Lunedì 12 settembre 2016. Davanti alla scuola tanta gente… Otto e mezzo…prima campana… tutti a scuola…
E’ un giorno particolare e di valore....
E’ il primo giorno di scuola. Inizia un nuovo anno scolastico, un nuovo anno di studio e di impegni… Il sindaco Coppola rivolge gli auguri di un buon inizio a tutti i ragazzi di tutte le scuole di Tricase, agli insegnanti, al personale della scuola, ai genitori
di Pino Greco Che rottura ! Questa è una delle parole più frequenti nei giovani di oggi…Questo è quello che mi dice un mio caro amico psicologo presente mentre scrivo questi 4 righi…sulla triste vicenda che le foto documentano. Probabilmente questi “ giovani decoratori ” non avevanosoldi per una birra…forseavevano finito il credito del telefonino… così hanno deciso di passare il proprio disappunto “ illuminando ” il proprio cervello con gesti stupidi... con atti di vandalismo. Sono ragazzi generosi, continua l’amico dottore, ma, anche imprevedibili, tristi e annoiati, che si comportano come se non avessero nulla da perdere, divertendosi semplicemente a distruggere. Come hanno fatto all’ingresso del centro Caritas di piazza Cappuccini. Se la sono presa anche con la Chiesa . Proprio così. Non è la prima volta, l’elenco dei luoghi anche di culto imbrattati da graffiti, scritte,evetri infranti, in Città, è lungo. Che rottura !
Prima di scrivere questa segnalazione, incontriamo alcuni residenti di piazza Cappuccini. L’oggetto è: il parcheggio antistante la chiesa dei Cappuccini.“ Perché non mettere delle telecamere…servono in più punti della Città…Sono mesi, anzi anni, che questo “ parcheggio ” a Tricase è abbandonato a se stesso… si parcheggia selvaggiamente, perchè non c'è “ segno ” di linee bianche ne di segnaletica e quindi ognuno fa un po’ quel che gli pare… ragazzi inclusi ”
Noi di Tricase dobbiamo con forza dire N0 alle 4 corsie per salvare il nostro ambiente
di Ercole Morciano E’ molto frequente che sui quotidiani regionali, non solo nelle pagine di cronaca locale, compaiano articoli o interviste - anche di sinadaci che con la 275 non c’entrano - sulla necessità di avviare, comunque e subito, l’allargamento della 275 da Maglie a Leuca come da progetto, ovvero con le quattro corsie fino alla vista mare o comunque fino a S. Dana, frazione di Gagliano secondo il cosiddetto progetto della “strada parco” sul quale trovarono l’accordo tutti gli esponenti delle forze politiche, da Vendola a Fitto, con la mediazione del sen. Pellegrino.
Ebbene nell’uno o nell’altro caso sarà il territorio di Tricase- unitamente a quello di Alessano - a subire un vero e proprio “stupro”: così fu definito il massacro di suolo agricolo da sacrificare ad un’opera necessaria ma il cui progetto, nato male, è sicuramente poco adeguato alla nostra realtà, quanto meno perché redatto oltre 20 anni or sono. Non così nel tratto fino a Montesano dove la strada verrà allargata sul medesimo tracciato attuale. Non è questa la sede per fare la cronistoria, anche giudiziaria, della tormentata vicenda; o di parlare degli interventi degli illustri amministrativisti - sempre gli stessi - che difendono nei vari gradi della giurisdizione le ditte concorrenti: i loro linguaggi sono tecnicamente perfetti ma scarsamente comprensibili a noi, non addetti ai lavori.
Quello che a me, come tricasino, interessa di più è invece continuare ad oppormi al raddoppio da Montesano a Leuca perché lo spreco di territorio è veramente sproporzionato e i lavori previsti, con scavo di gallerie e strutture di collegamento (incroci a livelli sfalsati, rampe di raccordo passi, sottopassi e rampe e opere sussidiarie) sembrano più previsti per impegnare il pingue finanziamento che invece per mettere in sicurezza la strada. Non scriverò del volume di traffico che diminuisce notevolmente dopo Tricase, per non essere tacciato di campanilismo, ma non posso non ricordare lo sconvolgimento non solo territoriale, ma agricolo, storico e antropologico che l’opera, com’è stata progettata, è destinata a determinare. Basti pensare alla barriera, non solo fisica, tra Tricase e Lucugnano che attualmente sono ormai urbanisticamente unite da una serie di villette abitate. Occorre inoltre non dimenticare la prevista distruzione di aree di pregevole interesse storico-archeologico nel territorio delle “Matine”; qui verrebbero eliminate tracce che non solo ricordano il nostro passato ma occorre conservare se vogliamo implementare il turismo come settore economico del futuro. Penso alle antiche “vie del Pellegrino” che portano a Leuca, da collegarsi al percorso della “ via Francigena” la cui “ Cartadileuca” è stata ufficialmente presentata il 12 agosto proprio a Tricase, nella sala del trono di palazzo Gallone, per scelta del vescovo Vito Angiuli, che spesso localizza nella nostra città eventi culturali di notevole spessore: vedi recente incontro sulla modifica della Costituzione e relativo referendum. Il vescovo è intervenuto sulla stampa anche a proposito della 275 invocando un accordo tra le parti per superare lo stato di fermo e accelerare i tempi, ma non può sostituirsi alla parte politica.
Da iscritto al PD di Tricase, che ho contribuito a fondare, ho più volte chiesto nelle assemblee che fra i problemi sul tappeto affrontassimo l’allargamento della 275, ma non è stato fatto nulla a riguardo per difficoltà interne. Nell’ultima assemblea del PD ho chiesto ai due commissari un cronoprogramma di massima per capire le loro intenzioni, ma finora non è stato fatto; nonostante le buone intenzioni che hanno esternato - ovviamente da verificare – i commissari, Gabriele Abaterusso e Sergio Signore, sarebbero i meno adatti ad impegnarsi sul fronte della 275 con 4 corsie fino a Montesano, perché molto vicini correntiziamente all’on. Ernesto Abaterusso, uno dei più solerti sostenitori delle 4 corsie fino a S. Dana e pertanto – mi dispiace dirlo - favorevole al danneggiamento di Tricase.
Ho chiesto anche al sindaco Antonio Coppola un’assemblea per illustrare la proposta di un incontro pubblico sulla 275 per illustrare bene la proposta della messa in sicurezza del strada a sud di Montesano con l’utilizzo della circonvallazione di Tricase; proposta condivisa e sostenuta dal consigliere regionale Sergio Blasi. Il sindaco lo aveva già pensato ma sta aspettando che finiscano le iniziative programmate per l’estate tricasina.
Se come Tricasini non ci impregniamo a prendere posizione per difendere, anche con i denti, il nostro territorio saremo vittime nella “guerra delle spade dei poteri forti contro le mani nude dei volontari”: come ebbe giustamente a scrivere Luigi Russo, presidente del C.S.V. Salento che con Vito Lisi, presidente del Comitato popolare contro il raddoppio delle corsie da Montesano a Leuca, unitamente a tantissimi volontari giovani e meno giovani, si spendono quotidianamente per amore verso questo territorio e perché trionfino finalmente il buon senso e la ragione.
di Nunzio Dell'Abate Nell’elenco delle opere incompiute, diramato dal Governo e diffuso dai mass media anche di caratura nazionale, la rete irrigua di Tricase per il riutilizzo delle acque reflue depurate e sterilizzate figura al primo posto in Provincia e tra i primi in Regione per il maggior investimento di danaro.I lavori sono stati appaltati nel lontano 2004 e hanno subito un notevole ritardo per un errore di collocazione dell’impianto ed, una volta ultimati, l’opera è risultata non collaudabile per sviste progettuali e negligenze varie. Finora sono stati spesi sei milioni di euro, di cui oltre un milione di fondi comunali. La Regione ha più volte diffidato il Comune a collaudare e mettere in funzione l’impianto, pena la restituzione del finanziamento erogato.Non solo, l’impresa appaltatrice ha intrapreso diverse azioni giudiziarie nei confronti dell’ente comunale per svariati milioni di euro di risarcimento ed il mese scorso due sentenze, che hanno definito solo due di questi giudizi, hanno condannato il Comune a pagare 200.000 euro. L’impianto dovrebbe abbeverare circa 450 ettari di campagna e diminuire drasticamente lo sversamento nell’insenatura del Canale del Rio. Dinanzi allo stallo dell’opera ed alle prime condanne giudiziarie che hanno inciso sul bilancio comunale e quindi sulle tasche dei cittadini, abbiamo ritenuto di rivolgere un’interrogazione consiliare al Sindaco al fine di conoscere lo stato dell’arte e le ragioni del mancato collaudo, nonché il grado di rischio della restituzione del finanziamento già erogato. Ancora, quali siano state, sino ad oggi, le misure e/o interventi posti in essere per completare l’iter procedurale e mettere in funzione l’impianto di irrigazione dei reflui trattati. E, soprattutto, se e quali siano stati gli atti formali e/o le azioni intraprese nei confronti dei responsabili del ritardo e del mancato collaudo. Se ne parlerà nella seduta consiliare di martedì prossimo.
Martedi 6 settembre 2016. Depressa di Tricase. Campo sportivo. Giuro di dire la verità, nient'altro che la verità….Un campo sportivo così…non l’avevo mai visto…Siamo entrati per caso nel campo.. Abbiamo trovato la porta aperta…così siamo entrati …
Una cosa è certa : qui non si può giocare a calcio…
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