Mercoledì, 3 agosto 2022
Dalla pagina Facebook dell’assessore alle politiche abitative, welfare, pubblica istruzione e associazionismo, del Comune di Tricase , Anna Forte
Nella foto l'assessore Forte con il sindaco De Donno
Anna Forte: "Come sarebbe bello se a parlare fosse la Verità!… E invece ancora da parte di Alcuni, tra le tante cose, accuse di incertezza, scarsa sensibilità e poco impegno, per non parlare poi della scorrettezza di Altri.
Dal momento che, purtroppo è un sogno e forse è necessario che resti scritto, riporto la mia risposta in Consiglio Comunale, dello scorso Venerdì 29 Luglio, all’interrogazione dei consiglieri Elia Giacomo, Errico Gianluca e Zocco Carmine con cui chiedono di ‘conoscere le eventuali iniziative intraprese per consentire, anche alle persone diversamente abili, l’esercizio di una facoltà quotidianamente consentita alle persone normodotate’.
<< Ringrazio i consiglieri Elia, Errico e Zocco Carmine per avermi dato la possibilità di rispondere qui oggi a questa interrogazione, nel luogo deputato alla verità, di modo che io possa chiarire una volta per tutte questa incresciosa situazione venutasi a creare quest’anno e che inevitabilmente ha causato disagio ad una categoria di persone, già messa a dura prova quotidianamente nella vita.
Si chiedono informazioni sulle eventuali iniziative intraprese per consentire, anche alle persone diversamente abili, l’esercizio di una facoltà quotidiana, quale quella di fare il bagno in mare ma, va detto, o meglio RIDETTO che sul luogo in questione, anzi nell’intera area portuale, vige un’ordinanza, la n 54 del 2009, emessa dalla Capitaneria di Porto di Tricase, con cui viene pubblicato un divieto di balneazione. Quindi, in vigore da ben 13 anni, vedendo più amministrazioni comunali coinvolte, senza soluzione alcuna, anche con riferimento all’ormai nota spiaggetta, che, per qualcuno è fruibile alla balneazione ma, che come risulta dagli atti non lo è.
Per il medesimo motivo l’Ufficio Locale Marittimo dì Tricase, il giorno 9 Maggio 2022, inviò al Comune di Tricase, nello specifico al Settore Lavori Pubblici e Urbanistica la nota di risposta, con cui esprimeva il proprio parere sfavorevole alla Presentazione del Progetto “BALNEAZIONE IN CASO DI DISABILITÀ”, con cui si prevedeva una riqualificazione ed un ampliamento dei percorsi esistenti per l’eliminazione delle barriere architettoniche e l’accesso sicuro alla Spiaggetta di Tricase Porto.
Il progetto intendeva realizzare, anche in seguito ai sopralluoghi compiuti dalla sottoscritta, accompagnata da rappresentanti di categoria, i quali più di tutti conoscono le criticità del luogo, “delle idonee discese sull’arenile della spiaggetta di Tricase Porto, mediante l’installazione di due pedane amovibili in legno, posizionate sopra le attuali rampe in cemento e ad esse ancorate, le quali oltre ad avere un’elevata pendenza al punto tale da non consentire unagevole discesa alle persone con disabilità, producono effetti insidiosi e rischiosi per la pubblica incolumità, stante il proliferare di alghe che ne rendono scivolosa la superficie. Altra criticità, evidente dalla documentazione fotografica, è il mancato raccordo che si viene a creare tra la sabbia e il manufatto in cemento che di per se oltre che costituire un’ulteriore barriera architettonica, emergendo dalla sabbia, risulta particolarmente pericoloso in caso di caduta”.
Nella suddetta nota inviata dall’Ufficio Locale Marittimo di Tricase, il parere SFAVOREVOLE, ovvero il DINIEGO veniva avvalorato dalla mancanza per il Porto di Tricase di una redazione di un Piano Regolatore Portuale. È evidente che tale mancanza non si poteva colmare in un solo anno e mezzo di Amministrazione Comunale.
Oggi a seguito del continuo e persistente diniego da parte dell’ UNICO ENTE COMPETENTE, l’Amministrazione Comunale ha provveduto ad attivare un Servizio di Trasporto per Persone con Disabilità Psicomotoria, giusta Delibera n. 151 del 21 Luglio 2022 e giusta Determina n. 919 del 29 Agosto 2022, che partirà da Lunedì 1 Agosto.
Specifico che trattasi di un servizio di Trasporto e non di accesso alla Balneazione.
Questa specifica è doverosa, perché un’Amministrazione Comunale si muove nei limiti di Legge e tramite Atti, non per taciti Accordi>>.
Nonostante tutto il servizio è partito, allego la locandina per tutte le info, mi scuso di non averlo fatto prima, ma a volte lo sconforto pervade anche i più forti"
Mercoledì, 3 agosto 2022
Il virus è ancora in circolo. I dati di questa settimana mostrano una diminuzione anche a Tricase rispetto alla settimana precedente.
I positivi al Covid nella nostra Città dovrebbero essere intorno ai 300
Bollettino Epidemiologico
Regione Puglia
Dati del giorno
3.228 Nuovi casi
18.671 Test giornalieri
6 Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 935
Provincia di Bat: 229
Provincia di Brindisi: 307
Provincia di Foggia: 392
Provincia di Lecce: 787
Provincia di Taranto: 483
Residenti fuori regione: 89
Provincia in definizione: 6
51.526 Persone attualmente positive
463 Persone ricoverate in area non critica
18 Persone in terapia intensiva
Dati complessivi
1.407.698 Casi totali
12.170.343 Test eseguiti
1.347.333 Persone guarite
8.839 Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 456.473
Provincia di Bat: 123.310
Provincia di Brindisi: 132.663
Provincia di Foggia: 200.559
Provincia di Lecce: 285.284
Provincia di Taranto: 191.177
Residenti fuori regione: 13.512
Provincia in definizione: 4.720
di Pino GRECO- Nuovo Quotidiano di Puglia
Martedi’, 2 agosto 2022
Tricase Porto, banchina ovest del bacino vecchio del Porto: “Sversamento di acque reflue non continue in mare e feci che galleggiano in acqua”.
Sull’accaduto si è espressa la direzione dell’Acquedotto Pugliese: “E’ attribuibile a scarichi non autorizzati diretti in mare”
L’acqua presenta impurità ed è perciò
priva di limpidezza e trasparenza
Siamo ai primi giorni di luglio 2022. A Tricase Porto risulta uno“Sversamento di acque reflue non continue in mare e feci che galleggiano in acqua. L’acqua presenta impurità ed è perciò priva di limpidezza e trasparenza- dicono a Tricase Porto – ed ancora ci potrebbero essere anche conseguenze sul piano igienico-sanitario per i bagnanti, per la flora e la fauna marina. Qualcuno di noi è dovuto intervenire per ripulire l’acqua dalle feci lasciate galleggiare in mare – un’azione che, naturalmente, ha suscitato l’ira e lo sdegno di tutti”.
C’è chi pensa che le cause sono da attribuire ad uno sversamento fognario abusivo - sul web c’è chi pensa che le cause siano altre, come l’utilizzo di alcune abitazioni vissute solo il periodo estivo per le quali non è stato fatto un adeguato servizio di manutenzione. Per andare a fondo il Sindaco Antonio De Donno, l’opposizione comunale, con i consiglieri Giovanni Carità e Antonio Baglivo e l’Ufficio Locale Marittimo, dopo aver video ispezionato le condotte principali di via Cristoforo Colombo, con risultati negativi, hanno effettuato anche dei prelievi per accertare la natura di quel materiale che lascia presagire una fuoriuscita di acque reflue domestiche a Tricase Porto.
Banchina ovest del bacino vecchio del Porto di Tricase
Sull’accaduto si è espressa anche la direzione dell’Acquedotto Pugliese: “Si è giunti alla conclusione che la rete fognaria è in buone condizioni e non presenta alcuna anomalia di funzionamento. Evidentemente il manifestarsi di questi episodi, improvvisi, è determinato da fattori esogeni al servizio gestito ed è attribuibile a scarichi non autorizzati diretti in mare, dai quali è fuoriuscito, presumibilmente, anche materiale solido (visibile sul fondo della banchina). Si chiede dunque di indagare per l’individuazione dell’origine dello sversamento e dei responsabili e si manifesta sin da ora la massima disponibilità a collaborare per sopralluoghi e ulteriori indagini ispettive”.
PESCI NELL’AREA INQUINATA
A Tricase Porto per avere un'idea della preoccupante situazione, è possibile osservare i pesci: si nutrono di escrementi e feci che vengono fuori dallo sversamento di acque reflue che partono dalla banchina ovest del bacino vecchio del Porto.
Pesci nell'area inquinata
Qualche cittadino lo ha anche documentato con video e foto.
La situazione sta peggiorando di giorno in giorno.
Sull’accaduto si è espressa molto chiaramente anche la direzione dell’Acquedotto Pugliese: “Si tratta di una condotta abusiva, ora la massima disponibilità a collaborare per sopralluoghi e ulteriori indagini ispettive”.
Ora si attende quanto prima la risoluzione del problema, che ad oggi preoccupa molto sia gli amministratori che i cittadini
ENTRO IL 5 SETTEMBRE LE DOMANDE PER I CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER L’ARTIGIANATO TIPICO E I SERVIZI ALLE IMPRESE TURISTICHE
Il Gruppo d’Azione Locale “Capo di Leuca” informa che, nell’ambito del PSR PUGLIA 2014 – 2020, sul BURP n. 75 del 7 Luglio 2022 sono stati pubblicati i bandi degli Interventi 4.1 “Valorizzazioni delle produzioni tipiche locali” e 4.2 “Servizi al turismo rurale”.
Le domande di sostegno dovranno essere rilasciate sul SIAN esclusivamente entro e non oltre il 5 settembre 2022.
L’intervento 4.1 “Valorizzazioni delle produzioni tipiche locali” sostiene gli investimenti per la valorizzazione delle produzioni dell’artigianato e della gastronomia locali. La finalità è di favorire la creazione di nuove attività e servizi nei centri urbani e nelle campagne, contrastando l’abbandono del territorio.
L’intervento 4.2 “Servizi al turismo rurale” sostiene gli investimenti per migliorare la qualità della ricettività in un contesto di paesaggio urbano e rurale riqualificato, con attività e servizi di carattere innovativo.
Possono essere beneficiari dei contributi le microimprese iscritte alla Camera di Commercio, Industria e Artigianato ed Agricoltura, con sede legale ed operativa nel territorio del GAL, e che svolgano la loro attività nei settori oggetto di sostegno con i codici ATECO indicati nell’Allegato A, parte integrante di ciascuno dei due bandi pubblici, e con esclusione delle aziende agricole solo per l’Intervento 4.1.
La microimpresa dovrà avere sede legale ed operativa nel territorio del GAL “Capo di Leuca”: Alessano, Alliste, Casarano, Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano del Capo, Matino, Melissano, Miggiano, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Patù, Presicce-Acquarica, Racale, Ruffano, Salve, Specchia, Taurisano, Taviano, Tiggiano, Tricase e Ugento.
Per tutti gli investimenti ammissibili l’aiuto sarà concesso nella forma di contributo a fondo perduto pari al 50% della spesa ammessa ai benefici. Il limite massimo ammissibile agli aiuti (contributo pubblico insieme a cofinanziamento privato) per intervento, non potrà essere superiore a 70.000,00 euro.
Per ogni altra informazione farà fede il testo dei due bandi. La versione integrale dei due bandi è disponibile sul sito internet www.galcapodileuca.it. Informazioni potranno essere richieste, previo appuntamento, presso la sede del GAL “Capo di Leuca” - Piazza Pisanelli (Palazzo Gallone) - 73039 Tricase (Le) Tel. 0833542342 - Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.galcapodileuca.it.
di Gian Paolo ZIPPO
Riprendo la domanda che dalle pagine de “Il Volantino” il Direttore editoriale Alessandro Distante poneva ai lettori nella parte finale del suo intervento sul “Modello Ruggeri”, per ricollegarmi ad un mio precedente articolo (Draghi, cavalieri e politicanti) in cui “giocavo” con le parole economia e politica, ponendo la centralità sull’importanza dell’economia.
La domanda era “….ma di quale politica?”.
Eppure la parola politica etimologicamente ci porta a pensare all’amministrazione delle città, delle società, della comunità in generale. Ma, se il significato della parola è così chiaro perché ci si continua a chiedere “quale politica?”.
Gli accadimenti nazionali di questi ultimi giorni ancora di più mi portano a pensare che non c’è coincidenza tra il significato etimologico di molte parole e quello che nella realtà diamo alle stesse.
Tanto più questo è vero quando qualcuno si erge “avvocato degli italiani” e parla di politica con la “P” maiuscola, salvo ad assumere posizioni che risulta oltremodo difficile pensare vadano in favore della società o della comunità nell’accezione etimologica di cui sopra.
Allora cosa è la politica?
Partendo dal suddetto significato (teorico) universalmente riconosciuto, possiamo dire quello che sicuramente non è (o meglio non dovrebbe essere) la politica: corruzione, sistema clientelare, populismo, sovranismo, mero calcolo elettorale, esaltazione dell’ego e del protagonismo personale.
Mai come in periodi di crisi c’è bisogno di una politica al servizio della comunità che attraverso norme e regole strutturali guidi il cammino di un paese verso la stabilità economica….e torniamo quindi alla centralità dell’economia.
In un momento in cui c’è il PNRR da portare avanti, la Legge Finanziaria da approvare, l’inflazione che torna a salire non avrebbe dovuto la politica far fronte comune? Non avrebbe dovuto la politica sotterrare l’ascia di guerra in nome di una pax di fine mandato e consentire al Governo di governare e al Parlamento di svolgere la sua funzione in attesa della naturale ed ormai prossima scadenza della legislatura?
La pandemia prima, la guerra poi ci hanno messi di fronte ad uno scenario inimmaginabile solo alcuni anni fa e non sto parlando degli aspetti sanitari e umanitari che hanno scosso, e continuano a farlo, le nostre coscienze per il dolore e i sacrifici che l’umanità sta sopportando, ma di quelli economici.
Imprese in crisi, misure economiche straordinarie, aumento del prezzo del gas, blocco del grano…capite bene quale dovrebbe essere il ruolo della politica in momenti come questi, in cui fra l’altro l’inflazione torna a correre e si proietta a sforare il tetto delle due cifre.
Molti di noi non hanno mai vissuto in periodi di inflazione galoppante, molti se ne sono dimenticati, altri lo hanno studiato solo sui libri di scuola, ma una cosa è certa “lo scenario a cui andiamo incontro non è rassicurante ed il rischio è alto”.
Tornando alla domanda iniziale, la risposta non può che essere una sola: della politica che risponda al significato etimologico del termine al fine di amministrare in maniera regolamentata la società, la comunità, la città!
Non importa se a livello locale, regionale, nazionale o internazionale…il significato è univoco. Se invece si vuole parlare di altro, facciamolo pure ma nella consapevolezza che stiamo parlando di “altro” e non di politica né con la “p” minuscola né con la “P” maiuscola e, purtroppo, ce ne hanno dato ampia prova i nostri “politici”.
Mentre scrivevo questo mio intervento si concludeva una delle più brutte pagine parlamentari degli ultimi anni. Speravo di poter concludere diversamente questo articolo…magari con una nota di speranza!
Ed invece eccoci a dover riparlare di cavalieri e politicanti che uniti si battono strenuamente per il bene del paese…..perché la terra dei cachi è la terra dei cachi (cit. Elio e le storie tese – 1996).
452 POSTI DI LAVORO NEL LECCESE: PIU' DISPONIBILITA' IN AMBITO AMMINISTRATIVO, TAC, AGRICOLTURA
Aumentano le disponibilità di impiego nei settori amministrativo, informatico, agricolo, nell'artigianato, nel tessile-abbigliamento-
Continuano a diminuire nel turismo (da 132 a 120 in sette giorni) e negli altri ambiti.
Nel pieno della stagione estiva, mentre le aziende del turismo e della ristorazione sono riuscite quasi tutte ad attrezzarsi nel giro di poco tempo, quelle di altri settori faticano a reperire personale, come succede in agricoltura, nell'edilizia e nel commercio. Altre realtà, invece, stanno cercando di ampliare gli organici in vista della ripresa delle attività dopo le ferie.
È la dinamica del mercato del lavoro locale che emerge dal tredicesimo report settimanale delle offerte di lavoro elaborato dall’Ufficio coordinamento Servizi per l’Impiego dell’Ambito di Lecce di Arpal Puglia. Sono, in totale, 452 i posti di lavoro disponibili in provincia di Lecce (erano 446 lunedì scorso), veicolati nel report attraverso 117 annunci che sintetizzano le vacancy quotidianamente pubblicate e aggiornate sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, consultabile anche tramite App.
Come detto, nel comparto legato al turismo e ristorazione, si registra una flessione delle disponibilità, in special modo lungo entrambe le fasce costiere (49 sullo Ionio, 2 sull'Adriatico), nel nord Salento (2 in totale) e nel Capo di Leuca (49), mentre continuano a crescere nei paesi dell'entroterra (18 invece di 14). Gli altri cali più consistenti si hanno nel settore costruzioni e impiantistica (da 47 a 36 posti) e nel campo delle pulizie e multiservizi (da 52 a 44).
Per quest'ultimo, si segnala che sono state 1.605 le candidature giunte in una settimana in risposta all'offerta di lavoro per 105 pulitori promossa da un'azienda di Tricase: in maniera corale, una squadra formata da operatori di più centri per l'impiego è riuscita a effettuare la preselezione dei candidati nel tempo record di sette giorni.
Lievitano, intanto, le offerte soprattutto in ambito amministrativo, dove le posizioni aperte passano da 9 a 17; nel tessile-abbigliamento-
Aumenta la richiesta di manodopera in agricoltura (si passa da 14 a 20 addetti): grazie anche alla maggiore operatività dello sportello del Centro per l'Impiego di Nardò all'interno della foresteria di Boncuri, a richiedere l'intermediazione pubblica degli operatori Arpal presenti sul posto sono aziende agricole del circondario e non solo.
Si continuano, poi, a cercare cento addetti nelle cinque sedi salentine di un call center, due nel campo informatico, 6 in quello ambientale, 22 nel commercio, 11 nel settore trasporti e riparazione veicoli, 20 nella sanità privata e assistenza alla persona.
Tre le offerte, di cui un avviso pubblico, riservate a persone con disabilità ex art.1 L68/99 e due i posti riservati ad appartenenti alle categorie protette ex art.18 L. 68/99 (non disabili).
Ai sensi dell'art. 1 L. 903/77, si precisa che la ricerca è sempre rivolta ad entrambi i sessi.
Ci si può candidare alle offerte in tre modi: tramite Spid, direttamente dal portale "Lavoro per te"; inviando via mail ai Centri per l’Impiego il modulo scaricabile dagli annunci sul sito; oppure direttamente nei Centri per l’Impiego, dove si può ricevere supporto nella compilazione dei moduli, servizi di orientamento e informazioni anche relative ad altre possibilità di impiego: gli sportelli sono aperti al pubblico tutti i giorni (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30; il martedì anche dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento) presso le sedi dislocate a Lecce, Campi Salentina, Casarano, Galatina, Gallipoli, Maglie, Martano, Nardò, Poggiardo, Tricase e presso l’Ufficio collocamento mirato disabili, che ha sede a Lecce in viale Aldo Moro (per info e contatti: www.arpal.regione.puglia.it).
di Alessandro DISTANTE
SPECIALE DEPRESSA 1^ parte
DEPRESSA … SED INVICTA!
“Depressa, sed invicta”; era questa la risposta che davamo a chi, conosciuto il nome del nostro paese, se ne usciva con la solita battuta. E noi, per tutta risposta, dicevamo orgogliosamente che eravamo stati sì distrutti ma non ci eravamo mai arresi. Distrutta ma non vinta!
E questa sensazione di assedio è rimasta nei secoli e dura anche ai giorni nostri.
La sensazione che qualcuno, inconsapevolmente, si sia dimenticato di questo paese e che persegua, come inconfessato obiettivo, lo svuotamento di questo piccolo centro, privandolo di ogni servizio e di ogni dignità.
Si narra che furono i Saraceni, in una delle loro scorrerie sul finire del Quattrocento, a distruggere quella che, una volta, si chiamava Salete e si narra anche che i suoi abitanti la rifondarono “più bella e più forte che pria”, chiamandola appunto Depressa, distrutta ma, aggiunsero, subito dopo, non vinta.
Chissà perché è poi rimasto soltanto il primo aggettivo e non anche il secondo termine.
Gli studiosi locali di questi ultimi anni stanno sapientemente ricostruendo la vera genesi di Depressa e quindi, quanto sopra detto, è quasi una leggenda come quella nobilitante sulle origini di Roma, una leggenda della quale i depressani (e non i depressi) sono orgogliosi.
E quando ad un suo celebre figlio venne chiesto se il film Disperata fosse su Depressa, Edoardo rispose: “Ma no certamente! Depressa non c’entra niente. Depressa e non disperata e poi Depressa ma mai vinta”.
I SERVIZI E LE STRUTTURE NELLA FRAZIONE
La denatalità e le politiche di austerity hanno inciso fortemente sui servizi pubblici presenti a Depressa.
Dapprima la chiusura della scuola media, nonostante l’esistenza di un bell’edificio; poi la progressiva chiusura della Scuola elementare, nonostante la presenza di ben due plessi; infine la chiusura anche della Scuola Materna Risa Bramato che, negli anni Sessanta, era stata indicata come un esempio nazionale di scuola parificata.
Da qualche tempo a chiudere è stato anche l’Ufficio Postale, se si eccettua una sola mattinata a settimana ed anche l’Ufficio anagrafe non funziona più.
Certo, oggi, con l’informatizzazione e la digitalizzazione e con l’incremento dei mezzi di trasporto, quelle chiusure possono anche non essere rilevanti, ma la sensazione è che il futuro venga ad essere compromesso, come se una lenta agonia si stesse consumando.
Grande dispiacere ha fatto, di recente, vedere la fine del campo sportivo, un impianto, destinato al calcio, trasformato in campi di padel. Al di là dei ricordi nostalgici, deve tuttavia essere detto che il campo era chiuso da anni e completamente abbandonato e non vi è stata nessuna associazione sportiva del luogo ad essersi fatta avanti per ripetere le gesta di alcuni eroici suoi compaesani, guarda caso, accomunati dall’essere Difensori nella loro professione e del loro paese.
Rimane l’Oratorio che, pur non godendo di ottima salute, è comunque un luogo dove ci si può incontrare e praticare sport.
Anche alcune strutture e servizi cercano di ridefinirsi: il Comune ha avviato i lavori per il recupero della Lamia di zona Tarrichiesa. Una bella testimonianza di architettura contadina posta all’ingresso del paese e che ne può diventare il fiore all’occhiello. Poi alcuni piccoli parchi gioco e la conversione della Scuola media a centro per le malattie neurologiche.
Insomma, ed ancora una volta, Depressa ma invicta
CHI E’ VENUTO E CHI RITORNA A DEPRESSA
Se molti figli di Depressa, per scelta o per necessità, sono andati altrove ed alcuni hanno trovato fortuna affermandosi nei più diversi campi, altri, da fuori, scelgono Depressa, magari per il loro buen retiro.
Senza dubbio il fascino di una vita tranquilla e soprattutto un posto dove si respira il senso della comunità: il saluto rispettoso e la discrezione, una capacità di accogliere senza chiedere.
Se nei decenni passati Depressa venne onorata della presenza di alcune teste coronate (da Paola di Liegi al marito Baldovino, regnanti del Belgio a Margareth, principessa d’Inghilterra), non mancano importanti personalità che hanno scelto Depressa per trascorrere parte dell’anno.
E -fenomeno ancor più interessante- aumentano gli acquisti di case del centro storico e masserie. Interventi di recupero e di ristrutturazione che hanno impreziosito il paese e che indicano una strada di possibile sviluppo futuro. Se a questo si aggiunge la riapertura, non solo per vendere vino, di una cantina famosa come quella Duca di Salve e la ristrutturazione di alcune case e palazzi per l’ospitalità si ha ragione di sperare nel futuro.
L’avvento dello smart working, causa Covid, ha consentito ad alcuni figli del Paese di organizzare diversamente la loro vita ed hanno fatto ritorno, con grande gioia, al loro “piccolo borgo natìo”.
Ragione in più per dire a gran voce (e con speranza): Depressa ma non vinta!
UN ANTICO SOGNO: DIVENTARE COMUNE
Non si possono comprendere le questioni politiche di Depressa se non si ricordano le battaglie per la sua autonomia.
Erano i primi anni Settanta del secolo scorso quando il consigliere regionale Bortone della Fiamma Tricolore presentò una proposta per erigere Depressa a Comune autonomo.
La voglia di diventare autonomi è stata sempre coltivata ed alimentata da uno spirito di difesa, ispirato, soprattutto, da un Parroco quale era mons. LuIgi Erriquez eterno ed autorevole vicario generale dell’Arcidiocesi di Otranto, che voleva –pur senza averlo mai detto- una Depressa politicamente autonoma; in quel modo sarebbe stato scongiurato il passaggio alla diocesi di Ugento, inevitabile conseguenza –come poi è stato- dell’essere Depressa frazione di Tricase.
Sfumata l’idea di diventare comune autonomo, Depressa ha sempre rivendicato ed ottenuto una presenza nelle varie Giunte. L’assessore della Frazione era segnale di attenzione al paese e strumento di difesa.
Per un breve periodo, Depressa ha anche avuto un suo compaesano Sindaco di Tricase, il cav. Cosimo Piccinni, stroncato da un infarto nel pieno delle sue funzioni.
Di recente il sindaco Carlo Chiuri, depressano di adozione, ha retto le sorti del Comune e la frazione si è così sentita ben rappresentata.
Ora nessun assessore in Giunta ed anche questo da alcuni è stato visto come un segnale di crisi della Frazione ma anche di disattenzione politica del Centro.
Segue sul prossimo numero
Fonte Provincia di Lecce
Continua con successo l’imponente programmazione del Festival Cameristico Internazionale del Capo di Leuca, organizzato da Eleusi, associazione di promozione sociale, con il patrocinio della Provincia di Lecce, del Consiglio regionale della Puglia, del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce e dei Comuni del Capo di Leuca (Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Gagliano del Capo, Presicce-Acquarica, Salve, Specchia, Taurisano, Taviano, Tiggiano, Tricase).
Oltre 50 artisti, per la maggior parte under 35, provenienti dall’Italia (Brindisi, Taranto, Trani, Altamura, Bari, Terni, Roma, Milano) e dall’estero (Germania, Giappone, Francia, Austria), si stanno esibendo in concerti itineranti, che si snodano per due mesi in tredici borghi del Basso Salento.
Il Festival di musica classica, che si è aperto lo scorso 9 luglio ad Alessano, è stato presentato nei giorni scorsi nella sala conferenze stampa di Palazzo Adorno a Lecce, da Antonio Leo, vice presidente della Provincia di Lecce, Alessandro Licchetta, presidente dell’associazione Eleusi e direttore artistico del Festival, Lorenzo Baglivo, Cristian Musio e Andrea Sequestro, componenti del comitato artistico.
“La Provincia è sempre pronta ad accogliere iniziative di questo genere perché fanno territorio, fanno comunità, rappresentano quella parte culturale ed artistica che qualifica il Salento. Realizzare per la seconda edizione un Festival così importante e grande rende onore agli organizzatori e arricchisce il territorio salentino di un’offerta che anche per quest’anno continua a consolidarsi, e sicuramente lo farà per il futuro”, dichiara il vice presidente della Provincia di Lecce Antonio Leo.
Ecco il programma degli appuntamenti del mese di agosto:
1 agosto – Contrasti espressivi, Duo Mannucci-Capone: Miranda Mannucci, violino,
Sara Capone, pianoforte. Taviano, centro storico, ore 21.
5 agosto - I Quartetti per flauto e archi di Mozart, Quartetto Gram: Chiara Scucces, flauto, Claudio Mansueto, violino, Giuseppe Giuliano, viola, Thomas-Brian Rizzo, violoncello. Ruggiano, esterno del Santuario di Santa Marina, ore 21.
9 agosto – Le notti bianche Duo Musìo-Licchetta: Cristian Musìo, viola, Alessandro Licchetta, pianoforte - Corsano, Piazza San Giuseppe, ore 20.30.
13 agosto – Intreccio a sei corde, Marco Piperno, chitarra. Salve, Teatro all’aperto “Le Trappite”. ore 21.
17 agosto – Ellade, Duo Euterpe: Elisa Buffelli, flauto, Federica Cataldi, arpa. Montesardo, Piazza Castello, ore 21.
21 agosto – Riflessi dal Sur, Duo Fiore: Claudia Fiore, violoncello, Camilla Fiore, chitarra. Tricase, Agriturismo Gli Ulivi, ore 20.30.
23 agosto – Tra furore ed equilibrio, Duo Zezza-De Carlo: Domenico Zezza, violino, Gabriele De Carlo, pianoforte. Tricase, Palazzo Gallone, ore 21.
26 agosto – Quattro mani tra Francia e Mitteleuropa, Duo FourTe: Eva-Maria Weinreich, pianoforte, Tomohito Nakaishi, pianoforte. Taurisano, Terrazza del Palazzo Ducale, ore 21.
29 agosto – Liszt: l’Opera al pianoforte, Leonardo Colafelice, pianoforte. Castro, Castello Aragonese, ore 21.
31 agosto – Mendelssohn 175, Trio Felix: Rebecca Bove, violino, Gabriele Musìo, violoncello, Andrea Sequestro, pianoforte. Castrignano del Capo, esterno della Basilica-Santuario S. Maria De Finibus Terrae, ore 21.30.
di Alessandro DISTANTE
L’inchiesta sul “sistema Ruggeri” torna ad interessare Tricase. La stampa ha pubblicato alcune dichiarazioni del consigliere comunale Pasquale De Marco, sicuramente di nessuna rilevanza penale, tanto che il Consigliere non è indagato.
Sarebbe comodo liquidare la questione come un fatto privato e del singolo: la verità è che il consigliere De Marco è stato (quasi) sempre il più suffragato nelle elezioni comunali ed è stato corteggiato da tutti i candidati a sindaco perché riconosciuto come il migliore portatore di voti.
Il “sistema” è tornato utile, se non a tutti, certamente a molti: il candidato va a caccia del portatore di voti e l’elettore vota chi gli può fare un favore. Una logica che si ripete a tutti i livelli in un legame diretto tra elettore ed eletto, dove il primo acquisisce crediti a livello personale che si possono tradurre in un aiuto, nella soluzione di un problema e, perché no, magari in un posto di lavoro.
Il legame non è più intorno ad un progetto politico all’interno di un partito con regole democratiche e trasparenti ma è intorno ad interessi, spesso personali, e intorno ad un personaggio della politica che ha acquisito una posizione di peso, possibilmente a livello regionale.
Ed è così che l’indagine “Re Artù” porta alla luce concorsi nella sanità (forse) truccati, pressioni (inutili) per incarichi dirigenziali a Lecce, interessamenti (infruttuosi) per posti all’Ospedale, tutto in un corto circuito dove i problemi lavorativi ed occupazionali non si risolvono in via generale e per tutti ma attraverso il politico, il potente di turno che si muove in favore dei suoi protetti, legati a lui da un vincolo quasi filiale di devozione e di servizio elettorale.
A fronte di tutto questo, si deve parlare e non tacere e, soprattutto, la politica e chi riveste cariche istituzionali non può attendere le definitive acquisizioni della Magistratura. Si impone un cambiamento di rotta e questo è esattamente il terreno della cultura e della politica.
Venerdi, 29 luglio 2022
di Pino GRECO
Banchina Ovest del bacino vecchio del Porto di Tricase.
Rischio inquinamento per sversamento in mare
Tricase Porto: Lo sversamento in mare di acque reflue ?
“Si è giunti alla conclusione che la rete fognaria è in buone condizioni e non presenta alcuna anomalia di funzionamento. Evidentemente il manifestarsi di questi episodi, improvvisi, è determinato da fattori esogeni al servizio gestito ed è attribuibile a scarichi non autorizzati diretti in mare, dai quali è fuoriuscito, presumibilmente, anche materiale solido (visibile sul fondo della banchina)”.
La risposta - forse quella definitiva per risolvere il problema dello sversamento di acque reflue in mare, arriva da Acquedotto Pugliese.
Andiamo con ordine. Da fine giugno nel porto bacino vecchio c’è un non continuo sversamento di acque reflue che lascia presagire una fuoriuscita di acque reflue domestiche.
Sull’ episodio sono prontamente intervenuti cittadini, turisti , Autorità marittima, Comune di Tricase, opposizione di Palazzo Gallone, Arpa Puglia e Acquedotto Pugliese - ed inoltre sono state video ispezionate le condotte principali del lungo mare Cristoforo Colombo, con risultati negativi.
Insomma dopo la preoccupazione e l’impegno di tutti - si spera che questo sia stato un episodio isolato, che non si verifichi in futuro e si arrivi a una rapida soluzione “operativa”
Venerdì, 29 luglio 2022
COVID: ATTUALMENTE POSITIVI
Fonte Asl Lecce
ALESSANO 104
ALEZIO 66
ALLISTE 77
ANDRANO 60
ARADEO 126
ARNESANO 35
BAGNOLO DEL SALENTO 38
BOTRUGNO 31
CALIMERA 74
CAMPI SALENTINA 110
CANNOLE 29
CAPRARICA DI LECCE 21
CARMIANO 199
CARPIGNANO SALENTINO 31
CASARANO 277
CASTRI' DI LECCE 30
CASTRIGNANO DEI GRECI 39
CASTRIGNANO DEL CAPO 131
CAVALLINO 132
COLLEPASSO 105
COPERTINO 267
CORIGLIANO D'OTRANTO 92
CORSANO 60
CURSI 39
CUTROFIANO 112
DISO 55
GAGLIANO DEL CAPO 74
GALATINA 242
GALATONE 206
GALLIPOLI 302
GIUGGIANELLO 9
GIURDIGNANO 12
GUAGNANO 82
LECCE 946
LEQUILE 62
LEVERANO 197
LIZZANELLO 129
MAGLIE 139
MARTANO 131
MARTIGNANO 12
MATINO 99
MELENDUGNO 117
MELISSANO 88
MELPIGNANO 44
MIGGIANO 68
MINERVINO DI LECCE 24
MONTERONI DI LECCE 141
MONTESANO SALENTINO 48
MORCIANO DI LEUCA 40
MURO LECCESE 68
NARDO' 398
NEVIANO 41
NOCIGLIA 37
NOVOLI 77
ORTELLE 28
OTRANTO 82
PALMARIGGI 23
PARABITA 96
PATU' 45
POGGIARDO 89
PRESICCE-ACQUARICA 139
RACALE 128
RUFFANO 155
SALICE SALENTINO 92
SALVE 79
SANARICA 28
SAN CESARIO DI LECCE 86
SAN DONATO DI LECCE 78
SANNICOLA 79
SAN PIETRO IN LAMA 34
SANTA CESAREA TERME 37
SCORRANO 75
SECLI' 28
SOGLIANO CAVOUR 59
SOLETO 63
SPECCHIA 68
SPONGANO 63
SQUINZANO 95
STERNATIA 27
SUPERSANO 76
SURANO 15
SURBO 134
TAURISANO 139
TAVIANO 141
TIGGIANO 50
TREPUZZI 149
TRICASE 363
TUGLIE 80
UGENTO 150
UGGIANO LA CHIESA 46
VEGLIE 181
VERNOLE 67
ZOLLINO 22
SAN CASSIANO 28
CASTRO 26
PORTO CESAREO 79