di Alessandro DISTANTE
Strisce blu e strisce bianche; dietro questa colorazione vi sono precise scelte politiche. “Esagerato!” direte voi. “Ancora con questa storia che ogni scelta è politica. Non è così!” No?!?
Ed allora: se, per esempio, si mettono le strisce blu in una zona è del tutto ovvio che sarà più facile trovare parcheggio, ma sarà altrettanto ovvio che la sosta costerà il prezzo del biglietto e questo potrà scoraggiare il passeggero dal fermarsi in quella zona e sceglierne un’altra dove si parcheggia senza pagare.
La questione –dovete convenire con me- non è di poco conto.
Se, ad esempio, su una strada il Comune mette tutte strisce bianche, seppure con disco orario, è evidente che gli avventori dei negozi troveranno comodo e conveniente fermarsi su quella strada e fare shopping.
Al contrario, un negozio situato su una strada dove vi sono tutte strisce blu sarà svantaggiato, perché il potenziale cliente dovrà considerare che, oltre a pagare la merce acquistata, dovrà pagare il biglietto per la sosta.
E non ci sarà soltanto il prezzo della sosta, ma vuoi mettere il fastidio di dover trovare la macchinetta che stampa il biglietto e trovare gli spiccioli e … perdere tempo?
Quanto sin’ora detto può sembrare banale ma basta considerare quanto accade a Tricase per rendersi conto di come si possa indirizzare lo sviluppo commerciale e quindi economico verso una zona della Città oppure verso un’altra.
In altre parole, come si possa fare politica economica con un colore piuttosto che con un altro.
Nella nostra Città, infatti, su via Roma e su via Aldo Moro vi sono tutti parcheggi con le strisce bianche con disco orario. Si tratta delle due arterie dove più che in ogni altra parte della Città è cresciuto il commercio e si sono aperti tanti negozi; il passeggio dei potenziali clienti si sviluppa proprio su quelle strade, specialmente su via Roma, dotata di un marciapiede che, seppure ridotto nel tempo, è comunque percorribile da una coppia se non addirittura da una coppia con figli.
Un’altra scelta fin troppo evidente è che si preferisce “dare addosso” a chi viene da fuori e, ancora meglio (o peggio), a chi è costretto a venire a Tricase. Emblematica al riguardo è la zona Ospedale: Piazza Panico, via Leone XIII, via Pio X e il Piazzale di fronte all’Ospedale sono tutti parcheggi a pagamento. Una Città che ha proprio nell’Ospedale il suo fiore all’occhiello e che si definisce, con tanto di cartello, “Città del sollievo”, non è che proprio sia accogliente e dia tutto questo sollievo a chi ci mette piede, non per scelta ma, purtroppo, per necessità.
Ed è ancora una scelta di politica quella, altro esempio, di non far pagare la domenica. E’ giorno di festa ed allora perché rovinarlo con il pagamento della sosta? Ma, anche quella scelta, è una scelta di politica economica: la domenica i negozi, gli uffici e le scuole sono chiusi. Chi viene a Tricase viene per divertirsi e la politica vuole favorire il divertimento e punire il lavoro. Ed allora: quando di domenica e nei giorni festivi si gira in auto, tutto gratis; quando nei giorni feriali si lavora … addosso ai lavoratori!
Sto volutamente esagerando, ma lo faccio per dimostrare come il colore delle strisce non è banale, ma è uno strumento non solo per disciplinare i parcheggi ed il traffico, non solo per incassare soldi da parte del Comune e di chi gestisce il servizio, ma anche per indirizzare in un verso oppure in un altro lo sviluppo del Paese.
di Cosimo RIZZO
Continuano le richieste di chiarimento sull’argomento a dimostrazione di notevole interesse sia da parte di operatori del settore, intenti ad offrire servizi migliorativi e di maggior convenienza per i propri clienti, che da parte di consumatori sempre più attenti alle soluzioni di risparmio energetico.
Grande fermento anche tra gli enti locali, dove si registra maggiore apertura alle proposte di investimento nel settore delle rinnovabili. Non mancano difatti incontri informativi, con il coinvolgimento di cittadini e imprese, organizzati dalle stesse amministrazioni con l’intento di promuovere azioni incisive attraverso una strategia locale di sviluppo sostenibile e di incentivazione alle forme di autoconsumo.
Tra le soluzioni percorribili, il Comune può scegliere di aderire a una o più comunità già costituite o costituende sul proprio territorio, promosse da associazioni di cittadini, altre istituzioni pubbliche e/o società partecipate, stakeholder locali, etc. Questo consentirebbe all’ente locale di valorizzare i propri consumi laddove non abbia le risorse per investire in impianti a fonti rinnovabili, o viceversa di incrementare la valorizzazione energetica del proprio patrimonio situato in aree distanti e/o isolate rispetto ai principali centri di consumo dell’ente.
In questo caso, il Comune non sarà gravato dai costi di progettazione, di sviluppo e di costituzione della CER, ma sarà parte dell’iniziativa offrendo il proprio contributo in un momento successivo e nella modalità più confacente alle proprie circostanze: come consumatore, facendo ingresso nella configurazione con uno o più dei POD di titolarità comunale in cui si registrano solo prelievi di energia; come prosumer (ovvero produttore e consumatore), mettendo a disposizione della comunità uno o più impianti fotovoltaici di cui è proprietario, partecipando pertanto sia come produttore che come consumatore tramite POD diversi; e/o come produttore, i cui impianti siano nella disponibilità e sotto il controllo della comunità.
Nell’ambito delle attività di governo del territorio, il Comune può inoltre contribuire tramite la ricognizione delle aree e delle superfici utili all’installazione di impianti a fonte rinnovabile, in base alle caratteristiche del territorio, alle esigenze di preservazione del valore dell’economia locale e ai fabbisogni della comunità, bilanciando le esigenze di tutela paesaggistica e salvaguardia degli assetti idrogeologici del territorio con i fabbisogni di settori produttivi quali agricoltura, industria manifatturiera, turismo, etc.
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di Pino GRECO
Si è svolta venerdì 17 maggio, presso la Sezione Arbitri di Casarano, la cerimonia di intitolazione della sala riunioni al tricasino Ippazio Ferraro, alla presenza della sua famiglia e dei rappresentanti del Comitato Regionale Arbitri Pugliese e degli associati casaranesi. La proposta, avanzata in assemblea a tutti gli associati dal Presidente di Sezione Roberto Scolozzi e dal suo direttivo sezionale, è stata accolta all’unanimità anche perché proprio in quell’aula Ippazio Ferraro ha formato centinaia di giovani arbitri, sempre pronto a dispensare consigli e a dare delucidazioni sul regolamento del gioco del calcio.
Ippazio Ferraro (Pippi), oltre ad aver calcato da arbitro i campi della “Serie D” e della “Serie C”, si è distinto particolarmente come dirigente, ottenendo già nel 1997 la “Benemerenza”, prestigioso riconoscimento dato dall’AIA agli associati che più si distinguono per impegno e dedizione, ed in più 50 anni di tesseramento ha ricoperto tutti i ruoli dirigenziali sezionali ed in particolar modo è stato per oltre 20 anni Designatore e Vicepresidente durante le presidenze di Giacomo Rizzo e Marcello De Luca. Ora la sua sala riunioni, la parte più importante della Sezione di Casarano, quella in cui si formano i giovani arbitri e si confrontano tutti gli associati, lo ricorderà per sempre con la presenza di una targa d’intitolazione a far sì che il suo ricordo viva per sempre anche tra le future generazioni di arbitri.
IPPAZIO FERRARO
ARBITRO DAL 1971
1972 ARBITRO CRA
1979 ARBITRO CAI
1981 ARBITRO CAN D
1984 ASSISTENTE ARBITRALE CAN C
1991 OSSERVATORE CRA
1995 OSSERVATORE CAI
1996 OSSERVATORE CAN D
1997 ARBITRO BENEMERITO
20 ANNI DA VICEPRESIDENTE SEZIONALE
50 ANNI DI TESSERA DEDICATI AI SUOI ARBITRI
Approfondimento sui parcheggi a pagamento
COME FUNZIONA IL SERVIZIO A TRICASE
A Tricase il servizio parcheggi a pagamento non prevede la custodia.
La concessione riguarda la gestione di circa 600 stalli a pagamento ed inoltre l’attuazione di un servizio bus navetta da realizzarsi mediante due linee cittadine giornaliere ed una, nel periodo estivo, per il collegamento del capoluogo con le marine, con otto corse giornaliere con frequenza di un’ora per i mesi di luglio e agosto.
Con deliberazione n. 193 del 25 luglio 2017 (amministrazione Chiuri) si diede incarico al Responsabile dell’Ufficio di reperire 5 stalli per consentire ai disabili il parcheggio nei pressi delle discese a mare e si decise di potenziare le corse per il collegamento tra il capoluogo e le marine per i mesi di luglio ed agosto prendendo atto, allo stesso tempo, che, al contrario, il servizio di collegamento tra via Pio X ed il Cimitero, proposto in sede di gara, non aveva portato ad una fruizione che giustificasse il permanere del servizio stesso.
Le tariffe sono di € 0,80 all’ora con il pagamento minimo di € 0,80
Le modalità di pagamento sono quelle di fare il biglietto presso le apposite “macchinette” oppure di utilizzare l’app.
Gli automobilisti hanno la possibilità, oltreché di pagare di volta in volta il parcheggio, anche quella di fare l’abbonamento mensile.
Il versamento dell’abbonamento viene effettuato direttamente in favore dell’Ufficio Economato del Comune. Delle somme incassate, il Comune trattiene il 35,01%, mentre la restante parte è di spettanza della Società che gestisce i parcheggi.
Nel mese di Aprile 2024 le entrate per parcheggi, pagati in abbonamento, sono state pari ad € 2.939,00 IVA compresa; di questa somma –come detto- il 35,01% è rimasto nelle Casse comunale e la restante parte (€ 1.9010,06) è stata trasferita a Gestam Group.
LA CONCESSIONE A GESTAM GROUP
Il servizio è affidato alla società Gestam Group srl con sede in Tricase; tanto a seguito di gara pubblica alla quale ha fatto seguito il contratto del 23 luglio 2015. Alla gara parteciparono sette Ditte, tra le quali anche il vecchio gestore del servizio parcheggi a Tricase e cioè la Cooperativa sociale Apulia. Al termine dell’affidamento disposto dal Comune alla vincitrice della gara, Gestam Group, sorse un complesso contenzioso sia in sede amministrativa, che civile ed anche penale.
I Giudici Amministrativi respinsero sia il ricorso di primo grado proposto innanzi al TAR di Lecce che l’appello proposto al Consiglio di Stato così riconoscendo la legittimità dell’operato del Comune relativamente alla procedura di scelta, a seguito di gara, della Gestam Group; nella graduatoria finale la Cooperativa Apulia si classificò al secondo posto.
Anche il Giudice Penale, dopo cinque anni di processo, ha assolto i rappresentanti della Società riconoscendo la insussistenza di qualsivoglia ipotesi di reato (sentenza del Tribunale del 2022)
Diversamente il Tribunale civile di Lecce condannò Gestam al risarcimento dei danni in favore della Apulia per € 115.000, ritenendo che l’affidamento del servizio fosse stato conseguenza di alcune dichiarazioni non rispondenti al vero sui servizi in precedenza svolti.
La sentenza del Tribunale è stata appellata da Gestam e la Corte d’Appello ha completamente ribaltato la decisione di primo grado, così rigettando definitivamente la richiesta risarcitoria avanzata dalla cooperativa Apulia.
In conclusione: tutti i Giudici, amministrativi, penali e civili hanno esaminato l’affidamento del servizio a Gestam Group decretandone la piena legittimità.
di Alessandro DISTANTE
In questo numero abbiamo voluto fare un approfondimento sui parcheggi a pagamento. Abbiamo passato in rassegna le scelte “politiche” sulla collocazione delle strisce blu (parcheggi a pagamento) e quelle bianche (con disco orario); abbiamo dato spazio alle strisce “sociali”, quelle cioè che sono riservate a particolari categorie quali i portatori di disabilità oppure che hanno particolari necessità come genitori di piccoli oppure donne gestanti. Già in precedenza questo giornale aveva trattato delle questioni della viabilità, del traffico e dei “costumi” ed abitudini degli automobilisti.
Al fondo, la convinzione che una Città è bella ed attrattiva, anche in termini turistici, se si vive bene. Ed allora l’altra faccia della medaglia di ogni questione di soste per parcheggi, siano essi blu oppure bianchi, è quello dell’uso smisurato delle auto. Una politica di disincentivazione all’uso delle auto passa certamente attraverso interventi afflittivi quale può essere anche il prevedere parcheggi a pagamento con tariffe elevate (specialmente nelle zone prossime al centro storico), ma passa soprattutto attraverso un cambio di mentalità. Sempre più le Città si orientano a vietare l’accesso al centro attraverso zone pedonali oppure e, quanto meno, attraverso Zone a Traffico Limitato.
Il formare e l’educare i cittadini a condividere e salvaguardare il bello ed il ben-essere si può estrinsecare in vari modi, a partire dall’uso delle auto e dei parcheggi a pagamento fino … al ritiro della spazzatura.
Pubblichiamo in questo numero il Comunicato dell’Amministrazione Comunale che, oltre a fornire un dato incoraggiante sulla percentuale di raccolta differenziata (quasi il 70%), annuncia un’ulteriore iniziativa nella direzione del potenziamento di tale forma di raccolta. Il Comune chiede la collaborazione dei cittadini ma, al contempo, annuncia controlli quotidiani, da parte degli addetti ai lavori, sulla conformità o meno dei rifiuti a seconda della loro tipologia (organico, carta, vetro,…). Il tutto nella prospettiva di educare al vivere bene ed il Comune non si limita ai controlli ma fornisce un aiuto: la possibilità di scaricare gratuitamente una app che risolve i “drammatici” dubbi su come classificare -e quindi distribuire- i tanti rifiuti che produciamo quotidianamente.
Parcheggi e spazzatura, due questioni “quotidiane” che, come vogliamo dimostrare, implicano scelte politiche o, almeno, di politica economica ed ambientale. Aspetti che sembrerebbero di dettaglio, se non addirittura marginali, ma che rientrano, a pieno titolo, nel nobile obiettivo di spingere alla partecipazione attiva e responsabile. Educare, anche attraverso queste scelte “piccole”, ad una partecipazione attiva a livello più propriamente e direttamente politico: siamo alla vigilia di una importante competizione elettorale e il timore che alle urne vadano in pochi è altissima, visti i precedenti e vista quasi l’indifferenza con la quale è passato il primo comizio a Tricase (Sgarbi in piazza Pisanelli).
Ed allora: diventa prioritario educare ed educarsi ad essere cittadini attivi a partire dal dove si parcheggia, dal come si differenzia la spazzatura, fino a scegliere di partecipare al voto e alla politica.