Mercoledì, 1 febbraio 2023

Si intitola “Lo sport è vita” lo speciale appuntamento organizzato dall’IISS “Gaetano Salvemini”di Alessano, in  programma giovedì 2 febbraio, a partire dalle ore 15.30 presso il palasport dell’Istituto di via Majorana.

L’iniziativa, supportata  anche  dal  patrocinio  del  Comune  di  Alessano,  è  finalizzata  e  vedrà  anche  la  straordinaria  partecipazione  dell’ Unione  Sportiva  Lecce,  con  il  dott. Alessandro  Adamo,  Consigliere  d'Amministrazione  delegato  ai  rapporti con Istituzioni, oltre ai giocatori Federico Baschirotto e Lorenzo Colombo.

Sarà un pomeriggio all’insegna dello sport e del valore che esso ricopre nell’educazione e nella crescita dei ragazzi: fare  squadra, dare il meglio di se stessi, porsi obiettivi e raggiungerli, in campo come in aula. “Questi sono i valori che l’evento vuole promuovere, questa è la nostra idea di scuola  - sottolinea la Dirigente scolastica, la Prof.ssa Chiara  Florinda  Vantaggiato. 

Ascoltare  le  testimonianze  e  le  storie  di  due  tra  i  più  rappresentativi  calciatori  dell’US Lecce, come Baschirotto e Colombo, sarà un momento importante, oltre a rappresentare uno stimolo in  più  ai nostri ragazzi”.

A moderare il dibattito e sollecitare le domande agli ospiti sarà l’Avv. Giulio Serafino.

Nel corso dell’incontro si terrà la premiazione del torneo di inaugurazione del campo di calcio a cinque tenutosi lo scorso ottobre, oltre alla intitolazione della struttura a Marco Casarano, il giovane studente di Alessano scomparso nel 2006.

All’evento, oltre ai ragazzi della squadra dell’IISS Salvemini,parteciperanno anche i piccoli giocatori delle scuole calcio del  Capo  di  Leuca  (Atletico  Tricase,  ASD  Hunters  Taviano,  Capo  di  Leuca,  AS  Tricase  e  ASD  De  Finubus  Terrae), mentre gli studenti iscritti all’Istituto per il prossimo anno saranno invitati speciali.

di Ercole MORCIANO

Il libro autobiografico di Donatella Baglivo sarà presentato a Tricase

Donatella Baglivo ha iniziato da giovanissima a percorrere i primi passi nel mondo del cinema a Cinecittà dove ha appreso l’arte di “moviolista”, ovvero cucire e adattare le scene girate per costruire il film che si vedrà in sala. Oggi nota regista, ha allestito in Montalto di Castro (Vt) il suo “Museo del Cinema” dove ha raccolto tutto il materiale artistico prodotto durante la sua attività.

Donatella Baglivo nasce a Lucugnano di Tricase.  A 15 anni si diploma come disegnatrice di moda, a 18 firma come montatrice il suo primo lungometraggio, a 19 apre il Ciak Studio, diventando la più giovane imprenditrice cinematografica italiana. Regista, produttrice, esperta di montaggio, lavora per la Rai e per imprenditori privati, montando documentari, inchieste, pubblicità, trailer di film e sceneggiati. Negli anni ottanta conosce Andrey Takovsky con cui collabora e che diventerà il suo maestro e guida spirituale.  Gira tre film dedicati al regista russo, gli unici esistenti al mondo sulla sua vita, scomparso a Parigi nel 1986.

Dopo svariate produzioni cinematografiche e televisive, nel 2012 apre il proprio archivio con l’intento di pubblicare il cofanetto dal titolo “Trittico Tarkovskiano”, che include i film “Il cinema è un mosaico fatto di tempo”, “Un poeta nel cinema” e “Andrey Tarkovsky in Nostalghia”. In occasione dei 50 anni di carriera, decide di scrivere il libro “Accadde in Moviola”, un’opera di circa 500 pagine, con mille immagini e documenti inediti. Per tutte le sue opere, ha ricevuto almeno un centinaio di riconoscimenti in diverse parti del mondo, Italia compresa. Il suo premio più illustre ad oggi è l’Honoris Causa. 

A 90 anni dalla nascita di uno dei più grandi registi russi dissidenti, Andrey Tarkovsky, la regista Donatella Baglivo ha voluto omaggiare il suo maestro con il libro “Accadde in Moviola” (edito da Protos Edizioni Roma), un’opera filmica, ricca di testimonianze, interviste e documenti inediti. Il volume contiene delle vere e proprie lezioni di regia, riflessioni sul cinema, dialoghi e interviste con l’intero panorama culturale di quegli anni, da Fellini ad Angelopoulos, da Tonino Guerra a Franco Zeffirelli.

L’autrice alterna la sua storia a quella del suo maestro, creando due racconti paralleli che li vedranno incontrarsi a Roma, lei una giovanissima regista, lui un regista già affermato. Un libro che è una guida indispensabile per chi vuole addentrarsi, da neofita e non solo, nel mondo del montaggio e della regia cinematografica. 

La presentazione, a cura dell’associazione “Asfodelo”, avverrà presso la sala del Trono di Palazzo Gallone, piazza Pisanelli, Tricase, il 1° febbraio, alle ore 17.30.

Domenica, 29 gennaio 2023

fonte Regione PUGLIA

PNRR, DELLI NOCI AL CONVEGNO ANCE A LECCE: “É IL MOMENTO DI COINVOLGERE LA REGIONE PUGLIA NELLE SCELTE E NEL COORDINAMENTO”

L’assessore regionale allo sviluppo economico Alessandro Delli Noci è intervenuto questa mattina, al teatro Apollo di Lecce, all’evento organizzato dall’Ance (Associazione Costruttori Edili) di Lecce sul tema “Il Pnrr per il Sud che sarà”, a cui ha partecipato tra gli altri anche il ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto.

“Il Pnrr è una straordinaria opportunità per il nostro paese - ha affermato Delli Noci - Lo abbiamo detto più volte, ma questo è il momento di dare una accelerata, è il momento di un coinvolgimento che chiediamo come Regione, non solo per l’attuazione delle missioni dettate dal programma. Vogliamo un coinvolgimento reale per supportare il governo nella certificazione della spesa. La Puglia ha dimostrato attraverso la scorsa programmazione di saper spendere bene, e vogliamo essere protagonisti di questa sfida con coinvolgimento territoriale a supporto dei comuni che in questo momento lanciano un grandissimo grido di dolore. Vogliamo mettere a disposizione la nostra esperienza - ha aggiunto l’assessore Delli Noci - rispetto alla pianificazione territoriale, rispetto alla rivisitazione di alcune linee del Pnrr. Continuiamo ad andare avanti nelle misure già destinate alla Regione Puglia: abbiamo investito sulla rete idrica, sulla sanità e sulla salute, ma soprattutto stiamo lavorando sull’energia. C’è necessità di coordinamento del settore digitale, c’è bisogno che questa sfida sia strutturata attraverso un coordinamento tra l’amministrazione centrale e quella territoriale per far sì che le aspettative dell’Europa siano rispettate”.

“Il PNRR - ha concluso Delli Noci - è uno strumento straordinario che ha consentito di proiettare il Paese nel futuro ma che, nello stesso tempo, ha fatto emergere ed evidenziato falle amministrative e burocratiche. Il ruolo totalmente marginale affidato a Regioni e Province che avrebbero potuto essere importanti enti di supporto ha complicato i processi. Per questa ragione, approfittando della presenza del Ministro Raffaele Fitto, ribadiamo la necessità di creare un tavolo di lavoro per ragionare insieme, per redigere un Piano strategico che definisca riforme in grado per esempio di snellire le procedure”.

di Giuseppe R. PANICO

Il 2022 ci ha lasciato con tanti problemi che, traslati al 2023, sembrano anche aggravarsi. La guerra in atto e l’evoluzione della geopolitica ci stanno portando ad un mondo sempre più militarizzato e muscolare, con deciso aumento delle spese militari e sviluppo di nuove armi e tecnologie per guerre sempre più ibride e distruttive.

Nella guerra, come in ogni attività umana, prevale chi dispone di tecniche e organizzazioni migliori, avanzato addestramento del personale e cultura/motivazione/identità nazionale. Non possiamo che augurarci che quella di aggressione in Ucraina non si espanda e che subentri presto la pace.

Nella politica nazionale, abbiamo poi avuto una corposa svolta a destra con gravi contraccolpi a sinistra e riconsiderazioni, per necessità energetiche, sulla cultura ambientalista. Come anche sulla accoglienza dei migranti, spesso svilita, per nostra debolezza istituzionale e scarsa capacità di integrare, da diffusa ipocrisia ed opportunismo economico a danno di un’Italia vista sovente come mera espressione geografica con porte aperte e senza filtri per ogni tipo di arrivo.

E ‘stato anche un anno molto caldo e per Tricase comune costiero, sofferente in economia ma beneficiato da un clima favorevole e da un mare “bagnabile” per gran parte dell’anno, il cambiamento climatico porta anche a nuove considerazioni sul turismo. Ancor più se, ai beni naturali, si aggiungono i beni lasciatoci dai nostri avi, come storia e cultura, edifici ed infrastrutture (ospedale, chiese, palazzi, castelli, porti, piazze, strade costiere etc.).

Ma, come sempre, non basta vivere in pace ed avere fortuna se poi questa non è resa produttiva mediante un valido piano e una mentalità che, sulle fondamenta già esistenti, sappia innalzare solidi pilastri per il futuro. Di recente, di guerre o schermaglie, ma con armi cartacee e spuntate, ne abbiamo fatte (e perse) anche noi. Non contro i nostri simili, ma contro degrado e sfregio territoriale che nostri simili ci hanno causato. Come per il cadente panoramico rudere di circa 500 mq, ora in vendita, in cima a Punta Cannone e oggetto di brutte cronache, cattiva immagine e sconfitte legali.

Più a Sud, la piscina “poco naturale” di Marina Serra, realizzata negli anni 60 del passato millennio, continua intanto a dare un forte contributo all’immagine di Tricase, al richiamo turistico e dunque all’ economia locale. In città, l’ACAIT, grazie alla economia del tabacco, produceva, lavoro, risparmi e ricchezza, dunque anche denaro pubblico (dunque nostro) attraverso le tasse.

Denaro prelevato poi massicciamente dalla politica locale per acquisire quel complesso, lasciarlo crollare e poi cercare di recuperarlo per usi marginali e/o pretestuosi e nuovi costi di gestione. Al Porto, si osserva poi che l’ampio e basso pianoro, sul retro di Punta Cannone e sotto quel rudere ben si presterebbe, scavandolo, a realizzare una grande piscina di mare, a similitudine di quella di Marina Serra.

Un invaso poco profondo, intorno ai 2000 mq, collegabile con vie d’acqua anche con le adiacenti antiche cave, già dotato di spiaggetta interna, protetto dalla tramontana, altamente soleggiato e dunque con acqua più calda. Darebbe un grande sbocco alla attività balneare e un forte incentivo alla presenza turistica. Inoltre, come con l’ACAIT, il Comune potrebbe comprare o a far proprio quel rudere, ma per poi abbatterlo, eliminare le rovine e realizzare un ampio panoramico verde parco con affaccio sul porto e sulla sottostante nuova grande piscina di mare.

Tricase e tutto l’hinterland potrebbero così disporre di un sito costiero fra i più attrattivi del Salento che favorirebbe, grazie a maggiori presenze turistiche, anche l’albergo diffuso cittadino, ampliabile con le tante case ora inutilizzate.

Con il trasferimento poi della attuale vietata “balneazione portuale” verso la nuova ipotizzata piscina, si potenzierebbe il porto e la nautica, recependo così quanto che la stessa Commissione Europea suggeriva anni fa.

Certo sarà difficile vincere la guerra politica e cartacea, contro burocrazia, vincoli e ostilità culturali. A meno che, come per le guerre vere, non sia supportata da decisa volontà di agire, come anche da dibattito cittadino.

Dopo troppi decenni di inerzia, con un Piano Coste sostanzialmente improduttivo e un PUG ancora inesistente, forse anche noi, cittadini di oggi, vorremmo e potremmo, come già fecero i nostri avi, con meno cultura scolastica e meno social, ma con più saggezza contadina e concretezza politica, lasciare ai posteri qualcosa di nuovo, di utile e di grande. Una più bella e funzionale Tricase Porto con porto, parco e piscina, perfettamente integrati. Un invidiabile gioiello sul mare.

Venerdì, 28 gennaio 2023

il Volantino (cartaceo), ritorna in distribuzione

sabato, 4 febbraio 2023

in Distribuzione