Sono passati appena 2 mesi dalla prima storica promozione in serie B2 nazionale ( era il 29 maggio 2016). La pallavolo, quella femminile, quella rossoblu tricasina… è finita… nel senso che la squadra non è stata iscritta al campionato . Un triste commiato, avvolto dal silenzio totale… E adesso? Una cosa è certa: Si dirà tutto ed il contrario di tutto. La verità è che un pezzo della Tricase sportiva non ci sarà più…
di Gianpiero Girasoli Curare una rubrica di informazione finanziaria su IL VOLANTINO è stata una specie di scommessa.
La grande diffusione del giornale e l’interesse che può avere il lettore nel cercare di fare scelte intelligenti ed economicamente sostenibili, in un periodo di obiettive difficoltà, mi sono sembrati gli elementi fondamentali. Altra motivazione, non meno importante, è stata la convinzione dipoter rendere un servizio di utilità sociale.Dall’avvio di questi appuntamenti, sono stato contattato da diversi lettori; alcuni hanno voluto conoscermi personalmente, altri mi hanno chiesto un giudizio sugli strumenti di risparmio che hanno presso la propria banca o la posta; altri hanno voluto intraprendere un percorso di investimento o un piano di accumulo. La richiesta decisamente ricorrente è stata quella di proporre strumenti finanziari nella rubrica stessa. Avendo la possibilità di distribuire Fondi e SICAV di molte società di gestione del risparmio,tra le più importanti al mondo, è alquanto complicato rispondere genericamente a questa domanda.Come già accennato in altri articoli, occorre sempre lavorare e confezionare soluzioni insieme con l’investitore. Omettendo, per comprensibili motivi, di indicare offerte specifiche di società del settore, preferisco fare un esempio concreto. Immagino di avere di fronte un risparmiatore che disponga di 10.000€ e che, alla mia domanda su esperienze precedenti, mi risponda che ha sempre investito in titoli di Stato e buoni fruttiferi, ritenendoli assolutamente sicuri. Di fatto, però, allo stato attuale entrambi non danno alcun rendimento. Gli consiglio un fondo gestito da una società radicata a livello internazionale, specializzata esclusivamente nella gestione di titoli obbligazionari, garantiti dalla diversificazione negli investimenti e dall’allocazione in società molto affidabili per gli organismi internazionali di valutazione (società di rating). L’orizzonte di investimento, in questo caso, è di 3-5 anni, per ottenere un rendimento superiore ai titoli conosciuti e con un grado di rischio equilibrato. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. cell. 349 3968205
di Stefano Distante Lo svago più frequente di noi adolescenti è uscire. Con la parola uscire intendiamo sentirci a nostro agio, liberi, senza che nessuno possa comandarci. Avere delle compagnie può essere utile a molte cose, ad esempio sentirsi apprezzati e magari capiti. Di solito con la propria compagnia durante il pomeriggio ci si dovrebbe ritrovare in dei punti d’ incontro come parchetti, oratori, campetti comunali per potersi divertire o passare del tempo insieme ad altri ragazzi, ma tutto ciò nella nostra cittadina non esiste. Data l’ assenza di centri ricreativi per ragazzi le strade, le piazze e gli altri spazi pubblici all'aperto del paese diventano, in mancanza di luoghi alternativi migliori, mete abituali anche con le condizioni climatiche più sfavorevoli. Per questo motivo, dopo svariate uscite in giro con gli amici si matura la percezione della carenza di spazi al coperto in cui "stare" semplicemente con i coetanei o in cui "fare" qualcosa. Perciò spesso ci si chiude in casa davanti ai nostri apparecchi tecnologici, per questo motivo veniamo definiti: “Giovani a banda larga”, “Giovani multitasking”, o addirittura ci dicono di aver bruciato la nostra gioventù, ma in effetti tutti questi soprannomi ci vengono affiliati a causa del nostro abuso della tecnologia dovuto appunto all’ assenza di luoghi di ritrovo e assenza di manifestazioni ed eventi adatti a noi adolescenti.
Francesco Maggio, compositore e concertista originario di Depressa, sarà uno dei protagonisti della manifestazione che si terrà a Bologna in occasione dell’anniversario della strage. Il 2 agosto in Piazza Maggiore, con la prestigiosissima Orchestra del teatro Comunale di Bologna, presenterà una sua opera che si ispira al Salento, dal titolo “Di morsi e rimorsi”. Un incalzante ritmo di pizzica che invaderà tutta Bologna con l’obiettivo di cancellare il frastuono della bomba che 36 anni fa sterminò 85 persone e fece centinaia di feriti. L’Autore ha dedicato la sua opera alle vittime di tutte le stragi e alle loro famiglie. Il concerto andrà in diretta alle ore 21,15 su Rai Radio 3 ed in replica televisiva l’11 agosto su RAI 5 alle ore 20,15
Tricase Porto: Una mare di barche…Crisi? Quale crisi? Crisi ? Quale crisi ? Sembra incredibile ma dalle foto in nostro possesso emerge una situazione che ci lascia pensare: Quanti sono i posti barca a Tricase Porto ? I posti barca, dentro un porto che è il porto di Tricase, sono una ricchezza ? Per chi…? Approfondiremo…
Marina Serra, il lungomare… “ arredato per una stanza ” Marina Serra, le foto documentano… che da circa 40 giorni, mettendo insieme un po’ di tutto, se non una casa ci si rifà almeno una stanza per le vacanze....all'aperto....sul lungomare… c'è un paio di sedie, 2 tavolini, altre parti di mobili, o qualcosa del genere…pronti all'uso...
Tricase Porto: chi pulirà la piazzetta…? Da oltre un mese questo è lo stato indecoroso della piazzetta che costeggia uno dei tornanti più belli per scendere a Tricase Porto. A nulla sono valse segnalazioni e solleciti. Alla brutta immagine si aggiunge il serio pericolo di incendi
L’antico Veliero Portus Veneris, arrivato nel 2002 nel Salento carico di migranti e dei loro bagagli pieni di disperazione e di grandi speranze, con il progetto “È arrivato un veliero carico di…” (co-finanziato dal Dipartimento della Gioventù presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e che vede coinvolti in qualità di partner l’Associazione Magna Grecia Mare, il CIHEAM Bari e la società di servizi editoriali Art Corsivo Basso Srl), è diventato una nave scuola e libreria navigante e dallo scorso anno naviga in un mare di cultura carico di.. libri e di giovani talenti della scrittura. Il Portus Veneris sarà a Tricase sabato 30 luglio per animare il Porto Museo con eventi a bordo e sulla banchina. L’avvio degli appuntamenti è a cura dell’equipaggio del veliero che alle 18 insegnerà ad adulti e bambini l’arte della marineria tradizionale grazie al laboratorio “PRIMO APPROCCIO ALLA VELA LATINA” . Alle 21.30 sulla banchina, sarà presentato il libro "Soliti uomini" di Andrea Settembrini edito da Terra d'Ulivi Editore, una raccolta di sette racconti tutti liberamente ispirati a storie reali, che si immergono con un tono, ora malinconico ora ironico, nei paradossi e nelle insensatezze della vita di tutti i giorni.
Il 31 luglio il Veliero molla gli ormeggi da Tricase Porto, dirige la sua prua verso Otranto per “approdare” sul Lungomare degli Eroi per la presentazione alle 20 del libro "APPRODO A… OTRANTO" di Giulia Guida edito da Negramaro. Giulia Guida è una dei 6 autori della collana “APPRODO A…” realizzata da giovani scrittori del progetto “È arrivato un veliero carico di…” che nelle loro opere esplorano e raccontano luoghi, storie e personaggi dei principali porti pugliesi. Nel suo libro, Giulia va alla scoperta di Otranto attraverso storia, miti passati e presenti di questo borgo. Personaggi insostituibili che raccontano avventure, tempeste e incredibili scoperte. Nella due giorni inoltre, sia il 30 sia il 31 luglio dalle 19, presso il Complesso Rupestre “La Rena e le Sette Bocche” del Porto Museo di Tricase, ci sarà una esposizione, proposta e degustazione di eccellenze agroalimentari del territorio (curate da: Azienda Agricola Agostinello Salvatore, La Lattoria – Azienda Agricola Melcarne, Azienda Agricola Sarcinella Salvatore, Azienda Agricola Oro del Salento, Liquorificio Villantica, Oleificio San Marco) accompagnata dalla esposizione delle sculture di Gianni Vantaggiato. Sulla banchina del Porto, esposizione fotografica “Fotemozioni” di Costantino De Giuseppe.
di Pasquale Santoro Graziano Gala nasce a Tricase nel 1990. Completa gli studi classici sotto la guida dei maestri Romeo Erminio e Serena Jazzetti, che lo stimolano a cimentarsi nella scrittura. Già da studente liceale riceve delle proposte di pubblicazione, ma decide di aspettare. Non vuole bruciare le tappe. Si iscrive alla Facoltà di lettere classiche a Lecce, dove si laurea col massimo dei voti e la lode con una tesi su Cosimo Argentina, uno dei maggiori scrittori viventi del panorama nazionale, presente alla discussione.Passa buona parte della sua vita sui treni, e non certo per esigenze di viaggio. Ha bisogno di osservare la gente, di capire, di ragionarci su.Coltiva quell’esigenza di scrivere, di raccontare e di raccontarsi, che l’ha accompagnato sempre, fin da bambino.Inizia con le poesie. Nel 2012, con Madre vince il premio “Gazzetta del Mezzogiorno”. L’anno successivo per la stessa poesia arriva il riconoscimento dell’Association Européenne des Enseignants. Comincia anche a cimentarsi con i racconti, senza trascurare il suo primo amore.I racconti arrivano: prima brevissimi, come se fossero delle poesie in prosa, poi il respiro si allarga. Trattano di personaggi poco fortunati in cerca di un riscatto – quelli che lui ama definire gli affamati. Decide di farli leggere in giro, per avere conferme e confronti. Le “Officine Cantelmo” ne selezionano due (Il fuoco d’artificio e Anselmo Ganci) per dar corpo ad un’antologia. Le associazioni leccesi “Tha Piaza” e “Testi&Testi” ne scelgono degli altri (Variabili impazzite e Rumori da basso) inserendoli in dei volumi. A Lecce e a Roma vengono organizzate delle serate finalizzate alla lettura di alcuni suoi racconti. Nel 2015 arriva una chiamata da Viareggio: premio nazionale Bukowski, terzo classificato(per il racconto Sentir messa) con annesse proposte di pubblicazione. Intanto viene chiamato a Milano a insegnare, realizzando il suo sogno di bambino: diventare un professore. Nel capoluogo lombardo ottiene altri riconoscimenti: vince il premio “Alfa Romeo – città di Arese” con il racconto Polmonie un suo raccontodal titolo L’applauso viene selezionato nel corso della “Piano City Milano” e presentato nella prestigiosa scuola di scrittura “Belleville”. Maurizio Meo, editore, seleziona il suo racconto Casematte e lo inserisce nel volume “Salento quante storie”.
"Casematte" di Graziano Gala tratto dal libro “Salento quante storie3”
Dialoga con l'autore avv. Alessandro Distante Direttore de il Volantino di Tricase
Martedi 26 luglio ore 21 Palazzo Gallone
di Nunzio Dell'Abate A Bari l’ex Manifattura Tabacchi si trasformerà nella “Manifattura delle Idee” e sarà sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche e degli incubatori d’imprese per la Città. Per la rigenerazione e rifunzionalizzazione della struttura sono stati stanziati 33 milioni di euro grazie all’intesa raggiunta tra il Comune di Bari e Invimit. Invimit Sgr SpA (Investimenti Immobiliari Italiani) è la società di gestione del risparmio del Ministero dell’Economia e delle Finanze. La sua mission è quella di acquisire beni dismessi, appartenenti alle pubbliche amministrazioni, per rimetterli a nuovo e consentirne la piena fruizione. Svolge dunque un ruolo di cerniera tra i soggetti pubblici, proprietari di rilevanti patrimoni immobiliari, e il mercato.Non di poco conto è l’indotto occupazionale che si crea, attraverso gli interventi di ristrutturazione e di valorizzazione.Invimit ha a disposizione ingenti somme e come al solito, attesa la penuria di proposte dal meridione, sono gli enti locali del nord a farla da padroni e ad aver fiutato le grandi potenzialità che offre la società ministeriale.Ora perché non pensare ad un accordo del genere per la nostra ACAIT che versa, dall’atto di acquisto risalente a quindici anni fa, in uno stato a dir poco penoso? Vi è da aggiungere che, per l’ex tabacchificio di Bari, Invimit ha indetto un concorso di idee ed ha premiato la progettualità ritenuta migliore ed innovativa a rendere quegli spazi poli di attrazione per la comunità, come fu nel passato. Insomma, in qualunque modo, ma muoviamoci per l’ACAIT!
di Pino Greco L’assessore Fracasso è andato a pulire . Marina Serra: L’assessore comunale alla cultura, ing. Sergio Fracasso è andato a pulire la “ deprecabile “ scritta a Marina Serra. Due giorni di impegno. Due giorni per continuare a contribuire al decoro della nostra costa. Martedì 19 e mercoledì 20 luglio 2016, l’appuntamento è per le ore 7,30. C’eravamo anche noi. Abbigliamento da “operaio” e attrezzi alla mano, l’assessore Fracasso, con l’unico dipendente comunale “operativo”, Fernando Peluso, hanno ripulito la scritta offensiva “ Tourist Terrorist ” , segnata sul muro di Marina Serra da qualche incivile.
Guarda il video : http://www.ilvolantinoditricase.it/video.html
Dopo l'intervento
Incontro con Fabrizio Barca
di Alessandro Distante In un piccolo, ma grazioso, hotel del Capo di Leuca di un piccolo, ma altrettanto grazioso, comune del Basso Salento, si sono dati appuntamento martedì scorso i vertici politici delle Amministrazioni Comunali del Sud Salento, tra i quali anche alcuni Assessori del Comune di Tricase, per un confronto sulle criticità e potenzialità del territorio. Il tutto sotto la supervisione attenta di Fabrizio Barca, già Ministro della Repubblica italiana ed ora a capo del CTAI, una struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri che gira per l’Italia e favorisce la conclusione di accordi con le c.d. Aree interne.Un pomeriggio nel quale operatori e fruitori del settore dello Sviluppo Locale, della Salute e dei Servizi Sociali, della Scuola e della Formazione, della Mobilità e dei Trasporti locali, tutti del Basso Salento, hanno rappresentato, nei cinque minuti loro concessi, punti di forza e di debolezza ed hanno delineato chiavi di lettura del presente ma soprattutto del futuro.“In Italia –ha detto Barca- ci sono tante Aree che si ritengono l’ultimo lembo, perché l’Italia è formata da tanti punti terminali e cioè di luoghi oltre i quali non si può andare.”. Non basta quindi essere De finibus Terrae per guadagnarsi attenzioni e quindi anche fondi statali. Ma quello che Barca ha sottolineato, anche con forza, è che l’intervento pubblico non può essere finalizzato a finanziare singoli interventi o singole opere, ma deve inserirsi in un patto tra lo Stato, la Regione e gli Enti Locali che può avere valore e può ricevere fondi se è finalizzato ad un progetto di sviluppo. “La domanda che dovete porvi è quale Salento volete tra venti anni”, ha detto con forza Barca.“Quello che conta non sono i progetti ma le persone”; così sottolineando come sono le idee e non gli interventi ad essere fondamentali, il progetto e non le opere.E in questo senso Barca non ha mancato di ricordare che le risorse pubbliche elargite nel Mezzogiorno non sono state affatto irrisorie; il problema è, allora, il ritorno di quelle risorse o, meglio, la traduzione di quei finanziamenti pubblici in cambiamenti stabili e positivi del territorio. E poi alcuni dati ed imput significativi: il settore turistico, pure in forte crescita, non può essere l’unico settore sul quale puntare ed investire. Occorre –secondo Barca- riqualificare culturalmente o contaminare il passato, il presente ed il futuro recuperando quella produzione del manifatturiero che, fino a qualche decennio fa, era il punto di eccellenza del Capo di Leuca. Ed il dialogo intergenerazionale diviene un metodo fondamentale per questa operazione di recupero e di rigenerazione e riqualificazione. L’agricoltura costituisce –secondo l’Esperto- un altro settore di estremo interesse e con grandi potenzialità. “Eppure –ha detto Barca- i prodotti DOP e IGP sono soltanto un ventesimo di quelli di altre aree interne italiane”. Ciò vuol dire che non vi è stata adeguata valorizzazione dei prodotti della terra. Ciò che conta è saper vendere perché in agricoltura è importante produrre ottimi olii ed ottimi vini ma poi ciò che conta è venderli bene, così da rendere remunerativa la produzione. Nelle nostre aree vi è stato un decremento della popolazione impiegata in agricoltura pari al 44% a differenza di un dato negativo, ma migliore, di altre aree simili dove la popolazione che vi lavora è diminuita del 33%.Un altro dato che Barca ha sottolineato è che nel mondo delle imprese salentine ben l’11% è formato da cittadini stranieri, anche se il tasso di immigrazione è bassissimo. La spiegazione è che molti cittadini stranieri aprono soprattutto attività commerciali ed il riferimento esplicito è stato ai cinesi. “Non pensate di poter programmare il vostro futuro a prescindere da questo dato; dovete coinvolgerli nei processi di lettura e di sviluppo. Non è facile, ma è un obiettivo importante”. Leggendo un interessante documento firmato dai Comuni aderenti all’Area, Barca lo ha qualificato come un punto di partenza ma assolutamente insufficiente. L’impostazione del lavoro che potrebbe portare all’Accordo con lo Stato e la Regione deve essere quella non di chiedere per realizzare singole opere, ma di elaborare un’idea di sviluppo.Ed in questo diviene fondamentale la partecipazione ed il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio creando quel positivo atteggiamento di dialogo e di condivisione che, trasversalmente, viene ad interessare tutti i mondi, da quello produttivo a quello della formazione e della scuola, da quello delle infrastrutture a quello dei servizi. Particolarmente e ripetutamente citati i temi dei trasporti sia su rotaie che su strada e della sanità con una sanità sul territorio diffusa ma tendenzialmente deospedalizzata. Barca non ha mancato di apprezzare lo spirito collaborativo e la capacità di cooperare da parte dei Comuni del Capo di Leuca che già da tempo lavorano insieme in Unioni di Comuni, ma quello che deve acquisirsi è comprendere che le singole realtà cittadine devono sentirsi parte di un’area e quindi cedere pezzi della loro territorialità in favore non solo di una gestione comprensoriale ma di un progetto di territorio vasto. Un pomeriggio, quello svoltosi a Patù, di estremo interesse ma soprattutto che ha posto in risalto un metodo di lavoro innovativo: ad offrire spunti di analisi e di proposta non solo uno o più relatori ma chi è sul fronte, chi lavora ogni giorno nei vari settori, così coinvolgendo direttamente non solo, ad esempio, il dirigente delle ferrovie del Sud Est ma anche il pendolare che impiega due ore per raggiungere Lecce e che trova le stazioni chiuse e non può fare il biglietto salvo poi beccarsi 50 euro di sanzione; non solo il dirigente scolastico ma anche lo studente; non solo il sindaco ma anche il comune cittadino.Un metodo nuovo che voleva rappresentare anche un’idea nuova di finanziamento pubblico; un finanziamento che interviene su un progetto che nasce dal basso e che è partecipato.Un metodo ed una possibilità nuova per creare un Capo di Leuca aderente alla storia, attento alle sue ricchezze, ma capace di offrire occasioni di lavoro e quindi di permanenza per i giovani.