di Pino GRECO
Un generoso gesto che certamente non è passato inosservato a nessuno.
Ne è prova che a fine processione il primo cittadino è stato ringraziato pubblicamente.
Mai nessun sindaco si è “svestito” per portare in spalla la statua di un Santo in processione.
Lo ha fatto il sindaco della Città di Tricase - Antonio De Donno per accompagnare il “ Suo” Santo in processione, Sant’Antonio di Padova
COVID, IMPENNATA DI CASI IN PUGLIA: 3.990, più del doppio di ieri. E ci sono tre decessi
Omicron 5: la pandemia di Covid non è finita, nonostante l’ormai completo ritorno alla normalità. Dati alla mano, siamo nel mezzo di una nuova ondata, il cui picco dovrebbe arrivare intorno a fine luglio.
A sottolinearlo è l’esperto Fabrizio Pregliasco, che insieme a molti colleghi sta lanciando l’allarme per non abbassare la guardia proprio adesso
Oggi in Puglia si registrano 3.990 casi di contagio da Coronavirus (ieri erano 1.433) su 18.210 test analizzati nelle ultime 24 ore, per una incidenza del 21,9%. Sono stati inoltre registrati tre decessi.
I casi per provincia
I casi sono stati individuati nelle province di Bari (1284), Bat (406), Brindisi (312), Foggia (707), Lecce (736), Taranto (460). Sono residenti fuori regione altre 62 persone risultate positive, per altri 23 casi la provincia è in corso di definizione. Delle 27.106 persone attualmente positive 219 sono ricoverate in area non critica (ieri 218) e 10 in terapia intensiva (ieri 7).
Presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone a Tricase, venerdì, 24 giugno 2022 alle ore 19,00 sarà presentato il volume “Siamo la Chiesa”, periodico bimestrale religioso- sociale, indici delle pubblicazioni (1973-2017) a cura di Rodolfo Fracasso
Il volume è composto da 192 pagine unito ad una chiavetta usb 8 G contenente tutti i numeri in pdf scansionati a 300 dpi.
Interverranno don Pierluigi Nicolardi, parroco Sant’Antonio da Padova, Antonio De Donno, sindaco della Città di Tricase, don Donato Bleve, fondatore e direttore editoriale del periodico, Mons. Salvatore Palese, delegato diocesano per la cultura, Mario Spedicato, UniSalento - presidente della società di Storia Patria Sezione di Lecce ,Gerardo Ricchiuto, redattore del Periodico, conclude, S.E. Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento S. Maria di Leuca.
Coordina Rodolfo Fracasso, curatore del volume
DUE LUNE TEATRO TENDA
Laboratorio di lettura drammatizzata
La lettura drammatizzata è una forma di lettura orale in cui una o più persone rappresentano i caratteri del testo tramite la voce. I partecipanti al laboratorio partiranno da un lavoro di ricerca delle fonti bibliografiche, per poi acquisire ed applicare le diverse tecniche di lettura ed interpretazione, dizione, ritmica; impareranno a gestire le proprie emozioni e a calarsi nei diversi ruoli da interpretare, accrescendo la capacità di comprensione ed interpretazione
Informazioni
Sede di svolgimento: Biblioteca Comunale
Periodo di svolgimento: dal 23 giugno
Durata: 5 pomeriggi dalle ore 16:30
Destinatari: ragazzi dai 14 anni ai 19 anni (con precedenza alle fasce sociali svantaggiate e/o ragazzi con difficoltà scolastiche)
Docente del laboratorio: Giovanni Probo
Tutor del laboratorio: Valentina Piscopiello
Costo del laboratorio: gratuito
A fine laboratorio è prevista una socializzazione pubblica.
Evento realizzato nell’ambito del progetto “È il margine che fa la pagina: periferia, cultura ed inclusione sociale” cofinanziato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili ed il Servizio Civile Universale – Bando Giovani per il Sociale ed.2018
di Nunzio DELL'ABATE
Ci sono Amministrazioni Comunali, anche nel sud Italia, che hanno inserito nelle linee programmatiche di inizio mandato, se non addirittura nel programma elettorale, l’indirizzo di una fruizione privatistica a pagamento del proprio patrimonio e degli spazi ed aree pubbliche. Dal principio di base ne è derivata una capillare regolamentazione di modalità, termini e costi di tale utilizzo.
Sommessamente ritengo che non sia da demonizzare una simile strategia di governo della cosa pubblica, purchè avvenga cum grano salis e nell’ottica di una finalità promozionale ed occupazionale di usi, costumi e tradizioni autoctone, anche nella componente di risorse umane.
Ora il Comune di Tricase possiede solo un datato regolamento per l’utilizzo di beni mobili ed immobili di proprietà per attività culturali, sociali, ricreative, per pubbliche manifestazioni ed attività artigianali e commerciali, purché finalizzate alla promozione del territorio. Sostanzialmente disciplina l’uso, solo per le predette finalità, dei beni strumentali (palco, service, ecc) e dei locali comunali di Palazzo Gallone. Per la verità è previsto un aggiornamento annuale da parte della Giuntadell’elenco dei beni mobili ed immobili di proprietà comunale da concedere in uso, ma non si è mai fatto ricorso a tale facoltà.
Per gli spazi ed aree pubbliche invece, il Regolamento del Canone Unico Patrimoniale, adottato lo scorso anno dall’Amministrazione in carica, ne prevede l’utilizzo -su autorizzazione del Responsabile del Servizio- solo in favore delle attività produttive e per gli spazi antistanti i rispettivi esercizi, con categorico divieto ad altri soggetti ed aree. Discorso a parte ovviamente per le occupazioni di piazze, strade ed altri spazi pubblici per eventi e manifestazioni organizzate, corganizzate o patrocinate dal Comune.
La recente autorizzazione di occupazione di suolo pubblico (piazza Pisanelli) concessa dalla Giunta per lo svolgimento di un matrimonio ha sì provocato un clamore mediatico -facilmente evitabile con una regolamentazione, se pur provvisoria ed in seno alla Commissione Consiliare competente, per superare l’espresso divieto posto dalla stessa Amministrazione-, ma nel contempo ha aperto la riflessione proprio sulla fruizione privatistica a pagamento del patrimonio comunale e degli spazi ed aree pubbliche.
Spetterà al Consiglio assumere una decisione e conseguentemente mettere mano ai regolamenti comunali vigenti, che non si possono violare all’occorrenza.
L’ipotesi, per certi versi rivoluzionaria e certamente fuori dagli schemi programmatori del Governo cittadino in carica, non è da scartare anche nella nostra Città.
Su due piedi mi viene da suggerire: le somme incassate devono essere destinate all’adeguamento e miglioramento dell’area concessa; il richiedente deve investire le attività commerciali limitrofe, coinvolgere artisti locali ed utilizzare preferibilmente immagini e scenografie tipicamente salentine.
Importante sarà la scelta delle location ed essenziale il confronto con le associazioni di categorie.
Potrebbe venir fuori un buon format, chiaro e trasparente per tutti.