di Pasquale FERRARI
Partiamo da una certezza. Tricase è una città che vive di sport. Le realtà sportive più note che la nutrono, due squadre di calcio e tre di pallavolo, sono solo la punta di un iceberg. Di una grande massa di imprenditori, dirigenti, staffs tecnici, atleti e – soprattutto – sostenitori, di Associazioni e Società sportive dilettantistiche, che galleggia liberamente nelle acque libere della passione.
Vero è, però, che lo sbriciolamento e la polverizzazione delle energie, non solo economiche, non è mai foriera di grandi risultati, soprattutto in provincia. Negli ultimi anni, tuttavia, proprio grazie alle imprese delle squadre locali di calcio e pallavolo impegnate nei rispettivi campionati federali, abbiamo potuto assistere ad una sorta di “rinascita” delle ambizioni.
Un nuovo risorgimento del tifo ‘territoriale’, che in fatto di passione non ha mai difettato (sono ancora vividi i fasti della Serie C2 di calcio), che meriterebbe perlomeno una seria valutazione di fattibilità sulla possibile unione di intenti, di forze e di sforzi del territorio. Non è lontano nel tempo, al riguardo, il recente esempio di collaborazione, perfino inter-comunale, tra le società di pallavolo “Aurispa Alessano” e “Fulgor Tricase”, che ha visto nascere “Aurispa Libellula Lecce”, capace di raggiungere, nella scorsa stagione, il ragguardevole traguardo delle semifinali della fase finale dei Play Off del ‘Campionato di Serie A3 Credem Banca’ e della ‘Del Monte® Coppa Italia A3’.
Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere. E Tricase ha scelto di viverla. Sottovalutare l’enfasi del momento, perdere l’eccitazione dell’entusiasmo, potrebbe portare a commettere l’errore di non tentare la possibilità di alzare l’asticella dell’obiettivo – magari nella consapevolezza di autolimitarsi per non fare il più banale dei passi (quello più lungo della gamba!) per paura di perdere le certezze acquisite.
La convinzione è quella di alzare la posta al tavolo da gioco. Un ‘All In’, che letteralmente significa “tutto dentro“, che permetterebbe a Tricase, nei panni del più navigato dei giocatori di poker, di spingere al centro del tavolo tutte le proprie fiches (risorse economiche ed umane … tifo!) … e di far saltare il banco!
L’idea potrebbe essere quella di una polisportiva, che abbracci magari non solo le discipline esistenti (calcio e pallavolo), ma anche quelle al momento meno praticate, come, ad esempio, il nuoto, che con oltre 4 milioni di praticanti è risultato negli anni scorsi lo sport più praticato in Italia, e il basket, non a caso addirittura al terzo posto tra gli sport più seguiti al mondo. Appare, a tal proposito, quantomeno superfluo sottolineare l’esistenza in città di una piscina semiolimpionica omologata dalla F.I.N., la federazione nazionale dello sport di riferimento.
Potremmo scrivere fiumi di parole sulla forza della collaborazione. Avere un’indole collaborativa è fondamentale per trarre maggior successo dal lavoro di gruppo. L’unione fa la forza è un proverbio italiano utilizzato per sottolineare che, quando un insieme di elementi o un gruppo di persone concorrono uniti per raggiungere un determinato scopo, sarà più semplice ottenerlo.
Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l'intelligenza che si vincono i campionati. Forza Tricase!
Belgio, Irlanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, ma anche Spagna e Francia: 11 annunci per almeno 53 figure ricercate in più settori. Arrivano soprattutto dal Nord Europa le offerte di lavoro diffuse questa settimana da Eures, agenzia dell'Unione Europea formata dai servizi pubblici per l’impiego e creata per facilitare la mobilità del lavoro tra gli Stati membri.
Si ricercano anche tra i cittadini del Salento profili altamente qualificati, come ingegneri addetti al controllo qualità, un entomologo, un chimico analista, tre farmacisti, uno junior advocacy officer, oltre che figure specializzate nel settore turistico, come 30 animatori in Spagna o una guida Kayak e due skipper in Norvegia.
Le opportunità di lavoro nell’UE si sommano a quelle provenienti da imprese del territorio, veicolate tramite i dieci Centri per l'impiego. Sono contenute nel terzo report settimanale delle offerte di lavoro, redatto dall’U.O. Coordinamento servizi per l’impiego dell’Ambito di Lecce di Arpal Puglia: 115 annunci per 360 posti disponibili, numeri che confermano il trend di inizio 2023.
La ricerca di personale nel settore del turismo e della ristorazione è sempre più corposa, in vista dell’avvio della prossima stagione. Le figure ricercate sono 124 in totale da parte di 30 aziende: cinque a Lecce, 32 nell’entroterra, 35 nel Capo di Leuca e 52 lungo la costa ionica e adriatica. Leggermente in rialzo le offerte nel settore edile, che continua ad occupare una fetta importante del report, con 27 annunci per 90 figure disponibili (la scorsa settimana erano 85).
Da sottolineare i numeri del settore tessile-abbigliamento-calzaturiero, in crescita rispetto agli ultimi report: a fronte di 9 offerte si ricercano 39 operai, così come del settore del commercio dove si selezionano 17 figure (erano 13 la scorsa settimana). Diminuiscono le posizioni aperte nel settore amministrativo, da 17 a 15, ed aumentano nel settore trasporti e riparazione veicoli, passando da 8 a 19. Rimangono sostanzialmente invariate negli altri settori: 34 lavoratori ricercati nel settore metalmeccanico, 4 nel settore bellezza, 9 nel settore sanità, 3 nell’agricoltura, 3 nell’artigianato, una posizione aperta nel settore pulizie e una nell’industria del legno.
Le offerte, parimenti rivolta ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, raggiungibili anche cliccando sui codici offerta inseriti all'interno degli annunci contenuti nel report. Quest'ultimo, inoltre, è diffuso anche sulla pagina Facebook "Centri impiego Lecce e provincia", sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l'impiego.
Le candidature possono essere trasmesse in tre modi: tramite Spid, direttamente dal sito "Lavoro per te"; inviando via mail ai Centri per l’Impiego il modulo scaricabile dagli annunci; direttamente nei Centri per l’Impiego durante gli orari di apertura al pubblico (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento, info e contatti a pag. 35, www.arpal.regione.puglia.it).
Fonte Nuovo Quotidiano di Puglia – Andrea Tafuro
Gli Enti ecclesiastici pugliesi, “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo, “Miulli” di Acquaviva e “Cardinal Panico” di Tricase, battano cassa alla Regione Puglia per aggiornare le tariffe e riequilibrare i bilanci in sofferenza per effetto dell’aumento dei costi e del necessario adeguamento dei contratti di lavoro dei sanitari.
Circa 70 i milioni necessari per risanare i conti, messi in crisi anche dalla pandemia e dalla guerra.
L’Ente regionale però non può intervenire direttamente con risorse finanziarie proprie.
L’argomento è stato introdotto nei giorni scorsi, al primo tavolo tecnico convocato dall’assessore regionale alla sanità Rocco Palese, alla presenza del capo dipartimento della salute, Vito Montanaro, a cui hanno preso parte i vertici dei tre ospedali religiosi (Monsignor Mimmo Laddaga delegato per il Miulli, il dottore Gino Gumirato per l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e suor Margherita Bramato per il Panico di Tricase).
Il confronto, che proseguirà nelle prossime settimane con un secondo appuntamento fissato al 20 gennaio, ha consentito quindi di analizzare il quadro economico attuale e al contempo programmare le attività e le spese degli Enti ecclesiastici per l’anno in corso. “Abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo tecnico – spiega Suor Margherita Bramato – con l’obiettivo di affrontare le questioni programmatiche per tempo e perché non vogliamo arrivare a fine anno per conoscere le direttive regionali. Abbiamo diritto ad essere parte attiva e dialogare da subito per arrivare entro fine febbraio a stabilire una programmazione condivisa”. Le questioni che più gravano sui programmi pesano però i rimborsi delle prestazioni sanitarie con le tariffe ferme al 2012 e il blocco dei tetti di spesa verso gli Enti privati accreditati, secondo quanto disposto dal meccanismo normativo del Governo Monti. “Gli ospedali ecclesiastici che pur rappresentano una fetta importante della parte sanitaria regionale – aggiunge la direttrice del Panico di Tricase - purtroppo sono stati tenuti fuori dall’aggiornamento dei finanziamenti, e questo al netto delle difficoltà legate all’aumento dei costi energetici, delle spese e degli stipendi, è una questione che va affrontata. Non si tratta di pericolo di crack per i bilanci, ma solo di prudenza. Lavoriamo per risolvere insieme i problemi della sanità”. Tra le altre proposte messe in discussione anche l’allargamento degli screening oncologici, il potenziamento delle funzioni sanitarie degli Enti ecclesiastici per aumentare i fatturati e l’esclusione dai tetti di spesa delle prestazioni più remunerative come dialisi e radioterapia.
Ascoltate dunque le richieste che vengono dai vertici dei tre ospedali della chiesa, “il quadro emerso” – fanno sapere dall’assessorato regionale alla sanità – “è costantemente monitorato e sarà aggiornato periodicamente, nella consapevolezza che i rincari energetici, l’inflazione e l’aumento dei contratti di lavoro, sono fattori che incidono sulle criticità del comparto sanitario privato-accreditato”. Di pari passo però i vertici sanitari regionali hanno ribadito la necessità di spostare la discussione in conferenza tra Stato e Regioni, stante l’impossibilità della Regione Puglia, per legge, ad impiegare risorse interne. Difficile quindi, dai presupposti enunciati in Regione,che vengano compiuti passi in avanti immediati, senza che il Governo centrale intervenga per ampliare i fondi destinati alla sanità regionale o rimodulare verso l’alto i tetti di spesa.
L’Associazione di Alta Cultura Musicale “W. A. Mozart” – APS in virtù della qualità delle attività artistiche svolte è stata riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali quale ente FUS, questa attestazione ministeriale ci conferisce una grande responsabilità a livello territoriale in merito alla diffusione e promozione della cultura musicale oltre che evidentemente alla formazione di nuove generazioni di musicisti.
Lo scorso anno abbiamo realizzato in diverse locations del Salento la Stagione Concertistica 2022 la quale ha visto alternarsi sul palco numerosi artisti che ci hanno aiutato a ristabilire il legame con il pubblico dopo i duri anni della crisi pandemica. Possiamo affermare che nonostante alcuni siano ancora refrattari ad abbandonare la comodità dei concerti on line e con ancora viva la paura dei contagi c’è un buon numero di persone che si reca volentieri ai concerti e desidera vivere momenti di scambio culturale dal vivo. Per tutti stiamo lavorando ad una proposta concertistica di alto profilo in modo da soddisfare le richieste di quanti non ci hanno mai abbandonato in questo percorso di costruzione culturale nel sud Salento e per (ri)avvicinare quanti non hanno ancora assaporato o hanno dimenticato l’emozione di un concerto dal vivo.
Per la Stagione Concertistica 2023 abbiamo in programma una serie di concerti dislocati in diverse locations salentine ognuno con una propria peculiaritàe si tratterà di concerti/esperienza…al momento non posso dire altro.
Il primo appuntamento saràa gennaio l’immancabile OMAGGIO A MOZART quest’anno pensato in una veste organizzativa innovativa nella forma e nella sostanza che vedrà la partecipazione di numerosi musicisti i quali si alterneranno sul palco tutta la giornata per omaggiare il più grande genio musicali di tutti i tempi.
A febbraio ritornerà nel Salento il meraviglioso CRISTIANO BURATO prestigioso pianista che nel 2016 ha incantato il pubblico salentino con un recital “sold out” in occasione dei festeggiamenti per i 10 anni dell’ Associazione.
Prossimamente maggiori dettagli sull’intera Stagione Concertistica 2023 e su tutte le altre inziative dell’ Associazione di Alta Cultura Musicale “W. A. Mozart” – APS, per il momento non mi resta che invitare tutti i lettori a coltivare il desiderio di partecipare ai concerti e a chiedere maggiori info in ante prima al 347/8022725.
IL NON RIMPASTO DI GIUNTA NON PLACA I MALUMORI NEL PARTITO DEMOCRATICO
Il sindaco Antonio De Donno snobba il PD… Tira dritto per la sua strada…
Se per il primo cittadino Antonio De Donno i primi due anni si sono chiusi in maniera decisamente positiva, non è dello stesso avviso il Partito Democratico e il suo segretario Gianluigi Forte.
Infatti, secondo alcune voci di corridoio, il Partito Democratico di Tricase avrebbe consegnato al sindaco un documento con delle proposte finalizzate ad un rimpasto di Giunta, confermando anche la piena disponibilità a collaborare nell’esclusivo interesse della Città.
Tuttavia il sindaco, sostenuto ancora oggi in Consiglio comunale dal Partito Democratico, tira dritto per la sua strada, anche per non deludere i tanti cittadini che hanno ‘affidato’ democraticamente le chiavi della Città ad Antonio De Donno.
P.G.