresentante.
Il tempo della fiducia silenziosa nella buona fede è terminato. Non ti lasceremo il tempo di intravedere il cavallo vincente per salirci in groppa. Non ti lasceremo il tempo di intravedere il cavallo vincente per salirci in groppa.
Decidi per il bene di Tricase, altrimenti troverai in noi i più motivati oppositori!"
M5S Tricase
di Alessandro Distante
Andando sul sito del Comune di Tricase si può avere accesso alla proposta di PUG e cioè del Piano Urbanistico Generale.
Vi è anche la possibilità di scaricare un modulo ed inviare proprie osservazioni o suggerimenti.
Non è facile consultare le tavole; sono troppo piccole e piene di colori con legende difficilmente leggibili. Più facile è invece leggere le Norme Tecniche di Attuazione che contengono la disciplina del Piano nelle varie zone della Città e delle sue Frazioni con specifica indicazione delle tipologie di intervento,così delineando un’idea di come si potrà intervenire sul tessuto cittadino nei prossimi decenni.
Il PUG tratta, ovviamente, del Centro storico, o nucleo antico.
Ed è da lì che vogliamo partire per una veloce disamina.
Per il nucleo antico è prevista fondamentalmente la conservazione con la inedificazione degli spazi scoperti, a meno che questi ultimi spazi non siano il frutto di demolizioni o crolli e sia possibile ricostruire la consistenza preesistente.
Interessanti le norme sulle destinazioni d’uso, e cioè a quali usi possono essere destinate le costruzioni del centro antico.
Secondo gli indirizzi del PUG occorre perseguire “il mantenimento dell’utilizzazione abitativa stabile delle unità edilizie od immobiliari aventi tale utilizzazione in atto nonché il ripristino, anche mediante un sistema di incentivi, dell’utilizzazione abitativa delle unità edilizie od immobiliari aventi tale riconoscibile originaria utilizzazione, anche attraverso il divieto di utilizzazioni diverse”.
Le Norme consentono destinazioni per funzioni connesse a quella abitativa, facendo così riferimento ad attività artigianali, uffici privati, studi professionali, esercizi commerciali al minuto ed attività direzionali quali le attività di ricerca scientifica e di servizi vari.
L’accento posto sulla destinazione abitativa lascia pensare ad un’idea di centro storico abitato da nuclei familiari la cui presenza è da incentivare magari con sconti e benefici fiscali. Rivitalizzare, quindi, il centro storico con la ripresa delle presenze ed
il rifiorire di piccole attività commerciali e botteghe artigiane.
Il riferimento alla valorizzazione abitativa trova poi completamento nella parte programmatica del PUG allorquando, ad esempio, nei Palazzi sette-ottocenteschi viene data la possibilità anche di aprire strutture alberghiere e negli edifici a corte, anche per quelli di epoca ottocentesca, è possibile più genericamente la destinazione per attrezzature turistico-ricettive e per esercizi di somministrazione di alimenti e bevande.
Resta da chiarire se la sottolineatura della destinazione abitativa per il centro storico con piccole attività artigianali possa ricomprendere anche alcune destinazioni a B&B o albergo diffuso del quale tanto si è parlato negli anni passati come pure appare limitativa la destinazione per gli edifici civili utilizzati per funzioni di tipo civico amministrativo, si pensi a Palazzo Gallone.
Per questi, le destinazioni sono quelle originarie o quelle il cui uso si è consolidato nel tempo e quindi usi ed attrezzature pubbliche o di uso pubblico.
Sembra così escludersi la possibilità di una fruizione del Palazzo comunale per iniziative produttivo-ricettive (quale un punto ristoro o per somministrazione di alimenti e bevande) che si associno a spazi per contenitori culturali.
Buona l’idea della possibile conversione dei palazzi del centro in strutture alberghiere e delle destinazioni ricettive per gli edifici a corte.
Le Norme affrontano anche i casi di edifici moderni presenti nel nucleo antico e cioè quegli edifici con elementi di difformità con gli edifici storici circostanti o per aver alterato la costruzione preesistente oppure costruiti ex novo a seguito della demolizione di edifici più antichi.
Sono quei “pugni negli occhi” che si scorgono nel Centro storico.
Per questi il PUG consente interventi che migliorino il loro inserimento, con il ripristino, ad esempio, di orti, giardini, corti, ecc.
Le destinazioni possibili sono quelle residenziale, ma anche per servizi ed attrezzature, oppure per la somministrazione di alimenti e bevande o piccoli negozi di vicinato.
Apprezzabile quindi l’intento di un rilancio e di un recupero delle caratteristiche originarie del Centro storico, con interventi sull’esistente nella salvaguardia e recupero delle caratteristiche architettoniche talvolta alterate.
Oggetto di discussione e meritevole di approfondimento sono le previsioni sulla destinazione d’uso, perché, magari, una maggiore elasticità consentirebbe una maggiore possibilità di fruizione turistica del centro storico, con indubbi vantaggi anche per chi, soprattutto giovani, intendono investire il loro futuro nella Città.
Nuovo CORONAVIRUS
Cosa c’è da sapere (fonte Sezione Protezione Civile Puglia)
Invia un messaggio WhatsApp con il testo TRICASE al numero
349 93 47 350 per ricevere Messaggi di Allerta e informazioni di pubblica utilità dal Servizio di Protezione Civile.
Nuovo coronavirus: Decalogo Iss e Ministero con Regioni, Ordini professionali e società scientifiche
Il poster e il pieghevole con il decalogo sono stati messi a punto, per informare correttamente i cittadini, dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dal Ministero della salute ed hanno raccolto l’adesione degli ordini professionali medici e delle principali società scientifiche e associazioni professionali, oltre che della Conferenza Stato Regioni.
In dieci punti sono state riunite le principali indicazioni di prevenzione contro il nuovo coronavirus Sars-CoV-2 e le più frequenti fake news circolanti, puntualmente smentite.
Chiunque desideri scaricare il decalogo, e/o diffonderlo sui social o “fisicamente” sotto forma di poster o pieghevole, può farlo attraverso i siti dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute o direttamente dai link seguenti: Poster Corona Virus e Pieghevole Corona Virus
Nel corso della giornata del 21 febbraio 2020, i Carabinieri della Compagnia di Tricase, con il supporto di un elicottero del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, a conclusione di servizio coordinato d’iniziativa finalizzato al controllo della circolazione stradale e alla prevenzione di reati e illeciti in genere svolto nei Comuni di competenza del Capo di Leuca, denunciavano in stato libertà diversi utenti stradali per le seguenti violazioni:
1. DEFERITO IN S.L. PER EVASIONE (ART. 385 C.P.)
F. M., CLASSE 1980, RESIDENTE A CORSANO (LE), GIA’ SOTTOPOSTO
REGIME ARRESTI DOMICILIARI, VENIVA SORPRESO DA PERSONALE DIPENDENTE FUORI DALLA PROPRIA ABITAZIONE;
2. DEFERITI IN S.L. PER GUIDA IN STATO DI ALTERAZIONE PSICOFISICA CORRELATA A USO STUPE E ALCOOL O RIFIUTO ACCERTAMENTI:
UN GIOVANE, CLASSE 2000, POICHE’ MENTRE ERA ALLA GUIDA DI
AUTOVETTURA INTESTATA AD ALTRO SOGGETTO, VENIVA RISCONTRATO SOTTO INFLUENZA DI SOSTANZE CANNABINOIDI;
UN GIOVANE , CLASSE 1998, , POICHE’ MENTRE ERA ALLA GUIDA
DELL’AUTOVETTURA INTESTATA AD ALTRO SOGGETTO, VENIVA
RISCONTRATO SOTTO L’INFLUENZA DI SOSTANZE STUPEFACENTI
(CANNABINOIDI). PATENTE RITIRATA.
UN GIOVANE CLASSE 1997, POICHE’ MENTRE ERA ALLA GUIDA
DELL’AUTOVETTURA VENIVA RISCONTRATO SOTTO L’INFLUENZA DI SOSTANZE STUPEFACENTI (CANNABINOIDI). PATENTE RITIRATA.
UN UOMO CLASSE 1968, POICHE’ MENTRE ERA ALLA GUIDA DI AUTOVETTURA INTESTATA AD ALTRO SOGGETTO, VENIVA RISCONTRATO SOTTO L’INFLUENZA DI SOSTANZE STUPEFACENTI (COCAINA);
UN UOMO CLASSE 1957, IL QUALE, A SEGUITO DI CONTROLLO, MENTRE ERA ALLA GUIDA DELL’ATV”, VENIVA RISCONTRATO A SEGUITO ANALISI SOTTO L’INFLUENZA DI SOSTANZE ALCOLEMICHE PARI A 3,12 G/L. AVT SOTTOPOSTA A SEQUESTRO. PATENTE RITIRATA;
UN UOMO CL. 1984, POICHÈ SI RIFIUTAVA DI SOTTOPORSI AD
ACCERTAMENTI ALCOLEMICI E TOSSICOLOGICI. MEDESIMO RISULTAVA SPROVVISTO DI PATENTE DI GUIDA PERCHE’ MAI CONSEGUITA E L’AUTOVETTURA SPROVVISTA DI COPERTURA ASSICURATIVA. AUTOVETTURA SOTTOPOSTA A SEQUESTRO;
UN UOMO, CLASSE 1989, IL QUALE, A SEGUITO DI CONTROLLO, MENTRE ERA ALLA GUIDA DELL’ATV SI RIFIUTAVA DI SOTTOPORSI AD ACCERTAMENTI ALCOLEMICI E TOSSICOLOGICI.
IMPIEGATI COMPLESSIVAMENTE N. 14 MILITARI, N. 7 AUTOMEZZI, CON I SEGUENTI ESITI:
N. 11 CONTROLLI PERSONE SOTTOPOSTE ARRESTI DOMICILIARI;
N. 99 AUTOMEZZI CONTROLLATI DI CUI NR. 23 MOTOVEICOLI;
N. 143 PERSONE IDENTIFICATE;
N. 5 CONTROLLI ESERCIZI PUBBLICI;
N. 31 CONTRAVVENZIONI AL C.D.S. ELEVATE,
N. 3 PATENTI DI GUIDA RITIRATE,
N. 2 ATV SOTTOPOSTA A SEQUESTRO AMMINISTRATIVO
I controlli coordinati dei Carabinieri proseguiranno anche nei prossimi giorni
di Nunzio Dell’Abate
Il 17 maggio dello scorso anno è stata attivata l’area pedonale urbana intorno a piazza Pisanelli.
Da quel giorno e sino al 31 gennaio scorso sono stati elevati 7.049 verbali di infrazione al divieto di transito che hanno portato nelle casse comunali 223.561 euro, da cui vanno detratte le spese di notifica per ben € 85.680 ed il costo di noleggio dei tre varchi di videosorveglianza per circa 35.000 euro annue.
L’Ufficio del Giudice di Pace è stato investito di 364 ricorsi e le sentenze sino ad oggi emesse hanno dato ragione ai contravventori.
Questi numeri ci inducono ad una severa riflessione: o siamo un popolo di indisciplinati oppure l’area pedonale urbana non è percepita come tale.
Siamo sempre stati sostenitori di un centro pedonalizzato o ZTL (zona a traffico limitato) che dir si voglia ed il futuro non può che andare in quella direzione.
Ma non basta il contenitore, occorre programmare e costruire il contenuto; in caso contrario, si risolve in una “trappola” per -il più delle volte- ignari automobilisti.
Nello specifico, per chi scende da via Toma o si accorge del segnale prima di impegnare piazza Pisanelli oppure è spacciato.
Difatti nulla altro gli fa ipotizzare che sta attraversando un’area inibita alla circolazione, trova per lo più il deserto davanti.
Diversamente dalle ZTL di altre città, dove si è portati naturalmente a deviare la marcia in quanto si incontrano di fronte tanti di quei contenuti, dinamici ed effervescenti, che inducono talvolta anche a fermarsi ed a prenderne parte.
Immaginiamo per un attimo come cambierebbe il contesto e la percezione dell’area pedonale urbana di piazza Pisanelli se solo quella serie di locali a pian terreno di Palazzo Gallone fossero vivi e partecipati? Per non dire altro.
Forse è il caso di aprire un sereno dibattito in merito, altrimenti l’area pedonale urbana tricasina si distinguerà solo per il palmares dei numeri di verbali e giudizi, per la stizza dei visitatori e per la gioia delle casse comunali.
Tricase, Città del Sollievo, disprezza con risoluta fermezza ogni forma di violenza, di discriminazione sia essa politica, razziale o religiosa. Tricase, Città dell’Accoglienza, può vantarsi di aver ospitato, già dagli inizi del 1944, rifugiati di nazioni slave e, sul finire del 1945, presso il Displased Camp 39 diretto dal U.N.R.R.A., ebrei in transito verso la Palestina. Da quel naturale e reciproco rispetto tra popoli, dalla sincera e spontanea solidarietà di questa terra (che è da sempre terra di incontro, integrazione e scambio, e mai di chiusure ed esclusione), sono nati e cresciuti rapporti di profonda amicizia i cui segni sono oggi ancora tangibili e impressi nella memoria della comunità. E’ per queste ragioni che i tricasini hanno potuto conoscere l’immane tragedia dell’Olocausto direttamente dai racconti e dalle confidenze degli ospiti del Camp 39.Il conferimento che la Città di Tricase vuole concerderLe non è solo volontà dell’Amministrazione; è questo un riconoscimento fortemente richiesto dalla società civile e, nel particolare, dalle scuole presenti sul territorio a cui Lei si rivolge attraverso la Sua toccante testimonianza: la migliore lezione sul valore pieno e intrinseco della Vita. L’educazione alla tolleranza, al rispetto, è la più concreta risposta al rigurgito dell’odio e della sua istigazione. Il valore della Memoria, quale unica leva di avversione verso ogni potere totalitario, cui non è tollerabile alcun revisionismo o negazionismo, è il lascito da consegnare alle nuove generazioni. Del Suo operato Le siamo grati e riconoscenti.
CITTADINANZA ONORARIA AL COMANDANTE
E AL MEDICO DEL CAMPO U.N.R.R.AD. n. 39 DI TRICASE
In seguito all’incidente sul campo sportivo di piazza Cappuccini occorso il 3 febbraio 1946 che sfociò nell’inseguimento degli ebrei da parte dei Tricasini, il 17 marzo seguente per far tornare la pace tra le due comunità, il presidente della locale Conferenza di S. Vincenzo de’ Paoli, dott. Antonio Santacroce (futuro professore di Ortopedia al Policlinico di Bari), d’accordo col parroco e viceparroco (Mons. Tommaso Stefanachi e don Ugo Schimera) chiese formalmente al sindaco, avv. Francesco Ferrari, la concessione della cittadinanza onoraria di Tricase al comandante del D.P. camp n. 39 cap. Karl Hamlander di Magnus e al medico del campo dr. Friedrich Maier fu Ignaz, per meriti umanitari. Il 23 marzo si riunisce la giunta presieduta dal sindaco e unanimemente vota la proposta con la seguente motivazione:“Considerato che il precisato signor Hamlander ha consentito con atto veramente filantropico, il trasporto gratuito con ambulanza in vari ospedali della provincia di diversi ammalati poveri, in stato del tutto grave oltre ad elargire ad essi cospicue somme contribuendo così a salvare la vita ad infermi che diversamente sarebbero deceduti per difetto di pronto intervento e di mezzi economici; che lo stesso signor Hamlander …ha gentilmente messo a disposizione uno o più automezzi per il ritiro di farine o altri generi alimentari…scongiurando , così, la minaccia su questa popolazione di rimanere più volte senza farina e priva di altri generi di prima necessità”. Altrettanto circostanziata la motivazione per il dr. Maier il quale sin dal giugno 1945 con spirito e senso di altruismo si era prodigato con oltre 300 visite gratuite, ricoveri ospedalieri, gessature ortopediche e aiuti in danaro a venire incontro ai bisogni dei tricasini poveri. Poco dopo “scoppia la pace” con una cena nella villa del conte Risolo preparata dagli ebrei alla quale partecipano molti giovani tricasini e la serata è allieta da una band locale in cui è batterista il giovane Donato Valli, futuro rettore dell’Università del Salento (Fonti: E. Morciano, Una storia della cristiana carità. Sulle orme di S. Vincenzo de’ Paoli dal ‘700 al ‘900, Mal destro edizioni Tricase, pp.92-93. E. MORCIANO, Ebrei a Tricase-Porto, Ed. Grifo Lecce, 2017 II edizione, pp.118-120).
Gli altri cittadini che hanno ricevuto la cittadinanza onoraria sono: Benito Mussolini ( facente funzione da Sindaco Spiridione Barbara);Arrigo Boldrini( Sindaco Vittorio Serrano);Don Tonino Bello ( Sindaco Giovanni Zocco);Oscar Nuccio;Gaetano Renda;Suor Maria Elisa Zanchi; Vittorio Aymone; Antonio Buccoliero ( le ultime cinque personalità hanno ricevuto la Cittadinanza dal Sindaco dott. Luigi Ecclesia); Vescovo Vito Angiuli ( Sindaco CarloChiuri).
di Carmine Zocco
E’ il tardo pomeriggio di martedì, 4 febbraio.
Mi avvio in auto per Tricase partendo da Via Duca degli Abruzzi, in Tricase Porto, dove abito da trenta anni.Ho percorso appena pochi metri e vedo scendere in senso opposto un’auto a discreta velocità.Gesticolo verso il guidatore per segnalare il divieto nel suo senso di marcia e il possibile pericolo.
Lo faccio quasi come di consueto per senso del dovere e un po’ di rassegnazione: in fondo è successo non di rado in questi ultimi tre anni che qualcuno violasse il divieto di transito in discesa, aggirando le transenne poste come barriera all’imbocco della rotatoria. Questa volta, però, il mio interlocutore non sembra preoccuparsi delle mie rimostranze. Anzi, è stupito del mio gesticolare.
Il motivo mi è apparso subito chiaro poco dopo: le transenne dissuasive erano state completamente rimosse. Per verificare che non ci fosse stata manomissione, telefono ai Vigili Urbani e ho la conferma che si è trattato di una decisione adottata con un’ordinanza del Comandante della Polizia Locale, che ripristina di fatto il doppio senso di circolazione in via Duca degli Abruzzi e sul Lungomare C. Colombo.
Mi sforzo di capire-ma non trovo una ragione- come sia stato possibile cambiare da un giorno all’altro una modalità di circolazione in vigore da quasi quattro anni senza che l’Amministrazione avvertisse la necessità di comunicare ai cittadini una novità tanto rilevante. Gli strumenti tradizionali e digitali per informare si possono attivare con facilità. Molte volte sono stati opportunamente affissi con tempestività i manifesti per comunicare semplici variazioni nel servizio di raccolta dei rifiuti domestici.
Ciò che rende questa omissione ancor più deprecabile e irresponsabile mi è rivelato dalla lettura dell’ordinanza. Questa, infatti, reca la data del 4 dicembre 2019 e annuncia il termine della circolazione a senso unico per il 31 gennaio del 2020.
Ci sarebbe stato, quindi, tempo in abbondanza per rendere pubblica la decisione con congruo anticipo. Solo il tam tam informale di messaggi e telefonate, per richiamare all’attenzione e alla prudenza gli utenti delle strade interessate, ha consentito di evitare incidenti gravi. Tuttavia non sono mancati episodi di evidente disagio.
Ma la lettura del dispositivo dell’ordinanza apre il pensiero ad altre considerazioni sul merito della decisione e sul ruolo degli attori chiamati a governare il territorio.
Un breve excursus della storia, a questo punto, penso sia illuminante e necessario.
La decisione politica dell’attivazione temporanea e sperimentale del senso unico è del giugno 20016(delibera di Giunta). Con successive ordinanze del Comandante della Polizia Municipale viene prorogata nei periodi successivi.
Nel frattempo, dopo aver acquisita la disponibilità della Provincia (che rimane a tutt’oggi la proprietaria delle strade in questione) a istituire il senso unico, viene formulata dallo stesso Comandante la richiesta al Sindaco e alla Giunta di un atto di indirizzo per sistemare in via definitiva la questione. Anche se frutto di proroghe continue, il senso unico è ormai stabilizzato “di fatto” ed entrato nella consuetudine dei cittadini.
La richiesta, formulata con una proposta di delibera, è la n. 1379 del 2019 e non ha avuto alcuna risposta dal Sindaco: sottovalutazione, distrazione o altro? Non saprei cosa scegliere, ma è un atteggiamento indolente e inappropriato per un amministratore responsabile.
Mi chiedo: sarebbe stato così difficile fare un’analisi accurata e pubblica dei vantaggi e delle criticità della scelta di questi anni? Ascoltando, ovviamente, gli operatori della Polizia Locale che possono testimoniare la necessità di coniugare la percorribilità e la sicurezza sulle strade e conoscono direttamente le dinamiche connesse con i flussi di traffico delle auto e dei pullman nelle varie stagioni.
Ma anche i tanti cittadini, residenti e non, che hanno potuto fruire della strada individualmente o in gruppo, come pedoni o ciclisti, senza correre il rischio di essere investiti o di finire fuori strada. In alcuni tratti, come è facilmente riscontrabile, il piano stradale di Via Duca degli Abruzzi non ha l’argine di contenimento nè le misure minime (m.2,75 di larghezza per ogni carreggiata nelle strade provinciali) per permettere il doppio senso di circolazione.
E’ ormai un sentire diffuso che le strade nei tratti urbanizzati non debbano essere territorio esclusivo delle auto. Quanto è accaduto in questi ultimi anni in via Duca degli Abruzzi e sul Lungomare C. Colombo lo testimonia.
Un’Amministrazione attenta avrebbe dovuto accorgersi e valorizzare la novità, agevolando pratiche di benessere che si sono diffuse spontaneamente. Avrebbe dimostrato di possedere una sensibilità e un orizzonte politico-culturale rivolti al futuro, una propensione alla accessibilità in una parte del nostro territorio di straordinaria bellezza. E che, perciò, ha bisogno di maggior cura e attenzione.
In tutte le stagioni, non solo in estate. Per cominciare, potrebbe bastare anche solo il segnalare con apposite strisce orizzontali un tratto di strada adibito al transito dei pedoni e dei ciclisti per consentire la fruizione armoniosa di tutti e con ogni mezzo.
Ma la condizione imprescindibile è che venga ripristinato il senso unico.
Vedremo, siamo solo all’inizio.
Se per Carnevale volete dare sfogo alla vostra fantasia,
senza andare troppo lontano,allora il luogo giusto dove
festeggiare è Corsano
Si è svolta domenica scorsa la XXXVIII edizione del «Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca», “Il Carnevale più bello del Salento”.
Seconda sfilata domenica 23 febbraio
e gran finale martedì 25 febbraio
con l’assegnazione del trofeo al carro vincitore.
La spettacolare kermesse programmata dalla Pro loco di Corsano, diretta da Salvo Bleve, che ogni anno attira nella località del Capo di Leuca oltre 50mila visitatori, ha riservato, ancora una volta spettacolo e meraviglie grazie a tre maestosi carri frutto dell’opera di altrettanti laboratori artigianali collocati nei capannoni della zona industriale cittadina e nell’ex macello comunale.
Il «Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca» è patrocinato dal Comune di Corsano, dal Comune di Patù, dall’Unione dei Comuni “Terra di Leuca”, dal Gal “Capo Santa Maria di Leuca” e dall’Unpli, con il sostegno della Parrocchia “Santa Sofia” e la Protezione civile “La Torre”, con media partner Radio Venere e Radio Peter Pan.
Il percorso della sfilata ha interessato via Regina Elena, per poi imboccare via Cellini e via Umberto I giungere centralissima piazza San Biagio, con maschere singole, gruppi mascherati, oltre ai giochi di carta pesta, di luci e di colori dei carri allegorici.
«Il Carnevale di Corsano e Capo di Leuca - afferma il sindaco di Corsano, Biagio Raona - è ormai diventato fiore all’occhiello delle manifestazioni culturali del Salento, si rinnova continuamente, diventando anche uno degli strumenti di promozione del territorio più importanti, capace appunto di attrarre pubblico residente fuori dalla nostra Provincia di Lecce, oltre ad essere occasione per scoprire consuetudini e costumi tipici della nostra comunità. Non posso non ringraziare chi si impegna, con sentita frenesia, tutto l’anno, affinché questa tradizione possa mantenersi e persistere nel migliore dei modi, ringrazio i carristi, che sono la vera anima del Carnevale, catalizzatori di innumerevoli giovani corsanesi e non solo, e l’intero direttivo della Pro Loco di Corsano per le tante energie che mette in campo affinché ogni anno la sfilata, le maschere e i carri possano crescere in creatività e innovazione».
«Lo sforzo organizzativo è ogni anno enorme - dichiara il presidente della Pro Loco di Corsano, Salvo Bleve – e vede l’unione delle forze di più attori: i maestri cartapestai con la loro fantasia, la loro inventiva e i lori sforzi che proseguono per mesi; i gruppi mascherati che animano la sfilata con la loro creatività; gli attori istituzionali, in primo luogo il Comune di Corsano, che contribuiscono a dare continuità a questa manifestazione oltre che funzionalità e sicurezza ad ogni sfilata; non ultimo ai volontari della pro loco che in ogni edizione non lesinano impegno e dedizione per uno spettacolo che rallegra non solo Corsano, ma l’intero Salento. Nonostante conosca bene ognuno di questi tasselli, non nascondo che anche quest’anno sono io per primo ad essere sorpreso da una sfilata entusiasmante che, sono certo, riserverà altre sorprese nei giorni di domenica e martedì prossimi ».
I CARRI IN GARA:
Carro «Il mondo che vorrei» del gruppo “Picca ma boni – Jr” di Patù (carristi Sergio Abaterusso, Francesco De Nuccio e Gianfranco Ecclesie). Viene messa in risalto la speranza dei bambini per un futuro più pulito. Un bambino cerca di dipingere il mondo così come lo immagina, togliendosi la maschera in una zona industriale inquinata e aggiungendo colori, insetti e aria pura, mentre su tutto campeggia la ciminiera di una fabbrica da cui spunta la chioma di un albero piena di uccelli, pronti a far rivivere il pianeta;
Carro «Mmucamenti» del gruppo “Mir” di Corsano (carrista Cesario Ratano a cui quest’anno è tornato a unirsi il suo “alter ego” Pasquale Rizzo insieme a Roberto Buccarello, che nelle scorse due edizioni avevano gareggiato da soli). La tematica tocca gli scandali ambientali a partire dall’inquinamento del mare e dalla sofferenza degli animali marini, con i disastri creati dalla politica ingorda. Una figura alata sarà trattenuta da una piovra, mentre i delfini saranno aggrovigliati tra le reti.
Carro «Presto che è tardi» del gruppo “Quelli che il Macello” di Corsano (carrista Carlo Morrone). La creatività ha trasmesso su cartapesta il surriscaldamento globale, l’ex Ilva, le trivelle e il mondo del mare. Una balena sofferente con tanti effetti speciali occuperà il centro della scena, mentre i pinguini vestiranno costumi balneari a causa dell’aumento delle temperature, senza rendersi conto del pericolo. Ne sarà colpito anche il dio Nettuno. Ogni elemento del carro sarà circondato dai ghiacciai.
Tricase. Per il settimo anno del carnevale tricasino , direttamente da Striscia la Notizia, Capitan Ventosa. Come è noto, Tricase non ha mai avuto una grande tradizione per il carnevale: niente carri allegorici, solo strani personaggi travestiti, vale a dire “I masci de na fiata”.
Bastavano vecchi stracci e qualche maschera per creare degli originali travestimenti e rendere il proprio aspetto misterioso. Era così che i masci vagavano durante il periodo carnevalesco per i rioni del paese, spesso accompagnati da strumenti musicali, per recitare stornelli, poesiole e canzonare i personaggi più in vista di Tricase.
Si creavano, così, delle vere e proprie feste rionali e comunitarie che, col tempo, erano diventate un vero e proprio appuntamento fisso: “le masciate”. Sono proprio le masciate il vero elemento caratterizzante del carnevale tricasino, ed è per questo che l’organizzazione ha deciso di dare grande rilievo alle stesse.
Anche quest’anno il protagonista indiscusso del carnevale tricasino sarà “u Masciu”,la caratteristica maschera tricasina ideata dall’artista locale Ilaria De Marco che rappresenta l’intera città di Tricase attraverso i simboli dei vari rioni e frazioni.
La maschera, oltre al chiaro intento goliardico, si propone anche come simpatica promotrice dell’unità sociale della città, attraverso la valorizzazione delle differenze esistenti tra i vari borghi e rioni.
Dopo la migrazione forzata dello scorso anno verso la Svizzera in cerca di un lavoro, “u masciu” finalmente tornerà nella sua terra natìa, ma lo farà con una sorpresa: un pargoletto.
E’ così che “u masciu” si trasformerà in “u tata masciu”. Ma ce la farà “u tata masciu” ad accudire questo figlioletto? E come reagirà “mamma Meli”, la briosa mamma dellu masciu?
Lo scopriremo presto a partire da sabato 15 febbraio con la prima masciata del carnevale tricasino.
Il calendario completo delle masciate: sabato 15 nel rione di Caprarica, domenica 16 a Depressa, lunedì 17 a Tricase in collaborazione con Liquilab, martedì 18 nel rione di Sant’Eufemia, mercoledì 19 nel rione di Tutino, venerdì 21 a Tricase Porto, sabato 22 a Lucugnano. Giovedì 20, invece, prima delle tre sfilate del carnevale tricasino, la sfilata dedicata agli istituti scolastici della città. Partenza alle ore 15.30 da Corso Giulio Cesare e trasferimento alla volta di Piazza Cappuccini con tanto divertimento per bambini e famiglie.
Il Carnevale Tricasino si concluderà con le consuete sfilate di domenica 20 febbraio e martedì 22 febbraio con la presenza dei carri allegorici e dei gruppi mascherati. Nell’ultimo giorno di carnevale, al termine della sfilata, ci sarà un grande ospite ad intrattenere la platea: direttamente da Striscia la Notizia, Capitan Ventosa!
LIBELLULA FULGOR TRICASE
(Serie B maschile di pallavolo)
Sabato,15 febbraio 2020.
Tre punti dovevano essere e così è stato per la Fulgor Tricase. Sull’isola di Ischia vince Tricase per 3 a 1.Tre punti per continuare la rincorsa ai play-off.
La classifica parla di un distacco invariato sempre di -4 punti dal 2 posto.
Questi i numeri delle prime 5 in classifica: Massa ( Na) punti 33,Casarano 32,Galatina 32,Tricase 28, Pozzuoli ( Na) 24.
Domenica prossima per i ragazzi del presidente Cassiano turno di riposo
A.S.D.PALLAVOLO ISCHIA 1 LIBELLULA FULGOR TRICASE 3
ISCHIA: Lefosse 10; Spignese G.; Ielasi; Romeo 3;Pacelli 11;Ferrandino;De Siano 5; Conte; Trani 14; Di Costantino; Minuti 7;Spignese E.; Mele; Mazzella; Limongello 7. All. Cimmino; Sec.Buono.
LIBELLULA FULGOR TRICASE : Latorre 3; Dalmonte 22 ; Zanette 9 ; Marzo 3; Muccio 13 ; Tridici 10 ; Bisanti; Romano 5 ; D’Alba All. Marano Sec. Amoroso
Parziali :18-25; 25-23; 20-25; 18-25.
Arbitri 1° Chirieletti; Secondo: Benigni
TRICASE CALCIO ( Prima categoria)
Il Tricase torna alla vittoria
di Mino De Iaco
Dopo 3 pareggi consecutivi il Tricase scende in campo al San Vito contro la Virtus Lecce nella 5° giornata di ritorno del campionato di 1° categoria. Squadre con ambizioni opposte. Mentre il Tricase deve vincere per rimanere aggrappato al treno play off, la Virtus Lecce cerca punti preziosi per allontanarsi dalla zona bassa della classifica. L'avvio di partita non è molto entusiasmante, infatti nessuna delle due squadre riesce a creare grosse occasioni da gol. Ma proprio nel finale di tempo, il capitano del Tricase, Davide Urso, riesce a trovare la deviazione giusta su un preciso cross di De Pietro. Per il centrocampista offensivo del Tricase, si tratta del decimo gol stagionale. Nella ripresa chi si aspetta un Tricase in controllo della partita si sbaglia. Infatti la Virtus Lecce prende il dominio del centrocampo e trova un meritato pareggio con Gigante. Poi la squadra leccese sfiora addirittura il clamoroso vantaggio, ma il portiere del Tricase, Bibba, respinge i tentativi degli attaccanti avversari. Però, nel miglior momento per gli avversari, una splendida giocata del neo entrato Ruberto, permette a Bernardo di riportare il Tricase in vantaggio. Successivamente poi su azione di calcio d'angolo, Preite trova addirittura il gol del 3 a 1 che chiude definitivamente la partita. 3 punti importanti per il Tricase, ma ora ci si aspetta anche miglioramenti nel gioco in previsione degli scontri diretti che attendono la squadra di mister Colagiorgio in primavera. Prossimo appuntamento, domenica 23 febbraio ore 15:00: Soleto - Tricase.
AURISPA ALESSANO ( Serie A3 maschile di pallavolo)
Tricase, 16 febbraio 2020
ALESSANO 1 PALMI (RC) 3
ALESSANO: Morciano, Russo D., Lalloni, Scardia 3, Chakravorti 1, Boswinkel 12, Russo E. 15, Catena 14, Matheus 19.
PALMI: Vinti 21, Limberger 2, Calitri, Listratov 8, Bellucci, Parisi 3, Laganà 19, Remo 11, Carbone 4.
Parziali: 21-25; 25-22; 19-25; 20-25
Tricase. Sconfitta interna contro un Palmi più determinato. Una sconfitta che costa il sesto posto ad Alessano. Infatti il club calabrese, effettua il sorpasso e si prende la sesta posizione della classifica, occupata fino alla vigilia dall’Alessano. La classifica dice punti 21 per Alessano. Meno 3 punti dalla zona “sicura”. Ottaviano, punti 26.
Prossimo turno il primo marzo contro Ottaviano si gioca a Cercola (NA).
Il dopo gara. Il direttore sportivo dell’Aurispa Alessano,Mirko Corsano :
“Oggi non siamo stati all’altezza. Risultato giusto. Ripartiamo subito”.
L’allenatore del Palmi,Antonio Polimeni : “Siamo scesi determinati, convinti di poter far bene. Così è stato. La vittoria è tutto merito dei ragazzi. Vogliamo raggiungere la salvezza al più presto”