di Romeo Erminio  Alimentiamo la cultura del DONO e del VOLONTARIATO

I Volontari credono che il fine della vita sia AMARE ed avere il cuore sempre aperto alla SPERANZA del miracolo della reciprocità.Parola difficile la reciprocità il cui valore si apprende progressivamente nel cammino della vita,nel farsi DONO per il prossimo ed in esso ricevere un dono che diviene”…tesoro là dove tignola non divora e ruggine non corrode”. È stato questo il tema che i Volontari dell’A .D.M.O.(Ass.Donatori del Midollo Osseo) con la collaborazione dell’Ass.Volontari OspedalierOspedalieri(A.V.O.) di Tricase e di altre Ass.di Volontariato hanno trattato nella serata del 25 Maggio u.s. nella Chiesa Parrocchiale S.Antonio da Padova di Tricase.Ad Illustrarlo ha provveduto il Prof. Vincenzo Pavone,Primario del Reparto di Ematologia e Trapianti di Midollo Osseo dell’Ospedale”Card.G.Panico” di Tricase,reparto,questo,che ha raggiunto livelli di eccellenza nell’ambito della sanità regionale grazie al lavoro di ricerca e all’amore che il Prof. Pavone e la sua equipe profondono nella loro attività.Nel suo saluto agli astanti il Prof. Pavone ricordava che il successo professionale del suo Reparto derivava, si, dallo studio continuo,dall’aggiornamento professionale ma soprattutto dal particolare approccio col malato.Il malato non è un numero stampato sul lettino,diceva,ma una persona che ha bisogno del tuo aiuto per vivere.Egli ha fiducia in te e tu non lo devi deludere .Devi accostarti al suo letto col cuore in mano per non farlo sentire solo ed instaurare con lui un rapporto interpersonale tale da non fargli mancare la speranza e la sicurezza che nella sua sofferenza non rimarrà mai solo.A queste parole del Prof.Pavone ha fatto eco Paolo Milocco,attore protagonista di alcune “fiction” di successo,come “Braccialetti Rossi” ed “Il Sistema” ed altre. Milocco affermava che il grande valore morale,sociale ed economico del Volontariato si sta diffondendo sempre di più nella coscienza della gente ,penetrando anche in ambienti come il suo in cui le abitudini sociali ed esistenziali sono predominate talvolta da idoli fasulli Donare è ,quindi,ilsegno più grande d’amore verso il prossimo,e donare un pezzo del proprio corpo,come il midollo osseo,è il più grande prestito che si fa alla società degli uomini e a Dio. La serata è stata allietata dalle musiche del quartetto”NINO ROTA ENSEMBLE” le cui esecuzioni hanno suscitato l’entusiasmo dei presenti.Si è esibita anche l’orchestra “MJRICAE” dell’Istituto Comprensivo “G.Pascoli” di Tricase e gli Allievi della Scuola di Musica “MOZART” del Maestro Giovanni Calabrese.Si è esibito,poi,all’Organo il Maestro Franco Scarcella ed il cantante Giorgio Errico.La serata è scivolata assai piacevole grazie all’ordinata ed attenta regia di Mimmo Turco,presidente della Sez.ADMO di Tricase e la presentazione delle esibizioni artistiche da parte di Mariolina Dell’Abate che con grande professionalità e chiarezza ha accompagnato gli ascoltatori nella comprensione dei testi eseguiti. Alla fine Suor Margherita Bramato,Direttrice Generale dell’A.O.”Card.G.Panico” ha ringraziato le Associazioni di Volontariato organizzatrici dell’evento e gli artisti intervenuti.

VINCENZO ERRICO… E’ MOLTO ARRABBIATO  Sembra che Vincenzo Errico sia molto arrabbiato… sopratutto per il modo in cui è governata la Città….

La campagna elettorale è ormai vicina ed allora comincerò a tirar fuori

Come dire: se il buongiorno si vede dal mattino…

Cutrofiano, 29 maggio 2016. Data storica. Una data che ricorderanno per tutta la vita , quella della promozione in serie B2 nazionale. Ci sono lacrime sui loro volti… lacrime di gioia…Le ragazze del presidente Stefano Luna, del vice Rocco Cazzato, di mister Elio Quarta, per la prima volta nella storia della pallavolo femminile tricasina, scrivono il proprio nome nell'albo nazionale della serie B2

La giovane società, San Luca Volley Femminile, festeggia la prima storica promozione in serie B2 …grazie al successo per 3-2 a Cutrofiano, in gara 3 della finale play off contro la Prisma ASEM Bari. Che le festa continui…

SAN LUCA Volley 3   ASEM Bari 2     (18-25 - 25-22 - 19-25-  25-22-  15-12)

Arbitri: Gianfranco Sasso (Taranto), Francesco Di Maria (Brindisi)

ASEM BARI: Marzano (0), Calabrese (12), Benefico (22), Tritto (19), Bottiglione (16), Russo (5), Bozzetto (L1), Milella (0), Masiello (ne), Scarabino (ne), Zippo (ne), Gambacorta (L2)(ne).
All. Alessandro Girgenti

SAN LUCA: Felline (1), Greco (14), Zicari (23), Romano (23), Barba (6), Martucci (12), Trande (L), Stefanelli (1), Morciano (ne), Parisi (0), De Marco (ne), Lazzari (0).
All. Elio Quarta – Vice all. Enrico Quarta

Anima e cuore della SAN LUCA VOLLEY

MERAVIGLIOSE CREATURE...

Più baci, più piaci...

Gli intoccabili...

Tutti presenti...

Questa è storia...Che la festa continui...

 

Tricase (Lecce), 28 maggio 2016 - Manca veramente poco al “49° Rally del Salento” valido quale terza delle sei prove del prestigioso Campionato Italiano WRC, “dedicato” alle potenti e spettacolari World Rally Car che maggiormente incarnano l'idea collettiva di auto stradale da competizione, ed in programma il prossimo week-end sulle strade catramate della provincia di Lecce. Alla prestigiosa gara di casa organizzata dall'A.C. Lecce non poteva mancare la neonata Scuderia di Tricase (Le) “SalentoMotori” che, per l'occasione, schiererà ben otto equipaggi.

Il Presidente Antonio Forte con la " Sua"  bella Monica...

Siamo entusiasti – ha commentato il Presidente Antonio Forte – che diversi amici abbiano scelto di onorarci difendendo i nostri colori nella gara di casa con cui siamo cresciuti imparando ad amare visceralmente questo sport: il 'Salento'. Voglio ringraziare personalmente ed a nome del sodalizio che presiedo non solo gli equipaggi che corrono con noi ma anche i tanti appassionati che ci seguono lungo tutto il percorso. Approfitto per porgere un ringraziamento particolare agli organizzatori ed alle tante persone che, grazie al loro instancabile lavoro, rendono possibile lo svolgimento di queste manifestazioni”.

Per la seconda “uscita” ufficiale la “SalentoMotori” potrà contare sul toscano Tobia Cavallini che dividerà l'abitacolo della sua Ford Fiesta WRC della Tamauto con il conterraneo Sauro Farnocchia che vanta oltre trent'anni di esperienza. Il duo, grazie alla terza posizione assoluta ottenuta nelle prime due gare, sono attualmente secondi nella classifica del Campionato Italiano W.R.C., ad un solo punto di distacco dal leader. I laziali Andrea Michella e Felice Pizzuti hanno dimostrato tutta la loro bravura lo scorso mese di aprile quando hanno vinto, al debutto, il “Rally Città di Casarano”. Il loro obiettivo è quello di ben figurare anche al debutto al “Rally del Salento”. Per farlo avranno a disposizione la loro abituale Ford Fiesta R5 della Steep Five. Altro debutto importante sarà quello del forte pilota locale (leccese di Ruffano) Francesco Rizzello che guiderà, per la prima volta, una WRC: la Citroen DS3 WRC della Dmax Racing. Sul sediolo di destra ci sarà l'esperta navigatrice sanremese Monica Cicognini. Quest'equipaggio è, tra l'altro, impegnato nella Coppa Italia 3^ Zona – Sud. I parmensi di Medesano Roberto Vescovi e Giancarla Guzzi cercheranno di confermare la loro leadership nella classifica della R3 del Campionato e per farlo avranno a disposizione la Renult Clio R3C della Gima SportCompletano il gruppo altri quattro equipaggio locali: il forte driver di Parabita (Le) Paolo Garzia che torna a dividere l'abitacolo della Peugeot 106 N2 con Mauro Longo di Corsano; i leccesi di Ruffano (Le) Pasquale Fiorito e Gabriele Passaseo su Citroen C2 di Classe A6; i due fratelli di Salve (Le) Luca e Nicola Negro su Citroen C2 di Classe A6; il giovanissimo pilota di Giuliano (Le) Gianvito Prontera affiancato dalla sanremese Marcella Gallo su Peugeot 106 N2.

IL PROGRAMMA DELLA GARA - La partenza del “49° Rally del Salento” sarà venerdì 2 giugno alle ore 18:45 da Piazza Mazzini a Lecce. A seguire due Prove Speciali in notturna: “Martignano” (20:16) di 8,43 Km e “La Conca” (21:20), presso l'omonimo complesso turistico di Muro Leccese, di 4,66 Km.

Sabato 3 saranno due i passaggi su ognuna delle tre P.S. in programma: “Santa Cesarea” (10:24; 15:14) di 10,55 Km; “Specchia” (11:24; 16:14) di 14,87 Km; “Palombara” (12:09; 16:59) di 18.34 Km. Arrivo e premiazione in Piazza Mazzini a Lecce alle ore 19:45.

Domenica scorsa si è tenuta a Bari anche l’elezione della Commissione Regionale di Garanzia del Partito Democratico ( la commissione è composta da un numero non inferiore a 3 e non superiore a 11). L’unico eletto della provincia di Lecce è : Nunzio Dell’Abate …

Subito dopo è stato così  “ benedetto ” dal presidente della regione Puglia , Michele Emiliano …

tutti i dettagli operativi ...sul settimanale

di Ing. Sergio Fracasso Da anni vedo nelle Ferrovie Sud Est una grossa opportunità di sviluppo specialmente per il nostro Salento. Mi ricordo le campagne elettorali dell’ex Presidente della Provincia Avv. Giovanni Pellegrino che puntava sulla trasformazione delle FSE come “metropolitana di superficie” , un vettore di trasporto moderno che potesse collegare il Capo di Leuca con il nostro Capoluogo, Lecce, ma soprattutto con l’Aeroporto di Brindisi. Una sfida del nuovo millennio in cui il Salento è diventato una delle mete turistiche più riconosciute, non solo in Italia ma anche in tutto il mondo. In questi anni però siamo rimasti al palo soprattutto per quanto riguarda i servizi. Le nostre FSE sono una risorsa, ma dalle parole bisogna passare ai fatti, all’agire, al progettare e a realizzare; abbandoniamo definitivamente quei progetti di consumo del territorio come la realizzazione della nuova strada SS275 nel tratto Tricase-Leuca (l’urgenza dell’impianto viario salentino non sono nuove strade ma la loro manutenzione e messa in sicurezza secondo il CDS – voglio ricordare che la percentuale di consumo del suolo porta il Salento in cima alla classifica delle aree italiane, al netto delle schifezze interrate negli anni ‘80/90…).

Ritornando alle FSE, queste ultimamente hanno avuto molto risalto sui media soprattutto per l’aspetto giudiziario, con consulenze milionarie inspiegabili e bilanci fallimentari con centinaia di milioni di euro in perdita ogni anno (nessuno ricorda inoltre i soldi buttati nel realizzare opere inutili come quelle barriere sonore che hanno imbruttito le nostre città e che stanno decadendo in malora con conseguente esborso di altre somme per il loro smantellamento); conseguentemente molti politici hanno evidenziato la necessità di un cambio di passo con la realizzazione della “metropolitana di superficie”, ma sono annunci che sistematicamente accadono ogni anno ma nulla si fa, anche se la Regione Puglia ultimamente ha deliberato per la sua elettrificazione: ma qual’è il progetto? Quale lo studio di fattibilità, quali tagli previsti, visto la fallimentare gestione finanziaria tenuta fino ad oggi?

Da un po’ di tempo penso a queste domande e ho cercato di dare una risposta tecnica sfruttando ovviamente la mia professione, dando un mio contributo alla discussione sperando che l’attenzione si sposti dagli spot ciclici del politico di turno ad una realtà.

Le FSE nascono nei primi anni ’30 e costituivano, ma lo sono ancora adesso con i loro 474 km, la linea ferroviaria più estesa dopo le Ferrovie dello Stato e collegano tre dei capoluoghi della Puglia, Bari, Taranto e Lecce, saltando, peccato, Brindisi dove si trova l’aeroporto più vicino. Infatti da Lecce le FSE deviano verso Martina Franca via Novoli/Francavilla Fontana per intersecare poi la tratta Bari – Taranto.

I dati di progetto sono: 1.realizzazione tratta Metropolitana di superficie dal Capo di Leuca fino all’aeroporto di Brindisi; 2.ottimizzazione dei costi di gestione eliminando quelli superflui; 3.idee progettuali per il riutilizzo delle tratte dismesse; collaborazioni e gestione con gli Enti Locali e associazionismo (cittadinanza).

1.Dall’analisi delle tratte nel territorio della provincia di Lecce notiamo che vi sono due dorsali, la Lecce- Leuca via Novoli (ionica) e quella via Maglie, e una trasversale che collega Otranto e Gallipoli via Zollino, le due località turistiche principali salentine. E’ ovvio che la metropolitana di superficie per una sostenibilità economica di progetto non possa sostituire tutta la linea esistente; la mia ipotesi è quella di trasformare in Metropolitana di superficie la Dorsale Principaleche va da Lecce a Leuca via Maglie e quella trasversale che collega Otranto a Gallipoli con lo snodo di Zollino. Verrebbe fuori una specie di croce Lecce-Leuca, Gallipoli-Otranto che prenderebbe tutto il territorio salentino. L’intervento sarebbe solo sulla metà dei kilometri esistenti sul territorio in provincia di Lecce quindi ci sarebbe quella sostenibilità economica del progetto. Ovviamente non basta collegare il Salento solo con Lecce ma necessità collegare il capoluogo con Brindisi e il suo Aeroporto; attualmente il collegamento può essere effettuato tramite la linea delle Ferrovie dello Stato Lecce-Brindisi e realizzarre una “bretella ferrata” ex novo con Aero Stazione di Brindisi che attualmente non esiste. Chi governa sta pensando al progetto generale prima di pensare a provvedimenti sporadici e slegati tra loro?

Eliminando metà della tratte ferroviarie si dimezzerebbero i costi di gestione delle stesse; problema da non sottovalutare se si vuole che le opere siano realizzate nel più breve tempo possibile. Le tratte non utilizzate, per intenderci l’asse ionico, potrebbero essere utilizzate come autostrada per una mobilità dolce, pedonale e ciclabile; al posto delle rotarie si realizzerebbero vere e proprie strade che collegherebbero il Capo di Leuca con Lecce (via Novoli). Sarebbe dal punto di vista della fattibilità tecnica molto meno dispendiosa rispetto alla realizzazione di una ferrovia veloce: i vari tratti potrebbero essere ceduti nella gestione e manutenzione ai Comuni rispettivamente secondo le loro aree di competenza; ai stessi comuni andrebbero dati in gestione i vari Caselli che potrebbero diventare vere e proprie attività da mettere a bando a favore di cittadini, associazione e imprese; con i proventi dal bando i comuni potrebbero parzialmente finanziarsi la manutenzione delle piste presenti sul loro territorio. Le destinazioni d’uso possono essere molteplici, come quelle per la ricettività (B&B, Ostelli, ecc), ristorazione, info point, “Case per la Cultura”(gli esempi sono solo esplicativi e sono stati realizzati sul casello dell’amico artista Puccetto).

Questo tipo di viabilità, diffuse in Europa e nel Nord Italia, potrebbe davvero essere un volano per il Turismo nel Salento, da una parte una mobilità veloce, con la “metropolitana di superficie” collegata all’aeroporto e dall’altra una mobilità più lenta indipendente dall’impianto viario stradale, per un altro tipo di turismo abituato a fermarsi e a godere le bellezze naturali di cui il Salento ne ha in abbondanza.

Questa è un’occasione da non perdere per progettare il nostro futuro.

di Alfredo De Giuseppe C’è poi una Tricase che mi piace. Quella degli artigiani per esempio. Abbiamo avuto nei primi del Novecento i fratelli Peluso, fra i migliori mosaicisti d’Italia: oltre a centinaia di mosaici sparsi in tutto il Salento, cattedrale d’Otranto compresa, un loro lavoro (non firmato) è presente anche nella Galleria Vittorio Emanuele di Milano. Poi molti bravissimi ebanisti, muratori, sarti e ceramisti: oggi quella tradizione continua e, a nome di tutti, citerei Agostino Branca come esempio di arte, dedizione, creatività e gentilezza. Mi piace l’associazionismo, quello vero, magari scegliendo fra le oltre 150 presenti nel nostro Comune. Ci sono sodalizi che in dieci anni di vita hanno inciso profondamente nella socialità di Tricase, vedi l’Associazione Magna Grecia Mare che, partendo dal recupero di un’imbarcazione abbandonata da donne e uomini curdi, ha generato progetti e iniziative di tale livello da trasformare lentamente il Porto in qualcosa di straordinario. Mi piace l’Associazione Libeccio che raccoglie gli ultimi veri pescatori e le famiglie storiche del Porto. Così come l’Associazione di Marina Serra ha dato un notevole contributo alla sensibilità ambientalista, alla sua pulizia e alla divulgazione di un posto meraviglioso. Mi piacciono molte altre associazioni, di volontariato e di cooperazione, che in silenzio fanno quel che possono per accogliere e aiutare gli altri. Mi piacciono i tanti piccoli imprenditori che pur nelle estreme difficoltà mantengono integro il loro senso di autonomia e la loro dignità: sanno di non poter chiedere nulla a nessuno. Mi piacciono quei ragazzi che sono attenti ai valori ambientali e pur nella confusione della politica attuale cercano ogni giorno di informarsi e discernere le notizie. Mi piace chi tenta di resistere in questa terra inventandosi qualcosa di nuovo, affrontando difficoltà endemiche e grandi quantità di scetticismo e diffidenze: producono bio, olio, verdure e anche opunzie. Mi piacciono quei ragazzi, tanti, più di quanto si sappia, che a Londra, Milano, Roma, nel mondo, si fanno apprezzare in posti di grande responsabilità. Ne conosco alcuni: portano con loro l’amore per Tricase, ovunque siano, insieme a valori di onestà e serietà che qui albergano con una percentuale abbastanza alta. Mi piace che a Tricase non ci sia la malavita organizzata, che nessuno sia il boss del quartiere, che nessuno faccia il prepotente con commercianti e imprenditori. Mi piace che il Comune non sia inquinato da mafiosi corrotti e non è roba da poco nell’Italia di oggi e un qualche merito va pur dato ai funzionari che lo reggono da decenni. Mi piace che ci sia un Ospedale che, nel gioco privato-pubblico, funziona, si aggiorna, si trasforma: senza quel posto saremmo davvero più poveri, in tutti i sensi. Mi piace che Tricase abbia tre cinema, che in percentuale sugli abitanti significa essere fra i primi in Italia. Mi piace il Salento Film Festival dove ogni anno Gigi Campanile, fra mille difficoltà, ci porta nel sogno di mondo lontani, delle sfide di paesi in fase di emersione. Mi piace che si faccia tanto teatro: segnalo come esempio il lavoro di Pasquale e Michela Santoro che, oltre alle indubbie doti artistiche, hanno aggiunto importanti valori sociali come “il Club dei Piccoli lettori” che ogni estate coinvolge centinaia di ragazzi. Mi piace che ogni presentazione di libro è un piccolo successo, la sala gremita e gli autori felici. Mi piace quando vengono organizzate manifestazioni originali come Alba in Jazz o i Laboratori sugli antichi metodi di scrittura alla Chiesa dei Diavoli. Mi piace che a fare cultura ci sia gente come Isabella di Marescritto, che gestisce una libreria del cuore, inserita fra le migliori indipendenti, a dimostrazione che per le idee non c’è bisogno di grandi spazi ma solo di grande passione. Mi piace il Volantino, espressione di costanza e passione: la sua presenza è fondamentale per la diffusione delle notizie politiche e culturali. Uscire tutte le settimane per quasi vent’anni è un’impresa da ricordare. Mi piace osservare da lontano e da vicino i tanti artisti di Tricase: cantanti, pittori, fotografi, scultori e musicisti che cercano di vivere del loro genio, senza chiedere elemosine, senza grandi show ma con tanto entusiasmo. Mi piace, lo cito per estrema simpatia, Cristian conosciuto come Jessi Maturo, un talento sottovalutato: da tricasino almeno un suo concerto lo devi aver visto. Mi piacciono i bambini che riempiono le piazze della città e ci giocano ancora, molto più che in altre realtà. Mi piacciono i tricasini che in silenzio, in vecchiaia, sono tornati dopo una vita da emigrante e ora ci osservano con una certa trepidazione. Mi piace la positività dei nuovi residenti di Tricase, persone che liberamente hanno scelto di trasferirsi qui, portando esperienze e sensazioni di altri mondi. Mi piace l’odore della terra di Tricase, che muta da Lucugnano a Tricase Porto, per varietà e intensità. In pochi chilometri pare ci sia tutto il possibile buono che la terra possa offrire. Mi piace chi sta a guardare per ore il mare in tempesta e conta le onde lunghe e quelle alte. Mi piace al calar della sera osservare il vecchio contadino che torna in bicicletta dalla campagna, orfano del cavallo di un tempo, portando con sé il peso di una vita e la leggerezza di una cicoria.

 

di Nunzio Dell'Abate

Mercoledì scorso un’azienda tricasina si è aggiudicato all’asta fallimentare l’ex calzaturificio Selcom. Tramonta definitivamente lo sciagurato progetto del Sindaco Coppola di realizzare un mega impianto industriale di compostaggio di rifiuti proprio nell’ex complesso calzaturiero, all’ingresso del paese. A gennaio scorso, era andata deserta la gara d’appalto per affidare a terzi in project financing la realizzazione e gestione dell’impianto, ma il Primo Cittadino si stava attivando per far indire un nuovo bando. Ora, venendo meno l’immobile, crolla del tutto la folle intenzione.Tirano un sospiro di sollievo le migliaia di cittadini che si erano costituiti in comitati spontanei per esprimere il loro forte dissenso, l’intera classe imprenditoriale della zona industriale, i Sindaci dei Comuni limitrofi e la minoranza consiliare che, neppure coinvolta nell’infausta e impopolare decisione del Sindaco, si era attivata presso gli organi competenti per scongiurare l’insediamento dell’impianto.Mai si era registrata una simile levata di scudi da parte dell’intero territorio e lo sforzo è stato premiato, sebbene si siano vissuti momenti di forte frizione aggravata dall’assenza di un minimo di condivisione con la comunità cittadina e con quelle limitrofe. Restano però gli interrogativi. Era proprio necessario che Tricase spendesse circa 50.000 euro di consulenze per la verifica di fattibilità dell’impianto di compostaggio nei capannoni, non sapendo neppure se l’azienda privata, aggiudicatrice dell’appalto -andato poi deserto-, sarebbe riuscita ad aggiudicarsi altresì l’ex calzaturificio all’asta fallimentare? Non è giunta l’ora che l’Amministrazione lasci perdere faraoniche opere e si concentri in fattivi e meno impattanti interventi per una ottimale gestione del rifiuto e per il contenimento dei costi della TARI?

 

EMANUELE MARRA…DELEGATO DE IL VOLANTINO

Sarà l'unico inviato speciale per la Redazione... Offrirà consulenza fuori sede in tutta la Città di Tricase...

Perchè le notizie passano prima da lui...

TRICASE IN FIORE 2016… Anche una “ libellula in fiore ” in piazza Cappuccini a Tricase

Una bella infiorata realizzata dalla Soc. Coop. Sociale “ libellula

SI AI DIRITTI , NO AI CONFLITTI.. spettacolo di colori di fiori e di petali…

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