Martedi, 30 marzo 2021
TRICASE, MILITARI DIPENDENTE N.O.R. – ALIQUOTA OPERATIVA COMPAGNIA DI TRICASE, conclusione articolata attivita’ di indagine, deferivano in stato di libertà:
L. G., CL. 1985;
R. G. F., CL. 1999.
Sono ritenuti responsabili dei furti perpetrati il 18 marzo 2021 presso esercizio commerciale vendita surgelati “shop service” ed il 20 marzo 2021 presso bar “Cafe’ Racer”, esercizi commerciali ubicati entrambi in Tricase.
Predetti, mediante effrazione porte ingresso, asportavano rispettivamente somma contante €.15,00 ed €.50,00 dai registratori di cassa
I carabinieri procedevano a perquisizione domiciliare ove rinvenivano indumenti e accessori dagli stessi indossati durante le azioni criminose.
Tutto il materiale e' stato sottoposto a sequestro.
di Alessandro DISTANTE
La Giunta Comunale ha deciso di dismettere le velostazioni, vale a dire quelle orribili rastrelliere che deturpavano molti spazi di Tricase e dintorni.
Erano le stazioni dove venivano parcheggiate, per ogni velostazione, 5 biciclette con pedalata assistita.
Alla base della decisione di rimuovere le rastrelliere e di venderle al miglior offerente la constatazione che il servizio era passivo.
Nell’unico periodo di sperimentazione del servizio di bike charing (dal 30 luglio al 9 ottobre 2017) il deficit è stato di oltre 6.800 euro.
Poi la biciclette erano rimaste ferme e le attrezzature sono diventate –come riconosce la Giunta- obsolete ed addirittura superate rispetto alle tendenze che nel frattempo si sono sviluppate.
Ciò non senza considerare che la loro permanenza aveva un costo fisso per fornitura Enel.
La decisione della Giunta pone all’attenzione la cruciale questione dell’impiego del pubblico denaro (poco importa se ad elargirlo è la Regione o l’Unione Europea) e, soprattutto, suona di allarme rispetto ai fondi prossimi che dovrebbero arrivare con il Recovery Plan.
Se si vuole lavorare per lo sviluppo reale del territorio non è possibile ed è inutile reperire fondi per opere e servizi che non possono trovare modalità di impiego utili.
Si rischia, come in questo caso, di impiegare risorse finanziare ed umane per poi arrendersi alla prova dei fatti o, per dirla in altre parole, soldi buttati al vento.
di Virginia DE GIUSEPPE
È strano scrivere nello spazio di mio padre, speriamo sia una situazione passeggera e assolutamente momentanea, perché questo è il suo spazio, e so bene quanto lui sia legato alla redazione, al giornale e ai lettori.
Ma in questi strani giorni di marzo il caso ha voluto che sia io ad occuparlo, in fiduciosa attesa che torni a comunicare lui in persona, con i suoi voti, le sue opinioni e quant'altro.
Di cosa possiamo parlare questo periodo se non del Covid?
A quanti di noi pare un argomento ormai perfino banale, che ha "stufato", stancato, annoiato?
Forse ormai ci pare la solita "solfa", per non parlare che c'è perfino chi crede che sia una semplice influenza e che "tanto colpisce solo gli anziani con patologie pregresse", ebbene non è così.
Io stessa, devo ammetterlo, quando mio padre mi ha dato la notizia di esser positivo al Covid, non mi sono allarmata più di tanto: mi trovavo a Milano e ho letto il suo messaggio WhatsApp, certo con dispiacere, una lieve preoccupazione e un senso di stupore sapendo quanto lui facesse attenzione, ma lì per lì non mi è parsa assolutamente una cosa terribile, anzi la mia risposta è stata un vago incoraggiamento, lo tranquillizzavo di aver la pazienza di sopportare il necessario isolamento e che in un paio di settimane se la sarebbe cavata con una febbriciattola e qualche colpo di tosse, così come appariva in quel momento e così come avviene per molti.
Quanto mi sbagliavo: il Covid è davvero imprevedibile, è nella sua natura avere cento sfumature, che va dall'essere completamente asintomatici, al presentare appunto sintomi lievi e non preoccupanti, ma posso purtroppo testimoniare quanto questo virus possa portare anche a situazioni cliniche decisamente più gravi e improvvise.
Questo non vuole ingenerare paura negli animi, quanto di più lontano, ma cerca di essere un invito sentito a tutta la cittadinanza a non abbassare la guardia, a non sottovalutare la questione e a mantenere alti i livelli di attenzione e responsabilità individuale e collettiva.
È una di quelle situazioni in cui davvero si vince tutti insieme, queste credo sarebbero le parole che anche mio padre pronuncerebbe in questa circostanza, ed è un onore per me come sua figlia primogenita, oltre che come sociologa, poterle pronunciare metaforicamente "insieme" a lui, qui in questo suo spazio.
Colgo l'occasione per ringraziare di cuore tutti gli amici che con il loro affetto ci sono vicini in questo momento e teniamo le dita incrociate per il bene collettivo. Voto 10 a tutti coloro che in questo periodo si comportano responsabilmente
Un caro saluto
LA PUGLIA TI VACCINA: DA LUNEDI 29 MARZO AL VIA LE ADESIONI A PARTIRE DAI 79 ANNI SU PIATTAFORMA WEB, NUMERO VERDE E FARMACUP
PARTONO PARALLELAMENTE LE VACCINAZIONI PER FRAGILITA', A CURA DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE E DEI CENTRI SPECIALISTICI DI RIFERIMENTO
La campagna vaccinale in Puglia procede per età e per fragilità.
LA PUGLIA TI VACCINA – PER ETA'
Per le persone da 79 a 60 anni il sistema sanitario regionale definisce il calendario di offerta vaccinale, procedendo in ordine di anzianità e sulla base della disponibilità dei vaccini
Non è necessario prenotare: chi vuole vaccinarsi deve soltanto accedere al servizio e confermare la propria adesione per visualizzare data e luogo dell’appuntamento.
Le adesioni partono da lunedì 29 marzo alle ore 14.00.
Ci sono tre modi per aderire alla campagna vaccinale, attraverso:
- il numero verde 800.71.39.31 sarà attivo da lunedi 29 marzo alle ore 14. Proseguirà poi seguendo questi orari: dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20.
Chiamando il numero verde la persona che intende vaccinarsi (o una persona delegata) riferisce i dati richiesti e l’operatore comunica l’appuntamento fissato. Se si desidera stampare il promemoria ci si può recare in una farmacia accreditata al servizio FarmaCUP.
Come detto, si procede per ordine di anzianità: le fasce di età che possono aderire alla campagna vaccinale vengono sbloccate man mano che i vaccini arrivano da Roma.
Dal 29 marzo si parte con le adesioni di 79enni e 78enni, ovvero dai nati dal 1 gennaio 1942 al 31 dicembre 1943.
E poi via via verranno sbloccate le altre fasce di età in base alla disponibilità dei vaccini.
Per effettuare l’adesione è necessario essere muniti di tessera sanitaria, codice fiscale e recapito telefonico.
Le vaccinazioni partiranno dal 12 aprile e saranno fissate nell’hub più vicino alla residenza del cittadino.
Chi intende modificare l’appuntamento può recarsi in farmacia.
Le persone che risiedono in Puglia ma non sono iscritte nell’anagrafe sanitaria possono rivolgersi alle farmacie dal 12 aprile.
Le persone che intendono aderire ma si trovano in ritardo rispetto alla data prefissata, possono recarsi in farmacia per riprogrammare l’appuntamento.
LA PUGLIA TI VACCINA – PER FRAGILITA'
L’avvio delle vaccinazioni per le persone con elevata fragilità è previsto dal calendario vaccinale il 29 marzo. In Puglia sono già partite.
Le persone con elevata fragilità
Sono le persone, dai 16 anni in su, individuate dal Piano nazionale vaccini antiCovid-19 come particolarmente fragili per rischio elevato di sviluppare forme gravi di Covid-19, a causa di un danno d’organo preesistente, per una malattia rara o per una compromissione della risposta immunitaria a SARS-CoV-2 (estremamente vulnerabili) e per grave disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva, psichica), ai sensi della legge 104 del 1992 art. 3 comma 3.
Le persone in condizioni di fragilità seguono un percorso dedicato:
Le persone estremamente vulnerabili che vengono contattate per la vaccinazione dai centri specialistici di cura sono quelle con le seguenti patologie:
Per le persone con le precedenti patologie che hanno grave disabilità ai sensi della legge 104 del 1992 art. 3 comma 3 il centro di cura prende in carico anche conviventi e caregiver.
Le persone estremamente vulnerabili che vengono contattate per la vaccinazione dai propri medici di medicina generale sono quelle con le seguenti patologie:
Le persone con disabilità grave ai sensi della legge 104 del 1992 art.3 comma 3 possono contattare il proprio medico di medicina generale per la vaccinazione:
In caso di minori che rientrano nella definizione di estremamente vulnerabili e che non possono essere vaccinati per mancanza di vaccini indicati per la loro fascia d’età, è prevista la vaccinazione per i genitori, i tutori o gli affidatari.
La persona che intende vaccinarsi attende la chiamata del proprio medico di medicina generale o del centro specialistico di cura (per esempio, centro dialisi, centro di cura della talassemia, ecc.).
La presenza di familiari conviventi e caregiver può essere comunicata al medico o al centro di cura, in modo che prendano in carico anche la loro vaccinazione.
La vaccinazione delle persone in condizione di elevata fragilità a cura dei medici di medicina generale avviene in ordine di anzianità.
Le categorie vaccinali sono individuate dal Piano nazionale vaccini anti-Covid
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 29 marzo 2021 in Puglia, sono stati registrati 5.142 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 786 casi positivi: 350 in provincia di Bari, 90 in provincia di Brindisi, 28 nella provincia BAT, 176 in provincia di Foggia, 99 in provincia di Lecce, 43 in provincia di Taranto, 1 caso di residente fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.
Sono stati registrati 33 decessi: 18 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, 7 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.845.068 test.
138.303 sono i pazienti guariti.
46.494 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 189.523 così suddivisi:
74.413 nella Provincia di Bari;
13.761 nella Provincia di Bat;
18.586 nella Provincia di Brindisi;
35.300 nella Provincia di Foggia;
17.608 nella Provincia di Lecce;
28.862 nella Provincia di Taranto;
679 attribuiti a residenti fuori regione;
314 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.