“Premio Figilo per la storicità del foglio informativo settimanale cittadino di Tricase ” .
Iscritto al n. 679 Reg. Tribunale di Lecce - 20 maggio 1998
Consegna dei Premi e Riconoscimenti Figilo 2019 a:
Xavier Jacobelli, direttore Tuttosport “Premio Figilo 2019 Uomo di Sport”: consegna il premio Attilio Caputo, direttore di Caroli Hotels
Elio Donno “Premio Figilo 2019 alla Carriera”: consegna il premio Fernando D’Aprile, direttore di Piazzasalento.
Danilo Lupo, giornalista LA7 “Premio Figilo Miglior Cronista”: consegna il premio Antonio Barillà, giornalista de La Stampa.
Gianfranco Lattante, caporedattore redazione Lecce “La Gazzetta del Mezzogiorno” “Premio Figilo 2019”. Consegna il premio Pierangelo Tempesta, collaboratore ”La Gazzetta del Mezzogiorno”.
Renato Moro, caporedattore Nuovo Quotidiano di Puglia “Premio Figilo 2019”. Consegna il premio Attilio Palma, Ufficio Stampa Caroli Eventi.
Alessandro Barbano, giornalista già direttore de Il Mattino “Premio Figilo 2019”. Consegna il premio Adelmo Gaetani, già consigliere nazionale Ordine dei Giornalisti.
Alessandro Distante, direttore editoriale Il Volantino di Tricase “ Premio Figilo per la storicità del foglio informativo settimanale cittadino”. Consegna il premio Oronzo Russo
La Redazione
AUGURI A TUTTI E
GRAZIE PER AVERCI SCELTO
Gli auguri possono essere vuota formalità e quasi un rituale che si deve ripetere, anno dopo anno.
Eppure non è così, perché il nostro augurio va a tutti coloro che hanno consentito al Giornale di uscire puntualmente.
Ringraziamo innanzitutto i Lettori che ci seguono con affetto e che sono sempre i veri padroni del Settimanale.
Anche quest’anno abbiamo ospitato tantissimi interventi, tutti volontari, di persone che si sono trasformate da Lettori in Redattori.
E poi gli sponsor: senza di loro non saremmo potuti uscire.
Neppure quest’anno abbiamo chiesto contributi pubblici perché crediamo fermamente che il Giornale è di tutti se è il risultato di una condivisione anche economica.
Molti, anche di recente, hanno offerto un loro contributo: non li abbiamo neppure ringraziati perché non vogliono che si sappia, ma il loro gesto va molto al di là di quanto liberamente offrono.
Di questa gratuità li ringraziamo.
E poi ringraziamo anche chi ci ha onorati della sua presenza: ricordiamo il giornalista Antonio Polito che è venuto da noi senza chiedere preventivamente chi fossimo e cosa facessimo; è venuto senza garanzie ma è rimasto sorpreso del livello di attenzione riservatogli dal numeroso pubblico che ha riempito la Sala del Trono.
Di tutto questo vi diciamo grazie e auguriamoci che anche il prossimo anno potremo essere presenti per rendere presenti i cittadini.
Riportiamo alcuni degli interventi che in questo periodo si sono succeduti
relativamente alla questione della strada statale 275
di Pino Greco
Il sindaco di Tricase -Carlo Chiuri: “ Sarà il Consiglio a decidere sulla 275 .L’opera necessita di tutte le attenzioni e accortezze che noi abbiamo l’obbligo morale di vagliare per fare il meglio possibile”
Nunzio Dell’Abate e Vito Zocco -Consiglieri comunali: “ Come gruppo consiliare ci siamo già dissociati da questa impasse e ci siamo pronunciati per la soluzione ad Est del tracciato”
Francesca Sodero-Consigliere comunale : “Partire con il primo lotto senza condizionare il secondo. Oggi stiamo perdendo tempo, dovevamo convocare Paglialuga, i tecnici del territorio qualcuno che ci possa ascoltare per chiedere delle considerazioni tecniche che non siano legate ad una Statale il problema deve essere posto in termini di mobilità del Capo di Leuca”
Fernando Dell’Abate- Consigliere comunale: “La strada si faccia fino a Montesano, ma, prima di realizzare il secondo lotto dobbiamo pensare al Capo di Leuca come una grande Città diffusa , utilizzando e riducendo la est non come strada Anas ma strada provinciale più facile da percorrere”
Dario Martina -Presidente del Consiglio comunale : “ Opzione est o ovest, nulla è ancora deciso
Giuseppe Peluso e Mario Turco- Consigliere e Assessore Comunale : “Avanti tutta con il primo lotto e lungimiranza sul secondo , ovviamente ad ovest”
Il sindaco di Tiggiano – Ippazio Morciano:” I cittadini di Tricase devono sapere che se venisse approvata la variante est si creerebbe una frattura insanabile con il resto del Capo di Leuca”
Il sindaco di Castrignano del Capo- Santo Papa : “La soluzione a est non è la migliore. L’atteggiamento che sta assumendo in questo momento storico Tricase non è certo collaborativo . Tricase chiede di entrare nell’Unione per condividere le problematiche poi davanti all’infrastrutturazione del territorio si gira dall’altra parte. Siamo arrabbiati conclude Papa e ne terremo conto in sede di ingresso nell’Unione ponendo eventualmente il veto”.
Il sindaco di Alessano- Francesca Torsello: “Passando a est di Tricase il tracciato si avvicinerebbe di molto alla costa causando una cementificazione maggiore di quella che si avrebbe invece passando a ovest. La sola volontà di Tricase aggiunge non deve impedire una scelta condivisa visto che tutti gli altri territori sono d’accordo per il passaggio a ovest, che è meno costoso e con opere strutturali molto meno complesse”
Il sindaco di Corsano - Biagio Martella:“Passare da est significa costruire una barriera tra Tricase e il mare perché si tratterebbe di ricostruire la “Cosimina” con accessi e complanari per un convogliamento negli svincoli, inoltre si assisterebbe allo sventramento di una montagna. Dal punto di vista ambientale è devastante. La soluzione migliore è la variante ovest”.
L’Assessore Regionale Giannini : “Il sindaco di Tricase ha detto che lui è per realizzare la 275, discutendo su alcune questioni che vuole porre”.
La mia colonna di Alfredo De Giuseppe
Siamo quasi alla fine del 2018. L’Amministrazione guidata da Carlo Chiuri governa Tricase da circa un anno e mezzo e merita di avere un giudizio, i voti di un esame di medio termine. Innanzitutto vanno fatte tre osservazioni preliminari:
1) questa amministrazione è figlia dei tempi, non appartiene a nessun partito, a nessuna ideologia;
2) i consiglieri che la compongono, per lo più giovani, sono delle brave persone e non paiono mossi da particolari interessi di parte;
3) governare una cittadina complicata come Tricase non è facile per nessuno (chi lo dice non sa cosa significhi una macchina burocratica sottodimensionata, la gestione delle frazioni, l’eredità di tante strutture fatiscenti e l’insussistenza delle risorse economiche).
L’Amministrazione Chiuri in questo lasso di tempo ha dimostrato una buona propensione nella gestione delle emergenze, delle disgrazie e dei disastri ambientali. Le conseguenze del tornado del 25 novembre sono state mitigate anche dalla prontezza dell’intervento dei soccorsi, coordinati dal Sindaco, richiamando in tempo reale aziende private, maestranze varie e tutti gli enti preposti. Così aveva fatto anche di fronte ad altri eventi, seppur di minore intensità. E fin qui va bene: nelle emergenze Chiuri ha dato il meglio del suo decisionismo.
Le note dolenti iniziano nella gestione complessiva del territorio e soprattutto sulle indicazioni per il futuro che questa Amministrazione vuole dare alla propria attività. Il Piano Regolatore, iniziato con la precedente giunta Coppola e affidato allo Studio Benevolo di Napoli, è vissuto come un effimero strumento tecnico.
Non ho sentito nessun intervento pubblico su cosa si vorrebbe davvero dall’adozione di tale strumento urbanistico. Più case, più strade, più strutture ricettive, più barche, più verdura o più carne? Niente, silenzio assoluto: il tutto è demandato ad astrusi incontri “partecipativi” dove si parla sempre della bellezza della partecipazione (circa 10 persone).
Traspare evidente che Chiuri e Co. non hanno in materia alcuna idea da comunicare e questo è molto preoccupante.
Sulla questione della nuova 275 è stato detto molto: il Sindaco è caduto lentamente nella trappola di dover scegliere fra una soluzione folle ad EST ed una devastante ad OVEST, quando è evidente che l’arrivo alla zona industriale di Tricase è più che sufficiente per lo scarso traffico del sud Salento.
In definitiva Carlo Chiuri non aveva alcuna seria informazione prima che salisse le scale di Palazzo Gallone, non aveva nessuna linea programmatica e certamente non ne avevano i ragazzi eletti nelle sue liste. E questo è grave in considerazione del fatto che se ne parla da oltre vent’anni: si può pensare di fare l’amministratore di una città senza sapere nulla del progetto più importante che la riguarda?
In campagna elettorale Chiuri aveva inoltre promesso un serio interessamento per lo sviluppo della zona industriale che langue in un torpore lunare. Consumo di suolo assurdo per poche decine di lavoratori continuativi.
Le ultime, inutili rotatorie sono la peggiore fotografia che il Sud può dare di sé stesso: spreco di denaro e zero investimenti produttivi. Il Comune non fa investimenti ma può creare le giuste condizioni per iniziare qualcosa, per far avvicinare qualche attività innovativa. Anche una sola cosa è meglio dello zero assoluto.
Sulla gestione dei beni comunali, siamo alla stagnazione, partendo dall’Acait crollata ai campi sportivi inagibili per finire alle strade, alle scuole fino allo stesso Palazzo Gallone e Convento dei Domenicani.
Ci sono poche tracce dell’attività di questa Amministrazione sul piano traffico, sull’eventuale isola pedonale (sempre annunciata e ritirata), sul dialogo con gli altri Comuni limitrofi intorno ad una serie di questioni che pure potrebbero diventare in futuro strategiche, come raccolta dei rifiuti, depuratori, piste ciclabili e trasporti. Così come poco interessante è stata la gestione degli eventi culturali, di cui è difficile ricordare un qualcosa che possa avere un seguito, uno sguardo più largo verso operazioni di richiamo almeno provinciale, fosse anche la sagra del fungo cardoncello fritto con l’aceto balsamico. Ci rimane il Presepe vivente e Scherzi a parte, una trasmissione che pare sia intervenuta nel circo natalizio tricasino.
In ogni caso, a parte gli scherzi, il Sindaco, la giunta e i suoi consiglieri meritano complessivamente un bel cinque. Si può ancora riparare: però bisogna approfondire, studiare, decidere. E un po’ di coraggio non guasta mai, specie quando la situazione è quasi disperata.
di Vincenzo E. Chiuri
Egregio Direttore,
mi permetto di chiederLe ospitalità per una puntualizzazione.
Nell’attività che svolgo l’aggiornamento è fondamentale e la manna con la quale ogni Medico si nutre è rappresentata dai lavori scientifici, attraverso i quali vengono pubblicati i risultati di studi sperimentali, che costituiscono le fondamenta su cui poggia il progresso delle cure.
Nella conduzione di tali lavori, però, esiste uno spettro in grado di inficiarne la validità ed annullare gli sforzi profusi per anni: il “bias”. Termine noto anche in ambito psicologico e di marketing, che sta ad indicare un errore basato su un giudizio preconcetto (più o meno cosciente), che può alterare l’interpretazione dei risultati. In sostanza, un errore sistematico, un baco che si mantiene ed amplifica lungo tutto lo svolgersi del lavoro.
Per tale ragione, le riviste scientifiche, onde ridurre l’incidenza di tali “distorsioni”, sottopongono le proposte di pubblicazione a “peer-review”, cioè la revisione da parte di esperti nello stesso settore, ma terzi rispetto a quel lavoro, quindi scevri da potenziali influenze.
Naturalmente, non ho l’ardire di pormi come peer-reviewer del Suo giornale, giacché non sono un giornalista. Però, vorrei esprimere la mia meraviglia nel leggere la rubrica ‘PROBLEMA RISOLTO’ a pag. 4 del numero 36 del 01/12 u.s., per la quale mi rivolgo direttamente a Lei, in quanto, trattandosi di uno scritto non firmato, devo arguire interpreti il pensiero dell’intera Redazione, che il Direttore rappresenta.
Nel dare notizia dell’illuminazione della rotatoria sulla “Cosimina”, si afferma assiomaticamente e con l’enfasi del carattere grassetto (testualmente): “E’ solo merito dei tanti cittadini che dopo più di 30 anni di segnalazioni, dopo qualche morto e tanti, tanti feriti sono riusciti a convincere il nuovo presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva”.
Da un giornale che si pone progetti che “mirano a 100 anni” (riprendendo lo scritto dell’On. Urso sullo stesso numero) mi aspetterei una dose di equilibrio in più.
Per completezza di informazione, vista la modalità con la quale è stata data la notizia, accanto alle voci dei tanti Cittadini degli ultimi 30 anni sarebbe stato opportuno segnalare gli interventi del Sindaco nei confronti dell’Ing. Corsini, dell’ex e dell’attuale Presidente della Provincia, per sollecitare la messa in sicurezza della rotatoria; oltre alla nota inviata il 19/11 u.s. dal sottoscritto (in qualità di Presidente della Commissione Bilancio) al Presidente Minerva, in seguito all’ultima segnalazione di un incidente avvenuto il 17/11. Non fanno testo le telefonate intercorse nei giorni precedenti con il Presidente (che ringrazio per la disponibilità), essendo poco “dimostrabili”.
Non dovrebbe essere difficile, per un giornale con 20 anni di esperienza sulle spalle, approfondire una notizia e giungere a tutte le sue fonti. E dovrebbe essere ancor più semplice a maggior ragione se un nostro concittadino fa parte dello staff del Presidente, proprio con funzione di “coordinamento e relazioni pubbliche con cittadini e gli organi di stampa” (cit. da pag. 6 dello stesso numero).
Forse, dopo tanti tentativi di “etichettare” questa Amministrazione (l’ultimo da parte di Pino Greco dopo l’elezione del Presidente Minerva), dovremmo dire di aver svelato anche la posizione del Suo giornale?...
Da strenuo sostenitore della libertà di espressione e dell’informazione e da sempre abituato a vagliare (in maniera rispettosamente critica) tutte le fonti di informazione, è ben lungi da me l’intenzione di censurare la più che legittima linea editoriale del giornale e la sua posizione nei confronti dell’Amministrazione, la quale può solo giovarsi di cotanto impegno civico.
Vorrei solo segnalare che il confine tra “bias” (pregiudizio? preconcetto?) e diritto di cronaca può diventare molto sottile. Invisibile, a volte…
Grato per lo spazio che vorrà concedermi, Le porgo distinti saluti.