Sabato, 6 giugno 2020
di Alessandro Distante
Gli spot pubblicitari avevano promesso una trama fatta di pacificazione e cambiamento ma poi il film, più è andato avanti, e più si è trasformato in un film degli scontri e del mantenimento fino a diventare un film dell’orrore.
Le ultime scene sono state veramente da incubo, proprio come in quei film nei quali non si vede l’ora che finiscano.
La fine, in effetti, era da tempo prevedibile, conseguenza inevitabile del come il principale attore protagonista, il Sindaco, aveva deciso di interpretare il suo ruolo.
Fin dalle prime battute aveva fatto capire quali sarebbero state le scene successive: in un incontro tenutosi, su iniziativa di una Associazione tricasina, presso la sala della Fondazione Caputo non era andato oltre una inutile ed ingiusta lamentazione sulle inefficienze della macchina amministrativa e sulle ristrettezze finanziarie, tracciando un percorso nel quale quello che si sarebbe potuto fare sarebbe stata la “manutenzione” dell’esistente e la realizzazione di qualche opera pubblica assolutamente necessaria.
Così è stato e di questo bisogna dargli merito: asfaltare le strade, realizzare oppure ridurre la larghezza di qualche marciapiede, aumentare il numero dei parcheggi per le auto, curare il verde pubblico, completare alcuni interventi già progettati, finanziati ed in parte realizzati, come Piazza don Tonino Bello, Tricase Porto e poco altro.
Quando però si è cimentato in alcune questioni che andavano oltre l’ordinario ha segnato tutti i limiti suoi e dell’intera Amministrazione: è quanto è accaduto per il PUG, l’ACAIT e Villa Sauli. In nessuno dei tre casi è riuscito a realizzare quanto invece aveva annunciato; ad oggi nessun finanziamento e nessuna seria idea per il complesso della ex Cooperativa (nel frattempo in parte crollata); nessun vero coinvolgimento sul PUG e nessuna adozione (ed al contrario dura presa di posizione dei Tecnici locali), mentre l’ecomostro sta ancora lì e il Giudice amministrativo dà ragione alla proprietà.
Alla base, una rinuncia a volare alto; la convinzione che il confronto non sia così importante se non addirittura inutile e da qui nessun incontro pubblico, né suo né delle liste che lo avevano appoggiato, così venendo meno al compito educativo che ogni Amministrazione deve svolgere, specialmente per appassionare i giovani al bene comune.
Eppure proprio il Sindaco Chiuri era riuscito a portare in Consiglio comunale tanti bravi giovani Consiglieri, poi lasciati soli e allo sbando con un pesante contraccolpo su un’intera generazione.
Al fondo, la convinzione che sia meglio anestetizzare il livello del confronto senza rendersi conto che questa scelta porta inevitabilmente all’inaridimento del dialogo e quindi allo scontro.
Famosi sono così diventati i suoi impegni istituzionali in occasione di incontri pubblici, sempre impegnato e sempre altrove.
Il ruolo che si è ritagliato, per sua scelta non difettando in lui capacità e competenze, è stato volutamente di basso profilo, pensando di poter governare una Città abbassando l’asticella del confronto democratico.
La gestione dell’ordinario è importante, ci mancherebbe altro, entrare in Tricase ed essere accolti da Benvenuti in aiuole pulite ed abbellite è positivo, ma intanto la Città perdeva le grandi battaglie come conquistare il ruolo di Comune trainante per l’intero Capo di Leuca (niente ingresso nell’Unione Terra di Leuca e scontro aperto con gli altri Sindaci sulla 275), ruolo marginale nel progetto di Area interna, esclusione dalle ZES.
Il rifiuto del confronto si è perciò tradotto nello scontro se non addirittura nella maldicenza e il basso profilo ha finito per contagiare l’intero cast.
E’ per tutto questo che le scene finali di questo film dell’orrore vedono una maggioranza, divenuta minoranza, che piuttosto che interrogarsi sul suo fallimento accusa la minoranza, nel frattempo divenuta maggioranza, e punta il dito su singole figure come il Presidente del Consiglio Martina, l’oppositore più battagliero Nunzio Dell’Abate e, negli ultimi fotogrammi, sul candidato sindaco Fernando Dell’Abate, fino al punto da imputare a lui, ingiustamente e paradossalmente, la paralisi dell’attività politico amministrativa.
Ma il tutto contro tutti è anche all’interno della stessa maggioranza: nell’arco di tre anni, due Assessori revocati e un altro “costretto” alle dimissioni; tre Consiglieri passati all’opposizione, tutto liquidato come questioni personali.
Lo scontro non ha risparmiato neppure la minoranza, dove la Consigliera Sodero ha spesso assunto posizioni contro la minoranza fino ad appoggiare la maggioranza e, nelle ultime scene, puntando pure lei il dito contro Dell’Abate (Fernando) addirittura possibile causa della invalidità di tutte le delibere del Consiglio dall’inizio ai nostri giorni così alimentando, infondatamente, la confusione tra i poveri cittadini.
Tutti contro tutti, ed intanto i Commercianti protestano, il Covid semina angoscia a famiglie e piccole imprese, e, soprattutto, i cittadini non si riconoscono in una politica improvvisata e confusionaria, litigiosa e rancorosa, miope ed asfittica.
Siamo ai titoli di coda, e non vediamo l’ora che questo film finisca, per appassionarci al prossimo film, sperando in una trama più robusta, in una sceneggiatura credibile e in attori protagonisti che riescano ad interpretare il loro ruolo con professionalità e passione
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 6 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 2378 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 4 casi, così suddivisi:
3 casi nella provincia di Foggia;
1 caso nella provincia di Bari.
E’ stato registrato un decesso in provincia di Foggia.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 129.898 test.
Sono 3.231 i pazienti guariti.
758 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.511 così divisi:
1.489 nella Provincia di Bari
380 nella Provincia di Bat
653 nella Provincia di Brindisi
1.161 nella Provincia di Foggia;
519 nella Provincia di Lecce;
281 nella Provincia di Taranto;
28 attribuiti a residenti fuori regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Venerdì, 5 giugno 2020
Report Asl sul Covid-19,
solo 18 i salentini che combattono contro il virus.
Ecco in quali comuni.
Gli attualmente positivi in provincia di Lecce diminuiscono ancora e scendono sotto le venti unità. Diciotto in tutto i pazienti affetti da Covid che ancora lottano per debellare il virus.
Nell’elenco sono inclusi i due operatori sanitari di una struttura di Soleto e le due donne asintomatiche di Collepasso e Noha, frazione di Galatina.
Lo rivela l’ultimo report dell’Asl di Lecce sulla pandemia nella nostra provincia, con statistiche e dati aggiornati alle 10.30 di oggi 5 giugno, a cura del dottor Fabrizio Quarta, con la collaborazione di Angela Metallo e l’elaborazione dati di Carlo Indino.
Gli attualmente positivi nel Salento, come detto, sono soltanto 18 (il 3,46 percento dei casi totali, il 29 maggio erano 24), mentre il totale dei guariti è pari a 426 (82,08 percento) e quello dei decessi con Covid-19 è di 75 (14,45 percento).
MAPPA DEI COMUNI REPORT ASL 5 GIUGNO
Stando al report Asl, come detto, sono rimasti soltanto 17 comuni in cui è presente ancora il Covid-19. In alcuni di essi è ricomparso dopo essere sparito. I comuni salentini sono Lecce (2 positivi), Squinzano, Scorrano, San Pietro in Lama, Racale, Nardò, Melendugno, Lizzanello, Leverano, Guagnano, Giurdignano, Galatina, Collepasso, Corigliano d’Otranto, Casarano, Carpignano Salentino e Soleto (nelle strutture di ricovero).
TAMPONI, SESSO DEI PAZIENTI E DECESSI
Un altro dato riportato nel report riguarda il numero dei tamponi eseguiti in provincia di Lecce, comprensivo anche dei tamponi che vengono ripetuti per accertare il contagio o la guarigione. Al 29 maggio erano 14657, di cui il 5 percento è risultato positivo. Ad oggi 5 giugno, invece, sono 16309 (5% positivi).
Quanto al sesso dei pazienti che contraggono il virus, le statistiche confermano il genere femminile quello più colpito: 55% donne, 45 % uomini. Settantacinque, come detto, i decessi totali: + 1 rispetto ad 8 giorni fa. Il 60 percento dei morti con Covid è di sesso femminile (45)
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 5 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 2471 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 5 casi positivi, così suddivisi:
2 in provincia di Brindisi;
2 in provincia di Lecce;
1 in provincia di Foggia.
Sono stati registrati 7 decessi: 5 in provincia di Bari, 1 in provincia di Foggia e 1 in provincia di Lecce.
(Dei 7 decessi registrati nel database oggi, 4 riguardano decessi non registrati nei giorni scorsi: 1 in provincia di Foggia e 3 in provincia di Bari).
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 127.520 test.
3.140 i pazienti guariti.
846 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.507 così divisi:
1.488 nella Provincia di Bari
380 nella Provincia di Bat
653 nella Provincia di Brindisi
1.158 nella Provincia di Foggia;
519 nella Provincia di Lecce;
281 nella Provincia di Taranto;
28 attribuiti a residenti fuori regione (un caso è stato eliminato dal database).
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Giovedi, 4 giugno 2020
Fonte Regione Puglia
Sostegno alle imprese, pubblicati gli avvisi Microprestito,Titolo II Capo 3 Circolante e Titolo II Turismo Capo 6 Circolante
Sono stati pubblicati sul Burp n. 80 del 04 giugno 2020 i tre avvisi Microprestito, Titolo II Capo 3 Circolante e Titolo II Capo 6 Circolante.
Tutte le misure sono finanziate dalle risorse del POR Puglia 2014-2020 e sono attive con modalità a sportello. sino al 31 dicembre 2020.
Per informazioni contattare il numero verde 800 990 046, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.
L’avviso è destinato alle microimprese (ditta individuale, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società cooperative, società a responsabilità limitata - anche in forma unipersonale e semplificata) e ai lavoratori autonomi iscritti al registro delle imprese, con sede operativa in Puglia.
La misura mette a disposizione 248 milioni di euro e intende sostenere l’accesso al credito con micro-finanza attraverso mutui concessi a tasso zero e senza garanzie.
I finanziamenti sono erogati sotto forma di mutui quinquennali, a tasso zero, tra i 5mila e i 30mila euro più preammortamento della durata di 12 mesi. Il finanziamento potrà essere utilizzato solo per sostenere le spese di funzionamento.
L’agevolazione sarà concessa per l’80% nella forma del finanziamento e per il 20% nella forma dell’assistenza rimborsabile. a condizione che le prime 48 rate del mutuo vengano restituite regolarmente.
Le domande possono essere presentate a partire dal 4 giugno.
L’avviso è destinato a liberi professionisti e imprese di micro, piccola e media dimensione con sede operativa in Puglia operanti nel settore manifatturiero, del commercio e dei servizi.
La misura mette a disposizione 150 milioni di euro per finanziare le spese di funzionamento e i costi della gestione dell’attività d’impresa.
L’aiuto sarà erogato in forma di sovvenzione diretta pari al 20% dell’importo di un nuovo finanziamento concesso da un soggetto finanziatore accreditato. Questo aiuto arriverà al 30% per tutte le imprese che assumeranno l’impegno ad assicurare nell’esercizio 2022 i livelli occupazionali, in termini di unità lavorative annue (Ula), riferiti all’esercizio 2019.
L’importo di ogni singola operazione di finanziamento, su cui verrà calcolata la sovvenzione diretta, non dovrà essere inferiore a 30.000 euro e non superiore a 2 milioni di euro, indipendentemente dall’ammontare complessivo del finanziamento concesso che potrà anche essere superiore a 2 milioni di euro. Il finanziamento avrà una durata minima di 24 mesi e almeno 12 mesi di preammortamento.
Le domande possono essere presentate a partire dal 5 giugno.
Le imprese ed i liberi professionisti possono presentare domanda di agevolazione alla banca (soggetto finanziatore) alla quale chiedono il finanziamento o a un Confidi.
La banca deve deliberare il finanziamento bancario ed inviare telematicamente la domanda entro 2 mesi dalla data di creazione della pratica.
Le banche ed i Confidi devono essere accreditati per la misura Titolo II. Nella sezione dedicata all'Avviso pubblico Titolo II Capo 3 sul portale Sistema Puglia è presente l’elenco dei soggetti accreditati.
La domanda di agevolazione può essere presentata dal soggetto finanziatore solo tramite procedura telematica fino al 31 dicembre 2020, salvo esaurimento fondi.
La misura fornisce un sostegno alle imprese del settore turistico-alberghiero. Possono accedere alle agevolazioni le imprese di micro, piccola e media dimensione con sede operativa in Puglia.
L’avviso mette a disposizione 50 milioni di euro per finanziare le spese di funzionamento e i costi derivanti dalla gestione dell’attività d’impresa.
Come nel precedente avviso, l’importo di ogni singola operazione di mutuo, su cui verrà calcolata la sovvenzione diretta, non dovrà essere inferiore a 30 mila euro e non superiore a 2 milioni di euro, indipendentemente dall’ammontare complessivo del mutuo concesso che potrà anche essere superiore a 2 milioni di euro. Il mutuo bancario dovrà avere una durata minima di 24 mesi ed almeno 12 mesi di preammortamento.
L’aiuto sarà erogato in forma di sovvenzione diretta pari al 20% dell’importo di un nuovo finanziamento concesso da un soggetto finanziatore accreditato. Questo aiuto arriverà al 30% per tutte le imprese che assumeranno l’impegno ad assicurare nell’esercizio 2022 i livelli occupazionali in termini di unità lavorative annue (Ula) riferiti all’esercizio 2019.
Le domande possono essere presentate a partire dal 5 giugno.
Le imprese possono presentare le domande di agevolazione alla banca (soggetto finanziatore) alla quale chiedono il finanziamento o a un Cofidi.
La banca deve deliberare il finanziamento bancario ed inviare telematicamente la domanda entro 2 mesi dalla data di creazione della pratica.
Le banche ed i Confidi devono essere accreditati per la misura Titolo II. Nella sezione dedicata all'Avviso pubblico Titolo II Turismo Capo 6 sul portale Sistema Puglia è presente l’elenco dei soggetti accreditati.
La domanda di agevolazione può essere presentata dal soggetto finanziatore solo tramite procedura telematica dal 5 giugno 2020 al 31 dicembre 2020, salvo esaurimento fondi.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 4 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.543 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 4 casi positivi, così suddivisi:
1 in provincia di Bari;
1 in provincia di Brindisi;
2 in provincia di Lecce.
Sono stati registrati 3 decessi: 2 in provincia di Bari e 1 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 125.049 test.
Sono 3.022 i pazienti guariti.
967 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.503 così divisi:
1.488 nella Provincia di Bari
380 nella Provincia di Bat
651 nella Provincia di Brindisi
1.157 nella Provincia di Foggia;
517 nella Provincia di Lecce;
281 nella Provincia di Taranto;
29 attribuiti a residenti fuori regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Giovedi,4 giugno 2020
Inner Wheel Tricase - S.M. di Leuca organizza, con il prezioso contributo di esperti,
una serie di incontri live dalla propria pagina Facebook.
Quarto appuntamento
Venerdi 5 giugno ore 18.00 sul tema “Sanità: la ripartenza” interverranno il dott.
Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia e il dott. Pierangelo Errico,
Direttore Sanitario Azienda ospedaliera Pia Fondazione "Card. Panico" di Tricase.
Da parte nostra, un piccolo sostegno per CON-VIVERE meglio con il virus.
Tricase,3 giugno 2020
Una lettera aperta indirizzata “agli organi di stampa, ai propri associati ed alla cittadinanza” e sottoscritta, per il direttivo dell’Associazione Commercianti di Tricase, dalla presidente Stefania Palmieri e, per il direttivo della delegazione di Tricase di Confcommercio, dalla presidente Rosanna Zocco.
Il Direttivo dell''Associazione Commercianti di Tricase dopo poco più di 15 mesi dal suo insediamento, si vede nella condizione di dover scrivere una lettera aperta agli organi di stampa, ai propri associati ed alla cittadinanza.
E' questa la seconda, la prima era stata pubblicata dopo il primo mese
dall'insediamento per presentarsi ufficialmente e rendere noti i propri obiettivi. Nella circostanza avevamo dato atto del nostro incontro con l'Amministrazione Comunale di Tricase (Sindaco e Giunta) e con la Confcommercio Lecce. All'Amministrazione Comunale avevamo chiesto di trovare un modo di dialogare e collaborare, in pratica un "Metodo" per fare "Sistema" nell'obiettivo comune di tutelare e far crescere il tessuto economico produttivo di Tricase, ossia Commercio, Turismo, Artigianato
e Servizi. Alla Confcommercio Lecce avevamo chiesto una concreta e fattiva collaborazione in un'ottica di crescita e di consolidamento. Con la Confcommercio la collaborazione è partita e già la scorsa estate ha dato dei risultati lusinghieri; è stata creata la delegazione di Tricase che proprio in relazione all'emergenza Covid19 ha agito in sinergia con l'Associazione Commercianti e congiuntamente abbiamo cercato di relazionarci con l'Amministrazione.
Con i vertici dell'Amministrazione abbiamo invece difficoltà a dialogare. Difficoltà che si è accentuata con l'emergenza Covid19. Infatti, nonostante la nostra prima istanza ufficiale sia stata depositata a Marzo, evidenziando già allora quelle che, a nostro modo di vedere, sarebbero state le conseguenze drammatiche dell'emergenza (che sono diventate problematiche riconosciute a livello nazionale ed internazionale anche se noi avremmo preferito sbagliarci) chiedendo di cominciare a pensare alle azioni di supporto e di contenimento delle conseguenze negative, NON ABBIAMO MAI AVUTO IL PIACERE di relazionarci direttamente con il Sindaco e la Giunta ed avere degli impegni concreti e di prima mano.
Abbiamo avuto due incontri, entrambi organizzati dal consigliere Vincenzo Chiuri (che ringraziamo per l'impegno e la serietà), nel primo era presente anche un membro della Giunta, abbiamo portato le nostre richieste, abbiamo esaminato possibili interventi, ma a distanza di 60 giorni, dopo due mesi, NON ABBIAMO ANCORA RISPOSTE! Dopo due mesi i vertici dell'Amministrazione NON RITENGONO DI RELAZIONARSI DIRETTAMENTE CON NOI!
Due mesi che la realtà produttiva del Paese è lasciata in attesa! è lasciata in agonia! Eppure siamo gli stessi che con tasse e tributi riempiono le casse dell'Ente! Siamo quelli che abbiamo surrogato l'Amministrazione mettendo in campo il nostro impegno e la nostra credibilità per realizzare eventi in ogni periodo dell'anno, in estate come a Natale (notte di ferragosto, iniziative in piazza, Tricase
compra e vinci e relativa serata finale, luminarie, allestimento di piazza Pisanelli e Cappuccini con l'evento "il magico bosco di Natale", per restare al solo anno 2019). Siamo quelli che per dare lustro alla comunità hanno messo mani al proprio portafogli per realizzare quanto sopra.
Adesso che abbiamo bisogno noi, non per qualcosa che dipende da noi ma per qualcosa per cui deve necessariamente intervenire l'Amministrazione, adesso ci evitano. Da oltre due mesi in attesa di una risposta.
Non ci sembra che si affrontino così le emergenze! Non ci sembra che ciò sia corretto nei nostri confronti e nei confronti della Città!!! Il 31 maggio abbiamo protocollato una nuova richiesta. Come per le precedenti abbiamo dovuto sollecitare (anche questa volta) delle risposte. Risposte che dopo 60 giorni ancora non arrivano.
Il Commercio, l'Artigianato ed i Servizi costituiscono il tessuto produttivo di Tricase.
Altro non abbiamo nel Paese (tolto l'Ospedale)!
E' questo il modo di avere cura del futuro del nostro Paese? Quando pensano di farci sapere cosa intendono fare? di farci sapere come intendono muoversi? di farci sapere come pensano di affrontare l'estate? Quali iniziative hanno programmato o hanno in cantiere? Quando pensano a Tricase e per Tricase?
Peraltro lo Stato e soprattutto la Regione si stanno muovendo. Riguardo allo Stato il "decreto rilancio" lo conosciamo o almeno NOI ne abbiamo sentito parlare, l'Amministrazione lo conosce? Perché L’art. 187 bis esonera dal pagamento della TOSAP e del COSAP per le concessioni esistenti e semplifica le domande di nuove occupazioni.
Noi lo chiedevamo da due mesi ma Sindaco e Giunta ancora non si sono espressi. Le altre città già hanno messo in atto la disposizione e a Tricase neanche a parlarne. Riguardo la Regione, per restare alle iniziative, che ci riguardano, adottate negli ultimi giorni:
Il 12 maggio la Giunta Regionale, al fine di supportare il commercio di prossimità e attuare politiche organiche di sostegno alle piccole imprese e alle comunità locali, ha deliberato di consentire che tutti gli interventi previsti nell’ambito dei Distretti Urbani possano essere estesi anche agli esercizi di vicinato che si trovano al di fuori del perimetro del DUC, arrivando a coinvolgere, quindi, tutto il territorio comunale.
Inoltre si è consentito di rimodulare il piano spese, presentato in sede di candidatura, puntando alla riapertura degli esercizi di vicinato anche attraverso un contributo “una tantum”, a fondo perduto, per le attività commerciali, commisurato alla dimensione del locale commerciale/artigianale (iniziativa “alziamo le serrande”).
L'Amministrazione Comunale presiede il DUC di TRICASE. LO SA DI QUESTO STRUMENTO DI SUPPORTO? COSA STA FACENDO? DOPO OLTRE 20 GIORNI COSA ASPETTA?
Un inciso, il D.U.C. è il Distretto Urbano del Commercio, è uno strumento di sostegno per riqualificare il territorio attraverso gli esercizi di vicinato e il contrasto alla desertificazione dei centri storici. Se Tricase ha il suo D.U.C. è anche grazie all'Associazione Commercianti che ha lavorato per tale obiettivo.
Il 16 maggio la Giunta Regionale ha stanziato 20 milioni di euro per le imprese sociali. Stanziamento che sostiene progetti nell'ambito del: attrattività del territorio, turismo e accoglienza innovativa, agricoltura sociale, cultura, creatività, recupero mestieri e tradizioni locali, ecc. ecc. .
Il 26 maggio la Giunta regionale ha modificato la manovra approvata con DGR 524/2020 predisponendo una nuova manovra anti Covid-19 che prevede una dotazione finanziaria complessiva pari a 750 milioni di euro a valere interamente sul POR Puglia FESR FSE 2014-2020 con interventi a favore del sistema delle imprese, per il sostegno ai singoli professionisti e lavoratori autonomi delle fasce minori di reddito.
Con la stessa manovra ha inoltre destinato le risorse, riprogrammate in favore delle imprese per 551 Milioni di euro, anche alle seguenti iniziative: “Microprestito” rivolto alle microimprese e ai lavoratori autonomi,
Interventi a fondo perduto per le imprese dei settori turismo e cultura (con una dotazione di 45 Milioni di euro).
L'Amministrazione Comunale sa di questi stanziamenti? si sta muovendo o intende muoversi per fare da volano alle imprese che potrebbero partecipare o anche solo per far conoscere gli interventi e dare supporto per parteciparvi? E se non fa questo ci spiega quale pensa che sia il suo compito in quest'ambito ed in questo momento? Il 28 maggio la Giunta regionale in attuazione della legge regionale n.12 del 15 maggio
2020 ha assegnato ai Comuni Pugliesi € 9.473.693,00 (milioni di euro) in favore anche dei lavoratori autonomi risultati privi di qualsiasi reddito a causa della pandemia da Covid19. Oltre ad approvare misure urgenti per il sostegno economico alle imprese con la modifica del regolamento degli aiuti "de minimis". Quanto è arrivato a Tricase? Come è stata stabilità la cifra? Quali sono le risorse disponibili? Quando e come l'Amministrazione la metterà a disposizione delle attività? O aspetta e le tiene da parte per pagare il funerale delle nostre aziende? Tante domande!
Tante esigenze!
Un'emergenza in atto!
NESSUNA RISPOSTA!!!
Ed ogni volta dobbiamo chiedere noi, a loro, di prestare attenzione (volevamo scrivere"di prendersi cura" ma sarebbe chiedere troppo visto i precedenti) al tessuto economico e produttivo della nostra comunità per non trovarsi con seri problemi sociali nell'immediato futuro.
per Il Direttivo Ass.Comm.Tricase
la Presidente pro-tempore
Stefania Palmieri
per Il Direttivo Confcommercio Delegazione di Tricase
la Presidente pro-tempore
Rosanna Zocco
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 3 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.046 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus ed è risultato positivo un caso nella Provincia di Foggia;
Sono stati registrati 3 decessi: 2 in provincia di Foggia e 1 in provincia di Bari.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 122.546 test.
Sono 2.952 i pazienti guariti.
1.036 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.499 così divisi:
1.487 nella Provincia di Bari
380 nella Provincia di Bat
650 nella Provincia di Brindisi
1.157 nella Provincia di Foggia;
515 nella Provincia di Lecce;
281 nella Provincia di Taranto;
29 attribuiti a residenti fuori regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Martedì, 2 giugno 2020
Nove consiglieri firmatari
Questo il documento di sfiducia al sindaco Carlo Chiuri
C.A. del Presidente del Consiglio Comunale
dott. Dario Martina Sede Municipale di Tricase
Oggetto: Mozione di sfiducia al Sindaco della Città di Tricase ai sensi dell'art. 52, comma 2, del D.Lgs. 267 del 18/08/2000.
I sottoscritti Consiglieri Comunali firmatari della presente mozione di sfiducia,
Visto l'art. 5 dello Statuto del Comune di Tricase; l'art. 97 del Regolamento del Consiglio Comunale; l'art. 52 del D. Lgs 267/2000
Premesso
- che la manifesta incapacità del Sindaco nell'organizzare e nell’avere una minima visione strategica a medio/lungo termine ha di fatto determinato nei nostri concittadini una completa sfiducia nell'attuale classe dirigente, che ad essi si era presentata come forza di pacificazione e di cambiamento;
-che l'operato del Sindaco, nei tre anni di sua amministrazione, si è contrassegnato per le continue deficienze nella gestione politico/amministrativa e per l'assente ed ingiustificato confronto con la società civile, come oggi testimoniato dalla denuncia di tanti nostri concittadini;
-che la gestione delle risorse umane, a partire dalla compagine di governo per arrivare al personale amministrativo, risulta totalmente fallimentare in assenza del necessario impulso da parte del Primo Cittadino;
Considerato
che i rimpasti di Giunta, la riassegnazione di deleghe assessorili, la concessione di incarichi a consiglieri, in assenza di una chiara e decisa guida politica, hanno avuto l'effetto di immobilizzare settori nevralgici della macchina amministrativa e l'allontanamento dalla maggioranza di tre Consiglieri e di un Assessore eletti nelle sue liste;
che in più di una occasione la maggioranza non è stata in grado di mantenere il numero legale necessario allo svolgimento dei consigli comunali, a tutto danno dell'immagine e del ruolo di consigliere, tradendo le aspettative suscitate in campagna elettorale;
che il Consiglio Comunale non può passivamente assistere oltre ad una così grave agonia politica, né farsi complice di un'inaccettabile inerzia amministrativa;
che le dimissioni del Sindaco sono, oggi, l'unica e sola ipotesi auspicabile per permettere alle forze politiche e sociali di confrontarsi e dare mandato ai cittadini di esprimere la propria volontà sulla base di programmi trasparenti e concreti, al fine di dare prospettive future di crescita e rilancio della città.
Tutto ciò premesso e considerato, i sottoscritti Consiglieri Comunali, consapevoli della responsabilità assunta nel 2017 verso tutti i cittadini e consci della seria difficoltà di adempiere efficacemente ai doveri derivanti dal proprio mandato, stante l'incapacità del Sindaco a guidare la propria amministrazione e l'inefficiente conduzione delle Commissioni consiliari con il conseguente blocco delle loro attività,
Chiedono
a norma dell'art. 97 del Regolamento del Consiglio Comunale, di inserire la mozione in oggetto, affinché possa essere discussa nella prima Assise utile, secondo i tempi e le modalità previsti, onde procedere alla sua votazione per appello nominale, ex art. 52 D.Lgs. 267/00
I Consiglieri firmatari
Fernando Dell'Abate ,Maria Assunta Panico ,Francesca Sodero, Dario Martina, Vito Zocco, Federica Esposito, Alessandro Eremita, Giuseppe Peluso e Nunzio Dell’Abate
Martedì, 2 giugno 2020
Dalla pagina Facebook di Francesca Sodero
È giunta ieri la notizia della rinuncia alle liti da parte del consigliere Fernando Dell'Abate nella causa contro il Comune di Tricase, che di fatto lo ha visto coinvolto come parte processuale, senza soluzione di continuità, anche nei trascorsi tre anni di mandato come consigliere comunale. L'incompatibilità del consigliere diventa così improvvisamente conclamata per il recente passato, sebbene con un atto che di fatto e di diritto la supera. Questo dimostrano gli atti prodotti, nonostante le dichiarazioni in senso contrario dell'interessato, che puntano a confondere quello che nella realtà è un atto “dovuto” per restare in carica come consigliere, con un atto “voluto” e non necessario.
Ora sarà necessario un approfondimento dell'attività processuale svolta in concreto negli ultimi tre anni e delle possibili ricadute sull'attività amministrativa.
Dolo o colpa? Non sta a noi dirlo, anche perchè dall'analisi della documentazione agli atti, se da un lato Dell'Abate ha agito in modo da ingenerare l'apparenza della rinuncia alla causa, dall'altro si sono registrate delle falle nell'istruttoria delle fasi iniziali dell'insediamento del nuovo Consiglio Comunale nel luglio 2017.
Resta un dato politico e morale eclatante e che coinvolge buona parte del circolo cittadino del PD, che in questi giorni ha dimostrato di essere al corrente e di condividere i dettagli dell'operazione realizzata da quello che avevano scelto come candidato sindaco nel 2017. Dell'Abate cedette il credito (potenziale) e il diritto di portare avanti la causa contro il Comune, non ad un estraneo o ai professionisti in causa insieme a lui, come ci si sarebbe potuti aspettare, bensì gratuitamente ad un proprio familiare convivente, forse anche a carico.
Insomma, un escamotage tutt'altro che rispondente allo spirito della legge contro i conflitti d'interesse e sconcertante dal punto di vista etico e politico, in quanto dimostra come sia prevalsa la volontà di tutelare un interesse personale attraverso una macchinazione giuridica, avallata dalla forza politica di appartenenza, che oggi appare per quello che è: una colossale presa in giro a danno della comunità che Fernando Dell'Abate si era candidato a governare come sindaco! Presa in giro portata avanti anche con le ultime dichiarazioni, in cui ci saremmo aspettati, al contrario, delle scuse e magari l'ammissione di un grossolano errore.
Come M5S riteniamo, con profondo rammarico, che tutto questo rappresenti l'ennesima ragione che depone a favore del termine anticipato di questa Amministrazione, non solo per ripristinare il rispetto dell'Istituzione comunale e della comunità di Tricase ma anche e soprattutto per concedere una chance di riscatto alla città in un periodo storico difficile in cui è richiesto l'impegno di una classe politica auspicabilmente e autenticamente rinnovata.
M5S Tricase