di Alfredo Panarese  Questo é lo stato della nostra spiaggetta a causa delle acque piovane non arginate dal cordolo perimetrale inspiegabilmente non ricostruito con gli ultimi lavori da poco conclusi.
Grave dimenticanza! 
 
 

Tricase 2-10 Settembre 2016  13° SALENTO INTENATIONAL FILM FESTIVAL  I VINCITORI

TRICASE 10.09.2016 - Dal 2004 il Sud Salento accoglie nella magnifica cornice di Tricase il Salento International Film Festival, in cui il cinema indipendente di tutto il mondo è protagonista assoluto .Si tratta di un’imperdibile occasione di confronto tra produzioni cinematografiche internazionali e nazionali sul ruolo del cinema come forma di comunicazione culturale e di legame tra i popoli. Valorizzare i giovani talenti e scandagliare le nuove forme di produzione cinematografica è l’obiettivo del Salento International Film Festival con una attenta programmazione dei film in concorso tra lungometraggi, corti e documentari che richiamano un pubblico numeroso in location d’eccezione come al Sala del Trono di Palazzo Gallone. La giuria del Salento International Film Festival, presieduta da Rosangela Bovenga, annuncia i vincitori della 13° edizione che si è conclusa Sabato 10 Settembre.

MIGLIOR FILM (Ex-eaquo)

  1. OBLIVION SEASON diretto da Abbas Rafei | Iran 2015
    Motivazione: Per il coraggio dimostrato nel girare un film su tematiche scottanti in un paese di religione musulmana come l’Iran dei giorni nostri, raccontando, con spietatezza, la realtà di una società in cui il maschilismo regna sovrano senza, tuttavia, rinunciare a ravvisare all’interno della compagine maschile segni di cambiamento profondo, sia tra i bambini che tra gli adulti, in questo modo squarciando un orizzonte a prima vista buio con la lama luminosa della fiducia nelle capacità insite in ogni essere umano di cambiare il proprio destino sia per amore di un altro ma anche e soprattutto per amore della dignità che ciascuno, innanzitutto, si deve.
  2. IL GIOCATORE INVISIBILE diretto da Stefano Alpini | Italia 2016

Motivazione: Per la complessità con cui il tema del tradimento, insieme ai suoi corollari a monte e a valle – amore e passione, paura e desiderio – è quello del distacco, che ogni tipo di lutto e cambiamento implicano viene sviluppato parlando di cinema nel cinema e riportando la filosofia sul terreno delle quotidiane dinamiche di ruolo e di potere in ogni forma di relazione: tra marito e moglie, amanti, colleghi, amici, e i molti “Sé” che ognuno, come una matriosca, si porta in giro per il mondo

Per lo spessore culturale che, per la stessa location della Normale di Pisa - luogo simbolo di curiosità e ricerca italiane ma il cui prestigio valica i confini del nostro Paese-, ci guadagna credito e ascolto nel mondo e dunque, laicamente, fede nella possibilità che certi assunti possano essere meritevoli di qualche considerazione.

MIGLIOR ATTRICE

KsenijaMarinkovicper il film: Con i Migliori Auguri diretto da SnježanaTribuson
Croazia 2016

Motivazione: Per una fisicità accogliente e disarmante che cattura l’empatia dello spettatore e lo conduce nei meandri dell’animo umano quando si rapporta al dolore per la malattia di chi amiamo, al desiderio di condivisione e protezione che caratterizza la specie cui apparteniamo, per lo spirito di maternage proprio del femminino, per quella qualità di innocenza, incantata e sprovveduta, che specie le donne hanno nella fase di innamoramento, per la delicatezza suggerita come realistica possibilità nell’accettare le delusioni, i cambiamenti, i distacchi e la certezza che qualcuno verrà a salvarci dalla solitudine e dalla paura, in un lieto fine che più che melenso, grazie a lei diventa naturale e necessario.

MIGLIOR ATTORE

Allen Dizonper il film: Liberaci dal Male diretto da Mel Chionglo | Filippine 2015

Motivazione: Per la capacità di usare lo sguardo, agli occhi degli occidentali, quando asiatico, indecifrabile, per rappresentare il dilemma interiore di un giovane sacerdote diviso fra l’amore per Dio e quello per una coetanea diventata la madre di suo figlio; di farsi ministro di giustizia nella terzietà che l’abito esige senza per questo rinunciare al sentimento di comunanza coi vessati e di giudizio laico.

MIGLIOR REGIA

SnježanaTribusonper il film Con I Migliori Auguri | Croazia 2016

Motivazione: Per lo sviluppo riuscitissimo di un intreccio, a prima vista improbabile ma, come nella teoria dei frattali, logico e coerente tra vite diverse, che sembrerebbero perse e invece, come dice la canzone, “si stan cercando” perchè in realtà destinate a trovarsi.

MIGLIOR FOTOGRAFIA

OBLIVION SEASON direttore della fotografia AlirezaBarazande

Motivazione: Per la maestria tecnica e lo sguardo onirico e lucido dietro l’obiettivo.

MIGLIOR COLONNA SONORA

IL MINISTRO musiche di Eugenio Vicedomini.

Motivazione: Per il fraseggio musicale che ha saputo rendere una storia di ordinario compromesso, dai contorni noir, ricca di ritmo e fedele ai diversi colpi di scena e agli specifici profili dei vari personaggi tipo nonché alle variazioni emotive che si succedono costantemente per ben 80 minuti, avvincendo lo spettatore, senza farlo sentire in colpa, nonostante la gamma di potenziali identificazioni che individualmente o collettivamente, il lungometraggio propone.

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

Categoria Alle Donne Piace Corto
VALENTIN
di Ingrid Hübscher | Germania 2016 | 15 min.Motivazione:
Per la capacità di raccontare la forza immaginativa dell’amore che con fantasia e sensibilità, tatticamente, stravolge i parametri dell’altro fino a conquistarlo, subliminalmente. Tema portante: la vita ci conduce dove non avremmo mai immaginato.

Categoria Corti Internazionali
RETRIVER
di JooHwan Kim | Korea del Sud 2016 | 25 min.

Motivazione: Ancora una volta i riflettori accesi dal grande schermo sulla potenza generatrice e salvifica dell’amore e quale migliore riprova di quello che nasce, imprevisto e addirittura opposto ai motivi dell’incontro, tra un umano-disumano e un animale perchè l’amore attiva l’epifania del meglio che ognuno ha in sé ma che un altro, come ogni animale insegna, con la fede e senza il giudizio, porta alla luce.

Categoria Corti Italiani
L’ULTIMA ORAZIONE
di Gustav Baldassini |Italia 2016 | 17 min.

Motivazione: Per la capacità di uno sguardo giovane, figlio di nostri tempi cinici e schiavi del denaro a qualunque costo di fotografare la realtà nel momento di massimo compimento di ogni esistenza e provocatoriamente illuminare il peso dell’approvazione collettiva e lo stigma di ogni consuntivo etico.Il cinema si fa in 17 minuti teatro ereditando la lezione di Totò e rivisitando quella di Edoardo attraverso il potere mistificatorio della parola e quello indicibile della realtà.

Categoria di Animazione
BAGNI
di Laura Lucchetti | Italia 2016 | 9 min.

Motivazione: Per la poetica dello storytelling e della mimica dei personaggi che trasformano una realtà da sotterraneo- “prigione” nel luogo scelto dalla regista per concepire sogni di evasione e realtà. Per la fulminea descrizione di un’umanità meticcia nell’anima con le sue prevedibili brutture ed impreviste generosità in un contesto in cui ogni parola diventa superflua e la mimica, vincente, dice tutto quello che occorre

MIGLIOR DOCUMENTARIO

L’ATTESA di Cristian Piazza | Italia/USA 2016

Motivazione: Per la capacità di raccontare in tempi di ordinaria instabilità come una motivazione consapevole, un impegno costante e la capacità di sognare, nonostante le prospettive di una prevedibile solitudine e in tempi lunghi prima di raggiungere l’affermazione consentano ai giovani anche oggi di recidere il cordone ombelicale e trovare del proprio altrove la strada per scoprire chi sono sempre stati e chi volendo possono diventare.

 

 

 

 

 

 

 

Eugenio Musarò, ancora qui nelle vesti di scrittore giallo/Thriller, è uscito con il suo quinto romanzo dal titolo suggestivo “Assassinio Del Vicequestore”

 

In un luogo consacrato come una chiesa, proprio davanti al confessionale, viene ucciso con un colpo di pistola il vicequestore Armando Giannini, proprio poco prima della sua confessione. Unico indizio: un'impronta di scarpa e un mozzicone di sigaretta a pochi passi dalla vittima. Iniziano le indagini del commissario Calogero Balducci. Sulle prime, i sospetti ricadono sul prete della parrocchia d’appartenenza e spessole indagini deragliano su binari morti, per poi arrivare, dopo un intreccio di accadimenti, intercettazioni e interrogatori, al movente che aveva sancito il tragico epilogo. La soluzione del casoporta inaspettatamentealla scoperta di un’intera associazione criminale, che affonda le radici in varie parti d’Italia.Il libro può essere acquistato nelle librerie della casa editrice Kimerik sparse in varie parti d’Italia, ma può essere anche ordinato dalle maggiori librerie online (Amazon.it. Libreriauniversitaria.it, ibs.it, ecc.) e ovviamente dal sito della stessa casa editrice “www.kimerik.it. E’ sufficiente inserire il nome dell’autore o il titolo del libro e con pochi clic lo si può ordinare.

Lunedì 12 settembre 2016. Davanti alla scuola tanta gente… Otto e mezzo…prima campana… tutti a scuola…

E’ un giorno particolare e di valore....

E’ il primo giorno di scuola. Inizia un nuovo anno scolastico, un nuovo anno di studio e di impegni… Il sindaco Coppola rivolge gli auguri di un buon inizio a tutti i ragazzi di tutte le scuole di Tricase, agli insegnanti, al personale della scuola, ai genitori

 

 

 

 

di Pino Greco Che rottura ! Questa è una delle parole più frequenti nei giovani di oggi…Questo è quello che mi dice un mio caro amico psicologo presente mentre scrivo questi 4 righi…sulla triste vicenda che le foto documentano. Probabilmente questi “ giovani decoratori ” non avevanosoldi per una birra…forseavevano finito il credito del telefonino… così hanno deciso di passare il proprio disappunto “ illuminando ” il proprio cervello con gesti stupidi... con atti di vandalismo. Sono ragazzi generosi, continua l’amico dottore, ma, anche imprevedibili, tristi e annoiati, che si comportano come se non avessero nulla da perdere, divertendosi semplicemente a distruggere. Come hanno fatto all’ingresso del centro Caritas di piazza Cappuccini. Se la sono presa anche con la Chiesa . Proprio così. Non è la prima volta, l’elenco dei luoghi anche di culto imbrattati da graffiti, scritte,evetri infranti, in Città, è lungo. Che rottura !

Prima di scrivere questa segnalazione, incontriamo alcuni residenti di piazza Cappuccini. L’oggetto è: il parcheggio antistante la chiesa dei Cappuccini.“ Perché non mettere delle telecamere…servono in più punti della Città…Sono mesi, anzi anni, che questo “ parcheggio ” a Tricase è abbandonato a se stesso… si parcheggia selvaggiamente, perchè non c'è “ segno ” di linee bianche ne di segnaletica e quindi ognuno fa un po’ quel che gli pare… ragazzi inclusi ”

Noi di Tricase dobbiamo con forza dire N0 alle 4 corsie per salvare il nostro ambiente

di Ercole Morciano E’ molto frequente che sui quotidiani regionali, non solo nelle pagine di cronaca locale, compaiano articoli o interviste - anche di sinadaci che con la 275 non c’entrano - sulla necessità di avviare, comunque e subito, l’allargamento della 275 da Maglie a Leuca come da progetto, ovvero con le quattro corsie fino alla vista mare o comunque fino a S. Dana, frazione di Gagliano secondo il cosiddetto progetto della “strada parco” sul quale trovarono l’accordo tutti gli esponenti delle forze politiche, da Vendola a Fitto, con la mediazione del sen. Pellegrino.

Ebbene nell’uno o nell’altro caso sarà il territorio di Tricase- unitamente a quello di Alessano - a subire un vero e proprio “stupro”: così fu definito il massacro di suolo agricolo da sacrificare ad un’opera necessaria ma il cui progetto, nato male, è sicuramente poco adeguato alla nostra realtà, quanto meno perché redatto oltre 20 anni or sono. Non così nel tratto fino a Montesano dove la strada verrà allargata sul medesimo tracciato attuale. Non è questa la sede per fare la cronistoria, anche giudiziaria, della tormentata vicenda; o di parlare degli interventi degli illustri amministrativisti - sempre gli stessi - che difendono nei vari gradi della giurisdizione le ditte concorrenti: i loro linguaggi sono tecnicamente perfetti ma scarsamente comprensibili a noi, non addetti ai lavori.

Quello che a me, come tricasino, interessa di più è invece continuare ad oppormi al raddoppio da Montesano a Leuca perché lo spreco di territorio è veramente sproporzionato e i lavori previsti, con scavo di gallerie e strutture di collegamento (incroci a livelli sfalsati, rampe di raccordo passi, sottopassi e rampe e opere sussidiarie) sembrano più previsti per impegnare il pingue finanziamento che invece per mettere in sicurezza la strada. Non scriverò del volume di traffico che diminuisce notevolmente dopo Tricase, per non essere tacciato di campanilismo, ma non posso non ricordare lo sconvolgimento non solo territoriale, ma agricolo, storico e antropologico che l’opera, com’è stata progettata, è destinata a determinare. Basti pensare alla barriera, non solo fisica, tra Tricase e Lucugnano che attualmente sono ormai urbanisticamente unite da una serie di villette abitate. Occorre inoltre non dimenticare la prevista distruzione di aree di pregevole interesse storico-archeologico nel territorio delle “Matine”; qui verrebbero eliminate tracce che non solo ricordano il nostro passato ma occorre conservare se vogliamo implementare il turismo come settore economico del futuro. Penso alle antiche “vie del Pellegrino” che portano a Leuca, da collegarsi al percorso della “ via Francigena” la cui “ Cartadileuca” è stata ufficialmente presentata il 12 agosto proprio a Tricase, nella sala del trono di palazzo Gallone, per scelta del vescovo Vito Angiuli, che spesso localizza nella nostra città eventi culturali di notevole spessore: vedi recente incontro sulla modifica della Costituzione e relativo referendum. Il vescovo è intervenuto sulla stampa anche a proposito della 275 invocando un accordo tra le parti per superare lo stato di fermo e accelerare i tempi, ma non può sostituirsi alla parte politica.

Da iscritto al PD di Tricase, che ho contribuito a fondare, ho più volte chiesto nelle assemblee che fra i problemi sul tappeto affrontassimo l’allargamento della 275, ma non è stato fatto nulla a riguardo per difficoltà interne. Nell’ultima assemblea del PD ho chiesto ai due commissari un cronoprogramma di massima per capire le loro intenzioni, ma finora non è stato fatto; nonostante le buone intenzioni che hanno esternato - ovviamente da verificare – i commissari, Gabriele Abaterusso e Sergio Signore, sarebbero i meno adatti ad impegnarsi sul fronte della 275 con 4 corsie fino a Montesano, perché molto vicini correntiziamente all’on. Ernesto Abaterusso, uno dei più solerti sostenitori delle 4 corsie fino a S. Dana e pertanto – mi dispiace dirlo - favorevole al danneggiamento di Tricase.

Ho chiesto anche al sindaco Antonio Coppola un’assemblea per illustrare la proposta di un incontro pubblico sulla 275 per illustrare bene la proposta della messa in sicurezza del strada a sud di Montesano con l’utilizzo della circonvallazione di Tricase; proposta condivisa e sostenuta dal consigliere regionale Sergio Blasi. Il sindaco lo aveva già pensato ma sta aspettando che finiscano le iniziative programmate per l’estate tricasina.

Se come Tricasini non ci impregniamo a prendere posizione per difendere, anche con i denti, il nostro territorio saremo vittime nella “guerra delle spade dei poteri forti contro le mani nude dei volontari”: come ebbe giustamente a scrivere Luigi Russo, presidente del C.S.V. Salento che con Vito Lisi, presidente del Comitato popolare contro il raddoppio delle corsie da Montesano a Leuca, unitamente a tantissimi volontari giovani e meno giovani, si spendono quotidianamente per amore verso questo territorio e perché trionfino finalmente il buon senso e la ragione.

 

 

di Nunzio Dell'Abate Nell’elenco delle opere incompiute, diramato dal Governo e diffuso dai mass media anche di caratura nazionale, la rete irrigua di Tricase per il riutilizzo delle acque reflue depurate e sterilizzate figura al primo posto in Provincia e tra i primi in Regione per il maggior investimento di danaro.I lavori sono stati appaltati nel lontano 2004 e hanno subito un notevole ritardo per un errore di collocazione dell’impianto ed, una volta ultimati, l’opera è risultata non collaudabile per sviste progettuali e negligenze varie. Finora sono stati spesi sei milioni di euro, di cui oltre un milione di fondi comunali. La Regione ha più volte diffidato il Comune a collaudare e mettere in funzione l’impianto, pena la restituzione del finanziamento erogato.Non solo, l’impresa appaltatrice ha intrapreso diverse azioni giudiziarie nei confronti dell’ente comunale per svariati milioni di euro di risarcimento ed il mese scorso due sentenze, che hanno definito solo due di questi giudizi, hanno condannato il Comune a pagare 200.000 euro. L’impianto dovrebbe abbeverare circa 450 ettari di campagna e diminuire drasticamente lo sversamento nell’insenatura del Canale del Rio. Dinanzi allo stallo dell’opera ed alle prime condanne giudiziarie che hanno inciso sul bilancio comunale e quindi sulle tasche dei cittadini, abbiamo ritenuto di rivolgere un’interrogazione consiliare al Sindaco al fine di conoscere lo stato dell’arte e le ragioni del mancato collaudo, nonché il grado di rischio della restituzione del finanziamento già erogato. Ancora, quali siano state, sino ad oggi, le misure e/o interventi posti in essere per completare l’iter procedurale e mettere in funzione l’impianto di irrigazione dei reflui trattati. E, soprattutto, se e quali siano stati gli atti formali e/o le azioni intraprese nei confronti dei responsabili del ritardo e del mancato collaudo. Se ne parlerà nella seduta consiliare di martedì prossimo.

Martedi 6 settembre 2016. Depressa di Tricase. Campo sportivo. Giuro di dire la verità, nient'altro che la verità….Un campo sportivo così…non l’avevo mai visto…Siamo entrati per caso nel campo.. Abbiamo trovato la porta aperta…così siamo entrati …

Una cosa è certa : qui non si può giocare a calcio…

GUARDA IL VIDEO sul nostro sito :  ilvolantinoditricase.it

Alcune foto : Siamo sulla linea del fallo laterale   

 Sul dischetto di rigore

Limite dell'area

                                       

 

CAMBIAMO NOME…MA NON LA PASSIONE !

La prima foto della “ nuova ” FULGOR TRICASE VOLLEY 2016/17

E’ TUTTO ORO QUEL CHE LUCCICA

 

E’ cominciata ufficialmente il 1°settembre 2016 con il ritrovo alla palestra CATARSI, la stagione 2016/17 della nuova Fulgor Tricase Volley, impegnata nel campionato regionale maschile di serie C, che inizierà i primi di ottobre. Questa gli “ uomini ” del presidente Francesco Cassiano. All. Rudy Alemanno; Vice All. Congedi Giuseppe; Prep.Atl. Massimiliano Coluccia; Ass.Prep.Atl .Riccardo Lecci; Collab. Pierangelo De Marco,Donato Casciaro e Danilo Prato. Atleti:Pall. Enrico Licchelli e Enrico D’Alba; Libero: Lazzari; Centrali:Tridici Antonio, Melfi Alessandro,Trovè Gianmarco; Laterali: Danilo Rosafio,Giari Carrozzo,Bisci Davide,Cassiano Gianpaolo e Paolo Scarascia. Opposti: Paolo Mastropasqua,Olimpio Michele.Banda:Dario Sodero. Vice presidente: Fabrizio Sperti. Il presidente Cassiano, il vice Fabrizio Sperti, tutta la società… hanno fatto le cose per bene: “Abbiamo creato un nuovo gruppo, una nuova squadra, una società unita, valori questi, in più da portare in campo…per vincere..” 

Come dire: è tutto oro quel che luccica..

 

 

di Giuseppe R.Panico Gabbato lo santo, gabbati i turisti e gabbatoci l’un l’altro, non resta che tirare le somme di questa estate. Se di shows e spettacoli in città ed al mare, fra note musicali, libri, mostree film da proiettare,di cultura, e sopratutto di passatempi, si è fatto il pieno, di nuovi o più efficaci servizi per la fruizione del “mare nostrum” si è fatto quasi il vuoto. Le tante crisi politico-istituzionali dei paesi in guerra continuano a favorireil turismo nazionale e, con questo, la Puglia, il nostro Salento e la nostra Tricase. Ma senza predisporre quanto necessario, non facciamo altro che perdere altre occasioni, soprattutto per i nostri giovani in cerca di lavoro. E se in tanti paesi tornerà la pace e quelli sulla opposta sponda del mar Adriatico continueranno ad attrezzarsi meglio, il Salento e… Tricase potrebbero passare ben presto di moda.Si dice spesso che le nuove generazioni vivranno peggio di come hanno vissuto o vivono i loro genitori, sovente perché questi, anche attraverso la politica e la gestione di territorio e servizi, non hanno saputo dare loro un futuro migliore. Il nostro mare, durante l’estate non è stato particolarmente calmo e l’uso turistico-familiare delle tante barche ormeggiate a Tricase Porto (ove l’armonia fra i diversi concessionari rimane carente) e al porticciolo di Marina Serra (ove da sempre impera il fai da te e il “chi primo arriva prima alloggia”), è stato alquanto ridotto. Anche perché l’unico valido ridosso per la nautica e la relativa balneazione era il Canale del Rio ove, ormai da decenni, il bagno lo fanno i nostri…”reflui” Inoltre, con tale mare, la assenza di un minimo di “ausili” ad entrare o uscire dall’acqua sui pochi tratti di costa agibile,insieme al permanere, anche nei punti più frequentati, di tante buche pericolose, ha limitato l’uso della scogliera da parte di tanti anziani, meno anziani, bimbi e turisti.E così la piscina di Marina Serra, super affollata, è sembrata a volte una scatola di sardine in olio con l’acqua resa oleosa e paglierina dalle troppe creme solari (ed altri reflui) ivi disciolti o rilasciati da bagnanti di ogni età. Osservo spesso tale piscina, mi ricorda il duro lavoro di mio padre e dei suoi operai nel realizzarla e il mio giovanile “part-time” nel riempire di esplosivo i tanti buchi per le mine. Alla esplosione seguiva il recupero di qualche bel pesce o polpo da mettere la sera in padella. Al termine delle escavazioni, ricordo in particolare le insistenze di mio padre nel convincere (con successo) il perplesso proprietario di un potente bulldozer cingolato a scendere in piscina per alcune ore, spingere con la bassa marea verso il mare aperto la tantissima roccia frantumata, dare una piallata al fondo e poi risalire sul lungomare. Erano altri tempi, con meno burocrazia, quando la cultura dello sviluppo sostenibile mista ad una professionalità condita da un pizzico di audacia, sapeva realizzare quello che serve, pur con meno shows o opere superflue o caduche o inutilmente costose. Chissà se un giorno anche a Tricase Porto si riuscirà ad avere una piscina similare sul retro di Punta Cannone e dare al nostro porto una nuova più moderna e razionale identità ed alla nostra gente più balneazione Chissà se una nuova cultura per l’accoglienza turistica o per il nostro benessere sapràfinalmente darci, lungo la costa, nuovi parcheggi e dunque un incremento della locale economia turistica. Intanto, sempre a Marina Serra, le piattaforme in legno, costruite due volte e due volte portate via dal mare, non si sono più viste, sparite per sempre.Il nuovo impianto di illuminazione fatto quasi per dare fastidio a chi passeggia sul lungomare e impedirgli, con il suo abbagliamento, di vedere il mare, è da tempo fuori uso (meno male dicono alcuni). Le vecchie stradine che un tempo conducevano dalla litoranea, alla costa ed al mare sono ben lungi dall’essere riattivate.La telenovela su Piano Coste (e Piano Regolatore)intesi a dare un sano criterio allo sviluppo costiero e cittadino e a porre finalmente le basi per una credibile economia, intanto continua. Gli anni passano e le promesse si ripetono, come le promesse da marinaio alle credule donzelle del porto, ed il paese gabbato si accontenta e si vanta per quello che ha. Ma diventa più vecchio e dunque ancorapiù restio a cambiamento e innovazioni. Si limita a coltivare, ricreare e a rifugiarsi nel suo passato.L’anagrafe cala e non sarà certo il “fertilityday” voluto da governo a farla rialzare. In mancanza d’altro, non rimane (da decenni) che un sapiente sviluppo turistico ma attraverso una meno rigida conservazione del territorio, più dinamismo, pragmatismo e lungimiranza nella sua gestione. E con più efficaci servizi anche per nautica e balneazione quali ragioni portanti del turismo estivo e costiero. Shows, mostre, musiche spettacoli, proiezioni, pur utili, sono ormai presentiin ogni località turistica, sovente con gli stessi personaggi. Per l’assenza o il ritardo dei nostri piani di sviluppo, è come se ogni mese ci impoverissimo di più perdendo parte della nostra ricchezza. Ma ancheparte della nostra famiglia per i tanti nostri ragazzi spinti ad emigrare altrove.A settembre “Stati Generali del Turismo” si tuona da Palazzo Gallone. Termine altisonante per la nostra cittadina e che ci riporta alla rivoluzione francese e poi all’usodella ghigliottina. Non ci resta che sentire le molte “campane” che vorranno intervenire,“suonare” e sentenziare.Per i colpevoli della nostra inerzia, più che la ghigliottina, ormai rugginita, una punizione al sapore di mare. Il “giro di chiglia”, se non sotto una grande nave di quei tempi duri, almeno, in pubblico, sotto il famoso e bel caicco della nostra Magna Grecia Mare.

I compagni di squadra dell'Atletico Amatori Tricasèmia abbracciano l'amico Marco Ruta e il figlio Francesco Pio e condividono questo loro particolare momento. Il presidente lo staff e i compagni

Sincere condoglianze all’avv. Marco Ruta e famiglia dalla Redazione de il Volantino di Tricase

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