AlessandraxleDonne continua a supportare la Pia Fondazione Cardinale Panico di Tricase nella fase di emergenza che soprattutto gli operatori sanitari si trovano ad affrontare nel servizio di assistenza al paziente e a tutta la comunità. 

L'Associazione Alessandraxledonne, dalla sua nascita al fianco dell'Ospedale nella lotta conto il cancro, ha infatti valutato l’opportunità di una revisione  delle priorità per l’anno 2020 destinando la maggior parte dei fondi a supporto delle necessità impellenti che stanno emergendo presso l'ospedale di Tricase.

I fondi serviranno ad implementare l'acquisto di attrezzature sanitarie, dispositivi di protezione individuale e presidi sanitari per rafforzare la sicurezza nell'emergenza sanitaria in atto con particolare attenzione ai pazienti onco-ematologici, dializzati, che non possono interrompere le cure e necessitano di specifici dispositivi di protezione individuale.

L’Associazione Alessandraxledonne ha inoltre provveduto a destinare tramite un importante istituto bancario 20.000 mascherine ad utilizzo dello stesso ente nello svolgimento delle attivita' in sicurezza degli operatori per la salute dei loro pazienti.

L'associazione non potendo stare vicina alla comunita' in questi mesi nella propria opera di divulgazione tramite gli appuntamenti consueti attraverso le tavole rotonde medico-scientifiche, che vedono sempre relatori di primo piano, ha deciso di dare il suo segno di presenza e vicinanza al territorio attraverso questa iniziativa grazie al sostegno di tutti i soci.

In questi momenti di particolare ansia e preoccupazione per la nostra salute e quelli dei nostri cari, sentiamo ancora più urgente l'impegno nell’ essere vicini a chi soffre, a chi è ammalato e ci auguriamo che anche l'Ospedale del territorio, il primo presidio per Tricase e dintorni, riesca a rispondere con cura, amore e totale dedizione anche ai nuovi bisogni che l'emergenza Covid 19 dovesse far emergere.

Confidando che l’ospedale continui ad offrire al meglio il proprio servizio per i malati anche in questa fase, pur nelle restrizioni imposte, identificando eventualmente con le autorità e altri enti locali, qualora fosse necessario, soluzioni alternative ed integrative di assistenza per stare più vicino al malato.  Alessandraxledonne è distante ma vicina, Alessandraxledonne c’è!

 

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 1/4/2020

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 1 aprile, in Puglia, sono stati registrati 1.136 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 143 casi, così suddivisi:

39 nella Provincia di Bari;

5 nella Provincia Bat;

27 nella Provincia di Brindisi;

33 nella Provincia di Foggia;

18 nella Provincia di Lecce;

22 nella Provincia di Taranto;

1 fuori regione.

(La somma dei dati per provincia è superiore di 2 casi perché include le schede non ancora attribuite per provincia e che sono state nel frattempo assegnate).

Sono stati registrati oggi 19 decessi: 11 in Provincia di Bari, 1 in Provincia di Brindisi, 2 in Provincia di Foggia, 5 in Provincia di Lecce.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 15.209 test.

Salgono a 57 i pazienti guariti. Mentre il totale dei decessi è 129.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 1.946 così divisi:

655 nella Provincia di Bari;

116 nella Provincia di Bat;

191 nella Provincia di Brindisi;

490 nella Provincia di Foggia;

321 nella Provincia di Lecce;

148 nella Provincia di Taranto;

20 attribuiti a residenti fuori regione;

5 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 1/4/2020 è disponibile a questo link: http://rpu.gl/BollettinoEpid20200401

di Nunzio Dell'Abate

Quando gioca la nazionale, non c’è club che tenga, è l’Italia in campo.

Quando è in gioco la salute e la sopravvivenza della comunità anche dal punto di vista socio-economico, non c’è maggioranza ed opposizione, c’è la comunità.

Colgo pertanto con favore l’invito all’unità rivolto dal collega di maggioranza Vincenzo Chiuri alle forze di opposizione.

Mi auguro però che, almeno in camera caritatis, lo abbia rivolto al Sindaco e che finalmente si intravveda un cambio di rotta da parte sua.

Eh già perché sin dalle prime avvisaglie di questa drammatica emergenza non c’è stato alcun coinvolgimento, se non un messaggino ai capigruppo cinque minuti prima di diffondere un provvedimento.

E quando da Consigliere Comunale, ruolo che non deve mai andare in soffitta a maggior ragione in questo momento, mi son sentito in dovere di farmi portavoce di alcune istanze dei cittadini o di suggerire delle azioni sono stato tacciato di sciacallaggio e di dispensatore di fake news.


Ha ragione, l’amico Vincenzo Chiuri, si è superato il limite della decenza, quando invece si dovrebbe dare un’immagine di coralità alla cittadinanza per infondere coraggio e speranza ed avere la consapevolezza che mai come in questa guerra non si
vince da soli.

In fondo non vogliamo altro che dare il nostro modesto contributo di esperienza.

E forse si sarebbe evitato di essere ripresi dal Prefetto sulle ordinanze sindacali illegittime e foriere di confusione fra i cittadini. Forse si sarebbe effettuata
una sanificazione del territorio veramente in modo integrale ed efficace.

Forse non si sarebbero tenuti fermi 50.000 euro del fondo di riserva, istituito nei bilanci comunali proprio per le emergenze, magari destinandoli alle famiglie più indigenti per il pagamento delle bollette scadute a rischio di distacco della fornitura.

Forse si sarebbe dotato il corpo di Polizia Locale delle unità necessarie per l’effettivo controllo della città. Forse si sarebbe istituito un centro comunale di ascolto virtuale dei cittadini in cerca di informazioni su norme ed agevolazioni o di semplice conforto.

Senza forse ci sono più probabilità che vinca la partita una squadra e non un singolo!
Infine, stia tranquillo l’amico Vincenzo non c’è nessun intento di verifica della tenuta della maggioranza, che anzi vorremmo fosse ben salda in questo momento.

D’altro canto non ce ne sarebbe neppure bisogno, parla il numero delle firme (sette su sedici dei consiglieri in carica) in calce ai comunicati diffusi dalla maggioranza…

COVID19:ELENCO POSITIVI

DATI ASL-LE

31 MARZO 2020

TRICASE 1

LECCE 44

COPERTINO 34

NARDO' 10

LEVERANO 11

CAMPI SALENTINA 3

CANNOLE 3

CAPRARICA DI LECCE 1

CARMIANO 9

CARPIGNANO SALENTINO 3

CASARANO 2

CASTRI’ DI LECCE 1

CASTRIGNANO DEL CAPO 1

CAVALLINO 5

COLLEPASSO 1

CORIGLIANO D’OTRANTO 1

CURSI 1

CUTROFIANO 2

ARADEO 3

GAGLIANO DEL CAPO 2

GALATINA 25

GALLIPOLI 9

GIUGGIANELLO 1

GUAGNANO 3

CALIMERA 3

MAGLIE 6

MARTANO 3

MARTIGNANO 3

MATINO 2

MELENDUGNO 3

MELISSANO 1

MELPIGNANO 2

MONTERONI 13

NEVIANO 4

NOVOLI 2

OTRANTO 2

POGGIARDO 3

PORTO CESAREO 1

SALICE SALENTINO 1

SAN CESAREO 2

SAN DONATO 4

SAN PIETRO IN LAMA 4

SANTA CESAREA TERME 1

SCORRANO 2

SOLETO 20

SPONGANO 1

SQUINZANO 2

SUPERSANO 1

STERNATIA 1

SURBO10

TAURISANO 3

TAVIANO 1

TREPUZZI 1

UGENTO 1

VEGLIE 3

VERNOLE 3

ZOLLINO 3

ALEZIO 1

ARNESANO 1

LIZZANELLO 1

RACALE 1

MURO 2

 

 

Tricase,31 marzo 2020

di Dario Martina

Dispiace rispondere ad una lettera dai toni caldi in un periodo emergenziale in cui è chiesto unità e visione  di intenti e nel  quale la   Politica, con i  suoi   rappresentanti,   dovrebbe dare  esempio di coesione e servizio.

Ma  devo farlo! Lo  devo per il ruolo  istituzionale che  ricopro  rispondendo, alla   lunga   nota   del Consigliere Chiuri, per quei punti nei quali l’Ufficio di Presidenza (o la mia persona?!?) è chiamato direttamente in causa. Il 12 marzo si sarebbe dovuto tenere un Consiglio Comunale con 14 punti all’ordine del giorno. Argomenti che, pur non avendo scadenze perentorie, annoveravano 8 punti già rinviati, su proposta della maggioranza, nel corso di precedenti Consigli.

Una data, quella del 12, scelta con i Presidenti di Gruppo nella Conferenza del 5 marzo, quella in cui la consigliera Sodero aveva anticipato la sua assenza, in questo come negli altri consigli che da lì sarebbero seguiti, fino a quando il Sindaco non avrebbe sciolto la sua riserva sulla candidatura alle regionali.

Una conferenza tenuta   all’indomani del DPCM del 04   marzo e che,   proprio   in ottemperanza a questo, avrebbe visto un Consiglio allestito nella Sala del Trono (ambiente idoneo a garantire   le   dovute   distanze   tra  i   consiglieri),   oltre   all’adozione di   ulteriori  misure, e con la cittadinanza invitata a seguirlo tramite il canale mediatico.

Un po’ quello che, proprio in quella settimana, è stato fatto dai miei colleghi; un po’ quello che è stato fatto in tanti Comuni, anche limitrofi al nostro, dove spazi idonei hanno potuto consentire il rispetto della normativa e dunque l’esercizio consiliare.

Il 10 marzo, il giorno seguente all’ulteriore e più restringente DPCM, con un messaggio (non dunque una nota ufficiale, ma considerato il seguirsi degli eventi non era certo il momento delle formalità), proprio il consigliere Chiuri preannunciava l’assenza della maggioranza nel Consiglio già programmato, e  “ammoniva”  che qualora l’Ufficio di Presidenza   avesse mantenuta valida la convocazione la Maggioranza sarebbe uscita con un comunicato stampa per spiegare le ragioni di tale mancanza (ragioni poi espresse nella lettera/comunicato dello stesso).

Non è stato certamente questo velato avvertimento che può avermi intimorito nelle mie scelte.

Il mio unico interesse, da Presidente dell’Assise, era dare alla cittadinanza l’idea di un Consiglio coeso, come poi dimostrato nella scelta adottata. Pertanto non la necessita di “sostenere in maniera miope la possibilità di tenere il Consiglio ad ogni costo” ma il dovere di sentire tutte le forze di opposizione,   nessuna   esclusa,   perché   si   arrivasse   ad   un’idea   condivisa,   senza   che   nessuno   dei membri vedesse violato propri diritti.

E’ questo nel corso del mio mandato lo spirito con il quale ho cercato di condurre i lavori consiliari: quello della condivisione anche nell’astio dell’agone politico; quello del rispetto della persona e del ruolo che essa rappresenta. Lo stesso spirito che, attraverso un lavoro di ascolto e mediazione, più volte ho richiesto, alle diverse forze, andando sempre incontro alle esigenze, quando motivate, dei Gruppi consiliari.

Un Consiglio che dunque poteva tenersi; le disposizioni che regolamenteranno le sedute di Giunta e Consiglio   verranno   dopo,   solo   il   17/03.  

Non  era  questo,   soprattutto,   il   Consiglio   che   doveva presentarsi con banchi vuoti o semideserti, nessuno di noi lo avrebbe voluto o permesso. Poteva, però,   essere   il   Consiglio   delle comunicazioni,   delle   dichiarazioni,   delle   raccomandazioni,   delle rassicurazioni   del   Primo   Cittadino   alla   propria   cittadinanza,   e   credo   (spero)   della apertura/disponibilità alla cooperazione di tutte le forze politiche.

Sarebbe stato, forse, questo un segnale di vicinanza e incoraggiamento alla città, come già accaduto per un’altra emergenza: quella del tornado. A poco in queste occasioni interessano i numeri di tenuta della maggioranza; non era dunque questo il Consiglio che doveva pesare le forze schierate in campo.

Alla politica dei numeri sulla tenuta, personalmente, prediligo e antepongo quella dell’interesse della comunità. Non entro in altre polemiche sollevate dalla lettera del consigliere Chiuri perché credo che, nel pieno emergenziale, l’interesse debba essere rivolto alle esigenze dei nostri cittadini, alle fasce più deboli ed esposte all’emergenza sanitaria e sociale.

Per questo faccio un appello a tutti i Gruppi consiliari, perché questo non può e non deve essere il momento delle divisioni o delle distanze politiche.

Oggi, in questa lotta emergenziale ognuno di noi, con ruoli e parti diverse, è chiamato a dare il suo contributo. Con unità!

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