Venerdì, 27 gennaio 2023

COVID: ATTUALMENTE POSITIVI 

Fonte Asl Lecce

ALESSANO  6

ALEZIO  2

ALLISTE 10

ANDRANO  2

ARADEO 4

ARNESANO 3

BAGNOLO DEL SALENTO 1

BOTRUGNO  2

CALIMERA  8

CAMPI SALENTINA  9

CANNOLE  4

CAPRARICA DI LECCE  1

CARMIANO  7

CARPIGNANO SALENTINO 6

CASARANO 17

CASTRI' DI LECCE 3

CASTRIGNANO DEI GRECI 2

CASTRIGNANO DEL CAPO 12

CAVALLINO 22

COLLEPASSO  9

COPERTINO  19

CORIGLIANO D'OTRANTO  8

CORSANO  3

CURSI 3

CUTROFIANO 14

DISO 1

GAGLIANO DEL CAPO  4

GALATINA 28

GALATONE 23

GALLIPOLI 10

GIUGGIANELLO  0

GIURDIGNANO  2

GUAGNANO  5

LECCE 113

LEQUILE 3

LEVERANO 19

LIZZANELLO  4

MAGLIE 9

MARTANO  9

MARTIGNANO  1

MATINO 10

MELENDUGNO 7

MELISSANO 1

MELPIGNANO 2

MIGGIANO 1

MINERVINO DI LECCE  3

MONTERONI DI LECCE  8

MONTESANO SALENTINO  0

MORCIANO DI LEUCA  6

MURO LECCESE 5

NARDO' 26

NEVIANO  6

NOCIGLIA 2

NOVOLI  6

ORTELLE  2

OTRANTO 19

PALMARIGGI 5

PARABITA 3

PATU' 0

POGGIARDO  12

PRESICCE-ACQUARICA 13

RACALE 13

RUFFANO 19

SALICE SALENTINO  12

SALVE  0

SANARICA 1

SAN CESARIO DI LECCE  3

SAN DONATO DI LECCE  8

SANNICOLA  2

SAN PIETRO IN LAMA  3

SANTA CESAREA TERME  5

SCORRANO 10

SECLI' 2

SOGLIANO CAVOUR 6

SOLETO 7

SPECCHIA 4

SPONGANO 9

SQUINZANO  6

STERNATIA 2

SUPERSANO 3

SURANO 0

SURBO  12

TAURISANO  5

TAVIANO 4

TIGGIANO 1

TREPUZZI  8

TRICASE 14

TUGLIE  3

UGENTO  14

UGGIANO LA CHIESA 4

VEGLIE  23

VERNOLE 16

ZOLLINO  1

SAN CASSIANO 2

CASTRO 0

PORTO CESAREO  9

 

Venerdì, 27 gennaio 2023

di Pasquale FERRARI

Tra le tante ricorrenze istituite per commemorare un qualcosa o un qualcuno, quella che senza ombra di dubbio tocca il Cuore di ognuno è il Giorno della Memoria. Istituita quale ricorrenza internazionale nel 2005 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite (in Italia era stata approvata già nel 2000, con apposita legge e in altri Paesi anche prima), nel sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell'Olocausto, la «Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell'Olocausto» viene celebrata ogni 27 gennaio perché in quel giorno, appunto nel 1945, le truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, il più grande mai realizzato dal nazismo, nel quale trovarono la morte oltre 1 milione di prigionieri, in gran parte ebrei (ma anche molte altre categorie di internati), divenuto, nell'immaginario collettivo, il simbolo universale del lager, nonché sinonimo di "fabbrica della morte".

Ogni anno sono numerose le cerimonie, gli incontri e gli eventi commemorativi e di riflessione (mostre, programmi televisivi, spettacoli, proiezioni cinematografiche), per RICORDARE le vittime della “Shoah”, termine col quale spesso si indica lo sterminio preferendolo a “Olocausto” in quanto non richiama, come quest'ultimo, l'idea di un sacrificio inevitabile, e per SENSIBILIZZARE la collettività alla Memoria e alla Solidarietà di chi ha saputo lottare e resistere con coraggio nella pagina più buia della storia dell’Umanità. Capitoli scritti con l’inchiostro dell’odio, della sopraffazione, della violenza.  

Anni di imposizione dura e prepotente della volontà di alcuni, animata da sentimenti di acuta ostilità, impressi nella mente forse più della tortura dei tatuaggi, coi quali, per identificarli, venivano segnati indelebilmente i prigionieri sulla pelle. A futura Memoria.

Un ricordo sempre vivo, che tale rimarrà in eterno, non solo per il dolore di quelle ferite, a dispetto di quello che malauguratamente ha prospettato la senatrice a vita Liliana Segre, superstite e testimone attiva della Shoah italiana, non nascondendo i suoi timori e le sue amarezze. “Una come me ritiene che tra qualche anno” sulla Shoah “ci sarà una riga tra i libri di storia e poi più neanche quella”.

Per ricordare l’eccidio occorre sollecitare il meccanismo di immedesimazione, l’unico capace di moltiplicare all’ennesima potenza i sentimenti di indignazione nei confronti di tutte le forme di intolleranza, di razzismo, e di istigazione all’odio e alla violenza. La parola chiave è Empatia. Quando non si avranno più testimoni, che vanno scomparendo, sarà certamente più difficile celebrare. E forse, per questo, potrebbe trovare parziale giustificazione il lamento di Liliana Segre. L’imperativo, tuttavia, è trovare comunque il modo per farlo. Se saremo sempre capaci di immedesimarci con uno qualsiasi di quegli internati saremo ancora in grado di opporci alle prepotenze e alle ingiustizie, a vecchi e nuovi “nazismi”. Non solo il 27 gennaio, ma tutti i giorni di tutti gli anni dovremmo anche solo provare a sentirci come fossimo tante piccole Liliana o come la giovanissima Anna Frank e gli altri milioni di vittime, che a differenza sua in quegli inferni ci sono rimaste.

Solo così potremmo avere la certezza di riuscire a sconfessare le parole amare della senatrice a vita. Per tranquillizzare lei, noi e il mondo intero dal pericolo dell'oblio. “Nessuno muore finchè vive nel cuore di chi resta” è una frase con cui il poeta Ugo Foscolo cercava nei confronti della morte qualcosa di divino, pur non avendo fede religiosa. Ecco. Potremmo un giorno perdere l'intelletto, facoltà non a caso contrapposta alla sensibilità, ma non perderemo mai il Cuore. Né la sua Memoria.

I WEDDING AWARDS PREMIANO I PROFESSIONISTI DEL SETTORE IN UN ANNO DA RECORD PER I MATRIMONI

Leonardo Nuccio vince il Wedding Award 2023 di Matrimonio.com e si conferma come una delle migliori imprese di servizi per matrimoni in Italia.

Quest'anno celebriamo l'edizione numero 10 dei prestigiosi premi Wedding Awards assegnati da Matrimonio.com alle imprese del settore wedding.

Le oltre 68.000 aziende che fanno parte della directory di professionisti di Matrimonio.com hanno le stesse possibilità di vincere questo premio.

Nel 2022 abbiamo assistito a un boom di matrimoni dall'inizio della pandemia e questa edizione vuole essere anche un omaggio al duro lavoro svolto dalle imprese per la ripresa del settore nuziale.

I Wedding Awards sono gli unici premi assegnati in base alle recensioni delle coppie sposate.

Leonardo Nuccio è tra le imprese premiate in questa edizione dei Wedding Awards 2023 nella categoria Sposo e accessori, avendo ricevuto un numero cospicuo di recensioni positive da parte delle coppie iscritte a Matrimonio.com.

Leonardo Nuccio, insieme a tantissimi altri professionisti dei matrimoni in Italia, ha appena concluso un anno memorabile per il settore. Le cerimonie rimandate a causa del COVID, sommate a quelle già previste per il 2022, hanno provocato un boom di matrimoni senza precedenti. Tutte le imprese di servizi per i matrimoni hanno lavorato senza sosta durante questa stagione abbastanza insolita e hanno reso possibile la ripresa del settore.

Adesso, Matrimonio.com, sito di riferimento per i matrimoni e parte del gruppo TheKnot Worldwide, grazie alle recensioni delle coppie che si sono sposate lo scorso anno, ha annunciato i nomi dei vincitori dei Wedding Awards 2023, che ogni anno premiano i migliori professionisti dei matrimoni. Quest'anno, inoltre, vogliono essere un omaggio a tutto il settore per il duro lavoro svolto. Uno di questi premi è stato assegnato a Leonardo Nuccio nella categoria Sposo e accessori. Leonardo Nuccio, ha ottenuto un totale di 32 recensioni nella vetrina digitale pubblicata sul sito Matrimonio.com e un punteggio di 5.0 su 5.0 assegnato dalle coppie che hanno usufruito dei suoi servizi per il loro matrimonio. Da oggi è anche visibile nel suo profilo su Matrimonio.com il bollino che ne riconosce la vincita di un Wedding Award 2023, un premio più che meritato e che include l'azienda tra le migliori del settore wedding in Italia, con un valore significativo per le coppie impegnate nei preparativi di nozze, in quanto rappresenta una garanzia e può fare la differenza nella scelta dei fornitori. Matrimonio.com, portale di riferimento del settore nuziale e parte del gruppo The Knot Worldwide, è giunto all'edizione numero 10 di questi prestigiosi premi conosciuti come Wedding Awards, che quest'anno sono stati celebrati in anticipo rispetto agli scorsi anni, a fine gennaio, sorprendendo gli addetti ai lavori con l'annuncio delle imprese vincitrici del premio più importante del settore nuziale di questo 2023.

 

Tutte le edizioni sono speciali, eppure questa ha una ragione d'essere persino maggiore. Secondo José Melo, vicepresidente dell'Ufficio Vendite per l'Europa a Matrimonio.com -dopo due anni di pandemia molto difficili per il settore, in cui i professionisti sono stati costretti a fermare l'attività subendo gravi perdite, quest'anno possiamo finalmente parlare di un'edizione in cui i matrimoni sono stati celebrati in grande stile. Le imprese e il loro staff hanno lavorato senza sosta, weekend compresi, e hanno allungato la stagione dei matrimoni praticamente per tutto il 2022; per questo, oltre al riconoscimento individuale, Wedding Awards 2023 vogliono essere un omaggio a tutti i professionisti e le imprese che hanno lavorato duramente per mettere in moto la ripresa del settore-. Così, all'obiettivo di ogni anno di riconoscere l'eccellenza del servizio offerto dal settore wedding in Italia, si è aggiunto quello di mettere in risalto lo straordinario impegno delle imprese durante e dopo la crisi sanitaria. Quest'anno, come abbiamo detto, segnato da un boom dei matrimoni, i premi sono stati assegnati in base alle più di 8 milioni di recensioni delle coppie pubblicate sul sito. Una cifra importante e in continuo aumento e che rende i professionisti premiati molto orgogliosi e li induce a fare sempre del loro meglio per vincere il premio anno dopo anno. Oltre al numero di recensioni e al punteggio di ciascuna categoria, tra le più di 68.000 imprese presenti su Matrimonio.com, si prende in considerazione anche la qualità e la professionalità del servizio offerto. Per questo, il ruolo più importante è quello delle coppie che, con le loro recensioni e dopo aver usufruito dei servizi per il loro matrimonio, decidono chi merita di vincere il premio. Proprio per questo motivo, - “questo premio è diventato un punto di riferimento e una garanzia per le coppie che, anno dopo anno, organizzano il proprio matrimonio” - afferma Melo.

I Wedding Awards vengono assegnati alle seguenti categorie: Banchetto, Catering, Fotografia, Video, Musica, Auto matrimonio, Trasporto invitati, Partecipazioni, Bomboniere, Fiori e decorazioni, Animazione, Wedding Planner, Torte nuziali, Sposa e accessori, Sposo e accessori, Bellezza e benessere, Gioielleria, Luna di miele e Altri servizi. L'elenco completo dei vincitori è disponibile qui: http://www.matrimonio.com/wedding-awards

A proposito di Matrimonio.com

Matrimonio.com è un portale parte del gruppo di riferimento del settore nuziale, The Knot Worldwide, pensato per aiutare le coppie a organizzare il giorno più felice della loro vita. Grazie alla sua presenza internazionale ha creato la community nuziale e il mercato virtuale di nozze su Internet più grandi a livello mondiale. Dispone di un database con oltre 700.000 professionisti del settore nuziale e offre alle coppie strumenti per preparare la lista di invitati, gestire il budget, trovare fornitori, etc. The Knot WorldWide opera in 16 paesi tramite diversi domini come Matrimonio.com, WeddingWire.com, TheKnot.com, Bodas.net, Mariages.net, Casamentos.pt, Bodas.com.mx, Casamentos.com.br, Matrimonio.com.co, Matrimonios.cl, Casamientos.com.ar, Matrimonio.com.pe, Hitched.co.uk , Hitched.ie, Casamiento.com.uy, Weddingwire.ca e Weddingwire.in.

Per maggiori informazioni:

Telf.: +390833771747

 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Giovedì, 26 gennaio 2023

di Pino GRECO

Tricase- Non si placa il botta e risposta tra Pd e sindaco sulle deleghe assessorili.

Il sindaco De Donno: “ La riflessione su deleghe ai consiglieri e sistemazione deleghe assessorili è iniziata da tempo”.

Francesca Longo capogruppo del Partito democratico e consigliere di maggioranza: “In questi giorni stiamo lavorando con il circolo del partito per risolvere le criticità che avevamo evidenziato nel documento indirizzato al sindaco a fine ottobre”.

Giovanni Carità del gruppo consiliare, "Tricase, che fare?": "La "crisi" è iniziata…”.

Andiamo con ordine. Era lo scorso ottobre quando il Partito Democratico di Tricase con un comunicato chiedeva al sindaco Antonio De Donno una verifica in seno all’amministrazione, in pratica delle valutazioni che portino eventualmente ad un rimpasto di Giunta.

Siamo ai nostri giorni - dopo 3 mesi arriva la risposta del sindaco Antonio De Donno:“ La riflessione su deleghe ai consiglieri e sistemazione deleghe assessorili è iniziata da tempo e ha periodicamente riempito le nostre riunioni di maggioranza. Abbiamo rinviato il tutto al momento in cui avremmo presentato i nuovi settori e firmato i decreti ai relativi dirigenti, cosa che avverrà probabilmente in questi giorni. E poi- “il documento del Pd si inserisce quindi in questo processo, e , aldilà della forma pubblica che non ho condiviso , è uno stimolo a migliorare le funzionalità della compagine amministrativa, così come assessori e consiglieri del Pd hanno sempre sostenuto”. Ed ancora il primo cittadino- “ho chiesto a tutti maggiore presenza ed impegno, perché la molteplicità delle azioni attivate in ogni settore ed i numerosi finanziamenti ottenuti che cambieranno il volto della nostra Città necessitano del massimo dell’impegno  e della disponibilità”. Ed infine – “capendo gli impegni lavorativi di tutti, sono certo che questa amministrazione rappresenterà la svolta tanto attesa per la nostra città in ogni settore, e questa responsabilità richiede impegno e presenza quotidiana. Altre logiche non ne conosco e mi appassionano poco, la città merita rispetto, coraggio e coerenza. Al di là delle sorti politiche di ciascuno di noi”. 

Giovanni Carità del gruppo consiliare, "Tricase, che fare?”

In merito alle vicende interne alla maggioranza che ha eletto il Sindaco Antonio De Donno la posizione del mio gruppo consiliare, "Tricase, che fare?", è nota da tempo. Lo abbiamo più volte chiarito in Consiglio Comunale, luogo preposto al dibattito e al confronto politico. Noi siamo convinti che qualsiasi crisi di maggioranza debba e possa risolversi esclusivamente nei confini della coalizione che ha candidato e poi eletto De Donno. Qualsiasi altra soluzione, a nostro parere, non è perseguibile. Le recenti vicende e le dichiarazioni del Sindaco lasciano intendere che la "crisi" è iniziata e finita con il documento della segreteria del Partito Democratico. Appare, difatti, evidente una scollatura tra le dichiarazioni del segretario cittadino e l'atteggiamento del gruppo consiliare del PD. Molto probabilmente si risolverà tutto in una sterile dialettica interna che al massimo potrebbe avere ripercussioni all'interno della Giunta Comunale, con le dimissioni concordate di qualche assessore. Altrettanto evidente appare il sostegno mal celato di alcuni componenti della minoranza, spesso e volentieri allineati se non partecipi nelle decisioni del Sindaco e dei suoi assessori. Per quanto ci compete noi ribadiamo ancora una volta la nostra totale lontananza dal modus operandi di questa Amministrazione Comunale, sempre più distante dalle reali problematiche della popolazione.

di Pasquale FERRARI

Nei giorni scorsi, a Roma, nel grande Salone del Ministero della Cultura, si è svolta una conferenza stampa alla presenza del Ministro Gennaro Sangiuliano nel corso della quale sono stati presentati 60 reperti archeologici rimpatriati dagli Stati Uniti, dov’erano stati commercializzati da trafficanti internazionali, ad opera dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC).

Il risultato dell’operazione – «di storica portata», come lo ha definito il Generale di Brigata Vincenzo Molinese, Comandante del Comando Carabinieri TPC – è il frutto di anni di diligente e difficile lavoro investigativo e la testimonianza dell’instancabile e costante impegno delle istituzioni e non può non porre l’accento sulla necessità di salvaguardare il patrimonio culturale nazionale, “attraverso la prevenzione e la repressione delle violazioni alla legislazione di tutela dei beni culturali e paesaggistici”, proprio come previsto tra i compiti del Comando dell’Arma appositamente istituito sin dal 1969.
I beni tornati in Patria, per un valore stimato di circa 20 milioni di euro, rappresentano il saccheggio di siti archeologici nazionali perpetrato da trafficanti senza scrupoli. Immessi nel mercato antiquario internazionale da ricettatori e mercanti d’arte e per troppo tempo rimasti in musei, case private e gallerie estere senza alcun diritto di proprietà.
 
Troppo spesso, tuttavia, si ritiene che l’immenso patrimonio nazionale sia limitato – per sentimento comune e unanime condivisione di pensiero – alle sole opere d’arte (quadri, monumenti) custodite nei musei o messe ad ornamento di edifici e piazze e non anche a ciò che abbiamo quotidianamente sotto gli occhi. A portata di mano. O addirittura a qualcosa di immateriale.
Se solo ci soffermassimo, nella nostra quotidianità, a pensare in questa direzione, la mente, e poi lo sguardo, non potrebbero non riportarci alle irregolari composizioni che sono i “muretti a secco”, ritenute anch’esse, non a torto, vere e proprie opere d’arte. Un’apparente accozzaglia di pietre, quasi a sembrar casualmente riposte per limitare campi e proprietà, o addirittura utilizzate per la costruzione di abitazioni, che nel tempo hanno modellato i nostri paesaggi testimoniando metodi e pratiche usati sin dalla preistoria per organizzare gli spazi dove vivere e lavorare ottimizzando le risorse locali naturali. Realizzazioni dalle molteplici forme, regolari o irregolari, che da sempre rivestono un ruolo primario pure nella prevenzione di frane e alluvioni, eppure nate quasi spontaneamente, per mano dei contadini che, arando, portavano le tante pietre trovate lungo i solchi, al limitare del terreno. Posandole una sopra l`altra.
 
“Petra su petra azza parite”. Il detto salentino significa che pietra su pietra si innalza un muro: c`è tutta l`umanità di un popolo in quelle pietre. In quell’Arte “che riguarda il saper fare costruzioni in pietra accatastando le pietre una sopra l'altra senza usare altri materiali se non, a volte, la terra secca”, che, nel 2018, l’UNESCO ha iscritto, appunto, nella lista degli elementi immateriali dichiarati Patrimonio dell'umanità accogliendo la candidatura presentata anche dall’Italia, e per questa anche dalla Puglia. Un’espressione che è un incoraggiamento, un`esortazione alla pazienza e alla tenacia di quello stesso popolo. Una metafora per dire che le grandi cose si fanno un passo alla volta. Con abilità. Con Maestria. Con Arte. Un’Arte che, invece di essere salvaguardata come meriterebbe, viene spesso violata e violentata. Un vero sacrilegio. Nulla di meno, per effetti provocati, delle razzie in danno dei siti archeologici.
 
Nei nostri paesaggi quotidiani questi muri sono così comuni che spesso si dimentica la loro importanza storica e sociale. La mancanza di manodopera specializzata e l’agricoltura meccanizzata, sono solo le cause più evidenti tra quelle che stanno portando alla scomparsa di queste meraviglie.
Altre ragioni, piuttosto, assumono i connotati dell’incuria e della trascuratezza. Il grido di dolore della nostra memoria si fa spazio tra le azioni, e le omissioni, che deturpano irrimediabilmente non solo quegli “accumuli di sassi”, ma anche il ricordo di una intera civiltà. Di chi è la colpa di questo scempio? Potremmo allargare le braccia e far finta di non sapere la risposta. “Chi è senza peccato scagli la prima pietra …”. Anzi no. Lasciamole dove sono. E magari proteggiamole meglio.

 

in Distribuzione