Sabato,2 maggio 2020
di Giuseppe R.Panico
In una terra abitata dagli eredi di gente venuta dal mare (i Messapi), circondata da due mari: Adriatico a Levante e Ionio a Ponente, delimitata a Nord da due Basi Navali (Taranto e Brindisi) ed una Aeronavale (Grottaglie), che tanto ha dato nei difficili momenti della nostra storia sul mare ( sbarramento del canale d’Otranto nella 1^ G.M, navi e sommergibili ed equipaggi che riposano nella eternità delle sue acque) e
tanto continua a dare alla Marina Militare, non può che aleggiare un forte spirito marinaro.
Coltivato un tempo anche sulle torri costiere a protezione di marinai-predoni e pirati, nelle chiese sorte sulla costa a protezione della gente di mare contro i pericoli del navigare o pescare e nei nomi di piazze, strade e monumenti dedicate a marinai e navigatori, è oggi così evidente nella economia del mare e del turismo nautico e balneare.
E’ parte di un immenso capitale storico, geografico, ambientale e culturale che induce la stampa estera a ritenere la Puglia, e ancor più il nostro Salento, la migliore regione al mondo da visitare.Una consapevolezza e un orgoglio che potrebbero ben spronare la nostra economia post-virus. Lo credono vivamente i marinai dei gruppi ANMI (Associazione Nazionale Marinai d’Italia) riuniti, anche in congedo, nel motto “una volta marinai, marinai per sempre”.
Sono ben 19 i gruppi che operano nel Sud Salento Leccese, coordinati da un Delegato Regionale e un Consigliere Nazionale. Tutti (o quasi!) trovano sostegno e collaborazione nelle amministrazioni locali, tenute istituzionalmente, a coltivare, anche attraverso le Associazioni d’Arma, valori, fatti e caduti che ogni anno, il 4 novembre (Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate) sono oggetto di una significativa cerimonia.
Come anche lo scorso 25 aprile, all’altare della Patria, celebrato, causa virus, nella intensa solitudine del Presidente Mattarella, le toccanti note del Silenzio e il tricolore sfrecciante nel cielo. Non una superata retorica, ma nutrimento culturale per coltivare in noi storia e formazione civica.
Ma, presi come siamo dai numeri del virus e da troppo opinanti politici e scienziati, poniamo oggi meno attenzione alla Difesa Militare e ben più alle altre due nostre Difese, oggi in difficoltà.
Sono le Difese Economica e Sanitaria che con quella Militare costituiscono una inscindibile necessaria e interconnessa triade. Senza la difesa sul mare, operata dalla Marina Militare e i suoi marinai, a protezione dei nostri traffici e dei nostri interessi e dunque della nostra economia, è infatti ben difficile pensare ad una più efficace e pubblica Difesa della salute.
Il nemico virus ha colpito duramente anche fra i marinai del nostro Salento e, come in tutte le guerre o umane sventure, se feriti o colpiti, bisogna contare anche su un pubblico spirito sanitario che sa alleviare le sofferenze fisiche e psicologiche.
Lo ha incontrato il socio ANMI ricoverato nell’ospedale di Galatina ove, come altrove, il personale medico è in trincea o meglio, detto dai marinai, in “primo grado di approntamento”. Quel “primo grado” che ai marinai ricorda il massimo grado di allerta delle loro navi in acque infide o insidiate dal nemico. “Tutto è andato bene”, la difesa sanitaria del socio colpito dal virus ha avuto successo e, in risposta, ha spinto all’azione l’unanimità degli altri soci.
Ne è sorta quasi una missione, non più militare ma sanitaria e sociale verso quelle altre due Difese della triade, ora in sofferenza fra la gente che soffre. I gruppi ANMI dei tanti comuni del Salento dei due mari che, fra loro così vicini, sembrano dall’alto e nella notte, il “presepe vivente” più grande del mondo con una propria altissima stella cometa (faro di Leuca) , hanno provveduto ad una raccolta di fondi, che, sviluppatosi oltre le iniziali aspettative, ha permesso l’acquisto di due ventilatori polmonari, consegnati dal Delegato Regionale Capitano di Vascello Fernando Piccino, dedito e vittorioso Comandante di questa missione, all’ospedale di Galatina, ove il socio era in cura.
Inoltre una cospicua donazione è stata devoluta alle meritorie attività delle quattro Caritas Diocesane Salentine a favore dei bisognosi di questo nostro presepe.
Fra i 19 gruppi ANMI, è stato proficuamente attivo, anche il gruppo di Tricase.
Forse serve essere tutti un po’ più marinai, non solo per la difesa militare sul mare, ma anche per la difesa sanitaria e sociale di questa nostra terra e farne una più ricercata penisola per quanti, visitatori o turisti, verranno a trovarci e rilanciare la nostra economia, la più efficace medicina per realizzare i nostri sogni e far fronte ai tanti bisogni.
Il virus sembra allontanarsi e il governo ha annunciato delle aperture dal prossimo 4 maggio. Forse andremo tutti al mare a respirarne la brezza e il profumo da tempo negatoci. Forse i marinai sono anche un po’ sognatori o lungimiranti, perché, dall’alto di una plancia o di un aereo, della fantasia, esperienza o semplice solitudine sul mare, riescono a guardare oltre il comune orizzonte e scegliere la giusta rotta.
A volte diventano grandi navigatori, scoprono nuovi mondi e il loro vecchio mondo rapidamente cambia.
A volte, illusi di cambiare il mondo intorno, opinano su una “testatina” di nome “Volantino”, non di rado osteggiata da teste poco avvezze a navigare nella libertà di stampa.
Altre volte sparando pezzi da “terza guerra mondiale”, (Vol. n 10), preannunciano o auspicano con largo anticipo decise aperture alle attività sin dal prossimo 5 maggio o prima.
Avrà il Governo per decidere per il 4 maggio letto pure il Volantino? Ma forse, pur col mare mosso dei politici locali e nazionali che se le danno a testate, la “testatina” e i suoi marinai ci hanno solo azzeccato.
Sabato,2 maggio 2020
La mia colonna di Alfredo De Giuseppe
Di Covid-19 si muore, purtroppo.Si sopravvive, anche, ma con notevoli effetti collaterali. Il primo è il sovraccarico di TV e questo induce affaticamento, sonnolenza, ripugnanza verso conferenze stampa, notizie e smentite. Il virus ha portato con sé l’esaltazione di virologi, epidemiologi e direttori sanitari, in genere vanitosi, pieni di sé, finalmente protagonisti nelle trasmissioni della fascia serale, dei telegiornali tutti.
E come un qualsiasi bugiardino dentro un farmaco di successo, dicono tutto e il contrario di tutto, spesso in contrasto dialettico e personalistico tra di loro.
Fino a confondere perfino quel genio di Trump che in una memorabile conferenza stampa ha detto che forse il virus si potrebbe curare con il disinfettante iniettato in vena, con l’aggiunta dei raggi ultravioletti, quelli buoni per la sua abbronzatura. Questo periodo di quarantena ha evidenziato le difficoltà dei politici locali, dai sindaci delle città ai presidenti di Regione.
Ognuno di loro ha cercato di diventare protagonista, facendo salti in avanti o dicendo cose completamente errate. In ogni caso questa crisi denota la difficoltà di gestire una vera emergenza con politici eletti su basi populiste, che tentano disperatamente di mantenere fermo il loro elettorato.
Alla fine il ministro della salute, Speranza e il Presidente del Consiglio, Conte sono sembrati dei giganti .Effetti collaterali di ogni tipo: gli amanti hanno avuto problemi con le autocertificazioni; i delinquenti non riuscivano a delinquere senza essere disturbati e i professori hanno dovuto imparare a usare il computer.
Ma soprattutto, lo Stato, gli Stati tutti, hanno fatto le prove generali di un’eventuale chiusura collettiva, generalizzata, senza tempo e senza scampo. Si può fare.
La sicurezza, quella famosa parolina tanto cara ai cittadini comuni, ha la supremazia su tutti i diritti civili, la libertà di spostarsi, addirittura di coltivare la propria terra.
La prova generale è andata bene, si possono rinchiudere in casa miliardi di persone, basandosi sulla paura,sull’idea che il nostro vicino è un ipotetico untore. Lo confesso, non ci avevo pensato prima di vedere il deserto della citta cinese di Wuhan, le strade di Milano e Times Square a New York. D’ora innanzi non ci sarà bisogno di coprifuoco con carri armati e fucili: basterà apparire in tv e lanciare l’allarme di un qualsiasi pericolo pandemico.
Molte attività commerciali e di ristorazione non apriranno più. La crisi già incipiente è stata conclamata con il virus. L’annuncio dell’erogazione immediata di 25.000 € alle piccole e medie imprese rischia di essere una fake,una bugia raccontata a fin di bene, per non farci sentire depressi oltre un certo limite. Le banche non hanno nessun interesse a fare un’operazione del genere, sono lì in attesa di capire come possono sottrarsi (perché in definitiva non si fidano di poter escutere in futuro la garanzia dello Stato Italiano)
Un altro effetto collaterale è la fine degli eventi culturali e musicali. Erano in tanti che non vedevano l’ora di liberarsi di questi impicci: basta concerti, teatri e mostre, godetevi musica, film e arte attraverso il web,comodamente seduti sul vostro divano. È un fastidio in meno per molti politici di tutti i livelli, che con la parola cultura hanno sempre avuto delle difficoltà relazionali.
Naturalmente ci sono anche effetti collaterali positivi. I giocatori incalliti delle macchinette mangiasoldi non hanno potuto giocare; alcuni genitori hanno finalmente trascorso qualche ora con i loro figli; qualcuno ha riscoperto un libro che teneva sul comodino da un decennio; alcuni studenti hanno apprezzato la scuola di massa; si sono evitati gli appuntamenti inutili, quelli fatti solo per convenzione, senza il minimo trasporto; sono spariti i no-vax che pure avevano infettato la politica per almeno un quinquennio; e sono un po’ defilati anche quelli che per brevi settimane hanno continuato a dire “andrà tutto bene” per il semplice motivo che nella storia dell’umanità non è mai andato tutto bene.
Ci si è evoluti nelle difficoltà, superando malattie, guerre e povertà.Infine un effetto veramente positivo: tanta gente si è accorta che la natura, mitigando l’eccessiva invadenza umana, vive meglio. Delfini dentro i nostri porti, fenicotteri nei fiumi delle città, acque trasparenti perfino a Venezia, aria più pulita ovunque. Una riflessione collettiva su questo non guasterebbe.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 3 maggio in Puglia, sono stati registrati 1.073 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 11 casi, così suddivisi:
3 nella Provincia di Bari;
2 nella Provincia Bat;
1 nella Provincia di Brindisi;
2 nella Provincia di Foggia;
2 nella Provincia di Lecce;
0 nella Provincia di Taranto.
Per 1 caso è in corso l’attribuzione della provincia di provenienza.
Sono stati registrati 2 decessi in provincia di Lecce
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 66.443 test.
Sono 765 i pazienti guariti.
2.955 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.144 così divisi:
1.322 nella Provincia di Bari;
379 nella Provincia di Bat;
582 nella Provincia di Brindisi;
1.068 nella Provincia di Foggia;
497 nella Provincia di Lecce;
263 nella Provincia di Taranto;
29 attribuiti a residenti fuori regione;
4 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Domenica,3 maggio 2020
DUNQUE PARCHEGGI SULLE STRISCE BLU (SOSTA CON TARIFFA),
SU TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE
Tricase,2 maggio 2020
Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca
UFFICIO DIOCESANO PER LA PASTORALE DELLA FAMIGLIA
di don Pierluigi Nicolardi
Carissimi,
in questo tempo di prolungata quarantena abbiamo imparato a riscoprire e dare valore alla comunità familiare, ai gesti semplici del vivere quotidiano, pur nelle difficoltà del dover ristabilire gli equilibri domestici nella condivisione di spazi e tempi.
Il lockdown obbligatorio ha messo in luce come la famiglia è davvero «la cellula originaria della vita sociale» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2207); mamme e papà si messi in gioco nel ruolo di maestri, professori ed esperti informatici al fine di garantire la continuità didattica dei propri figli.
La «famiglia cristiana, arricchita della grazia e delle esigenze del matrimonio sacramento» (Gravissimum educationis, n. 3), ha riscoperto la responsabilità e la gioia dell’educare alla fede, al bene comune e alle virtù sociali.
E tutto questo mentre molti genitori erano impegnati nello smart-working o in ansia per blocco di ogni attività lavorativa.Possiamo affermare con forza, allora, che la tenuta sociale di questo tempo difficile è stata garantita dalle famiglie, con tutte le difficoltà che ne sono conseguite; certo, nonostante il graduale allentamento del lockdown, i sacrifici e l’impegno continueranno anche nei prossimi mesi.
Ed è per questo motivo che il Forum delle Associazioni Familiari ha pensato di proporre un flashmob per dire“grazie” alle famiglie.
Pertanto,
DOMENICA 03 MAGGIO 2020- ORE 18.00
invitiamo le famiglie, al suono delle campane, ad unirsi sui balconi in un unico applauso per dirsi “grazie”.«Certamente non una festa o un segnale per dire che è finito tutto, viste le drammatiche circostanze che stiamo ancora continuando a vivere – scrive Ludovica Carli, presidente regionale del Forum – ma un’occasione per ribadire e sottolineare l’impegno delle famiglie nel continuare a fare da ammortizzatore sociale durante la quarantena che ci ha coinvolti».
Il Forum regionale ha provveduto a chiedere ai nostri Vescovi la cortesia di condividere l’iniziativa attraverso gli Uffici di Pastorale Familiare e invitare i parroci a suonare le campane delle proprie chiese all’orario indicato. Continuiamo a sostenere le famiglie cristiane, autentiche «chiese domestiche», con la preghiera e la carità operosa, nonché anche attraverso questi gesti significativi.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 2 maggio in Puglia, sono stati registrati 1.078 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 34 casi, così suddivisi:
3 nella Provincia di Bari;
3 nella Provincia Bat;
4 nella Provincia di Brindisi;
16 nella Provincia di Foggia;
6 nella Provincia di Lecce;
2 nella Provincia di Taranto.
Sono stati registrati 2 decessi: 1 in provincia di Brindisi, 1 in provincia di Taranto
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 65.370 test.
Sono 757 i pazienti guariti.
2954 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4133 così divisi:
1.319 nella Provincia di Bari;
377 nella Provincia di Bat;
581 nella Provincia di Brindisi;
1066 nella Provincia di Foggia;
495 nella Provincia di Lecce;
263 nella Provincia di Taranto;
29 attribuiti a residenti fuori regione;
3 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Mia figlia tredicenne ha la passione della fotografia.
Le prime due foto sono state scattate durante l’estate del 2019.
Quelle successive sono la sua visione del tramonto ai tempi del corona virus.
Il tramonto visto attraverso delle biglie di vetro.
La fotografa in erba si chiama Chiara.
Viste le numerose immagini raccolte dai cittadini e dalla redazione in questo periodo di emergenza,partiamo con la pubblicazione delle foto di una giovane fotografa in erba. Continueremo ogni settimana con le immagini e volti, anche se nascosti dall’immancabile mascherina, per non dimenticare,per ricordare la storia della nostra Città, della nostra comunità,in un periodo caratterizzato da particolari condizioni e avvenimenti collegati alla “battaglia” contro il COVID-19
la redazione
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 1 maggio in Puglia, sono stati registrati 1.832 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 27 casi, così suddivisi:
3 nella Provincia di Bari;
1 nella Provincia Bat;
11 nella Provincia di Brindisi;
6 nella Provincia di Foggia;
2 nella Provincia di Lecce;
3 nella Provincia di Taranto.
Per 1 caso è in corso l’attribuzione della provincia di provenienza.
Sono stati registrati 6 decessi: 3 in provincia di Bari, 3 in provincia di Foggia
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 64.292 test.
Sono 731 i pazienti guariti.
2.947 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.099 così divisi:
1.316 nella Provincia di Bari;
374 nella Provincia di Bat;
577 nella Provincia di Brindisi;
1050 nella Provincia di Foggia;
489 nella Provincia di Lecce;
261 nella Provincia di Taranto;
29 attribuiti a residenti fuori regione;
3 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Venerdi,1 maggio 2020
Inner Wheel Club Tricase - S.M. di Leuca organizza una serie di incontri live,dalla propria pagina Facebook,toccando temi di stringente attualità,con il prezioso contributo di esperti.
Il primo appuntamento: sabato 2 maggio ore 18.00 sul tema “Come cambia la sicurezza nel mondo del lavoro in seguito alla diffusione del Covid-19”.
Interverranno il dott Francesco Lolli e il dott.Massimo Muratore.
Inner Wheel Club Tricase - S.M. di Leuca intende offrire un sostegno e fornire risposte per CON-VIVERE con il virus.
Giovedi,30 aprile 2020
di Rocco Sparascio
Da giorni stiamo vivendo una tempesta che sta mettendo a dura prova tutte le certezze della nostra quotidianità. Siamo in attesa di comprendere fino in fondo i tempi e le modalità di questa emergenza che attanaglia le nostre vite e che stiamo affrontando rispettando tutte le regole sociali imposte per il bene comune e la salute pubblica.
Tutto ciò, a conclusione di questo periodo, ci farà vedere una libertà nuova, tanto sperata, come uno dei principali desideri che affiorano nel nostro cuore, nelle nostre vite. Possiamo dire altresì, che si sta palesando anche la crescente convinzione che comunque vada tutto sarà una realtà diversa da quella che abbiamo conosciuto e vissuto fino ad oggi. Una realtà che dovrà nuovamente maturare e misurare con i tanti dubbi e problemi che sorgeranno per le famiglie e le attività.
Il tema che mi preme curare e sottolineare è quello delle tradizioni locali e pensando che ci stiamo avvicinando al periodo stagionale che rende la Regione Puglia e il Salento una delle principali mete turistiche, culturali e religiose più importi dell’ultimo decennio, è l’ambito che dovrà essere punto di lavoro e di attenzione perché vivrà la crisi più forte nel luogo in cui viviamo.
L’Isolamento, le ristrettezze cui siamo chiamati a rispettare non culmina solo nell’ambito personale, ma riveste tutto il livello relazionale e sociale di una comunità, del settore turistico e dello sviluppo del territorio. Adesso più che mai non possiamo ignorare e trascurare il mondo delle tradizioni comunitarie, delle feste patronali, delle sagre che hanno dato il volto del nostro territorio a livello nazionale e internazionale.
Rocco Sparascio Presidente Pro Loco Montesano
e Presidente Provinciale UNPLI LECCE
Un volto modellato sulle bellezze che siamo riusciti a valorizzare e a donare ai migliaia di turisti e visitatori che hanno fatto della Puglia e del Salento una seconda casa, un luogo che offre opportunità non solo di svago e divertimento, ma in particolar modo di storia e cultura con il suo ricco patrimonio storico-artistico ed enogastronomico. L’obiettivo delle Pro Loco è quello di mantenere vive queste tradizioni riabilitando tutte le iniziative che a causa del Covid19 verranno sospese.
Tutti questi appuntamenti importanti per la vita e le tradizioni sono caratterizzati da grandi assembramenti che, con le norme attualmente in vigore, non potranno essere riabilitate facilmente.
In questo contesto vogliamo metterci accanto alle istituzioni nazionali e locali, proponendo la costituzione di una commissione tecnica, insieme alle tante realtà che vivono questa crisi, per intervenire e salvaguardare tutto il patrimonio culturale, folkloristico, religioso e turistico che non può passare in secondo piano, ma per la sua reale importanza è pulsazione del cuore di una comunità e non semplici manifestazioni e momenti ricreativi.
Ci mettiamo a disposizione, vogliamo dare un aiuto concreto, pensare all’organizzazione e alla messa in pratica di tutte quelle iniziative, manifestazioni e in particolar modo alle feste patronali e sagre che hanno fatto storia di un luogo, hanno fatto tradizione nella vita e nella cultura. Non è una questione di principio, ma un delicato discorso che riunisce varie categorie imprenditoriali, associative e formative che rappresentano il punto cardine della storia del nostro territorio.
È difficile pensare a dei momenti così importanti di una comunità come a momenti scarni di presenza o non organizzabili. Bisognerà riformulare tutti questi eventi sotto l’occhio delle normative di salute pubblica e del distanziamento sociale, bisognerà riformulare tutti questi momenti anche a livello economico senza però perdere il reale significato di ciò che si fa sia per i momenti di festa religiosi, sia per i momenti di promozione del folklore, dell’enogastronomia e del territorio.
Non possiamo dire “no” a ciò che ci rende un tutt’uno con il nostro luogo di vita, di sentimenti e di unione. Non possiamo dire “no” a ciò che ci appartiene da sempre, alla nostra storia, al nostro modo di rendere omaggio attraverso la fede o il folklore.
Per tanto voglio rimarcare l’obiettivo principale, l’impegno che vogliamo prendere, quello di mantenere viva la tradizione nei nostri paesi, far comprendere che tutto quello che si è realizzato non è azione e smania di grandezza, ma slancio di un popolo, crescita di un luogo, tutela delle tradizioni e valorizzazione di tutti i prodotti materiali e immateriali presenti.
Le Pro Loco sono presenti per la tutela il bene del territorio, per la sua valorizzazione e difesa, e continueremo a farlo mettendo in campo tutte le iniziative e le azioni condivise con le istituzioni per non perdere quanto ci è stato donato nel tempo.