di Pino GRECO
Tricase- La Pia Fondazione di culto e religione “Card. G. Panico” – Azienda Ospedaliera – è una delle tre eccellenze ospedaliere che operano, come Enti ecclesiastici, nella Regione Puglia, unitamente alla Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo e al Miulli di Acquaviva delle Fonti.
La prima pietra dell’Ospedale venne posta il 4 gennaio 1963. Nell’autunno del 1967 giunsero a Tricase le Suore Marcelline, infermiere professionali e Caposala e il 1 ottobre dello stesso anno nel piazzale d’ingresso della nuova struttura si svolse la cerimonia di inaugurazione dell’Ospedale. I primi pazienti, provvisti di apposita impegnativa assistenziale, furono accolti nella nuova struttura il 4 dicembre 1967. Sono passati più di 56 anni e le suore Marcelline hanno sempre guidato con dedizione e successo la loro “azienda”, grazie alla loro professionalità, alla loro capacità, ai loro sacrifici e al loro intuito.
Ad oggi l’Ospedale, come documenta il sito dell’Azienda, conta 1.100 dipendenti, 38.000 mq, 400 posti letto, 23.000 ricoveri, 36.000 accessi Pronto Soccorso, 12.000 interventi chirurgici, 1 199.987 prestazioni ambulatoriali. Numeri di assoluta eccellenza per il nostro Paese!
Malgrado questa storia e questi numeri, anche per l’Ospedale Panico, come per tutti gli Ospedali e specialmente per quelli appartenenti agli Enti ecclesiastici, le difficoltà non mancano.
Analizzando il bilancio di esercizio, pubblicato per l’anno 2022 sul sito della Fondazione Sezione “Amministrazione Trasparente”, la perdita di esercizio dell’Ospedale è di oltre 9 milioni di euro.
Nella Nota Integrativa di accompagnamento al Bilancio si legge che “la perdita significativa con cui si chiude il bilancio è dovuta a prestazioni sanitarie eseguite anche per ricoveri conseguenti al pronto soccorso con mancato riconoscimento da parte della Regione Puglia”.
“Il problema c’è – riconosce l’Assessore alla Salute della Regione Puglia, Rocco Palese – la Regione è sempre attenta anche all’ospedale Panico di Tricase. Purtroppo ci sono alcuni vincoli nazionali che sono addebitabili ad una delle leggi Monti, precisamente la 95/2011, che fa da impedimento soprattutto alla Regione Puglia. L’ospedale di Tricase produce molto più di quanto la Regione già eroga. Spero che la legge venga modificata”.
Intanto, con deliberazione della Giunta n. 464 del 6 aprile 2023, la Regione ha provveduto ad assegnare alcune somme agli Ospedali gestiti da Enti Ecclesiastici tra i quali il Cardinale Panico; tanto in forza di nuovi fondi previsti da una Legge statale per il recupero delle liste d’attesa.
Il totale del budget incrementale è stato fissato in € 8.373.052,83.
Una buona notizia, ma i problemi di fondo rimangono fino a quando rimane il divieto di remunerare prestazioni sanitarie effettuate al di fuori dei tetti di spesa, pur essendo l’Ospedale ecclesiastico “costretto” ad erogare quelle prestazioni. Sarebbe infatti inconcepibile che un Ospedale, specie se ecclesiastico, chiudesse le porte a chi ne ha bisogno sol perché ha esaurito il “bonus”
LA PAROLA AI NUMERI
di Alessandro DISTANTE
Fiore all’occhiello della intera Città, eccellenza nel campo sanitario, centro di formazione universitaria, orgoglio di un territorio, frutto di una generosa donazione, luogo di carità, tutto questo è l’Ospedale Panico. Eppure, da qualche tempo, circolano voci su trattative per una vendita dell’Ospedale a gruppi imprenditoriali del Nord operati nel campo della sanità.
Lo diciamo subito: ci auguriamo che le voci siano infondate, convinti che debba essere garantita, anche per il futuro, la qualità e la cura delle persone così come è accaduto in tutti questi decenni grazie alle Suore Marcelline e al loro management.
Le voci di una trattativa non ci potevano lasciare indifferenti, come non devono lasciare indifferenti la Politica, la Città di Tricase e l’intero Salento, considerata la “posta in gioco” che riguarda tutti e specialmente chi non può andare fuori e spendere soldi per farsi curare.
Per questo abbiamo chiesto ai vertici dell’Ospedale notizie e sperato in rassicurazioni. Ringraziamo la dr.ssa Coluccia (direttore amministrativo) e l’ing. Coppola (responsabile tecnico) per averci dato risposte e per averci detto che, seppure in un sistema che crea difficoltà soprattutto economiche a tutte le strutture ospedaliere gestite dagli Enti ecclesiastici, le voci di trattative sono soltanto “chiacchericci”.
Per fortuna! Perché, se così non fosse, la logica imprenditoriale si potrebbe tradurre, per esempio, nel privilegiare alcuni reparti (quelli più redditizi) a danno di altri (che magari verrebbero chiusi) oppure –se rimanessero i tetti di spesa- nel bloccare i ricoveri e le cure una volta raggiunto il budget assegnato.
Questi scenari –stando a quanto dettoci- non sono all’ordine del giorno, sicchè è salvaguardata, anche per il futuro, la meritoria opera di “carità” svolta dalla Pia Fondazione.
Nelle pagine interne, oltre alle chiarificatrici dichiarazioni dei vertici dell’Ospedale
(a cura di P. Greco) utili anche per conoscere il livello di eccellenza ed i numeri del Panico, un approfondimento sulla normativa (C. Ciardo) ed una lettura dell’ultimo bilancio (G.P. Zippo).
Le difficoltà economico-finanziarie, ben lungi dall’essere frutto di scelte sbagliate, sono le inevitabili conseguenze di una sanità da riformare se si vuole garantire a tutti, a prescindere dal reddito, quel diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Carta Costituzionale. Ed è questo il campo della politica chiamata a rivedere –come ci ha detto l’assessore regionale Rocco Palese- una legislazione che finisce per premiare l’inefficienza e non la qualità.
Sarà in distribuzione da sabato 17 febbraio un'edizione speciale dedicata al fiore all’occhiello della intera Città, eccellenza nel campo sanitario, centro di formazione universitaria, orgoglio di un territorio, frutto di una generosa donazione, luogo di carità, tutto questo è l’Ospedale Panico.
Eppure, da qualche tempo, circolano voci su trattative per una vendita dell’Ospedale…
Sul numero 5 di questa settimana:
Vendesi?
Una assurda situazione
Uno strano centauro
La parola al Direttore Amministrativo Dott.ssa M.G. Coluccia
La parola al responsabile tecnico Ing. Antonio Coppola
Il Presepe Vivente precisa
Sport
Oltre alla versione cartacea sarà sempre disponibile sul sito redazionale (ilvolantinoditricase.it), la versione online