Il progetto si chiama AsSUD e vede la nascita di un’Accademia di Rugby che toccherà e svilupperà, nell’arco temporale di tre anni, due aspetti fondamentali del gioco del Rugby:
1) quello tecnico/tattico/pedagogico, che mira a sviluppare gli schemi motori di base, le abilità per tappe evolutive e lo sviluppo dell’autostima nei bambini e ragazzi dai 4 ai 14 anni;
2) quello formativo per gli allenatori, che a Zorzi piace chiamare “facilitatori”.
I principi che verranno affrontati durante la formazione sono il cosa, il perchè, il come e il quando, all’interno di una strategia ormai consolidata e che trova nella persona di Pierre Villepreux la sua massima espressione, collocando la persona/atleta, con il suo saper e voler fare, al centro di tutto il sistema gioco.
Si tratta di un progetto oltre che sportivo anche sociale, dove l’IO verrà messo al servizio del NOI, condividendo esperienze con altre realtà, pronti al dialogo e al confronto, perché proprio in questo particolare momento siamo sempre più convinti che l’isolamento non porti frutti.
Il Presidente de I Messapi RC Dario Taras, nonché direttore tecnico, lo definisce un progetto ambizioso perché contribuirà allo sviluppo a lungo termine del rugby in terra salentina, e aggiunge: "Non sappiamo quanti e se i nostri ragazzi raggiungeranno la Nazionale di Rugby Italiana, ma di una cosa siamo sicuri lavoreremo duro e insieme per aiutarli a diventare persone migliori."
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 27 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.626 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 10 casi, così suddivisi:
0 nella Provincia di Bari;
0 nella Provincia di Bat;
0 nella Provincia di Brindisi;
10 nella Provincia di Foggia;
0 nella Provincia di Lecce;
0 nella Provincia di Taranto.
E’ stato registrato un decesso in provincia di Brindisi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 109.499 test.
Sono 2.471 i pazienti guariti.
1.513 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.479 così divisi:
1.473 nella Provincia di Bari (un caso è stato eliminato dal database);
383 nella Provincia di Bat;
651 nella Provincia di Brindisi;
1.152 nella Provincia di Foggia;
511 nella Provincia di Lecce;
280 nella Provincia di Taranto;
28 attribuiti a residenti fuori regione;
1 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
APPROFONDIMENTO SUL DATO DELLA PROVINCIA DI FOGGIA
Con riferimento alla situazione della Provincia di Foggia e in particolare al focolaio individuato il 24 maggio del nucleo familiare di 5 persone risultato positivo al coronavirus, il direttore della ASL di Foggia Vito Piazzolla comunica che la Asl ha sottoposto a sorveglianza sanitaria 83 persone che quindi si trovano in isolamento. Al momento sono risultate positive altre 9 persone. Delle persone positive nell'ambito di questo focolaio, 3 hanno avuto necessità di ricovero. Le altre sono in quarantena domiciliare e le loro condizioni di salute sono buone.
Mercoledi,27 maggio 2020
Consiglio Comunale deserto. La maggioranza non si presenta...
Oltre a ciò,l'assessore Lino Peluso si dimette
Questa la lettera delle dimissioni dell'ormai ex assessore allo sport, cultura, turismo, politiche giovanili,associazionismo e trasparenza.
“Oggi, mercoledì 27 maggio 2020, rassegno inderogabilmente la carica di assessore comunale che ho rivestito con entusiasmo, con spirito di sacrificio e abnegazione dal 17 luglio 2017.
Più volte sono stato tentato di fare questa scelta, ma sono tornato sui miei passi perchè, nonostante i tanti problemi, ho ritenuto opportuno andare avanti per rispetto di chi, dandomi fiducia, mi ha dato la possibilità di rappresentarlo nelle istituzioni.
Purtroppo quando decisi, per la prima volta, di scendere in campo lo feci con la consapevolezza di operare per il meglio della città, per tutti i concittadini e senza guardare il colore della bandiera.
Ho constatato però che non tutti vale questa “regola”.
Per me è stata una continua sofferenza, culminata a volte a fare scelte contro la mia stessa volontà per salvaguardare un “giuoco di squadra” che, ahimè, squadra non è stata per nulla.
Ho notato, purtroppo, che chi dovrebbe impegnarsi per tutelare e salvaguardare tutti i propri concittadini non lo fa o lo fa tenendo conto di pregiudizi.
Soprattutto in questo ultimo periodo ho avuto l’impressione che qualcuno sia venuto meno al proprio ruolo di rappresentante istituzionale “giocando” sul futuro e sul destino di Tricase.
Io, questa volta, per lo stesso senso di responsabilità nei confronti dei miei compaesani, devo allontanarmi da questo modo di fare politica, che politica non è.”
Martedi,26 maggio 2020
di Pino Greco
La pazienza diviene anche e soprattutto necessità…
Non è impresa facile gestire alcune situazioni sanitarie in un periodo di emergenza come quello che stiamo vivendo.
Ne è prova la lunga fila che ha reso estenuante l’attesa degli utenti che hanno lamentato forti ritardi e mancanza di informazioni utili per le visite specialistiche al Panico di Tricase.
Complice anche il caldo afoso di questi giorni,gli animi si sono scaldati un pò.
“Abbiamo fatto una lunga coda, senza ricevere informazioni utili, tutti sotto questa
giornata di caldo afoso”.
Ore di fila,trascorse in attesa del proprio turno,tra malcontenti e proteste.
Questo si è registrato alcuni giorni fa fuori dagli ambulatori dell’ospedale Panico di Tricase, in via Giovanni XXIII, dove sono confluite decine e decine di utenti per esami sanitari vari che, molto probabilmente, erano stati già prenotati ma, causa emergenza da coronavirus, hanno imposto numerose restrizioni, se così possiamo chiamarle, come il controllo della temperatura corporea o di altri parametri vitali.
Ciò ha provocato una gran mole di lavoro da parte di medici,infermieri e addetti ai lavori del Panico. “Ma non è la prima volta che accade; infatti lo scorso fine marzo molte persone si assembravano fuori dalla struttura per prelievi, ricoveri e visite ambulatoriali, rischiando così un assembramento con la gente che rischiava di accalcarsi per entrare prima degli altri, creando pericolosi contatti. Inoltre in attesa c’erano anche donne in gravidanza e persone anziane”, ci segnalano alcuni cittadini.
Ma,in questo periodo di pandemia che ha stravolto ormai da qualche mese le nostre abitudini consolidate obbligandoci a numerose restrizioni, la pazienza diviene anche e soprattutto necessità. Tanta ce ne vuole per fare la coda anche agli ambulatori sanitari o in qualunque altra situazione.
E soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria, rispettando il distanziamento sociale di un metro e indossando la mascherina nei luoghi chiusi o all’aperto, lì dove si “rischia“ il contatto ravvicinato.
Quindi, sia all’esterno che all’interno, sia utenti che medici o infermieri, non possono prescindere dalle regole ed avere tanta pazienza per non sbagliare: ne va di mezzo la nostra salute.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 26 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.203 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 2 (due) casi, così suddivisi:
0 nella Provincia di Bari;
1 nella Provincia di Bat;
1 nella Provincia di Brindisi;
0 nella Provincia di Foggia;
0 nella Provincia di Lecce;
0 nella Provincia di Taranto.
Sono stati registrati 3 decessi: 2 in provincia di Bat, 1 in provincia di Lecce.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 106.873 test.
Sono 2.436 i pazienti guariti.
1.539 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.469 così divisi:
1.474 nella Provincia di Bari;
382 nella Provincia di Bat;
651 nella Provincia di Brindisi;
1.142 nella Provincia di Foggia;
511 nella Provincia di Lecce;
280 nella Provincia di Taranto;
28 attribuiti a residenti fuori regione;
1 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.