In occasione dell’ottantesimo compleanno del Professore Oronzo Russo, gli Auguri arrivano anche da TRICASéMIA e dalla Redazione de il volantino di Tricase

TRICASéMIA

Tantissimi auguri di buon compleanno al professor Oronzo Russo che nella giornata di ieri ha festeggiato i suoi 80 anni.

Insegnante e giornalista di vecchia data, nel corso della sua lunga carriera da giornalista ha raccontato numerosi fatti e avvenimenti riguardanti la nostra città, sia sulla carta stampata che in ambito radiofonico e talvolta anche da opinionista di diverse emittenti televisive locali.

La presenza di Oronzo Russo nel contesto scolastico, culturale, sportivo e sociale cittadino è stata per anni di fondamentale importanza per tanti ragazzi del nostro territorio di diverse generazioni.

Quei giovani che a cavallo tra gli anni '70 e '90 che per puro divertimento e pura passione si dilettavano a fare gli speaker radiofonici negli anni del boom delle c.d. 'radio libere', gli aspiranti giornalisti dei primi fogli locali parrocchiali e associativi devono tanto ai preziosi suggerimenti del professor Russo che per tantissimi anni ha fatto anche da coordinatore degli stessi.

Successivamente, ha ricoperto diversi incarichi anche istituzionali, come quello del 'portavoce' del primo cittadino Antonio Musaro' (venuto a mancare da pochi giorni) e continua ancora oggi a non far mancare i suoi consigli in occasione di diversi eventi e manifestazioni organizzate dalle associazioni di volontariato territoriale.

Il presidente, il Direttivo e i soci dell'associazione Tricasèmia, hanno da sempre sottolineato come il savoir-faire dell'amico Oronzo rispecchi in modo inequivocabile quei valori fondanti del mondo associativo.

Ancora tantissimi auguri carissimo prof!

LA REDAZIONE DE IL VOLANTINO

Tanti auguri al "Professore" per i suoi primi 80 anni

La redazione de il volantino di Tricase

di Alessandro DISTANTE

Mentre a Roma si discute

Sagunto e’ espugnata

E’  la traduzione di una famosa frase di Tito Livio e ben si adatta a quanto accaduto in questi giorni a Tricase.

Mentre il Consiglio Comunale discute senza decidere e rinvia ogni decisione, il supermercato dà inizio ai lavori.

E’ questo in sintesi quanto accaduto e tutto ciò mette drammaticamente in evidenza la diversità dei tempi di decisione tra pubblico e privato o, volendo dirla con altre parole, il fallimento della politica.

Se questa serve per le scelte di una Comunità, questa vicenda dimostra che, in questo caso, la scelta non è stata fatta e la Comunità si è trovata con il fatto compiuto.

Un breve riassunto: nell’ultimo Consiglio comunale l’argomento, dopo violenti polemiche, era stato rinviato alla successiva seduta; la discussione riguardava la convenzione con l’imprenditore perché questo si era offerto di realizzare a sue spese una strada a scomputo degli oneri di urbanizzazione dovuti al Comune da chi ritira un permesso di costruire.

Mentre i Consiglieri decidevano di non decidere, l’imprenditore bypassava la questione; modificava il progetto ed eliminava la strada. Conclusione: il supermercato –salvo sorprese giudiziarie- si farà; la strada non si farà.

Ad essere sconfitta è la Città.

La vicenda affonda le radici in tempi molto lontani. Per una serie di scelte non fatte, il parco inizialmente pensato nel Programma di Fabbricazione come uno spazio molto grande e che, specialmente se collegato al parco dell’Acait, avrebbe veramente cambiato il volto a Tricase diventando un polmone verde, sta diventando, mano a mano, poco più di un giardinetto, contornato e soffocato da palazzi ed edifici commerciali. Tricase merita tutto questo?

Venerdì, 10 settembre 2021

Attualmente positivi

Fonte Asl

ALESSANO  8

ALEZIO 16

ALLISTE  13

ANDRANO 3

ARADEO  9

ARNESANO  4

BAGNOLO DEL SALENTO 0

BOTRUGNO 4

CALIMERA 9

CAMPI SALENTINA 17

CANNOLE 0

CAPRARICA DI LECCE 0

CARMIANO 22

CARPIGNANO SALENTINO  0

CASARANO  21

CASTRI' DI LECCE  5

CASTRIGNANO DEI GRECI 3

CASTRIGNANO DEL CAPO  2

CAVALLINO  13

COLLEPASSO 8

COPERTINO 28

CORIGLIANO D'OTRANTO  11

CORSANO  2

CURSI 2

CUTROFIANO 11

DISO 1

GAGLIANO DEL CAPO 7

GALATINA  14

GALATONE 18

GALLIPOLI 80

GIUGGIANELLO 1

GIURDIGNANO 1

GUAGNANO 15

LECCE 118

LEQUILE 11

LEVERANO  9

LIZZANELLO 7

MAGLIE 14

MARTANO  9

MARTIGNANO 1

MATINO  3

MELENDUGNO 30

MELISSANO  9

MELPIGNANO  1

MIGGIANO 6

MINERVINO DI LECCE 1

MONTERONI DI LECCE  13

MONTESANO SALENTINO  4

MORCIANO DI LEUCA  1

MURO LECCESE 1

NARDO' 34

NEVIANO 5

NOCIGLIA 0

NOVOLI  8

ORTELLE 4

OTRANTO 18

PALMARIGGI 0

PARABITA 13

PATU' 0

POGGIARDO  9

PRESICCE-ACQUARICA  8

RACALE 15

RUFFANO  9

SALICE SALENTINO  4

SALVE 0

SANARICA 2

SAN CESARIO DI LECCE 8

SAN DONATO DI LECCE  5

SANNICOLA  4

SAN PIETRO IN LAMA  8

SANTA CESAREA TERME 10

SCORRANO 19

SECLI'  0

SOGLIANO CAVOUR 1

SOLETO  4

SPECCHIA 6

SPONGANO  0

SQUINZANO 11

STERNATIA 0

SUPERSANO  2

SURANO 1

SURBO 11

TAURISANO 7

TAVIANO 25

TIGGIANO 0

TREPUZZI 10

TRICASE  16

TUGLIE  0

UGENTO 20

UGGIANO LA CHIESA  0

VEGLIE  19

VERNOLE 18

ZOLLINO  0

SAN CASSIANO  2

CASTRO 7

PORTO CESAREO  25

di Gloria FUORTES

  “Compito primario della biblioteca pubblica è offrire risorse e servizi, con una varietà di mezzi di comunicazione, per soddisfare le esigenze individuali e collettive di istruzione, informazione e sviluppo personale, compreso lo svago e l’impiego del tempo libero. Le biblioteche svolgono un ruolo importante nello sviluppo e nel consolidamento di una società democratica permettendo a ciascuno di avere accesso a un’ampia e variegata gamma di conoscenze, idee e opinioni.”

Questo enunciato riguarda il ruolo e lo scopo di ogni biblioteca pubblica, secondo le linee guida IFLA/UNESCO, edite circa una ventina di anni fa e, purtroppo, a lungo trascurate dalla maggior parte delle biblioteche comunali - in particolare del sud Italia - spesso carenti di risorse economiche, di personale adeguatamente formato, o costrette da un’idea tradizionale di biblioteca come luogo di conservazione più che come centro di consultazione e d’incontro. Questi elementi, col tempo, hanno portato ad una riduzione della  frequentazione delle biblioteche da parte dei cittadini, con una percentuale che attualmente si aggira nel sud Italia intorno al 4% .

Ora si  prospetta l'opportunità di invertire questa tendenza grazie alla partecipazione del Comune  all’avviso pubblico della Regione SMARTin Puglia Community Library. Un  progetto teso al rinnovamento del patrimonio bibliografico e informatico  della biblioteca e della sua  sede, in via Micetti. Nel maggio 2019 sono iniziati  i lavori di ristrutturazione, valorizzazione e adeguamento della struttura che sono terminati a dicembre del 2020.

Attualmente la biblioteca si sviluppa su tre piani, è dotata di numerose sale lettura, studio e sale conferenze. Il progetto ha previsto il recupero del piano seminterrato con vari ambienti e l’allestimento di un caffè letterario; al piano superiore la sala multimediale, l'emeroteca, la sala di registrazione  e il magazzino. La biblioteca è dotata di un adeguata illuminazione e climatizzazione, accessi facilitati ed ascensore. Non ha barriere architettoniche.

In questo edificio ben ristrutturato, accogliente e spazioso, è possibile realizzare una  Community Library, ossia una Biblioteca di Comunità, un nuovo modello di biblioteca, meno rigido e costretto, in grado di offrire servizi innovativi per la promozione della lettura e della cultura.  Dovrebbe diventare un luogo di coesione culturale della comunità, di partecipazione, di incontro, di dialogo, di scambio d’idee, affiancando la funzione culturale a quella sociale compreso lo svago e l’impiego del tempo libero”  ; un luogo pubblico aperto e inclusivo, multidisciplinare, rivolto non solo agli abituali frequentatori della biblioteca - che ora possono usufruire di un patrimonio bibliografico completamente rinnovato e accuratamente selezionato - ma anche ai cittadini che non hanno dimestichezza con i libri, in grado di offrire loro occasioni di socialità, incontri e relazioni. La socialità, come la cultura, è parte integrante del benessere delle persone e della qualità della vita di un territorio e rientra nei compiti di una biblioteca  incentivarla.

Esiste un progetto, ancora in fieri, riguardo all’Ospedale "Card. G. Panico" di Tricase, nato in relazione al progetto della Community Library, che prevede, negli spazi concessi dall’Ospedale, l'allestimento di un centro operativo volontario , un servizio bibliotecario ospedaliero della Biblioteca di Comunità di Tricase, con un front-office, una sala lettura con scaffalatura aperta, uno spazio destinato alla lettura dei bambini e delle famiglie. Il servizio bibliotecario è rivolto ai degenti in cura e ai loro familiari, al personale medico e infermieristico, ai visitatori dell'ospedale.

Per realizzare tutto ciò è indispensabile un confronto con le associazioni e i singoli cittadini interessati, uno scambio di idee per progettare insieme le la nascita e l’avvenire di questa  nuova biblioteca di comunità.

Propongo quindi  un incontro in biblioteca con associazioni e persone singole interessate per lunedì 13 settembre alle ore 19, via Micetti, 2 Tricase.

Ringrazio anticipatamente chi vorrà collaborare perché solo unendo le forze e le idee sarà possibile creare una biblioteca attiva e utile per tutti i cittadini del territorio

di Alessandro DISTANTE 

“… se la libertà si dovesse esprimere in modo assoluto anche in ambito sociale si aprirebbe la porta all’anarchia e alla dissoluzione di qualsiasi forma di società e si andrebbe incontro a un <<suicidio sociale>> non meno deleterio del <<suicidio assistito>>”.

E’ questo uno degli ultimi passaggi della Lettera inviata dal Vescovo Vito Angiuli alla Chiesa di Ugento-S. Maria di Leuca.

Il Vescovo svolge un’ampia riflessione sulla eutanasia, sul principio di autodeterminazione e sul concetto di libertà. Una libertà senza limiti ed assoluta va di pari passo ad un individualismo che soffoca la socialità.

Condivido il documento del Vescovo, anche perché favorisce una riflessione che va molto al di là del tema specifico della eutanasia, richiamando questioni, già in altra occasione trattate, sul rapporto libertà-relazionalità.

Partendo dall’angolo visuale di un modesto direttore di un foglio nato per essere un giornale di comunità, mi interrogo sul rapporto tra libertà di informazione e socializzazione e quindi sulla questione, assolutamente centrale, di come rendere fruttuosa la comunicazione per una comunità e quindi per la società nella quale e per la quale il giornale opera.

Ritengo che chi scrive debba dosare la sua libertà non solo, ovviamente, attenendosi alla verità dei fatti e all’onestà delle sue riflessioni, ma anche facendo in modo che il suo scrivere entri in relazione con il lettore. Non si tratta di censura o di autocensura quanto invece di raggiungere l’obiettivo di una comunicazione che voglia svolgere un compito sociale. Una libertà assoluta che non tenga conto di niente e di nessuno finisce per far piacere a chi scrive, per essere uno “sfogatoio”, ma non favorisce una relazione con i lettori e, magari, un confronto e poi ancor di più una sintesi.

Il comunicare quindi come occasione per creare ponti e non come affermazione a tutti i costi delle proprie idee. Per questo anche le tecniche di scrittura giocano un ruolo importante: così ad esempio, il contenere lo scritto in un numero di righe accettabile oppure l’evitare invettive –come spesso accade nel linguaggio dei social- diviene una modalità dello scrivere che favorisce la relazione comunicativa e aiuta ad offrire un contributo socialmente arricchente.

Ed allora la questione posta dal Vescovo sui limiti utili alla libertà diviene quanto mai attuale e vera e fa riflettere sulla non condivisibilità di una cultura individualistica che, assolutizzando il momento della libertà, propugna una libertà “fino alla fine” o, in termini diversi, una libertà infinita, contribuendo, paradossalmente, a determinare il “suicidio sociale” non meno deleterio –come conclude il Vescovo- del “suicidio assistito”.

 

 

 

 

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